Torio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m clean up
m meglio
Riga 99:
}}
 
Il '''torio''' è l'[[elemento chimico]] di [[numero atomico]] 90 e il suo simbolo è '''Th'''. È un [[metallo]] [[Attinoidi|attinoide]] [[radioattività|radioattivo]] ed è uno degli unici due significativi elementi che si trovano ancora radioattivi naturalmente in grandi quantità come elemento primordiale (l'altro è l'[[uranio]]). Il torio è stato scoperto nel 1829 dal sacerdote e mineralogista amatoriale norvegese Morten Thrane Esmark e in seguito identificato dal chimico svedese [[Jöns Jacob Berzelius]], che gli diede il nome di [[Thor]], il dio norvegesenorreno del tuono.
 
Un [[atomo]] di torio possiede 90 [[protoni]] e quindi 90 [[elettroni]], di cui quattro [[elettrone di valenza|elettroni di valenza]]. È di colore argenteo e diventa nero se esposto all'aria, formando il diossido di torio. Il torio è debolmente radioattivo: tutti i suoi [[isotopi]] noti sono instabili. Il torio-232 (<sup>232</sup>Th), possiede 142 [[neutroni]] ed è l'isotopo più stabile di torio rappresentando quasi tutto il torio naturale. Il torio ha la più lunga [[Emivita (fisica)|emivita]] rispetto a tutti gli elementi significativamente radioattivi: 14,05 miliardi di anni; [[decadimento radioattivo|decade]] molto lentamente attraverso un [[decadimento alfa]] diventando [[radio (elemento chimico)|radio]]-228 (<sup>228</sup>Ra) e terminando con il [[piombo]]-208 (<sup>208</sup>Pb) stabile. Si stima che il torio sia circa tre o quattro volte più abbondante dell'uranio nella [[crosta terrestre]] ed è principalmente raffinato dalle sabbie di [[monazite]] come un sottoprodotto di estrazione di metalli delle [[terre rare]].