Catania e Giorgio Cavazzano: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Avvisounicode}}
|Nome = Giorgio
{{nota disambigua}}
|Cognome = Cavazzano
{{Divisione amministrativa
|NomeSesso = CataniaM
|LuogoNascita = Venezia
|Panorama = Catania-Etna-Sicilia-Italy-Castielli CC0 HQ1.JPG
|GiornoMeseNascita = 19 ottobre
|Didascalia = Panorama aereo di Catania
|AnnoNascita = 1947
|Bandiera = Catania-Gonfalone.png
|Voce bandieraLuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|Stemma = Catania-Stemma.png
|AnnoMorte =
|Voce stemma = Stemma di Catania
|Attività = fumettista
|Stato = ITA
|Epoca = 1900
|Grado amministrativo = 3
|Epoca2 = 2000
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Nazionalità = italiano
|Divisione amm grado 2 = Catania
|PostNazionalità = , ritenuto uno dei principali autori italiani di storie con [[Topolino]] e [[Paperino]],<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=https://coa.inducks.org/creator.php?c=GCa&showStats=1|titolo=Giorgio Cavazzano|sito=coa.inducks.org|lingua=en|accesso=2017-03-21}}</ref> è noto soprattutto come disegnatore di fumetti della [[The Walt Disney Company|Disney]] pubblicati in Italia dalla [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] prima, dalla [[Disney Italia]] dal 1989 e dalla [[Panini Comics]] dal 2013, e dalle riviste Disney [[Francia|francesi]] come ''[[Mickey Parade]]'' e ''Le Journal de Mickey'', oltre che di fumetti umoristici non disneyani e altri di genere realistico;<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.lambiek.net/artists/c/cavazzano.htm|titolo=Giorgio Cavazzano|sito=lambiek.net|lingua=en|accesso=2017-03-21}}</ref> ha all'attivo anche lavori nel campo dell'animazione e della pubblicità.<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.ubcfumetti.com/data/cavazzano.htm|titolo=Cavazzano|sito=www.ubcfumetti.com|accesso=2017-03-21}}</ref>
|Amministratore locale = [[Enzo Bianco]]
|Immagine = Giorgio Cavazzano, 2013.jpg
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Didascalia = Giorgio Cavazzano nel maggio 2013
|Data elezione = 10/06/2013
|Data istituzione =
|Latitudine gradi = 37
|Latitudine minuti = 30
|Latitudine secondi = 9.61
|Latitudine NS = N
|Longitudine gradi = 15
|Longitudine minuti = 5
|Longitudine secondi = 14.17
|Longitudine EW = E
|Altitudine = 7
|Superficie = 182.9
|Note superficie =
|Abitanti = 315769
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2015gen/index.html]
|Aggiornamento abitanti = 31-3-2015
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Aci Castello]], [[Belpasso]], [[Carlentini]] (SR), [[Gravina di Catania]], [[Lentini]] (SR), [[Mascalucia]], [[Misterbianco]], [[Motta Sant'Anastasia]], [[San Gregorio di Catania]], [[San Pietro Clarenza]], [[Sant'Agata li Battiati]], [[Tremestieri Etneo]]
|Codice postale = 95121-95131
|Prefisso = [[095 (prefisso)|095]]
|Fuso orario = +1
|Codice statistico = 087015
|Codice catastale = C351
|Targa = CT
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 833
|Diffusività =
|Nome abitanti = catanesi
|Patrono = [[sant'Agata]]
|Festivo = 5 febbraio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Catania (metropolitan city of Catania, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Catania nella sua città metropolitana
|Sito = http://www.comune.catania.it/
}}
'''Catania''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[kaˈtanja]}}, {{Link audio|It-Catania.ogg|<small>ascolta</small>}}<ref>{{cita web|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=20 maggio 2013}}</ref>) è un [[Comuni d'Italia|comune italiano]] di {{Formatnum:315769}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>, centro della propria [[città metropolitana di Catania|città metropolitana]]<!-- voce da creare o da sostituire a "provincia di Catania" --> con una popolazione di 1.192.891 abitanti.<ref>Bilancio Demografico 2014, [http://demo.istat.it/bilmens2014gen/index.html dati ISTAT]</ref>.
 
== Biografia ==
È il centro della maggiore conurbazione siciliana, nota come "[[Sistema lineare della Sicilia orientale]]"<ref>[http://bancadati.italialavoro.it/BDD_WEB/bdd/publishcontents/bin/C_21_Strumento_5546_documenti_itemName_0_documento.pdf Pagg.34-35 42º rapporto censis sulla società italiana. Elaborazione su Dati ISTAT.]</ref>. L'[[agglomerazione|agglomerato urbano]] di Catania supera ampiamente i confini comunali, ed ha una popolazione di 637.587<ref>[http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g07-23/g07-23-p27.html Individuazione degli agglomerati urbani della Regione in attuazione dell'art. 2 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 194.]</ref> residenti, mentre l'[[area metropolitana di Catania|area metropolitana]] ne conta 765.623<ref>[http://demo.istat.it/bilmens2009gen/index.html Statistiche demografiche ISTAT - Novembre 2009]</ref>. È il comune non capoluogo di regione più popoloso d'Italia.
 
=== Gli esordi ===
Fondata nel [[729 a.C.]] dai [[Calcidesi]], vanta una storia millenaria caratterizzata da svariate dominazioni i cui resti ne arricchiscono oggi il patrimonio artistico, architettonico e culturale. Sotto la dinastia aragonese fu capitale del [[Regno di Sicilia]].
Esordisce presto nel mondo del disegno, a 12 anni, frequentando lo studio del cugino [[Luciano Capitanio]], disegnatore umoristico, aiutandolo nell'inchiostrazione<ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.lfb.it/fff/fumetto/aut/c/cavazzano.htm|titolo=FFF - Giorgio CAVAZZANO|sito=www.lfb.it|lingua=it|accesso=2017-03-21}}</ref> esordendo realizzando le chine di ''Fiordipesco e lo studio'', storia a fumetti apparsa sul mensile ''Voci d'Oltremare''.<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.ubcfumetti.com/data/cavazzano.htm|titolo=Cavazzano|sito=www.ubcfumetti.com|accesso=2017-03-21}}</ref> [[1961|Due anni più tardi]], da un incontro casuale su un vaporetto, a causa del forte [[vento]] che gli fa volare i disegni del cugino, conosce una ragazza fidanzata e futura moglie di [[Romano Scarpa]] alla quale mente dicendole che i disegni sono i suoi. Da questo incontro incomincia una collaborazione che durerà molti anni. La prima storia di questo sodalizio è ''[[Paperino e la gloria nazionale]]'', disegnata da Scarpa e inchiostrata da Cavazzano, pubblicata nel [[1962]] sul n°370 di ''[[Topolino (fumetto)|Topolino]].''<ref name=":1" /> La prima storia Disney disegnata interamente da lui è ''[[Paperino e il singhiozzo a martello]]'', su testi di [[Abramo Barosso|Abramo]] e [[Giampaolo Barosso]], pubblicata sempre su ''Topolino'' il 13 agosto [[1967]]<ref name=":1" />.
 
=== Lavori Disney ===
Nel corso della sua storia è stata più volte interessata da [[eruzione vulcanica|eruzioni vulcaniche]] (la più imponente, in epoca storica, è quella del [[1669]]) e da [[terremoto|terremoti]] (i più catastrofici ricordati sono stati quelli del [[1169]] e del [[1693]]).
[[File:Giorgio_Cavazzano.jpg|thumb|Cavazzano negli anni 2000 mentre saluta un suo fan|alt=]]{{Citazione|Un grosso funzionario della Mondadori diceva a Giorgio: "Lei è un grande disegnatore, ma a noi serve Walt Disney, non Giorgio Cavazzano". Voleva dire che, giustamente, c'era poco spazio per interpretazioni personali in un mondo così chiuso e perfetto come quello topolinesco. Be', Giorgio c'è riuscito, nel corso degli anni, a essere Cavazzano e Disney insieme|[[Tiziano Sclavi]], 1989}}La carriera dell'autore si sviluppa principalmente sui personaggi Disney disegnando storie scritte da autori come [[Carlo Chendi|Chendi]], [[Abramo Barosso|Barosso]] e dal [[1970]], con la storia ''[[Zio Paperone e la rapina del secolo]],'' inizia una lunga collaborazione con lo sceneggiatore [[Rodolfo Cimino]]. Inoltre crea anche nuovi personaggi dell'universo disneyano come [[Reginella (personaggio)|Reginella]], ideata insieme a Cimino<ref name=":1" /> e [[Ok Quack]] e [[Umperio Bogarto]], insieme a Chendi.<ref name=":2" /> Contemporaneamente lavora per il mercato estero collaborando con [[Jerry Siegel]] e realizzando alcune storie per il Walt Disney Program (storie realizzate partendo da un soggetto dello Studio Disney mentre nel [[1973]] disegna la sua prima storia di [[Paperinik]], che su testi di [[Guido Martina]], vede l'esordio di [[Paperinika]], l<nowiki>'</nowiki>''alter ego'' di [[Paperina]], che si avvale, in ''[[Paperinika e il filo di Arianna]]'', dell'aiuto di [[Genialina Edy Son]], la controparte femminile di [[Archimede Pitagorico|Archimede]].<ref name=":1" /> Ritornerà, poi, su Paperinik nel corso degli [[anni 1980|anni ottanta]] con una serie di storie classificate come ''del periodo leggero''.
 
Negli anni ottanta, insieme a Chendi, crea nel [[1981]] l'alieno un po' bislacco Ok Quack (al quale, nel [[1995]], affiancherà un cugino altrettanto bislacco, [[KO Uack]], insieme a [[Fabio Michelini]]), e nel [[1982]] lo strampalato [[Umperio Bogarto]]<ref name=":2" />, un ''detective'' che, soprattutto negli ultimi anni, ha unito la sua strada con quella di [[Paper Bat]] (l'identità segreta di [[Paperoga]]), creando una miscela dagli esiti esilaranti.
Il barocco del suo [[centro storico]] è stato dichiarato dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]] [[Patrimonio dell'umanità]], assieme a sette comuni del [[Val di Noto]] ([[Caltagirone]], [[Militello in Val di Catania]], [[Modica]], [[Noto (Italia)|Noto]], [[Palazzolo Acreide]], [[Ragusa]] e [[Scicli]]), nel [[2002]].
 
Con Concina inizia la serie delle storie a bivi con ''[[Topolino e il segreto del castello]]'' ([[1985]])<ref>{{Cita web|url=https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1565-A&search=Topolino%20e%20il%20segreto%20del%20castello|titolo=Topolino e il segreto del Castello|sito=coa.inducks.org|lingua=en|accesso=2017-03-21}}</ref>. La collaborazione con Marconi produce nel [[1986]] ''[[Topolino in... Pista!]]'', una storia a fumetti per il lancio della trasmissione della [[Rai]], ''[[Pista!]]'' presentato da [[Maurizio Nichetti]], pubblicata su ''Topolino'' n°1595 del 22 giugno, dove Nichetti compare come personaggio a fumetti.<ref>{{Cita web|url=https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1595-A&search=Topolino%20in...%20Pista!|titolo=Topolino in "Pista!"|sito=coa.inducks.org|lingua=en|accesso=2017-03-21}}</ref> A questa seguirà nel [[1987]], ''[[Pista! a Topolinia (quasi una telenovela)]]'' (''Topolino n°1637''), dove [[Paperone]] e famiglia sfidano la [[Banda Bassotti]]. Su testi di [[Massimo Marconi]] realizza diverse storie promozionali o educative, come ''[[L segreto di Sport Goofy|Il segreto di Sport Goofy]]'' del 1988<ref>{{Cita web|url=https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1695-AP|titolo=Il segreto di Sport Goofy|sito=coa.inducks.org|lingua=en|accesso=2017-03-21}}</ref> e in generale altre storie di argomento sportivo come quelle incentrate sulla scherma di ambientazione ''[[fantasy]]'', inizia con ''[[Topolino e la spada invincibile]]'' <ref>{{Cita web|url=https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1728-B|titolo=Topolino e la spada invincibile|sito=coa.inducks.org|lingua=en|accesso=2017-03-21}}</ref> e ''[[Topomouche, storia di amori e di spada]]'' su testi di [[Bruno Concina]] del [[1989]]<ref>{{Cita web|url=https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1739-AP|titolo=Topomouche, storia di amori e di spada|sito=coa.inducks.org|lingua=en|accesso=2017-03-21}}</ref> e proseguita con ''[[Topolino e la spada del tempo]]'' (1990)<ref>{{Cita web|url=https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1817-A|titolo=Topolino e la spada del tempo|sito=coa.inducks.org|lingua=en|accesso=2017-03-21}}</ref>.
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:Catane piazza Duomo.jpg|thumb|left|La [[fontana dell'Amenano]]<nowiki>, conosciuta come l'</nowiki>''acqua o' linzolu'' acqua a lenzuolo), in piazza del Duomo]]
Catania è una delle poche città in [[Italia]] ad offrire paesaggi tanto diversi concentrati in un solo sito. Sorge sulla costa orientale dell'[[Isola di Sicilia|isola]], ai piedi del vulcano [[Etna]] (il vulcano attivo più alto d'[[Europa]]) e a metà strada tra le città di [[Messina]] e [[Siracusa]].
 
Negli anni novanta sempre su testi di Cimino disegna alcune storie della serie de ''[[I racconti attorno al fuoco]]'', un ciclo di storie su [[leggenda|leggende]] raccontate da [[Nonna Papera]] alla famiglia dei paperi riunita attorno al fuoco per rivivere al meglio l'atmosfera del racconto stesso.<ref>{{Cita web|url=http://www.cl.cam.ac.uk/~fms27/disney/stajano-cimino-papersera-1.pdf|titolo=Rodolfo Cimino, maestro cantastorie: da antiche magie a romantiche avventure}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.cl.cam.ac.uk/~fms27/disney/stajano-cimino-papersera-2.pdf|titolo=Salsicce allo spiedo! Attorno al fuoco con Nonno Rodolfo.}}</ref>
Il suo territorio comprende anche una vasta fetta della [[piana di Catania]] ('''a Chiana''), una tra le più estese aree coltivate della Sicilia, la cui zona più vicina al mare costituisce l'[[Riserva naturale Oasi del Simeto|Oasi del Simeto]], riserva naturale di circa 2.000 [[ettaro|ettari]], istituita nel [[1984]]. L'Oasi del Simeto prende nome dal fiume [[Simeto]], il più importante dell'isola, che sfocia a sud della città. Catania si affaccia sul [[mar Ionio]] con il [[golfo di Catania|golfo]] che prende il suo nome.
 
Nel [[1991]] la coppia Cavazzano-Marconi realizza [[Topolino presenta: La Strada]], storia che racconta la parodia del celebre film di [[Federico Fellini]] all'interno di due eventi vissuti dal regista riminese.<ref>{{Cita web|url=https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1866-B|titolo=Topolino presenta "La strada"|sito=coa.inducks.org|lingua=en|accesso=2017-03-21}}</ref>
Intorno al vulcano, inoltre, sorge un'altra area naturale protetta: il [[Parco dell'Etna]].
 
Con [[Silvano Mezzavilla]] realizza nel [[1993]] ''Topolino e la fabbrica dei sogni'', sentito omaggio al [[cinema]]. Sul solco della settima arte, farà risorgere il personaggio di Vincenzo Paperica, versione fumettistica del [[Vincenzo Mollica|giornalista RAI]] inventata da [[Andrea Pazienza]].
Il territorio è prettamente pianeggiante a sud e sud-est, e montuoso a nord per la presenza dell'Etna.
 
Sul settimanale Topolino, in occasione di eventi promozionali con associazioni [[ambiente naturale|ambientaliste]] come il [[WWF]] o la [[LIPU]], vedono la luce una serie di storie su testi di vari autori e disegnate da Cavazzano come [[Zio Paperone e l'operazione foglia]], su testi di Michelini, o [[Bambi e l'adozione da sogno]], di Marconi, o [[Zio Paperone e la fabbrica dell'aria]], su testi di [[Alessandro Sisti]], con cui fa il suo esordio la papera [[ecologia|ecologista]] [[Pandy Pap]]. Seguono sempre di Sisti [[Topolino e il caso Traffic]] ma anche un gruppo di storie dedicate alla promozione del lavoro di [[Telefono Azzurro]], associazione contro gli abusi sui minori, come [[Topolino e il segreto di un bambino]] e [[Tip e Tap e la solitudine di Jack]].
Il nucleo originario della città era situato su un colle, corrispondente all'odierna piazza Dante, dove sorge il [[Monastero di San Nicolò l'Arena]] (oggi sede universitaria). L'unico altro rilievo importante è la collina Santa Sofia, dove sorge la [[Università degli Studi di Catania|Cittadella Universitaria]], al confine con [[Gravina di Catania|Gravina]], comune del vasto hinterland.
 
==== I lavori per il mercato francese ====
Il verde pubblico è costituito dai parchi situati all'interno della città. Sono sei quelli di una certa grandezza e importanza: il [[Giardino Bellini]], detto ''<nowiki>'</nowiki>a Villa'' o Villa Bellini è dedicato a [[Vincenzo Bellini]]; il [[Giardino Pacini]], detto ''Villa 'ê varagghi'' (cioè "degli sbadigli", perché si diceva frequentata soprattutto da pensionati e da sfaccendati in genere) o Villa Pacini, dedicato a [[Giovanni Pacini]]; il [[Parco Gioeni]] (situato a nord, alla fine della via Etnea); il Parco Falcone e Borsellino (a nord del Corso Italia); il [[Piazza I Viceré|parco I Viceré]] (nel quartiere Barriera Canalicchio) e il Boschetto della [[Plaia]] (nella zona tra l'[[Aeroporto di Catania-Fontanarossa|Aeroporto Vincenzo Bellini]] e la città). Tra gli altri, per l'importanza storica e per la conservazione della biodiversità, va segnalato l'[[orto botanico di Catania]].
 
Contemporaneamente al suo impegno in Italia, Cavazzano ha spesso realizzato storie Disney anche per il mercato estero, in particolare quello francese. Innanzitutto le copertine per ''Super Picsou Geant'', ''Mickey Parade'' (su tutte la serie di [[diciotto|18]] copertine per il [[2000]] nel quale ritrasse, 18 diversi personaggi Disney, iniziando da Topolino e passando per Paperino, [[Paperina]], [[Indiana Pipps]], Paperinik, [[Gancio il Dritto]]), ''Le Journal de Mickey'' e ''Picsou Magazine'', realizza anche alcune storie (la prima, ''[[SuperPippo salvatore dell'Apollo]]'', del [[1982]], prima edizione italiana nel [[2000]] su ''[[I Maestri Disney]]'' n°20), quindi alcune serie che non allontanarono troppo Cavazzano dalle atmosfere investigative: ''[[Gli anni muggenti di Clarabella]]'', ambientata nella [[Topolinia]] degli [[anni 1920|anni venti]] e iniziata nel [[1988]] su testi di [[Philippe Gasc]] e [[Jacques Lelievre]] (storie edite in Italia sul mensile ''[[Minni&Company]]''; nel [[1986]] realizza, su testi di Corteggiani, la riduzione a fumetti del lungometraggio animato ''[[Basil l'investigatopo]]'', cui fa seguito, sempre con Corteggiani, una serie di [[quattro]] brevi avventure. Nel [[1999]], sempre con Corteggiani, realizza un omaggio a [[Claude Marin]], considerato uno dei più grandi artisti Disney a livello mondiale, nella storia ''[[Topolino in Il ritorno di Babbo Natale]]''.
La città è attraversata da un fiume sotterraneo, l'[[Amenano]]. In passato, poco fuori le mura ad ovest, si poteva trovare il [[lago di Nicito]], al fiume collegato e ormai coperto dalla colata lavica del [[1669]] (l'omonima via ne ricorda l'ubicazione). Attualmente, l'Amenano si rende visibile all'''[[Fontana dell'Amenano|Acqua a linzolu]]'', fontana in [[marmo]] bianco che sorge tra la cosiddetta "[[Pescheria di Catania|Pescheria]]" e la [[piazza del Duomo (Catania)|piazza del Duomo]], e nei sotterranei del locale Ostello Agorà. Ma è stato tutto il territorio circostante a mutare profondamente in seguito a calamità naturali come questa: la costa a nord del porto è appunto una [[scogliera]] sorta in seguito alle varie colate laviche, in epoca storica nel [[1169]], [[1329]] e [[1381]], anno in cui venne coperta anche parte dell'antico [[Porto Ulisse]]; tale tratto di costa è chiamato appunto "La Scogliera" e comprende la spiaggetta di [[San Giovanni li Cuti]].
 
=== Altri lavori ===
L'area a sud del [[Castello Ursino]], un tempo a picco sul mare, è invece il prodotto dell'enorme [[Eruzione dell'Etna del 1669|colata del 1669]] che, accerchiatolo, si spinse per qualche chilometro verso il mare. La costa a sud del porto venne profondamente modificata, formando il litorale attuale (la cosiddetta "[[Plaia]]") che è, invece, [[Sabbia|sabbioso]].
 
Oltre a storie per la Disney ha realizzato altre serie sia in Italia che all'estero. In Italia nel 1974 su testi di [[Giorgio Pezzin]] ha realizzato la serie [[Oscar e Tango]] pubblicata sul ''[[Messaggero dei Ragazzi]]'', la serie [[Walkie&Talkie]] pubblicata sul ''[[Corriere dei Piccoli]] e, n''el [[1977]] la serie [[Smalto e Johnny]] per la rivista ''[[Il Mago (rivista)|Il Mago]]''.<ref name=":1" />
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Catania Centro|Stazione meteorologica di Catania Fontanarossa|Stazione meteorologica di Catania Sigonella}}
La città e la [[piana di Catania]] presentano un [[clima mediterraneo]], pur con alcuni connotati di tipo subtropicale e continentale, ben ravvisabili dall'analisi dei dati climatici delle [[Stazione meteorologica|stazioni meteorologiche]] ufficiali di [[Aeroporto di Catania-Fontanarossa|Fontanarossa]] e di [[Base aerea di Sigonella|Sigonella]], che descrivono rispettivamente il quadro relativo alla città di Catania e all'entroterra della piana.
 
Su testi di [[Tiziano Sclavi]] nel 1975 realizza la serie [[noir]] di [[Altai & Jonson]] pubblicata sul ''[[Corriere dei Ragazzi]]'' incentrata su due sgangherati ''detective''.<ref name=":1" /> Sclavi, in una prefazione alla ristampa della serie, ricorda che: «''le due prime storie (...) erano una cosa e le successive furono un'altra, perché dopo le scrivevo "sul disegno" di Giorgio.''» Sempre con Sclavi realizza nel 1979 per la rivista [[Germania|tedesca]] ''Zack'', il personaggio di [[Silas Finn]], giovane avventuriero del vecchio west.<ref name=":1" /> e prima collaborazione oltre i confini italiani, che lo porterà anche sulla rivista transalpina ''[[Pif Gadget]]'', per la quale realizza una nuova versione dei personaggi creati da [[José Cabrero Arnal]].<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.lambiek.net/artists/c/cavazzano.htm|titolo=Giorgio Cavazzano|sito=lambiek.net|lingua=en|accesso=2017-03-21}}</ref> Insieme a lui un folto gruppo di italiani: [[Clod]], [[Massimo Bonfatti|Bonfatti]] e [[Sandro Zemolin]], che sarà per molti anni il suo inchiostratore di fiducia.
Le [[precipitazione (meteorologia)|precipitazioni]], piuttosto scarse, sono comprese tra i 450 e i 550&nbsp;mm annui, con minimo estivo molto marcato e moderato picco nella stagione autunnale.
 
Nel 1980, sempre sui testi di Pezzin, realizza la serie di [[Capitan Rogers]], un cacciatore di [[castoro|castori]] dell'[[Americhe|America]] del [[XVIII secolo]] pubblicato su ''[[Il Giornalino]]'' per [[quarantasette|47]] episodi scritti in parte anche da [[François Corteggiani]].<ref name=":1" /> Sempre nel 1980 ha il suo primo incarico nella pubblicità per la campagna della [[Gibbs Dental Division]].
L'inverno, spesso di breve durata, assicura temperature massime diurne generalmente piuttosto miti, mentre nelle ore notturne possono verificarsi raffreddamenti, più pronunciati nell'entroterra e nei paesi etnei, in presenza di cielo sereno e vento calmo: tutto ciò a causa degli effetti continentali che si verificano nell'esteso territorio pianeggiante che, nella parte più interna, sono influenzati anche dalla presenza dell'Etna.
 
Nel [[1989]] realizza alcune vignette di [[Cucciolone|Eldo Leo]], personaggio ideato da [[Silver (fumettista)|Silver]] per i gelati della [[Eldorado (industria)|Eldorado]]. [[1992|Tre anni più tardi]] è la volta di [[Jungle Bungle]], su testi di [[Sergio Aragonés]], pubblicato da [[Comic Art]] e di [[Mentamela]], creato per la [[pubblicità]] del [[dentifricio]] [[Mentadent]].<ref name=":1" />
Il record assoluto di freddo, 7 gradi centigradi sotto lo zero, fu raggiunto il 1º febbraio [[1962]].<ref>{{cita web|url=http://it.notizie.yahoo.com/23/20100131/tit-il-grande-freddo-si-fa-beffare-dall-6284556_1.html|editore=Yahoo! notizie|titolo=Il grande freddo si fa beffare dall'alta pressione, strada in salita per l'inverno|data=1º febbraio 2010|accesso=1º febbraio 2010|autore=Luca Angelini}}</ref>
 
Con Corteggiani crea nel [[1987]] per il settimanale ''Le Journal de Mickey'' il personaggio di [[Timoty Titan]],<ref name=":1" /> simpatico ragazzino che vive avventure in stile ''[[steampunk]]'' in un mondo fantastico nel quale l'artista veneziano inserisce moltissimi omaggi all'arte di [[Jacovitti]].{{senza fonte}} Anche questo personaggio approda in Italia, nel [[1991]], sulle pagine de ''Il Giornalino''.
L'estate, di lunga durata, si presenta molto calda, anche se raramente con alti tassi di umidità. Mentre lungo la fascia litoranea le temperature massime sono parzialmente contenute dalla brezza marina di [[Levante (vento)|levante]], nella parte più interna della città e della piana si registrano valori molto elevati.
 
Nel corso degli [[anni 1990|anni novanta]], disegna prima un episodio umoristico di ''[[Martin Mystère]]'', su testi di [[Alfredo Castelli]] (''That's All Folks'', omaggio ai fumetti [[Warner Bros|Warner]] e a quelli [[Disney]], edito sul mensile delle [[Ferrovie dello Stato]]), quindi molte illustrazioni per il [[Ken Parker]] di [[Giancarlo Berardi|Berardi]] e [[Ivo Milazzo|Milazzo]]. Illustra inoltre alcune storie ideate da [[Bonvi]], progettate per la collana [[Zona X]] ma poi pubblicate in volumi autonomi della collana [[I Grandi Comici del Fumetto]], ''La città'' e ''Maledetta Galassia'', realizzate sempre per [[Sergio Bonelli Editore]]. Sul finire degli anni novanta realizza una storia di [[Lupo Alberto (personaggio)|Lupo Alberto]] su testi di [[Francesco Artibani]] e [[Tito Faraci]], ''[[Il tesoro dei McKenzie]].'' {{senza fonte|Lo stesso Bruno Cannucciari, degno erede dell'arte di Silver, oltre che dal suo insigne maestro sembra aver preso alcuni tratti caratteristici anche dallo stile di Cavazzano.}}
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Catania}}
{{Nota
|titolo=Le origini del nome
|contenuto=Secondo lo storico greco [[Plutarco]], il suo nome deriva da ''katane'' (cioè ''grattugia''), per l'associazione con le asperità del territorio [[lava|lavico]] su cui sorge, od anche dal protolatino ''katina'' (catino, bacinella) per la conformazione naturale a conca delle colline intorno alla città. L'[[etimologia]] resta comunque oscura<ref name="Kat">Secondo Gesualdo Iatrino l'etimologia avrebbe persino un'origine egizia; cfr. G. Iatrino, [http://www.editorialeagora.it/rw/articoli/198.pdf «Katana - ovvero dell’archeologia della cultura dei vinti»], in ''Agorà'' n. 25-26, 2006, p. 43</ref>: secondo altre interpretazioni, il nome deriverebbe dall'apposizione del prefisso [[lingua greca|greco]] ''katà-'' al nome del [[vulcano]] [[Etna]] (Aitnè, dal greco) (in modo che ne risulti "nei pressi di" o "appoggiata" all'Etna)<ref>Vedi ad esempio l'articolo: {{Cita web |url=http://www.cataniaperte.com/cronologia/saggi/scurria2.PDF |titolo="Il nome di Catania" di Marcello Scurria |accesso=16 aprile 2010}}</ref>.}}
 
Infine, nel [[2003]], realizza un'illustrazione di [[Hermann Rorschach|Rorschach]] per ''[[Ritratto di uno straordinario Gentleman]]'', omaggio ai cinquant'anni dello sceneggiatore inglese [[Alan Moore]].
=== Età antica ===
Catania era originariamente un insediamento [[Sicani|sicano]]<ref>Come dimostrano i rinvenimenti del [[1978]] avvenuto presso il [[monastero di San Nicolò l'Arena|monastero dei Benedettini]], sotto la direzione di F. Giudice; vedi F. Giudice, E. Procelli, R. M. Albanese, M. Frasca, «Catania. Scavo all'interno del muro di cinta del Monastero dei Benedettini», in ''Cronache di Archeologia'' nº 18, 1979, pp. 129-141.</ref>, quindi dopo il [[XIII secolo a.C.]] sede di un grosso villaggio [[Siculi|siculo]] e rifondato come {{polytonic|[[Katane|Kατάvη]]}} nel [[729 a.C.]] da [[Colonizzazione greca|coloni greci]] [[calcidesi]] guidati da [[Tucle]] dal dominio dei quali venne tolta nel [[476 a.C.]] da [[Gerone I]] di Siracusa che la chiamò ''[[Aitna]]'' ([[Etna]]). Dopo la morte del tiranno siracusano e la sconfitta di [[Trasibulo di Siracusa|Trasibulo]] la città fu riconquistata dai ''Katanaioi'' che le rimisero il nome originario. Subì la conquista di [[Dionisio I di Siracusa]].
 
== Stile ==
Fu poi conquistata dai Romani nel [[263 a.C.]] È l'inserimento nella ''universalitas'' romana che attribuisce alla città il carattere di "sistema urbano complesso", che verrà continuato fino alla riconversione "barocca" operata dopo la distruzione di fine [[XVII secolo]].<ref name=atripaldi12>{{cita|Atripaldi e Costa, 2008|p. 12}}.</ref>
il suo stile d'esordio è più influenzato dal tratto di Scarpa (che ne corresse le tavole), che non da quello di [[Carl Barks|Barks]], che può comunque essere considerato un punto di riferimento per Cavazzano. Per il [[Topolinia|mondo dei topi]], invece, il riferimento principale è più il [[Paul Murry]] dei ''[[albi a fumetto|comic books]]'', che non il [[Floyd Gottfredson]] ''[[striscia a fumetti|quotidiano]]''. Con il trascorrere degli anni, iniziò a guardare molto agli artisti che in quel periodo (fine [[anni 1960|anni sessanta]], inizio dei [[anni 1970|settanta]]) aveva intorno: autori come [[Sergio Toppi|Toppi]], [[Dino Battaglia|Battaglia]], [[Andrea Pazienza|Pazienza]] in Italia, [[Jean Giraud|Giraud]], Hermann, [[Albert Uderzo|Uderzo]] per la Francia, ma anche gli artisti della [[Stati Uniti d'America|statunitense]] MAD, e anche [[Milton Caniff]], [[Alex Toth]], [[Milt Kahl]].<ref>{{cita news|url=http://www.fumettologica.it/2017/08/giorgio-cavazzano-50-anni-disney/|titolo=Giorgio Cavazzano, 50 anni di storie Disney|autore=Andrea Tosti|pubblicazione=[[Fumettologica]]|accesso=4 ottobre 2018|giorno=16|mese=agosto|anno=2017}}</ref>
 
{{cn|Tra tutti questi, però, sia per i personaggi di contorno delle storie Disney, sia per i lavori extra-Disney, il suo punto di riferimento principale divenne [[Albert Uderzo]], l'artista di origini italiane che è diventato noto, insieme a [[René Goscinny]], per il successo del personaggio francese [[Asterix (personaggio)|Asterix]].}}
=== Età medievale ===
{{cn|La continua ricerca stilistica di Cavazzano, che affina via via il suo tratto avvicinandosi sempre più a quello di Uderzo, contaminandolo con l'essenzialità di Murry, fanno di Cavazzano il disegnatore ideale per affidargli storie importanti, spesso legate ad eventi particolari, come i regali abbinati a ''Topolino'': ad esempio ''[[Zio Paperone e le carte Disney]]'', scritta da Michelini o ''[[Topolino e il collegamento multidimensionale]]'', scritta da Massimo Marconi.}}
Alla [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|caduta dell'Impero Romano]] la Sicilia venne conquistata nel VI secolo dagli [[Ostrogoti]] di re [[Teodorico il Grande]] che si occupò della ricostruzione delle mura della città, utilizzando le pietre che costituivano l'anfiteatro romano<ref>Cassiodoro, ''Chronica'', epistola III 9, cfr. R. Soraci, ''Catania in età tardoantica'', «Quaderni catanesi di Cultura classica e medioevale» 3, 1991, pp. 269-270.</ref>. Venne in seguito conquistata dai Bizantini, e nella seconda metà del [[IX secolo]] dai musulmani<ref>L'anno esatto è ignoto, ma i cronisti islamici permettono di circoscrivere la conquista della città tra il saccheggio di Siracusa dell'867 e la campagna di Abu Al Abbas contro i ribelli palermitani rifugiati a Taormina del 900 (Michele Amari, Biblioteca Arabo-Sicula, volume 1°, pagine 184 e 185).</ref>. Nel 1071 viene conquistata dai [[Normanni]] che provvidero a ridarle la sede vescovile, con l'approvazione del [[papa Urbano II]] ([[bolla pontificia]] del 9 marzo 1092); sarà elevata a sede arcivescovile, [[Arcidiocesi di Catania]], nel 1859. Fu poi governata dagli [[Hohenstaufen|Svevi]], periodo in cui si eresse il [[Castello Ursino]] e si crearono le figure amministrative che perdurarono fino al [[1817]]<ref>[http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=38123&RicLin=en Sistema politico locale dal 1197]</ref>. La città fu una delle sedi della corte itinerante di [[Federico II di Svevia]] e da qui furono emanati editti e leggi di grande importanza. Alla fine del casato [[Hohenstaufen]] furono gli [[Angioini]] a prendere possesso della città, occupandola militarmente abusando spesso della popolazione locale.
 
== Collaborazioni con altri autori ==
In generale, la città viene menzionata innanzitutto per la presenza dell'Etna nelle sue vicinanze: "la città racconta una storia di ridotta emergenza politica"<ref name=atripaldi12/>.
Oltre a quelle con Scarpa e con Cimino, col quale ha continuato a collaborare fino alla morte di quest'ultimo, nel corso della sua carriera Cavazzano ha collaborato anche a progetti particolari, come lo sfortunato ''[[Topolino Più]]'', con la storia di [[Rudy Salvagnini]] ''[[Zio Paperone in un caso davvero imprevedibile]]'', che ha anche avuto un'edizione in [[lingua latina|latino]], alla realizzazione di un omaggio a Carl Barks con la storia del [[1992]] ''[[Zio Paperone e l'Uomo dei Paperi]]'', sempre su testi di Salvagnini.
 
Molte sono state le collaborazioni con sceneggiatori come [[Giancarlo Berardi]], [[Giorgio Pezzin]], [[Tito Faraci]], [[Casty]], [[Rudy Salvagnini]] e [[Roberto Gagnor]].
Nel [[1282]], passò al ramo cadetto degli Aragonesi (in quanto la moglie di Pietro d'Aragona era nata a Catania) che fino a re [[Martino I di Aragona]] fecero di Catania la capitale del [[Regno di Trinacria]]. Dopo la cancellazione del regno di Trinacria la Sicilia perse l'indipendenza e passò sotto i domini [[Spagna|Spagnolo]], Savoiardo e Borbonico.
 
In particolare con Giorgio Pezzin, dopo i lavori realizzati con Chendi e Bottaro, dal [[1973]] realizzare storie a fumetti sia Disney che non-Disney. La collavorazione inizia con "''[[Paperino e la visita distruttiva]]" e prosegue realizzando tra le altre delle storie dove hanno'' interpretato il personaggio di [[Paperoga]] in maniera creativa e molto fedele al modello di [[Dick Kinney]], personaggio particolare e generalmente difficile da interpretare. Poco utilizzato nel mercato [[Stati Uniti d'America|statunitense]], ha trovato terreno fertile in [[Brasile]] ed in [[Europa]], in particolare in Italia, sia con alcune incursioni di Chendi e Bottaro, che ne riprende fedelmente il ''model-sheet'' di [[Al Hubbard|Hubbard]], sia, soprattutto, con Pezzin e Cavazzano. La loro prima incursione con il personaggio è ''[[Paperino e il croccante al diamante]]'' che, insieme a ''[[Paperoga e l'isola a motore]]'', avrà l'onore di approdare oltreoceano e riportare per un breve periodo il personaggio sulle riviste Disney americane. Divertente susseguirsi di ''gag'' e situazioni difficili, spesso risolte dalle assurde e incredibili trovate di Paperoga, sono probabilmente il gruppo di storie in cui l'arte della coppia di autori raggiunge l'apice della qualità{{senza fonte}}. Da non dimenticarsi anche storie come ''[[Topolino e gli incontri falsificati (dal solito tipo)]]'' o ''[[Topolino e il mistero del Paseidon]]''.
=== Età moderna ===
[[File:Piazza Duomo - Catania (2761237314).jpg|thumb|385x385px|Il duomo]]
Nel [[1622]], [[Emanuele Filiberto di Savoia (1588-1624)|Emanuele Filiberto di Savoia]], [[viceré di Sicilia]], con lettera ratificata da Filippo IV, aveva assegnato al [[Senato]] catanese funzioni pari a quelli di Palermo e Messina, concedendole una certa autonomia.
 
Cavazzano ha realizzato parodie di capolavori del cinema come ''[[Casablanca (film)|Casablanca]]'' nella storia "''[[Topolino, Minni in Casablanca]]"'' (1987)<ref>{{Cita web|url=https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1657-A|titolo=Topolino e Minni in "Casablanca"|sito=coa.inducks.org|lingua=en|accesso=2017-03-21}}</ref> ''o [[La strada]] di'' Fellini in ''[[Topolino presenta: La Strada]]'' ([[1991]]).
Le due importantissime catastrofi naturali di fine XVII secolo (l'[[eruzione dell'Etna del 1669]] e il [[terremoto del Val di Noto del 1693]]) segnano "il transito verso la modernità"<ref>{{cita|Atripaldi e Costa, 2008|p. 16}}.</ref>. La rifondazione, in ogni caso, non prescinde dal tessuto antico, anche per il sopravvivere di diversi edifici (in particolare le mura, le absidi del [[Cattedrale di Sant'Agata|duomo]], il [[Castello Ursino]]).<ref>{{cita|Atripaldi e Costa, 2008|pp. 26 e 62-64}}.</ref>
 
Nel [[1987]], poi, rende ancora omaggio a [[Floyd Gottfredson]] con la storia ''[[Paperino e l'insolito remake]]'', in cui i personaggi disneyani reinterpretano per il cinema la storia a fumetti degli [[anni 1930|anni trenta]] ''[[Topolino giornalista]]'': in questa occasione, però, vediamo la tormentata lavorazione del [[film]], disturbata dalle continue bizze della ''star'' Paperino che cerca sempre di essere presente in primo piano. Con [[Silvano Mezzavilla]] realizzano nel 1993 un sentito omaggio al cinema con ''Topolino e la fabbrica dei sogni''<ref>{{Cita web|url=https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+1971-A&search=Topolino%20e%20la%20fabbrica%20dei%20sogni.|titolo=Topolino e la fabbrica dei sogni|sito=coa.inducks.org|lingua=en|accesso=2017-03-21}}</ref> oltre a storie d'investigazione come a es.: ''[[Gambadilegno e il ritorno a Legcity]]'', ''[[Topolino e l'enigma del faro]]'', ''[[Topolino e il mistero della voce spezzata]]''.
=== Età contemporanea ===
Tra il [[1816]] e il [[1818]] acquisì lo status di Comune, lasciando quello di [[Urbs]], in modo da essere governata da un Intendente, coadiuvato dal Segretario generale e dal Consiglio di Intendenza. Nel [[1860]] Catania entrò a far parte del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]. Oggi è uno dei principali comuni italiani, capoluogo della provincia di Catania.
 
La collaborazione con [[Tito Faraci]], iniziata in Disney con ''[[La lunga notte del commissario Manetta]]'', nella quale i due creano il personaggio del [[polizia|poliziotto]] [[Texas|texano]] [[Rock Sassi]] (uderziano anche nel carattere{{senza fonte}}), e la realizzazione del [[numero]] [[zero|0]] della miniserie ''[[Mickey Mouse Mystery Magazine]]''. I due saranno uniti anche nella realizzazione di una storia dall'atmosfera [[supereroe|supereroistica]] con l'[[Uomo Ragno]], ''[[Il segreto del vetro]],'' ambientata a Venezia. Nello stesso anno realizza la copertina dello speciale ''[[Devil & Hulk|Devil&Hulk]]'' dedicato ai dieci anni di vita editoriale del marchio [[Marvel Italia]].
=== Simboli ===
{{Vedi anche|Stemma di Catania}}
[[File:Catania-Gonfalone.png|thumb|upright=0.5|Gonfalone civico di Catania]]
 
Le collaborazioni con i autori stranieri, oltre a Jerry Siegel e a Dick Kinney, riprende in occasione della storia per i 60 anni di Paperino intitolato ''[[Buon compleanno, Paperino!]]'', su testi di [[Bob Foster]] e con [[Byron Erickson]], sceneggiatore [[Svezia|svedese]] della Egmont con il quale realizza ''[[Zio Paperone e il segreto degli Incas]]'' e, soprattutto, la lunga avventura in dodici puntate dei ''[[Dragon Lords]]'', ''fantasy'' serializzato sulle pagine di ''[[Zio Paperone]]'' in cui Cavazzano, coadiuvato dallìinchiostratore [[Sandro Zemolin]], {{senza fonte|si presenta ai lettori con il suo splendido stile epico, giusto adattamento di quello di Uderzo al mondo Disney.}}
Lo stemma della Città di Catania è costituito da uno scudo con lo sfondo azzurro, cimato dalla [[Corona d'Aragona|corona reale aragonese]] e, nella parte inferiore, la [[legenda]] che riporta la sigla “S.P.Q.C.” ('''''S'''enatus '''P'''opulus'''q'''ue '''C'''atanensium''), al centro è presente un [[elephantidae|elefante]] posto di profilo di colore [[Porpora (araldica)|rosso porpora]] con le zanne rivolte a sinistra (destra araldica), sopra di esso è presente una lettera “[[A]]” maiuscola anch'essa di colore rosso, che sta per Agata, il nome della santa patrona.
 
Fra le ultime collaborazioni c'è quella con [[Casty]] iniziata nel [[2003]], creando l'archeologa [[Eurasia Tost]] in una storia avventurosa di Topolino ''[[Topolino e la spedizione perduta]]''. La collaborazione prosegue con altre storie dal filone avventuroso, alcune delle quali riprendono lo stesso personaggio di Eurasia Tost la quale, nell'ultima sua avventura pubblicata (''[[Topolino e il colosso di Rodi]]'', [[2005]]), sembra essere destinata a ritrovare l'[[Atlantide]] in una saga ancora a venire. Da ricordare anche la lunga storia del [[2006]] ''[[Topolino e il dominatore delle nuvole]]'', che vede un ritorno in grande stile di [[Macchia Nera]] e un Cavazzano probabilmente al suo massimo livello grafico.
=== Onorificenze ===
La città di Catania è ottava tra le 27 [[città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale"]] per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del [[Risorgimento]]. Periodo, definito dalla [[Casa Savoia]], compreso tra i moti insurrezionali del [[1848]] e la fine della prima guerra mondiale nel [[1918]].
 
== Vita privata ==
{{Onorificenze
Ha fondato, nel [[1965]], un gruppo musicale, ''I Randagi'', in cui suonava la batteria<ref name=":1" />. È sposato.
|immagine = Benemerito del Risorgimento BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
|collegamento_onorificenza = Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
|motivazione = Per commemorare le azioni eroiche della cittadinanza catanese nei gloriosi fatti del 1848, che iniziarono il risorgimento nazionale e la conquista dell'unità. Nel 1848 la città scacciò la guarnigione borbonica, costituendo un governo provvisorio sino all'aprile 1849, quando l'esercito di Ferdinando II, dopo aver conquistato Messina, si mosse alla volta di Catania. Dopo un furioso combattimento durato dal 5 al 6 aprile, bersagliata dalla squadra navale napoletana, difesa soltanto da 3000 uomini e 21 cannoni, Catania dovette arrendersi.<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=17974 Motivazioni della Medaglia d'Oro sul sito della Presidenza della Repubblica]</ref>
|luogo = 22 maggio [[1898]]
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nome = Città tardo barocche del [[Val di Noto]] (Sicilia sud orientale)
|nomeInglese = Late Baroque Towns of the Val di Noto (South-Eastern Sicily)
|nome2 = <!-- (*) nome del bene in lingua italiana -->
|nomeInglese2 = <!-- (*) nome del bene in lingua inglese, come indicato sul sito UNESCO -->
|immagine = Catania - Palazzo Biscari 2 - Foto di Giovanni Dall'Orto.JPG
|anno = 2002
|annoEliminazione = <!-- (*) anno di cancellazione del patrimonio -->
|anno2 = <!-- (*) anno di riconoscimento -->
|tipologia = architettonico
|criterio = C (i) (ii) (iv) (v)
|pericolo = no
|link = 1024
|link2 = <!-- (*) Codice del bene -->
|linkMappa = <!-- Nome dell'immagine contenente la mappa. Basta il nome dell'immagine con l'estensione, non servono altri parametri -->
}}
 
=== La città antica ===
[[File:Catania anfiteatro romano2423.jpg|thumb|left|L'[[anfiteatro romano di Catania]]]]
Del [[Katane|periodo greco]] <!-- a Catania --> non rimangono molte tracce, a causa di vari fattori sia naturali (terremoti che hanno rovinato la città, colate laviche) che antropici, come le ricostruzioni che spesso hanno ricoperto le precedenti architetture. Inoltre, non sono mai state eseguite grandi campagne di scavi e studi archeologici se non in casi sporadici della sua storia recente. Miglior fortuna hanno avuto i monumenti di epoca romana che hanno resistito fino ad oggi testimoniando l'importanza della città in antico, inoltre numerosissimi reperti provengono dagli scavi occasionali della città (la gran parte di questi – tra cui mosaici, statue e persino il frammento di una colonna istoriata – sono esposti al [[Museo civico al Castello Ursino|Museo civico]]).
 
Nel [[1978]] gli scavi archeologici all’interno dell’ex [[Monastero di San Nicolò l'Arena|monastero dei Benedettini]], anticamente nota come la ''collina di Montevergine'', hanno confermato un’imponente e stratificata urbanizzazione dell’area fin dall'epoca eneolitica: sono state rinvenute strutture di edifici del VI e del IV secolo a.C., appartenenti alla fase più antica della colonia calcidese.
 
Il [[Teatro romano di Catania|Teatro Romano]] (del [[II secolo]]), l'[[Odeon (Catania)|Odeon]] ([[III secolo]]), l'[[Anfiteatro romano di Catania|Anfiteatro]] ([[II secolo]]), le [[Terme dell'Indirizzo]] (in piazza Currò), le [[Terme della Rotonda]], le [[Terme Achilliane]], varie altre strutture termali (in piazza Sant'Antonio, piazza Itria, piazza Dante) i resti di un acquedotto presso via Grassi e alcuni [[Necropoli di Catania#Mausolei|edifici funerari]], il [[Foro romano di Catania|foro]], [[Mausoleo romano del Carmine|Mausoleo del Carmine]] ([[II secolo]]), una [[Monastero di San Nicolò l'Arena|Domus romana con i mosaici]], tardo repubblicana, tra gli esempi più significativi dell’attività edilizia
romana in Sicilia nel corso del II secolo dell’Impero (nell'Emeroteca sotterranea della Facoltà di Lettere), le colonne (in [[Piazza Mazzini (Catania)|Piazza Mazzini]]) e quella che sostiene la statua di S. Agata (in piazza dei Martiri), tre assi viari (due si incrociano ortogonalmente ai [[Monastero di San Nicolò l'Arena|Benedettini]] dove sono state trovate ancora basolate, oggi allo scoperto; una strada che conduceva in antico dal Teatro all’Anfiteatro in [[Via Crociferi]]) sono i maggiori resti attualmente visibili della Catania romana. Molti di questi monumenti fanno parte dal [[2008]] del [[Parco archeologico greco-romano di Catania]], (istituito dalla Regione Siciliana)<ref>Vedi l'[http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/musei/cartedelleareearcheologiche/areaArcheoCatania.pdf elenco dei siti].</ref> e alcuni di essi come il Teatro romano, le Terme della Rotonda e altri monumenti minori sono stati restaurati e resi visitabili. Anche i resti dell'anfiteatro sono visibili dal [[1907]] (anno in cui sono stati riportati alla luce) dall'ingresso di piazza Stesicoro e dal cortiletto di via Anfiteatro.
 
Probabilmente anche "''[[Fontana dell'Elefante|'u liotru]]''", il simbolo della città situato attualmente al centro di piazza Duomo, è stato scolpito in epoca romana se non prima. È un manufatto in pietra lavica porosa, che raffigura un [[elephantidae|elefante]]. Il nome deriva probabilmente dalla storpiatura del nome di [[Eliodoro di Catania|Eliodoro]], [[negromanzia|negromante]] semi-leggendario e grande avversario di [[Leone II il Taumaturgo|Leone il Taumaturgo]]. L'elefante è sormontato da un obelisco egittizzante<ref name="Obe">{{cita pubblicazione |autore = Santo Daniele Spina |url = http://www.editorialeagora.it/rw/articoli/27.pdf |titolo = L'Obelisco "egittizzante" di Catania |rivista = Agorà |numero = 13 |anno = 2003 |accesso = 26 dicembre 2014}}</ref> di cronologia incerta con figure probabilmente legate al culto [[iside]]o.
 
Del periodo Tardo Antico rimangono i resti delle [[Necropoli di Catania#Sepolture cristiane|necropoli]] a nord e ad est del centro storico, come il [[mausoleo]] di viale Regina Margherita, il monumento funerario detto ''Mausoleo Modica'' o ''Ipogeo quadrato'' (in via G. Sanfilippo, traversa via Ipogeo), e come pure numerosi frammenti, lapidi (tra cui quella di [[Epigrafe di Iulia Florentina|Julia Florentina]] esposta al [[Museo del Louvre|Louvre]]), o il cippo esposto al [[Castello Ursino]]. Sono invece di epoca paleocristiana le cripte di [[Chiesa di Sant'Euplio|Sant'Euplio]], di [[Chiesa di San Gaetano alle Grotte|Santa Maria La Grotta]], della cappella nell'Ospedale Garibaldi, nonché gli ambienti del cosiddetto [[Chiesa di Sant'Agata al Carcere|Sacro Carcere]].
 
=== La città medioevale ===
Un monumento di età bizantina è la [[Cappella Bonajuto]] (nome derivante dalla famiglia nobiliare che l'aveva tenuta come sacrario di famiglia nonché come cappella privata): si tratta di una "trichora" bizantina (cioè un edificio con tre absidi); prima del suo restauro se ne aveva conoscenza grazie ai disegni di [[Jean-Pierre Houël]].
 
Del periodo normanno si conservano principalmente il [[castello di Aci]] (presso il [[Aci Castello|comune omonimo]]) e le absidi della [[Cattedrale di Sant'Agata]] (il Duomo), che poi sarebbe stata ristrutturata dopo il terremoto del 1693. Oggi la cattedrale conserva la ''vara'', il busto-reliquiario e la cassa-reliquiaria di Sant'Agata, realizzato dal senese [[Giovanni di Bartolo]] nel [[XIV secolo]].
 
Del periodo svevo ([[XIII secolo]]) sono il portale della [[chiesa di Sant'Agata al Carcere]] e il famoso [[Castello Ursino]], [[Federico II di Svevia|federiciano]] (sede del [[Museo civico al Castello Ursino|Museo civico]], formato principalmente dalle raccolte Biscari e dei benedettini, dal [[1927]]), coevo dell'altrettanto famoso castello di [[Castel del Monte]] ad [[Andria]] e del [[siracusa]]no [[Castello Maniace]]. Invece il portale della scomparsa [[Chiesa di San Giovanni de' Fleres]] e il balcone di [[Platamone#Il palazzo Platamone|palazzo Platamone]] risalgono al periodo [[Corona d'Aragona|Aragonese]].
 
=== La città [[Rinascimento|rinascimentale]] ===
{{citazione|Rinasco dalle mie ceneri più bella|Iscrizione sulla [[Porta Ferdinandea]].|Melior de cinere surgo|lingua=la}}
[[File:OldCatania.png|thumb|right|P. Mortier, ''Catane ou Catania - Ville de Sicile'', Amsterdam, dopo il 1575]]
Del periodo tardo aragonese rimangono poche tracce, tra cui la [[Chiesa di Santa Maria di Gesù (Catania)|chiesa di Santa Maria di Gesù]] situata nella piazza omonima e costruita nel [[1498]] è forse l'esempio in migliori condizioni. La chiesa fu ristrutturata nel [[XVIII secolo|Settecento]], mentre il portale è del [[XVI secolo|Cinquecento]] e solo la Cappella Paternò mantiente l'originale struttura [[Gotico|gotica]].
 
Nel [[1558]], fu iniziata la costruzione del [[Monastero di San Nicolò l'Arena|Monastero dei Benedettini]], a cui sarebbe poi stata affiancata la chiesa di San Nicolò l'Arena. Distrutto dalla colata lavica del 1669 e dal terremoto del 1693, nel [[1703]] se ne avviò la ricostruzione che tuttavia non è stata mai più portata a termine. Di detto edificio permangono tutt'oggi le antiche cucine, il chiostro occidentale, nonché la traccia dell'antico archeggiato del corridoio di meridione.
 
Le cosiddette [[Mura di Carlo V]], che racchiudono il centro storico, furono erette nel [[XVI secolo]], tra il [[1550]] e il [[1555]] su un progetto iniziale di [[Antonio Ferramolino]]. Il progetto non riuscì ad essere portato a termine, neanche dopo l'apporto di [[Tiburzio Spannocchi]] il quale progettò l'ampliamento delle fortificazioni verso sud-ovest e verso nord a scapito delle vecchie mura di epoca [[Medioevo|medioevale]] (tra cui l'antica [[Torre del Vescovo]] del [[1302]]).
 
Venne eretta nel [[1612]], sotto il re di Spagna e di Sicilia [[Fontana dei Sette Canali (Catania)|Filippo III]], la [[Fontana dei Sette Canali (Catania)|fontana dei Sette Canali]]. E nel [[1621]] sorsero la [[Fontana di Sant'Agata]] e, su consiglio dell'incaricato dal Luogotenente del Re, ingegnere Raffaele Lucadello, quella detta «di Gammazita», di cui oggi resta soltanto il [[Pozzo di Gammazita|«pozzo»]] nei pressi dell'attuale via San Calogero.<ref>Salvatore Lo Presti, ''Memorie storiche di Catania: fatti e leggende'', Catania, Giannotta, 1961, p. 44.</ref>
 
La colata dell'[[Eruzione dell'Etna del 1669|eruzione del 1669]] inghiottì parte del sistema difensivo a sud e a sud-ovest della città che, rimasta sguarnita da questo lato, riedificò in parte sulle lave ancora calde una cortina muraria, detta popolarmente ''[[Fortino (Catania)|fortino]]'', su cui ancora si apre la porta d'accesso (''Porta del Fortino vecchio'' in via Sacchero, un tempo dedicata al [[Claude Lamoral I di Ligne|duca di Ligne]] che qui vi passò nel [[1672]]) e di cui rimangono ancora sparute tracce. Su tali mura venne ricavata la [[Porta Garibaldi (Catania)|Porta Ferdinandea]], ancora oggi erroneamente detta "'''u furtinu''" ("il fortino").
 
Con il [[terremoto del Val di Noto del 1693|terremoto del 1693]] e la seguente ricostruzione si volle dare alla città un aspetto più aperto e libero dai fortilizi (i resti furono infatti inglobati nello sviluppo della città), anche perché ormai non esisteva più il pericolo delle incursioni piratesche che secoli prima diedero l'impulso alla fortificazione del ''[[Storia della Sicilia spagnola|Regnum]]''<ref>Vedi ad esempio [[Giuseppe Dato]], ''La città di Catania. Forma e struttura, 1693 - 1833'', Roma, 1983.</ref>.
 
=== La città [[barocco|barocca]] ===
[[File:Etna eruzione 1669 platania.jpg|thumb|left|L'eruzione del 1669 che investì la città (affresco di [[Giacinto Platania]], sagrestia della cattedrale)]]
 
Catania è stata ampiamente trasformata dalle conseguenze dei [[terremoto|terremoti]] che hanno imperversato su questa parte della Sicilia. Il suo territorio circostante è stato più volte coperto da colate [[lava|laviche]] che hanno raggiunto il [[mare]]. Ma i catanesi caparbiamente l'hanno ricostruita sulle sue stesse macerie. La leggenda vuole che la città sia stata distrutta sette volte durante la sua storia, ma in realtà tali eventi disastrosi si possono sicuramente riferire a pochi ma terribili eventi. Anche le distruzioni del centro urbano in tempi recenti a causa delle colate laviche sono frutto di una storiografia fantasiosa<ref>L'eruzione del 1669 colpì solamente le mura della città a occidente e a meridione, penetrando solamente per pochi metri e circondando il Castello Ursino di cui riempì il fossato originale.</ref>. Tuttavia in epoca storica (forse nel [[122 a.C.]] e nel [[252]]) è testimoniata dal punto di vista archeologico la presenza di colate che giunsero a colpire parte della città<ref>Vedi per esempio A. Holm, ''Catania Antica'', traduzione di G. Libertini, Catania 1925; G. Libertini, ''La topografia di Catania antica e le scoperte nell'ultimo cinquantennio'', in «Archeologia e Storia della Sicilia Orientale» 19, 1922-23; C. Sciuto Patti, ''Carta geologica della città di Catania'', Catania 1873 cit. in F. Andronico, ''Paesaggio sotterraneo'', Catania 2005, pp. 45-47.</ref>.
 
Tutti i monumenti antichi sono stati inseriti nel tessuto urbano della città ricostruita grazie a tanti artisti, anche di fama nazionale, tra cui di certo spicca l'opera dell'[[architetto]] [[Giovanni Battista Vaccarini]], che hanno dato alla città una chiara impronta [[Architettura barocca|barocca]]. Tra gli altri che hanno aiutato la rinascita della città si ricordano [[Francesco Battaglia]], [[Stefano Ittar]], [[Alonzo di Benedetto]] e [[Girolamo Palazzotto]].
{{clear}}
==== Monumenti barocchi ====
{{vedi anche|Chiese di Catania}}
[[File:Catane Fontana Dell elefante.jpg|thumb|[[Fontana dell'Elefante]]]]
[[File:ChiesaSanBiagio.jpg|thumb|La [[chiesa di San Biagio (Catania)|chiesa di San Biagio]]]]
[[File:Catania Palazzo Gravina Cruyllas 01 Foto di Simone Fatuzzo.JPG|thumb|[[Palazzo Gravina Cruyllas]] ([[2007]]).]]
 
Tra i principali monumenti barocchi si ricordano:
* la [[cattedrale di Sant'Agata]]
* la [[chiesa della Badia di Sant'Agata]], in via Vittorio Emanuele II
* la [[chiesa di Sant'Agata la Vetere]], in via Santa Maddalena, sorge su una chiesa del [[264]]
* la [[chiesa di San Biagio (Catania)|chiesa di Sant'Agata alla Fornace]] o di San Biagio, in piazza Stesicoro
* la [[Chiesa di San Francesco d'Assisi all'Immacolata (Catania)|chiesa di San Francesco]] in piazza San Francesco, che custodisce le spoglie di [[Eleonora d'Angiò]]
* la [[Chiesa di San Benedetto (Catania)|chiesa di San Benedetto]], in via Crociferi
* la [[Chiesa di San Domenico (Catania)|chiesa di San Domenico]], sull'omonima piazza
* la [[Chiesa di San Giuliano (Catania)|chiesa di San Giuliano]], in via Crociferi
* il [[Monastero di San Nicolò l'Arena|monastero]] e la [[chiesa di San Nicolò l'Arena]], in piazza Dante
* la [[chiesa di San Placido]], sull'omonima piazza
* il [[Monastero della Santissima Trinità (Catania)|monastero della Santissima Trinità]], in via Vittorio Emanuele
* la [[basilica Maria Santissima dell'Elemosina]] (regia Cappella), in via Etnea
* il [[Santuario di Santa Maria dell'Aiuto]], nella via omonima
* il [[palazzo degli Elefanti]] (sede del municipio), il [[palazzo del Seminario dei Chierici]] e la [[fontana dell'Amenano]], in [[piazza del Duomo (Catania)|piazza del Duomo]]
* il [[palazzo Biscari]], in via Biscari
* il [[palazzo Manganelli]], in piazza Manganelli
* il [[palazzo del Toscano]], in piazza Stesicoro
* il [[palazzo Reburdone]], in via Vittorio Emanuele II
* il [[palazzo Gravina Cruyllas]], in piazza San Francesco
* il [[palazzo Bruca]], in via Vittorio Emanuele II
* il [[palazzo Fassari Pace]], in via Vittorio Emanuele II
* il [[palazzo Valle]], in via Vittorio Emanuele II, sede della Fondazione Puglisi-Cosentino
* la [[villa Cerami]], in via Crociferi, sede della facoltà di Giurisprudenza
* la [[porta Uzeda]] in via beato Giuseppe Dusmet
* la [[Porta Garibaldi (Catania)|porta Ferdinandea]], detta oggi porta Garibaldi, costruita nel [[1768]] e sita in piazza Palestro
* la [[fontana dell'Elefante]]
* il [[convitto nazionale Mario Cutelli]]
 
=== La città [[XIX secolo|romantica]] ===
Nel biennio [[1863]]-[[1865]] il Comune provvide a dotare la Città di fontanelle, nel quartiere del [[Fortino]], in piazza Crocifisso della Buona Morte (poi piazza Alfredo Cappellini, dal [[1907]]), nel largo dei Miracoli, nel Largo delle «Chianche Mortizze», nella piazza Monserrato, in quella della Guardia, nonché nel rione della Consolazione. Ormai tutte scomparse.<br />
Non c'è più traccia di una fontana che aveva al centro un obelisco e che i catanesi avevano innalzato nel [[1862]], in un primo tempo nell'attuale piazza Duca di Genova, per ricordare la visita compiuta in quell'anno alla città dai tre figli del primo re d'Italia [[Vittorio Emanuele II]] (Umberto, Amedeo e Oddone), poi ricollocata nella zona di piazza Cutelli.<br />
Scomparsa un'altra fontana lungo la via Umberto, in piazza Vittorio Emanuele III.
 
=== La città [[XX secolo|novecentesca]] ===
[[File:Palazzo delle poste centrali (Catania).jpg|thumb|Il palazzo delle Poste centrali, progettato dall'architetto [[Francesco Fichera]]]]
Nel [[1821]] venne costruito il [[teatro Coppola]], primo teatro comunale a Catania, che fu adibito principalmente alla rappresentazione di [[opera lirica|opere liriche]]. Il teatro venne poi chiuso nel [[1890]] quando fu inaugurato il [[teatro Massimo Vincenzo Bellini]], seguendo lo stile dell'[[Opéra National de Paris|Opera di Parigi]], in piazza Vincenzo Bellini.<br />Al [[1904]] risale la [[Fontana di Proserpina]] in piazza Stazione, oggi piazza Giovanni XXIII, costruita 'di getto' in pochi mesi, penultima scultura di [[Giulio Moschetti]]. Negli [[anni 1930|anni trenta]] iniziò la costruzione del [[Palazzo di Giustizia (Catania)|palazzo di Giustizia]] e in seguito della [[Fontana dei Malavoglia|fontana de ''I Malavoglia'']].<br />
Sotto [[Domenico Magrì]] sindaco, agli inizi degli anni '50, sorgono tre nuove fontane: la prima realizzata su disegno di Domenico Cannizzaro,<ref>Santi Correnti, "Alla scoperta di Catania", 1968, pagina 186.</ref> la [[Fontana delle Conchiglie (Catania)|Fontana delle Conchiglie]], in piazza Cutelli; un'altra, al largo Paisiello, opera modernissima di Dino Caruso, in ceramica e pietra lavica; e infine viene ricollocata la [[Fontana dei Delfini (Catania)|Fontana dei Delfini]], in piazza Vincenzo Bellini, opera di [[Giovanni Battista Vaccarini]], proveniente dal chiostro della [[Chiesa della Badia di Sant'Agata|Badia Sant'Agata]].
 
Sorge il Palazzo Generali Assicurazioni, primo grattacielo di 19 piani della città.
 
Nel [[1961]], il ''Piano regolatore'' di [[Luigi Piccinato]] diede avvio ai lavori di costruzione anche del complesso universitario della [[Università degli Studi di Catania|Cittadella]], che oggi è uno dei maggiori poli di ricerca dell'Ateneo.
{{Citazione|''A Giuseppe Garibaldi che la notte del 18 agosto 1862 pronunziava da questa casa le storiche parole «Roma o Morte» il popolo catanese dedicava questa lapide il 2 giugno MDCCCLXXXIII primo anniversario della morte dell'Eroe, a gloriosa memoria del fatto, ad aborrimento perpetuo di usurpatori, di sacerdoti, di reggitori codardi.''|Epigrafe di [[Mario Rapisardi]]}}
 
=== Altro ===
==== Mercati e mercatini ====
{{Vedi anche|Mercati di Catania}}
[[File:Catania - La pescheria - Foto di Giovanni Dall'Orto.JPG|thumb|La [[Pescheria di Catania|pescheria]]]]
Uno dei posti più caratteristici della Catania popolare è il mercato del pesce della [[Pescheria di Catania|Pescheria]] sempre rutilante di colori, voci e odori. Un altro caratteristico è il [[mercato di piazza Carlo Alberto]], meglio conosciuto come ''Fera 'o Luni'', la cui radice etimologica è stata spesso messa in discussione. L'ipotesi più diffusa è che stia per "Fiera del Lunedì" perché probabilmente il mercato originariamente doveva essere attivo soltanto per tale data settimanale<ref>Secondo altre ipotesi la piazza fu sede del tempio dedicato alla Luna. In una ricerca del 1969 invece si prospetta che il tempio fosse dedicato al dio assiro Lune, di cui sarebbe rimasto il ricordo nella toponomastica. Cfr. Giuseppe Resina, ''K'atana'', Tip. R. Scuderi, Catania 1969.</ref>. Nella stessa piazza tutte le domeniche si tiene un importante [[mercato delle pulci]].
 
Un mercato di "[[bric-à-brac]]" è aperto la domenica sotto gli archi della "marina" nei pressi della Villa Pacini. Altro mercato molto frequentato è quello che si svolge il venerdì in [[piazza I Viceré]] nel quartiere nord di Barriera del Bosco.
Una risorsa non meno importante riguarda i [[mercati di Catania|mercatini rionali di Catania]].
 
==== Strade e piazze ====
[[File:Catania BW 2012-10-06 11-26-20.JPG|thumb|[[Piazza dell'Università|Piazza Università]]]]
[[File:Catania Palazzo Chierici24235.jpg|thumb|[[Palazzo del Seminario dei Chierici]] (novembre 2006)]]
[[File:Via Garibaldi e Fortino - Catania.jpg|thumb|La via Garibaldi e sullo sfondo la [[Porta Garibaldi (Catania)|Porta Garibaldi]] al [[Fortino (Catania)|Fortino]]]]
[[File:Catania Park1.jpg|thumb|Ingresso Villa Bellini]]
* La ''[[via Etnea]]'' è il salotto della città. Attraversa Catania da sud a nord partendo dalla Piazza del Duomo ed arrivando, dopo circa 3&nbsp;km, al Tondo Gioeni. Il suo andamento ha come prospettiva la sagoma incombente dell'Etna, tuttavia è leggermente spostata verso est rispetto al vulcano, pare per proteggere [[Anfiteatro romano di Catania|i resti dell'anfiteatro]]. Essa nasce dalla piazza del Duomo e dopo circa 100&nbsp;m raggiunge la piazza Università. Qui si affacciano il [[palazzo dell'Università (Catania)|palazzo dell'Università]] e il [[palazzo San Giuliano]] costruiti entrambi in stile barocco nella prima metà del [[XVIII secolo]]. La piazza è illuminata da quattro candelabri bronzei realizzati dal celebre scultore [[Mimì Maria Lazzaro]] con allegorie di tre antiche leggende catanesi: [[Leggenda di Colapesce|Colapesce]], i [[Pii fratres|Fratelli Pii]], [[Gammazita]]. A queste si aggiunse la storia di [[Uzeta]], creata per l'occasione. Più avanti si incontra la [[Basilica Maria Santissima dell'Elemosina|Basilica Collegiata]] e quindi l'incrocio con la via Antonino di Sangiuliano, ovvero i [[Quattro Canti (Catania)|Quattro Canti]] come detto dai catanesi. Più in là sorge la [[Chiesa dei Minoriti (Catania)|Chiesa dei Minoriti]] quindi la [[piazza Stesicoro]], già ''Porta Jaci''. Qui si trovano il monumento a [[Vincenzo Bellini]] e i resti dell'[[anfiteatro romano di Catania|anfiteatro romano]] situati a circa 10&nbsp;m sotto il livello stradale. La strada incontra quindi la cosiddetta ''[[Giardino Bellini|Villa Bellini]]'', che costituisce il principale polmone verde del centro storico e il cui monumentale ingresso eretto durante il [[Storia dell'Italia fascista|ventennio]] si affaccia su via Umberto, grossa arteria che collega il lungomare con la suddetta ''Villa'', e al discusso monumento a [[Giuseppe Garibaldi]] che fa da spartitraffico con la via Caronda. Seguono poi l'incrocio con il viale Regina Margherita e la [[Piazza Cavour (Catania)|piazza Cavour]], il ''Borgo'' per i catanesi<ref>Qui infatti sorgeva la borgata eretta dagli sfollati [[Misterbianco|misterbianchesi]] dell'[[Eruzione dell'Etna del 1669|eruzione del 1669]], da cui l'etimologia ''Borgo'' o ''Burgu''.</ref>, dove venne spostata la [[Fontana di Cerere|fontana della dea Cerere]] in marmo bianco, in passato esposta in piazza Università, conosciuta dai vecchi catanesi come ''<nowiki>'</nowiki>a Matapallara dô Burgu'' (Madre Pallade del Borgo). L'ultimo tratto, caratterizzato da una maggiore pendenza rispetto al resto della via, presenta una serie di edifici eretti alla fine del [[XX secolo]] e taluni edifici moderni, alternati sul lato sinistro dal verde del [[Orto botanico di Catania|giardino botanico]] e dell'Ospizio dei Ciechi e dal ponte dell'[[Istituto Musicale Vincenzo Bellini]]. La strada termina infine con il Tondo Gioeni, laddove un tempo sorgeva l'omonimo ponte abbattuto nell'agosto del 2013, anticipato dai due edifici dell'Istituto Zooprofilattico, posti ai due lati dell'arteria, che chiude in curva davanti alla facciata dell'[[Parco Gioeni|omonimo parco]].
 
* ''[[Via dei Crociferi]]'': un raro esempio di unità architettonica, spesso definita la strada più bella della Catania settecentesca<ref>Come appare fin anche nelle guide del [[Touring Club Italiano]], cfr. T.C.I., ''Itinerari d'Italia – Sicilia, Sardegna'', Cernusco sul Naviglio ([[Provincia di Milano|MI]]) 2001, p. 83; vedi anche la ''Guida alle chiese di Catania'' di Giuseppe Rasà Napoli.</ref>. Essa ha inizio in Piazza San Francesco d'Assisi e vi si accede passando sotto l'arco di San Benedetto che collega la Badia maggiore alla Badia minore posta al di là della strada. La strada, contornata da chiese, monasteri e poche abitazioni civili, è un raro esempio di [[barocco siciliano]]. Nel breve spazio di circa 200 metri sono presenti ben quattro chiese. La prima è la [[Chiesa di San Benedetto (Catania)|chiesa di San Benedetto]] collegata al convento delle suore benedettine dall'arco omonimo che sovrasta la via. Ad essa si accede a mezzo di una scalinata ed è contornata da una cancellata in ferro battuto. Proseguendo si incontra la [[chiesa di San Francesco Borgia]] alla quale si accede tramite due scaloni. A seguire si incontra il Collegio dei Gesuiti, dal 1968 al 2009 sede dell'Istituto d'arte, con all'interno un bel chiostro con portici su colonne ed arcate. Di fronte al Collegio è ubicata la [[Chiesa di San Giuliano (Catania)|chiesa di San Giuliano]] considerata uno dei più begli esempi del barocco catanese. L'edificio, attribuito all'architetto Giovan Battista Vaccarini, ha un prospetto convesso e delle linee pulite ed eleganti. Proseguendo ed oltrepassando la via Antonio di Sangiuliano, si può ammirare il convento dei Crociferi e quindi la chiesa di San Camillo. In fondo alla via è ubicata [[Villa Cerami]], che è sede della facoltà di giurisprudenza dell'Università di Catania.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{vedi anche|Area metropolitana di Catania|Sistema lineare della Sicilia orientale}}
 
{{Demografia/Catania}}
 
Il Comune di Catania è densamente popolato solo nella sua parte settentrionale, mentre la parte sud (corrispondente con la X circoscrizione) è prevalentemente zona industriale, aeroportuale e commerciale. È necessario però ricordare che alcuni popolosi quartieri periferici appartengono ancora, amministrativamente, ai comuni contigui in qualità di frazioni: è il caso di [[Canalicchio (Tremestieri Etneo)|Canalicchio]] ([[Tremestieri Etneo]]), di [[Cannizzaro]] ([[Aci Castello]]), di Fasano ([[Gravina di Catania]]), di [[San Nullo (Catania)|San Nullo]] ([[Misterbianco]]), di [[Lineri]] ([[Misterbianco]]), ed altri ancora. Inoltre buona parte dei cittadini catanesi ha scelto come luoghi residenziali i comuni dell'hinterland alle pendici dell'[[Etna]], a nord e a ovest del capoluogo. Dieci sono i comuni di prima corona che attraverso processi di [[Deurbanizzazione|controurbanizzazione]] hanno conosciuto di recente un forte incremento di popolazione a scapito del comune di Catania, che è passato dagli oltre 400.000 residenti dell'inizio degli [[anni 1970|anni settanta]] (vedi grafico) agli attuali 315.500, ovvero [[Aci Castello]], [[Acicatena]], [[Gravina di Catania]], [[Mascalucia]], [[Pedara]], [[Trecastagni]], [[Misterbianco]], [[San Giovanni la Punta]], [[San Gregorio di Catania]], [[San Pietro Clarenza]], [[Sant'Agata li Battiati]], [[Tremestieri Etneo]] e [[Valverde (Sicilia)|Valverde]].
[[File:Dipartimento di Fisica e Astronomia - Università di Catania.jpg|thumb|Dipartimento di Fisica e Astronomia dell'[[Università degli Studi di Catania]], progettato dall'architetto [[Giacomo Leone (architetto)|Giacomo Leone]]]]
Il [[comune]] di Catania conta dunque circa 300.000 residenti a fronte di un [[agglomerazione|agglomerato urbano]] estremamente omogeneo di circa 600&nbsp;000 abitanti<ref name="Dati Urban Audit">{{Cita web|url=http://www.urbanaudit.org/CityProfiles.aspx|titolo=Dati Urban Audit|accesso=8 gennaio 2010}}</ref> con una densità di 1885.9 abitanti per [[Chilometro quadrato|km²]]. Risulta evidente la sproporzione tra il peso demografico del comune capoluogo e la reale dimensione dell'area urbana. Un catanese su due, insomma, non ha la residenza nel comune di Catania<ref>[http://demo.istat.it Dati ISTAT comune di Catania e comuni limitofi].</ref>.
 
A delimitare la complessa conurbazione etnea, immediatamente dopo questa “prima corona” di comuni, troviamo tre grossi centri: [[Acireale]], [[Paternò]] e [[Belpasso]], i primi due dei quali hanno sviluppato attorno a sé dei sub-sistemi urbani, che gravitano attorno ad essi, ed a loro volta attorno al sistema principale il cui fulcro è Catania. L'insieme dell'agglomerato omogeneo più le tre città satellite ha una popolazione di 696.869 residenti<ref>Dati Istat riferiti all'Agglomerato urbano più i residenti di Acireale Paternò e Belpasso, al 31 dicembre 2006.</ref>.
 
27 sono i comuni che formano l'[[Area metropolitana di Catania]], istituita dall'articolo 19 della legge regionale 6 marzo 1986 nº9, con una popolazione di 765.623<ref>[http://demo.istat.it/bilmens2009gen/index.html Statistiche demografiche ISTAT]</ref>, e con 805,15 abitanti per [[Chilometro quadro|km²]] è la più densamente popolata della Sicilia.
 
I movimenti centrifughi di popolazione hanno modificato i rapporti tra il capoluogo ed i comuni etnei, che sono cresciuti in maniera del tutto spontanea, senza il sostegno di adeguati strumenti urbanistici, deturpando profondamente il paesaggio e generando un territorio estremamente caotico e difficilmente gestibile e con gravi problemi di vivibilità. Lo squilibrio funzionale, la distribuzione “disordinata” della popolazione su un territorio così vasto e disomogeneo, e spesso la carenza di adeguate vie di comunicazione, provoca anche gravi problemi di vivibilità.<ref>Viganoni L., Milano 1990</ref>
 
===Etnie e minoranze straniere===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 9.204 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
 
# [[Mauritius]], 1.713
# [[Sri Lanka]], 1.606
# [[Romania]], 1.533
# [[Cina]], 1.048
# [[Bangladesh]], 414
# [[Polonia]], 300
# [[Tunisia]], 232
# [[Marocco]], 224
# [[Bulgaria]], 164
# [[Filippine]], 150
 
=== Religione ===
[[File:Sant'Agata 1900.jpg|thumb|La festa di Sant'Agata agli inizi del Novecento]]
La tradizione attesta la presenza della prima comunità cristiana a Catania sin dal [[I secolo]] con l'invio, da parte di [[Pietro apostolo|san Pietro]], del vescovo [[Berillo di Catania|Berillo]], che eresse in città la [[chiesa del Santo Spirito]], ciò fa di Catania la più antica comunità cristiana della Sicilia. Catania è anche sede di due [[moschea|moschee]]: la prima edificata in Italia dopo la dominazione araba (nella zona di via Plebiscito nel [[1980]]); la seconda inaugurata nel 2012 nei pressi del porto<ref>{{cita web|url=http://www.italiaplease.com/ita/megazine/giroditalia/2002/02/islam/index.html|titolo=In Sicilia per un intenso assaggio di Islam|editore=italiaplease.com|accesso=13 ottobre 2009}}</ref>, è la più grande del Sud Italia<ref>{{Cita news | autore = Claudia Campese | url = http://ctzen.it/2012/12/15/inaugurata-la-nuova-moschea-di-catania-sara-un-centro-di-dialogo-e-stabilita/ | titolo = Inaugurata la nuova moschea di Catania «Sarà un centro di dialogo e stabilità» | pubblicazione = ctzen.it | data = 15 dicembre 2012 | accesso =24 agosto 2013}}</ref>.
 
Patrona della città è [[sant'Agata]], alla quale viene ogni anno dedicata una grandiosa [[festa di Sant'Agata|festa]] lunga tre giorni (dal 3 al 5 febbraio). In quei tre giorni la città dimentica ogni cosa per concentrarsi sulla festa, misto di devozione e di folclore.
 
==== Santi legati a Catania ====
* [[Sant'Agata]]
* [[Sant'Euplio]]
* [[Berillo di Catania|San Berillo]]
* San Severo di Catania
* [[Serapione di Catania|San Serapione di Catania]]
* San [[Sabino di Catania]]
* [[Leone II il Taumaturgo|San Leone di Catania]]
* [[Comizio martire|San Comizio]]
* [[Santa Veneria]]
 
=== Tradizioni e folclore ===
{{E|La sezione contiene argomenti di dubbia enciclopedicità non supportati da fonti.|Società|luglio 2015}}
[[File:Calciati 11.jpg|thumb|I fratelli Pii, moneta del [[212]]]]
[[File:Castello Ursino (2761235338).jpg|thumb|264x264px|Il Castello Ursino]]
La storia di Catania è arricchita da molte [[leggenda|leggende]] di cui quattro sono state rappresentate nei rispettivi [[lampione|lampioni]] di [[Piazza dell'Università]] realizzati da [[Mimì Maria Lazzaro]] e [[Domenico Tudisco]] agli inizi del Novecento: [[Leggenda di Colapesce|Colapesce]], i [[Pii fratres|Fratelli Pii]], [[Gammazita]] e [[Uzeta]].
 
* Una delle leggende di ''Colapesce'' narra che egli era un giovane (''Nicola il pesce'') che poteva stare sott'acqua per molto tempo; non appena [[Federico II di Svevia|Federico II]] ne venne a conoscenza, lo sfidò a recuperare una coppa d'oro. ''Colapesce'' lo fece ed ottenne in premio la coppa. Il Re, allora, gli chiese di vedere cosa c'era sotto la Sicilia. Riemerso, ''Colapesce'' informò il Re del fatto che la Sicilia poggiava su tre colonne e che una di esse era consumata dal fuoco. Federico II gli chiese di portargli il fuoco ma ''Colapesce'', tuffatosi nuovamente in mare, non riemerse mai più. Secondo la leggenda è ancora in fondo al mare e continua a reggere la colonna che stava per crollare.
* I ''fratelli Pii'' (Anfinomo ed Anapia) cercarono di salvare gli anziani genitori portandoli sulle proprie spalle durante un'eruzione dell'Etna; mentre stavano per essere travolti il fiume di [[lava]] si divise per volere degli dei e tutti si salvarono.
* ''Gammazita'' era una giovane virtuosa; di lei si invaghì un [[soldato]] francese, che fu rifiutato; un giorno Gammazita, recatasi da sola ad un [[Pozzo di Gammazita|pozzo]], venne raggiunta dall'innamorato e, per non cedere alle sue richieste, si uccise gettandosi dentro la cavità.
* ''Uzeta'' è protagonista di una leggenda inventata agli inizi del Novecento: questo ragazzo di umili origini diventò [[Cavalleria medievale|cavaliere]] per la sua bravura e riuscì a sconfiggere gli Ursini, [[gigante (mitologia)|giganti]] [[saraceni]] che avrebbero dato il nome al Castello.
Altre leggende occupano invece la memoria dei luoghi di Catania – così alla divinità fluviale [[Ongia]] si dovrebbe il nome del borgo marinaro di ''Ognina'' (secondo alcuni studiosi piuttosto dal nome del fiume che lo bagnava, il ''Longane'', secondo altri dal celebre castello del re [[Italo]] a Λογγον) - o dell'Etna, dove una tradizione attribuita a [[Gervasio di Tilbury]] (che era ospite della corte Normanna) vuole che essa fosse l'ultima dimora di [[Re Artù]]. Legata a questa leggenda il mito del ''cavallo del vescovo'', attribuita piuttosto ad eventi di epoca Sveva<ref>Scrive [[Arturo Graf]] (''Miti, leggende e superstizioni del medioevo'' (2 voll.), Loescher, Roma 1892-1893; ora riedito in versione integrale a cura di C. Allasia e W. Meliga, prefazione di M. Guglielminetti, saggi introduttivi di E. Artifoni e C. Allasia, Bruno Mondadori, Milano, 2002, pp. 322-323): "Avvenne un giorno che un palafreno del vescovo di Catania, colto, per essere troppo ben pasciuto, da un subitaneo impeto di lascivia, fuggì di mano al palafreniere che lo strigliava, e, fatto libero, sparve. Il palafreniere, cercatolo invano per dirupi e burroni, stimolato da crescente preoccupazione, si mise dentro al cavo tenebroso del monte. A che moltiplicar le parole? per un sentiero angustissimo ma piano, giunse il garzone in una campagna assai spaziosa e gioconda, e piena d'ogni delizia; e quivi, in un palazzo di mirabil fattura, trovò Arturo adagiato sopra un letto regale. Saputa il re la ragione del suo venire, subito fece menare e restituire al garzone il cavallo, perché lo tornasse al vescovo, e narrò come, ferito anticamente, in una battaglia da lui combattuta contro il nipote Mordred e Childerico, duce dei Sassoni, quivi stesse già da gran tempo, rincrudendosi tutti gli anni le sue ferite. E, secondoché dagli indigeni mi fu detto, mandò al vescovo suoi donativi, veduti da molti e ammirati per la novità favolosa del fatto".</ref>. La nascita dell'Etna sarebbe a sua volta legata ad un evento mitologico: la sconfitta di [[Tifone (mitologia)|Tifeo]] da parte di [[Zeus]] che, con un grosso macigno oggi la stessa Etna, lo seppellì e quando il gigante si dovesse muovere sarebbe egli la causa dei terremoti e delle eruzioni etnee.<br />Inoltre pure molte leggende, sempre legate alle forze della natura, hanno circondato gli eventi del sisma del 1693, come la storia di [[leggenda di don Arcaloro|don Arcaloro]], e quella del vescovo [[Francesco Antonio Carafa|Francesco Carafa]].
 
; Vita notturna
[[File:Borgo-1994.png|thumb|Piazza Cavour (Il borgo) ''[durante la festa di S.Agata]'']]
Catania possiede un'intensa vita notturna, che offre divertimento e intrattenimento. Una delle zone più rinomate in tal senso è il centro storico, in particolar modo tra Piazza Duomo, Piazza Università e Piazza Vincenzo Bellini (nota come Piazza Teatro Massimo) dove si trova il grosso dei locali notturni, spesso affollati, soprattutto in estate, quando le strade e le piazze diventano una "propaggine" delle attività, aprendo ai ''[[Café-concert|caffè concerto]]'' la città<ref name="vitanotturna">[http://www.comune.catania.it/la%5Fcitt%C3%A0/turismo/intrattenimento%2Dentertainment/vita%2Dnotturna%2Dnightlife/ Vita Notturna a Catania], sul sito del Comune di Catania.</ref>.
 
La tradizione dello spettacolo presso locali, siano essi bar o trattorie, trova origine nella prima diffusione del fenomeno in Italia, con l'apertura di locali notturni adatti anche a piccole forme di spettacolo nella città di [[Napoli]] verso la fine del [[XIX secolo]]. I letterati catanesi, che erano spesso per lavoro nella città partenopea, portarono la novità anche alla città etnea. Tuttavia dal secondo dopoguerra il fenomeno conobbe una brusca interruzione. Verso la fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]] e nei primi [[Anni 1970|anni settanta]] vi fu un primo segnale di ripresa, sebbene nuovamente interrotta dal decennio seguente.
Altre aree d'attrattiva&nbsp;– sebbene non concentrate come al centro, ma piuttosto distanti tra loro&nbsp;– si trovano anche presso corso Italia, lungo Viale Libertà o in Piazza Trento, solitamente caotiche di giorno, la notte diventano luoghi poco o per niente affollati, ma nonostante questo anch'esse non sono prive di locali aperti anche fino a tarda notte.
 
;I chioschi
Un'importante attrazione culinaria di Catania è senza dubbio il chiosco delle bevande, dove vengono servite bibite dissetanti estive, tipiche della cultura cittadina. I chioschi delle bevande sono unici nel loro genere: un tempo c'erano i venditori ambulanti di bibite (lo ''zammù'' – cioè l'[[anice]] – innanzitutto): man mano, questa attività si è stabilizzata e da strategici luoghi ombrosi dove appostarsi per vendere rinfreschi ai catanesi soffocati dal caldo, i venditori si sono collocati in queste particolari architetture quadrate o circolari, dalle cui aperture&nbsp;– simili a finestre&nbsp;– essi distribuiscono i preparati.
 
Il fenomeno dei ''chioschi'' ebbe inizio nel [[1896]], con il chiosco Costa che si trovava in Piazza Stesicoro ed il chiosco Vezzosi in Piazza Duomo. Più recente di qualche anno è quello di Giammona, che si trovava in Piazza Cavour. {{citazione necessaria|Nei primi anni del [[XX secolo|Novecento]] un'ordinanza decise che la vista delle signore ferme a dissetarsi al chiosco turbasse l'ordine pubblico e così i chioschi vennero spostati: il chiosco di Costa venne spostato da Piazza Stesicoro in Piazza Spirito Santo, il chiosco Vezzosi e quello di Giammona in Piazza Vittorio Emanuele III}}.
 
Sembra che la tradizione degli sciroppi di frutta mescolati al [[acqua di Seltz|seltz]] derivi dall'utilizzo dell'acqua naturalmente effervescente del lago di Naftia, nei pressi di [[Palagonia]] (la cosiddetta [[mofete|mofeta]] dei Palici, caratterizzata da forti emissioni di [[anidride carbonica]] già sfruttate per fini commerciali e il cui nome richiama evidentemente le proprietà). La bibita più celebre da gustare al chiosco è il ''seltz, limone e sale'', una semplice ricetta molto dissetante, come il ''mandarino al limone'', a base appunto di sciroppo di mandarino e succo di limone spremuto al momento.
 
== Cultura ==
[[File:Catania - Università (ex convento dei benedettini) - Foto Giovanni Dall'Orto.jpg|thumb|La facciata dell'ex convento dei Benedettini, che ospita il dipartimento di scienze umanistiche dell'Università]]
[[File:Catania - L'antica biblioteca dell'Università - Foto Giovanni Dall'Orto.jpg|thumb|La biblioteca Ursino-Recupero]]
 
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
Le biblioteche storiche di Catania sono:
* la Biblioteca Ventimilliana, aperta al pubblico nel [[1755]]: dal secolo scorso conserva il fondo del vescovo [[Salvatore Ventimiglia]];
* la Biblioteca dell'Accademia Gioenia di Scienze Naturali;
* la Biblioteca della sezione catanese della Deputazione di storia patria;
* le [[Biblioteche riunite Civica e A. Ursino Recupero]];
* la Biblioteca Agatina del Seminario Arcivescovile dei Chierici;
* la [[Biblioteca universitaria di Catania|biblioteca del Palazzo dell'Università]].
 
A queste si sono aggiunte nel tempo diverse altre biblioteche, come la [[Biblioteca Comunale "Vincenzo Bellini"]] o le numerose biblioteche universitarie.
 
==== Università ====
L'[[Università degli Studi di Catania]], fondata nel [[1434]], è la più antica della Sicilia. È una delle più grandi del Sud Italia, con 56.015 iscritti divisi in ventidue dipartimenti.
 
Inoltre, Catania è sede della [[Scuola superiore di Catania|Scuola superiore]], uno dei cinque centri d'eccellenza per universitari in Italia, dell'[[Istituto Musicale Vincenzo Bellini|Istituto Superiore di Studi Musicali Vincenzo Bellini]]<ref>[http://www.istitutobellini.it/ita/storia.php Storia dell'Istituto Superiore Bellini], dal sito ufficiale.</ref> e anche di un'[[Accademia di belle arti di Catania|Accademia di belle arti]]<ref>[http://www.accademiadicatania.com/ Sito dell'accademia]</ref>.
 
==== Musei ====
La città siciliana ospita numerosi [[museo|musei]], di cui sette stabili: il [[Museo diocesano (Catania)|Museo diocesano]], quello del Castello Ursino, l'[[Antiquarium regionale del Teatro romano]], il [[Museo Emilio Greco (Catania)|Museo Emilio Greco]], il museo dell'[[Orto botanico di Catania|Orto Botanico]], il [[Museo di zoologia di Catania|Museo di Zoologia]], il [[Museo civico belliniano]] (presso la casa di [[Vincenzo Bellini]]) e la [[Casa Museo Giovanni Verga|Casa Museo]] di [[Giovanni Verga]].
 
Esistono inoltre due musei privati:
* il Museo Paleontologico dell'[[Accademia Federiciana]] (istituito nel [[1996]] da Fortunato Orazio Signorello), che accoglie [[fossile|fossili]] provenienti da ogni parte del mondo risalenti ad un arco di tempo compreso tra il [[Siluriano]], 435-395 milioni di anni fa, e il [[Neozoico]]: 2-1,5 milioni di anni fa
* il [[Museo Valenziano Santangelo]], che ospita sculture in pietra lavica.
 
Al [[Centro fieristico le Ciminiere]], [[archeologia industriale|area industriale dismessa]] oggi completamente ristrutturata, si svolgono manifestazioni e mostre periodiche, organizzate principalmente dalla [[Provincia di Catania]].
 
All'interno del complesso sono stati creati due nuovi musei:
*il [[Museo storico dello Sbarco in Sicilia&nbsp;– 1943]], dove è stata realizzata una minuziosa riproduzione di una piazza siciliana prima e dopo un bombardamento; contiene inoltre una vasta collezione di oggetti e uniformi, armi del tempo e ricostruzioni virtuali dello sbarco.
*Il [[Museo del Cinema (Catania)|Museo del Cinema]] contiene molti cimeli e ricostruzioni di scene famose di film, con una sezione interamente dedicata a Catania come set cinematografico.
 
Infine, dal [[2015]] è attiva, seppure in via sperimentale, la [[Città della scienza di Catania|Città della scienza]], l'unica in Italia dopo l'[[Città della Scienza#Incendio del 4 marzo 2013|incendio del 4 marzo 2013]] che ha distrutto l'[[Città della scienza|omonima struttura napoletana]].
 
=== Media ===
Oggi la maggior parte dei media della città sono gestiti dall'imprenditore [[Mario Ciancio Sanfilippo]], uno degli uomini d'affari di maggior rilevanza in Sicilia.
==== Radio ====
In città sono presenti diverse emittenti radiofoniche: alcune a carattere regionale come Radio Amore, Radio Telecolor, Radio Sis, e altre a livello locale quali Radio Video 3, Radio Catania, R.S.C., Studio 90 Italia, Radio Sgrusciu, Antenna Uno, Antenna Trinacria, Radio Onda Blu, Radio Zammù, Radio Smile e Radio Lab.
 
==== Stampa ====
Catania è sede dei [[quotidiano|quotidiani]] regionali ''[[La Sicilia]]'', il secondo dell'isola, e ''[[Quotidiano di Sicilia]]''. In passato, è stata la sede della rivista ''[[I Siciliani]]'' e dei quotidiani ''Il Corriere di Sicilia'' e ''[[Espresso sera]]''.
 
==== Televisione ====
Catania è sede di emittenti televisive quali: [[Antenna Sicilia]], [[Teletna]], [[Telecolor]], [[Telejonica]], [[Video 3]], La F, D Television e Sestarete.
 
==== Cinema ====
{{vedi anche|Elenco dei film girati nella Provincia di Catania{{!}}Film girati in Provincia di Catania|Nascita dell'industria cinematografica italiana}}
{{C|Lungo elenco da verificare, per ogni film valutare l<nowiki>'</nowiki>'''effettiva rilevanza dello stesso col luogo''', un paio di riprese non giustificano l'inserimento|cinema|arg2=montagna|maggio 2013}}
{{Nota
|allineamento =
|larghezza = 380px
|titolo = Film ambientati a Catania
|dim-testo =
|contenuto =
* ''[[Casta Diva (film 1935)|Casta Diva]]'' di [[Carmine Gallone]] ([[1935]])
* ''[[La terra trema]]'' di [[Luchino Visconti]] ([[1948]]), dal [[romanzo]] ''[[I Malavoglia]]'' di [[Giovanni Verga]]
* ''[[L'arte di arrangiarsi]] '' di [[Luigi Zampa]] ([[1954]])
* ''[[Il bell'Antonio (film)|Il bell'Antonio]]'' di [[Mauro Bolognini]] ([[1960]]), dal [[romanzo|romanzo omonimo]] di [[Vitaliano Brancati]]
* ''[[La sposa bella (film)|La sposa bella]]'' di [[Nunnally Johnson]] e Mario Russo (1960), dal [[romanzo]] di [[Bruce Marshall]]
* ''[[Divorzio all'italiana]]'' di [[Pietro Germi]] ([[1961]])
* ''[[Don Giovanni in Sicilia (film)|Don Giovanni in Sicilia]]'' di [[Alberto Lattuada]] ([[1967]])
* ''[[Un bellissimo novembre]]'' di [[Mauro Bolognini]] ([[1969]])
* ''[[Malizia]]'' di [[Salvatore Samperi]] ([[1973]])
* ''[[Paolo il caldo (film)|Paolo il caldo]]'' di [[Marco Vicario]] ([[1973]]), dal [[romanzo]] di [[Vitaliano Brancati]]
* ''[[La seduzione]]'' di [[Fernando Di Leo]] ([[1973]]), dal romanzo ''Graziella'' di [[Ercole Patti]].
* ''[[Mimì metallurgico ferito nell'onore]]'' di [[Lina Wertmüller]] (1973)
* ''[[Paolo Barca, maestro elementare, praticamente nudista]]'' di [[Flavio Mogherini]] (1975)
* ''[[Anni di piombo (film 1981)|Anni di piombo]]'' di [[Margarethe von Trotta]] ([[1981]])
* ''[[Storia di una capinera (film 1993)|Storia di una capinera]]'' di [[Franco Zeffirelli]] ([[1993]])
* ''[[La piovra 7 - Indagine sulla morte del commissario Cattani|La Piovra VII]]'' di [[Luigi Perelli]] ([[1995]]) (settimo film per la TV della celebre saga)
* ''[[Mundo civilizado]]'' di [[Luca Guadagnino]] ([[2003]])
* ''[[Il bell'Antonio (miniserie televisiva)|Il bell'Antonio]]'' di [[Maurizio Zaccaro]] ([[2005]]) (film per la TV)
* ''[[Nuovomondo]]'' di [[Emanuele Crialese]] ([[2006]])
* ''[[L'uomo di vetro (film)|L'uomo di vetro]]'' di [[Stefano Incerti]] (2006), dal [[romanzo|romanzo omonimo]] di [[Salvatore Parlagreco]]
* ''[[I Vicerè (film)|I Viceré]]'' di [[Roberto Faenza]] (2006), dal romanzo di [[Federico De Roberto]]
* ''[[Il sole nero]]'' di [[Krzysztof Zanussi]] (2006)
* ''[[Una notte blu cobalto]]'' di [[Daniele Gangemi]] (2008)
* ''[[La matassa]]'' di [[Ficarra e Picone]] (2009)
* ''[[Le ultime 56 ore]]'' di [[Claudio Fragasso]] (2009)
* ''[[I baci mai dati]]'' di [[Roberta Torre]] (2010)
}}
A Catania già nei primi anni del [[XX secolo|Novecento]], proprio agli [[storia del cinema|albori del cinema]], sorsero varie [[casa di produzione cinematografica|case di produzione cinematografica]]:<ref>[http://www.editorialeagora.it/rw/articoli/202.pdf "Catania e il cinema", articolo di Alberto Surrentino D’Afflitto - AGORÀ n. 25-26/2006]</ref> [[Morgana film]], [[Etna film]], [[Katana film]], [[Sicula film]] e [[Jonio film]]<ref>Secondo quanto riportato in un articolo del quotidiano ''[[La Sicilia]]'' del 1º marzo [[1978]], già nel 1914 Catania era una delle capitali del [[cinema]] europeo.</ref><ref name=instoria>{{cita pubblicazione | autore = Simona Caltabiano | data = | anno = 2011 | mese=ottobre| titolo = Quattro salti nella storia del cinema quando Catania era “capitale”… | rivista = InStoria | città = Roma | numero = n. 46 | issn = 1974-028X | url = http://www.instoria.it/home/catania_capitale_cinema.htm | accesso=3 gennaio 2014 }}</ref>.
L<nowiki>'</nowiki>''Enciclopedia di Catania'' (edizioni Tringale) afferma che tra i primi lavori del cinema<ref>''Storia generale del cinema'' di [[Georges Sadoul]].</ref> si trova il film ''[[Sperduti nel buio (film 1914)|Sperduti nel buio]]''. Della Morgana Film si ricordano anche, ''[[Capitan Blanco]]''.
[[File:Mastroianni divorzio italiana.jpg|left|thumb|[[Marcello Mastroianni|Mastroianni]] in ''Divorzio all'italiana'', nello scenario del porto di Ognina]]
La produzione cinematografica di Catania durò solo pochi anni.<ref name=instoria /> Vennero favorite e finanziate altre sedi e il settore entrò in crisi.<ref name=instoria /> Tentativi di rilancio successivi, ma senza seguito, furono quelli di Ugo Saitta nel [[1935]] con il film ''Clima puro'' e ''[[Lo voglio maschio]]'', con [[Tuccio Musumeci]], nel [[1971]].
 
=== Teatro ===
{{vedi anche|Teatri di Catania}}
[[File:Catania BW 2012-10-06 11-11-06.jpg|thumb|[[Teatro Massimo Vincenzo Bellini]]]]
Catania è la città a più alta densità teatrale della [[Sicilia]]. Molteplici le compagnie teatrali che vi operano, sia professionali che amatoriali. Il più importante teatro della città è il [[Teatro Massimo Vincenzo Bellini|Teatro Massimo Bellini]], costruito, seguendo lo stile dell'Opera di Parigi, dall'architetto [[Carlo Sada]] alla fine del [[XIX secolo]] ed inaugurato nel [[1890]]. Oggi è un teatro lirico di tradizione, vanta un'orchestra sinfonica ed un coro stabile ed è sede di stagione operistica e concertistica. Da alcuni anni dispone della sala del [[Teatro Sangiorgi]] che viene utilizzata per concerti di musica da camera e per prove di spettacoli. Molto attivi sono inoltre il [[Teatro Stabile di Catania|Teatro Stabile]] (che svolge le sue attività sia nel Teatro Verga che nel Teatro Musco) e il Teatro Metropolitan, nonché il Piccolo Teatro. Esistono poi il Teatro Ambasciatori e l'Erwin Piscator.
 
=== Musica ===
[[File:Carmen Consoli a Milano Magazzini Generali 2000-03-25.jpg|thumb|left|[[Carmen Consoli]] ai Magazzini Generali di [[Milano]] ([[2000]])]]
 
La più grande gloria artistica della città di Catania è il musicista [[Vincenzo Bellini]], nato in questa città nel 1801 e morto presso Parigi nel 1835, autore di numerose opere liriche, tra le quali capolavori come ''[[Norma (opera)|Norma]]'', ''[[La sonnambula]]'' e ''[[I puritani]]''. Nel campo della musica colta, Catania ha dato i natali anche ad altri illustri compositori del Novecento: [[Francesco Paolo Frontini]], [[Alfredo Sangiorgi]], [[Aldo Clementi]], [[Francesco Pennisi]], [[Roberto Carnevale]], [[Emanuele Casale]] e [[Matteo Musumeci]].
 
Nei primi [[anni 1970|anni settanta]] si fecero notare i [[Beans]], [[Gianni Bella]], [[Marcella Bella]]. Successivamente, sono sorte decine di nuovi cantautori e gruppi musicali. Il più importante è probabilmente [[Franco Battiato]], celebre cantautore nato e cresciuto a [[Riposto]], in provincia di Catania, le cui sperimentazioni musicali hanno influenzato molti altri autori.
 
[[File:Vincenzo bellini.jpg|thumb|[[Vincenzo Bellini]]]]
Successivamente sono arrivati i [[Denovo]] di [[Mario Venuti]] e [[Luca Madonia]], [[Gerardina Trovato]], [[Carmen Consoli]] (lanciata dalla casa di produzione di [[Francesco Virlinzi]]), gli [[Sugarfree]], [[Mario Biondi (cantante)|Mario Biondi]], i Twisted Head Chaps e molti altri.
 
Alla scena [[rock]] degli [[anni 1980|anni ottanta]] e [[anni 1990|novanta]] appartengono gli [[Schizo]], gli [[Uzeda (gruppo musicale)|Uzeda]], i [[Flor de Mal]] e i [[Pyrosis]]. Negli anni novanta Catania si conquistò l'appellativo di "[[Seattle]] del sud", per la rilevanza internazionale della sua scena musicale (molte band internazionali scelsero in quegli anni Catania come unica data in Italia dei loro tour). Importante è stato poi il contributo di artisti che hanno sfruttato il [[Lingua siciliana|siciliano]] per creare un caratteristico stile comico, come i [[Piscarias]] e il cantante [[Brigantony]]. I [[Lautari]] si sono invece dedicati alla riscoperta, in chiave moderna, del repertorio tradizionale siciliano.
[[The Acappella Swingers]], catanesi anch'essi, ripropongono le sonorità del [[doo-wop]] degli anni cinquanta.
 
== Persone legate a Catania ==
[[File:Giovanni-Verga.jpg|thumb|[[Giovanni Verga]]]]
[[File:Giuseppe fava.jpg|thumb|[[Giuseppe Fava]]]]
 
{{vedi categoria|Persone legate a Catania{{!}}Persone legate a Catania}}
 
Catania ha dato i natali a numerose personalità illustri, distintesi in campi diversi, quali quello [[Politica|politico]], quello [[Letteratura|letterario]], quello [[Arte|artistico]]. A Catania sono altresì legate diverse figure importanti, che vissero nel capoluogo etneo, spesso nel periodo di più intensa attività. Legati a Catania sono in epoca arcaica Tisia di Imera, noto col nome di [[Stesicoro]], poeta e scrittore esule, divenuto cittadino onorario di Catania, dove morì e fu sepolto, e il legislatore [[Caronda]], che qui scrisse le sue più note leggi; all'epoca classica appartiene il danzatore e musicista catanese [[Androne (danzatore)|Androne]], vissuto in città nel [[V secolo a.C.]]; in età repubblicana il [[triumvirato|triumviro]] [[Augusto|Gaio Giulio Cesare Ottaviano]] elesse la città a rango di colonia a seguito dell'appoggio ottenuto durante la battaglia con [[Sesto Pompeo]] mentre l'imperatore [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] rimase affascinato dall'Etna durante la sua visita nel [[II secolo]].
 
All'[[Medioevo|epoca medievale]] appartengono personalità come [[Federico II di Svevia|Federico II]], che a Catania fece costruire come monito il [[Castello Ursino]], futura sede del parlamento aragonese di Sicilia, dopo aver risparmiato la cittadinanza a lui ribellatasi e legiferato, dando ampi spazi di potere al suo arcivescovo, [[Gualtiero di Palearia]]; a Catania ebbe i natali la [[Costanza di Hohenstaufen|regina Costanza]], futura regina del regno degli Aragona di Sicilia, come qui nacque e regnò [[Federico IV di Sicilia|Federico IV d'Aragona]], ricordato soprattutto per la pace che mise fine alla [[Vespri siciliani|guerra del Vespro]]. Il sistema difensivo della città rinascimentale si deve a [[Tiburzio Spannocchi]], architetto e ingegnere di re [[Carlo V d'Asburgo|Carlo I]], che ne ricavò la prima cartografia scientifica; [[Duca di Uceda|Giovanni Francesco Paceco]], che fu duca di Uzeda, diede incarico a [[Giuseppe Lanza, duca di Camastra]] di organizzare la ricostruzione della città dopo il [[Terremoto del Val di Noto del 1693|terremoto del 1693]]; il pittore [[Olivio Sozzi]], considerato uno degli artisti di spicco della prima metà del [[XVIII secolo]] in [[Sicilia]], vi nacque nel [[1690]]; il principe [[Ignazio Paternò Castello]], mecenate e nobile illuminato del XVIII secolo, ne incrementò turismo e archeologia con la creazione del suo [[Museo Biscari|museo]] e con gli scavi svolti in città; [[Saverio Landolina]], archeologo, vi nacque, come pure il poeta e scrittore [[Domenico Tempio]]; va ricordato anche [[Vito Maria Amico]], cui si deve la più importante raccolta documentaristica del suo tempo per la Sicilia.
 
Nel [[XIX secolo]] spiccano diverse figure in campo letterario, come ad esempio [[Giovanni Verga]], che visse per un certo periodo a Catania e vi ambientò diversi scritti tra cui le novelle ''[[Storia di una capinera]]'', ''[[Rosso Malpelo]]'', ''[[Un processo]]'' o il romanzo ''[[Una peccatrice]]''; o come [[Luigi Capuana]], che studiò giurisprudenza nell'[[Università degli Studi di Catania|Ateneo catanese]]; o [[Federico De Roberto]], la cui madre appartenne alla famiglia nobile catanese degli [[Asmundo (famiglia)|Asmundo]], il quale visse e lavorò a Catania dove ambientò il romanzo ''[[I Viceré]]''; importante pure la figura del poeta [[Mario Rapisardi]], l'unico a cui Catania dedicò un busto marmoreo in vita, al giardino Bellini.
 
In ambito musicale spiccano personaggi come [[Giovanni Pacini]], qui nato e che fu ai suoi tempi noto compositore, il raffinato [[Vincenzo Bellini]], anch'egli nato e cresciuto a Catania, o infine [[Francesco Paolo Frontini]], altro celebre compositore. In questo secolo iniziano anche a emergere personalità illustri della politica italiana, come ad esempio [[Giuseppe de Felice Giuffrida]], nato in città, che fu tra i promotori dei [[Fasci siciliani]]; in campo astrofisico gli scienziati [[Christian Heinrich Friedrich Peters|Peters]] e [[Wolfgang Sartorius von Waltershausen|Sartorius]] (a lui si deve la descrizione dei crateri dell'[[Etna]] che prendono il suo nome, i Monti Sartorius) sono nel capoluogo etneo per realizzare la [[Monastero di San Nicolò l'Arena#La meridiana|meridiana della chiesa di San Nicolò]], ritenuta la più completa d'Italia per la gran quantità di informazione che essa fornisce<ref>I due astrofisici realizzarono pure la meridiana della [[cattedrale di Acireale]], evento che ha ispirato il film ''[[Gli astronomi]]''.</ref>; in quello matematico [[Sebastiano Catania]], nato a Catania e impegnatosi nella trasposizione dell'organizzazione ipotetico-deduttiva delle proposizioni matematiche; nel campo delle scienze naturali [[Carlo Gemmellaro]], noto geologo, nato a [[Nicolosi]] ma catanese di adozione. Nello spettacolo si ricorda il celebre [[Paolo Fratellini]], [[clown]] inventore della maschera bianca, nato a Catania nel [[1877]].
[[File:Ettore Majorana.jpg|thumb|198x198px|Ettore Majorana]]
Nei primi decenni del [[XX secolo]] le figure di spicco del capoluogo etneo si distinguono in campi come la [[fisica]] ([[Filippo Eredia]] nato e vissuto a Catania, [[Ettore Majorana]] promettente fisico misteriosamente scomparso nel [[1938]] ed [[Enrico Boggio Lera]] che vi passò oltre cinquant'anni della sua vita), la [[poesia]] ([[Gaetano Ardizzoni]], [[Giovanni Formisano]] e altri che qui nacquero) e la lirica ([[Gaetano Emanuel Calì]], compositore, noto soprattutto per la raccolta di brani popolari e dialettali, o [[Francesco Pastura]] a cui si deve la raccolta epistolare di Vincenzo Bellini). In politica personaggi di spessore furono [[Napoleone Colajanni (1926)|Napoleone Colajanni]], deputato e senatore della Repubblica, mentre nei primi decenni del secolo si dedicò alla scultura [[Mimì Maria Lazzaro]]. Spiccarono nell'arte drammatica [[Angelo Musco]], maestro del teatro dialettale, [[Giovanni Grasso (1873-1930)|Giovanni Grasso]], attore drammatico e [[Goliarda Sapienza]], attrice e scrittrice. Nella prosa attori di calibro quali, [[Turi Ferro]], [[Tuccio Musumeci]] e [[Pippo Pattavina]]. Anche in tempi recenti la città è legata a personalità illustri, come nel campo musicale ([[Uzeda (gruppo musicale)|Uzeda]], [[Gianni Bella]], [[Marcella Bella]], [[Vincenzo Spampinato]], [[Franco Battiato]], [[Carmen Consoli]], i [[Lautari]], [[Gerardina Trovato]]) o in quello artistico (certamente tra i più noti è [[Emilio Greco]], spentosi a [[Roma]] nel [[1995]] e [[Antonio Placido Torresi]]) o in quello giornalistico (tra cui primeggia [[Giuseppe Fava]], che visse a lungo a Catania e che qui venne ucciso dalla [[mafia]], ma si ricorda anche [[Candido Cannavò]], noto giornalista de ''[[La Gazzetta dello Sport]]'', morto nel [[2009]] ed Enzo Magrì, inviato speciale dell'Europeo e capocronista del Giorno, scomparso nel 2013). A Catania è nato il filosofo e pedagogista [[Giuseppe Catalfamo]].
 
== Geografia antropica ==
=== Suddivisioni storiche ===
{{...}}
 
=== Suddivisioni amministrative ===
[[File:Municipalità di Catania.svg|thumb|Le municipalità di Catania]]
{{vedi anche|Municipalità di Catania}}
Istituite per la prima volta nel [[1971]] come ''[[quartiere|quartieri]]'', le dieci [[municipalità di Catania]] sono state riorganizzate nel [[1995]]. Ognuna è contrassegnata da un numero progressivo e da un nome: I. Centro; II. Ognina-[[Picanello]]; III. Borgo-Sanzio; IV. Barriera-[[Canalicchio (Tremestieri Etneo)|Canalicchio]]; V. [[San Giovanni Galermo]]; VI. Trappeto-Cibali; VII. [[Monte Po]]-[[Nesima]]; VIII. [[San Leone-Rapisardi]]; IX. San Giorgio-[[Librino]]; X. San Giuseppe La Rena-[[Zia Lisa]].
 
'''Riduzione circoscrizioni comunali da 10 a 6'''
 
Con Delibera del Consiglio Comunale n. 13 del 2 febbraio 2013 è stata disposta la rimodulazione del numero delle Municipalità.
 
Pertanto, a decorrere dal 26 aprile 2013 le Circoscrizioni comunali saranno ridotte da dieci a sei, come di seguito specificato:
*Prima Circoscrizione corrispondente alla ex Circoscrizione 1ª (Centro);
*Seconda Circoscrizione corrispondente alle ex Circoscrizioni 2ª (Ognina - Picanello) e 4ª (Barriera - Canalicchio);
*Terza Circoscrizione corrispondente alla ex Circoscrizione 3ª (Borgo Sanzio);
*Quarta Circoscrizione corrispondente alle ex Circoscrizioni 5ª (S. Giovanni Galermo) e 6ª (Trappeto - Cibali);
*Quinta Circoscrizione corrispondente alle ex Circoscrizioni 7ª (Monte Po - Nesima) e 8ª (San Leone - Rapisardi);
*Sesta Circoscrizione corrispondente alle ex Circoscrizioni 9ª (S. Giorgio - Librino) e 10ª (S. Giuseppe la Rena - Zia Lisa).
 
===Profilo urbanistico e architettonico===
{{S sezione|architettura|urbanistica}}
Catania è segnata da profondi sconvolgimenti naturali (in particolare, l'[[eruzione dell'Etna del 1669]] e il [[terremoto del Val di Noto del 1693]]), da importanti tentativi di ricostruzione e, nel XX secolo, da ambiziose iniziative tese a favorire un rilancio industriale.<ref name=atripaldi8>{{cita|Atripaldi e Costa, 2008|p. 8}}.</ref> La città inoltre porta ancora su di sé le "cicatrici provocate da conflittualità di interessi e da urbanizzazione selvaggia"<ref name=atripaldi8/>.
 
Un piano di livellamento, nel secondo Ottocento, ha eliminato i frequenti salti di quota: tale operazione ha lasciato diversi segni sugli edifici, che a volte appaiono caratterizzati, secondo Giuseppe Dato, "fuori da ogni logica compositiva"<ref>{{cita|Atripaldi e Costa, 2008|pp. 8-9}}.</ref>, con porte e finestre che scambiano il proprio ruolo originario.
 
Anche per la minacciosa presenza del vulcano Etna, il piano compositivo della città appare specialmente legato ad una instabilità di riferimento.<ref>{{cita|Atripaldi e Costa, 2008|p. 9}}.</ref> Si registra anche un'apparentemente fallita convergenza tra l'idea della città nella mente degli architetti (con anche applicazioni virtuosistiche) e i destinatari, i cittadini, con i loro "reali comportamenti insediativi".<ref>{{cita|Atripaldi e Costa, 2008|p. 10}}.</ref>
 
====Il XX secolo: cronistoria urbanistica====
*[[1932]] - viene bandito un concorso nazionale per l'approvazione di un Piano Regolatore Generale<ref name="SCAU">''Puntualizzazione sulla odierna situazione urbanistica di Catania'', a cura della Società Catanese di Architettura e Urbanistica, gennaio 1962.<!-- La fonte è valida per tutti i punti inseriti: cfr. [http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Catania&diff=53103160&oldid=53102997 questo edit] --></ref>
*[[1934]] - il consiglio comunale approva una fusione del primo e del secondo premio del concorso nazionale
*[[1935]] - viene redatto un regolamento edilizio dall'ingegnere Salvatore Giuliano
*[[1942]] - la deliberazione del PRG presentato viene restituita, non approvata, dalla Prefettura
*[[1951]] - viene abrogato dal consiglio comunale il piano di ricostruzione per il quartiere San Berillo e approvato il piano ISTICA: il 3 luglio 1954 interviene una legge speciale della Regione Siciliana
*[[1954]] - il Comune pubblica il PRG, ma la Regione non approva, giudicandolo incompleto e invitando a modifiche
*[[1956]] - decade una legge che permetteva al Comune di servirsi del PRG per quanto ancora non approvato: viene istituita una commissione di studio per l'approvazione di un nuovo regolamento edilizio che sostituisca quello del 1935, ancora vigente: la commissione non produce quanto richiesto. Il Comune, allora, dà incarico all'ingegnere Giuliano di modificare il regolamento da lui redatto nel 1935, per adattarlo alle mutate esigenze della città. Il nuovo regolamento edilizio viene prodotto da Giuliano, con la collaborazione dell'ingegnere Pardo (membro dell'ufficio tecnico) e dell'architetto Ficara (libero professionista), ma il Comune non lo pubblica.
*[[1961]] - una nuova amministrazione comunale incarica il professor architetto [[Luigi Piccinato]] di redigere un piano che sostituisca quello del 1954. In seguito a forte insistenza da parte dell'amministrazione comunale, Piccinato è costretto a stralciare dagli studi preparatori un programma di fabbricazione.
 
====Lo sventramento del quartiere di San Berillo====
{{vedi anche|Sventramento di San Berillo}}
San Berillo era uno storico quartiere di Catania, densamente abitato e pieno di botteghe di artigiani. Il suo sventramento, realizzato negli [[anni 1950|anni cinquanta]], ha determinato una ferita nel volto della città e ha lasciato un vuoto ancora visibile nel suo tessuto urbano.
 
== Economia ==
{{vedi anche|Economia di Catania}}
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Catania possiede una delle nove tangenziali presenti in Italia (prosecuzione dell'[[Autostrada A18 (Italia)|Autostrada A18]] Messina-Catania) che corre accanto alla città da nord a sud per 30&nbsp;km in direzione di [[Siracusa]] e assicura la viabilità di attraversamento insieme con la circonvallazione, in corso di adeguamento strutturale, che l'attraversa tutta in direzione est-ovest a nord della città. Da Catania partono le autostrade A18 (Catania-Messina), l'[[Autostrada A19 (Italia)|A19]] (Catania-Palermo) e la [[Autostrada Catania-Siracusa|autostrada CT-SR]] (Catania-Siracusa) che collega la [[Raccordo autostradale 15|tangenziale di Catania]] con la [[strada statale 114 Orientale Sicula]].
 
Dal [[2001]] è stato avviato a Catania ed è in corso di realizzazione un ambizioso quanto discusso progetto urbanistico che prevede la riqualificazione urbana di alcune aree, fra cui il lungomare (la antica "passeggiata a mare" dei catanesi), le piazze principali e la parziale [[isola pedonale|pedonalizzazione]] della centralissima via Etnea, il miglioramento delle vie di attraversamento e la costruzione di alcuni grossi parcheggi multipiano sotterranei.
 
=== Ferrovie e tranvie ===
[[File:Metropolitana di catania stazione del borgo.jpg|thumb|La stazione Borgo della metropolitana di Catania]]
La città di Catania è dotata di numerose stazioni ferroviarie delle [[Ferrovie dello Stato]]: sin dal [[1867]] la città è servita dalla [[stazione ferroviaria]] di [[Stazione di Catania Centrale|Catania Centrale]], che veniva raggiunta dalla [[Ferrovia Messina-Siracusa|ferrovia proveniente da Messina]] con un tracciato che seguiva la linea di costa dalla [[Stazione di Cannizzaro]], attraverso il borgo di Ognina e il villaggio marinaro di San Giovanni li Cuti (oggi l'intero percorso è quasi tutto in galleria tramite la [[Galleria di Ognina]] e quella poco dopo successiva di Cannizzaro). Due anni dopo ([[1869]]) venivano aperte la [[stazione di Catania Acquicella]], in seguito all'attivazione del primo tratto della nuova "linea dello zolfo" (poi [[ferrovia Palermo-Catania|Palermo-Catania]]) e la [[stazione di Bicocca]]. La [[stazione di Catania Ognina]] (all'inizio semplice fermata occasionale, poi in servizio regolare in seguito alla soppressione nel [[1934]] della [[tranvia Catania-Acireale]], che, proveniente da [[Acireale]], aveva termine nella centralissima piazza del Duomo) dal [[2006]] è stata chiusa all'utenza, nell'ambito del programma di costruzione del [[Passante ferroviario di Catania]], il quale ne prevede lo spostamento alcune centinaia di metri più a sud e la trasformazione in fermata del servizio metropolitano RFI di futura attivazione.
 
Dal [[1895]] la città è servita anche dalle stazioni della [[Ferrovia Circumetnea]], la cui stazione principale è quella di [[Stazione di Catania Borgo|Catania Borgo]], con annessi il [[deposito locomotive]] e le officine sociali. Nel territorio comunale insistono (al 2014) anche le stazioni di [[Stazione di Catania Cibali|Cibali]] e [[Stazione di Catania Nesima|Nesima]]; fino all'inizio degli [[anni 1980|anni ottanta]] la ferrovia effettuava anche le fermate di Corso Italia, Gaito e, dal 1898, anche Catania-stazione Sicula, terminando la sua corsa alla [[Stazione di Catania Porto]], dopo avere attraversata in senso diagonale tutta la città.
 
=== Metropolitana ===
 
Dal [[1999]] è attivo il primo tronco della [[Metropolitana di Catania]] fra le stazioni del ''Borgo'' e ''Porto'', lungo circa 3,8&nbsp;km.
 
=== Porti ===
La città è servita da un [[porto]] commerciale e dai porti turistici e da pesca di Ognina e San Giovanni Li Cuti.
 
=== Aeroporti ===
[[File:Nuova Aerostazione Catania-Fontanarossa.jpg|alt=Aerostazione Fontanarossa|thumb|226x226px|Aeroporto Fontanarossa di Catania]]
L'[[Aeroporto di Catania-Fontanarossa]] è il sesto aeroporto italiano per numero di passeggeri (vedi la lista degli [[Lista degli aeroporti d'Italia per traffico passeggeri|aeroporti più trafficati d'Italia]]) ed il primo scalo del mezzogiorno servito da compagnie aeree di linea e low-cost, ed ha numerose destinazioni nazionali e internazionali.<ref>Si vedano i dati forniti da [http://www.assaeroporti.it/fin.asp Assaeroporti].</ref>
 
=== Mobilità urbana ===
{{vedi anche|Rete tranviaria di Catania|Rete filoviaria di Catania}}
Il sistema dei trasporti in Sicilia, e in modo particolare a Catania, è in crisi «per la sua inefficienza, per la incapacità a creare le condizioni per una mobilità sostenibile e ancora per la totale assenza di leggi settoriali.» Da 15 anni si aspettano delle leggi regionali in materia di contributi e finanziamenti, e ciò si ripercuote sulla qualità dei servizi. Manca la regolarità negli orari degli autobus, mancano i comfort e la gente preferisce l'uso delle automobili private.<ref>Carlo Lungaro. ''[http://www.ildito.it/articolo.asp?id_articolo=761 Trasporti, il problema dei problemi]'' su ''Il Dito'', 26 febbraio 2005.</ref>
 
Un'indagine condotta da un'associazione di consumatori su 2200 utenti dei trasporti pubblici di Milano, Genova, Bologna, Roma, Napoli e Catania ha constatato, fra l'altro, che «il 66% dei catanesi intervistati considera insufficiente la puntualità degli autobus, mentre il 58% è insoddisfatto della copertura della rete della metropolitana.» Inoltre, gli intervistati di tutte le città si sono lamentati anche della pulizia dei mezzi, degli orari sbagliati delle coincidenze, del peggioramento dei servizi dal [[2001]] al [[2006]] e dello scarso rapporto qualità/prezzo, eccetto quelli della Metropolitana Catania ove nonostante il prezzo molto basso non la utilizzano che sporadicamente<ref>Notizie rilevate da "[[Altroconsumo]]" nº197 di ottobre 2006</ref>.
 
== Sport ==
=== Impianti sportivi principali ===
* Complesso sportivo Cibali: [[Stadio Angelo Massimino]] di 20 266 posti<ref name="ONMS">{{cita web|url=http://www.osservatoriosport.interno.it/allegati/impianti/impianti_superiori_7500.pdf|titolo=Impianti superiori a 7500 posti, dati del Comitato Nazionale di Informazione sulle Manifestazioni Sportive|accesso=7 settembre 2009|editore=osservatoriosport.interno.it}}</ref> con annessa pista d'atletica,qui gioca in casa la squadra del [[Calcio Catania|Calcio Catania S.p.a.]].Campo d'allenamento "Cibalino" completo di tribune e [[Arena coperta|PalaSpedini]] dove si svolgono gare indoor di [[pallavolo]], [[basket]], [[Calcio (sport)|calcio]] a 5, [[arti marziali]],completo di tribune per 500 posti.Il complesso si trova nel quartiere [[Cibali]] con gli ingressi principali su piazza Spedini.Questo stadio ha sostituito nel 1937 il [[campo dei cent'anni]],sito in quello che era la piazza esposizione,oggi intitolata a G.Verga.
* Cittadella dello Sport Nesima:Piscine,di cui una olimpica ad 8 corsie,tribuna per 500 posti,vasca tuffi completa di tribuna e vasca d'ambientamento.Qui gioca in casa la [[Squadra (sport)|squadra]] pluricampione di [[pallanuoto]] femminile [[Associazione Sportiva Orizzonte Catania|Orizzonte Catania]].Palanesima,6500 posti,dove si giocarono i [[III Giochi mondiali militari|III Giochi mondiali Militari]] del 2003.Campi da calcio a 11 e a 5 dove si svolgono partite dei campionati italiani delle categorie dilettantistiche.Il complesso si trova nel quartiere di [[Nesima]] superiore in via [[Filippo Eredia]].
* Complesso sportivo villaggio [[Maria Goretti|S.Maria Goretti]]: [[Stadio Santa Maria Goretti|stadio S.M.Goretti]] con 7000 posti dove sono di casa la squadra di [[rugby]] dell'[[Amatori Catania Rugby|Amatori Catania]] e per quanto riguarda il [[football americano]] la [[Elephants Catania]].[[Campo da calcio]] a 11 Zia Lisa,inoltre è presente una [[tensostruttura]].Gli impianti si trovano in via Fontanarossa.
* Complesso polisportivo [[Plaia]]: piscina olimpica outdoor completa di tribuna con 3000 posti,vasca coperta per allenamenti,palestra [[atletica pesante]],volley,pallacanestro.Impianti siti in viale [[John Fitzgerald Kennedy|Kennedy]].
* Complesso polisportivo Zurria: PalaZurria con 200 posti e piscina.Impianti siti in via Zurria nel quartiere [[San Cristoforo (Catania)|San Cristoforo]].
* [[PalaCatania]]: palasport inaugurato nel 1997 per le [[XIX Universiade|Universiadi]],capace di 4.400 posti utilizzato per incontri nazionali ed internazionali di varie discipline sportive,quali il volley,pallacanestro, [[pallamano]], [[calcio a 5]],arti marziali ed altre discipline.Impianto dove si sono disputate alcune partite dei [[Campionato mondiale di pallavolo maschile 2010|mondiali di volley maschile del 2010]].Viene utilizzato per ospitare i concerti di vari artisti nazionali ed internazionali.Si trova in corso Indipendenza nel quartiere [[San Leone (Catania)|san Leone]].
* Palaghiaccio: utilizzato per le discipline su ghiaccio,capace di 5000 posti,Qui si sono svolti i [[Campionato mondiale di scherma 2011|mondiali di scherma del 2011]].L'impianto si trova in viale Kennedy non lontano dal complesso Plaia.
* [[PalaGalermo]]: utilizzato per varie discipline indoor,500 posti.Qui si sono svolti i campionati mondiali [[Polisportive giovanili salesiane|PGS]] nel 2002.Localizzato in viale Tirreno nel quartiere Trappeto nord.
* PalaNitta: utilizzato per varie discipline indoor,tra le quali la [[boxe]],capace di 700 posti totali.Si trova in viale Nitta nel quartiere [[Librino]].
=== Società sportive ===
{{vedi anche|Calcio Catania|CUS Catania}}
La squadra più seguita è il [[Calcio Catania]]. Nei primi [[Anni 1960|anni sessanta]], sotto la presidenza di [[Ignazio Marcoccio]] e la guida tecnica del catanese [[Carmelo Di Bella]], il Catania disputò sei campionati consecutivi in [[Serie A]] ottenendo tre ottavi posti. Nel 1970-1971 e nel 1983-1984 disputò altri due anni di Serie A sotto la presidenza di [[Angelo Massimino]]. Nel [[1993]], subì una radiazione che relegò la società etnea nella categoria dell'eccellenza. Da quella categoria, il Catania ripartì, vincendo, tra il 1994 e il [[2006]], i campionati di Eccellenza, Serie D, Serie C2 (girone C), Serie C1 (girone B) e Serie B. Alla fine del campionato di calcio di [[Serie B 2005-2006]], guidata dall'allenatore [[Pasquale Marino]], la squadra viene promossa in [[Serie A]], classificandosi al secondo posto dietro l'Atalanta.
 
Tra le altre squadre di calcio catanesi (numerose nei campionati dilettantistici) si segnala l'[[Unione Sportiva Dilettantistica Atletico Catania|A.S.D. Atletico Catania]], attualmente militante in Eccellenza, ma protagonista, nel corso degli anni novanta, di numerosi campionati (anche di vertice) in [[Lega Pro Prima Divisione|Serie C1]], e l'[[Associazione Calcio Massiminiana]], anch'essa partecipante in passato a campionati di [[Lega Pro Prima Divisione|Serie C1]], ma che attualmente milita in [[Prima Categoria]] siciliana.
 
La squadra più blasonata è invece quella femminile di [[pallanuoto]], l'[[Associazione Sportiva Orizzonte Catania|Orizzonte Geymonat Catania]], con 19 scudetti, 8 Coppe Campioni e due Coppe Len. Seguono il [[CUS Catania]] di [[Hockey su prato]] femminile (6 scudetti su prato e 6 indoor), la [[Jolly Componibili Catania|A.S.D. Catania Calcio Femminile]], la [[Pallavolo Catania|Paoletti Catania]] di [[pallavolo]] maschile e l'[[Alidea Catania]] di pallavolo femminile (uno scudetto a testa).
 
La coppia di pallavoliste [[Manuela Malerba]] e [[Margherita Chiavaro]] ha vinto uno scudetto di [[beach volley]], mentre il [[A.S.D. Catania Beach Soccer|Catania Beach Soccer]] ha conquistato uno [[scudetto]], due [[Coppa Italia di beach soccer|Coppe Italia]] e una [[Supercoppa italiana di beach soccer|Supercoppa Italiana]]. Infine, la [[Romolo Murri Catania]] ha vinto un campionato italiano maschile indoor di [[cricket]] e la [[Polisportiva Cirnechi Catania]] ha vinto gli unici due campionati femminili dello stesso sport fin qui disputati.
 
Inoltre vantano tradizioni storiche, oltre ad ottimi piazzamenti nelle massime serie, l'[[Amatori Catania Rugby|Amatori Catania]] ([[rugby (sport)|rugby]]), il [[Associazione Sportiva Nuoto Catania|Nuoto Catania]] ([[pallanuoto]] maschile), gli [[Elephants Catania]] ([[football americano]]) e i [[Catania Flames]] ([[Campionato italiano di hockey in-line]]). La [[pallacanestro]] maschile ha un passato in [[Serie A2 (pallacanestro maschile)|Serie A Seconda Serie]] con la [[Grifone Catania|Grifone]]<ref>[http://storia.basketcatanese.it/storia/grifone.htm Storia della Grifone]</ref> e in [[Divisione Nazionale A|Serie B]] con il [[Gad Etna Catania|Gad Etna]]<ref>[http://storia.basketcatanese.it/storia/gadetna.htm Storia del Gad Etna]</ref>; quella femminile è stata in [[Serie A2 (pallacanestro femminile)|Serie A2]] con la [[Basket Catania|CSTL-Basket]]<ref>[http://storia.basketcatanese.it/storia/basket.htm Storia della CSTL-Basket]</ref>, la [[Basket Costa Catania|Costa]], la [[Palmares Catania|Palmares]]<ref>[http://storia.basketcatanese.it/storia/polisportiva.htm Storia della Polisportiva-Palmarès]</ref> e l'[[Olympia 68 Basketball|Olympia]]<ref>{{cita news | url = http://www.basketcatanese.it/2013/06/22/olympia-a-catania-e-cosa-fatta-lannuncio-alla-festa-del-ringraziamento/ | autore = Roberto Quartarone | titolo = Olympia a Catania, «è cosa fatta». L’annuncio alla festa del ringraziamento | pubblicazione = basketcatanese.it | data = 22 giugno 2013 | accesso = 25 agosto 2013 }}</ref>.
 
=== Manifestazioni sportive ===
Per sette volte Catania è stata sede di arrivo di una tappa del [[Giro d'Italia]], la prima nel [[1930]], l'ultima nel [[2003]]. Nel [[1976]] la ''corsa rosa'' prese il via da Catania che ospitò partenza e arrivo della prima semitappa.
 
Tappe del Giro d'Italia con arrivo a Catania:
* [[Giro d'Italia 1930|1930]] 1ª tappa [[Messina]]-Catania, vinta da [[Michele Mara]]
* [[Giro d'Italia 1949|1949]] 1ª tappa [[Palermo]]-Catania, vinta da [[Mario Fazio (ciclista)|Mario Fazio]]
* [[Giro d'Italia 1976|1976]] tappa 1ªa Catania, vinta da [[Patrick Sercu]]
* [[Giro d'Italia 1986|1986]] 2ª tappa [[Sciacca]]-Catania, vinta da [[Jean-Paul van Poppel]]
* [[Giro d'Italia 1989|1989]] 1ª tappa [[Taormina]]-Catania, vinta da [[Jean-Paul van Poppel]]
* [[Giro d'Italia 1999|1999]] 2ª tappa [[Noto (Italia)|Noto]]-Catania, vinta da [[Mario Cipollini]]
* [[Giro d'Italia 2003|2003]] 5ª tappa [[Messina]]-Catania, vinta da [[Alessandro Petacchi]]
 
Fra le classiche dello sport catanese, la più nota a livello internazionale, è il [[Trofeo Sant'Agata]] di [[corsa su strada]], giunto alla 47ª edizione, che ha sempre richiamato un folto gruppo di partecipanti al più alto livello. Fra questi il campione olimpico di [[Maratona (atletica leggera)|maratona]] all'[[Giochi olimpici|Olimpiade]] di [[Giochi della XXVIII Olimpiade|Atene 2004]], [[Stefano Baldini]].
 
[[File:UniSicilia97.png|thumb|right|[[XIX Universiade]] - [[Sicilia]] [[1997]]]]
Catania (congiuntamente a [[Palermo]] e [[Messina]]) è stata nel 1997 la sede delle [[Universiadi]] e vi si è svolta la manifestazione di chiusura.
 
Nel [[2003]] Catania è stata la sede dei [[III Giochi mondiali militari]] e degli affiliati [[Campionati mondiali militari di atletica leggera]] (41ª edizione).<br />Nel [[2006]] ha ospitato il Campionato Europeo di [[hockey su prato]].
 
Nel 2010 ha ospitato alcune gare dei [[campionato mondiale di pallavolo maschile|campionati mondiali di pallavolo]].
 
Nel 2011 ha ospitato i [[campionati mondiali di scherma]] e i campionati europei di hockey maschili.
 
Nel 2014 ha ospitato una tappa dell'Euro beach soccer league e le finali del Campionato italiano di beach soccer.
 
Nel 1924 fu organizzata la prima [[Catania-Etna]] celebre cronoscalata automobilistica che scriverà da li in poi pagine importanti dell'automobilismo nazionale e regionale, diventando assieme alla [[Cronoscalata Monte Erice|Monte Erice]] (Trapani) e [[Coppa Nissena]] (Caltanissetta) una delle Cronoscalate più belle e importanti nel panorama nazionale. purtroppo nel 2010 si è disputata l'ultima edizione che fu annullata dopo un incidente grave, fatale per alcuni spettatori.
 
A metà tra sport e folklore si pone la [[San Silvestro a mare]], una gara internazionale di nuoto che si svolge ogni anno il 31 dicembre presso il porticciolo storico di Ognina.
 
=== Personalità sportive legate a Catania ===
I principali sportivi nati a Catania sono:
[[File:Pietro Anastasi.jpg|thumb|upright=0.7|Pietro Anastasi, ''Petru 'u tuccu'' come veniva affettuosamente chiamato dai tifosi, con la maglia della [[Juventus Football Club|Juventus]]]]
[[File:Carlotta Ferlito 2013.jpg|thumb|upright=0.7|Carlotta Ferlito, è una ginnasta italiana, membro della squadra nazionale che ha partecipato alle [[Giochi della XXX Olimpiade|Olimpiadi di Londra 2012]]]]
 
* [[Giusi Malato]], [[pallanuoto|pallanuotista]] dell'[[Associazione Sportiva Orizzonte Catania|Orizzonte Catania]] e del [[Nazionale di pallanuoto femminile dell'Italia|Setterosa]], con cui ha vinto la medaglia d'oro alle [[Giochi olimpici estivi|Olimpiadi]] [[Giochi della XXVIII Olimpiade|Atene 2004]];
* [[Pietro Anastasi]], importante [[attaccante]] del campionato di [[calcio (sport)|calcio]] italiano e della [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale italiana]];
* [[Angelo Arcidiacono]], campione di [[scherma]], vincitore di due medaglie d'oro olimpiche;
* [[Massimo Castagna]], olimpionico di [[pallavolo]] alle [[Giochi della XXIV Olimpiade|Olimpiadi di Seoul]] e vincitore di diversi scudetti con diverse squadre, tra cui la [[Pallavolo Catania|Paoletti Catania]];
* [[Angelo d'Arrigo]], pilota di [[deltaplano]] e studioso di [[Aves|uccelli]] migratori, detentore di vari record mondiali di volo sportivo;
* [[Orazio Fagone]], ex atleta di ''[[short track]]'', campione olimpico ai [[XVII Giochi olimpici invernali|Giochi di Lillehammer 1994]] e ora giocatore di [[hockey su slittino]];
* [[Andrea Lo Cicero]], [[rugby (sport)|rugbista]] della [[nazionale di rugby a 15 dell'Italia|nazionale]];
* [[Ettore Messina]], l'allenatore di [[pallacanestro]] che più premi ha vinto in Italia (tra questi, un argento con la [[nazionale di pallacanestro dell'Italia|nazionale]] e tre [[Euroleague Basketball|Euroleghe]]);
* [[Carmelo Pittera]], ex allenatore della [[nazionale di pallavolo maschile dell'Italia]] (oltre a quelle d'[[nazionale di pallavolo maschile dell'Egitto|Egitto]] e del [[Nazionale di pallavolo maschile del Qatar|Qatar]]) e della [[Pallavolo Catania|Paoletti Catania]];
* [[Piermaria Siciliano]], nuotatore finalista ai [[Giochi della XXVI Olimpiade|Giochi Olimpici di Atlanta 1996]] e campione mondiale militare nello stesso anno;
* [[Alessandro Trimarchi]], pallavolista che ha giocato da [[libero (pallavolo)|libero]] in varie squadre di Serie A1;
* [[Giuseppe D'Urso]], mezzofondista;
* [[Francesco Millesi]], calciatore;
* [[Carmelo Di Bella]], calciatore e allenatore;
* [[Claudio Licciardello]], campione di [[atletica leggera]] nella specialità dei [[400 metri piani]], ha partecipato alle [[Giochi della XXIX Olimpiade|Olimpiadi di Pechino 2008]], medaglia d'oro nella [[staffetta 4×400 metri]] agli Europei indoor 2009.
* [[Domenico Rao]], campione di [[atletica leggera]] nella specialità dei [[400 metri piani]], medaglia d'oro nella staffetta 4x400 metri degli Europei indoor 2009;
* [[Gianluca Maglia]], nuotatore, campione italiano assoluto nel 2009 nella specialità dei 200 metri stile libero, medaglia d'oro nella [[staffetta]] 4x200 stile libero e argento nella [[staffetta]] 4x100 stile libero ai [[XVI Giochi del Mediterraneo|Giochi del Mediterraneo di Pescara 2009]].
* [[Orazio Arancio]], rugbista a 15, allenatore di rugby e dirigente sportivo.
* [[Giacomo Ninfa]], [[pallanuoto|pallanuotista]], difensore nazionale juniores, medaglia d'argento ai campionati del mondo juniores 2007
* [[Luca Presti]], cinque volte campione del mondo di [[pattinaggio di velocità in linea]].
* [[Carlotta Ferlito]], ginnasta, vincitrice di tre medaglie ai [[I Giochi olimpici giovanili estivi]].
* [[Filippo Di Mulo]], allenatore di [[atletica leggera]], responsabile del settore [[Velocità (atletica leggera)|velocità]] della [[Nazionale di atletica leggera dell'Italia|Nazionale italiana]].
* [[Paolo Pizzo]], schermidore, medaglia d'oro ai [[campionato mondiale di scherma 2011|mondiali di scherma 2011]].
* [[Nello Greco]], pallavolista, medaglia d'argento con la squadra italiana ai campionati mondiali di pallavolo 1978
 
== Amministrazione ==
{{Vedi anche|Sindaci di Catania}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|USA|Phoenix (Arizona){{!}}Phoenix|}}, dal 2001<ref>{{cita web|url=http://www.easycatania.it/?cartel=statics&sezione=Internazionalizzazione&lan=|titolo=Internazionalizzazione|editore=easycatania.it}}</ref>
* {{Gemellaggio|Francia|Grenoble|1961}}
* {{Gemellaggio|Canada|Ottawa|}}
* {{Gemellaggio|Polonia|Oświęcim|}}, dal 2010
* {{Gemellaggio|Inghilterra|Oxford|}}, dal 2012
 
;Nella religione:
 
* {{Gemellaggio|Tanzania|Migole|}}
 
=== Altre informazioni amministrative ===
Il comune di Catania fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: [[regione agraria]] n.8 (Piana di Catania)<ref>{{cita web|url=http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g08-43/g08-43-p7.html|titolo=GURS Parte I n. 43 del 2008|accesso=5 luglio 2011}}</ref>.
 
== Curiosità ==
{{Curiosità}}
* Il 24 ottobre [[2008]] sono stati vinti 100.756.197,30 € al [[SuperEnalotto]]<ref>{{Cita news |autore= |url=http://www.rainews24.it/it/news.php?newsid=87478 |titolo=Superenalotto, il 6 da 100 milioni di euro bacia Catania. A Milano un 5+ da 3 milioni |pubblicazione=[[Rai News|Rai News 24]] |data=23 ottobre 2008 |accesso=17 agosto 2010}}</ref>.
* Il 15 marzo [[2009]] viene trasmesso dal [[programma televisivo]] ''Report'' di [[Rai 3]] lo stato in cui versa attualmente la città. Il quadro complessivo è disarmante: vengono ancora finanziati progetti falliti (come i parcheggi incompiuti) con i fondi destinati alla messa in sicurezza delle strutture scolastiche mentre, dimostra il programma, queste ultime sono prive di sistemi di emergenza<ref>{{Cita web |autore=Sigfrido Ranucci |url=http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-421c3ced-f83e-4150-b7d8-0c32ecc02869.html |titolo=I Viceré |sito=[[Report]] |accesso=20 settembre 2010}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-02a25bc6-ba0d-457a-973b-fa2ea6bea439.html |titolo=I Viceré - Com'è andata a finire? |sito=[[Report]] |accesso=20 settembre 2010}}</ref>.
* Il 24 febbraio [[2004]] ha aperto a Catania, in via Cristoforo Colombo n. 10, l'unico [[Hard Rock Cafe]] della [[Sicilia]] e dell'intero [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno d'Italia]]; ha chiuso i battenti il 24 novembre [[2006]], dopo solo due anni e nove mesi di attività.<ref>{{Cita web |url=http://www.hardrockcafes.info/mappe/fotoshtm/catania01.htm |titolo=Catania |sito=HardRockCafes.info |accesso=8 gennaio 2011}}</ref>
 
== Note ==
{{<references|2}} />
 
== Bibliografia ==
* Boschi Luca, Bruni Mauro, Irace Roberto. ''The art of Giorgio Cavazzano''. Torino, Edizioni Lo Scarabeo, 1997. ISBN 88-86131-51-8
* {{Cita libro |autore = AA.VV. |titolo = Catania giorno e notte |città = Catania |editore = Prova d'autore |anno = 2013 |isbn = 978-88-6282-114-8}}
* [[Giambattista Scidà]], ''[http://www.ucuntu.org/pdf/ScidaCasoCatania.pdf Il caso Catania]'', supplemento telematico a ''i Cordai'', Reg. Trib. Catania, 6/10/2006, nº 26, febbraio 2011.
* {{Cita libro |autore = |curatore = Anna Maria Atripaldi e Mario Edoardo Costa |titolo = Catania - architettura, città, paesaggio |città = Roma |editore = Gruppo Mancosu Editore |anno = 2008 |isbn = 978-88-87017-58-8 |cid = Atripaldi e Costa, 2008}}
* {{Cita libro |autore = |curatore = Renato D'Amico |titolo = Catania – I quartieri nella metropoli |città = Catania |editore = Le Nove Muse |anno = 2006 |isbn = 88-87820-00-7}}
* Giuseppe Giustolisi e [[Marco Travaglio]], ''[http://www.argo.catania.it/wp-content/uploads/2009/09/micromega_3_06.pdf Arrivano i catanesi]'', da ''[[Micromega]]'', 3/2006.
* Michele da Piazza (Michealis Platiensis), ''[http://books.google.it/books?id=C56-L3qYuG4C&lpg=PA568&ots=fw9LPvflT0&dq=%22ubi%20corpus%20quondam%20Friderici%20regis%22&hl=it&pg=PA509#v=onepage&q=%22ubi%20corpus%20quondam%20Friderici%20regis%22&f=false Historia Sicula ab anno MCCXXXVII (1237) ad annum MCCCLXI (1361)]'', Bibliotheca scriptorum qui res in Sicilia gestas sub Aragonum imperio retulere, Panormi, 1791-92, pp.&nbsp;509 e ss. [nuova ed., a c. di. A. Giuffrida, ''Cronaca (1336-1361)'', Palermo 1980].
* [[Vito Maria Amico|Vito M. Amico e Statella]], [https://books.google.it/books?id=Z_Y3cvs1D_IC&pg=PA260&dq=%22INFANS+MARTINI+%22&hl=it&sa=X&ei=xmTjVMGiCoTTygOyt4D4Dg&ved=0CCIQ6AEwAA#v=onepage&q=%22INFANS%20MARTINI%20%22&f=false Catana illustrata, sive sacra, et civilis urbis Catanæ historia, pars secunda], Catanæ, ex Typographia Simonis Trento, 1741.
* Vito M. Amico e Statella, [https://books.google.it/books?id=2hAOKx8s17gC&printsec=frontcover&dq=%22Catana+illustrata,+sive+sacra,+et+civilis+urbis%22&hl=it&sa=X&ei=kGbjVKPsDqj6ywPz94KACA&ved=0CDEQ6AEwAg#v=onepage&q=%22Catana%20illustrata%2C%20sive%20sacra%2C%20et%20civilis%20urbis%22&f=false Catana illustrata, sive sacra, et civilis urbis Catanæ historia, pars tertia], Catanæ, ex Typographia Joachim Pulejo, 1741.
* Francesco Ferrara, [http://books.google.it/books?id=oBA5AAAAcAAJ&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false ''Storia di Catania sino alla fine del secolo XVIII''], Catania, 1829.
* Vincenzo Cordaro Clarenza, [http://books.google.it/books?id=hwIuAAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=related:OCLC260128644&as_brr=1#v=onepage&q&f=false ''Osservazioni sopra la storia di Catania''], tomo primo, Catania per Salvatore Riggio, 1833.
* Vincenzo Cordaro Clarenza, [http://books.google.it/books?id=fwcuAAAAcAAJ&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false ''Osservazioni sopra la storia di Catania''], tomo secondo, Catania per Salvatore Riggio, 1833.
* Vincenzo Cordaro Clarenza, [http://books.google.it/books?id=IsY7AQAAIAAJ&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false ''Osservazioni sopra la storia di Catania''], tomo terzo, Catania per Salvatore Riggio, 1833.
* ''[http://books.google.it/books?id=cj5CAQAAMAAJ&dq=chiesa%20agata%20carcere%20africana&hl=it&pg=PP5#v=onepage&q=chiesa%20agata%20carcere%20africana&f=false Catania e sue vicinanze. Manuale pel viaggiatore]''. Catania, C. Galatola Editore, 1868.
* Gustavo Strafforello, ''[https://archive.org/stream/lapatriageografi51stra#page/n5/mode/2up La patria. Geografia dell'Italia: la Sicilia]'', Torino-Milano-Roma-Napoli, Unione Tipografico-Editrice, 1893.
* Ignazio Arturo Trombatore, [https://archive.org/stream/folklorecatanes00tromgoog#page/n10/mode/2up ''Folk-lore catanese''], Torino, Carlo Clausen, 1896.
* {{Cita libro |autore = [[Santi Correnti]] |autore2 = Santino Spartà |titolo = Le strade di Catania |città = Roma |editore = Newton & Compton |anno = 1999 |isbn = 88-8289-261-1}}
* [[Salvatore Nicolosi]] e Fortunato Orazio Signorello, ''Vecchie foto di Catania'', Catania, Edizioni Greco, 1991.
* Salvatore Boscarino e Marco Nobile, ''Sicilia barocca. Architettura e città 1610-1760'', Roma, Officina, 1981.
* [[Giuseppe Dato]], ''La città di Catania. Forma e struttura, 1693-1833''. Roma, Officina, 1983.
* Fortunato Orazio Signorello, ''Dalla Sicilia al Piemonte'', in ''Agata, nobile e martire'', Catania, Prospettive, 1991.
* Vittorio Consoli (a cura di), ''Enciclopedia di Catania'', Catania, Tringale, 1987.
* [[Adolf Holm]], ''Catania antica'', Catania, Tirelli, 1925.
* {{Cita libro |autore = [[Giuseppe Giarrizzo]] |titolo = Catania |città = Bari |editore = Laterza |anno = 1986 |isbn = 88-420-2786-3}}
 
== Voci correlate ==
* [[Storia di Catania]]
* [[Eruzioni dell'Etna]]
* [[Eruzione dell'Etna del 1669]]
* [[Terremoto di Catania del 1169]]
* [[Terremoto del Val di Noto del 1693]]
* [[Municipalità di Catania]]
* [[Cimitero monumentale di Catania]]
* [[Festa di Santa Maria di Ognina]]
* [[Festa di Sant'Agata]]
* [[Rete tranviaria di Catania]]
* [[Giuseppe Benedetto Dusmet]]
* [[Sventramento di San Berillo]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Inducks|creator}}
* {{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Sicilia/Provincia_di_Catania/Località/Catania/}}
* {{Treccani|catania|Catania|accesso=14 gennaio 2015}}<!-- Il sito istituzionale del Comune di Catania è già inserito all'interno del template:Divisione amministrativa di questa pagina enciclopedica; non c'è bisogno di inserirla due volte* [http://www.comune.catania.it/ Sito ufficiale del Comune di Catania]-->
* ''[http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/musei/cartedelleareearcheologiche/areaarcheocatania.pdf La Carta delle Aree Archeologiche di Catania]'', a cura della Regione Siciliana - Dipartimento Beni Culturali.
* Chiesa della Badia di Sant'Agata - sito web
 
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