Gentile Bellini
Template:PitturaGentile Bellini (Venezia 1429 - 1507), figlio maggiore di Jacopo e fratello di Giovanni, fu un pittore italiano.
Dopo le prime opere, influenzate dallo stile del Mantegna, abbandonato il modo costruire le figure con il rilievo plastico, preferendo costruirle con linee del contorno incise, tanto da creare figure appiatite in superficie, grazie a questo stile divenne il maggior ritrattista dell'aristocrazia veneziana. Oltre che nei ritratti Gentile lavorò ai clici di storie realizzati su teleri celebrativi, di tema sacro e profano, inaugurando così la tradizione dei vedutisti veneziani, nei suoi teleri è la veduta a domina la scena gremita di figure e di personaggi pittoreschi, molto più piccoli rispetto alle archiettture che la compongono, così facendo il telero diventando un cronaca dei fatti narrati diventa a sua volta un documento.
Biografia
Nasce a Venezia nel 1423.
Nel 1460 col padre e col fratello Giovanni esegue la pala per la cappella del Gattamelata al Santo di Padova.
Del 1464 sono Le ante marciane, dove risente dell'influenza del Mantegna, ma con grosse difficoltà nella resa degli scorci infatti i paesaggi sono secondo Roberto Longhi: "come in una vecchia pittura cinese".
Nel 1465 realizza il ritratto del Beato Giustiniani, la figura del beato, non viene costruita volumetricamente ma è risolta in un gioco di profilature lineari incise.
Nel 1466 prosegue la decorazione della Scuola Grande di San Marco, iniziata dal padre.
Nel 1469 è fatto Eques e comes palatinus dall'imperatore Federico III, forse in seguito alla realizzazione di un suo ritratto nell'occasione del suo passaggio da Venezia.
Nel 1471 apre bottega insieme al fratello Giovanni.
Tra il 1472 e il 1473 circa è collocabile la tavoletta della National gallery di Londra con Il Cardinal Bessarione e il Reliquario, opera commissionata nel 1472 dalla Confraternita della Carità, come sportello per un reliquario contenente frammenti della Croce, donato alla Confraternita dal Cardinal Bessarione.
Nel 1474 è nominato ritrattista ufficiale dei dogi.
Tra il 1479 e il 1480 è a Instanbul, su invito del sultano Maometto II, di cui esegue un ritratto ora alla National Gallery di Londra, sempre di quegli anni è l'Artista turco ora al Gardner Museum di Boston, in entrambe si può notare una certa influenza della miniatura persiana.
Nel 1474 ha l'incarico di rifare su tela le storie affrescate da Gentile da Fabriano e dal Pisanello nella sala del Maggior Consiglio in Palazzo Ducale, opere andate distrutte.
Per la Scuola di San Giovanni Evangelista realizza tre teleri: la Processione in Piazza (1496), il Miracolo della Croce (1500) e la Guarigione di Pietro de' Ludovici (1501).