Marco Bellocchio e 143 Records: differenze tra le pagine

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{{S|etichette discografiche statunitensi}}
{{Bio
{{Azienda
|Nome = Marco
|nome = 143 Records
|Cognome = Bellocchio
|Sessologo = M
|forma societaria =
|LuogoNascita = Bobbio
|data fondazione = 1995
|GiornoMeseNascita = 9 novembre
|forza cat anno =
|AnnoNascita = 1939
|luogo fondazione =
|LuogoMorte =
|data chiusura =
|GiornoMeseMorte =
|causa chiusura =
|AnnoMorte =
|Epocanazione = 1900USA
|Epoca2sede = 2000
|gruppo = [[Warner Music Group]]
|Attività = regista
|filiali =
|Attività2 = sceneggiatore
|persone chiave =
|Attività3 = produttore cinematografico
|settore = Musicale
|Nazionalità = italiano
|prodotti =
|Immagine = Marco_Bellocchio_Siena.JPG
|fatturato =
|anno fatturato =
|utile netto =
|anno utile netto =
|dipendenti =
|anno dipendenti =
}}
 
'''143 Records''' è il [[Etichetta discografica|marchio di registrazione]] del produttore [[David Foster]]. 143 è una sotto etichetta di proprietà della [[Warner Music Group]]. I numeri 1-4-3 sono derivati dalle parole "I Love You."<ref>{{Cita web|url=http://www.hitquarters.com/index.php3?page=intrview/opar/intrview_BrianAvnetInterview.html|titolo=Interview with Brian Avnet}}</ref>
==Biografia==
===Formazione ed esordio===
Fin da piccolo alle scuole [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|salesiane]] mostra un certo interesse per il mondo del cinema e la sua irriverenza verso i canoni clericali lo porta ad essere considerato un ribelle. A [[Bobbio]] segue molto il cinematografo locale appassionandosi alla regia.
 
== Artisti ==
Nel [[1959]] frequenta il [[Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma]], e - sotto la guida di [[Andrea Camilleri]] - nel 1962 acquisisce il diploma di [[regista|regia]], per poi proseguire a [[Londra]] i suoi studi sul cinema.
* [[Michael Bublé]]
Tornato in [[Italia]] lavora al suo primo lungometraggio: a Bobbio, suo luogo di nascita, in provincia di [[Piacenza]], all'età di 26 anni, dirige ''[[I pugni in tasca]]'' (1965), in cui già si nota il suo anticonformismo, così come nei successivi ''[[La Cina è vicina]]'' (1967, presentato al [[Biennale Cinema|Festival di Venezia]] e vincitore del [[Leone d'argento - Gran premio della giuria|Gran premio della giuria]]) e ''[[Il popolo calabrese ha rialzato la testa (Paola)]]'' (1969).
* [[The Corrs]]
* [[Lace (band)|Lace]]
* [[Renee Olstead]]
* [[Charice Pempengco|Charice]]
* [[Josh Groban]]
* [[William Joseph (musician)|William Joseph]]
* [[Jordan Hill (singer)|Jordan Hill]] (through [[Atlantic Records]])
* [[Jackie Evancho]]
* [[Beth Hart]]
 
== Note ==
Questi film sono espressione di valori di una rivolta vissuta, interpretata e proposta: la rivolta [[Il Sessantotto|sessantottina]] contro le istituzioni dominanti che controllano e reprimono le persone attraverso tutta una serie di valori etici borghesi che caratterizzano l'intera società. In questi film Bellocchio mette a nudo l'intera società borghese svelandone tutte le contraddizioni e le ipocrisie, fornendone una lettura assolutamente chiara: l'autore bobbiese non ha intenzione di fare propaganda politica, pur essendo, il suo, un cinema chiaramente orientato a [[sinistra (politica)|sinistra]]. In questi anni Bellocchio milita nell'[[Unione dei Comunisti Italiani (marxisti-leninisti)|Unione Comunisti Italiani]], un gruppo d'ispirazione [[maoismo|maoista]].
 
Nel [[1966]] pubblica sulla rivista ''[[Rendiconti]]'' una raccolta di poesie dal titolo ''[[I morti crescono di numero e d'età]]''.
Nel 1969 partecipa con un episodio al film ''[[Amore e rabbia]]'' (1969) insieme a [[Pier Paolo Pasolini|Pasolini]], [[Bernardo Bertolucci|Bertolucci]], [[Carlo Lizzani|Lizzani]] e [[Jean-Luc Godard|Godard]].
 
===Anni 70===
Nel [[1971]] sottoscrive la [[lettera aperta a L'Espresso sul caso Pinelli|lettera aperta]] pubblicata sul settimanale ''[[L'Espresso]]'' sul caso [[Giuseppe Pinelli|Pinelli]].
Intervistato in occasione della presentazione del suo film ''[[Vincere]]'', Marco Bellocchio ha confermato le ragioni di quell'appello<ref>{{cita web| url= http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=33369&ref=search | titolo= Repubblica TV - Dark Room - Intervista del 03/06/2009}}</ref>.
 
Rievocò la sua infanzia in chiave grottesca nel film ''[[Nel nome del padre (film 1972)|Nel nome del padre]]'' (1972) con [[Laura Betti]]. L'anno dopo dirige [[Gian Maria Volonté]] in ''[[Sbatti il mostro in prima pagina]]'' (1972). Dopo ''[[Pianeta Venere]]'' (1974, diretto da [[Elda Tattoli]]), Bellocchio rivolge un duro atto d'accusa contro i manicomi in ''[[Nessuno o tutti - Matti da slegare]]'' ([[1975]]), co-diretto con [[Silvano Agosti]], [[Sandro Petraglia]] e [[Stefano Rulli]].
 
Nel [[1977]] gira una versione della commedia di [[Anton Čechov]] ''[[Il gabbiano (film 1977)|Il gabbiano]]''. Nel [[1978]] conosce lo psichiatra [[Massimo Fagioli]], con cui intraprende una lunga e complessa collaborazione: Fagioli parteciperà attivamente alla realizzazione di tre film: ''Diavolo in corpo'', ''La condanna'', ''Il sogno della farfalla''.
 
===Anni 80, 90 e 2000===
Dopo ''[[Armonica a bocca]]'' (1979) e ''[[Vacanze in Val Trebbia]]'' (1980) dirige [[Marcello Mastroianni]] in ''[[Enrico IV (film 1984)|Enrico IV]]'' (1984), tratto da una commedia di [[Luigi Pirandello]], e quindi ''[[Diavolo in corpo]]'' (1986) tratto dal libro di [[Raymond Radiguet]] e ''[[La visione del Sabba]]'' (1987). Nel 1991 vince l'Orso D'Argento Gran Premio della Giuria al Festival di Berlino con ''[[La condanna (film 1991)|La condanna]]''. Nel 1999 torna ad adattare [[Luigi Pirandello]] sul grande schermo con ''[[La balia (film)|La balia]]''.
 
Nel [[2002]] dirige [[Sergio Castellitto]] in ''[[L'ora di religione]]'', con cui vince il [[Nastro d'Argento al miglior regista|Nastro d'Argento]]. L'anno successivo (2003) rievoca la prigionia di [[Aldo Moro]] in ''[[Buongiorno, notte]]'', con [[Roberto Herlitzka]] come protagonista. Nel [[2006]] dirige nuovamente Castellitto in ''[[Il regista di matrimoni]]''<ref> Anna Albertano, ''La libertà dell'artista''</ref>
 
Nel [[2006]] si candida alle [[elezioni politiche]] per la [[Camera dei deputati]], nella lista della [[Rosa nel Pugno]] costituita da [[Radicali Italiani|radicali]] e [[Socialisti Democratici Italiani|socialisti]], allontanandosi dalle sue storiche posizioni comuniste. Negli anni successivi ha più volte manifestato la propria vicinanza ai radicali.
 
Nel [[2009]] esce [[Vincere]]<ref> Gianfranco Casadio, Luisa Ceretto (a cura di), ''Immagini del potere. Il cinema di Marco Bellocchio'', Le Mani editore, 2009 </ref>.
Racconta la tormentata vita di [[Ida Dalser]] ([[Giovanna Mezzogiorno]]), amante di [[Benito Mussolini]] ([[Filippo Timi]]) e madre di suo figlio Benito Albino (sempre Filippo Timi), ritenuta malata di mente per i suoi ripetuti ma vani tentativi di vedere riconosciuta la paternità del figlio da parte del Duce.
Il [[7 maggio]] [[2010]] vince il [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] come miglior [[regista]].
 
Il [[4 settembre|4]] e il [[5 settembre]] [[2010]] dirige in diretta tv l'opera lirica ''[[Rigoletto a Mantova]]'', interpretata da [[Plácido Domingo]], prodotta dalla [[RAI – Radiotelevisione Italiana|RAI]] e trasmessa in mondovisione in 148 paesi.
 
Nel [[2010]] ha ricevuto il ''Premio [[Federico Fellini]] [[8 1/2]]'' per l'eccellenza artistica al [[Bari International Film Festival|Bif&st]] di [[Bari]].
 
Nel [[2011]] gli viene assegnata l'[[Alabarda d'oro]] alla carriera per il cinema e anche il premio per la miglior regia per il film ''[[Sorelle Mai]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.alabardadoro.com/?p=348&ln=it|titolo=Assegnazione premi Alabarda d'oro 2011|editore=Premio Alabarda d'oro - "Città di Trieste"|accesso=16-7-2011}}</ref> Il 9 settembre alla [[68ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia]] ha ricevuto dalle mani di Bernardo Bertolucci il [[Leone d'oro alla carriera]].<ref>{{cita web|url=http://www.labiennale.org/it/cinema/news/bellocchio.html|titolo=Marco Bellocchio Leone d'oro alla carriera 2011|editore=La Biennale di Venezia|accesso=16-7-2011}}</ref>
 
===Progetti recenti===
Nel marzo [[2010]], rivela di lavorare a un film a basso budget sull'Italia contemporanea<ref>[http://www3.lastampa.it/cinematv/sezioni/news/articolo/lstp/175092/ ''Marco Bellocchio: "Ecco la Dolce vita negli Anni Zero"'', La Stampa, 31 marzo 2010]</ref>, per il quale non ha trovato fondi. Ugualmente senza seguito resta l'intenzione di girare ''La monaca di Bobbio'', un film storico ambientato nel suo paese natale.
 
In seguito annuncia la sua intenzione di girare una storia ispirata alla vicenda di [[Eluana Englaro]] e di suo padre<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/08/22/vi-racconto-eluana-bellocchio-un-film-per.html ''Vi racconto Eluana Bellocchio: Un film per parlare di amore per la vita'', La Repubblica, 22 agosto 2009]</ref>. Nonostante le numerose difficoltà produttive e i contrasti con la [[Film Commission]] del [[Friuli-Venezia Giulia]]<ref>[http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Cultura_e_spettacolo/Cinema-Bellocchio-rimanda-progetto-film-Eluana/21-11-2009/1-A_000062454.shtml ''Cinema: Bellocchio rimanda progetto film su Eluana'', Corriere della Sera, 21 novembre 2009]</ref>, le riprese iniziano nel gennaio 2012 a [[Cividale del Friuli]].<ref>[http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/01/30/news/cividale-da-oggi-bellocchio-sul-set-1.3123945 Messaggero Veneto/Cronaca/Film su Eluana, da oggi si gira in un villa storica di Cividale]</ref>. Il film viene presentato in anteprima alla [[Festival di Venezia 2012]].
 
==Famiglia==
Marco Bellocchio è fratello del critico [[Piergiorgio Bellocchio]] e padre dell'attore [[Pier Giorgio Bellocchio]] nonché cugino di Carmelina Bellocchio, moglie dell'industriale [[Vittorio Malacalza]].
 
==''Farecinema'' e il ''Bobbio Film Festival''==
[[File:Bobbio-abbazia di san colombano-esterno3.jpg|thumb|Allestimento per il ''Bobbio Film Festival'']]
 
A [[Bobbio]], ogni anno, dirige il suo laboratorio ''Farecinema – incontro con gli autori'', scuola di regia e recitazione. La città e i dintorni fanno da set cinematografico con la partecipazione di comparse anche prese dalla strada. In parallelo istituisce il Festival cinematografico ''Bobbio Film Festival''<ref>[http://www.bobbiofilmfestival.it/ Bobbio Film Festival<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, con rappresentazioni nel periodo estivo nel chiostro dell'[[Abbazia di San Colombano]] dove si trasferisce il cinema locale. Un cineforum segue il termine delle proiezioni dove partecipano personaggi rappresentativi del film proiettato. Dal [[2005]] al miglior film viene assegnato il premio "Gobbo d'Oro", in riferimento al [[Ponte Gobbo]], simbolo di Bobbio. Dal 2010, all'interno del festival, si tiene un seminario di critica residenziale, a cura della rivista [[duellanti]].
 
==Filmografia==
[[Immagine:Lou Castel i pugni in tasca.jpg|280px|thumb|right|[[Lou Castel]] in una scena de [[I pugni in tasca]]]]
 
=== Cortometraggi ===
* ''Abbasso il zio'' ([[1961]])
* ''La colpa e la pena'' ([[1961]])
* ''L'affresco'' ([[2000]])
 
=== Mediometraggio ===
* ''Ginepro fatto uomo'' ([[1962]])
 
=== Lungometraggi ===
* ''[[I pugni in tasca]]'' ([[1965]])
* ''[[La Cina è vicina]]'' ([[1967]])
* ''Discutiamo, discutiamo'', episodio di ''[[Amore e rabbia]]'' ([[1969]])
* ''[[Nel nome del padre (film 1972)|Nel nome del padre]]'' ([[1972]])
* ''[[Sbatti il mostro in prima pagina]]'' ([[1972]])
* ''[[Marcia trionfale (film)|Marcia trionfale]]'' ([[1976]])
* ''[[Il gabbiano (film 1977)|Il gabbiano]]'' ([[1977]]) - Film TV
* ''[[Salto nel vuoto]]'' ([[1980]])
* ''[[Vacanze in Val Trebbia]]'' ([[1980]])
* ''[[Gli occhi, la bocca]]'' ([[1982]])
* ''[[Enrico IV (film 1984)|Enrico IV]]'' ([[1984]])
* ''[[Diavolo in corpo]]'' ([[1986]])
* ''[[La visione del Sabba]]'' ([[1988]])
* ''[[La condanna (film 1991)|La condanna]]'' ([[1991]])
* ''[[Il sogno della farfalla (film)|Il sogno della farfalla]]'' ([[1994]])
* ''[[Il principe di Homburg (film 1997)|Il principe di Homburg]]'' ([[1996]])
* ''[[La religione della storia]]'' ([[1998]]) - Film TV
* ''[[La balia (film)|La balia]]'' ([[1999]])
* ''[[L'affresco]]'' ([[2000]])
* ''[[Elena (film 2002)| Elena]] ([[2002]])
* ''[[Appunti per un film su Zio Vania]] ([[2002]])
* ''[[L'ora di religione]]'' ([[2002]])
* ''[[Buongiorno, notte]]'' ([[2003]])
* ''[[Il regista di matrimoni]]'' ([[2006]])
* ''[[Sorelle (film)|Sorelle]]'' ([[2006]])
* ''[[Vincere]]'' ([[2009]])
* ''[[Sorelle Mai]]'' ([[2010]])
* ''[[Bella addormentata]]'' ([[2012]])
 
=== Documentari ===
* ''[[Il popolo calabrese ha rialzato la testa]]'' ([[1969]]) - co-regia
* ''[[Viva il 1º maggio rosso proletario]]'' (1969) - co-regia
* ''[[Matti da slegare]]'' ([[1975]]), co-regia con [[Silvano Agosti]], [[Sandro Petraglia]], [[Stefano Rulli]]
* ''[[La macchina cinema]]'' ([[1979]]), co-regia con [[Silvano Agosti]], [[Sandro Petraglia]], [[Stefano Rulli]]
* ''[[Sogni infranti]]'' ([[1995]]) - Film TV
* ''[[Addio del passato]]'' ([[2002]])
 
== Note ==
<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
==Bibliografia==
* {{Collegamenti esterni}}
* Sandro Bernardi, ''Marco Bellocchio'', [[Il Castoro Cinema]] n. 49, [[Editrice Il Castoro]], 1998, ISBN 8880331205
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|q|commons=Category:Marco Bellocchio}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{Imdb|nome|0069166}}
*[http://trovacinema.repubblica.it/attori-registi/marco-bellocchio/181504 Marco Bellocchio su repubblica.it]
*[http://www.mymovies.it/biografia/?r=2896 Marco Bellocchio su mymovies.it]
*[http://www.bobbiofilmfestival.it/bobbiofilm_festival/fedro_web/home.asp Bobbio film festival]
 
{{Marco Bellocchio}}
{{Portale|biografie|cinema}}
 
[[Categoria:David di Donatello per il miglior regista]]
[[Categoria:Nastri d'argento al regista del miglior film]]
[[Categoria:Personalità legate a Piacenza]]
[[Categoria:Personalità dell'ateismo]]
[[Categoria:Politici del Partito Radicale]]
[[Categoria:Politici della Rosa nel Pugno]]
 
[[Categoria:Etichette discografiche indipendenti]]
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