Demografia d'Italia

dati demografici della popolazione italiana

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Voce principale: Italia.
Densità della popolazione italiana per provincia

Con 60.626.442 di abitanti (al 1º gennaio 2011)[1], l'Italia è il quarto paese dell'Unione europea per popolazione (dopo Germania, Francia e Regno Unito) ed il 23º al mondo. Il Paese ha, inoltre, una densità demografica di 200,03 persone per chilometro quadrato, più alta della media europea.[2]

All'indomani dell'Unità, la popolazione italiana ammontava a poco più di 22 milioni. La crescita della popolazione fu abbastanza lenta negli ultimi decenni dell'Ottocento anche a causa dell'elevato numero di persone che emigravano all'estero. Nel Novecento, fino agli anni settanta l'aumento demografico fu invece più sostenuto e, a differenza della Francia, le perdite umane delle due Guerre mondiali non incisero molto. La popolazione italiana, tuttavia, è rimasta sostanzialmente invariata tra il 1981 e il 2001 (crescita zero), per poi riprendere ad aumentare nel primo decennio del III millennio, soprattutto per via dell'immigrazione.

Secondo le ultime rilevazioni dell'ISTAT al 1 gennaio 2010 i giovani fino a 14 anni di età sono 53.000 in più rispetto all'anno passato e rappresentano il 14% del totale. Le persone con oltre 65 anni d'età risultano in aumento di 113.000 unità e ormai rappresentano 1/5 della popolazione. Anche i cittadini stranieri sono in costante aumento e costituiscono il 7,1% del totale. Sotto il profilo demografico l'Italia si conferma uno dei paesi con il più basso tasso di natalità al mondo; nel 2010 il numero medio di nascite per donna è stimato a 1,40, di poco inferiore all'1,41 del 2009. La fecondità è dunque in una fase di assestamento. Si mantiene superiore a quella della metà degli anni '90, in cui si toccarono i minimi storici, ma ancora non ha raggiunto il livello considerato ottimale per una popolazione, ovvero il livello di sostituzione delle coppie, pari a circa 2,1 figli per donna.[3]

Evoluzione della demografia in Italia dopo l'Unità. Elaborazione di dati ISTAT.

Piramide delle età per l'Italia

La cosiddetta piramide delle età della popolazione italiana mostra una forte erosione alla base tipica della maggior parte delle Nazioni sviluppate, assumendo quella che viene chiamata forma a trottola. Questo fenomeno, ovvero l'invecchiamento della popolazione è dovuto alla diminuzione del tasso di natalità e al contemporaneo aumento della capacità di sopravvivenza e quindi della speranza di vita (con la conseguenza apparentemente paradossale dell'aumento del tasso di mortalità. In realtà questo aumenta perché la popolazione invecchia

Le fasce di popolazione più numerose sono quelle degli italiani nati durante il boom demografico degli anni sessanta.

Abitanti censiti (in migliaia)

Stranieri residenti censiti (in migliaia)

Natalità e mortalità

 
Numero di figli per donna. Elaborazione di dati ISTAT dal 1975 in poi.

A partire dalla metà degli anni novanta la natalità in Italia ha registrato una moderata ripresa, da molti attribuita al tasso di fecondità delle donne immigrate. Infatti, secondo le previsioni dell'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) la fecondità in Italia nel 2010 è stata di 1,40 figli per donna[4], ancora molto al di sotto della soglia di 2,1 che permette la costanza della popolazione, ma superiore al minimo di 1,18 figli per donna del 1995. L'aumento riguarda sia le donne italiane che le straniere, coinvolgendo in misura maggiore le regioni settentrionali (1,44 nel 2010) rispetto a quelle del Centro (1,37) e del Mezzogiorno (1,34).

Il tasso di natalità dell'Italia nel suo complesso è stato nel 2010 del 9,2 per mille. A livello regionale, il tasso di natalità più elevato si rileva in Trentino-Alto Adige (10,2 per mille) seguito a breve distanza dalla Campania e Lombardia (entrambe 9,8). Al terzo posto si collocano appaiate Lazio e Valle d'Aosta (9,6 per mille) seguite da Sicilia (9,5) e Veneto ed Emilia Romagna(9,4). I valori più bassi si registrano in Liguria (7,3 per mille), Molise (7,5) e Basilicata (7,9)[5].

L'11,4% delle nascite avvenute nel 2007 ha riguardato bambini stranieri.[6][7].

Il tasso di mortalità nazionale è del 9,7 per mille. La regione con il valore più alto è la Liguria (13,4‰), seguita da Friuli-Venezia Giulia (11,3‰), Toscana (11,1‰) e Piemonte ed Umbria (11,0‰). I tassi più bassi si riscontrano in Trentino-Alto Adige (8,3‰), Puglia (8,5‰), Campania (8,6‰) e Sardegna (8,7‰)[5].

Movimento naturale della popolazione

Anno Popolazione
1º gennaio
Nascite Tasso di
natalità in ‰
Tasso di
fecondità
Morti Tasso di
mortalità in ‰
1952 47.540.154 863.661 18,1 2,33 484.470 10,1
1953 47.792.434 860.345 17,9 2,31 484.527 10,1
1954 48.121.059 881.845 18,3 2,35 445.902 9,2
1955 48.476.568 879.130 18,0 2,33 449.058 9,2
1956 48.788.971 884.043 18,1 2,33 499.504 10,2
1957 49.051.924 885.812 18,0 2,33 483.558 9,8
1958 49.310.541 888.361 18,0 2,31 459.366 9,3
1959 49.639.684 910.628 18,3 2,38 454.547 9,1
1960 50.025.501 923.004 18,3 2,41 480.848 9,5
1961 50.373.901 924.203 18,3 2,41 460.009 9,1
1962 50.698.800 945.842 18,6 2,46 503.106 9,9
1963 51.060.100 978.143 19,1 2,55 514.000 10,0
1964 51.443.900 1.035.207 20,0 2,70 488.601 9,5
1965 51.906.800 1.017.944 19,5 2,66 516.922 9,9
1966 52.317.900 999.316 19,0 2,63 493.562 9,4
1967 52.720.100 962.197 18,2 2,53 507.845 9,6
1968 53.080.900 944.837 17,7 2,49 530.738 10,0
1969 53.390.601 949.155 17,7 2,51 530.348 9,9
1970 53.685.301 917.496 17,0 2,43 528.622 9,8
1971 53.958.400 911.084 16,8 2,41 515.318 9,5
1972 54.188.580 893.061 16,4 2,36 518.020 9,5
1973 54.574.113 887.953 16,2 2,34 544.461 9,9
1974 54.928.701 886.310 16,1 2,33 532.753 9,7
1975 55.293.037 841.858 15,1 2,21 556.019 10,0
1976 55.588.966 806.358 14,4 2,11 556.143 9,9
1977 55.847.553 757.281 13,5 1,98 547.011 9,7
1978 56.063.271 720.545 12,8 1,87 539.685 9,6
1979 56.247.019 682.742 12,1 1,76 541.825 9,6
1980 56.388.481 657.278 11,6 1,64 559.376 9,9
1981 56.479.287 628.113 11,1 1,59 540.764 9,5
1982 56.524.064 634.794 11,2 1,56 537.784 9,5
1983 56.563.031 612.936 10,8 1,51 563.807 9,9
1984 56.565.118 597.560 10,5 1,46 535.661 9,4
1985 56.588.319 589.233 10,4 1,42 549.529 9,7
1986 56.597.823 561.972 9,9 1,35 545.189 9,6
1987 56.594.488 560.265 9,8 1,33 534.993 9,4
1988 56.609.376 577.856 10,2 1,36 537.545 9,4
1989 56.649.201 567.268 10,0 1,33 531.557 9,3
1990 56.694.360 580.761 10,2 1,33 544.397 9,5
1991 56.744.119 556.175 9,8 1,31 547.131 9,6
1992 56.757.236 575.216 10,1 1,31 545.038 9,5
1993 56.960.300 552.587 9,6 1,27 555.043 9,7
1994 57.138.489 536.665 9,3 1,22 557.513 9,7
1995 57.268.578 526.064 9,1 1,18 555.203 9,6
1996 57.332.996 536.740 9,3 1,19 557.756 9,7
1997 57.460.977 540.048 9,3 1,21 564.679 9,8
1998 57.563.354 532.843 9,2 1,21 576.911 10,0
1999 57.612.615 537.242 9,3 1,22 571.356 9,9
2000 57.679.895 543.039 9,4 1,24 560.241 9,6
2001 56.915.744 535.282 9,3 1,25 548.254 9,6
2002 56.993.742 538.198 9,4 1,26 557.393 9,7
2003 57.321.070 544.063 9,4 1,29 586.468 10,2
2004 57.888.245 562.599 9,7 1,33 546.658 9,4
2005 58.462.375 554.022 9,5 1,32 567.304 9,7
2006[8] 58.751.711 560.010 9,5 1,35 557.892 9,4
2007[9] 59.131.287 563.933 9,5 1,36 570.801 9,6
2008[7] 59.619.290 576.659 9,6 1,42 585.126 9,8
2009[10] 60.045.068 568.857 9,5 1,41 591.663 9,8
2010[11] 60.340.328 561.944 9,3 1,40 587.488 9,7
Anno Popolazione
1º gennaio
Nascite Tasso di
natalità in ‰
Tasso di
fecondità
Morti Tasso di
mortalità in ‰

La speranza di vita alla nascita

La speranza di vita alla nascita in Italia era nel 2010 di 79,1 anni per gli uomini e 84,3 per le donne, in leggera crescita rispetto ai dati del 2005, 78,1 e 83,7 rispettivamente[12]. Sempre nel 2010 la speranza di vita a 65 anni, ovvero il numero di anni che in media una persona che ha attualmente 65 anni ha ancora da vivere, è di 18,3 per gli uomini e 21,9 per le donne. Da notare che per entrambi gli indicatori non vi sono significative differenze tra Nord, Centro e Sud.

Il progresso è notevole se si considera che nel 1880 in Italia la speranza di vita alla nascita era di 35,4 anni, divenuti 42,8 nel 1900, 54,9 nel 1930 e 65,5 nel 1959[13].

Città principali

  Lo stesso argomento in dettaglio: Comuni italiani con più di 50.000 abitanti.
Città principali[14]
Posizione Municipalità Popolazione
Roma 2.761.477
Milano 1.324.110
Napoli 959.574
Torino 907.563
Palermo 655.875
Genova 607.906
Bologna 380.181
Firenze 371.282
Bari 320.475
10ª Catania 293.458


 
Roma
 
Milano
 
Napoli
 
Torino
 
Palermo
 
Genova
 
Bologna
 
Firenze
 
Bari
 
Catania

Flussi migratori

 
Grafico della popolazione residente in Italia tra il 1982 e il 2010: la variazione dell'incremento annuo a partire dal 2002 mostra chiaramente il contributo dato dall'immigrazione al bilancio demografico nazionale.
  Lo stesso argomento in dettaglio: Immigrazione in Italia.

Contrariamente a quanto a volte viene detto sul declino demografico nazionale, la popolazione in Italia non si sta riducendo. Come risulta dai dati FAO, essa è stata sostanzialmente stabile durante gli anni ottanta, per ricominciare a salire a partire dagli anni novanta. Negli ultimi anni la crescita è stata più pronunciata. Tale crescita è stata causata quasi esclusivamente dall'immigrazione, in quanto il saldo naturale è stato o negativo o di poco superiore a 0. Quindi quello che decresce è il tasso di natalità della popolazione autoctona (che nel prossimo secolo sarà in forte declino), trend che peraltro finisce per coinvolgere anche gli immigrati di seconda generazione.

Al 1º gennaio 2010, secondo l'ISTAT, gli immigrati regolari in Italia costituivano il 7,1% della popolazione.

Anno Popolazione
1º gennaio
Popolazione
31º dicembre
Saldo naturale Saldo migratorio Variazione
2002[15] 56.993.742 57.321.070 -19.195 346.523 +5,7‰
2003[16] 57.321.070 57.888.245 -42.405 609.580 +9,9‰
2004[17] 57.888.245 58.462.375 15.941 558.189 +9,9‰
2005[18] 58.462.375 58.751.711 -13.282 302.618 +4,9‰
2006[19] 58.751.711 59.131.287 2.118 377.458 +6,5‰
2007[7] 59.131.287 59.619.290 -6.868 494.871 +8,3‰
2008[7] 59.619.290 60.045.068 -8.467 434.245 +7,1‰
2009[20] 60.045.068 60.340.328 -22.806 318.066 +4,9‰
2010[21] 60.340.328 60.626.442 -25.544 380.085 +4,7‰

Note

  1. ^ http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/bildem/20110524_00/testointegrale20110524.pdf
  2. ^ Italia: i residenti sono 60.387.000. Il 20% ha più di 65 anni, in Corriere della Sera. URL consultato il 19-2-2010.
  3. ^ In Italia 60,4 milioni di residenti: gli over 65 sono un quinto, gli stranieri il 7,1%, in IGN. URL consultato il 19-2-2010.
  4. ^ http://www.demo.istat.it/altridati/indicatori/2008/Tab_4.pdf
  5. ^ a b http://www.demo.istat.it/altridati/indicatori/2010/Tab_1.pdf
  6. ^ ISTAT - Cittadini Stranieri. Bilancio demografico anno 2007 e popolazione residente al 31 dicembre - Tutti i paesi di cittadinanza
  7. ^ a b c d ISTAT - Bilancio demografico Anno 2008 e popolazione residente al 31 dicembre
  8. ^ ISTAT Popolazione - Nota informativa (26-03-2007)
  9. ^ ISTAT - Indicatori demografici (08-02-2008)
  10. ^ http://demo.istat.it/altridati/indicatori/index.html
  11. ^ http://demo.istat.it/altridati/indicatori/index.html
  12. ^ http://www.demo.istat.it/altridati/indicatori/2008/Tab_5.pdf
  13. ^ M. Livi Bacci, Storia minima della popolazione del mondo, Bologna, Il Mulino, 1998, pag. 42
  14. ^ http://demo.istat.it/bil2010/index.html
  15. ^ ISTAT - Bilancio demografico Anno 2002 e popolazione residente al 31 dicembre
  16. ^ ISTAT - Bilancio demografico Anno 2003 e popolazione residente al 31 dicembre
  17. ^ ISTAT - Bilancio demografico Anno 2004 e popolazione residente al 31 dicembre
  18. ^ ISTAT - Bilancio demografico Anno 2005 e popolazione residente al 31 dicembre
  19. ^ ISTAT - Bilancio demografico Anno 2006 e popolazione residente al 31 dicembre
  20. ^ [1]
  21. ^ http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/bildem/20110524_00/testointegrale20110524.pdf

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