Cross-site scripting: differenze tra le versioni

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Origine e trasformazione del concetto: corretto errore ortografico e altre piccole modifiche al wikicodice
m Reflected (non-persistent): correzioni ortografiche
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=== Reflected (non-persistent) ===
Le vulnerabilità cross-site scripting di tipo reflected sono sicuramente le più comuni. È possibile sfruttarle quando i dati forniti dall'utente (di solito tramite form HTML) sono usati immediatamente dallo scriptsscript lato server per costruire le pagine risultanti senza controllare la correttezza della richiesta.
 
Dato che i documenti HTML hanno unouna struttura piatta in cui sono mescolate istruzioni di controllo, di formattazione e di contenuto effettivo, se tutti i dati forniti dall'utente non validati sono inclusi nella pagina risultante senza un'adeguata codifica HTML, questo può portare a iniezione di codice di markup<ref>{{Cita libro|autore=Paco Hope, Ben Walther|titolo=Web Security Testing Cookbook|anno=2008|editore=O'Reilly Media|p=128|ISBN=978-0-596-51483-9}}</ref> . Un esempio classico di un potenziale vettore è il motore di ricerca del sito: se si cerca una stringa, in genere questa verrà visualizzata di nuovo nella pagina dei risultati per indicare cosa si è cercato. Se questa risposta non evita o rigetta i caratteri di controllo HTML si consegue che è vulnerabile ad attacchi cross-site scripting.<ref>{{Cita libro|autore=Seth Fogie, Jeremiah Grossman, Robert Hansen, Anton Rager, Petko D. Petkov|titolo=XSS Attacks: Cross Site Scripting Exploits and Defense (Abstract)|anno=2007|editore=Syngress|p=70, 156|ISBN=1-59749-154-3}}</ref>
 
Un attacco non persistente è tipicamente inviato via mail o da un sito web neutrale. L'esca è un URL dall'aspetto innocente, che punta a un sito attendibile ma che contiene un vettore XSS. Se il sito affidabile è vulnerabile a quel vettore, il click sul link può causare l'esecuzione di script iniettato nel browser della vittima.