Impero cinese: differenze tra le versioni

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Per consolidare il suo potere, Shi Huangdi cercò di imporsi come iniziatore di una nuova fase della storia cinese, cancellando il passato e delegittimando la tradizione. Ciò portò a cruenti episodi come il [[rogo di libri e la sepoltura di studiosi]]. Tuttavia, la dinastia Qin non sopravvisse alla morte del suo fondatore: in breve tempo la corte e il governo vennero dilaniati da lotte intestine, privi di una figura politica forte; in un clima di continui complotti e colpi di mano, nel 209 a.C. scoppiò una grande rivolta popolare che, dopo diversi scontri, portò il contadino [[Gao Zu (imperatore Han)|Liu Bang]] ad assumere il titolo imperiale, fondando la dinastia Han.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 120-122}}.</ref>
 
==== Dinastia Han occidentale (206 a.C.-2209 d.C.) ====
{{vedi anche|Dinastia Han}}
Liu Bang, poi conosciuto come Gaozu, aveva acquisito il potere grazie all'appoggio di alcuni comandanti, i quali vennero ricompensati con titoli nobiliari e territori. Accanto alle terre direttamente amministrate dall'Impero dunque presero forma alcuni regni (''guo'') simili a quelli di [[Dinastia Zhou|epoca Zhou]]. Durante la dinastia Han si verificarono frequenti tensioni tra le rivendicazioni autonomistiche di questi regni e l'amministrazione centralizzata dell'Impero, almeno fino a quando quest'ultima non riuscì ad insediare principi di sangue imperiale in questi regni.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 122-124}}.</ref>
 
I primi sovrani Han cercarono di irrobustire l'economia cinese, alleviando le tasse gravanti sui contadini, e adottarono una linea moderata in politica estera, cercando di evitare scontri con le popolazioni confinanti come gli Xiongnu.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 125-126}}.</ref> L'ascesa al trono di [[Han Wudi|Wudi]] nel 140 a.C. segnò una decisa svolta: il suo regno, durato più di cinquant'anni, vide una forte politica centralizzatrice e un ritorno all'espansionismo militare. In particolare, vennero imposti diversi [[monopolio|monopoli]] su risorse strategiche come sale, ferro e alcol, mentre furono avviate campagne militari volte a controllare l'Asia centrale e i territori meridionali, entrambe aree strategiche per il commercio con l'Occidente.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 126-130}}.</ref>
Durante la [[dinastia Han occidentale]], la capitale fu stabilita a ''Chang'an'' (l'attuale [[Xi'an]]). Questo periodo fu segnato da importanti riforme politiche e sociali, nonché da un'espansione territoriale significativa. L'imperatore [[Han Wudi]] è stato uno dei sovrani più noti dell'epoca, famoso per il suo espansionismo e per aver aperto la [[via della seta]], che facilitò il commercio tra [[Civiltà orientale|Oriente]] e l'[[Civiltà occidentale|Occidente]].
La dinastia Han è inoltre conosciuta per aver promosso il [[confucianesimo]] come [[filosofia]] di Stato, che influenzò profondamente la [[cultura cinese]] nei secoli successivi. Nel frattempo furono sviluppati anche importanti testi storici, come il "Libro degli Han", che documenta la storia della dinastia.
 
Dopo una serie di sovrani molto deboli, la dinastia Han crollò con la fondazione da parte di [[Wang Mang]] della brevissima [[dinastia Xin]]. Wang Mang, successivamente considerato un usurpatore, cercò vanamente di restaurare una politica centralizzatrice dai tratti arcaicizzanti, che incontrò forti resistenze nelle grandi famiglie possidienti sorte durante la dinastia Han. Il suo regno cadde nel 23 d.C. con una serie di insurrezioni che portarono [[Liu Xiu|Liu Xuan]] a restaurare la dinastia Han.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 160-164}}.</ref>
Dopo un breve periodo di interregno la dinastia Han fu infine restaurata, dando inizio al periodo della Han orientale. La capitale fu spostata a [[Luoyang]]. Questo periodo vide un ulteriore sviluppo culturale e scientifico, ma anche un crescente declino politico e sociale. Corruzione, lotte interne e ribellioni contadine portarono a una crisi che culminò con la caduta della dinastia Han.
 
==== Dinastia Han orientale (25-220 d.C.) ====
{{vedi anche|Dinastia Han orientale}}
Liu Xuan cercò di restaurare l'autorità imperiale abbandonando tuttavia le politiche più accentratrici, ad esempio abolendo i monopoli, e al contempo riaffermando la propria supremazia militare alle frontiere. Tuttavia, la dinastia Han orientale – così detta perché la capitale venne spostata ad est, a [[Luoyang]] – fu contrassegnata dalle lotte interne per il potere. La corte, e in particolare i parenti delle imperatrici, tutti esponenti delle grandi famiglie aristocratiche, si trovarono a scontrarsi con gli [[Eunuco (storia della Cina)|eunuchi]], i quali detenevano un ruolo fondamentale nelle strutture statali. La dinastia Han cadde allora sotto il conflitto che contrappose gli eserciti delle grandi famiglie e il potere imperiale sostenuto dagli eunuchi. Tuttavia, nessuno dei capi militari possedeva il prestigio necessario per fondare una nuova dinastia, e l'Impero entrò in declino.<ref>{{cita|Sabattini e Santangelo|pp. 164-172}}.</ref>
 
=== Periodo dei Tre Regni (220-280) ===