Charles Du Bos: differenze tra le versioni

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Morì a [[La Celle Saint-Cloud]], nel [[1939]].
 
Malgrado sofferente di una fastidiosa malattia cronica la sua attività fu molto intensa in giro per il mondo e soprattutto negli anni venti e trenta svolse importaniimportanti traduzioni, direzioni di collezioni, prefazioni, autore di note per la NFR e per svariate riviste letterarie, autore di corsi privati su vari pensatori e intellettuali, quali [[Goethe]] e [[Nietzsche]], animatore della [[Décades de Pontigny]], collaboratore di [[Jacques Schiffrin]] per l'editions della ''Bibliothèque de la Pléiade''
 
Tutte le sue ultime opere furono improntate da una profonda partecipazione interiore al cattolicesimo,
 
Le sue opere critiche iniziarono nel [[1921]] e compresero tutte le serie di ''Approximations'' ed i voluni del ''Journal''. Il senso della critica di Du Bos è fondamentalmente quello dellla unità e della totalità, che tendettetese a non rivolgersi esclusivamente alla ricerca razionale, alla sola intelligenza, al sensibilismo o alla curiosità, bensì a coinvolgere l'uomo nella sua interezza, mettendo insieme in gioco i valori morali ed estetici in una sensibilità comprensiva di tutto l'intelletto, includente anche il suo turbamento oscuro. Quindi oppose il suo modo di conoscere, includente anche gli interrogativi e le incognite ad una comprensione solamente razionale, alla ragion pura di [[Paul Valéry]] aggiunse il fattore vitale di [[R.Fernandez]] e alla riduttivismo contrappose la molteplicità delle impressioni e delle approssimazioni. La via della ricerca della verità passa per la spiritualità, per una verità insieme assoluta e individuale, individuata e oggettiva.<ref name ="M">''Le Muse'', De Agostini, Novara, 1966, Vol.IV, pag.174-175</ref>
 
Come critico Du Bos ha spesso fatto centro con le sue focalizzazioni nel processo creativo dell'artista analizzato, proponendo una sintesi tra i piani psicologici, quelli etici e quelli religiosi, penetrando con tutta la sua soggettività nell'oggetto indagato, alimentando con alcuni suoi modelli e definizione di critica, dal linguaggio come incarnazione, alla letteratura come vita alcuni dei filoni della critica più recente.<ref name="M"/>