Oratorio (centro giovanile): differenze tra le versioni

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Tra il [[1802]] e il [[1808]], [[santa Maddalena di Canossa]], fondò le prime case (non ancora chiamati oratori) per raccogliere le ragazze di strada di [[Verona]], mettendo a disposizione il suo palazzo e le case prese in affitto e istruendo loro alla religione e alla professione. Nel [[1831]] nacque il primo Oratorio Canossiano a [[Venezia]] con la compiacenza di [[papa Gregorio XVI]]. Di lì inizia la storia dei [[Figli della Carità (Canossiani)|Figli della Carità]] - Canossiani.
 
Sulla scia di Filippo Neri, nacque l'idea di [[Giovanni Bosco]]. Nel [[1841]] incontra dei giovani nella sacrestia della chiesa di [[San Francesco d'Assisi]] a [[Torino]] per il primo di una serie di incontri di preghiera. La sua passione educativa per i giovani lo portòĤportò ad avvicinare sempre più ragazzi, tra i quali [[San Domenico Savio|Domenico Savio]]. I primi affollati incontri non avevano un posto fisso. Solo nel giorno di [[Pasqua]] del [[1846]] l'Oratorio si stabilì sotto una tettoia con un pezzo di prato, la tettoia Pinardi a Valdocco.
 
Dall'esempio di Don Bosco, l'Oratorio è diventato sempre più luogo di aggregazione e formazione, sia religiosa che umana. Le strutture si sono attrezzate ed ingrandite, oltre a diffondersi per tutta [[Italia]], con maggior diffusione nel [[Nord Italia|settentrione]]. In particolare l'arcivescovo di Milano card. [[Andrea Carlo Ferrari]] promosse la creazione di un oratorio maschile e di un oratorio femminile in ogni parrocchia.