Template:Hohenstaufen e Desiderio (re): differenze tra le pagine

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{{NN|sovrani|giugno 2009}}
{{Navbox stemma
{{Monarca
|immagine = Armoiries Famille Hohenstaufen.svg
|nome = Desiderio
|nome = [[Ducato di Svevia|Duchi di Svevia]]<br>[[Hohenstaufen]]
|titolo = [[Re d'Italia]]
|testo = {{Sezione-tabella|[[Federico I di Svevia |Federico I]] (1050 - 1105) }}
|stemma = Corona ferrea monza (heraldry).svg
{{Cassetto
|immagine = Tremisse di Re Desiderio, Dominio Longobardo.jpg
|titolo = Figli
|legenda = [[Tremisse]] di Desiderio
|testo =
|inizio regno = [[756]]
* [[Federico II duca di Svevia|Federico]] (1090-1147)
|fine regno = [[774]]
* [[Corrado III di Svevia|Corrado]] (1093-1152)
|incoronazione = [[757]]
* Gertrude}}
|investitura =
{{Sezione-tabella|[[Federico II duca di Svevia|Federico II]] (1105-1147) }}
|nome completo = ''Desiderius'' (in [[lingua latina|latino]])
{{Cassetto
|altrititoli = ''Rex Langobardorum''<br />''Rex totius Italiae''
|titolo = Figli
|data di nascita =
|testo =
|luogo di nascita = [[Brescia]]
* [[Federico Barbarossa|Federico]] (1122-1190)
|data di morte =
* Berta († 1195) ]
|luogo di morte = [[Liegi]] (?)
* Jutta (1133-1191)
|sepoltura =
* [[Corrado Hohenstaufen|Corrado]] († 1195)
|predecessore = [[Astolfo (re)|Astolfo]]
|erede = [[Adelchi (principe)|Adelchi]]
|successore = [[Carlo Magno]]
|titolo1 = [[Duchi di Spoleto|Duca di Spoleto]]
|inizio regno1 = [[758]]
|fine regno1 = [[759]]
|predecessore1 = [[Alboino di Spoleto|Alboino]]
|successore1 = [[Gisulfo di Spoleto|Gisulfo]]
|consorte = [[Ansa (regina)|Ansa]]
|figli = [[Adelchi (principe)|Adelchi]]<br />[[Ermengarda (moglie di Carlo Magno)|Ermengarda]]<br />[[Gerberga (Carlomanno I)|Gerberga]]<br />[[Adelperga]]<br />[[Liutperga]]<br />[[Anselperga]]
|casa reale =
|dinastia =
|motto reale =
|padre =
|madre =
}}
{{Bio
{{Sezione-tabella|[[Federico Barbarossa|Federico III]] (1147-1152) }}
|Nome = Desiderio
{{Cassetto
|titoloCognome = Figli
|PostCognomeVirgola = noto anche come '''Daufer''', '''Dauferius''', e '''Desiderius''', in [[lingua latina|latino]]
|testo =
|Sesso = M
* Beatrice (1162-ante 1174).
|LuogoNascita = Brescia
*[[Federico V di Svevia|Federico]] (1164-1170)
|GiornoMeseNascita =
*[[Enrico VI di Svevia|Enrico]] (1165-1197)
|AnnoNascita =
*[[Federico VI di Svevia|Federico]] (1167-1191)
|LuogoMorte = Liegi?
*Sofia (1168-1187)
|LuogoMorteLink = Liegi
*[[Ottone II di Hohenstaufen|Ottone]] (1170-1200)
|GiornoMeseMorte =
*[[Corrado II di Hohenstaufen|Corrado]] (1172-1196)
|AnnoMorte = post [[774]]
*Rinaldo (1173-bambino)
|Attività =
*Guglielmo (1176-bambino)
|Nazionalità =
*[[Filippo di Svevia|Filippo]] (1177-1208)
|Categorie = no
*Agnese (1180-1184)}}
|FineIncipit = fu [[re dei Longobardi]] e [[re d'Italia]] dal [[756]] al [[774]]
{{Sezione-tabella|[[Federico IV di Svevia|Federico IV]] (1152-1167) }}
{{Sezione-tabella|[[Federico V di Svevia|Federico V]] (1167-1170) }}
{{Sezione-tabella|[[Federico VI di Svevia|Federico VI]] (1170-1191) }}
{{Sezione-tabella|[[Corrado II di Svevia|Corrado II]] (1191-1196) }}
{{Sezione-tabella|[[Filippo di Svevia|Filippo I]] (1196-1208) }}
{{Cassetto
|titolo = Figli
|testo =
*[[Beatrice di Svevia (1198-1212)|Beatrice]] ([[1198]]-[[1212]])
*[[Cunegonda di Svevia|Cunegonda]] ([[1200]]-[[1248]])
*[[Maria di Svevia|Maria]] ([[1201]]-[[1235]])
*[[Beatrice di Svevia|Elisabetta]] ([[1202]]-[[1235]])
}}
 
{{Sezione-tabella|[[Federico II di Svevia|Federico VII]] (1212-1216) }}
== L'ascesa al trono ==
{{Cassetto
Originario di [[Brescia]], fu creato da [[Astolfo (re longobardo)|Astolfo]] [[Ducato di Tuscia|duca di Tuscia]]. Alla morte di Astolfo aspirò al trono longobardo in opposizione al fratello e predecessore del defunto, [[Rachis]], che aveva abbandonato il [[Abbazia di Montecassino|monastero di Montecassino]] dove si era ritirato ed era ritornato a [[Pavia]], occupando il palazzo regio. Rachis raccolse inizialmente vasti consensi nell'[[Italia settentrionale]], mentre tutti gli oppositori del casato [[Ducato del Friuli|friulano]] di Rachis e Astolfo sostennero Desiderio, che si guadagnò anche l'appoggio di [[papa Stefano II]] e del re dei [[Franchi]], [[Pipino il Breve]], grazie alla promessa di rispettare le condizioni di pace accettate da Astolfo dopo la sua sconfitta e di ritirarsi dai territori [[Impero bizantino|bizantini]] occupati da [[Liutprando]] (alcune città dell'[[Esarcato d'Italia|Esarcato]] e della [[Pentapoli bizantina|Pentapoli]]). Il papa esercitò pressioni dirette sul "re monaco", che si mostrava esitante ed era ulteriormente indebolito dalla defezione di quanti, tra i suoi sostenitori, temevano un nuovo intervento franco. Nel marzo del [[757]] Rachis rientrò in monastero, spianando la strada all'incoronazione di Desiderio.
|titolo = Figli
 
|testo =
Fin dall'inizio cercò di consolidare il potere del [[Regno longobardo|regno]], in opposizione ai duchi di [[Ducato di Spoleto|Spoleto]] e di [[Ducato di Benevento|Benevento]], e di arginare l'influenza dei [[Franchi]] sul papato. I due ducati si appoggiarono allora, per riconquistare la propria autonomia, al papato. Spoleto, nominò un nuovo duca, [[Alboino di Spoleto|Alboino]], sostenuto dal papa e dai Franchi; a Benevento il nuovo reggente Giovanni si schierò, in nome dell'ancora minorenne duca [[Liutprando di Benevento|Liutprando]], anch'egli appoggiato dal papato e dai Franchi.
*[[Enrico VII di Germania|Enrico]] (1211 - 1242)
 
*[[Enzo di Sardegna|Enzo]] (c1220 - 1272)
== Il regno ==
*[[Caterina da Marano|Caterina]] (1226 - 1279)
=== La politica espansionistica ===
*[[Federico di Antiochia|Federico]] (c1224 - 1256)
Alla morte di [[papa Stefano II]] (aprile [[757]]), Desiderio non mantenne le promesse fatte, sfruttando un momento turbolento nella vita della [[Chiesa cattolica|Chiesa]] (la successione al soglio del fratello di Stefano, [[papa Paolo I]], fu aspramente contrastata). Non soltanto non consegnò a [[Roma]] i territori conquistati da [[Liutprando]], ma nel [[758]] si assicurò l'appoggio diplomatico dell'[[Impero bizantino]] per estendere nuovamente i suoi domini.
*[[Biancofiore di Svevia|Biancofiore]] (1226 - 1279)
 
*[[Margherita di Svevia|Margherita]] (1227 - 1298)
Attraverso la [[Pentapoli bizantina|Pentapoli]] penetrò nel [[Ducato di Spoleto]] e imprigionò il duca [[Alboino di Spoleto|Alboino]]; proseguì verso [[Benevento]], da dove cacciò [[Liutprando di Benevento|Liutprando]] e il reggente Giovanni, insediando come duca il proprio genero [[Arechi II|Arechi]]. Nel [[759]] nominò un nuovo duca di Spoleto, che fino a quell'anno aveva amministrato direttamente (come già [[Astolfo (re longobardo)|Astolfo]]): [[Gisulfo di Spoleto|Gisulfo]]. In questo modo ripristinò il controllo regio, gravemente compromesso durante gli ultimi anni del regno di Astolfo, sull'intera [[Italia]] longobarda. L'opera di rafforzamento del potere regio di Desiderio culminò, nel [[759]], con l'associazione al trono del figlio [[Adelchi (principe)|Adelchi]].
* figlia (+ 1227)
 
*[[Corrado IV di Svevia|Corrado]] (1228 - 1254)
Anche la rete dei monasteri italiani divenne strumento di dominio. Nel [[753]] con sua moglie [[Ansa (regina)|Ansa]] fondò a [[Brescia]], la sua città natale, il [[Monastero di Santa Giulia|monastero di San Salvatore]], dotato di un'eccezionale ricchezza e affidato come badessa alla figlia Anselperga. Alla giurisdizione di San Salvatore sottomise un'intera rete di complessi monastici tra [[Lombardia]], [[Emilia]] e [[Toscana]], creando una federazione da lui direttamente controllata. Un altro monastero da lui fondato in terra bresciana fu la [[Badia leonense]], terminata di costruire nel [[758]] e guidata da monaci [[Benedettini]] giunti alla Badia situata a [[Leno]] direttamente dal [[monastero di Montecassino]] creato da [[Benedetto da Norcia]] nel [[529]].
*[[Costanza di Staufen|Costanza]] (1230 - 1307)
 
*[[Manfredi di Sicilia|Manfredi]] (1232 - 1266)
Gli attriti con la [[Chiesa cattolica|Chiesa]] furono appianati solo nel [[763]], grazie ad appositi accordi. Memore del precedente di [[Astolfo (re longobardo)|Astolfo]], ritenne di poter evitare nuovi interventi dei [[Franchi]] a sostegno del papato attraverso una politica di piccole concessioni al pontefice. Nel [[757]] consegnò al Papa [[Ferrara]], [[Faenza]] e alcuni possedimenti nella [[Pentapoli bizantina|Pentapoli]], ma conservò la maggior parte dei territori a suo tempo promessi a [[papa Stefano II]]. In quel momento, tuttavia, [[Pipino il Breve]] era costretto da problemi interni al suo regno a non impegnarsi nuovamente in [[Italia]], così [[papa Paolo I]] sottoscrisse un accordo che accettava la situazione che si era venuta a creare. A suggello dell'intesa, Desiderio si recò a [[Roma]], pregò sulla [[Tomba di Pietro]] e garantì i diritti del papa; Paolo, in cambio, avvertì Pipino che Desiderio era il suo difensore contro le pressioni dei [[Impero bizantino|bizantini]].
*[[Violante di Svevia|Violante]] (1233 - 1264)
 
*[[Margherita di Sicilia|Margherita]] (1237 - 1270)
Desiderio intervenne attivamente negli scontri per la successione di [[papa Paolo I]], morto nel giugno del [[767]]. Dal [[Ducato di Spoleto]] inviò un esercito a [[Roma]], guidato dal prete Valdiperto, che il 31 luglio riuscì a far elevare al soglio il cappellano [[Antipapa Filippo|Filippo]] che tuttavia rinunciò il giorno stesso. Divenne così papa, contro la volontà di Desiderio, [[papa Stefano III|Stefano III]], il candidato della curia romana guidata dal [[primicerio]] Cristoforo.<ref>Claudio Rendina, ''I papi'', Roma, Ed. Newton Compton, 1990. pp. 231-232</ref>
*[[Enrico Carlotto di Sicilia|Enrico]] (1238 - 1253)
 
*[[Federico di Sicilia|Federico]] (1239 - ?)
=== La politica dinastica ===
*figlia (1241 - 1241)
Desiderio dopo la morte di [[Pipino il Breve]] nel [[768]] riuscì ad imparentarsi con uno dei figli, [[Carlo Magno]], dandogli in sposa la figlia, di cui non conosciamo il nome; il nome Desiderata che le è stato attribuito in passato è il frutto di un errore di lettura di un manoscritto, mentre il Manzoni inventò per lei il nome [[Ermengarda (moglie di Carlo Magno)|Ermengarda]].<ref>Nel [[769]] [[Carlomanno I|Carlomanno]], fratello di [[Carlo Magno]], sposò [[Gerberga (Carlomanno I)|Gerberga]], una nobile franca, che alcuni storici accreditano come figlia di Desiderio per il fatto che, nel [[772]], dopo che i figli avuti da Carlomanno erano stati spodestati da Carlo Magno, trovò rifugio alla corte del re Desiderio e poi, dopo la vittoria dei Franchi, nel [[773]], si rifugiò nella fortezza di Verona assieme ad [[Adelchi (principe)|Adelchi]], che pare che messo sotto assedio dai Franchi, avesse consegnato Gerberga e i due figli a Carlo, che chiuse i due bimbi in convento, mentre di Gerberga non si hanno più notizie.</ref> In questo modo riuscì a interferire con la politica interna del regno [[Franchi|franco]], in crisi per una contrapposizione tra i due fratelli che si sarebbe conclusa soltanto nel [[771]], con la morte di Carlomanno. Questa politica di alleanze matrimoniali, destinata a fallire, trovava fin dall'inizio l'opposizione del [[papa Stefano III]], che si opponeva al matrimonio della cosiddetta Ermengarda con Carlo Magno<ref>John N.D. Kelly, ''Gran Dizionario Illustrato dei Papi'', Casale Monferrato (AL), Edizioni Piemme S.p.A., 1989, ISBN 88-384-1326-6. p. 261</ref> in quanto l'alleanza tra franchi e longobardi gli avrebbe impedito di utilizzare gli uni o gli altri a seconda del suo vantaggio.
*[[Selvaggia di Staufen|Selvaggia]] (+ 1244)
Nel [[769]] Desiderio, con la scusa di un pellegrinaggio a Roma, entrò nei territori della Chiesa accompagnato da un esercito. Accampatosi nei pressi di [[Basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro]], appoggiò il partito longobardo capeggiato da [[Paolo Afiarta]] e condannò a morte il capo del partito opposto, il primicerio Cristoforo, pare con la tacita approvazione di [[papa Stefano III]] che si era visto abbandonato dal suo antico sostenitore.<ref>Claudio Rendina, ''I papi'', Roma, Ed. Newton Compton, 1990. pp. 232-233</ref> Grazie anche alle divisioni interne del regno dei [[Franchi]], Desiderio riuscì così ad assurgere a un ruolo di primo piano nella politica europea del tempo ma, in reazione alla sua politica aggressiva, Carlo Magno, rimasto unico re dei Franchi, ripudiò Ermengarda; e questo fu il colpo definitivo che mandò a monte la sua politica di alleanze dinastiche.
*[[Riccardo di Chieti|Riccardo]] (+ 1249)
 
*Gherardo
=== La guerra contro i Franchi ===
*[[Federico di Pettorana|Federico]]}}
Nel gennaio del [[772]] morì [[papa Stefano III]], cui succedette [[Papa Adriano I|Adriano I]], che si sbarazzò del capo del partito filo-longobardo, [[Paolo Afiarta]], e appoggiò quello di Cristoforo, cui doveva la sua elezione. Desiderio colse il pericolo di una nuova alleanza tra il papa e i [[Franchi]] e tentò di sventarla per via diplomatica. Adriano rimase però irremovibile nella sua richiesta di completa esecuzione degli accordi precedenti, con la cessione al papato di tutti i territori che reclamava; Desiderio passò quindi all'offensiva, tornando a invadere l'[[Esarcato d'Italia|Esarcato]], riconquistando [[Faenza]], [[Ferrara]] e [[Comacchio]] e minacciando [[Ravenna]]. La pressione militare mirava a convincere il papa a conferire l'unzione regale ai figli di [[Carlomanno (Pipino III)|Carlomanno]], che avrebbe spezzato il legame tra Adriano e [[Carlo Magno]] e creato disordini nel regno franco. Adriano non solo non si piegò, ma procedette all'eliminazione dei capi del partito longobardo a [[Roma]].
{{Sezione-tabella|[[Enrico VII di Germania|Enrico II]] (1216-1235)}}
 
{{Cassetto
Alla fine del [[772]], Desiderio intensificò la pressione militare occupando [[Senigallia]], [[Jesi]] e [[Gubbio]], entrando nel [[Ducato romano]] e minacciando la stessa [[Roma]]. Adriano scomunicò il re longobardo e chiese l'aiuto di Carlo Magno. Il re franco era all'epoca impegnato nelle guerre contro i [[Sassoni]], ma si risolse comunque a rispondere all'appello perché non poteva permettere che fosse appannato il suo prestigio come protettore del papato. Nella primavera del [[773]] Carlo radunò il proprio esercito presso [[Ginevra]] e lo ripartì in due tronconi: uno avrebbe disceso la [[Valle d'Aosta]], difesa da [[Adelchi (principe)|Adelchi]], l'altro, condotto dallo stesso Carlo, avrebbe seguito la tradizionale via attraverso il [[Moncenisio]]. Là, alle [[Chiuse longobarde|Chiuse]] presso [[Susa (Italia)|Susa]], Desiderio riuscì a frenare i [[Franchi]], ma il fronte presidiato da Adelchi cedette sotto l'urto dell'esercito guidato dallo zio di Carlo, [[Bernardo (figlio di Carlo Martello)|Bernardo]].
|titolo = Figli
 
|testo =
Colte dal panico, le schiere longobarde si ritirarono disordinatamente in [[Val Padana]]. Adelchi con i figli di [[Carlomanno (Pipino III)|Carlomanno]] si rinserrò a [[Verona]], Desiderio e la moglie si chiusero invece nella capitale, [[Pavia]], mentre i contingenti provenienti dai vari ducati fecero ritorno alle proprie sedi. I Longobardi non erano stati compatti nell'opporsi all'attacco franco; già prima della battaglia diversi non avevano appoggiato Desiderio, alcuni spingendosi fino al tradimento e alla fuga nel regno franco, e dopo la sconfitta del re le spinte centrifughe si intensificarono. I notabili spoletini scesero a [[Roma]], si fecero rasare secondo l'uso romano e chiesero al [[papa Adriano I]] la nomina di un nuovo duca; il pontefice scelse [[Ildebrando di Spoleto|Ildebrando]], che riprese il controllo del [[Ducato di Spoleto|Ducato]] e lo consegnò a [[Ducato romano|San Pietro]]. Analogamente, si sottomisero a Roma anche i Longobardi di [[Fermo]], [[Osimo]] e [[Ancona]].
*[[Federico di Hohenstaufen|Federico]] (1232c. - 1245c.)
 
*[[Enrico di Hohenstaufen|Enrico]] (1232c. - 1251)}}
Carlo Magno continuò la sua campagna in [[Italia]], conquistando altre città e riuscendo a far prigionieri i figli di Carlomanno, ma Pavia continuava a resistere. Soltanto all'inizio del [[774]] la città, stremata, cadde. Desiderio fu mandato assieme alla moglie Ansa in [[Francia]], e imprigionati in un monastero, a [[Liegi]] o forse a [[Corbie]]; Adelchi riparò a [[Bisanzio]], mentre Carlo Magno si proclamò ''rex Francorum et Langobardorum''.
{{Sezione-tabella|[[Corrado IV di Svevia|Corrado III]] (1235-1254)}}
 
{{Cassetto
== Matrimonio e discendenza ==
|titolo = Figli
Desiderio sposò [[Ansa (regina)|Ansa]] (o Ansia) dalla quale ebbe :
|testo =
* [[Ermengarda (moglie di Carlo Magno)|Ermengarda]]<ref>Il nome della prima figlia di Desiderio e sposa di Carlo Magno non è sicuro: indicato dagli storici con Desiderata e poi dal cronista del [[IX secolo]], Andrea da Bergamo, con Berterada, venne "inventato" da [[Alessandro Manzoni]] in Ermengarda.</ref> andata sposa nel [[768]] a [[Carlo Magno]] e da questi ripudiata tre anni dopo;
* [[Corradino di Svevia|Corrado IV]] (1252-1268) }}
* [[Adelchi (principe)|Adalgiso (o Adelchi)]], associato al [[re d'Italia|trono]] dal [[759]] al [[774]] dal padre Desiderio, fu sconfitto da Carlo Magno nel [[774]] e si rifugiò a [[Bisanzio]];
{{Sezione-tabella|[[Corradino di Svevia|Corrado IV]] (1254-1268)}}
* [[Liutberga]], andata sposa a [[Tassilone III di Baviera]];
}}<noinclude>
* [[Anselperga]], badessa del [[Monastero di Santa Giulia|monastero di San Salvatore]];
[[Categoria:Template di navigazione - casate]]
* [[Gerberga (Carlomanno I)|Gerberga]], andata forse sposa a [[Carlomanno I]], fratello di Carlo Magno;
</noinclude>
* [[Adelperga]], che andò sposa ad [[Arechi II]], [[duca di Benevento]].
 
== Influenze nella cultura ==
* Desiderio appare nei romanzi del [[Ciclo carolingio]], personaggio delle canzoni che narrano le imprese del re [[Franchi|franco]] nella campagna contro i Longobardi.
* Appare come personaggio anche nella tragedia ''[[Adelchi (Manzoni)|Adelchi]]'' di [[Alessandro Manzoni]]; in essa il re viene caratterizzato da ardore vendicativo, in contrapposizione con la superiore sensibilità del figlio [[Adelchi (principe)|Adelchi]].
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* [[Jörg Jarnut]], ''Storia dei Longobardi'', Torino, Einaudi, 2002. ISBN 88-464-4085-4
* Sergio Rovagnati, ''I Longobardi'', Milano, Xenia, 2003. ISBN 88-7273-484-3
* Franca d'Amico Sinatti, ''Il mistero del silenzio, il ritorno di un re longobardo'', Rimini, Rafaelli Editore, 2005. ISBN 88-89642-02-5
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Desiderius}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Box successione|tipologia = regnante|carica=[[Re dei Longobardi]]|immagine=Corona ferrea.png|periodo = [[756]] - [[774]]|precedente = [[Astolfo (re longobardo)|Astolfo]]|successivo = [[Carlo Magno]]}}
 
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{{Re longobardi}}{{Re d'Italia}}{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Longobardi}}
 
[[Categoria:Personaggi dell'Adelchi]]
[[Categoria:Re dei Longobardi]]
[[Categoria:Morti nell'VIII secolo]]