Trieste
Template:Comune Trieste (Trst in sloveno, Tergeste in latino, Triest in tedesco, Terst in slovcco) è un comune di 208.621 abitanti, al confine con la Slovenia. È capoluogo dell'omonima provincia nonché della regione autonoma a statuto speciale Friuli-Venezia Giulia.
Storia
Dalla Preistoria al dominio degli Asburgo
Sin dal II millennio a.C. tutto il territorio della provincia di Trieste fu sede di importanti insediamenti protostorici: i castellieri, villaggi arroccati sulle alture e protetti da fortificazioni in pietra, i cui abitanti appartenevano ad una popolazione illirica di stirpe indoeuropea. Nel II secolo a.C., diventò colonia romana (Tergeste) ed il nucleo abitativo venne cinto da alte mura ed arricchito da importanti costruzioni quali il Foro ed il Teatro, tuttora visitabili. Essa prosperò sotto i romani, e dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente fu sotto il controllo di Bisanzio fino al 788, quando passò sotto il controllo dei franchi. Nel XII secolo divenne un comune libero e dopo secoli di battaglie contro la rivale Venezia, Trieste si pose sotto la protezione (1382) del duca d'Austria conservando però una certa autonomia fino al XVII secolo.
Il Porto Franco
Nel 1719 divenne porto franco ed in quanto unico sbocco sul mare Adriatico dell'Impero Austriaco, Trieste fu oggetto di investimenti e si sviluppò diventando, nel 1867, capoluogo della regione del Litorale Adriatico dell'impero (l'"Adriatische Küstenland"). Nonostante il suo stato privilegiato di unico porto commerciale della Cisleitana e primo porto dell'Austria-Ungheria, Trieste mantenne sempre in primo piano, nei secoli, i legami culturali con l'Italia; infatti, anche se la lingua ufficiale della burocrazia era il tedesco, l'italiano tramite il dialetto triestino (di tipo veneto) nel corso del secolo XVII sostituì il tergestino (l'antico dialetto di tipo ladino friulano),) e rimane fino a tutt'oggi la lingua più parlata dagli abitanti.
L'Irredentismo e l'annessione all'Italia
Trieste fu, assieme a Trento, il centro dell'irredentismo, movimento che puntava alla annessione all'Italia che a Trieste era voluto più che altro solo dalla classe borghese, le cui possibilità politiche erano limitate dal Governo Imperiale, e di delle zone quelle zone dell'Impero Austro-Ungarico che avevano una presenza italiana o culturalmente legate all'Italia. Va ricordato che nel caso di Trieste, Gorizia, Istria e Dalmazia, vivevano, e vivono tutt'ora, anche altre popolazioni (austriaci, tedeschi, sloveni e croati). Nel 1918, dopo la fine della prima guerra mondiale, Trieste e la sua provincia vennero annesse all'Italia. L'occupazione e la successiva annessione da parte italiana fu però accompagnata da un inasprimento degli scontri nazionali tra italiani e slavofoni, cominciati già negli ultimi decenni dell'Impero Austro-Ungarico. Il 13 aprile 1920, in seguito a uno scontro violento tra le forze d'occupazione italiane e la popolazione croata di Spalato, scoppiarono a Trieste disordini di stampo anti-slavo, durante i quali un gruppo di squadristi incendiò il Narodni dom (Casa Nazionale), centro culturale degli sloveni locali. Con la firma del Trattato di Rapallo del 1920, Trieste passò definitamente all'Italia, mentre il suo territorio provinciale si estese fino a comprendere zone dell'ex Contea di Gorizia e Gradisca, dell'Istria e della Carniola.
Il periodo interbellico
Il periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale fu segnato da numerose difficoltà per Trieste. Da un lato, l'economia della città fu colpita dalla perdita del suo secolare entroterra economico; ne soffrì soprattutto l'attività portuale e commerciale, ma anche il settore finanziario. Dall'altra parte, Trieste perse la sua tradizionale autonomia comunale e politica. Cambiò anche la sua configurazione linguistica e culturale; quasi la totalità della comunità germanofona lasciò infatti la città dopo l'annessione all'Italia. Con l'avvento del fascismo, moltissimi sloveni imigrarono nella vicina Jugoslavia, mentre l'uso pubblico della lingua slovena fu proibito. Dalla fine degli anni venti, cominciò l'attività sovversiva dell'organizzazione irredentista sloveno-croata TIGR, con alcuni attentati dinamitardi anche nel centro cittadino. Nonostante i problemi economici e il teso clima politico, la popolazione della città crebbe in questo periodo, grazie soprattutto all'imigrazione da altre zone dell'Italia. Nello stesso periodo, furono portate avanti alcune importanti opere urbanistiche; tra gli edifici importanti vanno ricordati il palazzo dell'Università e il Faro della vittoria. Con l'introduzione delle leggi razziali fasciste del 1938, la vita culturale e economica della città fu gravemente danneggiata dall'esclusione della numerosa comunità ebrea dalla vita pubblica. La crescenti attività illegali del Partito comunista e di gruppi irredentisti sloveni preannunciavano il clima di scontro che avrebbe caratterizzato la vita politica della città nei due decenni successivi.
L'occupazione nazista e la fine della guerra
Nel periodo che va dall'armistizio (8 settembre 1943) all'immediato dopoguerra, Trieste fu al centro di una serie di vicende che hanno segnato profondamente la storia della città e della regione circostante e suscitano ancora oggi accesi dibattiti. Durante l'occupazione nazista la Risiera di San Sabba - oggi Monumento Nazionale - venne destinata a campo di prigionia e di smistamento per i deportati in Germania e Polonia e ed eliminazione di partigiani italiani e slavi, detenuti politici ed ebrei.
La Risiera fu l'unico campo di concentramento in Italia e nell'Europa Meridionale, munito di forno crematorio, messo in funzione il 4 aprile 1944. In seguito negli anni cinquanta fu usato come campo profughi per gli italiani che fuggivano dalla puilizia etnica comunista-Jugoslavia, ed è oggi un museo.
Fu triestina la prima staffetta partigiana d'Italia: Ondina Peteani, deportata ad Auschwitz n.81672.
Il 30 aprile 1945 insorse il CLN di Trieste, liberando tutta la città eccetto il Porto Vecchio, il Palazzo di Giustizia e il Castello di San Giusto, che rimasero in mano tedesca. Il 1° maggio le forze jugoslave giunsero a Trieste. Le truppe tedesche resistettero comunque fino al pomeriggio del 2 maggio, arrendendosi solo quando arrivarono in città i primi soldati neozelandesi. L'esercito jugoslavo mantenne il controllo di Trieste fino al 12 giugno (i quaranta giorni di Trieste), durante i quali si svolsero migliaia di esecuzioni sommarie di militari e civili i cospi delle vittime vennero gettai nelle infoibamenti nel Carso triestino. La più grande, ora Monumento Nazionale, quella di Basovizza. Successivamente gli alleati presero il controllo della città.
Trieste è tra le Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione perché è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.
Successivamente gli alleati, pretesero l'allontanamento delle truppe jugoslave e presero il controllo della città. Immediatamente dopo l'allontanamento delle truppe slavo-comuniste, le divisioni tedesche si consegnarono alle truppe alleate.
Il Governo Militare Alleato e gli accordi con la Jugoslavia
Le rivendicazioni jugoslave e italiane nonché l'importanza del porto di Trieste per gli Alleati furono la spinta nel 1947, sotto l'egida dell'ONU, alla istituzione del "Territorio libero di Trieste" (TLT), in pratica uno stato a sé. Per l'impossibilità di nominare un Governatore scelto in accordo tra angloamericani e sovietici, il TLT rimase diviso in due zone d'occupazione militare: la Zona A amministrata dagli Alleati e la Zona B amministrata dagli jugoslavi. Questa situazione continuò fino al 1954 quando il problema venne risolto semplicemente spartendo il territorio libero di Trieste secondo le due zone già assegnate: anzi, furono incorporate alla Jugoslavia alcuni villaggi (Albaro Vescovà, San Servolo, Crevatini, Plavia e Valle Oltra) del comune di Muggia, arrivando fino ai monti che sovrastano la periferia della città. Tale situazione provvisoria fu resa definitiva nel 1975, col Trattato di Osimo intercorso tra Italia e la allora Jugoslavia.
Alcuni movimenti locali rimarcano tuttavia che gli articoli del Trattato di Pace - firmato e ratificato dall'Italia e dalle 21 nazioni ammesse alla Conferenza di Parigi del 1947 - che istituivano il TLT, de jure mai sono stati abrogati. Recentemente, rispondendo a una loro petizione, il Segretariato delle Nazioni Unite ha confermato per iscritto che tuttora qualsiasi Paese membro dell'ONU potrebbe richiedere la messa all'ordine del giorno della designazione del Governatore del Territorio Libero.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[2]

Abitanti censiti[3]

Economia
Trieste ha un porto di notevoli dimensioni con diversi terminal, da quello container, alle banchine per i traffici Ro-Ro con la Turchia, principale "porta" europea dei prodotti turchi, fondamentali per lo scalo. Rilevanti anche la movimentazione del caffè (un terzo delle importazioni nazionali) e il terminal petrolifero, da cui parte l'oleodotto Transalpino, che rifornisce Austria, Baviera e Repubblica Ceca. Riguardo al traffico passeggeri è in crescita l'attività croceristica.
Nel settore dell'industria ci sono stabilimenti che trattano la meccanica industriale e navale (cantieri), la metallurgia (ferriera), in funzione dalla fine del '800. Uno dei principali insediamenti industriali è la fabbrica della Wärtsilä Italia, ex Grandi Motori, dove si producono motori navali e componenti per centrali elettriche. Lo stabilimento, in continua crescita, ha ricevuto anche delle commesse per le ricostruzioni di centrali in Iraq.
A Trieste si trovano anche i laboratori della Telit, un'importante compagnia operante nel settore delle telecomunicazioni.
Nel settore alimentare possiamo ricordare importanti società come Illy (caffè), Principe e Sfreddo (salumi), Pasta Zara, Stock. Sono di fondazione triestina anche la Hausbrandt (caffè) e la Dreher.
Oltre il 90% di tutte le aziende industriali e buona parte di quelle artigianali trovano la loro sede nella zona industriale sita nelle valli di Zaule e delle Noghere, a cavallo dei Comuni di Trieste, Muggia e San Dorligo della Valle/Dolina, amministrata dall'[EZIT].
Importantissimo è per Trieste l'apporto economico della ricerca scientifica e del terziario avanzato.
La città è sede di compagnie assicurative come SASA Assicurazioni (ora gruppo SAI), Generali e Aliianz Italia Spa (proprietaria di RAS e Lloyd Adriatico, storiche società giuliane).
Nella zona di Trieste è, in discussione su pressione della Regione, la costruzione di uno o due gassificatori di GNL: uno a terra in zona Zaule ed uno fuori costa nel Golfo di Trieste.
Cultura
Trieste: una città multietnica
Trieste è un crocevia di culture e religioni, conseguenza sia della sua posizione geografica di "frontiera" sia delle vicissitudini storiche che ne hanno fatto un punto di incontro di molti popoli; infatti quasi ogni etnia e ogni movimento religioso ha un proprio luogo di culto. Nella città di Trieste attualmente sono presenti accanto agli italiani numerosi gruppi etnici minoritari (tra cui croati, serbi, rumeni, greci, austriaci, tedeschi, sloveni e gruppi di recente insediamento tra i quali arabi, albanesi, cinesi, africani e sudamericani).
Nel vasto territorio comunale di Trieste, il cui contado si spinge fino al confine con la Slovenia, si incontrano altresì località dell'altopiano carsico in cui vive una minoranza di lingua e cultura slovena (5,7% della popolazione comunale secondo il censimento 1971), tutelata da apposite normative, la quale dispone di una propria rete scolastica, di proprie organizzazioni culturali e sportive e di propri movimenti politici.
È altresì da notare che al di là del confine avviene la stessa cosa in senso inverso, cioè è presente la comunità istriana di lingua italiana che mantiene stretti legami culturali con la madrepatria ed in particolare con la città di Trieste, ma che non gode di eguali tutele nella Regione litoraneo-montana croata.
Fino alla prima guerra mondiale la comunità di lingua tedesca superava il 15% della popolazione del comune, poi è stata ridotta dal trasferimento in Austria di molti impiegati pubblici. La comunità slovena, presente nella città fin dal medioevo, raggiungeva il 5,8% della popolazione del comune (revisione del censimento 1910). Durante il ventennio fascista fu proibito agli sloveni di usare la propria lingua e in molti casi vennero italianizzati i cognomi. Attualmente tuttavia nel centro urbano tedeschi e sloveni sono superati in consistenza da altre comunità, in particolare dalle nutrite comunità cinese (attiva nel commercio), serba e croata (lavoratori nell'edilizia).
Prima della seconda guerra mondiale e la conseguente occupazione nazista, inoltre, esisteva anche una florida comunità ebraica che poi si è progressivamente ridotta e attualmente conta circa 700 membri.
Letteratura
L'ambiente culturale mitteleuropeo e la particolare storia di Trieste hanno favorito fin dall'ottocento l'affermazione di scrittori triestini e l'arrivo di importanti autori stranieri che nella Città vissero a lungo. L'elenco di sotto comprende i più importanti scrittori nativi di Trieste e altri scrittori celebri che vissero e scrissero le loro maggiori opere nel capoluogo giuliano.
Scrittori di lingua italiana:
- Carolus Cergoly
- Mauro Covacich
- Pier Antonio Quarantotti Gambini
- Claudio Magris
- Elody Oblath
- Umberto Saba
- Scipio Slataper
- Giani Stuparich
- Italo Svevo
- Susanna Tamaro
- Fulvio Tomizza
- Pino Roveredo
Scrittori dialettali:
- Carpinteri & Faraguna (Lino Carpinteri e Mariano Faraguna)
- Virgilio Giotti (premiato nel 1957 dall'Accademia dei Lincei)
Scrittori di lingua tedesca:
Scrittori di lingua slovena:
- Vladimir Bartol
- Dušan Jelinčič
- Jovan Vesel Koseski
- Marko Kravos
- Boris Pahor
- Alojz Rebula
- Igor Škamperle
Altri scrittori:
Scienza e Università
Nella città, sede universitaria dal 1924, trovano sede numerose organizzazioni scientifiche internazionali e il principale parco scientifico italiano. Trieste infatti è diventata nota come Città della scienza e ospita una comunità scientifica ed universitaria molto conosciuta e rinomata all'estero che richiama ogni anno migliaia di studenti da tutto il mondo e di tutte le culture.
Istituzioni internazionali
A Trieste si trova la sede della CEI (Central European Initiative), un ente internazionale con lo scopo di favorire la cooperazione e lo sviluppo nell'Europa centrale; vi fanno parte 17 paesi dall'Italia alla Bielorussia.
Musei
Trieste possiede numerosi e rinomati musei. Ecco un elenco:
Civici Musei
Musei artistici
- Museo Revoltella - Galleria d'Arte Moderna [1]
- Museo di Storia ed Arte - Orto Lapidario
- Museo d'Arte Orientale
- Museo Teatrale "Carlo Schmidl"
Musei storici
- Museo del Castello di San Giusto
- Museo di Storia Patria
- Museo del Risorgimento e Sacrario Oberdan
- Museo della Risiera di San Sabba
- Museo di Guerra per la Pace "Diego de Henriquez"
- Orto Lapidario
- Lapidario Tergestino
- Museo della Civiltà Istriana , Fiumana e Dalmata
Musei scientifici
Musei letterari
Dimore storiche
Altri Musei
- Museo della Bora
- Museo della comunità ebraica
- Galleria Nazionale d'Arte Antica
- Museo Nazionale dell'Antartide
- Museo ferroviario
- Museo etnografico di Servola (Trieste)
- Museo speleologico
- Museo della Farmacia "Picciola"
- Museo Commerciale
- Laboratorio dell'Immaginario Scientifico (Grignano)
- Antiquarium di Borgo S. Sergio
- Antiquarium
- Donazione "Sambo"
Luoghi di interesse
Vedi anche Provincia di Trieste
Palazzi
- Palazzo delle Poste (1890-1894)
- Palazzo Leo (1745)
- Palazzo del Municipio (1875)
- Ospedale militare (1863)
- Palazzo Modello (1870)
- Palazzo Carciotti (1798)
- Palazzo Marenzi (1650)
- Palazzo Vivante
- Palazzo del Tergesteo (1840-1842)
- Palazzo del Lloyd (1880-1883)
- Palazzo del Governo (1904)
- Stazione Marittima (1930)
- Arsenale del Lloyd (1853)
- Palazzo Aedes
Castelli
- Castello di Miramare (1856-1860)
- Castello di San Giusto (dal 1368 al 1630)
Resti Archeologici
- Basilica Forense (II sec d.C.)
- Castelliere - Cattinara
- Acquedotto romano - Val Rosandra
- Foro romano - S.Giusto
- Teatro romano (I sec a.C.)
- Torre difensiva mura romane (adiacenze scalinata S.M.Maggiore)
- Tor Cucherna
- Resti abitazioni romane (comprensorio cittavecchia)
- Arco di Riccardo (33 a.C.)
- Antiquarium di via Donota[2]
- Antiquarium di Borgo San Sergio
- Basilica Paleocristiana[3]
Luoghi di culto
- Cattedrale di San Giusto (1304)
- Tempio Serbo-ortodosso della SS.Trinità e di San Spiridione(1869)
- Chiesa Beata Vergine del Soccorso (1200)
- Chiesa Beata Vergine del Rosario (1631)
- Chiesa di San Nicolò dei Greci(1787)
- Chiesa di Santa Maria Maggiore (1682)
- Chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo (1842)
- Chiesa Evangelica (1870)[4]
- Basilica di San Silvestro, luogo di culto della comunità valdese (XI secolo)
- Tempio Ebraico (1912)[5]
Altri luoghi d'interesse
- Lanterna (1833)
- Faro della Vittoria (1927)
- Risiera di San Sabba (1913; 1943)
- Foiba di Basovizza
- Gallerie antiaeree Kleine Berlin (Il Club Alpinistico Triestino organizza visite previo appuntamento).
- Tranvia di Opicina (Tram de Opcina) storica tranvia inaugurata nel 1902.
Manifestazioni di rilievo
- Barcolana, la regata velica più affollata del mondo: vi partecipano circa 2000 barche. Si tiene ogni anno la seconda domenica di ottobre.
- Bavisela manifestazione sportiva di richiamo internazionale (maratona, triathlon, skiroll, ecc.) www.bavisela.it
- ITS - International talent support concorso internazionale di moda accessori e fotografia si tiene a metá luglio. ITS website
- ERA - Esposizione di Ricerca Avanzata. Rassegna biennale di scienza e tecnica organizzata da "Globo divulgazione scientifica", che vede la partecipazione di numerosi istituti di ricerca nazionali ed internazionali.
- Trieste film festival (www.triestefilmfestival.it)
- Science Plus Fiction - festival cinematografico dedicato alla fantascienza.
Sono molti i triestini celebri nell'ambito di storia, cultura, scienza, sport.
Oltre agli scrittori già ricordati, Trieste ha avuto tra i suoi cittadini:
Santi
- San Giusto, martire e patrono della città.
- San Servolo, martire
- San Lazzaro, diacono e martire
- Santi Ermacora vescovo e Fortunato diacono, martiri
- San Sergio, martire
- Sant'Apollinare
- Sante Eufemia e Tecla, vergini e martiri
- Beata Maria Teresa Ledochowska, vergine
Personaggi storici
- Massimiliano d'Asburgo Imperatore del Messico, Arciduca d'Austria
- Lucio Fabio Severo senatore romano II-III sec. d.C.
- Enea Silvio Piccolomini (Corsignano 1405 – Ancona 1464) - papa Pio II, già vescovo di Trieste
- Pietro Bonomo (Trieste 1458 - 1546) - diplomatico, umanista e vescovo di Trieste
- Sigmund Zois (1747 - Lubiana 1819) imprenditore, geologo e mecenate
- Barone Joseph Ressel (Chudrim, Boemia, 1793 - Lubiana 1857) inventore dell'elica come apparato propulsore delle navi
- Matilde Letizia Guglielmina Bonaparte principessa (1820 - Parigi 1904)
- Napoleone Giuseppe Carlo Paolo Bonaparte (Napoleone V, soprannominato "Plon-Plon") politico (1822 - Roma 1891)
- Karl Weiprecht esploratore, comandante nella battaglia di Lissa (1838 - 1881)
- Guglielmo Oberdan personaggio storico irredentista (1858 - 1882)
- Eugenio Pio Zoller (1881 – Roma 1956) rabbino capo di Roma
- Edvard Rusjan aviatore (1886 - Belgrado 1911)
- Goffredo de Banfield pilota (Castelnuovo di Cattaro 1890 - 1986)
- Odilo Globocnik Comandante dell'OZAK, criminale di guerra (1904 - 1945)
- Licio Giorgieri (1925 - Roma 1987) generale martire del terrorismo
Personalità del teatro e della musica e della televisione
- Vittorio Belleli, cantante (Trieste, 1911 - Milano, 1996)
- Giuseppe Farinelli, compositore (Este 1769 - Trieste 1836)
- Ferruccio Busoni, pianista e compositore (Empoli 1866 - Berlino 1924)
- Antonio Illersberg, compositore (1882 - 1953)
- Victor De Sabata, compositore e direttore d'orchestra (1892 - 1967)
- Elsa Merlini, attrice (1903-1983)
- Giulio Viozzi, compositore e didatta (1912 - 1984)
- Ave Ninchi, attrice (Ancona 1914 - 1997)
- Emil Cossetto, attore (1918)
- Pietro Garinei, regista teatrale e commediografo (1919 - Roma 2006)
- Fedora Barbieri, cantante lirica (1920 - 2003)
- Giorgio Strehler, regista teatrale (1921 - Lugano 1997)
- Giuseppe Radole, Organista, musicologo e direttore di coro (1921 - 2007)
- Lelio Luttazzi, musicista, compositore, showman (1923)
- Ferruccio Merk-Ricordi (in arte Teddy Reno), cantante, attore (1926)
- Marij Kogoj, compositore modernista ed espressionista (1892 - Lubiana 1956)
- Pavle Merkù, compositore di musica contemporanea, linguista e etnomusicologo (1927)
- Tullio Kezich, critico, giornalista, scrittore, drammaturgo, sceneggiatore e regista (1928)
- Piero Cappuccilli, cantante d'opera (1929 - 2005)
- Lorenzo Pilat, cantante (1937)
- Giampaolo Coral, compositore di musica contemporanea (1944)
- Orazio Bobbio, attore (1946 - 2006)
- Daniele Zanettovich, compositore e direttore d'orchestra (1950)
- Boris Kobal commediografo e regista, direttore del Teatro civico di Lubiana (1955)
- Mauro Maur, trombettista e compositore (Trieste 1958)
- Alessandro Staropoli, tastierista metal fondatore dei Rhapsody of Fire (1970)
- Luca Turilli, chitarrista metal fondatore dei Rhapsody of Fire (1972)
- Alessandro Lotta, chitarrista metal dei Rhapsody of Fire (1975)
- Denis Novato, campione mondiale di fisarmonica diatonica (1976)
- Dennis Fantina, cantante
- Fulvia Franco, 1931 - 1988 - Miss Italia 1948
- Alda Balestra, 1954 - Miss Italia 1970
- Susanna Huckstep 1969 - Miss Italia 1984
Studiosi
- Elio Apih, storico (1922 - 2005)
- Brenno Babudieri microbiologo (1907 - 1973)
- Franco Basaglia psichiatra (Venezia, 11 marzo 1924 - 29 agosto 1980)
- Vittorio Benussi psicologo (1878-1927)
- Giovanni Boaga geodeta (1902 - Tripoli 1961)
- Paolo Budinich fisico (Lussingrande, isola di Lussino 1916)
- Luigi Carnera astronomo (1875 - Firenze 1962)
- Lavo Čermelj fisico (1889 - Lubiana 1980)
- Fabio Conforto matematico (1909 - Roma 1954)
- Fabio Cusin, storico (1904-1955)
- Gillo Dorfles, critico d'arte e filosofo (1910)
- Steno Ferluga, astrofisico, co-fondatore CICAP (1951)
- Margherita Hack, astrofisica (Firenze - 1922)
- Bruno Maier, critico letterario e docente universitario (Capodistria 1922 - 2001)
- Jože Pirjevec, storico (1940)
- Abdus Salam fisico (Jhang, Pakistan, 29 gennaio 1926 - Oxford, 21 novembre 1996)
- Salvatore Satta, giurista, scrittore (Nuoro, 1902 - Roma 1975)
- Carlo Schiffrer, storico (1902 - 1970)
- Igor Škamperle, sociologo culturale (1962)
- Marta Verginella, storica (1960)
- Edoardo Weiss psicanalista (1889 - 1971)
Sportivi
- Julius Kugy alpinista (Gorizia 1858 - 1944)
- Uberto de Morpurgo tennista (1896- ?)
- Emilio Comici alpinista (1901 - Selva di Val Gardena 1940)
- Nereo Rocco giocatore e allenatore di calcio (1912 - 1979)
- Giordano Cottur ciclista (24 maggio 1914 - 8 marzo 2006)
- Ferruccio Valcareggi giocatore e allenatore di calcio (1919 - Firenze 2005)
- Cesare Rubini sportivo (1923)
- Tiberio Mitri pugile (1926 - Roma 2001)
- Irene Camber campionessa olimpionica di fioretto nel 1952 (1926)
- Duilio Loi pugile (1929)
- Cesare Maldini giocatore e allenatore di calcio (1932)
- Nino Benvenuti pugile (Isola d'Istria 1938)
- Bruno Bianchi nuotatore (1943 - 1965)
- Andrea de Adamich pilota automobilistico
- Dušan Jelinčič alpinista (1953)
- Vasco Vascotto velista (1969 - Muggia)
- Stefano Attruia cestista (1969)
- Marko Lokar cestista (1969)
- Graziano Cavazzon cestista (1970)
- Alessandro de Pol cestista (1972)
- Claudia Coslovich giavellottista (1972)
- Gianmarco Pozzecco cestista (1972)
- Gabriella Sciolti atleta azzurra della pallanuoto (1974)
- Jan Budin cestista (1975)
- Piero Pasinati giocatore di calcio
- Margherita Granbassi campionessa di fioretto (1979)
- Tanja Romano pluricampionessa mondiale di pattinaggio artistico (1983)
- Nicola Cassio nuotatore della nazionale di nuoto (1985)
- Sandra Vitez pallavolista (1987)
- Marco Cannone pugile (1992)
- Gianfranco Pieri cestista (1937)
Pittori
- Giuseppe Aguiari pittore (1840 - 1885)
- Achille Battistuzzi pittore attivo a Barcellona (? - 1891 Barcellona)
- Leopoldo Metlicovitz pittore, cartellonista, illustratore e scenografo teatrale (1868 - Ponte Lambro 1944)
- Marcello Dudovich pittore e cartellonista pubblicitario (1878 - 1962)
- Pietro Marussig pittore (1879 - 1937)
- Antonio Fantoni pittore (Almissa 1898 - 1983)
- Augusto Černigoj pittore (1898 - 1985)
- Lojze Spacal pittore (1907 - 2000)
Architetti
- Giovanni Andrea Berlam (1823-1892)
- Ruggero Berlam (1854-1920)
- Arduino Berlam (1880- Tricesimo 1946)
- Matteo Pertsch (1769 - 1834)
- Boris Podrecca (Belgrado 1940)
- Marco Pozzetto (Lubiana 1925 - Trieste 2006)
- Gustavo Pulitzer Finali
- Ernesto Nathan Rogers (1909 - Gardone Riviera 1969)
- Viktor Sulčič (1895 - Buenos Aires 1973)
Giornalisti
- Angelo Vivante giornalista e saggista politico (1869 - 1915)
- Bobi Bazlen critico letterario e traduttore (1902 - Milano 1965)
- Massimo Della Pergola giornalista e inventore della schedina del totocalcio (1912 - 2006)
- Jurij Gustinčič giornalista (1921)
- Renzo de'Vidovich giornalista e scrittore (1934)
- Ambrogio Fogar scrittore, esploratore (Milano 1941 - Milano 2005)
- Andrea de Adamich giornalista sportivo (1941)
- Miran Hrovatin fotografo e cineoperatore (1949 - Mogadiscio 1994)
- Marco Lucchetta
- Sergio Tavčar giornalista sportivo
- Demetrio Volcic giornalista, già corrispondente da Berlino e da Mosca e, quindi, direttore del Tg Uno (Lubiana 1931)
- Paolo Rumiz giornalista e scrittore (1948)
- Almerigo Grilz giornalista e inviato di guerra, morto "in servizio" (Trieste 1953 - Caia, Sofala, Mozambico 1987)
- Toni Capuozzo giornalista ed inviato di Canale 5
- Giovanna Botteri conduttrice ed inviata del Tg Tre (1957)
- Fausto Biloslavo giornalista - co-fondatore, con Grilz e Micalessin, dell'agenzia giornalistica "Albatros" (1961)
Imprenditori
- Renato Balestra stilista di moda
- Leo Castelli mercante d'arte (1907 - 1999 New York)
- Hermann Hausbrandt fondatore della Hausbrandt caffè
- Ernesto Illy fondatore della Illycaffè
- Ottavio Missoni fondatore dell'omonima casa di moda
- Lionello Stock fondatore della Stock
Politici e statisti
- Fulvio Suvich (1887 - 1980)
- Vittorio Vidali, politico comunista e agente segreto stalinista (1900 - 1983)
- Anton Ukmar (1900 - Capodistria, 1978)
- Manlio Cecovini (1914)
- Mitja Ribičič esponente comunista, presidente del Governo jugoslavo 1969-1971 (1919)
- Willer Bordon (1949)
- Riccardo Illy (1955)
- Roberto Menia (1961)
- Igor Kocjančič (già Igor Canciani, 1962)
- Ettore Rosato (1968)
- Jacopo Venier
Sport
A Trieste sono presenti numerose società sportive, tra le quali:
- Squadre maschili:
- la Triestina, la squadra di calcio che milita in Serie B
- la Pallacanestro Trieste che dopo il fallimento gioca in B2
- il KK - ADP Bor club di pallacanestro sloveno che milita in C1
- I Muli Trieste, società di football americano che partecipa alla serie A2
- I Mustangs Trieste, società di football americano
- la Rugby Trieste 2004, società di rugby
- l'Alpina Tergeste che partecipa alla serie A2 di baseball
- la Pallamano Trieste che milita nella serie A d'Elite
- l'ALABARDA Handball Trieste che milita in serie B
- il TT Trieste-Sistiana che milita in serie C2 di tennistavolo
- la Ferro Alluminio Trieste che gioca nella serie B2 di pallavolo
- la Pallanuoto Trieste che partecipa alla serie C
- le squadre di hockey in line Kwins Polet Trieste ed Edera Trieste che militano in A1
- Associazione Pugilistica "porto di Trieste" società dell' C.R.A.L. autorità portuale pugilato
- Squadre femminili:
- la Ginnastica Triestina che partecipa alla serie A2 di basket
Trieste è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:
- 1998 (31 maggio): 15^ tappa, a cronometro, vinta dallo svizzero Alex Zülle
- 2004 (22 maggio): 13^ tappa, a cronometro, vinta dall'ucraino Serhiy Honchar.
Amministrazione comunale
Template:ComuniAmministrazione
- Fax: 040 6756060
- Municipio: piazza dell'Unità d'Italia, 4
Gemellaggi
Circoscrizioni e rioni tradizionali
Circoscrizioni
- Altopiano Ovest
- Altopiano Est
- Roiano - Gretta - Barcola - Cologna - Scorcola
- Città Nuova - Barriera Nuova - San Vito - Città Vecchia
- Barriera vecchia - San Giacomo
- San Giovanni - Chiadino - Rozzol
- Servola - Chiarbola - Valmaura - Borgo San Sergio - Altura
Rioni tradizionali e/o frazioni (corrispondenti alle circoscrizioni)
- Santa Croce (Križ), Prosecco (Prosek), Contovello (Kontovel)
- Opicina (Opčine), Banne (Bani), Trebiciano (Trebče), Padriciano (Padriče), Gropada (Gropada), Basovizza (Bazovica)
- Miramare, Grignano, Barcola, Gretta, Roiano, Scorcola, Cologna, Guardiella
- Città Nuova (Borgo Teresiano), Città Vecchia, Barriera Nuova, Borgo Giuseppino, San Vito
- Barriera Vecchia, San Giacomo, Santa Maria Maddalena Superiore
- Rozzol, Chiadino, Guardiella, Longera
- Santa Maria Maddalena Superiore, Santa Maria Maddalena Inferiore, Chiarbola, Servola
Frazioni
Barcola, Opicina (Opčine), Miramare, Grignano, Basovizza (Bazovica), Banne (Bani), Borgo San Nazario, Cattinara, Conconello, Contovello (Kontovel), Gropada, Longera, Padriciano (Padriče), Prosecco (Prosek), Santa Croce (Križ), Trebiciano (Trebče), Servola.
Onorificenze
Il 9 novembre 1956, la città è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare con la seguente motivazione:[6]
Voci correlate
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Trieste
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Trieste
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Trieste
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Trieste
Collegamenti esterni
Scienza e cultura
- Per un elenco più esauriente vedi Sistema Trieste
- Trieste città della scienza
- AREA Science Park
- Sito organizzazione ERA
- Museo Nazionale Antartide
- Centro UNESCO Trieste
- Trieste cultura
- FEST Fiera internazionale dell'Editoria Scientifica di Trieste
Turismo
Quotidiani
Siti istituzionali
- ^ Eugen Gelcich, Studien über die Entwicklungs-Geschichte der Schiffahrt mit besonderer Berücksichtigung der nautischen Wissenschaft, Laibach, 1882.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.[1]
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.