Gatta di Sant'Andrea

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La gatta di Sant'Andrea, popolarmente denominata la gatta[1], era un monumento di origine medievale che si trovava nel piccolo sagrato della chiesa di Sant'Andrea a Padova. Il monumento, composto da una scultura in pietra raffigurante un leone posto su una colonna d'età romana, è stato abbattuto il 23 settembre 2013 da un mezzo di trasporto in manovra[2][3].

Gatta di Sant'Andrea
Autoresconosciuto
Data1209
Materialepietra
UbicazioneVia Sant'Andrea, Padova
Coordinate45°24′29.81″N 11°52′37.16″E{{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina

Storia

Gli abitanti della contrada di Sant'Andrea si distinsero nelle battaglie di Padova contro Aldobrandino I d'Este e riuscirono a portare via dall'espugnata città di Este un leone di pietra[4][5]. Il podestà di Padova, Jacopo de Viallardi da Vercelli, concesse quindi di innalzare una statua simile su una possente colonna di epoca romana nei pressi della chiesa di Sant'Andrea[5], nel punto tradizionalmente considerato il più elevato della città, a memoria della vittoria, mentre l'originale fu restituita[6][7][8].

Descrizione

Il leone in posizione di posa, consunta scultura dall'aspetto romanico, si ergeva sopra una colonna in trachite euganea montata su due tronconi. Tutto poggiava su una base quadrangolare, pure in trachite.

Danneggiamenti

La statua, realizzata da tale mestro Daniele, fu distrutta nel 1797 dalle truppe francesi che la scambiarono per un leone marciano; il monumento venne in seguito rifatto dall'artista Felice Chiereghin[5][8].

Il rifacimento non fu considerato all'altezza del precedente[8]. Lo storico e critico d'arte Pietro Selvatico, descrivendo la nuova scultura, affermò che[5]:

«...vi fu surrogato l'attuale, debole opera del debolissimo scultore Felice Chiereghin.»

Nel 1914 fu ripristinato dopo un attacco vandalico dallo scultore Antonio Penello (o Pennello)[8][4]. Restaurato l'ultima volta nel 1989, è stato colpito da mezzi in manovra in più occasioni. Il 23 settembre 2013, alla terza importante collisione, il monumento è crollato al suolo frantumandosi[3].

La notte del 21 giugno 2014 alcuni goliardi dell'Università di Padova hanno innalzata sul basamento la gatta alcolica per richiamare l'opinione pubblica sui monumenti della città[rilevante o semplice "goliardata"?][9].

Note

  1. ^ Ghezzo, pp. 223, 1977.
  2. ^ Padova, in frantumi la statua della gatta davanti alla chiesa di Sant'Andrea, distrutta da un camion in retromarcia, in Huffington Post, 24 settembre 2013. URL consultato il 21 giugno 2014.
  3. ^ a b Abbattuta la statua della Gatta da un furgone in retromarcia, in Mattino di Padova, 23 settembre 2013. URL consultato il 21 giugno 2014.
  4. ^ a b Vicario, pp. 806, 1994.
  5. ^ a b c d Selvatico, pp. 1, 1869.
  6. ^ Sant’Andrea, su padovando.com, 11 aprile 2013. URL consultato il 21 giugno 2014.
  7. ^ Chiesa di S. Andrea, su padovanet.it. URL consultato il 21 giugno 2014.
  8. ^ a b c d De Marchi, pp. 83, 1855.
  9. ^ La Gatta ricompare sul monumento: beffa dei goliardi, 21 giugno 2014. URL consultato il 21 giugno 2014.

Bibliografia

  • Alessandro De Marchi, Nuova guida di Padova e suoi dintorni, Padova, Felice Rossi, 1855.
  • Pietro Selvatico, Guida di Padova e dei principali suoi contorni, Padova, Sacchetto, 1869.
  • Maria Vittoria Ghezzo, Manara Valgimigli, 1876-1965: studi e ricordi, Milazzo, Spes, 1977.
  • Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani dal Neoclassicismo al Liberty, 2º, Lodi, Il Pomerio, 1994, ISBN 88-712-1375-0.
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