Honoré Daumier

pittore, caricaturista e scultore francese
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Honoré Daumier (Marsiglia, 26 febbraio 1808Valmondois, 10 febbraio 1879) è stato un pittore, scultore, litografo e caricaturista francese. E' noto soprattutto per le sue vignette di satira politica relizzate con la tecnica litografica.

File:Honore Daumier-Nadar
Honoré Daumier fotografato da Nadar

I primi anni

Nacque a Marsiglia da un padre vetraio che si trasferì, successivamente, a Parigi in cerca di miglior fortuna. Dopo aver cambiato diversi mestieri, fra cui quello di commesso librario, si risolse a seguire le proprie inclinazioni artistiche frequentando la libera Académie Suisse, in rue des Orfèvres. Nonostante la passione per la scultura, imparò ben presto la tecnica della litografia, allora in pieno fulgore.

La satira politica

Durante la monarchia di Luglio (1830-1848) - un periodo caratterizzato da tensioni politiche e malcontento popolare - la caricatura divenne il principale strumento di opposizione al potere. Daumier cominciò a disegnare scenette satiriche per il settimanale La Silhouette. Dal 1830 fu chiamato a collaborare come vignettista per il giornale satirico La Caricature, diretto da Charles Philipon.

Nel 1832 vi pubblicò una vignetta satirica che ritraeva il re Luigi Filippo di Francia come un vorace gargantua, pronto a riempire il suo enorme ventre con i ricavati delle imposte. La vignetta gli costò sei mesi di prigione. Il giornale, che era divenuto l'organo degli oppositori e dei repubblicani, fu sopresso nel 1835.

Daumier continuò la sua attività di pittore e di litografo, pubblicando le sue vignette di satira politica sul giornale Le Charivari e dedicandosi a una serie di raffigurazioni di determinate categorie professionali e sociali (fra cui gli attori, ritratti per lo più nei momenti di vita teatrale dietro le quinte).

Opere

Tra il 1830 e il 1835, Daumier realizzò, per la pubblicazione su rivista, circa 1.000 incisioni su legno e 4.000 litografie, oltre ad alcune decine di sculture, disegni e dipinti, destinati per lo più - in quest'ultimo caso - alla fruizione privata.

Tra le sue opere più note:

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