The Elephant Man: differenze tra le versioni

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Durante una riunione del consiglio riguardo al tempo indeterminato del mantenimento di Merrick, la patrona reale dell'ospedale, Alexandra, porta un messaggio da parte della regina Vittoria, affermando che i fondi per il mantenimento permanente di Merrick all'ospedale sono stati finanziati. Ma proprio allora Merrick viene rapito da Bytes, dopo che all'insaputa di tutti, Jim, un violento e disonesto guardiano notturno dell'ospedale, faceva entrare prostitute e alcolizzati per tormentare Merrick. Bytes lo porta nell'[[Europa continentale]], dove lo esibisce in [[circo|circhi]] e fiere, sottoponendolo a trattamenti disumani. Un giorno durante uno spettacolo in Belgio, Merrick, debole e morente, crolla per terra, così Bytes, ubriaco, lo chiude furiosamente in una gabbia di notte con alcune scimmie a lasciarlo morire. Alla scoperta del rapimento di John Merrick e grazie a un testimone, Treves prende provvedimenti contro il vile guardiano notturno dell'ospedale insieme a Madre Shead. Intanto Merrick viene aiutato dai suoi compagni fenomeni da baraccone, che lo aiutano a fuggire e gli procurano i mezzi per un viaggio di ritorno a [[Londra]].
 
Arrivato alla [[Stazione di London Liverpool Street|stazione di Liverpool Street]], Merrick viene tormentato da un gruppo di ragazzini e scappa, ma durante la corsa colpisce accidentalmente una bambina, suscitando l'ira dei presenti che lo privano della maschera e lo inseguono fino al bagno della stazione dei treni, dove Merrick sviene dalla stanchezza dopo essersi sfogato «No!!! Io... non sono un elefante!! Io non sono un animale, sono un essere umano!!! Un uomo... un uomo!». Mentre Treves inizia le ricerche di Merrick, eccolo arrivare scortato in ospedale da [[Scotland Yard]]. Treves e i dottori scoprono che Merrick è prossimo alla morte per via di una [[broncopneumopatia cronica ostruttiva]]. La sera, Merrick viene invitato dalla signora Kendall al teatro per vedere una [[Pantomimo|pantomima]] basata sulla fiaba de ''[[Il gatto con gli stivali (fiaba)|Il gatto con gli stivali]]'', dove viene accolto calorosamente dal pubblico presente alla fine dello spettacolo.
 
Tornato in ospedale, Merrick ringrazia Treves per tutto ciò che ha fatto per lui, chiamandolo più volte "amico". Terminata la conversazione con Treves, Merrick si sdraia supino sul letto, togliendo tutti i cuscini che fungevano da sostegno per la massa abnorme del capo. Merrick sa che tale posizione di riposo, uguale a quella degli esseri "normali", gli provocherà la morte per [[Asfissia|soffocamento]]; oramai deciso, muore nella serenità e nella pace che ha sempre desiderato e mai avuto. Nell'ultima scena si intravede Mary Jane, la madre di John, accoglierlo nell'infinito dell'universo citando il monologo "''Niente morirà mai''" di [[Alfred Lord Tennyson|Tennyson]].
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In principio, la sceneggiatura era stata offerta a [[Terrence Malick]], il quale rifiutò la direzione del film.<ref>{{Cita web|url=https://www.vanityfair.com/hollywood/2010/04/runaway-genius-199812|titolo=The Runaway Genius: Behind Terrence Malick’s The Thin Red Line|sito=Vanity Fair|data=23 aprile 2010|lingua=en|accesso=12 maggio 2024}}</ref> A questo punto [[David Lynch]], il quale aveva appena finito di scrivere la sceneggiatura di ''Ronnie Rocket'', fu contattato dall'amico [[Stuart Cornfeld]], giovane produttore, che gli propose quella di ''The Elephant Man''. David Lynch ne rimase immediatamente colpito e accettò. La sceneggiatura era stata scritta da [[Eric Bergen]] e [[Christopher de Vore]] che si erano basati sui libri ''The Elephant Man and Other Reminiscences'' di Sir [[Frederick Treves]] e ''The Elephan Man: A Study in Human Dignity'' di [[Ashley Montagu]]; successivamente Lynch la modificò adattandola al suo stile.
 
La sceneggiatura arrivò tra le mani di [[Anne Bancroft]] che la passò al marito [[Mel Brooks]], allora agli esordi come produttore, che decise di fare il film. Brooks però non conosceva affatto Lynch e temeva di affidare un progetto così importante ad un giovane regista inesperto; si convinse dopo aver visto ''[[Eraserhead - La mente che cancella]]''. {{CitazioneSenza necessariafonte|Brooks non volle apparire tra i crediti come [[produttore cinematografico|produttore]], per evitare l'associazione del film (da parte del pubblico) a una delle sue commedie.}}
 
Per realizzare il trucco su [[John Hurt]], il regista [[David Lynch]] ottenne il permesso di prelevare dei calchi del corpo di [[Joseph Merrick|Merrick]], conservati tuttora nel [[museo]] del [[Royal London Hospital]].{{CitazioneSenza necessariafonte}}
 
=== Colonna sonora ===