L'attività dei Cantieri navali di Voltri è stata fiorente nel XIX secolo, ma già nel XIII secolo nella zona sorgevano diversi cantieri. Questi costruivano feluche, sciabecchi, tartane, golette e leudi, e fra di essi nell' '800 si notano i cantieri Cerusa, che prendeva il nome dal torrente che sfociava poco distante.

Quasi tutte le imprese sorte nella zona zona erano di tipo familiare, come i Costaguta, i Pastorino, i Fava, i cui cantieri erano situati proprio a ridosso della chiesa di S. Erasmo, i Piccardo i Castagna o come i Baglietto a Varazze nel savonese.

Successivamente l'industria delle costruzioni navali conobbe un notevole sviluppo e nacquero le prime unità mercantili in ferro. Nel Cantiere Cerusa, rilevato dall'Ansaldo e che avrebbe chiusi i battenti nel dopoguerra, nel corso della seconda guerra mondiale furono costruite diverse corvette della Classe Gabbiano.

I cantieri Baglietto, che nel tempo sarebbero diventati punto di riferimento della nautica da diporto ligure e nazionale, all’inizio del XX secolo producevano piccole imbarcazioni di salvataggio per i grandi cantieri genovesi e MAS per la Regia Marina. Oltre a questo i cantieri producevano su commissione velocissime barche a vela da regata o motoscafi da competizione, che riscuoterono successi a livello internazionale.

Lo sviluppo economico seguito al dopoguerra, che ha permesso alla nautica da diporto una produzione più ampia, diede impulso ai cantieri del Ponente e, mentre cantieri per imbarcazioni da diporto sorgevano in tutta Italia, per diversi decenni la produzione di cantieri come Baglietto o Costaguta rimase all’avanguardia, occupando i segmenti più alti del mercato e anche la produzione di altri cantieri della zona rimase punto di riferimento del settore.

Per quanto riguarda la produzione per la Marina Militare nel dopoguerra dai Cantieri Costaguta sono uscite fino all'inizio degli anni sessanta diverse unità minori, quali il veliero Corsaro II ed alcuni dragamine.

Nel corso degli anni la nautica ha conosciuto fasi espansive e momenti critici, soprattutto che hanno spinto a rivedere l’organizzazione della produzione che ha riguardato molte delle più antiche imprese passate imprese, passate più volte di mano essendo venuta meno la proprietà famigliare. Inoltre l’emergere di nuovi protagonisti, come ad esempio il Gruppo Ferretti ha finito per spostare la produzione nella zona del levante genovese.

L'ultimo cantiere a resistere all'inevitabile declino è stato il cantiere Mostes che ha chiuso i battenti nel 1990 e viene usato solo per approdo e rimessaggio e nel quale vengono solamente eseguiti lavori di piccola manutenzione.

Cantieri navali di Pra'

A Pra', Delegazione della Città di Genova ed Ex-Comune, che si trova a levante di Voltri, sono esistiti, da tempo immemore, importanti cantieri navali per la costruzione di navi a vela. Si dice che Giulio Cesare, per la conquista della Gallia, abbia fatto costruire parte delle sue galee proprio a Pra'. Gli armatori camogliesi prediligevano i brigantini a palo dei rinomati cantieri navali di Pra', ancora oggi nel Museo Marinaro di Camogli si trovano quadri e documenti relativi a navi a vela costruite a Pra' che raggiunsero i novanta metri di lunghezza e le 1300 tonnellate di stazza. Nei cantieri di Pra' tra il 1835 e il 1887 erano state costruite ben 130 navi, principalmente bombarde, brigantini e brigantini a palo. Il legno maggiormente usato era quello di rovere, il teak ed il pitch-pine, il pino, l'abete. I grandi cantieri di Pra' erano i "Tixi" e "Durante" che si specializzarono nella costruzione di grandi brigantini a palo oceanici che hanno solcato i mari di tutto il mondo. L'ultimo cantiere navale praese a costruire navi in legno secondo le antiche tradizioni tramandate dai maestri d'ascia e calafati di Pra' è stato quello di Pietro Ferrari. Tra le ultime costruzioni, negli anni '70, il peschereccio "Rondine" (14 metri) e "G.B." (16 metri). Il Cantiere Ferrari ha cessato l'attività con la scomparsa dell'ultimo membro della famiglia, Pietro Ferrai, che ha strenuamente resistito ad operare sulla spiaggia di Pra' fino a che questa è stata ingoiata dalla discarica portuale. Infatti, purtroppo, i cantieri navali di Pra' sono stati spazzati via dalla costruzione del Porto di Pra',adibito alla movimentazione dei container, da taluni ancora erroneamente denominato "VTE (Voltri Terminal Europa)", nonostante che, a Voltri, di porto non ne sia presente neanche un metro. Nel canale di calma creato dal riempimento effettuato per la costruzione del suddetto porto, è stato realizzato un canale navigabile che costituisce oggi uno dei più grandi accosti per la nautica da diporto d'Italia, e un campo di regata internazionale per il canottaggio. A Pra' è rimasto attivo il cantiere Mostes, che costruisce e ripara imbarcazioni a vela in vetroresina ed effettua servizi di ormeggio e rimessaggio per la nautica.