Messerschmitt Bf 110

zerstörer Messerschmitt AG

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Il Messerschmitt Bf 110 "Zerstörer" era un bimotore multiruolo ad ala bassa prodotto dall'azienda tedesca Messerschmitt AG, progettato inizialmente per il ruolo di Zerstörer (caccia pesante) ed utilizzato, principalmente dalla Luftwaffe ed in numero inferiore dalla Regia Aeronautica, durante la seconda guerra mondiale.

Anche se umiliato dalla propaganda britannica per la prova scadente durante la Battaglia d'Inghilterra, lo "Zerstörer" (distruttore) rimase per tutto il conflitto il caccia pesante tedesco standard e uno dei progetti maggiormente cari a Hermann Göring; dimostrò inoltre di avere un elevato potenziale di sviluppo nel corso delle ostilità, ed abbatté migliaia di bombardieri alleati durante la difesa aerea della madrepatria.


Storia

L'idea alla base di un Caccia Pesante o Caccia Strategico fondava le proprie radici nella Prima Guerra Mondiale,[1] quando già allora si intendeva ricercare velivoli da caccia multiruolo e a lungo raggio. Le limitazioni imposte dalla tecnologia dell'epoca non consentivano di realizzare velivoli di successo con tali caratteristiche; ma l'idea non fu mai abbandonata e all'inizio degli Anni trenta almeno sette Nazioni continuavano a portare avanti vari progetti di Caccia Pesanti, che potessero assolvere varie missioni, principalmente: scorta di bombardieri a lungo raggio, intercettazione di bombardieri nemici, interdizione, attacco al suolo e anti-nave. Un tale velivolo doveva essere quasi inevitabilmente biposto e bimotore, per avere una sufficiente potenzialità tecnica e operativa.

In Germania, la ricerca di un Caccia Pesante evolse in un'ulteriore idea, poi condivisa da altre Nazioni, che portò al concetto di Caccia Distruttore o Zerstörer. Il nome Zerstörer fu copiato dall'analogo nome in uso presso la Kriegsmarine, per indicare il cacciatorpediniere. Nelle intenzioni di Hermann Goering, Comandante in capo della Luftwaffe e ideatore della specifica emessa nel 1934 dal Reichsluftfahrtministerium, questo nuovo tipo di aereo da guerra doveva svolgere, nell'aria, un ruolo simile al cacciatorpediniere nella marina. In particolare, doveva rispondere ai seguenti requisiti:[2]

  • Caccia pesante bimotore, con almeno due uomini di equipaggio: un pilota ed un mitragliere di coda; ovvero un aereo capace di difendersi ed attaccare allo stesso tempo, con armamento di pari potenziale in ambo i lati.
  • Agilità e Velocità per il combattimento contro caccia avversari, ovvero dogfight.
  • Lungo raggio di azione, per effettuare operazioni strategiche.
  • Impiego principale nelle missioni di "caccia libera" a lungo raggio, d'avanguardia ai bombardieri strategici; per attaccare le difese aeree nemiche, sia in aria che a terra; nonché attirare in combattimento i caccia nemici. Ciò avrebbe teoricamente creato larghi varchi nello schieramento difensivo nemico, da dove far passare i bombardieri.

Molti ufficiali del C-Amt, il Dipartimento Tecnico della Luftwaffe, ritenevano che le specifiche richieste da Hermann Goering fossero troppo varie; e che il risultante velivolo da combattimento non sarebbe stato in grado di essere veramente efficace in alcuno dei ruoli richiesti. [3]Tuttavia, la richiesta fu comunque passata alle industrie aeronautiche tedesche. In base a queste specifiche, tre progetti giunsero in visione alla Luftwaffe: il Messerschmitt Bf 110, che vinse la competizione, il Focke-Wulf Fw 57 e l'Henschel Hs 124, che rimasero allo stadio di prototipo. [4]Sebbene il Bf 110 non disponesse effettivamente dello stesso potenziale di attacco sia di fronte che nella postazione del mitragliere di coda (come invece richiesto dal Bando di Gara), il progetto sembrava comunque molto valido, quindi fu ugualmente accettato dalla Luftwaffe.

Dettagli del progetto

La struttura era completamente metallica, in acciaio ed alluminio: fatto notevole, per la prima metà degli Anni trenta, quando molti ingegneri aeronautici persistevano ancora nel progettare le strutture degli aerei con parti in legno, o addirittura tela (come nel caso del bombardiere britannico Vickers Wellington), per cercare di contenere il peso dell'aereo. Allo stesso modo, era notevole il fatto che l'abitacolo del Bf 110, oltre ad offrire un'eccellente visibilità, fosse totalmente chiuso e dotato di blindovetri; quando all'epoca persistevano ancora progetti di aerei ad abitacolo scoperto.

L'ala era trapezoidale e l'impennaggio di coda era bideriva. Il pilota e il mitragliere/navigatore sedevano l'uno di schiena all'altro, ma senza intralciarsi a vicenda, essendo l'abitacolo molto spazioso.

Sviluppo prebellico[5]

Sebbene dai progetti apparisse come uno Zerstörer davvero promettente, il Bf 110 ebbe uno sviluppo decisamente complicato, che portò ad una miriade di versioni.

Nel volo di collaudo del primo prototipo, il Bf 110 V1 (senza armi), che ebbe luogo il 12 maggio 1936, si evidenziarono alcuni difetti di stabilità laterale, soprattutto in fase di decollo e atterraggio, che imposero alcune modifiche al progetto. Inoltre, c'era comunque il problema che i motori del prototipo Bf 110 non erano quelli previsti dal progetto: anziché i previsti Daimler-Benz DB 600A in grado di erogare 986 hp, che l'industria meccanica tedesca non era ancora in grado di consegnare, il prototipo dovette essere equipaggiato con una coppia di Junkers Jumo 210Da capaci solo di esprimere 680 hp. Ciò comportava, inevitabilmente, un drastico scadimento delle prestazioni cinematiche, che non consentiva di mettere pienamente in luce la validità e i limiti dell'aereo.

Comunque, dopo aver apportato le prime modifiche, il 24 ottobre 1936 volò il Bf 110 V2 (sempre senza armi), che offrì una prova migliore. Con qualche altro affinamento del progetto e ulteriori collaudi, tra i quali quello del V3 il 24 dicembre 1936 (primo esemplare del Bf 110 dotato di un armamento di quattro MG 17 da 7,92 mm sul muso), si giunse infine ai test ufficiali presso l'aeroporto di Rechlin, il 14 gennaio 1937. Nonostante la scarsa potenza dei motori, i test di volo offrirono buoni risultati e convinsero la Luftwaffe ad autorizzare una preproduzione industriale; nella speranza che entro la primavera 1938 entrassero in produzione anche i richiesti motori DB600A 986 hp. Tra l'altro, la Daimler-Benz stava già lavorando al progetto del più nuovo motore Daimler-Benz DB 601A da 1050 hp; ma entrambi i progetti subirono ritardi.

Poiché i nuovi motori si facevano attendere, la versione Bf 110 A-0 di preproduzione industriale, realizzata in 10 esemplari, risultò comunque propulsa dai soliti Junkers Jumo 210Da 680 hp, che avevano già attrezzato i prototipi V. Altri perfezionamenti erano stati introdotti, rispetto ai prototipi, tra i quali le eliche bipala metalliche VDM. Nonostante gli A-0 fossero armati per essere militarmente operativi, la Luftwaffe preferì inviarli alle scuole di volo per impiegarli come aerei da addestramento.

Nel luglio 1938, la nuova versione di produzione Bf 110 B, realizzata in 45 esemplari, presentava ulteriori innovazioni, tra le quali nuove eliche tripala VDM-Hamilton, metalliche a passo variabile. Permanevano i motori Junkers Jumo 210 680 hp, pur nella leggermente migliorata versione Ga con iniezione diretta e compressore a due stadi. Anche per i B la Luftwaffe, ritenendoli sottopotenziati, non tentò alcun collaudo in operazioni di guerra, nonostante vi fosse la possibilità. Difatti, a quel tempo divampava la Guerra civile spagnola, e i tedeschi vi partecipavano con la Legione Condor. Invece, i Bf 110 B furono assegnati a nuove squadriglie sperimentali, denominate "Schweren Jagdgruppen", ovvero "Gruppi da Caccia Pesante", che poi sarebbero stati ridenominati "Zerstören Gruppen", ovvero "Gruppi di Distruttori". Questi gruppi furono il I/ZG1 e il I/ZG76, che usarono il Bf 110 B solo per addestramento o per complemento. Invece, il I/LG1 ricevette i Bf 110 B-1 con la missione specifica di sperimentare tattiche di impiego operativo per il Bf 110.

Soltanto alla fine del 1938 la Daimler-Benz riuscì a mettere in produzione i nuovi e validi motori DB601A 1050 hp, che decretarono la vera e propria nascita dello Zerstörer, con la versione Bf 110 C, che entrò in servizio nel gennaio 1939. Con i nuovi motori, si poterono finalmente condurre collaudi sulle reali potenzialità dell'aereo. Il Bf 110 C-1 dimostrò di poter ragiungere una velocità massima di 540 Km/h a 6000 metri di quota; e di poter mantenere una velocità di crociera di 486 Km/h sempre a 6000 metri: prestazioni decisamente ragguardevoli, per un bimotore nel 1939; del tutto paragonabili alle prestazioni dei migliori aerei da caccia monomotori. Proprio questi dati, tuttavia, fecero illudere parecchio l'Alto Comando della Luftwaffe (OKL) riguardo le capacità del Bf 110 come Zerstörer; mentre gli equipaggi le sperimentarono sulla loro pelle.

Carriere operative

Zerstörer diurno

Il 31 agosto 1939, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, 159 Bf 110 erano operativi nei vari gruppi ZG ("Zerstörer Gruppen", ovvero "Gruppi di Distruttori") della Luftwaffe. Dopo il buon esordio nella Campagna di Polonia, dove le perdite ammontarono solo a 12 macchine[6], al fianco di 57 Bf 109 persi; il Bf 110 continuò ad operare con successo, in tutti i ruoli, anche nel Mare del Nord; in Germania, a difesa della madrepatria, come ad esempio nella Battaglia della Baia di Jade[7]; nella Campagna di Norvegia di inizio primavera 1940; nonché in Olanda e in Belgio, durante la fase iniziale della Campagna di Francia. Tuttavia, fino a quel momento, i successi del Bf 110 nei combattimenti aerei, in particolare nei dogfight, si poterono ascrivere anche alla "non eccellenza qualitativa" degli aerei nemici incontrati.

Dalla metà di Maggio 1940, progredendo la Campagna di Francia, il Bf 110 iniziò a scontrarsi contro i caccia monomotori britannici e francesi di ultima generazione, come lo Hawker Hurricane e il Dewoitine D.520; e subito iniziarono ad emergere le debolezze del Bf 110 nel dogfight: i reparti tedeschi subirono perdite nell'ordine del 35% degli effettivi. [8] Nella successiva Battaglia d'Inghilterra, il Bf 110 fornì prove ancora peggiori, e venne duramente battuto dai caccia britannici ad elevate prestazioni, come il Supermarine Spitfire: nel solo mese di agosto del 1940, ben 120 macchine vennero abbattute (il 40% dei 289 Zerstoerer schierati nel mese)[9]; e la Luftwaffe fu costretta a rimuovere i Bf 110 dal ruolo di aerei da caccia di prima linea; rischierandoli come cacciabombardieri a corto raggio, sotto la scorta dei Bf 109.

 
Bf 110 in missione sul Mediterraneo fotografato da un Savoia-Marchetti S.M.79. Notare i serbatoi ausiliari sganciabili da 900 litri, dalla forma affusolata, attaccati vicino ai motori.

Da allora, il Bf 110 fu impiegato principalmente in missioni di attacco al suolo o anti-nave, possibilmente in condizioni di superiorità aerea o presenza di caccia di scorta amici. Nel puro combattimento aereo, il Bf 110 ebbe occasione di rivalersi solo in azioni di intercettazione, nel Mar Mediterraneo ed in Russia, dove i caccia nemici non erano qualitativamente temibili quanto quelli incontrati nei cieli britannici. In questi ruoli, i Zerstoerer Gruppen Bf 110 schierati sul Fronte Orientale, sul Fronte del Mediterraneo e in Italia, rimasero attivi fino alla fine della Guerra.

Quanto al Fronte Occidentale, dalla fine del 1942, tornò l'esigenza per la Germania di contrastare i bombardieri anche di giorno, contro l'Ottava USAAF. Fu così che, complessivamente tra il 1939 ed il 1945, i Bf 110 distrussero migliaia di bombardieri angloamericani, in particolare britannici. Dal 1943 i gruppi di "distruttori" diurni ZG ebbero occasione di impiegare i nuovi massicci armamenti (cannoni da 30 mm o 37 mm, razzi Wfr. Gr. 21 cm) nel ruolo di "Pulkzerstoerer", ovvero "Distruttori di Formazioni di Bombardieri"[10]. Questo fu l'anno più fruttuoso per il Bf 110 come intercettore diurno di bombardieri pesanti; quando i bombardieri strategici USAAF volavano ancora senza alcun caccia di scorta; sebbene molte perdite si ebbero comunque ad opera del fuoco difensivo dei bombardieri nemici.

Dall'estate 1943 il Bf 110 iniziò ad essere affiancato dal suo successore e più moderno Messerschmitt Me 410; ma il Bf 110 rimase ancora in produzione ad oltre 120 esemplari al mese fino al marzo 1945 (una successiva versione "H" era in fase di studio).

Dal 1944, iniziò il secondo periodo più duro e difficile della carriera del Bf 110, dopo quello vissuto durante la Battaglia d'Inghilterra del 1940. Dal gennaio 1944, infatti, la sempre più massiccia presenza di caccia di scorta alleati, ad elevate prestazioni, al fianco dei sempre più numerosi bombardieri strategici USAAF, inflissero gravi perdite a tutte le unità Bf 110. Le battaglie aeree del 1944 furono le più massacranti: entrambi i lati in conflitto perdevano centinaia di aerei al mese, ad un ritmo pauroso; e in particolare i Tedeschi non avevano una crescente riserva di uomini e velivoli, come potevano vantare gli Alleati: nel Giugno 1944 un solo Zerstoerer Gruppe Bf 110 da caccia diurna (il II/ZG1) era ancora rimasto attivo sul Fronte Occidentale[11]: i restanti Bf 110, schierati all'interno del Reich, continuarono ad operare esclusivamente nel ruolo di caccia notturni sino alla fine della Guerra in Europa, nel maggio 1945.

Caccia Notturno

La carriera operativa delle versioni di Bf 110 come Caccia Notturno fu parallela e separata da quella delle versioni Zerstörer, quasi come fossero due famiglie di aerei diversi. I primi due anni di attività risultarono molto difficoltosi, dal punto di vista operativo, principalmente per mancanza di tecnologie adeguate alla caccia notturna; ma poi dalla metà del 1942, a seguito dell'introduzione dei primi radar di bordo, la carriera dei Bf 110 da caccia notturna fu sostanzialmente costellata di successi. In effetti, i Bf 110 da caccia notturna, a differenza degli Zerstörer diurni, per tutta la Guerra operarono quasi sempre in vantaggio tattico contro i bombardieri nemici; data la solitamente scarsa o nulla presenza di caccia notturni nemici, nelle zone di operazioni dei bombardieri.

Dalla tarda primavera 1940 i bombardieri della Royal Air Force avevano iniziato ad effettuare missioni di bombardamento notturne contro la Germania; pertanto la Luftwaffe tentò di improvvisare una difesa aerea con caccia notturni: nel luglio 1940 il primo Nachtjagdgeschwader denominato I/NJG 1 (ovvero, "Primo Gruppo del Primo Stormo da Caccia Notturna") entrò in Servizio; e nel settembre 1940 arrivò anche il secondo Gruppo II/NJG 1. Questi primi Gruppi, quasi sperimentali in quanto dotati di vari tipi di aerei modificati per la caccia notturna, disponevano anche di alcuni Bf 110D-1/U1 con sensori all'infrarosso "Spanner Anlage"; che tentavano di rilevare il calore emesso dai motori dei bombardieri nemici. A parte questo strumento di ricerca elettronico, nessun caccia notturno tedesco era all'epoca dotato di radar di bordo; pertanto anche i primi Bf 110 da caccia notturna dovevano affidarsi semplicemente alle informazioni ricevute via radio dal Centro di Controllo Caccia; ed alla illuminazione offerta dalle batterie terrestri di lampade fotoelettriche, che tentavano di indirizzare i loro raggi di luce sui bombardieri nemici. Come conseguenza, nei primi due anni di operazioni notturne, i risultati delle missioni furono molto aleatori: nonostante il Centro di Controllo Caccia disponesse di stazioni radar per rilevare i bombardieri nemici, ed impartisse le direzioni di volo agli intercettori, questi non di rado fallivano nel prendere "contatto visuale" con il nemico; anche solo per pochissimi chilometri.

Dall'estate 1942, entrò in servizio il Bf 110F-4a dotato del primo radar di bordo FuG202 "Lichtenstein" oltre ai sensori all'infrarosso "Spanner Anlage"; il che aumentò enormemente le possibilità, per i tedeschi, di individuare i bombardieri nemici. Ne conseguì un notevole e costante aumento di vittorie aeree notturne per la Luftwaffe; a mano a mano che gli equipaggi di Bf 110 diventavano sempre più esperti nella caccia notturna con strumenti elettronici, nonché a mano a mano che comparivano nuove versioni migliorate del Bf 110, sia come armamenti che come elettronica di bordo.

Versioni[12]

Il Bf 110 fu sottoposto ad una miriade di sperimentazioni, e fu conseguentemente sviluppato in svariate versioni e sotto-versioni. Alle versioni principali (A, B, C, D, E, F, G, H) e sotto-versioni (contraddistinte da "/U") prodotte in fabbrica, si aggiungevano poi anche le "configurazioni da campo" o "Ruestsaze" ("/R1", "/R2", "/R3", ecc.), realizzate direttamente nelle officine degli aeroporti della Luftwaffe, per adattare il Bf 110 a vari tipi di missioni specifiche. Ne conseguì che il Bf 110 fu uno degli aerei più "modificati" di tutta la Seconda Guerra Mondiale.

I primi Bf 110 delle versioni C, D, E, tranne alcune eccezioni, erano esclusivamente dei puri Zerstörer diurni. Le versioni F e G, invece, ebbero sia sotto-varianti Zerstörer che sotto-varianti da Caccia Notturna; che infine divennero più numerose delle versioni da caccia diurna.

Le sotto-varianti degli F e G Zerstoerer potevano caricare armamenti molto pesanti, sempre attraverso vari "Rüstsäze", arrivando a configurazioni del tipo: quattro cannoni da 20 mm e due da 30 mm; oppure due da 30 mm ed uno da 37 mm; in aggiunta a 4 o 6 lanciarazzi Wfr. Gr da 21 cm installati sotto le ali. Nelle missioni che non richiedevano l'impiego di armi articolari, le configurazioni più usate erano due: quattro MG 17 da 7,92 mm e due cannoni MG 151/20 da 20mm (Versione G2 base); oppure due cannoni MG 151/20 da 20 mm e due MK 108 (Versione G-2R3).[13] Il Bf 110 G-2/R3 può essere considerato la massima espressione del Bf 110 Zerstörer; poiché le successive versioni montarono armamenti ancora più massicci e/o tecnologia per la caccia notturna, il che comportava un leggero scadimento dell'agilità e delle prestazioni cinematiche.

Le varianti da caccia notturna erano equipaggiate anche di vari tipi radar (operato da un terzo uomo di equipaggio), ad esempio i modelli FuG 220b Lichtenstein e 'Flensburg'; nonché di cannoni obliqui (inclinati 15° in avanti) "Schrage Musik" MK 108 da 30 mm per sparare contro bombardieri dal basso, specialmente contro quelli britannici che usualmente non erano armati con mitragliatrici ventrali.

 
Un Bf 110 G4/R6, versione caccia notturno, in esposizione al RAF Museum Hendon, Londra, Regno Unito. Notare il radar FuG 220b Lichtenstein installato sul muso.

Prime versioni

Bf 110 A-0: Zerstörer diurno, armato solo con quattro MG 17 da 7,92 mm.
  • Bf 110 B: luglio 1938, Serie provvisoria, motori Junkers Jumo 210 da 680 hp (CV); una MG 15 da 7,92 mm per difesa di coda.
Bf 110 B-0 - Bimotore da Addestramento, disarmato, prodotto in soli 10 esemplari.
Bf 110 B-1 - Zerstörer diurno, prima versione armata con quattro MG 17 da 7,92 mm (1000 colpi per arma) nella parte superiore del muso, e due cannoni MG FF da 20mm (180 colpi per arma) nella parte inferiore del muso. Alcuni B-1 furono modificati in via sperimentale con un MK 101 da 30 mm, in luogo degli MG FF da 20 mm. Alcuni B-1 costituirono banco di prova per il Trommelgerät, un lanciarazzi anticarro e antibombardiere, sperimentale, che poi fu abbandonato.
Bf 110 B-2 - Fotoricognitore, con macchina fotografica Rb 50/30; armamento frontale ridotto a quattro MG 17 da 7,92 mm.
Bf 110 B-3 - Caccia Pesante da Addestramento, con quattro MG 17 da 7,92 mm.

Bf 110 C

 
Abitacolo del Me 110, Francia, novembre 1940. La foto è stata scattata dal mitragliere di coda/marconista, verso il pilota. Notare lo specchietto retrovisore vicino al parabrezza: un aiuto per il pilota durante l'effettuazione di manovre evasive, se un caccia nemico attaccava il Bf 110 alle spalle.

La Versione C, del gennaio 1939, fu la prima Serie ufficiale nonché il il Bf 110 della Blitzkrieg. Inizialmente dotato dei validi motori DB601A 1050 hp (CV), che realizzarono un vero salto di qualità rispetto alle precedenti versioni; montò poi gli ancora più potenti DB601N 1200 hp, nel tentativo di esaltare le prestazioni cinematiche, per il combattimento contro i caccia avversari. La difesa di coda era affidata ad una MG 15 da 7,92 mm (750 colpi). Notevoli miglioramenti estetici, rispetto alle versioni precedenti. Adozione di due nuovi serbatoi alari interni, con aumento di 500 litri, che elevarono il raggio di azione standard del Bf 110 a 1100 Km. La velocità massima, in configurazione Zerstörer semplice e senza armamenti aggiuntivi, poteva raggiungere i 540 Km/h.

Bf 110 C-0 - Preserie, 10 esemplari.
Bf 110 C-1 - Zerstörer diurno, prima versione da guerra, armata con quattro MG 17 da 7,92 mm e due cannoni MG FF da 20mm. Caccia puro, senza attacchi per le bombe (ETC).
Bf 110 C-2 - primavera 1940, Zerstörer diurno, come C-1, migliorato impianto radio (FuG 10).
Bf 110 C-3 - come C-2, Zerstörer diurno, miglioramenti estetici ed aerodinamici.
Bf 110 C-4 - estate 1940, come C-3, Zerstörer diurno, migliorata armatura per il mitragliere di coda. Da questa versione in poi, i cannoni MG FF da 20 mm sarebbero stati sostituiti in via standard con i più letali MG FF/M, sempre da 20 mm, ma che sparavano munizioni con maggiore testata esplosiva.
Bf 110 C-4/B - Zerstörer diurno ; attacchi bombe ventrali ETC SC 250 da 250 kg; motori DB601N 1200 hp.
Bf 110 C-5 - Fotoricognitore basato sul C-4 con macchina fotografica Rb 50/30; motori DB601N 1200 hp; armamento frontale ridotto a quattro MG 17 da 7,92 mm.
Bf 110 C-5/N - Zerstörer diurno come C-5, ma motori DB601N 1200 hp.
Bf 110 C-6 - luglio 1940, Zerstörer diurno come C-4/B ; motori DB601N 1200 hp; un MK 101 Anticarro da 30 mm, in luogo degli MG FF da 20 mm.
Bf 110 C-7 - Zerstörer diurno ; attacchi bombe ventrali ETC SC 500 da 500 kg; motori DB601N 1200 hp.
  • La velocità massima dei modelli con motori DB601N 1200 hp, in configurazione Zerstörer semplice e senza armamenti aggiuntivi, poteva raggiungere i 560 Km/h.

Bf 110 D

La Versione D, in servizio dall'estate 1940 era un cacciabombardiere a lungo raggio o "Langstrecken Zerstörer" ("Distruttore a lunga autonomia"), interamente basato sulla versione C-4/B. Offriva varie soluzioni di serbatoi per trasportare una maggiore quantità di carburante. La versione D fu spesso di base in Norvegia; ma combatté anche in Jugoslavia, Grecia, e nel Mediterraneo. La velocità massima, in configurazione Zerstörer semplice e senza armamenti aggiuntivi, poteva raggiungere i 540 Km/h.

Bf 110 D-0 - Preserie.
Bf 110 D-1/R1 - Zerstörer diurno, per esperimento "Dachelbauch", con grosso serbatoio di bordo ventrale "a pancia di bassotto" da 1200 litri, che si rivelò pericoloso.
Bf 110 D-1/R2 - Zerstörer diurno, abbandonato l'esperimento "Dachelbauch": in luogo del grosso serbatoio di bordo ventrale, furono installati serbatoi alari sganciabili (ausiliari) da 900 litri ; attacchi bombe ventrali ETC SC 500 da 500 kg.
Bf 110 D-1/U1 - Caccia Notturno, variante da caccia notturna del Luglio 1940, sprovvista di radar ma dotata di sensori all'infrarosso "Spanner Anlage", che tentavano di rilevare il calore emesso dai motori dei bombardieri nemici. ETC non presenti.
Bf 110 D-2 - Zerstörer diurno, industrializzazione della versione "da campo" D-1/R2; serbatoi alari sganciabili (ausiliari) da 300 o da 900 litri.
Bf 110 D-3 - Zerstörer diurno, come D-2; ma dedicato alla scorta dei convogli navali. Aveva il poppino allungato per trasportare un battellino di salvataggio gonfiabile; e un piccolo serbatoio ausiliario dell'olio motore, data la particolare lunghezza delle missioni.

Bf 110 E

La versione E entrò in servizio all'inizio del 1941, per rispondere alla necessità della Luftwaffe di enfatizzare negli Zerstörer il ruolo di cacciabombardiere; non sufficientemente sviluppato nelle versioni C e D. Per lo E furono previsti decisi irrobustimenti strutturali; migliorata armatura per l'equipaggio; carico bellico aumentato a 1200 Kg , mediante l'adozione sia di due attacchi bombe ventrali ETC SC 500 da 500 kg, sia di quattro attacchi bombe alari ETC SC 50 da 50 kg. Tuttavia, poiché con la versione E la massa complessiva dell'aereo era salita notevolmente, mentre i nuovi motori DB601F non erano ancora disponibili, il risultato fu che le prestazioni cinematiche furono in parte compromesse. Sebbene la successiva Versione F entrò in azione circa sei mesi dopo con i nuovi motori, gli E rimasero comunque in produzione per circa un anno con i vecchi motori. La velocità massima con motori DB601N 1200 hp, in configurazione Zerstörer semplice e senza armamenti aggiuntivi, poteva raggiungere i 540 Km/h.

Bf 110 E-0 - Preserie, con motori DB601A 1050 hp.
Bf 110 E-1 - Zerstörer diurno, primi esemplari con motori DB601A 1050 hp, poi sempre DB601N 1200 hp, per non far scadere troppo le prestazioni, dato l'aumento di peso.
Bf 110 E-1/U1 - Caccia Notturno, simile versione D-1/U1, con sensori all'infrarosso "Spanner Anlage".
Bf 110 E-1/U2 - Caccia Notturno, come E-1/U1, ma per la prima volta triposto, con un terzo uomo di equipaggio (operatore radio), per sgravare il lavoro del pilota dal dover controllare le apparecchiature elettroniche.
Bf 110 E-1/R2 - Zerstörer diurno, carico bellico aumentato a 2000 Kg ; mediante rimozione degli ETC alari ed installazione di due ETC SC 1000 da 1000 kg ventrali.
Bf 110 E-2 - primavera 1942, Zerstörer diurno, versione dedicata alla guerra sul mare con caratteristiche simili alla D-3, fermi restando i migliori motori e struttura più robusta, tipici della versione E.
Bf 110 E-3 - primavera 1942, Fotoricognitore a lungo raggio con macchina fotografica Rb 50/30; agganci per due serbatoi ausiliari da 300 o 900 litri; armamento frontale ridotto a quattro MG 17 da 7,92 mm.

Bf 110 F

La Versione F, dell'estate 1941, fu il primo vero passo in avanti rispetto alla Versione C, in quanto dotata dei nuovi motori DB 601F 1.350 hp (CV), che miglioravano le prestazioni dell'aereo. La F era del tutto simile alla E come equipaggiamento, ma ne costituiva anche l'evoluzione qualitativa: adottò come standard il parabrezza in blindovetro da 57 mm (che poi sarebbe stato montato anche sulle versioni D ed E, sostituendo i parabrezza originari); armatura per l'equipaggio ulteriormente aumentata, con vetrate in blindovetro da 35 mm, pannello superiore in blindovetro da 57 mm; sedili con schienali e poggiatesta corazzati con laste di acciaio da 8 - 12 mm. La velocità massima, in configurazione Zerstörer semplice e senza armamenti aggiuntivi, poteva raggiungere i 560 Km/h.

Bf 110 F-0 - Preserie.
Bf 110 F-1 - Zerstörer diurno, corrispettiva E-1.
Bf 110 F-2 - Zerstörer diurno, caccia puro senza ETC.
Bf 110 F-3 - Fotoricognitore, corrispettiva E-3.
Bf 110 F-4 - Caccia Notturno, corrispettiva E-1/U2, ma con possibilità di installare una gondola ventrale con due cannoni aggiuntivi MK 108 da 30 mm ; possibilità di due serbatoi supplementari alari sganciabili da 300 litri.
Bf 110 F-4a - estate 1942, Caccia Notturno, come F-4 e per la prima volta con radar di bordo, modello FuG202, per l'individuazione di bombardieri nemici. Fu l'unica versione a montare sia il radar che i sensori all'infrarosso "Spanner Anlage" (poi abbandonati nelle versioni successive, poiché considerati poco utili, rispetto al radar).
Bf 110 F-4/U1: Caccia Notturno, estate 1943, la gondola ventrale viene rimossa, e gli MK 108 passano in configurazione "Schrage Musik" per tiro obliquo verso l'alto e in avanti.
  • Le versioni da Caccia Notturna erano più lente di circa 40 Km/h, a causa del maggior peso (circa due tonnellate in più) e della resistenza aerodinamica generata dalle antenne radar.
  • Nel 1943, alcuni Bf 110 F (presumibilmente F-2) furono impiegati per sperimentare il lanciarazzi antibombardiere Wfr. Gr. 21 cm.

Bf 110 G

La Versione G fu quella che vide il maggior numero di varianti specializzate. Entrò in servizio nel maggio 1942, con motori Daimler-Benz DB 605 da 1.475 CV per prestazioni migliorate e ulteriori miglioramenti in potenza di fuoco e attrezzature elettroniche. Leggeri affinamenti aerodinamici; ulteriori irrobustimenti generali; alcune modifiche meccaniche. Sostituiti i cannoni frontali MG FF/M da 20 mm con i migliori MG 151/20 da 20 mm, con munizionamento aumentato da 180 a 300 per uno dei due cannoni e 350 colpi per l'altro. Notevolmente aumentata la difesa di coda: la classica e poco efficace MG 15 fu sostituita con una coppia di mitragliatrici binate MG 81Z da 7,92 mm con 800 colpi per arma; che tuttavia non risolsero completamente il problema della vulnerabilità del Bf 110 dall'attacco di caccia nemici ad elevate prestazioni. La velocità massima, in configurazione Zerstörer semplice e senza armamenti aggiuntivi, poteva raggiungere i 595 Km/h.

Bf 110 G-0 - Preserie.
Bf 110 G-1 - Zerstörer diurno priva di ETC bombe, pochi esemplari.
Bf 110 G-2 - Zerstörer diurno capace di trasportare numerosi armamenti aggiuntivi, detto anche PulkZerstörer, poiché impiegabile nel ruolo di "Distruttore di formazioni di bombardieri". Possibilità di installare una gondola ventrale con due cannoni MK 108 da 30 mm (60 colpi per arma) o MG 151/20 da 20mm (200 colpi per arma). Possibilità di caricare, sulle ali, quattro o sei lanciarazzi Wfr. Gr. 21 cm; o anche batterie di missili R4M dal 1944. Disponeva inoltre degli stessi ETC bombe del F-2.
Bf 110 G-2/R1 - Come G-2, ma con Cannone BK 3,7 da 37 mm con 72 colpi in gondola ventrale. Imponeva la rimozione dei due MG 151/20 sul muso, per ridurre il peso, in modo da non compromettere troppo l'agilità dell'aereo nel combattimento.
Bf 110 G-2/R2 - Come G-2 o anche G-2/R1, dotata di dispositivo superpotenza motore GM1 al protossito d'azoto. Attrezzaggio complessivo molto pesante, che eppure consentiva ancora di caricare eventuali lanciarazzi Wfr. Gr. 21 cm.
Bf 110 G-2/R3 - primavera 1943, come G-2 ma con le quattro MG 17 da 7,92 mm sostituite da due MK 108 da 30 mm (135 colpi per arma).
Bf 110 G-2/R4 - armamento formidabile: combinazione di /R1 ed /R3.
Bf 110 G-2/R5 - come /R4 ed in più /R2, ovviamente il tutto con grave penalizzazione dell'agilità dell'aereo.
Bf 110 G-3 - Fotoricognitore a lungo raggio, con macchina fotografica Rb 50/30; armamento frontale ridotto a quattro MG 17 da 7,92 mm; agganci per due serbatoi ausiliari da 300 o 900 litri.
Bf 110 G-3/R3 - Fotoricognitore come G-3 ma con due MK 108 anziché MG 17 frontali.
Bf 110 G-4 - estate 1942, Caccia Notturno con 3 persone di equipaggio, dotata di vari tipi di radar FuG e stesso armamento del G-2, con stesse possibilità di espansione.
Bf 110 G-4/U1 - come G-4, ma sprovvista di MG 81Z, con due cannoni obliqui "Schrage Musik" MK 108 da 30 mm oppure due MG FF da 20 mm.
Bf 110 G-4/U5 - come G-4, ma con impianto radar FuG202.
Bf 110 G-4/U6 - come G-4/U5, e in più radar FuG221 (per intercettare il radar britannico "Monica").
Bf 110 G-4/U7 - come G-4/U5 e con impianto superpotenza motori GM1.
Bf 110 G-4/U8 - lunghissima autonomia, con serbatoio di bordo maggiorato da 540 litri e agganci per due serbatoi ausiliari da 300 o 900 litri. Pochi esemplari.
  • Le versioni da Caccia Notturna erano più lente di circa 40 Km/h, a causa del maggior peso (circa due tonnellate in più) e della resistenza aerodinamica generata dalle antenne radar.

I "G-4" standardizzati

La versione G-4 stava diventando davvero eterogenea, causando problemi sia di produzione industriale che di manutenzione e pezzi di ricambio. Ma, allo stesso tempo, la versione G-4 era ritenuta una delle massime evoluzioni possibili per il Bf 110 come Caccia Notturno. Pertanto, dall'autunno 1944 la Luftwaffe decise di standardizzarne produzione e manutenzione, inizialmente realizzando la sotto-versione "a".

Bf 110 G-4a/R3 - come G-4 ma con armamento standardizzato con il G-2/R3, radar FuG212.
Bf 110 G-4a/R2 - come G-4 ma con dotazione standardizzata con il G-2/R2, radar FuG212.

La standardizzazione non riguardava solo i G-4 nuovi di fabbrica, ma anche i G-4 già prodotti; che vennero eventualmente modificati dalle officine degli aeroporti, per adeguamenti agli standard.

Tuttavia, la ricerca tecnologica progrediva rapidamente, quindi anche il tentativo di standardizzazione risultò infine vanificato dalla proliferazione di sempre nuove "varianti standardizzate":

Bf 110 G-4b/R3 - come G-4a/R3 ma con radar FuG220 SN-2.
Bf 110 G-4b/R6 - come G-4b/R3, con possibilità di installare una gondola ventrale con due cannoni MG 151/20 da 20mm (200 colpi per arma). Fu una versione molto diffusa e molto efficiente, che rimase in servizio fino alla fine della guerra.
Bf 110 G-4b/R7 - molto simile alla G-4/U8, rimasta solo allo stato di progetto.
Bf 110 G-4c/R3 - come G-4b/R3 ma con radar FuG220 SN-2 versione "c".
Bf 110 G-4c/R6 - come G-4b/R6 ma con radar FuG220 SN-2 versione "c".
Bf 110 G-4c/R4 - come G-4c/R3 ma con quattro MG 151/20 da 20 mm anziché la classica configurazione /R3 di 2x20 mm e 2x30 mm. Discretamente diffusa, era un tentativo di standardizzare la manutenzione e il rifornimento di munizioni.
Bf 110 G-4d/R3 - come G-4c/R3 ma con antenne radar più semplici ed aerodinamiche.

Bf 110 H

La Versione H doveva succedere alla G; fu sviluppata con alterne vicende fra il 1943 ed il 1945. La Luftwaffe non era molto convinta di continuare a sviluppare nuove versioni del Bf 110 dopo il 1943, poiché la macchina sembrava aver raggiunto le massime prestazioni ammissibili dal progetto aerodinamico (ormai di vecchia concezione); e contemporaneamente le attenzioni dell'Aviazione tedesca si stavano spostando sul più moderno e veloce Messerschmitt Me 410. Tuttavia, nel tentativo di mantenerlo tecnologicamente aggiornato, fu comunque prevista la Versione H del Bf 110, con motori più potenti e struttura ulteriormente irrobustita; nuovo tipo di cloche; ruotino di coda retrattile; alcune modifiche estetiche. Quanto alla produzione e all'eventuale impiego operativo, però, tutte le Fonti riportano notizie molto vaghe e dubbie. Alcuni Storici sostengono che la H rimase solo a livello progettuale. Altri Storici, invece, facendo osservare i dettagli costruttivi di alcuni Bf 110 fotografati nel 1945, affermano che trattavasi probabilmente dei primi H. Ad ogni modo, gli Storici concordano che le versioni H come da progetto, previste per la produzione, furono sicuramente:

Bf 110 H2/R1 - Zerstörer diurno, "PulkZerstörer", corrispettivo G-2/R1.
Bf 110 H2/R3 - Zerstörer diurno, PulkZerstörer, corrispettivo G-2/R3.
Bf 110 H-3 - Fotoricognitore, corrispettivo G-3/R3.
Bf 110 H-4 - Caccia Notturno, corrispettivo G-4.
Bf 110 H-4/U7 - Caccia Notturno, corrispettivo G-4/U7.
Bf 110 H-4/U8 - Caccia Notturno, corrispettivo G-4/U8.

Le versioni H da Caccia Notturna avrebbero impiegato, presumibilmente, i radar FuG228 SN-3 oppure FuG240, sviluppati tra il 1944 ed il 1945.

La Produzione Industriale

La produzione industriale del Bf 110 raggiunse complessivamente i 6170 esemplari. Va notato che non sempre l'entrata in servizio di nuove versioni determinò automaticamente la cessione della produzione delle vecchie versioni. Moltissime sotto-versioni, inoltre, si sovrapposero nella produzione; e in alcuni casi vi fu addirittura il "roll-back": poco dopo l'entrata in produzione di una nuova sotto-versione, la Luftwaffe decise di ritornare a produrre la versione immediatamente precedente.

La produzione in serie vera e propria del Bf 110 inizia nel gennaio 1939 con la versione C; mentre le precedenti versioni A e B furono prodotte rispettivamente in soli 10 e 45 esemplari. Le industrie Messerschmitt AG di Augusburg e Haunstetten furono inizialmente i principali impianti di produzione di Bf 110. Dal gennaio all'agosto 1939, la fornitura di Bf 110 alla Luftwaffe fu decisamente modesta: una media di circa 20 esemplari al mese, poichè i massimi sforzi produttivi erano concentrati sui caccia Messerschmitt Bf 109 e sui vari bombardieri; i quali tralaltro assorbivano anche la produzione di motori aeronautici. Il 31 agosto 1939, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, i Bf 110 in servizio erano complessivamente 159. Dal settembre 1939, altre due fabbriche, ovvero gli stabilimenti Focke-Wulf di Kassel e la Gothaer Waggonfabrik (GWF) di Gotha, si aggiunsero alla catena produttiva, e il rateo di Bf 110 forniti alla alla Luftwaffe raggiunse le 30 unità al mese, in attesa di ulteriori potenziamenti della produzione, non appena l'industria Daimler-Benz fosse riuscita a fornire un maggior numero di motori.

Soltanto dal gennaio 1940 la produzione salì decisamente e si stabilizzò a 102 Bf 110 al mese; il che consentì alla Luftwaffe di riuscire ad attrezzare fino a 11 Zerstörer Gruppen entro l'estate, per la Battaglia d'Inghilterra; durante la quale comparve la nuova versione D. Tuttavia, la versione C rimase in produzione sino alla primavera 1941, quando le fabbriche stavano già producendo la nuovissima versione E dal febbraio 1941 e, da diversi mesi, anche la D. Il fatto che due-tre versioni principali fossero contemporaneamente in produzione, tralaltro con sotto-versioni, comportò incidentalmente un calo della media produttiva già dall'inizio del 1941; che scese sotto i 100 Bf 110 al mese. Nell'estate 1941, la comparsa della nuova versione F complicò ulteriormente la catena produttiva, e la media scese a circa 80 Bf 110 al mese. Tuttavia, questo calo della produzione non preoccupava affatto la Luftwaffe, che stava dall'autunno 1941 stava già ricevendo il nuovo Messerschmitt Me 210, il successore designato del Bf 110, che aveva già superato la fase sperimentale. Per fare spazio alla produzione del nuovo Zerstörer, nell'ottobre 1941 le industrie Messerschmitt AG cessarono la produzione del Bf 110, e nel dicembre 1941 cessò anche la produzione da parte della GWF. Come conseguenza, la produzione di Bf 110 all'inizio del 1942 risultò quasi azzerata (rimaneva solo la Focke-Wulf, che produceva solo pochi F al mese); e i reparti operativi dotati di Bf 110, perdita dopo perdita, si erano già ridotti "al lumicino": già alla fine del dicembre 1941, la Luftwaffe era rimasta con soli 44 Bf 110 Zerstörer diurni; dei quali soltanto 28 risultavano ancora attivi al 13 dicembre; soprattutto a causa delle logoranti battaglie sul Fronte orientale. All'inizio del 1942, invece, la caccia notturna disponeva ancora di quasi 300 Bf 110, semplicemente perchè le perdite dei reparti da caccia notturna erano molto più rare, rispetto alle perdite nelle battaglie diurne.

Tuttavia, con grande costernazione da parte dei vertici della Luftwaffe, il Messerschmitt Me 210 si rivelò un aereo mediocre, anche a causa di alcune modifiche apportate all'ultimo momento per adattarlo alla produzione industriale. I nuovi reparti di Me 210 subirono molte perdite per incidenti o inconvenienti in volo; pertanto la diffusione del Messerschmitt Me 210 fu limitata e definitivamente interrotta dalla fine del 1942; mentre nel frattempo la Luftwaffe tornò a commissionare i Bf 110; in attesa che gli studi sul Messerschmitt Me 410 (una versione migliorata del Me 210) dessero i loro frutti. Già dal febbraio 1942, la Messerschmitt AG e la Gothaer Waggonfabrik (GWF) furono sollecitate a riprendere la produzione dei Bf 110 F, con un ritmo di 60 aerei al mese; e la Messerschmitt fu invitata a studiare una nuova versione aggiornata. Così, dal maggio 1942 entrò in produzione la G, ad un ritmo di 60-80 aerei al mese, che soppiantò quasi immediatamente la F, e risultò di gran lunga la variante di Bf 110 più prodotta nel corso della Guerra. Dall'inizio del 1943 la produzione del Bf 110 G salì repentinamente a oltre 125 aerei al mese, principalmente per rinforzare i ranghi della Luftwaffe come intercettore di bombardieri, sia diurno che notturno. Le sotto-versioni Zerstörer del Bf 110 G furono prodotte sino all'inizio del 1944, quando la produzione lasciò definitivamente il passo al Messerschmitt Me 410; mentre le sotto-versioni da caccia notturna rimasero in produzione praticamente sino alla fine della Guerra. In totale, la versione G totalizzò oltre 3500 esemplari.

Analisi del Bf 110 in azione

Zerstörer diurno

Il periodo compreso fra il 1939 ed il 1942 fu quello che, teoricamente, offrì le migliori possibilità di impiego per il Bf 110 come Zerstörer diurno; in quanto il caccia pesante tedesco risultava essere ancora qualitativamente valido, rispetto al livello medio della tecnologia aeronautica europea; nonché adatto a molteplici missioni. Tuttavia, poiché la Luftwaffe sopravvalutò la capacità di combattimento del Bf 110, giunse ad affidargli missioni fin troppo rischiose; con i conseguenti disastri operativi dell'estate 1940. Le elevate perdite sofferte dagli Zerstörer Geschwader (Stormo Distruttori) nella Battaglia d'Inghilterra scossero profondamente i vertici della Luftwaffe, sollevando molti dubbi sulla effettiva capacità del Bf 110 di ricoprire il ruolo di Zerstörer come lo intendeva la Luftwaffe negli Anni trenta. La strategia tedesca per l'effettuazione del bombardamento strategico prevedeva l'impiego degli Zerstörer come caccia di avanguardia dei bombardieri strategici, per "sfondare" le difese aeree nemiche, sia in aria che al suolo; ma il Bf 110 fallì nel compito assegnato, dimostrando alcune debolezze nel dogfight, in particolare contro i caccia monomotori nemici; contribuendo a ridurre le possibilità di vittoria della Luftwaffe contro la Royal Air Force nel 1940. In compenso, il Bf 110 eccelse in ruoli che paradossalmente erano considerati "secondari" nel concetto originario di Zerstörer, ovvero come cacciabombardiere ed intercettore; e che in ultima analisi risultarono tatticamente più utili alla Luftwaffe.

Dogfight

Negli anni compresi fra il 1939 ed il 1942, la velocità orizzontale massima dei migliori caccia impegnati in guerra, sia degli Alleati che dell'Asse, si collocava fra i 560 e i 630 km/h; pertanto le varie versioni Zerstörer del Bf 110, con la loro velocità orizzontale massima compresa fra i 540 e i 595 Km/h, non risultavano troppo svantaggiate in velocità. Il rapporto peso/potenza motori delle varie versioni Zerstörer non era eccellente, ma garantiva comunque decenti accelerazioni e discrete velocità iniziali di salita.

Quanto all'agilità di manovra del Bf 110, il discorso era invece più complesso; e il caccia pesante tedesco mostrava alcune debolezze, durante il dogfight contro i caccia nemici, specie se monomotori. Sebbene il raggio di virata fosse abbastanza stretto come quello di molti caccia monomotori coetanei, quali ad esempio il Bf 109 E e lo Hawker Hurricane, quindi decisamente competitivo; per contro l'elevata massa complessiva, il carico sulla superficie alare e la notevole apertura alare, dovuti alla natura di bimotore del Bf 110, comportavano inevitabilmente una velocità di rollio delle ali un po' inferiore a quella dei caccia monomotori nemici. Ciò impediva l'esecuzione di acrobazie aeree e/o "manovre evasive" particolarmente rapide; e quindi poteva risultare davvero difficile, per il Bf 110, riuscire a "scrollarsi di dosso" un caccia monomotore nemico all'inseguimento. Al contrario, la maggior parte dei caccia monomotori nemici potevano facilmente allontanarsi dalla linea di tiro di un Bf 110 all'inseguimento, semplicemente cambiando più volte la direzione di virata e variando la quota. Il Bf 110 diventava pericolosamente competitivo soltanto negli scontri frontali, nei quali poteva sfoderare la potenza di fuoco; nonché nei duelli all'inseguimento reciproco prolungato. Difatti, se il caccia nemico manteneva la virata sempre nella stessa direzione, il Bf 110 nella maggior parte dei casi riusciva a mantenere l'inseguimento e magari a "stringere" la virata, fino a portare le proprie armi a tiro.

Per compensare la minore agilità acrobatica del Bf 110 rispetto ai caccia monomotori nemici, era presente (tra l'altro come previsto dalla formula Zerstörer) il secondo uomo di equipaggio, nel ruolo di navigatore/mitragliere di coda. Nelle versioni dalla A alla F, la difesa di coda era affidata ad una singola mitragliatrice MG 15 da 7,92 mm montata su affusto, che doveva essere manovrata a spalla dal mitragliere, come negli scontri terrestri di fanteria. Le angolazioni di puntamento utile verso la coda erano di circa 30° a destra e sinistra, e circa 45° verso l'alto. Quando il pilota non riusciva a "scrollarsi di dosso" un caccia avversario attaccante alle spalle, il mitragliere di coda apriva il fuoco puntando direttamente sull'abitacolo o sul motore del caccia nemico, cercando così di intimidire il pilota avversario per farlo desistere dall'attacco ed allontanarlo. Il mitragliere poteva riuscire ad abbattere il caccia nemico attaccante, ma era un evento piuttosto raro. Difatti, il puntamento della mitragliatrice di coda era molto difficile, specie durante i movimentati dogfight che coinvolgevano vari aerei: ad ogni manovra del Bf 110 il mitragliere doveva correggere continuamente la mira. Inoltre, la singola MG 15 non offriva un sufficiente potere difensivo contro i caccia nemici più robusti o pilotati da nemici ostinati e decisi ad attaccare. Nella versione G (e nell'ipotetica H) questo problema fu parzialmente risolto con l'adozione di due MG 81Z binate, che sparavano una rosa di proiettili molto più ampia e densa, rispetto a quella creata dalla singola MG 15; ma rimaneva il problema che trattavasi comunque di armi "a braccio", decisamente difficili da usare durante le acrobazie aeree. Tale problema fu successivamente risolto nei Messerschmitt Me 210 e Messerschmitt Me 410, i successori designati del Bf 110, adottando barbette in fusoliera telecomandate da una cloche elettromeccanica associata ad un mirino giroscopico.

Date queste problematiche, le squadriglie di Bf 110 Zerstörer, se ne avevano la possibilità, tentavano di impiegare alcune tattiche di combattimento, prima di impegnarsi nel puro dogfight contro i caccia nemici (ad esempio, mettendosi con le spalle al sole). In attacco, i Bf 110 tentavano sempre di rimanere molto vicini l'un l'altro e di non sparpagliarsi; solitamente il caposquadriglia e i capi-sezione erano gli unici che attaccavano, mentre gli altri si limitavano a coprir loro le spalle. Se il combattimento contro i caccia nemici non progrediva a favore dei caccia tedeschi, allora gli Zerstörer si stringevano sulla difensiva, solitamente adottando la tattica del "Circolo degli Squali": tutti i Bf 110 della squadriglia iniziavano a volare in un larghissimo cerchio, in modo tale che ciascun componente della squadriglia poteva coprire le spalle al Bf 110 che volava più avanti. Tuttavia, per mantenere questa tattica difensiva erano necessari piloti esperti.

Dal 1943, e in particolare dall'estate, su tutti i Fronti inziarono a comparire vari caccia nemici di nuova generazione, che risultarono molto più competitivi del Bf 110 ; finché nel 1944 il caccia pesante tedesco poteva considerarsi ormai obsoleto e troppo svantaggiato per sostenere un dogfight contro i caccia monomotori più moderni.

Cacciabombardiere [14]

La carriera del Bf 110 come cacciabombardiere iniziò con la versione C-4/B nel giugno 1940, dotata di due attacchi ventrali ETC 250 per due bombe SC 250 da 250 Kg. La versione C-4/B fu consegnata al Gruppo sperimentale EGR210 assieme ai Bf-109E-4/B ed ai nuovissimi Messerschmitt Me 210 per testare operativamente il ruolo dei cacciabombardieri e studiarne tattiche di impiego, dato che fino a quel momento nella Luftwaffe il trasporto di bombe era stato prerogativa esclusiva dei bombardieri. Poco dopo giunsero anche i Bf 110 C-6 con cannone MK 101 Anticarro da 30 mm, in luogo dei cannoni frontali MG FF da 20 mm ; nonché i Bf 110 D. Lo EGR210 entrò in azione durante la Battaglia d'Inghilterra ed ottenne promettenti risultati negli attacchi contro le navi britanniche, nel Canale della Manica, nonché contro obiettivi terrestri sulla costa e l'immediato entroterra britannico. Apparve chiaro che se il Bf 110 aveva la possibilità di operare in condizioni di relativa superiorità aerea nella zona, o quantomeno scortato da caccia monomotori amici, il suo potere offensivo come cacciabombardiere era notevole. I mitragliamenti condotti con il potente armamento frontale, nonché i bombardamenti in planata, distruggevano la maggior parte dei bersagli assegnati. Ciò risultò particolarmente evidente sul Fronte Orientale, dove i Bf 110 furono chiamati al ruolo di "artiglieria volante" già durante l'Operazione Barbarossa. Nella sola estate 1941, dal 22 giugno al 27 settembre, i Bf 110 del solo Gruppo II/ZG26 distrussero al suolo 741 aerei (mitragliamento di aereoporti), 148 carri armati, 166 postazioni di artiglieria, 3280 veicoli, 68 locomotive ferroviarie e 50 treni (in particolare, un treno blindato); oltre al bombardamento di numerose postazioni difensive nemiche, alla distruzione di quattro ponti e all'abbattimento di 96 aerei nemici; iniziando a meritarsi effettivamente il soprannome di "Distruttori".

La necessità della Kriegsmarine (Marina da Guerra tedesca) di avere appoggio dalla Luftwaffe per condurre operazioni anti-nave, nonché per proteggere le navi tedesche in alto mare, portò alla nascita di almeno quattro tipi di Bf 110 denominati "Langstrecken Zerstörer" ("Distruttore a lunga autonomia"). Primo di questa famiglia di "cacciabombardieri navali", nonché caso particolare, fu il Bf 110 D-1/R1 "Dachelbauch" : esteticamente diverso da tutti gli altri Bf 110, per la presenza di un serbatoio di bordo maggiorato, da 1200 litri, detto "a pancia di bassotto" ("Dachelbauch"), per aumentare notevolmente l'autonomia. Aveva un lunghissimo raggio di azione, essendo stato concepito per la ricognizione armata contro obiettivi navali; in particolare per attaccare navi nemiche in alto mare, partendo da aereoporti sulle coste della Norvegia o del Mediterraneo. Questo esperimento si rivelò pericoloso, per via dei vapori di benzina che rimanevano nel grosso serbatoio ventrale, che aumentavano la vulnerabilità dell'aereo al fuoco nemico; nonché rendevano poco sicuro anche il semplice atterraggio. L'esperimento fu abbandonato in pochi mesi, dopo alcuni tragici incidenti. Comunque, l'idea del "Langstrecken Zerstörer" per operazioni navali non fu affatto abbandonata; il "Dauchelbauch" venne sostituito dal 'D-1/R2', un normale Bf 110 con la predisposizione per due serbatoi alari supplementari sganciabili da 900 litri; al quale succedettero il D-3 e lo E-2, che oltre ai serbatoi sganciabili da 900 litri presentavano altre piccole modifiche, specifiche per le lunghe operazioni anti-nave.

Versione dopo versione, i Bf 110 cacciabombardieri furono progressivamente potenziati nell'armamento offensivo, per ottenere effetti distruttivi sempre maggiori; nonché miglioramenti nella protezione passiva dell'equipaggio, con graduali aumenti delle armature. La prima versione massicciamente armabile fu la E dell'inizio 1941: l'armamento di caduta poteva raggiungere i 1200 Kg di bombe; ed oltre alle normali bombe tipo "SC", potevano essere montate bombe "SD" a frammentazione (sia da 50 Kg che da 250 Kg); oppure contenitori di spezzoni incendiari, sia del tipo "AB500" che del tipo "AB24" alari. Tuttavia, la versione E soffriva di modesta potenza dei motori; in quanto dalla versione C4/B il peso a vuoto dell'aereo era comunque aumentato. La situazione migliorò con la versione F-1, finché con la versione G-2 del 1942 si raggiunse la piena maturità del Bf 110 per l'attacco al suolo, con un considerevole livello di armatura e motori di potenza adeguata.

I successi del Bf 110 come cacciabombardiere non evitarono però il progressivo accumularsi di perdite di aerei, dovute principalmente al fuoco contraereo nemico: il tipico rischio per qualsiasi aereo d'attacco a bassa quota.

Intercettore e PulkZerstörer

Il 18 dicembre 1939 i Bf 110 C dei Gruppi I/ZG76 e II/ZG76 debuttarono come "Distruttori di Bombardieri" abbattendo nove Vickers Wellington della Royal Air Force durante la Battaglia della Baia di Jade senza subire alcuna perdita. [15] Seguirono altri facili successi, dovuti principalmente al fatto che i bombardieri avversari effettuavano le loro missioni senza scorta di caccia amici. Quasi la totalità dei bombardieri esistenti, nei primi anni di Guerra, non avevano ne l'agilità di manovra ne la velocità sufficientemente elevate per sfuggire all'intercettazione dei Bf 110 ; pertanto i caccia pesanti tedeschi erano sempre in vantaggio tattico; in particolare se opportunamente diretti via radio da un Centro di Coordinamento Caccia collegato a stazioni radar, che individuavano anticipatamente e costantemente la posizione dei bombardieri nemici.

I bombardieri disponevano della difesa dei mitraglieri di bordo; i quali potevano creare qualche problema agli intercettori, specie se i bombardieri volavano in formazione molto "stretta" per aiutarsi vicendevolmente nella difesa. Tuttavia, nei primi anni di Guerra, la maggior parte dei modelli di bombardieri non erano avversari temibili per i Bf 110, ed alcuni presentavano "punti ciechi" nella loro difesa: ad esempio, i bombardieri bimotori della Royal Air Force erano spesso indifesi nella parte ventrale. Nei primi anni di Guerra, pertanto, gli intercettori Bf 110 si regolavano caso per caso: una volta giunti in contatto visuale con lo stormo bombardieri (generalmente bimotori), dapprima cercavano di identificarne con sicurezza i modelli, per intuire i possibili punti meno difesi da mitraglieri; quindi manovravano per attaccare il lato più vulnerabile del nemico. I Bf 110 si avvicinavano "a tutta manetta" e possibilmente con un rapido passaggio "a sciabola" di pochi secondi, per rendere più difficile il puntamento ai mitraglieri di bordo dei bombardieri nemici. I piloti di Bf 110 sapevano di disporre di una potenza di fuoco che, già nelle prime versioni, poteva considerarsi del tutto ragguardevole: le quattro MG 17 da 7,92 mm e i due cannoni MG FF da 20mm, montati sul muso dello Zerstörer, rovesciavano sul nemico una pioggia di 98 colpi al secondo, tra l'altro concentrati su una rosa abbastanza ristretta; il che generalmente consentiva al Bf 110 di abbattere un bombardiere medio (bimotore) nemico con un solo, devastante passaggio di attacco. Pertanto, anche i passaggi "a sciabola" di pochi secondi erano molto fruttuosi. Dall'estate 1940, inoltre, la potenza di fuoco e l'armatura dei Bf 110 furono progressivamente aumentate, dalla versione C-4 in poi, a mano a mano che entrarono in azione nuove generazioni di bombardieri nemici, sempre più robusti e meglio difesi.

Nell'agosto 1942 la Ottava USAAF arrivò in Gran Bretagna, con i suoi bombardieri quadrimotori B-17 Flying Fortress, che si dimostrarono veramente "ossi duri" per i Bf 110. Il notevole armamento difensivo e la notevole resistenza strutturale dei B-17 misero in seria difficoltà gli intercettori tedeschi; e in particolare resero del tutto inutili le MG 17 da 7,92 mm. Pertanto, dalla primavera 1943 furono introdotti nuovi "Rüstsäze" per la recente versione 'G' del Bf 110, atti a fronteggiare i bombardieri strategici statunitensi. Alla normale capacità dei G-2 , ereditata dagli F, di caricare una coppia di cannoni aggiuntivi da 20 mm o 30 mm installati in una gondola ventrale, fu diffusamente aggiunta la modifica G-2/R3, che introduceva due cannoni MK 108 da 30 mm al posto delle classiche quattro MG 17 da 7,92 mm sul muso. Sebbene molto potenti, gli MK 108 richiedevano comunque l'avvicinamento ai B-17 per abbatterli, con conseguente esposizione al fuoco difensivo nemico. Al fine di riuscire quantomeno a "rompere le formazioni" di B-17, in modo tale da allontanare i bombardieri l'uno dall'altro ed attaccare quelli più isolati, la Luftwaffe decise di sperimentare altri "Rüstsäze", che prevedevano l'uso di armi molto pesanti, quali batterie di lanciarazzi Werfergranate 21: i Bf 110 armati con tali lanciarazzi vennero soprannominati "PulkZerstörer", ovvero "Distruttori di Formazioni".

Nato quasi per caso, il ruolo di "PulkZerstörer" finì per diventare definitivo, nella carriera del Bf 110 quale intercettore diurno. Poiché il Bf 110 era uno dei pochissimi caccia tedeschi, assieme al Messerschmitt Me 410, capaci di trasportare batterie di quattro o sei Werfergranate 21, questi lanciarazzi divennero praticamente una dotazione fissa dei Bf 110 dall' estate 1943 in poi. Essendo armi pesanti e non aerodinamiche che limitavano, in parte, l'agilità e la velocità dell'aereo, la vulnerabilità ai mitraglieri nemici risultò aumentata. Pertanto, oltre ai Werfergranate 21, i Bf 110 caricarono spesso anche i "Rüstsäze" /R1 o R/4, con cannone a lungo raggio da 37 mm ; che teoricamente consentiva l'abbattimento di un quadrimotore con pochi colpi, restando fuori della portata di tiro dei mitraglieri nemici. Queste configurazioni di armamenti super-pesanti, che univano cannoni da 30 mm sul muso, con quattro o sei Werfergranate 21, più cannone da 37 mm oppure una coppia di cannoni aggiuntivi da 20 mm o 30 mm in gondola ventrale, sicuramente garantirono ai Bf 110 "PulkZerstörer" molte vittorie aeree, in particolare nelle battaglie aeree del 1943. Ma, altrettanto sicuramente, i Bf 110 videro compromessa la loro originaria agilità, rischiando di diventare facili prede dei caccia di scorta americani a lungo raggio; che iniziarono a comparire a fianco dei bombardieri strategici USAAF tra la fine del 1943 e l'inizio del 1944. La Luftwaffe, considerando essenziale il ruolo dei "PulkZerstörer" Bf 110 e Messerschmitt Me 410, tentò quasi sempre di proteggerli assegnando loro squadriglie di Bf 109 o Fw 190 come scorta ravvicinata contro i caccia nemici; ma le furiose e titaniche battaglie aeree del 1944 provocarono comunque pesantissime perdite alle unità Bf 110.

Caccia Notturno

(da completare)

Il "cavallo da tiro"

La validità del Bf 110 come aereo da combattimento è sempre stata dibattuta vivacemente, tra gli Storici dell'Aviazione della Seconda Guerra Mondiale, arrivando a creare fazioni di "sostenitori" del Bf 110, che lo dipingono entusiasticamente; e fazioni di "detrattori" del Bf 110, che ne evidenziano i difetti e lo definiscono "mediocre". A tutt'oggi, è difficile trarre delle conclusioni completamente oggettive, senza eccedere nelle critiche o nelle lodi di questo aereo. Il problema fondamentale, al centro della disputa, è che nessuna versione del Bf 110 riuscì mai a combattere davvero efficacemente i caccia monomotori nemici di pari generazione o ad elevate prestazioni. Nel dogfight, il Bf 110 poteva vincere contro i caccia monomotori soltanto facendo ricorso a particolari tattiche e/o posizioni di vantaggio sul nemico e/o cooperazione con altri compagni di squadriglia. Inoltre, il pilota e il mitragliere di coda del Bf 110 dovevano essere, possibilmente, entrambi esperti e molto affiatati; per avere maggiori possibilità di sopravvivenza agli attacchi nemici.

La maggior parte degli Storici dell'Aviazione concordano, comunque, nel definire il Bf 110 come il "cavallo da tiro della Luftwaffe" [16] : un "tuttofare" che fu destinato a rimanere un po' in ombra, rispetto ai "cavalli da corsa" come il Messerschmitt Bf 109 od il Focke-Wulf Fw 190; ma che senza dubbio dimostrò di essere molto utile, versatile ed affidabile. Non si hanno notizie di particolari tendenze del Bf 110 a sviluppare guasti meccanici; ne di tendenze anomale a sviluppare "stalli" e "spin" durante il dogfight; ed operò sempre senza troppi problemi in qualsiasi condizione, anche nei climi più estremi, dalla Norvegia alla Libia.

 
Squadra di Bf 110 a terra sul fronte occidentale, maggio 1940

Il Bf 110 fu un aereo sicuramente eccellente per gli standard tecnologici ed aerodinamici della prima metà degli Anni trenta. [17]Ma poi, dalla seconda metà degli Anni trenta agli Anni quaranta, i notevoli e rapidissimi progressi tecnologici che si ebbero, a livello mondiale, nel campo della progettazione Aeronautica, fecero "invecchiare" precocemente il Bf 110, anno dopo anno, sino a farlo diventare un aereo tecnologicamente obsoleto già nella seconda metà della Seconda Guerra Mondiale; anche se i progettisti della Messerschmitt tentarono di mantenerlo sempre aggiornato. Le versioni "F" e "G" si potevano ancora considerare discretamente al passo con i tempi, nel 1942; ma poi dovettero soccombere definitivamente ai caccia nemici delle generazioni 1943 e 1944, come ad esempio gli americani P-38J, P-47 e P-51: più veloci del Bf 110 di ben oltre 100 Km/h a tutte le quote, nonché dotati di migliori caratteristiche generali per il dogfight.

Comunque, per tutta la sua carriera il Bf 110 mantenne un potenziale notevolissimo e, dalla versione C, ebbe anche una gradevole linea estetica, molto arrotondata e armoniosa. Nel complesso, quantomeno fino al 1942, il Bf 110 poté considerarsi un buon velivolo ed un'ottima macchina da guerra: abbastanza veloce, molto ben armato, facile e gradevole da pilotare[18], molto stabile come piattaforma di tiro, il che aumentava le possibilità di colpire il bersaglio con le armi di bordo. Sicuramente, fu un aereo migliore di molti altri progetti di Caccia Distruttori dell'epoca, che si rivelarono troppo scadenti nelle prestazioni.

Va infine notato che, nonostante i limiti del Bf 110, la Luftwaffe continuò a svilupparlo e migliorarlo fino alla fine della guerra, senza mai abbandonarne la produzione; nonostante già dal 1943 si potesse considerare un aereo "superato". Probabilmente, la spiegazione risiede nel fatto che il successore designato, il Messerschmitt Me 410, presentava alcuni difetti e mancava di alcuni pregi, per i quali il Bf 110 risultava essere ancora uno Zerstörer tatticamente valido. [19]


Reparti di Bf 110

(da completare)

Gli Assi del Bf 110

 
Helmut Lent

Il più grandi assi del Bf 110 combatterono nel ruolo di Cacciatori Notturni. Molti di loro caddero in combattimento (KIA) o a seguito di incidenti. Ecco un elenco dei primi cinque maggiori Assi che conseguirono tutte, o la maggior parte, delle loro vittorie aeree volando sui Bf 110:

  • Maggiore Heinz-Wolfgang Schnaufer (16 febbraio 1922 – 15 luglio 1950), soprannominato "Il Fantasma Notturno di Sint-Truiden"; 121 vittorie aeree; "Cavaliere della Croce di Ferro con Fronde di Quercia, Spade e Diamanti".
  • Tenente Colonnello Helmut Lent (13 giugno 1918 – 7 ottobre 1944), ritratto nella foto a sinistra; 110 vittorie aeree; Promozione a Colonnello postuma; "Cavaliere della Croce di Ferro con Fronde di Quercia, Spade e Diamanti".
  • Colonnello Werner Streib (13 giugno 1911 – 15 giugno 1986); 68 vittorie aeree; "Cavaliere della Croce di Ferro con Fronde di Quercia e Spade".
  • Capitano Manfred Meurer ((8 settembre 1919 – 22 gennaio 1944); 65 vittorie aeree; "Cavaliere della Croce di Ferro".

Tra i piloti di Bf 110 vi furono inoltre personaggi che non raggiunsero i vertici della classifica degli Assi per numero di vittorie aeree; ma ebbero comunque importanza particolare per determinate imprese o per ruoli ricoperti. Vogliamo ricordare:

  • Capitano Herbert Kutscha (...); 47 vittorie aeree; "Cavaliere della Croce di Ferro". Fu probabilmente il maggiore Asso di Bf 110 nelle missioni di attacco al suolo. Volando con il II/ZG-1, nel Fronte Orientale, fu accreditato della distruzione al suolo di: 44 aerei (mitragliamento di aereoporti), 41 carri armati, 15 treni, 11 postazioni di artiglieria, 157 camion o autoblindo.
  • Tenente Colonnello Hans-Joachim Jabs (14 novembre 1917 - 26 ottobre 2003); 50 vittorie aeree; "Cavaliere della Croce di Ferro con Fronde di Quercia". Fu il pilota di maggior successo nel dogfight diurno contro i caccia nemici monomotori (avversari molto impegnativi per il Bf 110), volando con il ZG-76: 16 caccia nemici abbattuti, tra i quali diversi Supermarine Spitfire, che all'epoca erano considerati avversari imbattibili, per un caccia pesante come il Bf 110.
  • Colonnello Wolfgang Falck (19 agosto 1910 - 13 marzo 2007); 7 vittorie aeree; "Cavaliere della Croce di Ferro"; è considerato "il Padre della Caccia Notturna tedesca": organizzò tutto il sistema della difesa notturna del Reich, collaborando con il Generale Josef Kammhuber; e dal luglio 1943 entrò nelle alte sfere della Luftwaffe, partecipando al coordinamento generale della difesa aerea del Reich.

Operatori

  Croazia
  Germania
  Italia
  Romania
  Ungheria

Note

  1. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  2. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  3. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  4. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  5. ^ Fonte principale: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  6. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  7. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  8. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  9. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  10. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  11. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  12. ^ Tutte le caratteristiche delle varie versioni del Bf 110 fanno riferimento alla Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  13. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  14. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  15. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  16. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  17. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  18. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
  19. ^ Fonte: Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma

Bibliografia

  • (IT) Rivista "Aerei nella Storia", n°36 Giugno-Luglio 2004, West-Ward Edizioni, Parma
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