Catacombe di Commodilla: differenze tra le versioni
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==Toponimo==
Il nome
==Topografia==
Il cimitero sotterraneo si sviluppa su tre livelli. Il livello più antico
Nel sopraterra non esistono monumenti, o resti di essi, in qualche modo connessi con
▲Nel sopraterra non esistono monumenti, o resti di essi, in qualche modo connessi con la catacomba.
==Storia==
L’analisi dei manufatti scoperti nell’ipogeo portano a datare
In seguito, come accadde per gli altri cimiteri sotterranei cristiani, essa fu trasformata in un luogo di culto martiriale: lavori di restauro alla basilica ipogea furono eseguiti da diversi papi fino al [[IX secolo]], segno che ancora a quell’epoca
Fu scoperta nel [[1595]] dall’archeologo [[Antonio Bosio]], ma il primo ad identificarla come quella di Commodilla fu, nell’[[XIX secolo|Ottocento]], [[Giovanni Battista de Rossi]]. Campagne di restauro furono eseguite all’inizio del [[XX secolo]] e portarono allo scavo completo del secondo livello cimiteriale (l’antica cava di pozzolana).
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==I martiri di Commodilla==
Come tutte le catacombe romane, anche in quella di Commodilla si ricordano diversi martiri. In primo luogo Felice ed Adautto: il carme redatto da [[papa Damaso I|papa Damaso]], andato perduto ma di cui si conserva una copia in una raccolta di iscrizioni altomedievali, ci informa che questi due martiri erano fratelli ed entrambi sacerdoti. La ''passio'' leggendaria del [[VII secolo]] narra che, durante il martirio di Felice, condannato a morte nei primi anni del [[IV secolo]], uno sconosciuto uscì dalla folla e, confessando di essere cristiano, chiese di morire con Felice: di lui non si conosceva il nome, per cui passò alla storia col nome di ''l’aggiunto'' (''adauctus'' in latino). Di questi due santi è stata trovata,
* una santa di nome Merita, il cui nome si legge in un affresco vicino al luogo di sepoltura di Felice e Adautto (ma gli archeologici non sono tutti unanimi in questa identificazione); le fonti liturgiche inoltre non dicono nulla di questa presunta santa, mentre parlano di
* due sorelle martiri, [[Degna di Roma|Degna]] e Merita, uccise sotto l’imperatore [[Valeriano]] ([[253]]-[[260]]) e sepolte in Commodilla; di Degna non è stata trovata alcuna traccia
* il ''[[Martirologio geronimiano]]'', alla data del [[30 agosto]], accanto a Felice ed Adautto, nomina una certa Gaudenzia, di cui non sono state trovate tracce
* infine le guide per pellegrini dell’alto medioevo parlano di un altro martire, Nemesio, che però non è menzionato da nessun altro documento.
==Descrizione==
Una particolarità
Di una certa rilevanza artistica, è la piccola basilica sotterranea dedica ai santi Felice e Adautto; essa fu ricavata, durante il pontificato di [[papa Giovanni I|Giovanni I]] ([[523]]-[[526]]), adattando parte dell’antica cava di pozzolana (al secondo livello), che fu chiusa ed allargata per le esigenze di culto. In questa basilica ipogea gli archeologici hanno identificato il luogo di sepoltura dei due santi in due loculi sovrapposti, che sottostanno ad un affresco che li raffigura.
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* l’affresco della ''consegna delle chiavi a Pietro'' ([[VI secolo]]): esso raffigura Cristo seduto su un globo mentre consegna le chiavi a Pietro; accanto figure di santi, ognuna col proprio nome dipinto: Adautto, Merita, l’apostolo Paolo, Felice, Stefano protomartire
Di notevole pregio artistico e di alto valore simbolico è il cosiddetto ''cubicolo di Leone'', ufficiale romano prefetto dell’annona (seconda metà del [[IV secolo]]), che commissionò la cripta per sé e la sua famiglia: essa è completamente dipinta con scene bibliche. Il cubicolo di Leone è al centro della regione
==Bibliografia==
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