Paolo Inzerilli
Paolo Inzerilli (Milano, 15 novembre 1933 – 24 marzo 2024[1]) è stato un generale ed agente segreto italiano. Ha ricoperto diversi incarichi, prima negli Alpini poi in veste di ufficiale esperto del Sismi (Servizio segreto militare).
Biografia
A cavallo tra gli anni settanta e ottanta gli vengono assegnati importanti ruoli all'interno proprio del servizio d'intelligence, tra i quali Capo dell'Ufficio Centrale Sicurezza, Capo di Stato Maggiore del Sismi e soprattutto il lungo comando dell'organizzazione segreta della NATO denominata Gladio[2].
È stato inoltre consulente tecnico per la commissione bicamerale sull'inchiesta relativa al dossier Mitrokhin e autore di volumi e pubblicazioni sulla stay-behind italiana (Gladio - La verità negata & La vittoria dei Gladiatori).
Vive e lavora nella capitale e collabora a livello letterario con diversi autori ed editori nazionali.
Note
- ^ https://www.agi.it/cronaca/news/2024-03-24/morto-il-generale-inzerilli-fu-il-capo-di-gladio-e-dei-servizi-segreti-25815324/
- ^ Secondo Giancarlo Elia Valori, L’intelligence secondo l’ammiraglio Martini, Formiche, 22/02/2015, "(...) la questione della apertura (parziale) degli archivi della struttura “Stay Behind” italiana, la ben più nota Rete “Gladio” (...) fu un errore madornale, poi adornato da irrilevanti processi penali, sia per Fulvio Martini che per il suo Capo di Stato Maggiore Paolo Inzerilli “gestore”, ed è un fine psicologo, Inzerilli, della Rete Stay Behind presso il SISMI per conto della NATO. Solo un Paese come il nostro poteva permettersi il folle lusso di premiare con una gragnuola di processi chi, in una fase “più calda che fredda” della guerra fredda aveva tenuto duro (...)". In ogni caso, con sentenza 3 luglio 2001 della II Corte d'assise di Roma furono assolti dalle imputazioni sia Martini che Inzerilli che Invernizzi: v. http://www.radioradicale.it/scheda/146482/223874-politica-giustizia-informazione-il-caso-gladio-conferenza-stampa-promossa.
Altri progetti
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