Videoregistratore: differenze tra le versioni
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I primi esperimenti di registrazione di immagini in movimento su nastro magnetico furono effettuati dalla [[BBC]] nel 1949 utilizzando una tecnologia simile a quella dei registratori sonori, cioè un'unica testina magnetica fissa di incisione/lettura, sotto cui scorreva il nastro a velocità costante; il grosso svantaggio di questo sistema era però rappresentato dal fatto che, per poter contenere il segnale video, il nastro doveva girare ad una velocità molto più elevata rispetto a quella dei registratori audio ( il segnale video infatti necessita di una banda di [[frequenza]] nettamente superiore), cosa che ne determinava una rapidissima usura.
Nel 1956 l'azienda americana [[Ampex]] superò brillantemente questo problema introducendo le testine magnetiche
Nacque così il primo videoregistratore commerciale (modello [[Quadruplex]], per la presenza di 4 testine magnetiche) che era comunque un apparecchio ingombrante, pesante e costosissimo (le sue dimensioni erano simili a quelle di una lavatrice) anche per la presenza delle valvole elettroniche, che non lo rendeva dunque assolutamente adatto al mercato domestico, ma a quello strettamente professionale delle grandi emittenti televisive dei vari Paesi (anche la [[RAI]] ne aquistò uno nei primi anni '60.).
L'introduzione di questi apparecchi rappresentò tuttavia una pietra miliare nella storia della televisione, poichè consentiva agevolmente la trasmissione di programmi registrati in precedenza, cosa che fino ad allora era possibile soltanto con il [[Telecinema]], una sorta di telecamera che riprendeva in maniera sincronizzata le immagini di un proiettore cinematografico.
Inizialmente le trasmissioni videoregistrate si distinguevano da quelle in diretta per una qualità video inferiore, ma poi la tecnologia migliorò rapidamente e già nei primi anni '60 la differenza divenne gradualmente impercettibile.
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