Giacomo David: differenze tra le versioni
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==Biografia==
Padre dell'altrettanto famoso [[Giovanni David|Giovanni]], si sa pochissimo degli inizi della sua carriera.
Era sposato con il contralto Paola Borelli. Avendo avuto tra i propri insegnanti, tra gli altri, [[Nicola Sala]]<ref>J. Green, ''op. cit''., pag. 163.</ref>, egli si esibì comunque a partire dagli anni settanta nei principali teatri italiani, ed in particolar modo al [[Teatro di San Carlo|San Carlo]] di Napoli, al [[Teatro San Benedetto]] e a [[La Fenice]] di Venezia, alla cui inaugurazione del [[1792]] prese anzi parte personalmente interpretando il ruolo di ''Eraclide'' ne ''I giuochi d'Agrigento'' di [[Paisiello]]. Nel 1791 egli si esibì per la prima volta a [[Londra]], dove il suo cognome Davide fu ''anglicizzato'' in via definitiva in David, forma con la quale sarebbe passato alla storia, insieme al figlio. A Londra si esibì al [[Haymarket Theatre|King's Theatre in the Haymarket]] in uno dei suoi ruoli preferiti, il protagonista del ''Pirro'' di Paisiello, e partecipò, il 17 maggio, nelle [[Hannover Square Rooms]], ad un concerto di beneficenza dove eseguì, tra l'altro, l'aria per tenore "''Cara deh torna''", composta appositamente per l'occasione da [[Franz Joseph Haydn|Haydn]].<ref>A lui Haydn aveva anche entusiasticamente destinato il ruolo protagonistico di ''Orfeo'' nella sua ultima opera ''[[L'anima del filosofo]]'', che non fu però poi rappresentata e vide la luce solo oltre un secolo e mezzo più tardi, nel 1951, al [[Maggio Musicale Fiorentino]], col la partecipazione di [[Maria Callas]] nella parte di ''Euridice'' [cfr. {{en}} Eve Barsham, ''Orpheus in England'', in Patricia Howard (a cura di), ''C.W. von Gluck: Orfeo'', Cambridge University Press, Cambridge/New York/Melbourne, 1981 (edizione consultata: collana ''Cambridge Opera Handbooks'', ''paperback'', 2010, ISBN 0-521-29664-1, p. 65)]</ref>
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