Strada degli Alpini

via ferrata
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La strada degli Alpini, detta anche sentiero degli Alpini, è una tra le più celebri delle vie ferrate dell'arco alpino.

Sentiero degli Alpini

Storia della via

Questa strada è una ferrata storica: infatti la Cengia della Salvezza durante la Prima Guerra Mondiale fu adoperata come collegamento efficiente e veloce dagli Alpini tra la forcella Giralba e il Passo della Sentinella. Fu decisa la costruzione di questa via, in quanto le truppe italiane non riuscivano a penetrare nel territorio austriaco dal Passo di Monte Croce di Comelico.

La strada degli Alpini fu resa praticabile dai soldati italiani sul versante ovest di Cresta Zsigmondy e di Cima Undici; intagliata per lunghi tratti nella roccia a forza di braccia, la cengia servì per raggiungere e fortificare le postazioni sulla cresta di Cima Undici durante la preparazione dell'attacco al Passo della Sentinella, posto tra la Croda Rossa di Sesto e Cima Undici, che segnava all’epoca il confine italo-austriaco.

Nell'agosto e nel settembre 1915 ci furono i primi vaghi tentativi di prendere il passo, ma fallirono tutti. Nella primavera fu deciso di utilizzare il piano Venturi, che prevedeva la conquista del passo con una manovra a sorpresa dall'alto. per l'esecuzione del piano furono costruite due basi, sulla forcella Giralba e sul Creston Popera. A marzo si procedette con l'occupazione di Cima Undici, posizionandone anche un pezzo da 65 mm, una mitragliatrice e un lanciabombe. Il 13 aprile il gen Venturi emanò l'ordine definitivo, e l'attacco fu fissato per il 16 del mese, che effettivamente iniziò alle 5.30 del mattino, e finì con la resa degli austriaci. L'attacco fu portato a termine da soldati appartenenti a diversi corpi, tra cui i Mascabroni del capitano Sala. La grande terrazza ovest di Cima Undici fu occupata solo parzialmente dagli italiani che vi situarono postazioni fortificate e baracche da cui si spinsero verso l'alto. L'ultimo tratto della terrazza, quello più a nord, era sotto il tiro degli austriaci che erano insiediati a Forcella Undici dove resistettero caparbiamente persino dopo la presa del vicino Passo della Sentinella e della vicinissima Torre del Dito. Il percorso fu adattato a sentiero turistico fin dagli anni '30, e non presenta particolari difficoltà, se affrontato in piena estate, senza neve. Mentre il percorso originale arrivava fino alla forcella Undici, il tratto che da questa porta al Passo della Sentinella è invece stato attrezzato dal C.A.I. della sezione di Padova negli anni '70.

L'escursione

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Caratteristiche principali

  • Tempo totale: 10 ore circa, eventualmente da suddividere in 2 giornate
  • Dislivello: circa 1.200 m, di cui 300 in ferrata
  • Segnaletica: segnavia 101, e poi per il ritorno il 124 dall'Alpe Anderta al posteggio della val Fiscalina
  • Partenza: a Campo Fiscalino, presso il posteggio della val Fiscalina (1454 m)
  • Arrivo in cima: al Passo della Sentinella
  • Arrivo al ritorno: l'Alpe Anderta, quindi Campo Fiscalino

Descrizione del percorso

File:Passo delle sentinella.JPG
Il Passo della Sentinella durante la Grande Guerra

Punto di partenza è il Campo Fiscalino (1454 m), posto alla fine della strada della val Fiscalina, nei pressi di Sesto, in Alta val Pusteria, dove si può arrivare in macchina o con i bus di linea.

Posteggiata la macchina, si percorre il sentiero 103, che inizialmente pianeggiante, passa per il rifugio al Fondovalle (1526 m), e successivamente alzandosi in quota raggiunge il rifugio Zsig­mondy-Comici (2224 m). Dal parcheggio fino a qui ci si impiega cira 2 ore e 30 minuti.

Dal rifugio si prende il sentiero 101, che porta in direzione sud-est, passando sotto alla Croda dei Toni (anche detta Cima Dodici) 3094 m, e arrivando al lago ghiacciato, dove bisogna prendere il sentiero a sinistra (sempre il 101), mentre il sentiero a destra porterebbe alla forcella Giralba (2431 m) e quindi al rifugio Carducci,2297 m (eventualmente si può deviare per salire alla forcella per goderne il magnifico panorama offerto). Continuando quindi sul sentiero 101, si arriva ad atraversare il canalone della Busa di Dentro, dove si trova una traccia che la risale. Continuando sempre sul sentiero 101, si passa sotto le punte de La Mitra (2788 m) e de La Spada (2526 m), fino ad arrivare all'inizio vero e proprio della via ferrata.

Una volta che ci si è assicurati ai cavi di sicurezza, si percorre l'ardito percorso, che passa attravero la cengia della Salvezza, porta alla Busa di Fuori. Si continua sempre percorrendo lo stretto passaggio, passando sotto la punta della Cima Undici. La si aggira, fino a superare il canalone che discende da essa, e si iniziano ad intravedere dei resti di baraccamenti militari, in questo caso austriaci, mentre gli italiani erano posizionati sulla parete di Cima Undici. Da qui si arriva in breve alla forcella di Cima Undici (2600 m). Nonostante la corta distanza che separa Cima Undici dalla sua forcella, questa durante la guerra non fu mai conquistata dagli italiani.

Alla forcella si incontra il sentiero 124 che sale dall'Alpe di Anderta, e che assieme al 101 risalgono fino al Passo della Sentinella (2717 m). Si prende quindi la traccia di questi due sentieri uniti, che passa per la cengia che attraversa il fianco nord di Cima Undici, dove si possono incontrare ancora tracce di neve. Continuando e percorrendo una scala, e attraversando un ponticello in legno, si arriva a un bivio per la discesa in val Fiscalina. Si continua sempre a salire, seguendo le corde fisse, fino all'arrivo al passo della Sentinella, dove soldati di entrambi i fronti persero la vita durante il conflito. Al passo arrivano diversi sentieri: quello della ferrata Zandonella e quello che proviene dal rifugio Berti nel Comelico, raggiungibile in un ora.

Per questa escursione invece si ritorna indietro tornando all'ultimo bivio incontrato lungo il sentiero. Qui la traccia del sentiero presenta alcune serie di corde fisse, che aiutano a scendere pareti e tratti esposti e a volte friabili. Percorrendo alcuni tornati in discesa dentro al ghiaione del Vallon di Sentinella, si giunge all'Alpe Anderta, dove si giunge al bivio per la val Fiscalina e i Prati di Croda Rossa. A scelta qui si può ad esempio prendere il sentiero a sinistra e al successivo bivio, il sentiero a destra , si segue sempre il sentiero 124, che porta al Dolomitenhof, ovvero al parcheggio dove si è lasciata la macchina.

Punti di appoggio

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