Latta: differenze tra le versioni
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La data di inizio della produzione di oggetti di latta è incerta, ma risale probabilmente all'inizio del [[XIV secolo]]<ref>[http://www.consorzioricrea.org/pages/Storia_imballaggi_Nicolas_Appert_Donkin_Hill_guerra_Crimea_Franceso_Cirio_confezione Storia degli imballaggi in acciaio]</ref> e già nel [[XVII secolo]] era comunemente impiegata in [[Boemia]]<ref>[[Fausto Masi]], Acciaio, Vallardi, Milano, 1956, p. 112.</ref>.
A partire dalla fine del [[XVIII secolo]] la latta trovò un crescente impiego nella realizzazione di [[Lattina|lattine]] per la conservazione di prodotti alimentari e non.
In origine la stagnatura del lamierino avveniva esclusivamente mediante immersione in un bagno di stagno fuso. Nel [[1937]] fu introdotto il procedimento [[elettrolisi|elettrolitico]] che consentì di ridurre i tempi del [[Galvanostegia|processo]] di stagnatura e di dimezzare il materiale occorrente, ottenendo così una significativa riduzione dei costi. Nel 1951 fu introdotta una modifica del procedimento di stagnatura elettrolitica che consente di ottenere rivestimenti di differente spessore sulle due facce del lamierino, consentendo spessori maggiori sulla faccia interna alla scatoletta e destinata al contatto con agenti potenzialmente [[corrosione|aggressivi]] contenuti nei cibi inscatolati e minori sulla faccia esterna meno soggetta a degrado<ref>[[Fausto Masi]], Acciaio, Vallardi, Milano, 1956, p. 113.</ref>.
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