Preboot Execution Environment: differenze tra le versioni

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'''Preboot Execution Environment''' (PXE), ovvero '''ambiente di esecuzione pre-boot''', è un metodo per eseguire il [[boot]] di un [[computer]] utilizzando una connessione di rete [[ethernet]] ed il supporto di un [[server]], senza bisogno di una [[unità di memoria di massa]].
 
PXE fu introdotto come parte del framework Wired for Management di Intel, ed è descritto nella [http://download.intel.com/design/archives/wfm/downloads/pxespec.pdf specifica] (v2.1) pubblicata da Intel e Systemsoft il [[20 settembre]] [[1999]].
 
Questa voce descrive la modalità di funzionamento prevista nella specifica ma anche alcune varianti comunemente implementate.
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Se viene selezionata questa opzione, il firmware PXE utilizza DHCP per configurare un indirizzo IP sulla scheda di rete ed individuare un server ("boot server") da cui scaricare via TFTP un file, immagazzinandolo nella memoria RAM. Questo file viene poi eseguito, provvedendo ad avviare un sistema operativo.
 
Nella modalità di funzionamento prevista dallo standard, il server DHCP non fornisce direttamente il boot server, ma agisce da "PXE redirection service", ovvero redirige il client ai '''server PXE''' disponibili.
I server PXE sono server DHCP modificati, che utilizzano la porta UDP 4011, e forniscono al client l'indirizzo IP del boot server ed il nome del [[#il Network Bootstrap Program|network bootstrap program]] (NBP) da scaricare.
 
Nella pratica, normalmente il firmware PXE è in grado di ricevere direttamente dal server DHCP i parametri necessari per identificare il boot server e il file da scaricare, ed è quindi possibile configurare un normale server DHCP per fornire i parametri necessari al boot via PXE.
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==Uso del DHCP==
Il client PXE si identifica come tale verso il server DHCP, inserendo nel pacchetto DHCPDISCOVER, il
parametro <tt>Class Id</tt> con un valore della forma
 
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Se è disponibile a ottenere i parametri di boot direttamente dal server DHCP, richiede i seguenti parametri:
 
Data
Tag Name Length Meaning Reference
--- ---- ------ ------- ---------
66 Server-Name N TFTP Server Name [RFC2132]
67 Bootfile-Name N Boot File Name [RFC2132]
 
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===Multicast===
Il protocollo PXE prevede la possibilità di far scaricare il NBP in modalità [[multicast]], in modo da ridurre il carico sulla rete e sul server nel caso molti client tentino di avviarsi contemporaneamente.
 
==il Network Bootstrap Program==
In pratica, spesso l'NBP è in effetti un [[boot loader]], ovvero un programma che a sua volta scarica via TFTP il kernel del sistema operativo e possibilmente un "initial ramdisk", ovvero l'immagine di un [[File system|filesystem]] che viene copiata in memoria RAM (detta comunemente [[initrd]]).
 
L'immagine di disco contenuta nell'initrd potrà accedere ad ulteriori componenti attraverso la rete, ad esempio montare un filesystem di rete, come [[Network File System|NFS]] o [[Server message block#Storia|CIFS]], se lo scopo è realizzare una installazione diskless, oppure scaricare moduli di un programma di installazione e sistema operativo da installare via [[File Transfer Protocol|FTP]] o [[Hyper Text Transfer Protocol|HTTP]], se lo scopo è installare un nuovo sistema operativo.
 
===Menù del bootloader===
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==Sicurezza==
PXE eredita tutte le debolezze di DHCP, ma ne amplifica la portata, in quanto al protocollo viene demandata non solo l'assegnazione di un indirizzo IP, ma la selezione di un sistema operativo da eseguire, che avrà il controllo completo dell'hardware.
 
Se non è garantita la sicurezza fisica del calcolatore, e quindi è possibile che estranei lo colleghino a reti diverse da quella prevista, lasciare abilitata l'opzione di boot via PXE è equivalente a permettere l'avvio da dispositivi rimuovibili: avendo accesso alla console e la possibilità di riavviare il calcolatore un estraneo potrà avviare un sistema operativo di propria scelta, con il quale tra l'altro avrà libero accesso a tutti i dati memorizzati sulla memoria di massa del calcolatore.