Videoregistratore
Il videoregistratore è un elettrodomestico per registrare e riprodurre immagini televisive.
Nascita del videoregistratore
I primi esperimenti di registrazione di immagini in movimento su nastro magnetico furono effettuati dalla BBC nel 1948 utilizzando un apparecchio simile a quello dei registratori sonori, dotato cioè di un'unica testina magnetica fissa di incisione/lettura, sotto cui scorreva il nastro; il grosso svantaggio di questo sistema era però rappresentato dal fatto che, per poter contenere il segnale video, il nastro doveva girare ad una velocità molto più elevata rispetto a quella dei registratori audio ( il segnale video infatti necessita di una banda di frequenza nettamente superiore),cosa che ne determinava la sua rapidissima usura.
Nel 1956 l'azienda americana Ampex superò brillantemente questo problema introducendo le testine magnetiche mobili, che consentivano una velocità di scorrimento del nastro nettamente inferiore (intorno ai 4,7 cm/s., simile a quella presente negli apparecchi odierni).
Questi primi videoregistratori erano comunque apparecchi ingombranti, pesanti e costosissimi (le loro dimensioni erano simili a quelle di una lavatrice) anche per la presenza delle valvole elettroniche, che non li rendevano dunque assolutamente adatti al mercato domestico, ma a quello strettamente professionale delle grandi emittenti televisive dei vari Paesi (anche la RAI ne aquistò uno nei primi anni '60.). L'introduzione di questi apparecchi rappresentò tuttavia una pietra miliare nella storia della televisione, poichè consentiva agevolmente la trasmissione di programmi registrati in precedenza, cosa che fino ad allora era possibile soltanto con il Telecinema, una sorta di telecamera che riprendeva in maniera sincronizzata le immagini di un proiettore cinematografico. Inizialmente le trasmissioni videoregistrate si distinguevano da quelle in diretta per una qualità video inferiore, ma poi la tecnologia migliorò rapidamente e già nei primi anni '60 la differenza divenne gradualmente impercettibile. Sempre negli anni '60 le valvole elettroniche furono gradualmente sostituite dai transistor, analogamente a quanto avveniva per altri apparecchi elettronici; ciò consentì una certa riduzione dell'ingombro e dei costi, ma comunque sarà necessario attendere il 1972, per avere il primo registratore per uso domestico, prodotto in Inghilterra, il quale però non riscosse successo.
Nel 1975ci riprovò la Sony, che introdusse il sistema Betamax, inizialmente solo nello standard televisivo NTSC in uso in Giappone e negli USA, e successivamente anche in quello PAL, adottato nell' Europa Occidentale (1978) Nel 1976 la Matsushita (JVC) introdusse un nuovo sistema di videoregistrazione, il VHS (Video Home System), tecnicamente inferiore al Betamax, ma che tuttavia si diffuse rapidamente a causa della spregiudicata politica commerciale perseguita dalla Matsushita. Nel 1979 anche la Philips entrò in questa competizione con il sistema Video 2000, la cui particolarità consisteva nella possiblità di registrare le videocassette su entrambi i lati (analogamente alle cassette audio), ma anche esso fu rapidamente soppiantato dal VHS. Questi nuovi videoregistratori si diffusero abbastanza rapidamente almeno nelle famiglie più agiate, a causa del costo relativamente elevato, mentre la diffusione di massa avvenne gradualmente negli anni '80, in seguito all'ulteriore riduzione delle dimensioni e soprattutto dei costi