Santo Stefano di Magra

comune italiano

Template:Comune Santo Stefano di Magra (San Stéva in ligure e in dialetto spezzino, Sa' Steu nel dialetto locale) è un comune italiano di 8.510 abitanti della provincia della Spezia in Liguria.

Geografia fisica

Santo Stefano di Magra è situato nella porzione di territorio spezzino in cui il fiume Vara confluisce con il fiume Magra.

Il territorio tuttavia si espande anche sulle colline circostanti, fino alla frazione di Ponzano Superiore.

La particolare posizione lo rende centro nevralgico di comunicazione con la Lunigiana toscana e punto di contatto tra la provincia della Spezia e la provincia di Massa-Carrara, nonché naturale diramazione delle vie di comunicazione che si dirigono verso la provincia di Parma.

Il comune fa parte del Parco naturale regionale di Montemarcello - Magra.

Storia

Fondato già prima del 1000, Santo Stefano Magra viene ricordato come importante sede di mercato già nel 981 da Ottone II e nel 1185 da Federico I.

Il borgo era tappa lungo la via Francigena e il suo ospedale fu rifugio di pellegrini e viandanti.

Intorno al 1200 è la prima menzione scritta come comunità, in occasione della pace tra i Malaspina e il vescovo di Luni.

Il borgo è diviso in due parti dalla vecchia strada centrale ed è chiuso da possenti mura tardo rinascimentali. La chiesa, dedicata a Santo Stefano, venne costruita nel XVIII secolo sulle fondamenta di una pieve medievale. Il comune di Santo Stefano di Magra appartenne alla Provincia di Massa-Carrara dal 1859 al 1923, anno in cui passò alla neonata Provincia della Spezia.

Simboli

File:Santo Stefano di Magra-Stemma.png

Descrizione araldica dello stemma:

«D'azzurro con aquila dal volo abbassato, con la testa rivolta al naturale, coronata all’antica d’oro, tenente fra gli artigli i fulmini di Giove. Ornamenti esteriori di comune»


Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

La chiesa

La chiesa parrocchiale venne solennemente edificata nel 1700 su un'antica pieve preesistente. pur appartenendo alla Lunigiana interna la pieve di S. Stefano va ricordata perché, fin dalla fine del secolo XII, da essa dipendevano quella di Ponzano, Albiano, Caprigliola, le cappelle di Bibola e Burcione. L'area di diffusione del termine "Pieve" è centro-settentrionale : secondo alcuni linguisti il termine Pieve è presente in Engadina " plaif', in Friuli " plef, tra i bretoni "pwif" già nel VII secolo. "Plebs = plebe acquistò un valore istituzionale uguale a comunità di fedeli che, perso il vero significato latino di popolo, si riferiva alla nuova struttura territoriale di epoca tardo romana. La pieve sorta nella diocesi di Luni tra il IV e V secolo, nel luogo già centro del pago=villaggio, era la chiesa matrice, con poteri e diritti. Nei secoli seguenti attorno all'antica pieve si formò gradualmente il borgo. Alla struttura ecclesiastica essenzialmente rurale, si adeguò poi anche l'ordinamento urbano, la plebs civitatis.diploma imperiale di Federico I il Barbarossa dei 29 luglio 1185, pone il borgo sotto la giurisdizione del Vescovo di Luni e specifica "burgum Sancti Stefani cum mercato banno iustitia et piscatione ". Come in tutta l'Italia centreo - settentrionale e nella Lunigiana storica dopo il Mille le città rinascono, mentre Luni è in totale decadenza. Le importanti consorterie della Lunigiana fanno a gara nel costruire castelli, ingrandire e fortificare borghi. È il momento della cosiddetta "revolution feodale" (G.Duby). L'insediamento burgense di S. Stefano è ben organizzato, protetto dalle disposizioni vescovili. Ci avviamo però al declino della ministerialità vescovile a vantaggio di quella delle grandi famiglie nobiliari. In una lode arbitrale pronunciata da Truffa, da Castello e da Umberto bdi Parente del 1202 troviamo la prima attestazione dell'esistenza del Comune di S.Stefano Magra come istituzione sociale e politica. Si è già formato un ceto dirigente quello dei " milites " ben organizzato come classe sociale e ben distinto dal "populus"; si erano insediati i consoli, i più qualificati rappresentanti del Comune.

Altri edifici di culto

Architetture civili

  • Palazzo di campagna della famiglia Remedi
  • Villa Pratola

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

Qualità della vita

Per l'anno 2007 Santo Stefano si è classificata al secondo posto nella classifica dei comuni più "ricicloni" della provincia con una quota del 36,09% di rifiuto riciclato (dati Legambiente La Spezia).Così facendo il comune di Santo Stefano si può annoverare tra i comuni più virtuosi della Liguria in questa speciale classifica, superando anche la quota minima prevista dal Decreto Ronchi (35%) evitandogli il pagamento di pesanti sanzioni.
Il servizio viene gestito da ACAM S.p.A., la quale assicura il servizio di Riciclaggio dei rifiuti in una provincia che sta dimostrando un'attenta coscienza ecologica (media provinciale 2006, 30,8%), consentendo ad ACAM stessa di prevedere di raggiungere nel 2007 una media provinciale del 40%..

Dati sulla percentuale di raccolta differenziata:

  media anno 2005[2] media anno 2006[3] media anno 2007[4]
comune Santo Stefano di Magra 33,90% 36,79% 36,09%
Provincia della Spezia 25,09% 30,80% N.D.
Posizione nella classifica Liguria (totale di 235 comuni) N.D. 8° Posto 2° Posto

L'unico impianto per TMB[5] presente nella provincia è in un enclave del territorio comunale di Vezzano Ligure, interno al comune di S.Stefano Magra.

L'impianto è gestito dalla Veolia Environnement S.p.A., la stessa società proprietaria dell'inceneritore del Pollino (o di Falascaia) a Pietrasanta, impianto oggetto d'inchiesta della magistratura lucchese a causa delle presunte manomissioni al software dell'impianto che avrebbero segnalato valori di diossina inferiori rispetto alla realtà[6].

Cultura

Personalità legate a Santo Stefano di Magra

Eventi

Geografia antropica

Il borgo

Nel X Secolo, attorno alla pieve rurale di S.Stefano, posta in un luogo strategico, significativo, di confluenza per la popolazione della media Val di Magra, avvenne la trasformazione della pievana in borgo mercantile, con vita economica vivace e autonomia di ordinamenti. Questo è quello che documenta il diploma di Ottone I del 981 che dichiara il luogo: " mercatum in plebe Sancti Stephani" quindi borgo di confine, discrictus con fiera e mercato; successivo diplomaimperiale di Federico I il Barbarossa dei 29 luglio 1185, pone il borgo sotto lagiurisdizione del Vescovo di Luni e specifica "burgum Sancti Stefani cum mercato banno iustitia et piscatione". Come in tutta l'Italia centro-settentrionale e nella Lunigiana storica dopo il Mille le città rinascono, mentre Luni è in totale decadenza. Le importanti consorterie della Lunigiana fanno a gara nel costruire castelli, ingrandire e fortificare borghi. È il momento della cosiddetta "revolution feodale"(G.Duby). L'insediamento burgense di S.Stefano di Magra è ben organizzato, protetto dalle disposizioni vescovili. Però al declino della ministerialità vescovile a vantaggio di quella delle grandi famiglie nobiliari. In una lode arbitrale pronunciata da Truffa da castella e da Umberto di parente del 1202 troviamo la prima attestazione dell'esistenza del Comune di S. Stefano come istituzione sociale e politica. Si è già formato un ceto dirigente, quello dei "milites" ben organizzato come classe sociale e ben distinto dal "populos"; si erano insediati i consoli, i più qualificati rappresentanti del Comune.

Frazioni

Le frazioni del comune di Santo Stefano di Magra sono: Ponzano Madonnetta, Ponzano Belaso (o Ponzano Ceramica) e Ponzano Superiore.

Economia

L'economia santostefanese si basa sia sull'agricoltura, la piana del Magra è sede di coltivazioni come la viticoltura, l'olivicoltura e la produzione di ortaggi, sia di alcune aziende che operano nel settore dell'edilizia prefabbricata, delle metalmeccanica e della logistica.

In quest'ultimo settore, Santo Stefano di Magra è sede dell'area retro portuale di scambio container.

Nell'ottobre 2007 è stato inaugurato un nuovo centro commerciale con annessi spazi esterni di prossima ultimazione.

Infrastrutture e trasporti

Strade

Santo Stefano di Magra è situato lungo la Strada Statale 62 della Cisa che lo collega con Sarzana ed Aulla. È raggiungibile direttamente tramite autostrada grazie al casello autostradale di La Spezia - Santo Stefano Magra sulle autostrade A12 e A15, ed un raccordo autostradale gratuito collega il paese con il capoluogo provinciale.

Ferrovie

Mezzo di trasporto alternativo può essere il treno, grazie alla presenza sul posto della stazione ferroviaria sulla linea regionale Parma-La Spezia detta Pontremolese.

Amministrazione

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Sport

Il calcio a Santo Stefano è rappresentato dal Magra Azzurri che milita in Promozione.

Note

  1. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  2. ^ Dati del sito www.acamspa.com
  3. ^ Dati del sito www.acamspa.com
  4. ^ Dati del sito www.acamspa.com
  5. ^ Impianto Saliceti in costruzione
  6. ^ Articolo del Tirreno

Voci correlate

Altri collegamenti

Collegamenti esterni

separatore

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