Età contemporanea e Margherita d'Austria-Stiria: differenze tra le pagine

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{{Nota disambigua|altri membri della Casa d'Asburgo con questo nome|Margherita d'Asburgo (disambigua)}}
{{L|Storia|marzo 2018|motivo=Si parla esclusivamente della storia contemporanea dell'Occidente, o dal punto di vista dell'Occidente}}
{{F|sovrani portoghesi|dicembre 2009}}
{{Monarca
|nome = Margherita d'Asburgo
|immagine = Juan Pantoja de la Cruz 016.jpg
|legenda = Margherita d'Austria,<br />ritratto di [[Juan Pantoja de la Cruz]].
|stemma = Coat of Arms of Margaret of Austria (1584-1611), Queen Consort of Spain.svg
|titolo = Regina Consorte di Spagna e Portogallo
|regno = [[1598]] - [[1611]]
|predecessore = [[Anna d'Asburgo (1549-1580)|Anna d'Austria]]
|successore = [[Elisabetta di Borbone-Francia (1602-1644)|Elisabetta di Francia]]
|nome completo = Margarete von Österreich
|altrititoli = Arciduchessa d'Austria
|data di nascita = 25 dicembre [[1584]]
|luogo di nascita = [[Graz]]
|data di morte = 3 ottobre [[1611]]
|luogo di morte = [[San Lorenzo de El Escorial]]
|luogo di sepoltura = [[Monastero dell'Escorial]], [[Madrid]]
|data di sepoltura =
|casa reale =
|dinastia = [[Asburgo]]
|padre = [[Carlo II d'Austria]]
|madre = [[Maria Anna di Baviera (1551-1608)|Maria Anna di Baviera]]
|consortedi = [[Filippo III di Spagna]]
|figli = [[Anna d'Asburgo (1601-1666)|Anna]]<br />[[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]]<br />[[Maria Anna di Spagna|Maria Anna]]<br />[[Carlo di Spagna|Carlo]]<br />[[Ferdinando d'Asburgo (1609-1641)|Ferdinando]]
|religione = [[Chiesa cattolica|Cattolicesimo]]
}}
{{Bio
|Nome = Margherita
|Cognome = d'Austria
|ForzaOrdinamento = Margherita d'Austria
|Sesso = F
|LuogoNascita = Graz
|GiornoMeseNascita = 25 dicembre
|AnnoNascita = 1584
|LuogoMorte = San Lorenzo de El Escorial
|GiornoMeseMorte = 3 ottobre
|AnnoMorte = 1611
|Attività =
|Nazionalità =
|Categorie = no
|FineIncipit = è stata regina consorte di [[Spagna]] e [[Portogallo]] per il suo matrimonio con [[Filippo III di Spagna|Filippo III]], dal 1598 fino alla morte
}}
 
== Biografia ==
La '''storia contemporanea''' è, convenzionalmente, una delle quattro grandi [[Periodizzazione|età storiche]] ([[Storia antica|antica]], [[Medioevo|medievale]], [[Storia moderna|moderna]] e appunto contemporanea) che inizia con la [[Rivoluzione industriale]] e/o la [[Rivoluzione francese]] ([[1789]]) giungendo fino al presente.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/eta-storiche_(Dizionario_di_Storia)/ Dizionario di Storia Treccani, voce ''Periodizazione'']</ref>
Margherita d'Austria, arciduchessa d'Austria dalla nascita, era figlia di [[Carlo II d'Austria|Carlo II di Stiria]] (1540-1590), figlio dell'imperatore [[Ferdinando I d'Asburgo|Ferdinando I]], e di [[Maria Anna di Baviera (1551-1608)|Maria Anna di Baviera]] (1551-1608).
 
Margherita e le sue sorelle non sono state considerate bellezze a causa del labbro inferiore tipico degli Asburgo. Margherita, tuttavia, è stato descritta come modesta, socievole e allegra.
== Periodizzazione ==
Interpretazioni alternative ne segnano l'inizio con la [[Rivoluzione francese]] ([[1789]] – nascita del primo [[stato nazionale]] [[borghesia|borghese]] contemporaneo) o con il [[Congresso di Vienna]] ([[1815]] - riassetto dell'ordine europeo in seguito alla sconfitta di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]), altre teorie ancora datano l'inizio della storia contemporanea con il [[1918]] (fine della [[Prima guerra mondiale]]) o con il [[1945]] (fine della [[Seconda guerra mondiale]]); vi sono coloro poi che parlano del [[1870]], anno della [[presa di Roma]] e soprattutto della [[battaglia di Sedan]], che avrebbe poi condotto alla nascita del [[II Reich]] tedesco.<ref>[https://books.google.it/books?id=V2SODAAAQBAJ&pg=PT11&dq=storia+contemporanea+inizio+1918&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiAqL2bjY3UAhUlLsAKHUX8AdMQ6AEISjAI#v=onepage&q=storia%20contemporanea%20inizio%201918&f=false Guida allo studio della storia contemporanea - Vittorio Vidotto - Google Libri][[Vittorio Vidotto]], ''Guida allo studio della storia contemporanea''</ref>
 
La ripresa di un positivo rapporto della [[Compagnia di Gesù]] con la Corte asburgica venne da lei favorita a fine Cinquecento<ref>Flavio Rurale, ''La Compagnia di Gesù tra riforme, controriforme e riconferma dell'Istituto (1540-inizio XVII secolo)'', Cheiron : materiali e strumenti di aggiornamento storiografico : 43 44, 1 2, 2005, p. 40, n. 34.</ref>.
Le teorie sono molteplici e il dibattito storiografico sulla [[periodizzazione]] dell'età contemporanea è ancora vivamente aperto; la datazione canonica è comunque quella che parte dalla [[Rivoluzione francese]].<ref>''Dizionario di storia'', Treccani (2011) alla voce "storiche, età"</ref>
 
=== Matrimonio ===
[[Benedetto Croce]] riferendosi proprio alla periodizzazione della storia contemporanea disse: «''ogni storia è storia contemporanea''», in quanto lo storiografo che scrive vive nel mondo attuale così come anche il pubblico cui lo storiografo si rivolge.
Nel 1599 sposò per procura a [[Ferrara]] [[Filippo III di Spagna|Filippo III]], matrimonio poi confermato a [[Madrid]], dove si recò<ref>Passando per [[Cremona]], dove l’attuale piazza IV Novembre assunse il nome di Porta Margherita nel 1599 perché proprio in quell’anno aveva fatto ingresso in Cremona, attraverso di essa, Margherita d’Austria, in viaggio per la Spagna per andare sposa a Filippo III. Cfr. G. Taglietti, ''Le strade di Cremona. Storia e storie della città lungo le sue strade'', Cremona, Grafiche Pedroni, 1997, vol. II, p. 592.</ref> portando in dote 100.000 ducati.
[[File:Bartolomé González y Serrano 005.jpg|miniatura|288 × 469 pixelpx|Margherita d'Austria nel 1603.]]
Durante il viaggio verso la Spagna, festeggiamenti in suo onore vennero dati<ref>"Una parte della festosa vita delle corti era "dedicata al popolo, come l’arrivo in città di qualche membro della famiglia reale
o di funzionari di alto rango, che era sempre occasione di celebrazioni alle
quali partecipava l’intera cittadinanza. Nel 1574, per l’entrata a Milano di [[don
Giovanni d’Austria]], fratello di Filippo II e vincitore di Lepanto, venne organizzato
un corteo di personaggi simbolici e altri spettacoli pirotecnici e teatrali.
Poco dopo la morte di S. Carlo, nel 1598, l’arrivo di Margherita d’Austria,
sposa dell’infante Filippo, poi Filippo III di Spagna, diede luogo a spettacoli,
cortei in costume e balli e lo stesso avvenne l’anno dopo, in occasione
dell’ingresso dell’infanta Isabella e dello sposo, arciduca Alberto d’Austria": Aldo Marchetti, ''Il conflitto tra Chiesa e Stato sul numero dei giorni di festa e l'aumento del tempo di lavoro nella Milano del settecento'', Storia in Lombardia. Fascicolo 2, 2003, p. 18 (Milano : Franco Angeli, 2003).</ref> in varie città lungo il percorso<ref>''Il viaggio attraverso l’Italia di Margherita d’Austria regina di Spagna: ingressi, feste e cerimonie (1598-1599)'', Atti del Convegno di San Giuliano Terme (PI), 22-23 settembre 2006, a cura di M.I. Aliverti.</ref>, tra cui [[Pavia]]<ref>[G.B. OLEVANO], ''Entrata in Pavia della Sereniss. Reina Margherita d’Austria, Moglie del Potentissimo Re di Spagna Nostro Signore, et l’Apparato fatto da essa Città per ricevere una tanta Maestà'', Como, Frova, 1599, pp. 20-21.</ref> e [[Milano]]<ref>P. VENTURELLI, ''La solemne entrada en Milan de Margherita d’Austra, esposa de Felipe III'', in ''La fiesta cortesana en la época de los Austrias'', atti del Convegno di Studi, Burgos, 15-18 ottobre 2000, a cura di M. L. Lobato, B. J. García García, Valladolid 2003, pp. 233-247.</ref>: in questa città, "per l’ingresso di Margherita d’Austria molte demolizioni vengono realizzate per guadagnare alla vista quanto più spazio possibile<ref>Lucia Serafini, ''Recensioni'', Storia urbana: rivista di studi sulle trasformazioni della città e del territorio in età moderna. Fascicolo 1, 2009, p. 152</ref> e, per l'occasione, le fu dedicato un salone di [[Palazzo Reale (Milano)|Palazzo Reale]] (all'epoca "Ducale"). Si tratta del [[Salone Margherita (Milano)|Salone Margherita]], primo luogo stabile della capitale lombarda dedicato al [[melodramma]].
 
Divenne una figura molto influente alla corte del marito in quanto Filippo era considerato un sovrano estremamente debole e il suo matrimonio con Margherita, tuttavia, è stato descritto come felice e Margherita ha mostrato interesse per le funzioni di governo.
== L'emergere degli stati-nazione (1815–1870) ==
Con l'espressione [[rivoluzione industriale]] si indica lo sviluppo manifatturiero, della [[Gran Bretagna]] prima e del resto d'Europa poi, che riguarda prevalentemente il settore [[industria tessile|tessile]]-[[metallurgia|metallurgico]] e comporta l'introduzione della [[spoletta volante]] e della [[macchina a vapore]]; il suo arco cronologico è solitamente compreso tra il [[1760]]-[[1780]] al [[1830]].
 
Margherita si fece, in Spagna, promotrice di varie istituzioni religiose e sociali, e sostenitrice ai bisognosi.
[[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] venne sconfitto definitivamente a [[Battaglia di Waterloo|Waterloo]] nel [[1815]], data che segnò la fine dell'età moderna. Al [[Congresso di Vienna]] l'assetto dell'[[Europa]] venne ridefinito e iniziò il processo di consolidazione degli [[stato-nazione|stati nazionali]], che sarebbero diventati in breve i protagonisti della politica europea.
 
Fu la nonna materna di [[Luigi XIV di Francia]] e dell'imperatore [[Leopoldo I d'Asburgo]].
La [[restaurazione]] delle forme di potere antecedenti alla [[Rivoluzione francese]], negli anni dal [[1815]] al [[1848]] tentò invano di soffocare le aspirazioni liberali e nazionali delle popolazioni europee suscitate dalla [[Rivoluzione francese]]. A queste si aggiunsero sia le trasformazioni sociali legate alla Rivoluzione industriale, sia la rinascita di spinte nazionalistiche che mal tolleravano forme di governo sempre più lontane dalle esigenze popolari. Come conseguenza, il periodo tra il 1815 ed il 1848 fu segnato da una serie di [[moti rivoluzionari]]. Nel [[1848]], anno della [[primavera dei popoli]], [[Karl Marx]] pubblicò il ''[[Manifesto del Partito Comunista]]'', iniziando idealmente l'era della diffusione di massa delle ideologie politiche: [[socialismo]], [[anarchismo]], primo [[nazionalismo]]. Nel [[1864]] nacque a [[Londra]] la [[Associazione internazionale dei lavoratori|Prima Internazionale]], che s'ispirava ai principi del ''Manifesto'', ma chiuse nel [[1876]].
 
=== Morte ===
Nella seconda metà del secolo ci fu una serie di guerre che ebbero, tra i maggiori risultati, la nascita di stati nazionali in [[Italia]] e [[Germania]]. Nel [[1870]] si svolse la [[guerra franco-prussiana]]: la [[Francia]] venne sonoramente sconfitta dalla [[Prussia]] e divenne l'unica grande potenza repubblicana in Europa. La Prussia divenne [[Impero di Germania]] e, in seguito al venir meno della protezione francese sullo [[Stato Pontificio]], l'[[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] annetté [[Roma]]. L'[[unità d'Italia]] era avvenuta nel [[1861]], quando il [[Parlamento del Regno d'Italia|parlamento]] a Torino aveva eletto re [[Vittorio Emanuele II di Savoia]]. Il [[Regno di Sardegna]] attaccò l'[[Impero austriaco]] nella [[Seconda guerra di indipendenza italiana]] del [[1859]] con l'aiuto della Francia, liberando la [[Lombardia]]. Nel [[1860]]-61 [[Giuseppe Garibaldi]] con la [[spedizione dei mille]] conquistò il [[Regno delle Due Sicilie]], permettendone l'annessione al nascente stato italiano.
Margherita morì pochi giorni dopo la nascita del suo ultimo figlio, ma si dice che sia stata avvelenata dall'incenso che don [[Rodrigo de Calderon]] accese nella sua stanza.
Margherita fu sepolta nel Pantheon delle Infante al Palazzo dell'[[Escorial]].
 
== Discendenza ==
Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] si svolse la [[guerra di secessione americana]], primissimo esempio di guerra moderna e in larga scala ([[1861]]-[[1865]]). I morti furono 600.000, un numero pari agli effettivi dell'esercito più grande fino allora dispiegato (quello di Napoleone in [[Russia]]).
La regina Margherita e Filippo III ebbero otto figli:
 
* [[Anna d'Asburgo (1601-1666)|Anna]] (22 settembre 1601 - 20 gennaio 1666), regina consorte di [[Francia]], sposa di [[Luigi XIII]];
== Imperialismo e nazionalismo (1870–1914) ==
* Maria (1º febbraio 1603 - marzo 1603);
{{Vedi anche|Imperialismo|Nazionalismo}}
* [[Filippo IV di Spagna|Filippo]] (8 aprile 1605 - 17 settembre 1665), futuro re [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]];
Il periodo fra 1870 e [[Prima guerra mondiale]] fu caratterizzato dall'avvento della società di massa. La produzione di beni di consumo durevoli aumentò sensibilmente, la partecipazione politica si allargò a strati sempre più ampi di popolazione, i governi dei singoli paesi adottarono le prime politiche di [[welfare]].
* [[Maria Anna di Spagna|Maria Anna]] (18 agosto 1606 - 13 maggio 1646), imperatrice del [[Sacro Romano Impero]], sposa di [[Ferdinando III d'Asburgo|Ferdinando III]];
Nel [[1889]] nacque la [[Seconda Internazionale]] che si impegnava a trovare la via più semplice per eliminare la [[lotta di classe]]. All'interno dell'Internazionale c'era chi optava per una rivoluzione e chi preferiva una via graduale di riforme sociali. L'[[Esposizione Universale (1900)|esposizione di Parigi]] ([[1900]]) rappresentò insieme il culmine e la tragica fine dell'ideale [[positivismo|positivistico]] ottocentesco e della [[Belle époque]], il periodo relativamente pacifico che vede l'espansione della [[borghesia]] industriale.
* [[Carlo di Spagna|Carlo]] (15 settembre 1607 - 30 luglio 1632), morto a 25 anni;
* [[Ferdinando d'Asburgo (1609-1641)|Ferdinando]] (16 maggio 1609 o 24 maggio 1610 - 9 novembre 1641), conosciuto come il Cardinale-Infante;
* Margherita (24 maggio 1610 - 1616), morta all'età di 6 anni;
* [[Alfonso d'Asburgo|Alfonso]] (22 settembre 1611-1612), morto a 1 anno.
 
== Ascendenza ==
Anche a causa della lunga e grave crisi economica nota come '[[Grande depressione (1873-1895)|Grande depressione]]', le borghesie nazionali utilizzarono il nuovo binomio [[protezionismo]]-[[imperialismo]] in una competizione crescente e sfociante nella Prima guerra mondiale.
<div align="center">
{| class="wikitable"
|+'''Albero genealogico di tre generazioni di Margherita d'Austria-Stiria'''
|-
|-
| rowspan="16" align="center"| '''Margherita d'Austria-Stiria'''
| rowspan="8" align="center"| '''Padre:'''<br />[[Carlo II d'Austria]]
| rowspan="4" align="center"| '''Nonno paterno:'''<br />[[Ferdinando I d'Asburgo|Ferdinando I del SRI]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Filippo I di Castiglia]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Massimiliano I d'Asburgo|Massimiliano I del SRI]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Maria di Borgogna]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Giovanna di Castiglia]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Ferdinando II d'Aragona]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Isabella di Castiglia]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Nonna paterna:'''<br />[[Anna Jagellone]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Ladislao II di Boemia|Ladislao VII Jagellone]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Casimiro IV Jagellone]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Elisabetta d'Asburgo]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Anna di Foix-Candale]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Gastone II di Foix-Candale]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Caterina di Navarra (1455-1494)|Caterina di Navarra]]
|-
| rowspan="8" align="center"| '''Madre:'''<br />[[Maria Anna di Baviera (1551-1608)|Maria Anna di Baviera]]
| rowspan="4" align="center"| '''Nonno materno:'''<br />[[Alberto V di Baviera]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Guglielmo IV di Baviera]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Alberto IV di Baviera]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Cunegonda d'Asburgo]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Maria Giacomina di Baden]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />Filippo I di Baden
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Elisabetta del Palatinato|Elisabetta di Wittelsbach]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Nonna materna:'''<br />[[Anna d'Asburgo (1528-1590)|Anna d'Asburgo]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Ferdinando I d'Asburgo|Ferdinando I del SRI]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Filippo I di Castiglia]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Giovanna di Castiglia]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Anna Jagellone]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Ladislao II di Boemia]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Anna di Foix-Candale]]
|}
</div>
{|align=right
|{{Asburgo (1519-1740)}}
|}
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Golden Rose MNMA Cl2351 n1.jpg
|nome_onorificenza=Rosa d'oro
|collegamento_onorificenza=Rosa d'oro
|motivazione=
|data=1598
}}
== Curiosità ==
* In suo onore a [[Mantova]] nel 1598 fu data una celebre rappresentazione del [[Il pastor fido (Guarini)|''Pastor fido'']] di Guarini<ref>''L'ingresso a Mantova di Margherita d’Asburgo e la rappresentazione de «Il pastor fido»'', a cura di L. Mari, in ''I Gonzaga e l’Impero. Itinerari dello spettacolo. Con una selezione di materiali dall’Archivio informatico Herla (1560-1630)'', a cura di U. Artioli e C. Grazioli, Firenze, Le Lettere, 2005, pp. 379-381.</ref>.
 
== Note ==
Sotto la guida politica del suo primo [[cancelliere del Reich|cancelliere]], [[Otto von Bismarck]], la Germania assicurò la sua nuova posizione in Europa tramite l'[[Triplice alleanza (1882)|alleanza con l'Impero austro-ungarico e l'Italia]] e un'[[trattato di controassicurazione|intesa diplomatica]] con la Russia.
La decisione del [[Kaiser]] [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]], salito al trono nel [[1888]], di licenziare [[Otto von Bismarck|Bismarck]] (nel [[1890]]) e di non rinnovare il [[Trattato di controassicurazione]] con l'[[Impero Russo]] segnò l'inizio della fine del sistema bismarckiano. Tra il [[1891]] e il [[1894]], Francia e Russia operarono un graduale riavvicinamento diplomatico, culminato nell'[[Alleanza franco-russa|alleanza militare]] ed economica. Un secondo fondamentale passaggio fu rappresentato dalla firma dell<nowiki>'</nowiki>''"[[Entente cordiale]]"'', tra Francia e Gran Bretagna nel [[1904]]. Nel [[1907]] anche il Regno Unito e la Russia risolsero i loro contrasti in [[Asia]] con l'[[Accordo anglo-russo per l'Asia|accordo di San Pietroburgo]].
 
La [[Conferenza di Berlino (1884)|Conferenza di Berlino]] ([[1884]]) diede simbolicamente il via alla [[spartizione dell'Africa]] e del [[colonialismo]] europeo attivo. La sconfitta italiana ad [[Adua]] del [[1896]] contro le truppe etiopi segnò l'interruzione dell'iniziativa coloniale italiana e la fine della carriera politica di [[Francesco Crispi|Crispi]]. Il [[XX secolo]] si aprì, emblematicamente, con una guerra corale delle potenze mondiali in un paese ancora periferico: le truppe italiane, tedesche, giapponesi, inglesi, russe schiacciarono la [[rivolta dei Boxer]] in [[Cina]]. Nel [[1905]] si chiuse la [[guerra russo-giapponese]], con la vittoria di questi ultimi, la prima sperimentazione del fuoco di artiglieria in larga scala e il primo grave colpo inferto al regime zarista.
 
Nel corso delle [[guerre balcaniche]], combattute nell'Europa sud-orientale nel [[1912]]-[[1913]], gli stati componenti la [[Lega Balcanica]] ([[Regno di Bulgaria]], [[Grecia]], [[Regno del Montenegro]], e [[Regno di Serbia]]) dapprima conquistarono agli ottomani la [[Macedonia (regione storica)|Macedonia]] e gran parte della [[Tracia]] e poi si scontrarono tra loro per la spartizione delle terre conquistate.
 
== Le guerre mondiali (1914–1945) ==
Le tensioni tra gli stati nazionali europei raggiungono un punto di rottura, dando inizio alla [[prima guerra mondiale]] ([[1914]]–[[1918]]). Il conflitto coinvolse le maggiori potenze mondiali di allora, divise in due blocchi contrapposti: gli [[Imperi centrali]] ([[Germania]], [[Austria-Ungheria]], [[Impero ottomano]] e [[Bulgaria]]) contro le [[Alleati della prima guerra mondiale|potenze Alleate]] rappresentate principalmente da [[Terza Repubblica francese|Francia]], [[Gran Bretagna]], [[Impero russo]] e [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]]. È comunemente considerata dagli storici uno degli eventi che forgiarono il XX secolo, cambiando per sempre le strutture statali, le tattiche militari, le prospettive culturali. Per la prima volta gli Stati Uniti intervengono in una guerra europea, rompendo la [[Dottrina Monroe]]. La guerra si concluse l'11 novembre [[1918]], quando la Germania, ultima degli Imperi centrali a deporre le armi, firmò l'armistizio con le forze nemiche.
 
Nell'ottobre [[1917]] si estingue, nel fuoco della [[rivoluzione russa|rivoluzione]], l'Impero Russo. Viene costituita l'[[Unione Sovietica]], sotto la guida del leader [[bolscevico]] ''[[Vladimir Il'ič Ul'janov]]'', meglio conosciuto come ''Lenin''. L'URSS fu il primo tentativo di applicazione pratica su scala nazionale delle [[marxismo|teorie sociali ed economiche]] di [[Karl Marx]] e [[Friedrich Engels]]. Il risultato è un regime violento ed oppressivo, frutto di un'applicazione del [[marxismo]] non completamente fedele alle sue originali linee guida dei pensatori [[Marx]] ed [[Engels]]. Nasce così il primo [[totalitarismo]] europeo (ma la definizione è molto contestata). Dopo la morte di Lenin nel [[1924]] la direzione del nuovo stato si consolida nelle mani di [[Josif Stalin]]. Nell'arco di pochi anni Stalin trasforma il proprio potere in una vera e propria dittatura. Il regime staliniano causò milioni di vittime, tra le quali oppositori politici, noti o sospettati, e militari che vengono giustiziati o esiliati in [[Siberia]] nei campi di lavoro forzato chiamati GULAG,durante le cosiddette ''[[Grandi Purghe]]'' degli [[anni 1930|anni trenta]].
 
Il [[Trattato di Versailles (1919)|Trattato di Versailles del 1919]], per il prevalere degli interessi nazionali, impone severe condizioni alla [[Germania]] e il disfacimento degli [[Impero tedesco|imperi tedesco]], [[Impero austro-ungarico|austro-ungarico]] e [[Impero russo|russo]] con la creazione di nuovi stati come la [[Polonia]], [[Cecoslovacchia]] e la [[Regno di Jugoslavia|Iugoslavia]].
Con la fine della prima guerra mondiale l'Europa "moderna", quella degli stati nazionali, dei ceti medi liberali e borghesi, dell'eurocentrismo, si avvia perciò ad un irreversibile tramonto.
 
Tra i quattordici punti delineati dal presidente statunitense Woodrow Wilson vi è la costituzione di quello che diventa il primo tentativo di un'organizzazione con lo scopo di vigilare sulla pace: la [[Società delle Nazioni]].
 
Nel 1919 [[Benito Mussolini]] fonda a [[Milano]] il primo [[fascio di combattimento]], confluito poi nel [[Partito Nazionale Fascista]], e il 30 ottobre 1922, dopo la [[marcia su Roma]], sale al potere. Nelle [[elezioni politiche italiane del 1924]] Mussolini ottiene il 64,9% dei voti e, come stabilito dalla [[legge Acerbo]], i due terzi dei seggi, assegnati alla lista di maggioranza relativa che abbia raccolto almeno il 25% dei voti. La denuncia, da parte di [[Giacomo Matteotti]], dell'irregolarità delle elezioni, è seguita qualche giorno dopo dal suo rapimento ed [[uccisione]]. Nel 1925, dopo un discorso in Parlamento, Mussolini si dichiara [[dittatore]]. Nel biennio 1925-1926 vengono emanate le cosiddette [[leggi fascistissime]], che avviano la trasformazione del Regno in uno [[stato autoritario]], mediante l'istituzione del [[Tribunale Speciale Fascista]], del [[confino politico]] per gli antifascisti e della polizia segreta, l'[[OVRA]].
 
La [[crisi del 1929]] scuote la fiducia nell'economia liberista, dando ulteriore impulso all'affermazione dei [[totalitarismo|totalitarismi]] [[autarchia|autarchici]].
 
La Germania precipitò in una gravissima crisi economica, caratterizzata dalla totale svalutazione della moneta tedesca e da un altissimo tasso di disoccupazione. In questa situazione di incertezza e di fame, lo [[NSDAP]] [[1930]] ottenne il 18,3% dei voti. Tale rapida ascesa condusse il capo del Partito nazista [[Adolf Hitler]] alla carica di [[cancelliere]] nel 1933. Si impone in Europa il modello [[nazifascismo|nazifascista]], ripreso in parte da [[Antonio Salazar]] in [[Portogallo]] e [[Francisco Franco]] in [[Spagna]].
 
La [[Germania nazista]], dopo l'annessione dell'[[Austria]] e dei [[Sudeti]] e dopo la definizione del [[Patto d'acciaio]] con l'[[Italia]] e la firma di un patto di non aggressione con l'[[Unione Sovietica]], attacca la [[Polonia]] ed entra in guerra con gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]. Inizia la [[seconda guerra mondiale]], considerata da molti storici come l'atto conclusivo di una "nuova guerra dei trent'anni" che va dal [[1914]] al [[1945]]. Seguono le invasioni di [[Paesi Bassi]], [[Belgio]], [[Francia]] (''[[Campagna di Francia]]''), [[Danimarca]], [[Norvegia]] (''[[Operazione Weserübung]]'') e [[Balcani]] (''[[Campagna dei Balcani]]''). Dopo questi iniziali successi, la [[Germania]] tenta di invadere il [[Regno Unito]] e nel [[1941]] attacca la [[Russia]]; questa invasione viene però fermata vicino [[Mosca (Russia)|Mosca]] nel dicembre del [[1941]]. Tra il 1941 e il 1943, comunque, la Germania e l'Italia raggiungono un dominio pressoché completo dell'Europa continentale, minacciato però dall'inversione delle sorti nella guerra contro la Russia. Nel frattempo l'[[Impero giapponese]], alleatosi a [[Germania]] ed [[Italia]] nel settembre [[1940]], attacca gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] il 7 dicembre [[1941]], dopo mesi di embargo americano. Le vittorie alleate in [[Nordafrica]] sono seguite dall'invasione dell'[[Italia]] nel [[1943]], dallo [[sbarco in Normandia]] nel giugno del [[1944]] e dall'invasione a tenaglia russo-americana della [[Germania]] nel [[1945]], portando alla fine della guerra in maggio per l'Europa, e in agosto per l'Asia.
 
== La Guerra Fredda (1947–1991) ==
La guerra determinò la sconfitta dei totalitarismi di destra e l'affermazione di Stati Uniti e [[Unione Sovietica]] come nuove superpotenze mondiali. La tecnologia conobbe un incremento accelerato, con esiti positivi ([[radar]], [[medicina]], aeronautica, tra cui possiamo ricordare l'impresa dell'astronauta Neil Armstrong che atterrò sulla Luna nel luglio del 1969) e orribili ([[bomba atomica]], [[armi di distruzione di massa]]). Un piano creato dal [[Segretario di Stato degli Stati Uniti d'America|segretario di stato statunitense]] [[George Marshall]], il ''Piano di Recupero Economico'', meglio noto come [[piano Marshall]], chiese al [[Congresso degli Stati Uniti d'America|Congresso degli Stati Uniti]] di assegnare miliardi di dollari per la ricostruzione dell'[[Europa]], dalle cui macerie, povertà, desolazione e abbandono era stata segnata dalla perdita della sua grande tradizione di civiltà e progresso. La [[Società delle Nazioni]] che aveva chiaramente fallito nel prevenire la guerra, fu abolita e al suo posto venne costruito un nuovo ordine internazionale. Nel [[1945]] venne fondata l'[[Organizzazione delle Nazioni Unite]]. Il 2 giugno 1946 un [[referendum]] sancisce la fine della [[monarchia]] in Italia e la nascita della Repubblica. [[Alcide De Gasperi]] è il primo [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio]] e il 1º gennaio 1948 entra in vigore la nuova [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione repubblicana]].<ref>{{Cita web|http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/costituzione_60anniversario/index.html|60º anniversario della Costituzione italiana|8-5-2011}}</ref>
 
Le nazioni europee si separarono in due blocchi, quelle filo occidentali facenti parte della [[NATO]] e quelle di influenza [[URSS|sovietica]] del [[Patto di Varsavia]]. La contrapposizione dei due blocchi portò a quella che venne definita ''[[Guerra fredda]]''. Tale tensione, durata circa mezzo secolo, pur non concretizzandosi mai in un [[guerra|conflitto militare]] diretto (la disponibilità di [[armi nucleari]] per entrambe le parti avrebbe potuto inesorabilmente distruggere l'intero pianeta), si sviluppò nel corso degli anni incentrandosi sulla competizione in vari campi. Gli Stati Uniti promossero la [[democrazia]] liberale e il, mentre l'[[Unione Sovietica]] promosse il [[comunismo]] e un'economia pianificata a livello centrale. L'Europa era per la prima volta relegata alla periferia del [[Primo Mondo]]. Con la fine della guerra iniziò anche la prima fase della [[decolonizzazione]] (la seconda fase avrebbe avuto luogo negli [[anni 1960|anni sessanta]]).
 
Un processo d'integrazione economica e politica portò allo sviluppo della [[Comunità europea del carbone e dell'acciaio]] nel [[1951]] e del [[Mercato Europeo Comune]] nel [[1957]]. Nello stesso periodo l'economia europea conobbe una crescita esponenziale del [[PIL]] mentre il neonato [[Stato sociale]] era alla base dell'incremento della [[spesa pubblica]].
 
La presidenza [[John Fitzgerald Kennedy|Kennedy]] ([[1961]]-[[1963|63]]) portò ad una politica di avvicinamento fra le due superpotenze. Continuavano, però, le politiche di contenimento del comunismo da parte degli Stati Uniti: la Guerra Fredda raggiunse il culmine con lo [[sbarco nella Baia dei porci]] ([[1961]]) e la [[crisi dei missili di Cuba]], quando [[Nikita Chruščёv]] iniziò ad installare missili nucleari a medio raggio sull'isola di [[Cuba]], in cui era da poco stato instaurato un regime ''socialista'' simile a quello sovietico. Un crescente movimento dei diritti civili negli Stati Uniti, guidata da afro-americani, come [[Martin Luther King]], combatterono la segregazione e la discriminazione razziale. Dopo l'assassinio di Kennedy nel [[1963]] vennero approvati il [[Civil Rights Act (1964)|Civil Rights Act del 1964]] e il [[Voting Rights Act]] del [[1965]] dal Presidente [[Lyndon B. Johnson]].
 
Johnson portò il paese ad una nuova guerra nel Sud-Est asiatico, la [[Guerra del Vietnam]], che fece aumentare fortemente la spesa pubblica statunitense; di fronte all'emissione di dollari e al crescente indebitamento degli USA, aumentavano le richieste di conversione delle riserve in oro. Ciò spinse nel [[1971]] il presidente statunitense [[Richard Nixon]], ad annunciare la sospensione della convertibilità del [[dollaro statunitense|dollaro]] in [[oro]]. Una nuova crisi finanziaria scosse il mondo nel [[1973]], in congiunzione della [[guerra del Kippur]] tra [[Egitto]] e [[Israele]]. Per la prima volta dei paesi fuori dalle sfere di influenza americana e russa fecero sentire il proprio potere in modo significativo: fu imposto l'[[embargo]] sul [[petrolio]] agli Stati Uniti. Le conseguenze della [[Crisi energetica (1973)|crisi energetica]] non tardarono a manifestarsi anche sul sistema industriale europeo, che infatti non conobbe più i tassi di crescita registrati nei decenni precedenti. Le truppe nordvietnamite presero [[Saigon]] nel [[1975]], respingendo definitivamente le truppe sudvietnamite e statunitensi. Fu il primo smacco sul campo dell'esercito statunitense, e fu la prima guerra ad essere estensivamente seguita dai [[mezzo di comunicazione di massa|media]] televisivi, con effetti disastrosi sull'[[opinione pubblica]] occidentale. L'elezione congiunta di [[Margaret Thatcher]] in [[Gran Bretagna]] ([[1979]]) e [[Ronald Reagan]] ([[1980]]) negli Stati Uniti sancì il processo, da tempo in atto, di ritorno al [[liberismo]] estremo in Occidente.
 
Sulla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]], il leader sovietico [[Michail Sergeevič Gorbačëv|Michail Gorbačëv]], conscio delle gravi difficoltà dello stato sovietico, iniziò un percorso di riforme, attraverso politiche di ''[[glasnost']]'' (trasparenza) e ''[[perestrojka]]'', che non si dimostrarono tuttavia sufficienti per impedire il [[collasso dell'Unione Sovietica]]. Nel [[1989]] cadde il [[muro di Berlino]] e di lì a poco, nel [[1991]], lo avrebbe seguito l'intera Unione Sovietica, incapace di risolvere le proprie contraddizioni interne e di vincere la sfida con il primo rivale occidentale.
 
==Il consolidamento post-bellico (1991-2001)==
{{vedi anche|Globalizzazione|Internet}}
Dal [[1989]], dopo la caduta del [[muro di Berlino]] e la successiva dissoluzione dell'[[Unione Sovietica|URSS]] alcuni storici hanno definito "unipolare" il sistema internazionale venutosi a creare, mettendo l'accento sulla presunta posizione di dominanza assunta dagli Stati Uniti (considerati come l'unica [[superpotenza]]). Altri studiosi, invece, hanno messo in rilievo la possibilità dell'emergere di un nuovo multipolarismo.
 
Il 7 febbraio [[1992]] i dodici stati CEE firmarono il [[Trattato di Maastricht]]. Nello stesso anno le indagini di [[mani pulite|Mani Pulite]] sul fenomeno dilagante delle [[Corruzione|tangenti]] in Italia coinvolgono esponenti politici, principalmente del [[pentapartito]], determinando la fine della [[Prima Repubblica (Italia)|prima Repubblica]]. Dopo lo scandalo cresce il peso politico di alcuni partiti come la [[Lega Nord]] guidata da [[Umberto Bossi]] ed il Movimento Sociale Italiano guidato da Gianfranco Fini e nasce [[Forza Italia (1994)|Forza Italia]] guidata da [[Silvio Berlusconi]]. In questa fase, definita [[Seconda Repubblica (Italia)|seconda Repubblica]], nuove [[coalizioni politiche]] prendono il posto dei vecchi partiti di massa dando vita ad un sistema parzialmente [[Bipolarismo|bipolare]]; vari esponenti del [[centrosinistra]] si alternano nella guida del paese a Silvio Berlusconi.
 
La [[Repubblica Federale Socialista di Jugoslavia]] si disintegrò tra il [[1991]] e il [[1992]], a seguito dell'indipendenza di [[Slovenia]], [[Croazia]], [[Repubblica di Macedonia|Macedonia]] e [[Bosnia ed Erzegovina]]. Le altre due repubbliche jugoslave, [[Serbia]] e [[Montenegro]], formarono nel 1992 una nuova federazione denominata [[Repubblica Federale di Jugoslavia]]. Tra il 1998 e il [[1999]], continui scontri in Kosovo tra le forze di sicurezza serbo-jugoslave e l'Esercito di Liberazione Albanese ([[UÇK]]), riportati dai media occidentali, portarono al bombardamento della [[NATO]] sulla Serbia ([[Operazione Allied Force]]).<ref>Giovanni Montroni, ''Scenari del mondo contemporaneo dal 1815 a oggi'', Roma, Laterza, 2005, p. 263</ref> Gli attacchi vennero fermati da un accordo, firmato dal presidente Milošević, che prevedeva il ritiro dell'esercito dal Kosovo.
 
La [[prima intifada]] ([[1987]]-[[1993]]) ebbe fine con gli [[accordi di Oslo]] tra Israele e l'[[OLP]], conclusi il 20 agosto [[1993]] da [[Mahmūd Abbās]] e [[Shimon Peres]] e firmati a Washington D.C. il 13 settembre da [[Yasser Arafat]], [[Yitzhak Rabin]] e [[Bill Clinton]]. Yasser Arafat, Yitzhak Rabin e Shimon Peres ricevettero il Premio Nobel per la Pace nel [[1994]], ma Rabin fu ucciso da un estremista ebreo nel [[1995]]. Gli accordi istituirono l'[[Autorità Nazionale Palestinese]]. La [[seconda Intifada]] (2000) sancì il fallimento del processo avviato a Oslo.
 
==Gli anni del terrorismo islamico e della moneta unica in Europa (2001-presente)==
{{vedi anche|Guerra al terrorismo}}
Gli [[attentati dell'11 settembre 2001]], la cui data può considerarsi uno [[11 settembre 2001#Uno_spartiacque_storico |spartiacque storico]], colpirono il [[World Trade Center]] di [[New York]] e [[il Pentagono]] uccisero quasi tremila persone. In risposta a quello che è considerato il primo attacco agli Stati Uniti direttamente nel suo territorio, il Presidente [[George W. Bush]] dichiarò guerra contro il terrorismo. Alla fine del [[2001]] le forze americane invasero l'[[Afghanistan]], rovesciando il governo dei [[talebani]] che però continuarono le operazioni di guerriglia. Nel [[2002]] l'amministrazione Bush e quella Blair nell'UK iniziarono a premere per il cambiamento del regime in [[Iraq]]. Sebbene senza un esplicito mandato delle [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] (dovuto al veto posto dal presidente francese [[Jacques Chirac|Chirac]] nel consiglio di sicurezza) si arrivò all'invasione dell'[[Iraq]] nel [[2003]] che portò alla cattura del presidente [[Saddam Hussein]] e alla sua uccisione. Nel [[2011]] gli [[Stati Uniti d'America]], per mezzo dei [[Navy SEALs]], riuscirono a trovare e uccidere [[Osama Bin Laden]], il mandante degli [[attentati dell'11 settembre 2001]].
 
Nel [[2002]], in Europa, entrò in vigore l'[[euro]] che diventò la moneta unica degli inizialmente dodici paesi dell'Unione Europea appena istituita e anche di [[San Marino]], e [[Principato di Monaco|Monaco]], oltre che ''[[de facto]]'' nei territori del [[Montenegro]] e del [[Kosovo]] (all'epoca entrambi parte della confederazione di [[Serbia e Montenegro]]) e in [[Andorra]]. Nel 2004 aderirono all'UE [[Slovenia]], [[Malta]], [[Cipro]], [[Slovacchia]], [[Estonia]], [[Lettonia]], [[Lituania]], [[Polonia]], [[Repubblica Ceca]] e [[Ungheria]]; nel [[2007]] fu il turno di [[Bulgaria]] e [[Romania]] e nel [[2013]] quello della [[Croazia]].
 
Già dal 2002 iniziano a manifestarsi le prime avvisaglie di quella che scaturirà, nel 2007, in una [[Grande recessione|crisi economica]] globale. Nello stesso periodo inoltre avranno luogo numerose rivolte nel mondo arabo, sfociando anche in situazioni estremamente violente: una guerra civile scoppia in Libia, portando al rovesciamento del regime di Muhammar Gheddafi e alla sua uccisione destabilizzando ulteriormente il mondo arabo; un'altra rivolta in Siria, con l'intento di rovesciare quello di Assad. Volto a quest'ultimo paese e in Iraq, l'occidente si ritroverà a fronteggiare la minaccia costituita dall'autoproclamato [[Stato Islamico]], mentre nella politica dei vari paesi vanno ad affermarsi esponenti identificati nelle ideologie [[sovranismo|sovraniste]].
 
Il 20 gennaio [[2009]] ,per la prima volta nella storia americana, si insedia alla [[Casa Bianca]] un [[Presidente degli Stati Uniti d'America]] nero, [[Barack Obama]]}}tanti del mondo]] è ricoperta da un suo esponente.
 
L'inizio del XXI secolo si caratterizza dunque per l'affermazione della [[globalizzazione]] con i suoi effetti economici, la [[rivoluzione informatica]], la [[Guerra al terrorismo|lotta al terrorismo]] ([[Al-Qaida]], [[Stato Islamico]] ecc...), l'ascesa dei paesi del [[BRICS]], una nuova [[grande recessione]] e crisi dell'[[Unione europea]].
 
== Innovazioni per campo ==
* '''scientifico''': [[fisica nucleare]], [[teoria della relatività]], [[genetica]], [[meccanica quantistica]].
* '''tecnologico''': [[catena di montaggio]], [[elettricità]], [[treno]], [[Autovettura|automobile]], [[Aeroplano|aereo]], [[telecomunicazioni]], [[Radio (mass media)|radio]], [[televisione]], [[ingegneria biomedica]], [[energia nucleare]], [[computer]], [[telefono cellulare]], [[Internet]].
* '''culturale:''' [[arte astratta]], [[sociologia]], [[Scienze etnoantropologiche|antropologia]].
* '''politico''': [[fascismo]], [[nazismo]], [[comunismo]], [[decolonizzazione]], [[guerra fredda]], [[neocolonialismo]].
* '''militare''': [[prima guerra mondiale]], [[seconda guerra mondiale]], [[bomba atomica]].
* '''filosofico''': [[relativismo]], [[positivismo]], [[storicismo]].
 
==Note==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*[[Eric J. Hobsbawm]], ''[[Il secolo breve]]'', Milano: RCS Libri ISBN 88-17-25901-2
*Giovanni Montroni, ''Scenari del mondo contemporaneo dal 1815 a oggi'', Roma, Laterza, 2005.
*[[Mark Mazower]], ''Le ombre d'Europa. Democrazia e totalitarismo nel XX secolo'', Milano, Garzanti, 2001.
*Federico Romero, ''Storia internazionale del Novecento'', Roma, Carocci, 2001.
*[[Alberto Mario Banti]], ''L'età contemporanea. Dalla Grande Guerra a oggi'', Roma, Laterza, 2009.
*[[Giovanni Sabbatucci]], [[Vittorio Vidotto]], ''Storia contemporanea. L'Ottocento'', Roma, Laterza, 2009.
*Giovanni Sabbatucci, Vittorio Vidotto, ''Storia contemporanea. Il Novecento'', Roma, Laterza, 2011.
*Giovanni Sabbatucci, Vittorio Vidotto, ''Il mondo contemporaneo. Dal 1848 a oggi'', Roma, Laterza, 2008.
 
== Voci correlate ==
* [[Storia]]
* [[Storia moderna]]
* [[XIX secolo]]
* [[XX secolo]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
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