Giovanni Stefano Menochio

gesuita e biblista italiano (1575-1655)

Giovanni Stefano Menochio (Padova, 9 dicembre 1575[1]Roma, 4 febbraio 1655[1]) è stato un biblista e gesuita italiano.

Biografia

Nato a Padova da Giacomo e da Margherita Candiani, figlia di Giovanni Antonio, mercante di Pavia, fu battezzato il 15 dicembre. Era l'ultimo di 11 figli.

Il 25 maggio 1594 Monocchio entrò nella Compagnia del Gesù e dopo la formazione divenne professore di scritture sacre e teologia a Milano. In seguito ebbe una lunga carriera come superiore delle case della Compagnia a Cremona, Milano e Genova. Fu rettore del Collegio Romano, provinciale delle provincie di Milano e di Roma e "admonitor" dei prepositi generali Carafa e Piccolomini.

Opere

Il suo primo saggio esegetico fu uno studio politico-biblico: Hieropoliticon, sive Institutiones Politicæ e Sacris Scripturis depromptæ, 956 pagine (Lione, 1625). Questo testo di politica teocratica fu dedicato al Cardinal Alessandro Orsini. Una seconda edizione (Colonia, 1626) fu dedicata a Ferdinando II. Il poeta gesuita Sarbewski fece di questo studio il soggetto di un'ode (v. "Lyrica", II, n. 18).

L'anno successivo apparse uno studio economico sulla bibbia: Institutiones Oeconomicæ ex Sacris Litteris depromptæ, 543 pagine (Lione, 1627). L'autore tradusse in italiano questo testo che fu pubblicato postumo: Economia Christiana, 542 pagine (Venezia, 1656).

Il suo magnum opus è stato Brevis Explicatio Sensus Literalis Sacræ Scripturæ optimus quibusque Auctoribus per Epitomen Collecta, 3 voll., 115 pagine, 449, 549+29 (Colonia, 1630). Molte altre edizioni di questi commentari sono state pubblicate in diversi luoghi: Colonia, 1659; Anversa, 1679; Lione, 1683, 1697, 1703; l'edizione riveduta da René-Joseph de Tournemine, S. J., pubblicata a Parigi, 1719, 1721, 1731; Avignone, 1768; Gand, 1829; quella ampliata e rivista da Francesco Antonio Zaccaria, S. J., a Venezia, 1743, 1755, 1761.

Gli scholia di Menochio sono riportati in varie opere: Bibla Magna e Bibla Maxima di Jean de La Haye; Bibla Sacra di Lucas Brugensis; Cursus Script. Sacr. di Migne; quattordici edizioni della Sainte Bible di Louis de Carrières, S. J.; e La Sainte Bible di Claude-Joseph Drioux (Parigi, 1873).

Un critico successivo, Simon, anche se non vicino all'ortodossia di Menochio, dice "C'est un des plus judicieux scoliates que nous ayons tant sur le Vieux que sur le Nouveau Testament" (Hist. Crit. du N. T., xliv) [2].

Reusch (Kirchenlexikon) preferisce le note di Menochio a quelle di Manuel de Sá e Mariana.

Questo commentatore ha cercato di trovare il significato letterale della Sacra Scrittura nella Bibbia e nei Padri. Menochio ha studiato il testo nell'originale, e esercitato su questo studio la sua conoscenza delle antichità ebraiche.

Note

  1. ^ a b DBI
  2. ^ "È uno degli scoliasti più precisi che abbiamo sia sul vecchio che sul nuovo testamento"

Bibliografia

Altri progetti

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