Adriano Cristofali

architetto e ingegnere italiano

Adriano Cristofali o Cristofoli (Verona, 25 marzo 1718Verona, 28 gennaio 1788) è stato un architetto e ingegnere italiano, una delle più importanti figure professionali e culturali che animarono Verona nel Settecento.

villa Vecelli, Cavriani di Mozzecane, progettata dal Cristofali

Biografia

L'amicizia e l'aiuto del marchese Spolverini, ricco mecenate, gli permisero di perfezionare i suoi studi sotto la guida di vari maestri e di ultimarli con un soggiorno a Roma, allora meta ambita dei cultori delle arti figurative, dove studiò assieme all'architetto e pittore Alessandro Pompei, con il quale strinse una forte amicizia.[1][2]

Una volta rientrato a Verona si impegnò al rilievo dei monumenti romani come testimoniano molti disegni dell' Arena di Verona, incisi poi da Dionisio Valesi, e ben presto ricoprì importanti cariche di ingegnere militare e civile.[1][2]

Tra le sue opere vi sono il palazzo Fracastoro al Pallone, a Verona, la villa dei conti Vigo a Sommacampagna, divenuta poi sede municipale, e il portico del Teatro Filarmonico, successivamente modificato e trasformato dall'architetto Ettore Fagiuoli. Realizzò inoltre due archi del ponte Navi e molti altari, chiese e palazzi in Verona e provincia.[1][2]

Ingegnere stipendiato per le riparazioni dell'Adige, ebbe inoltre l'importante incarico di fissare i confini fra l'Arciducato d'Austria e la Repubblica di Venezia in Cadore e nella Val Pusteria.[2]

Opere idrauliche

L'attività giovanile lo vide principalmente coinvolto nella mansione di ingegnere idraulico a servizio della Repubblica di Venezia: tra il 1748 e il 1754 fu secondo ingegnere dell'Adige e tra lo stesso anno e il 1765 primo ingegnere, mentre dal 1765 fino alla sua morte divenne ingegnere del Tartaro. Il primo incaricò lo vide molto impegnato a causa delle frequenti piene del fiume, in particolare quella rovinosa del 1759 cui dovette seguire la ricostruzione del ponte Navi e il restauro del ponte Pietra, che diresse. Il secondo incarico fu impegnativo in quanto il fiume scorreva nella seconda parte in territorio mantovano, per cui numerose erano le liti tra Verona e Mantova.[3]

 
Mappa di Verona del 1776, con il tracciato ipotizzato da Cristofali per un canale scolmatore artificiale

È ricordato, inoltre, per il suo progetto più ambizioso e cioè la costruzione di un canale, posto a sud della città di Verona, che doveva prelevare parte delle acque dell'Adige a monte della città per riversarle in esso più a valle, in modo da risolvere definitivamente il già citato problema delle piene. Tale progetto fu però accantonato per motivi finanziari, e solo un secolo più tardi venne realizzato un canale molto simile, che prese il nome di canale Camuzzoni.

Opere

Note

  1. ^ a b c Cristofoli, Adriano, in le muse, IV, Novara, De Agostini, 1965, p. 4.
  2. ^ a b c d Adriano Cristofali, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 23 marzo 2021.
  3. ^ Francesca D'Arcais, Adriano Cristofali, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 31, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1985.

Bibliografia

  • AA.VV., Il canale Camuzzoni, Consorzio canale industriale Giulio Camuzzoni.
  • D. Zannandreis, Le vite dei pittori, scultori e architetti veronesi, Verona, 1891.

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