Charles Du Bos: differenze tra le versioni
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|Nome = Charles
|Cognome = Du Bos
|Sesso = M
|LuogoNascita = Parigi
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|Attività = scrittore
|Attività2 = critico letterario
|Epoca =1800
|Epaca2 = 1900
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== Biografia ==
Nacque a Parigi da un padre [[francese]] e da una madre [[Inglesi|inglese]]. Ebbe la fortuna di potersi formare culturalmente in vari centri europei, quali [[Oxford]], [[Berlino]] e [[Roma]] e di studiare sin dalla giovane età autori del calibro di [[Thomas Carlyle]], [[Henry James]], [[John Ruskin]], [[Percy Bysshe Shelley]], [[Hugo von Hofmannsthal]] e [[Rainer Maria Rilke]].
Nel [[1927]], si convertì al [[cattolicesimo]].
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Morì a [[La Celle Saint-Cloud]], nel [[1939]].
Malgrado sofferente di una fastidiosa malattia cronica la sua attività fu molto intensa in giro per il mondo e soprattutto negli anni
Tutte le sue ultime opere furono improntate da una profonda partecipazione interiore al cattolicesimo,
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Le sue opere critiche iniziarono nel [[1921]] e compresero tutte le serie di ''Approximations'' ed i voluni del ''Journal''. Il senso della critica di Du Bos è fondamentalmente quello dellla unità e della totalità, che tendette a non rivolgersi esclusivamente alla ricerca razionale, alla sola intelligenza, al sensibilismo o alla curiosità, bensì a coinvolgere l'uomo nella sua interezza, mettendo insieme in gioco i valori morali ed estetici in una sensibilità comprensiva di tutto l'intelletto, includente anche il suo turbamento oscuro. Quindi oppose il suo modo di conoscere, includente anche gli interrogativi e le incognite ad una comprensione solamente razionale, alla ragion pura di [[Paul Valéry]] aggiunse il fattore vitale di [[R.Fernandez]] e alla riduttivismo contrappose la molteplicità delle impressioni e delle approssimazioni. La via della ricerca della verità passa per la spiritualità, per una verità insieme assoluta e individuale, individuata e oggettiva.<ref name ="M">''Le Muse'', De Agostini, Novara, 1966, Vol.IV, pag.174-175</ref>
Come critico Du Bos ha spesso fatto centro con le sue focalizzazioni nel processo creativo dell'artista analizzato, proponendo una sintesi tra i piani psicologici, quelli etici e quelli religiosi, penetrando con tutta la sua soggettività nell'oggetto indagato, alimentando con alcuni suoi modelli e definizione di critica, dal linguaggio come incarnazione, alla letteratura come vita alcuni dei filoni della critica più recente.<ref name
Trai suoi numerosissimi saggi, se ne annoverano su:
* [[Henri-Frédéric Amiel]], [[Baudelaire]], [[Henri Bergson]], [[Georges Bernanos]], [[Paul Claudel]], [[Benjamin Constant]], [[Georges Duhamel]], [[André Gide]], [[Pierre Loti]], [[François Mauriac]], [[Prosper Mérimée]], [[Anna de Noailles]], [[Blaise Pascal]], [[Marcel Proust]], [[Jules Renard]], [[Jacques Rivière]], [[Paul-Jean Toulet]], [[Paul Valéry]]... riguardo la lingua francese
* [[Robert Browning]], [[George Gordon Byron|Lord Byron]], [[Thomas Hardy]], [[Henry James]], [[Walter Pater]], [[William Shakespeare]], [[Percy Bysshe Shelley]], [[Lytton Strachey]], [[Elizabeth Barrett Browning]]... per la lingua inglese
* [[Stefan George]], [[Johann Wolfgang von Goethe]], [[Hugo von Hofmannsthal]], [[Friedrich Nietzsche]], [[Novalis]], [[Rainer Maria Rilke]]... per la lingua tedesca
* [[Michail Jur'evič Lermontov]], [[Anton Tchekhov]], [[Lev Tolstoj]]... per la lingua russa
* [[Ernest Chausson]], [[Claude Debussy]]... per la musica.
== Opere ==
* ''Approximations'' ed.I
* ''Extraits d'un Journal, 1908-1928''
* ''Journal, Tome I'', 1921-1923, ed.Corréa, 1946, nuova edizione Buchet-Castel, 2002, <small>ISBN 228301896X</small>
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==Collegamenti esterni ==
* [http://agora.qc.ca/mot.nsf/Dossiers/Charles_Du_Bos Un approccio di sue opere] su l'Encyclopédie de l'Agora.
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