Cubismo: differenze tra le versioni
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[[File:Juan Gris - Portrait of Pablo Picasso - Google Art Project.jpg|thumb|''Ritratto di Pablo Picasso'', di [[Juan Gris]] (1911-1912)]]
Il termine
La parola "cubismo" fu usata per la prima volta in maniera derisoria da Henri Matisse, come testimonia il poeta [[Guillaume Apollinaire]], nel 1908: Matisse era membro della giuria del Salon d'automne, che aveva rifiutato cinque dei sette quadri inviati da Georges Braque. Fu poi il critico d'arte [[Louis Vauxcelles]] a parlare di "pittura fatta a cubi" per commentare, a novembre del 1908, da una mostra retrospettiva di Cézanne del 1907, all’Estaque, presso Marsiglia, in questa occasione disse: "Braque maltratta le forme, riduce tutto, luoghi, figure, case, a schemi geometrici, a cubi". Questo ultimo termine non dispiacque a Braque e ai pittori della nuova scuola, tanto che da allora le opere di [[Pablo Picasso]], Braque e altri pittori vennero denominate cubiste<ref>{{cita libro|autore=P. Adorno|autore2=A. Mastrangelo|titolo=Espressioni d'arte 2: Dal Seicento ai giorni nostri|editore=Casa Editrice G. D'Anna|anno=2004|ISBN=978-88-8104-800-7}}</ref>.
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== Descrizione ==
[[File:Juan Gris 001.jpg|thumb|[[Juan Gris]], ''La tenda del sole'' ([[1914]]), Londra, [[Tate Gallery]].]]
La storia del
È in questo terzo momento (1912-1914) che comincia anche l'uso di incollare sulla [[pittura su tela|tela]] inserti ritagliati da giornali e da stampati o materiali vari ([[collage]]s) che è, tra le innovazioni introdotte dai cubisti, la più interessante e la tecnica tendente a raggiungere un risultato artistico mediante la disposizione, secondo un ordine voluto, di vari elementi di diversa materia, riuniti con l'unica funzione di costituire un fatto plastico indipendente da qualsiasi intenzione imitativa.
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