Oppido Lucano: differenze tra le versioni
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I Peuketiantes abitavano le aree interne montuose della Basilicata settentrionale ed erano affini alle popolazioni apule. Essi vengono ricordati dallo storico [[Ecateo di Mileto]] come ''genti che, al contrario degli Enotri, seppelliscono i defunti in posizione fetale, in una sorta di ricongiungimento della vita con la morte''. In [[Vaglio di Basilicata|Serra di Vaglio]] era il loro centro nevralgico, il cui insediamento si connota come un abitato di tipo Greco per la presenza di strade e di grandi edifici in muratura.
La cultura materiale dell’area è contraddistinta dalla ceramica a decorazione geometrica monocroma e bicroma, come quella delle fabbriche di Oppido
Di questa popolazione, due sono gli elementi di maggior rilievo: l’ostentazione della ricchezza e l’adozione di comportamento derivati da quelli delle aristocrazie greche. Nei vari centri, sia nelle sepolture maschili che in quelle femminili sono stati infatti rinvenuti servizi di vasi in bronzo di produzione greca ed etrusco-campana, unitamente allo strumentario da banchetto e a ceramiche da mensa d’importazione greca. Nel suo insieme questo sistema di oggetti rimanda ai pasti comuni (i [[syssitia]] ricordati da [[Aristotele]]) celebrati tra membri della stessa élite alla maniera degli aristocratici greci. I ritrovamenti archeologici confermano il consumo di carni arrostite (presenza di spiedi e alari) e bollite (lebeti, grandi contenitori in bronzo) e di vino miscelato ad acqua, miele e formaggio (crateri e grattuge).
====Lucani
L'arrivo dei [[lucani]] avviene intorno al V secolo a.C. che riorganizza i villaggi e la società indigena. Nella Basilicata settentrionale, ritrovamenti risalenti al IV secolo a.C., si riferiscono a fattorie o a piccoli insediamenti rurali, come Seroto di [[Albano]] e altre, come Oppido ad estesi abitati con case disposte intorno a cortili comuni ed edifici monumentali.
L’organizzazione delle necropolis e la distribuzione delle sepolture degli oggetti di corredo riflettono l’articolazione sociale delle comunità lucane per gruppi famigliari. Con l’arrivo di queste genti Osco-Sannite cambia il rituale di deposizione: il defunto, infatti, viene collocato nella tomba in posizione supina e non più rannicchiato sul fianco come per i Peuketiantes.
Dai ritrovamenti della necropoli di Oppido sul monte Montrone, così come anche di altri centri importanti, emerge che gli esponenti della comunità vengono sepolti in tombe monumentali, del tipo a semicamera e a camera.
Rarissimi sono i casi di bustum, con il defunto semicremato. Le donne sono accompagnate, nel lungo viaggio verso l’oltretomba, dagli ornamenti e dai simboli della cerimonia nuziale e del focolare domestico: vasi da toeletta e per le nozze ([[lebes gamikos]]) a figure rosse o a vernice nera, spiedi e alari per arrostire le carni, strumenti per filare e tessere, terrecotte che riproducono i frutti della terra. Gli uomini sono caratterizzati come guerrieri e vengono sepolti con punte di lancia e giavellotti in ferro, cinturoni in bronzo. I numerosi vasi da mensa rimandano alla celebrazione dei banchetti funebri.
====Romani====
A partire dalla decisiva [[battaglia di Porta Collina]] (82 a.C.), i [[lucani]] vengono definitivamente sconfitti dai [[romani]] e vengono poi successivamente romanizzati. L'arrivo dei [[romani]],segna il rafforzamento della centralità del territorio di Oppido con la costruzione di importanti assi viarii tra [[Lucania]] e [[Puglia]].
Numerose sono le presenze di grandi complessi romani, come le ville a scopo agricolo, tra cui quella di Masseria Ciccotti, di San Francesco e di Piano della Campana e come i grandi complessi termali, con relativi acquedotti, di Sant Iginio e Gagliardi.
==Monumenti e luoghi d'interesse==
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