Code talker: differenze tra le versioni
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Il capitano [[Frank D. Carranza]] ideò l'uso della lingua dei [[Baschi]] come codice, nel maggio [[1942]] dopo un incontro di 60 Marines di discendenza basca in una base a [[San Francisco]].<ref name="El País">''[http://www.elpais.com/articulo/pais/vasco/Egon/arretaz/egunari/elpepuesppvs/20040801elpvas_12/Tes "Egon arretaz egunari"]'', Xabier G. Argüello, ''[[El País]]'', August 1, 2004.</ref><ref name="Euskonews">[http://www.euskonews.com/0301zbk/gaia30104es.html ''Los vascos y la II Guerra Mundial''], [[Mikel Rodríguez]], Euskonews & Media 301.</ref> Il suo superiore fu però giustamente cauto. C'erano trentacinque [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]] ad [[Hiroshima]], guidati da [[Pedro Arrupe]]. In [[Cina]] e nelle [[Filippine]], vi erano colonie di giocatori baschi di [[Jai alai]] e vi erano sostenitori della [[Falange spagnola]] in [[Asia]]. I code talker baschi furono perciò tolti da questi fronti di guerra e furono inizialmente impiegati, in prova, per trasmettere informazioni logistiche fra le [[isole Hawaii]] e l'[[Australia]].
Il 1º agosto [[1942]], i tenenti Nemesio Aguirre, Fernández Bakaicoa e Juanna ricevettero un messaggio codificato nel loro codice da [[San Diego]], da parte dell'ammiraglio [[Chester Nimitz]], il quale li avvertiva dell'imminente inizio dell'[[operazione Apple]] (l'operazione Mela), il cui scopo era impossessarsi delle [[isole Salomone]], fino ad allora in mani giapponesi. Essi inoltre furono impiegati per trasmettere l'ordine di inizio della [[campagna di Guadalcanal]], il 7 agosto<ref name="Diario Vasco">''La orden de desembarco en Guadalcanal se dió en vascuence para que no lo descubrieran los nipones'' (''l'ordine di sbarco a Guadalcanal venne dato in lingua basca
== Navajo ==
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