Ferrovia Suzzara-Ferrara: differenze tra le versioni

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Agli inizi del [[XX secolo]], la FSF procedette al rinnovo del parco rotabile acquistando dalla Maffei quattro nuove locomotive battezzandole con nomi di poeti (Ariosto, Dante, Petrarca, Virgilio). Nel [[1920]], le necessità di trasporto di derrate agricole, spinsero la FSF ad aprire la stazione di San Rocco Mantovano<ref>{{cita|Muratori|p. 15|Muratori-EdG, 1988}}</ref>. Nel [[1925]] fu acquisita l'ultima locomotiva-tender della FSF: la [[Piave]].
 
Durante il decennio degli [[anni 1930|anni trenta]] si aprì l'epoca delle [[automotrice|automotrici]]. Tra il [[1933]] e il [[1934]] la FSF fu in trattative con la [[Ganz (societàazienda)|Ganz]] di [[Budapest]] per l'acquisto di automotrici a carrelli, ma poi la società ferroviaria - per motivi politici, ma anche per l'effettiva evoluzione dell'industria italiana - optò per una soluzione ''nazionale''. Dopo aver valutato il funzionamento di un'automotrice a benzina sulla [[Ferrovia Santhià-Biella|ferrovia Biella - Santhià]], la dirigenza ordinò alla [[Fiat Ferroviaria|FIAT]] quattro automotrici a [[ciclo Diesel]], le [[Automotrice FSF ALn 72|ALn 72]], le prime due delle quali entrarono in funzione il 1º settembre [[1936]]<ref>{{cita|Muratori|pp. 18-19|Muratori-EdG, 1988}}</ref>. In poco tempo, le automotrici diesel sostituirono le locomotive a vapore nelle relazioni passeggeri, per cui alcune di esse furono vendute (Piave e Ariosto), mentre altre furono impiegate nel trasporto di merci fino agli anni sessanta, quando furono sostituite progressivamente con locomotori diesel<ref>{{cita|Muratori|pp. 16-17|Muratori-EdG, 1988}}</ref>. L'utilizzo della automotrici permise la nascita di una relazione diretta fra Mantova e Ferrara, gestita dalla FSF passando lungo la [[ferrovia Verona-Mantova-Modena|Mantova-Suzzara]]<ref>{{cita|Muratori|p. 19|Muratori-EdG, 1988}}</ref>.
 
Negli [[anni 1930|anni trenta]] si aprirono le fermate di Ospitale di [[Bondeno]] e di Vallazza-[[Carbonara di Po|Carbonara Po]]<ref name="ReferenceB"/>.