Giuseppe Castiglione (politico)
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Giuseppe Castiglione | |
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Sottosegretario di Stato del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali | |
In carica | |
Inizio mandato | 3 maggio 2013 |
Presidente | Enrico Letta Matteo Renzi |
Predecessore | Franco Braga |
Presidente della Provincia di Catania | |
Durata mandato | 17 giugno 2008 – 31 ottobre 2012 |
Predecessore | Raffaele Lombardo |
Successore | Antonella Liotta (commissario) |
Presidente dell'Unione delle province d'Italia | |
Durata mandato | 12 febbraio 2008 – 31 ottobre 2012 |
Predecessore | Fabio Melilli |
Successore | Antonino Saitta (ad interim) |
Vicepresidente della Regione Sicilia | |
Durata mandato | 27 luglio 2001 – 30 agosto 2004 |
Presidente | Salvatore Cuffaro |
Predecessore | Fabio Granata |
Successore | Francesco Cascio |
Dati generali | |
Partito politico | Il Popolo della Libertà Nuovo Centrodestra |
Giuseppe Castiglione (Bronte, 5 ottobre 1963) è un politico italiano, Già Presidente della Provincia di Catania, dell'UPI e del CEPLI (European Confederation of Local Intermediate Authorities).
Biografia
Ha conseguito la maturità classica, è stato dirigente d'azienda e giornalista pubblicista.
Attività politica
Membro del Comitato di gestione dell'USL 39 - Bronte (1984-1989); Presidente del Comitato dei Garanti dell'USL 39.
Consigliere comunale di Bronte dal 1989 al 1992 per la Democrazia Cristiana, nel 1996 è stato eletto all'Assemblea Regionale Siciliana con la lista del CDU di Buttiglione, nel Collegio di Catania, con 8.487 voti di preferenza. Assessore Regionale all'Industria della Regione Siciliana nella Giunta Provenzano di centrodestra (1996-1998), la I e II Giunta Drago di centrodestra (1998), la I e II Giunta Capodicasa di centrosinistra (1998-2000).[1]. Aderisce all'Udeur nel 1998 e nel 2000 a Forza Italia.
Il 24 giugno 2001 è stato rieletto all'Ars nella lista di Forza Italia con 18.087 voti, il più votato in Sicilia. Viene nominato Vicepresidente della Regione Siciliana e Assessore Regionale all'Agricoltura nella I Giunta Cuffaro, fino al 2004. Vicepresidente nazionale dell'AICCRE (Associazione italiana Comuni e Regioni d'Europa); membro del Consiglio mondiale della CGLU (Città e governi locali uniti)".
Eletto Parlamentare europeo in FI nel 2004 nella Circoscrizione Italia insulare, aderisce al gruppo del Partito popolare europeo e si dimette dall'ARS. Membro della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e della Delegazione per le relazioni con i paesi del Maghreb e l'Unione del Maghreb arabo (compresa la Libia), è anche membro sostituto della Sottocommissione per i diritti dell'uomo e della Delegazione per le relazioni con la Repubblica popolare cinese.
Portavoce di Forza Italia al Parlamento Europeo e vicecoordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia. Viene proclamato presidente della Provincia regionale di Catania il 18 giugno 2008, eletto in una coalizione di centrodestra.
Nell'aprile 2009 viene nominato coordinatore regionale del PdL in Sicilia, assieme a Domenico Nania. Viene eletto presidente dell'UPI (Unione delle Province d'Italia) l'11 dicembre 2009. Il 10 novembre 2010 è eletto Presidente della associazione europea delle province, ovvero dell'istituto del CEPLI (European Confederation of Local Intermediate Authorities).
Il 31 ottobre 2012 rassegna le dimissioni da Presidente della Provincia di Catania per potersi candidare alle elezioni politiche del 2013 dove è eletto alla Camera nella lista del PDL[2]. Con le dimissioni dalla Presidenza della Provincia lascia la Presidenza dell'UPI e del CEPLI.
Nel maggio 2013 è nominato Sottosegretario di Stato al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali nel governo Letta.
Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà[3], aderisce al Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano[4][5]di cui diviene coordinatore regionale per la Sicilia.
Il 28 febbraio 2014 è confermato sottosegretario alle Politiche agricole anche nel governo Renzi.
Procedimenti giudiziari
Indagato nel 1998 per turbativa d'asta nell'ambito dell'inchiesta per le tangenti all'Ospedale Garibaldi di Catania, nel 1999 è stato condannato a dieci mesi di carcere (in primo grado), insieme al suocero e Senatore di Forza Italia Giuseppe Firrarello, (condannato in via definitiva a due anni di reclusione per corruzione e turbativa d'asta nell'ambito della stessa inchiesta). Imputato anche per concorso esterno in associazione mafiosa, accusa da cui venne prosciolto nel corso dello stesso processo[6].
Il 12 novembre 2004 Giuseppe Castiglione viene assolto in appello dall’accusa di turbativa d’asta, perché il fatto non sussiste[7].
La sentenza d’appello, per quanto impugnata dalla Procura Generale, è stata confermata dalla Suprema Corte di Cassazione Sez. I n. 1161 dell11/11/2005 che lo ha definitivamente assolto. Per il Senatore di Forza Italia Giuseppe Firrarello la Corte di Cassazione, il 25 febbraio 2014, ha dichiarato l’annullamento della condanna per turbativa d’asta per essersi il reato prescritto in epoca antecedente alla sentenza di primo grado.
Nel giugno 2015 viene indagato insieme ad altre 5 persone per turbativa d'asta nell'inchiesta della Procura di Catania sull'appalto per la gestione del Cara di Mineo.[8]
Note
- ^ Assemblea Regionale Siciliana - Profilo Deputato Castiglione Giuseppe
- ^ Camera.it - XVII Legislatura - Deputati e Organi - Scheda deputato - CASTIGLIONE Giuseppe
- ^ L’addio al Pdl (in frantumi), rinasce Forza Italia
- ^ Camera dei Deputati: Composizione del gruppo NUOVO CENTRODESTRA
- ^ Berlusconi lancia Forza Italia E Alfano il Nuovo Centrodestra
- ^ Catania, Dieci mesi a Castiglione. A giudizio l'ex sottosegretario Cusumano, su Gazzetta del Sud. URL consultato il 16 giugno 2010.
- ^ Turbativa d' asta assolto Castiglione, in La Repubblica, 16 giugno 2010, p. 4 sezione: Palermo. URL consultato il 16 giugno 2010.
- ^ Mafia Capitale, indagato anche il sottosegretario Castiglione (Ncd). Lui: sono sereno
Collegamenti esterni