Oppido Lucano: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 2:
|nomeComune = Oppido Lucano
|linkStemma = Oppido Lucano-Stemma.png
|panorama=Sangilio2.jpg
|didascalia=Complesso termale di Sant'Igino
|siglaRegione = BAS
|siglaProvincia = PZ
Riga 32 ⟶ 34:
 
== Territorio ==
 
Il territorio comunale di Oppido si estende su una superficie di 54 km² e relativamente piccola rispetto ai comuni limitrofi. Esso, per lo più collinare, comprende il monte Montrone (674 m s.l.m.), sulle cui pendici sorge il nucleo abitativo, e una serie di piane piuttosto estese, poste su vari livelli lungo il corso del fiume [[Bradano]]. È attraversato, oltre che dal Bradano, dai suoi affluenti Alvo e Gammarara.
 
Riga 49 ⟶ 52:
 
La cultura materiale dell’area è contraddistinta dalla ceramica a decorazione geometrica monocroma e bicroma, come quella delle fabbriche di Oppido e di altri villaggi quali [[Cancellara]], [[Ruvo del Monte]] e [[Satriano]]. Le sepolture rinvenute ad Oppido sono caratterizzate da ceramiche indigene a decorazioni geometriche e restituiscono raramente oggetti d’importazione greca ed etrusca, come bacilli in bronzo, [[kylix]] per bere vino di produzione coloniale.
[[Immagine:Scavo 19 gif.gif|left|thumb|200px|Abitazione lucana presso Oppido del IV secolo a.C. venuta alla luce con gli scavi del 1968]]
 
Di questa popolazione, due sono gli elementi di maggior rilievo: l’ostentazione della ricchezza e l’adozione di comportamento derivati da quelli delle aristocrazie greche. Nei vari centri, sia nelle sepolture maschili che in quelle femminili sono stati infatti rinvenuti servizi di vasi in bronzo di produzione greca ed etrusco-campana, unitamente allo strumentario da banchetto e a ceramiche da mensa d’importazione greca. Nel suo insieme questo sistema di oggetti rimanda ai pasti comuni (i [[syssitia]] ricordati da [[Aristotele]]) celebrati tra membri della stessa élite alla maniera degli aristocratici greci. I ritrovamenti archeologici confermano il consumo di carni arrostite (presenza di spiedi e alari) e bollite (lebeti, grandi contenitori in bronzo) e di vino miscelato ad acqua, miele e formaggio (crateri e grattuge).
 
====Lucani====
 
[[Immagine:Lucania da The Historical Atlas, by William R. Shepherd, 1911.png|thumb|400px|Posizione dell'antica ''Opinum'' secondo ''The Historical Atlas'']]
L'arrivo dei [[lucani]] avviene intorno al V secolo a.C. che riorganizza i villaggi e la società indigena. Nella Basilicata settentrionale, ritrovamenti risalenti al IV secolo a.C., si riferiscono a fattorie o a piccoli insediamenti rurali, come Seroto di [[Albano]] e altre, come Oppido ad estesi abitati con case disposte intorno a cortili comuni ed edifici monumentali.
 
L’organizzazione delle necropolis e la distribuzione delle sepolture degli oggetti di corredo riflettono l’articolazione sociale delle comunità lucane per gruppi famigliari. Con l’arrivo di queste genti Osco-Sannite cambia il rituale di deposizione: il defunto, infatti, viene collocato nella tomba in posizione supina e non più rannicchiato sul fianco come usavano i Peuketiantes.
[[Immagine:Anfora .jpeg|thumb|200px|Da Oppido Lucano IV secolo a.C., anfora apula a figure rosse della bottega ''del sakkos bianco-del kantharos''.
Lato A: registro superiore, ratto di Crisippo, Laio e Crisippo su quadriga tra Pelope con veste orientale e Edipo; registro inferiore, corteo di offerenti presso un monumento funebre. Lato B (visibile): registro superiore, scena di libagione; registro inferiore, offerenti]]
 
Dai ritrovamenti della necropoli di Oppido sul monte Montrone, così come anche di altri centri, emerge che gli esponenti della comunità vengono sepolti in tombe monumentali, del tipo a semicamera e a camera.
Riga 66 ⟶ 72:
L'arrivo dei [[romani]], segna il rafforzamento della centralità del territorio di Oppido con la costruzione di importanti assi viarii tra [[Lucania]] e [[Apulia]].
 
Numerose sono le presenze di grandi complessi romani, come le ville a scopo agricolo, tra cui quella di Masseria Ciccotti, di San Francesco e di Piano della Campana e come i grandi complessi termali, con relativi acquedotti, di Sant'IginioIgino e Gagliardi.
 
===Età medievale===
Riga 82 ⟶ 88:
===Architetture religiose===
 
*''====Chiesa e Convento di Sant'Antonio''====
[[Immagine:Nabucodonosor.jpg|left|thumb|300px|Nabucodonosor di Girolamo Todisco]]
Il convento venne fondato nel 1482 per iniziativa dei signori di Oppido Francesco e Caterina Zurlo. Esso conseva i dipinti murali del 1600 di [[Girolamo Todisco]], raffiguranti la storia di san Francesco e dei santi francescani e un polittico e un trittico di [[Antonio Stabile]] di [[Potenza]] del 1500.
 
 
*''====Chiesa rupestre di Sant'Antuono''====
[[Immagine:Soldatini di Sant'Antuono.jpg|thumb|300px|Ciclo Evangelico, affresco del XIV secolo]]
 
 
====Altre====
*''Chiesa Matrice dei SS. Pietro e Paolo''
*''Chiesa e Convento di Sant'Antonio''
*''Chiesa di San Giovanni Battista''
*''Chiesa rupestre di Sant'Antuono''
*''Santuario di Maria SS. del Belvedere''
*''Chiesa della SS. Annunziata
Riga 93 ⟶ 107:
==== Il Castello Normanno ====
 
[[Immagine:E1764a374c.jpg|left|thumb|400px|Ruderi dell'antico ''Castrum Magnum'']] Con la costruzione del castello di Oppido si voleva raggiungere un duplice scopo, da una parte presidiare le vie di comunicazione tra il Melfese e le zone interne della Basilicata “dove maggiori ostacoli opponeva la regione montuosa, poco opportuna alla cavalleria, principale nerbo delle schiere Normanne” e dall’altra sfruttare il territorio per la sopravvivenza. Tutto lascia supporre che il castello di Oppido sia stato costruito tra il 1047 e il 1051, durante le lotte tra il conte di Acerenza Riccardo Quarel figlio di Asclittino, e Drogone uno dei figli di Tancredi d’Altavilla. Il conflitto fu vinto da Drogone i cui figli rimasero padroni di Oppido fino agli albori del secolo successivo, quando uno di essi, di nome Giovanni, uomo di notevole cultura, musicologo e musicista, affascinato dalla confessione ebraica, abbracciò la fede israelitica per concludere i suoi giorni in Egitto, dopo aver girovagato per quasi tutto il Mediterraneo e vissuta la sua nuova fede religiosa il più vicino possibile ai luoghi cari alla tradizione ebraica. La cronaca dalla sua vita, scritta in ebraico, costituisce, grazie ai numerosi riferimenti al nostro paese, una prova indiscutibile dell’esistenza nel secolo XI di Oppido, anzi di Opide, offre inoltre la testimonianza dell’effettiva dominazione normanna. Tale popolo era solito costruire chiese vistose per lo svolgimento della prassi liturgica, di cui le ben note cattedrali sono in proposito una tangibile testimonianza. Oppido non ebbe una cattedrale, come Tolve e San Chirico e tuttavia al suo castello venne di certo affiancata l’Ecclesia, cioè il luogo di incontro per esprimere comunitariamente la propria fede religiosa e il legame al papato, che reclamava continuamente in quegli anni i propri diritti.
 
Tutto questo fa emergere un altro aspetto, non meno importante, intorno alle finalità della costruzione di quel castrum sulle pendici del Montrone. Il castello venne costruito non tanto e non solo per scopi militari, ma per ospitare cavalieri e per una nuova organizzazione dei territori circostanti; il castello di Oppido era destinato pertanto ad attirare i coltivatori della terra e nello stesso tempo proteggere il fiume Bradano a destra e a sinistra per evitare l’avanzata soprattutto dei Saraceni. Conservò comunque l’impotenza della sua mole, tant’è che nei fuochi del 1642 viene definito “castrum magnum”. Il controllo delle vie di comunicazione tra il Melfese e la Calabria risultava inoltre vitale per la sopravvivenza che per l’attuazione degli ambiziosi disegni formulati dai dodici condottieri normanni che avevano stabilito il loro punto di riferimento nella città di Melfi. Del periodo svevo non si hanno testimonianze su Oppido che, successivamente, con gli Angioini, riappare quale feudum in capite, vale a dire feudo conferito direttamente dal re. Tra i nuovi feudatari ve ne furono anche di sangue regio. Durante la dominazione angioina Oppido fu teatro dell’unico avvenimento guerresco della sua storia a noi noto, allorché nel marzo del 1348, le truppe ungheresi di re Ludovico seminarono lo scompiglio nel borgo fedele alla regina Giovanna.
Riga 107 ⟶ 121:
 
===Siti archeologici===
====Complesso termale di Sant'Igino====
[[Immagine:Sant'Igino 1.jpg|left|thumb|300px|Ruderi dell'antico del complesso termale di Sant'Igino]]
Questo complesso termale è una costruzione romana del I secolo a.C.
 
*''====Complesso di Gagliardi''====
[[Immagine:Gagliardi mosaico Autunno.jpeg|thumb|250px|Dal complesso di Gagliardi mosaico delle quattro stagioni raffigurante Autunno]]
Il complesso di Gagliardi è una vasta area archeologica con funzioni termali.
====Altre====
*''Masseria Ciccotti''
*''Villa di Sant'Iginio''
*''Complesso di Gagliardi''
*''Villa di San Francesco''
*''Villa di Piano della Campana''
==Cultura e Società==