Scriptio continua: differenze tra le versioni

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Ovviamente la mancanza di divisione tra le parole (insieme al complesso sistema di abbreviazioni e compendi, e alle mille altre insidie legate alla trasmissione di un [[testo]] antico attraverso i secoli) può creare seri problemi in fase di edizione di un testo.
 
Un semplice esempio può essere questo: al cap. XLIII della ''[[Cena Trimalchionis]]'', contenuta nel ''[[Satyricon (Petronio)|Satyricon]]'' di [[Petronio Arbitro|Petronio]], la tradizione manoscritta presenta il testo ''abbas secrevit'', che Scheffer ha corretto in ''ab asse crevit''. Quello che è successo è che il testo originale, per l'appunto ''ab asse crevit'' (''ABASSECREVIT'' in ''scriptio continua''), è stato interpretato dal [[copista]] come ''ab(b)as'' ("l'abate"), ''secrevit'' ("separò"). l'[[errore (filologia)|errore filologico]] è facile da spiegare supponendo che l'amanuense fosse stato un monaco.
 
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