Ferdinando Scala
Introduzione
1986…

Sebbene sia nato a Portici da genitori napoletani, ho passato il primo anno di vita a Foggia, dove mio padre prestava servizio presso la Scuola Volo Basico Avanzato Aviogetti dell'Aeronautica Militare. Nel 1970 sono tornato nella mia terra d'origine, ed in particolare a San Giorgio a Cremano, che considero la mia città natale. Qui ho frequentato le scuole primarie e secondarie, attraversando senza danno il Terremoto dell'Irpinia del 1980 e sviluppando una forte passione per le lettere e le scienze. La prima ha inizialmente prevalso, ed ho frequentato il Ginnasio presso il Liceo Classico Quinto Orazio Flacco di Portici.

Nessuna passione era però più forte di quella del volo, e passavo appena potevo passavo del tempo con mio padre negli hangar del 5° RTA, all'Aeroporto Militare di Napoli Capodichino. Qui sono venuto a contatto con una lunga serie di aerei da combattimento, ed è stato giocoforza desiderare di essere un pilota militare. Nel 1984 sono entrato come allievo alla Scuola militare "Nunziatella" di Napoli, passandovi tre anni fondanti della mia vita e completandovi il Liceo. Al termine degli studi alla Nunziatella, non sono riuscito a realizzare il sogno di entrare all'Accademia Aeronautica, mentre fui accettato all'Accademia Militare di Modena.

Lasciata quest'ultima, mi sono iscritto alla facoltà di Scienze biologiche dell' Università di Napoli "Federico II", dove mi sono laureato con lode. Negli anni successivi, ho fatto ricerca in campo ambientale presso il CNR di Ercolano ed il CNRS di Montpellier, per poi decidere di virare verso il mondo del lavoro.

Interessante...

Da allora, ho lavorato nell'industria healthcare, prima come manager d'azienda, e poi come consulente in area strategica. Sempre per motivi di lavoro, ho passato circa dieci anni lontano da Napoli, di cui due a Firenze e otto a Roma, ma alla fine sono tornato a casa. In parte per la mia natura curiosa, e principalmente grazie al mio lavoro, sono diventato un incallito viaggiatore su scala globale, vedendo posti che non avrei mai immaginato di poter vedere[1], e vivendo, oltre che a Montpellier, anche a Dublino per sei mesi.

Bibliofilo per vocazione, rischio sempre notevoli rovesci finanziari allorché entro in una libreria insieme alla mia carta di credito…Nel tempo, mi sono arreso all'evidente constatazione che la mia casa semplicemente non può contenere tutti i libri che compro, e sono transitato con molta sofferenza prima, e poi con estrema soddisfazione, al Kindle Touch.

La mia storia personale fa di me un wikipediano animato da grande curiosità, e spesso contribuisco a delle voci in cui non ho alcuna competenza, per il semplice gusto di imparare cose nuove mentre scrivo. Ho comunque alcune aree in cui contribuisco maggiormente, l'ambito storico, quello scientifico e tutta l'area legata al Progetto:Guerra. Ultimamente ho rallentato la mia partecipazione, non per disaffezione, ma perché oltre a lavorare e ad occuparmi della mia famiglia, studio per la seconda laurea in Scienze della Comunicazione ed ho pubblicato un libro dedicato ad uno storico comandante della Brigata Sassari.

Alla Nunziatella si deve anche il nickname che accompagna la mia firma personale, "Rubra Mater". La Scuola, verso la quale gli Ex-Allievi mantengono un affetto filiale, è infatti familiarmente detta "Rosso Maniero", dal colore delle sue mura esterne. Da questo, la decisione di adottare "Rubra Mater" (Madre Rossa) come identificativo personale.

In evidenza
Carlo di Borbone
Stemma dei Borbone di Napoli


Carlo Sebastiano di Borbone (Carlos Sebastián de Borbón y Farnesio; Madrid, 20 gennaio 1716Madrid, 14 dicembre 1788) fu duca di Parma e Piacenza con il nome di Carlo I dal 1731 al 1735, re di Napoli e Sicilia senza numerazioni (era Carlo VII secondo l'investitura papale, ma non usò mai tale ordinale) dal 1735 al 1759, e da quest'anno fino alla morte re di Spagna con il nome di Carlo III (Carlos III).

Primogenito delle seconde nozze di Filippo V di Spagna con Elisabetta Farnese, era durante l'infanzia solo terzo nella linea di successione al trono spagnolo, cosicché sua madre si adoperò per dargli una corona in Italia rivendicando l'eredità dei Farnese e dei Medici, due dinastie italiane prossime all'estinzione. Grazie a un'efficace combinazione di diplomazia e interventi armati, la Farnese riuscì a ottenere dalle potenze europee il riconoscimento dei diritti dinastici di Carlo sul Ducato di Parma e Piacenza, di cui egli divenne duca nel 1731, e sul Granducato di Toscana, dove l'anno seguente fu dichiarato gran principe (cioè principe ereditario).

Nel 1734, durante la guerra di successione polacca, al comando delle armate spagnole conquistò i regni di Napoli e di Sicilia, sottraendoli alla dominazione austriaca. L'anno successivo fu incoronato re delle Due Sicilie a Palermo, e nel 1738 fu riconosciuto come tale dai trattati di pace, in cambio della rinuncia agli stati farnesiani e medicei in favore degli Asburgo e dei Lorena. Capostipite della dinastia dei Borbone di Napoli, restituì alla città l'antica indipendenza dopo oltre due secoli di dominazione straniera, inaugurando un periodo di rinascita politica, ripresa economica e sviluppo culturale.

Alla morte del fratellastro Ferdinando VI nel 1759, fu chiamato a succedergli sul trono di Spagna, dove, allo scopo di modernizzare il paese, fu promotore di una politica riformista che gli valse la fama di monarca illuminato. In politica estera raccolse tuttavia diversi insuccessi a causa dell'alleanza con la Francia, sancita dal terzo patto di famiglia borbonico, che lo portò a contrapporsi con sorti alterne alla potenza marittima della Gran Bretagna.

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