Discussioni utente:Mizardellorsa/Archivio 2 e Federico II di Svevia: differenze tra le pagine

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{{nota disambigua|il duca di Svevia che regnò negli anni 1105-1147|Federico II di Svevia (duca)}}
Ciao Mizar, ho visto che sei tra i pochissimi firmatari del progetto Agronomia. Anche ti occupi solo dell'aspetto storico sei sempre disponibile? Sto cercando di contare i possibili adepti perché il settore agroalimentare versa in uno stato di desolante abbandono. Ciao --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 18:19, 12 feb 2007 (CET)
{{Monarca
:È già qualcosa, ad esempio io sono quasi del tutto ignorante sugli aspetti storico-culturali, potrei documentarmi ma già questo ruberebbe tempo all'implementazione degli aspetti tecnici. Come vedi siamo complementari! Ho lanciato un appello sul Bar nella speranza di trovare un numero sufficiente. Mi piacerebbe lanciare un portale del tipo Agripedia, ma da solo l'idea sarebbe alquanto velleitaria. Per il momento ti ringrazio! Ciao --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 18:37, 12 feb 2007 (CET)
|nome = Federico II
::Non so, l'indice rischierebbe di essere enorme, la cosa va studiata. Premetto che la funzione può svolgerla benissimo un albero delle categorie ben strutturato (tempo fa ci avevo messo mano stravolgendone la struttura, ora è un pochino più funzionale). Si potrebbe anche fare una serie di indici per gruppi di attinenza ma si rischia di fare un doppione dell'albero delle categorie ma che sarebbe difficilmente gestibile in quanto andrebbe di volta in volta aggiornato. Un'altra soluzione sarebbe quella di realizzare un portale introduttivo (ci sto facendo un pensierino) e un insieme di template di navigazione specifici per gruppi di attinenza. Per intenderci una soluzione tipo quella che ho adottato per le lavorazioni del terreno.
|titolo = [[Imperatori del Sacro Romano Impero|Imperatore del Sacro Romano Impero]]
::C'è anche la voce [[agricoltura]] che contiene un indice generale, secondo me organizzato male e, peraltro, non molto corretto: per fare un esempio, l'inserimento dell'Entomologia e della Patologia come sottoinsiemi della zoologia in compagnia della zootecnica non mi pare molto ortodosso. A mio parere andrebbe rimossa la zoologia e riorganizzato il tutto. Uno di questi giorni ci metto mano. --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 22:01, 12 feb 2007 (CET)
|sottotitolo = (formalmente '''Imperatore dei Romani''')
|immagine = Palazzo Reale di Napoli - Federico II.jpg
|legenda = Statua di Federico II all'ingresso del [[Palazzo Reale di Napoli]]
|inizio regno = 22 novembre [[1220]]
|fine regno = 13 dicembre [[1250]]
|incoronazione = 22 novembre [[1220]]
<!--|altrititoli = [[Duca di Svevia]], [[Re di Tessalonica]]-->
|stemma = Shield and Coat of Arms of the Holy Roman Emperor (c.1200-c.1300).svg
|predecessore = [[Ottone IV di Brunswick|Ottone IV]]
|successore = [[Corrado IV di Svevia]] (non incoronato)
|titolo1 = [[Regno di Sicilia|Re di Sicilia]]
|inizio regno1 = 27 novembre [[1198]]
|fine regno1 = 13 dicembre [[1250]]
|incoronazione1 = 17 maggio [[1198]]
|predecessore1 = [[Costanza d'Altavilla|Costanza I]]
|successore1 = [[Corrado IV di Svevia]]
|titolo2 = [[Re di Gerusalemme]]
|inizio regno2 = 9 novembre [[1225]]
|fine regno2 = 13 dicembre [[1250]]
|incoronazione2 = 18 marzo [[1229]]
|predecessore2 = [[Jolanda di Brienne|Jolanda]]
|successore2 = [[Corrado IV di Svevia]]
|titolo3 = [[Sovrani di Germania|Re di Germania]]
|sottotitolo3 = (formalmente '''[[Re dei Romani]]''')
|inizio regno3 = 25 luglio [[1215]]
|fine regno3 = 22 novembre [[1220]]
|incoronazione3 = 9 dicembre [[1212]] ([[Magonza]])<br />25 luglio [[1215]] ([[Aquisgrana]])
|predecessore3 = [[Ottone IV di Brunswick|Ottone IV]]
|successore3 = [[Enrico VII di Germania|Enrico di Svevia]] (co-reggente: [[1220]]-[[1234]])<br />[[Corrado IV di Svevia]] (co-reggente e successore: [[1237]]-[[1254]])
|titolo4 = [[Re d'Italia]]<br /><small>(per diritto di successione da [[Ottone IV di Brunswick|Ottone IV]], ma mai incoronato ufficialmente)</small>
|altrititoli=[[Conti e duchi di Puglia e Calabria|Duca di Puglia e Calabria]], [[Conti di Matera|Conte di Matera]], [[Duca di Svevia]], [[Re di Tessalonica]], [[Principi di Capua|Principe di Capua]]
|coniuge 1 = [[Costanza d'Aragona (1183-1222)|Costanza d'Aragona]]
|coniuge 2 = [[Jolanda di Brienne]]
|coniuge 3 = [[Isabella d'Inghilterra]]
|coniuge 4 = [[Bianca Lancia]]
|figli = [[Enrico VII di Germania|Enrico]]<br />[[Corrado IV di Svevia|Corrado]]<br />[[Margherita di Sicilia|Margherita]]<br />[[Costanza di Staufen|Costanza]]<br />[[Manfredi di Sicilia|Manfredi]]<br />[[Enzo di Sardegna|Enzo]]<br />[[Riccardo di Teate|Riccardo]]<br />[[Federico di Antiochia|Federico]]
|dinastia = [[Hohenstaufen]]
|padre = [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]]
|madre = [[Costanza d'Altavilla]]
|data di nascita = 26 dicembre [[1194]]
|luogo di nascita = [[Jesi]], [[Marche]]
|data di morte = 13 dicembre [[1250]]
|luogo di morte = [[Castel Fiorentino]], [[Foggia]], [[Puglia]]
|luogo di sepoltura = [[Cattedrale di Palermo]]
|religione = [[Chiesa cattolica|Cristianesimo Cattolico]]
}}
{{Bio
|Nome = Federico Ruggero Costantino di Hohenstaufen
|Cognome =
|ForzaOrdinamento = Federico 02 del Sacro Romano Impero
|Sesso = M
|LuogoNascita = Jesi
|GiornoMeseNascita = 26 dicembre
|AnnoNascita = 1194
|LuogoMorte = Fiorentino di Puglia
|LuogoMorteLink = Torremaggiore
|GiornoMeseMorte = 13 dicembre
|AnnoMorte = 1250
|Attività = sovrano
|Nazionalità = svevo
|Categorie = no
|FineIncipit = , è stato [[Regno di Sicilia|re di Sicilia]] (come ''Federico I'', dal [[1198]] al [[1250]]), [[Ducato di Svevia|Duca di Svevia]] (come ''Federico VII'', dal [[1212]] al [[1216]]), [[Re dei Romani]] (dal [[1212]]) e poi [[Imperatore del Sacro Romano Impero]] (come '''''Federico II''''', eletto nel [[1211]], incoronato dapprima ad [[Aquisgrana]] nel [[1215]] e, successivamente, a [[Roma]] dal [[papa]] nel [[1220]]) e [[Regno di Gerusalemme|re di Gerusalemme]] (dal [[1225]] per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa [[Gerusalemme]] nel [[1229]])
}}
 
Federico apparteneva alla nobile famiglia [[Svevia|sveva]] degli [[Hohenstaufen]] e fu l'ultimo sovrano a [[Re di Sicilia|regnare in Sicilia]] ad appartenere a tale [[dinastia]]. Discendeva per parte di madre dai [[normanna|normanni]] di [[Altavilla]] (Hauteville in francese), conquistatori di Sicilia e fondatori del suddetto [[Regno di Sicilia]]. Conosciuto con gli appellativi ''[[stupor mundi]]'' ("[[meraviglia]] o stupore del mondo") o ''puer Apuliae'' ("fanciullo di [[Puglia]]")<ref name="De Stefano IV 1951">{{cita pubblicazione|autore=[[Antonino De Stefano (storico)|Antonino De Stefano]]|titolo=Fridericus, puer Apuliae|rivista=Archivio Storico Pugliese|anno=1951|volume=IV|numero=1 (Il convegno Federiciano di Foggia)|città=Bari|url=http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Archivio%20Storico%20Pugliese/1951/fasc.%201%20articoli/Fridericus,%20Puer%20Apuliae.pdf|editore=Società di Storia Patria per la Puglia|accesso=20 dicembre 2010}}</ref>, Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l'attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male. Il suo mito finì per confondersi con quello del nonno paterno, [[Federico Barbarossa]]. Il carisma di Federico II è stato tale che all'indomani della sua morte, il figlio [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]], futuro re di Sicilia, in una lettera indirizzata al fratello [[Corrado IV di Svevia|Corrado IV]] citava tali parole: "Il sole del mondo si è addormentato, lui che brillava sui popoli, il sole dei giusti, l'asilo della pace".[[File:Dominions of Friedrick II (Kingdom of Sicily, Holy Roman Empire, Kingdom of Jerusalem).png|thumb|Estensione dell'impero di Federico II di Svevia]]
==sui diritti d'autore==
Ciao Mizardellorsa, scusa se ti disturbo sulla tua pagina ma ho letto la voce "diritti d'autore" e ho visto che hai contribuito per cui forse puoi darmi un parere. ho letto ieri, a differenza di quanto sapevo per altre vie, che inserire nel proprio sito link a siti che diffondono materiale protetto da diritti d'autore è vietato e perseguibile (da sentenza di corte costituzionale sui ragazzi che linkavano al sito cinese su cui vedere le partite di calcio italiano). Io volevo realizzare un sito sugli anni 80 che, parlando di quel decennio, linkasse anche a video di you tube che mostrano sigle di cartoni animati, sigle di programmi tv, pubblicità anni 80 ecc. Adesso non si può più fare? E nel caso allora anche wikipedia che linka a youtube e google che non è altro che un sito che fornisce link di mezza internet operano fuori legge? Mi sembra che in Italia sia sempre poco chiaro cosa si può fare e cosa no, e io ci capisco sempre meno. Ciao[[Utente:Alinti|Alinti]]
 
Il suo regno fu principalmente caratterizzato da una forte attività legislativa e di innovazione artistica e culturale, volta a unificare le terre e i popoli, ma fortemente contrastata dalla Chiesa, di cui il sovrano mise in discussione il potere temporale. Ebbe infatti ben due scomuniche dal [[Papa Gregorio IX]], che arrivò a vedere in lui l'[[anticristo]].{{Senza fonte}} Federico fu un apprezzabile letterato, convinto protettore di artisti e studiosi: la sua corte fu luogo di incontro fra le culture greca, latina, germanica, araba ed ebraica. Uomo straordinariamente colto ed energico, stabilì in [[Regno di Sicilia|Sicilia]] e nell'[[Italia meridionale]] una struttura politica molto somigliante a un moderno regno, governato centralmente e con un'amministrazione efficiente.<ref>{{cita libro |lingua = en |autore = Donald S. Detwiler |titolo = Germany: A Short History |edizione = 3 |città = |editore = Southern Illinois University Press |anno = 1999 |pagina = 43 |isbn = 0-8093-2231-5}}</ref>
:::Ho risposto sulla tua pagina--[[Utente:Mizardellorsa|Mizardellorsa]] 15:54, 13 feb 2007 (CET)
 
Federico II parlava sei lingue ([[Lingua latina|latino]], [[Lingua siciliana|siciliano]], [[Lingua tedesca|tedesco]], [[Lingua francese|francese]], [[Lingua greca|greco]] e [[Lingua araba|arabo]])<ref>[[Giovanni Villani]], [[s:Nuova_Cronica/Libro_settimo|''Nuova cronica'', VII,1]].</ref> e giocò un ruolo importante nel promuovere le lettere attraverso la poesia della [[Scuola siciliana]]. La sua corte reale siciliana a [[Palermo]], dal [[1220]] circa sino alla sua morte, vide uno dei primi utilizzi letterari di una [[lingua romanza]] (dopo l'esperienza [[Lingua occitana|provenzale]]), il [[Lingua siciliana|siciliano]]. La poesia che veniva prodotta dalla ''[[Scuola siciliana]]'' ha avuto una notevole influenza sulla letteratura e su quella che sarebbe diventata la moderna [[lingua italiana]]. La scuola e la sua poesia furono salutate con entusiasmo da [[Dante Alighieri|Dante]] e dai suoi contemporanei, e anticiparono di almeno un secolo l'uso dell'[[Dialetto toscano|idioma toscano]] come lingua d'''élite'' letteraria d'Italia.<ref>{{cita libro |lingua = en |autore = |curatore = Gaetana Marrone |curatore2 = Paolo Puppa |curatore3 = Luca Somigli |titolo = Encyclopedia of Italian Literary Studies (A-J) |volume = 1 |città = |editore = Taylor & Francis |anno = 2007 |pagine = 780–82; anche 563; 571; 640; 832–36 |isbn = 1-57958-390-3}}</ref>
Grazie per la risposta. Comunque c'è da considerare che i video di cui parlo sono stati riversati da vhs in digitale e si riferiscono a cose diffuse pubblicamente dalla tv negli anni 80, tanto che appare il simbolo del canale, per cui non si potrebbero considerare ormai quasi di pubblico dominio? Io sarei responsabile solo della pagina a cui linko, non di tutto il contenuto di you tube solo per aver linkato a un suo video, giusto?
Tra l'altro ho letto che questo discorso ha innescato una grande discussione nella wikipedia inglese. Se scopro qualcosa di più preciso te lo farò sapere. Ciao [[Utente:Alinti|Alinti]]
 
== Foto araturaBiografia ==
=== La nascita ===
{{Hohenstaufen}}
[[File:Frederick is born in Jesi.JPG|miniatura|sinistra|upright=1.2|Nascita di Federico II a [[Jesi]], in una tenda, secondo una «fantasiosa tradizione»<ref name="Houben16">[[Hubert Houben]], ''Federico II. Imperatore, uomo, mito'', 2009, [[Il Mulino]], [[Bologna]], ISBN 978-88-15-13338-0 (p. 16)</ref> dovuta a [[Ricordano Malispini]].<ref>[[Ricordano Malispini]], in ''[[Cronica malispiniana|Istoria fiorentina]]'', [http://books.google.it/books?id=TG85AAAAcAAJ&pg=PA124#v=onepage&q&f=false LXXVI], colloca il parto in un padiglione nel mezzo di una piazza di Palermo. La tradizione del padiglione è anche in [[Giovanni Villani]], ''[[Nova Cronica]]'', [[:s:Nuova Cronica/Libro sesto#XVI|VI, 16]].</ref>]]
Federico nacque nel 1194 da [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]] (a sua volta figlio di [[Federico Barbarossa]]) e da [[Costanza d'Altavilla]], figlia di [[Ruggero II di Sicilia]]<ref>L'essere nato come nipote in linea diretta di due grandi sovrani quali [[Federico Barbarossa]] e [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero il Normanno]] segnò sin dall'inizio il destino di Federico.</ref>, e zia di Guglielmo II, a [[Jesi]], nella [[Marca anconitana]], mentre l'imperatrice stava raggiungendo a [[Palermo]] il marito, [[Incoronazione|incoronato]] appena il giorno prima, giorno di [[Natale]], [[re di Sicilia]]. Data l'età avanzata, aveva 40 anni, nella popolazione vi era un diffuso scetticismo circa la gravidanza di Costanza, perciò fu allestito un baldacchino al centro della piazza di [[Jesi]], dove l'imperatrice partorì pubblicamente, al fine di fugare ogni dubbio sulla nascita dell'erede al trono.<ref>«Quando la 'mperatrice Costanza era grossa di Federigo, s'avea sospetto in [[Sicilia|Cicilia]] e per tutto il reame di [[Puglia]], che per la sua grande etade potesse esser grossa; per la qual cosa quando venne a partorire fece tendere un padiglione in su la piazza di Palermo e mandò bando che qual donna volesse v'andasse a vederla; e molte ve n'andarono e vidono, e però cessò il sospetto». [[Giovanni Villani]], ''[[Nova Cronica]]'', [[:s:Nuova Cronica/Libro sesto#XVI|VI, 16]]</ref>
 
Costanza, che prima del battesimo del figlio lo avrebbe chiamato inizialmente col nome matronimico di Costantino<ref>Secondo uno dei massimi studiosi ''federiciani'', il tedesco [[Norbert Kamp]] (cfr.: N. Kamp, Federico II di Svevia ecc., op. cit.) la notizia sarebbe dovuta a ''fonti posteriori'', da ritenere poco attendibili; in realtà, come testimoniato sin dal 1195, i genitori si erano orientati verso i nomi di ''Ruggero'' o ''Federico'', portati dai celebri nonni del bimbo: prevalse alla fine il nome di casa [[Hohenstaufen]], anche se poi, durante il battesimo, a quello di ''Federico'' venne cumulato anche il nome di ''Ruggero''.</ref>, portò il neonato a [[Foligno]], città dove Federico visse i suoi primissimi anni, affidato alla duchessa di [[Urslingen]], moglie del [[duca di Spoleto]] [[Corrado di Urslingen|Corrado]], uomo di fiducia dell'imperatore. Poi partì immediatamente alla volta della Sicilia per riprendere possesso del regno di famiglia, poco prima riconquistato dal marito. Qualche tempo più tardi, nella [[battesimo|cerimonia battesimale]], svoltasi nella [[Cattedrale di San Rufino]] in [[Assisi]], in presenza del padre Enrico, il nome del futuro sovrano venne meglio precisato e definito in quello, "''in auspicium cumulande probitatis''", di '''Federico Ruggero'''; "Federico" per indicarlo come futura guida dei principi germanici quale nipote di [[Federico Barbarossa]], "Ruggero" per sottolinearne la legittima pretesa alla corona del Regno di Sicilia quale nipote anche di [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero il Normanno]]. Quella fu la seconda e ultima occasione in cui Enrico VI vide il figlio.
Penso che la documentazione fotografica per quanto abbondante possa essere sia sempre utile. Anche se ho i miei dubbi che possa bastare l'autorizzazione dell'autore (ci sono anche gli editori in gioco che io sappia) e poi bisogna spiegargli bene quali sono i termini dell'autorizzazione: non basta che si rilasci l'autorizzazione, occorre anche l'autorizzazione a farla pubblicare con licenza libera (FDL, CC, PD). Spiegagli bene questa "sfumatura": rilasciare l'autorizzazione a Wikimedia implica anche l'autorizzazione ad utilizzare il materiale da parte di chiunque, anche per scopi commerciali! Sono pochi quelli disposti a farlo.
 
Federico nasceva già pretendente o erede di molte corone. Quella imperiale non era ereditaria ma elettiva, peraltro Federico era per nascita un valido candidato al titolo di [[Imperatore del Sacro Romano Impero]], che comprendeva le corone di Germania, d'Italia e di [[regno di Borgogna|Borgogna]]. Questi titoli assicuravano diritti e prestigio, ma non davano un potere effettivo, mancando in quegli stati una solida compagine istituzionale controllata dal sovrano: in pratica tali corone davano potere solo se si era forti, altrimenti sarebbe stato impossibile far valere l'autorità e i diritti ''del re'' sui feudatari e sui [[Comune medievale|Comuni italiani]]. Inoltre per via materna Federico aveva ereditato la corona di Sicilia, dove invece esisteva un apparato amministrativo ben strutturato a garantire che la volontà del sovrano venisse applicata, secondo la tradizione di un governo centralistico. L'unione dei regni di Germania e di Sicilia non veniva tuttavia vista di buon occhio né dai [[Normanni]], né tantomeno dal papa, che, con i territori che a vario titolo componevano lo [[Stato della Chiesa]], governava su una grossa porzione dell'Italia centro-meridionale, che peraltro si sarebbe trovata proprio ''in mezzo'' a questo nuovo grande regno, e ciò -in qualche modo- avrebbe fatto sentire il pontefice ''accerchiato''.
In ogni modo per foto di agricoltura non ho problemi visto che ci vivo in mezzo a trattori e aratri. L'unico intoppo è la pigrizia di non prendere la fotocamera all'occorrenza, non sono ancora abbastanza papparazzo. :D --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 17:04, 13 feb 2007 (CET)
 
=== Infanzia ed educazione in Sicilia ===
Il 28 settembre [[1197]] Enrico morì e Costanza affidò il figlio di tre anni a [[Pietro da Celano]], conte della [[Marsica]]. Costanza morì il 27 novembre 1198 cioè quando Federico aveva quattro anni, dopo averlo posto sotto la tutela del nuovo papa, [[Innocenzo III]], e aver costituito a favore del papa un appannaggio di 30.000 talenti d'oro per l'educazione di Federico.
 
[[Gualtiero di Palearia]], [[vescovo di Troia]] e [[cancelliere]] del regno, fu in quegli anni, a Palermo, il vero tutore di Federico. Il giovane sovrano risiedeva nel [[Palazzo dei Normanni]] e nel [[Castello di Maredolce]], il ''Castello della Favara'', seguito direttamente da Gentile di Manoppello, fratello di Gualtiero. Suo primo insegnante fu frate Guglielmo Francesco, che ne rispondeva al vescovo Rinaldo di Capua, il quale, a sua volta, informava costantemente il papa dei progressi scolastici, della crescita e della salute di Federico.
:::::Ovviamente le eventuali foto o illustrazioni dovrebbero riguardare la storia dell'agricoltura, e non tanto l'agricoltura attuale, ad esempio foto degli anni '50.
{{Hohenstaufen (Sicilia)}}
:::::É ovvio anche che l'autorizzazione, nel caso che la cosa vada in porto, dovrebbe essere con liberatoria anche per quello che riguarda l'editore, sulla base del contratto di edizione. Per quello che riguarda le foto, poi, è abbastanza usuale che venga richiesta la licenza "a bassa risoluzione" più che sufficente per gli usi web, ma non per la riproduzione fotografica "su carta" L'autore, a titolo di esempio, mi ha detto che prepara qualche foto a bassa risoluzione. Poi si vede di completare le formalità anche sulla base delle procedura wuki.--[[Utente:Mizardellorsa|Mizardellorsa]] 17:43, 13 feb 2007 (CET)
Nell'ottobre [[1199]], [[Marcovaldo di Annweiler]]<ref>[[Marcovaldo di Annweiler]] (in tedesco ''Markwald von Annweiler'') non apparteneva alla nobiltà ma alla casta dei funzionari del governo.</ref>, per volere di [[Filippo di Svevia]], zio paterno di Federico, s'impadronì della Sicilia per averne la reggenza e prese su di sé anche la custodia del giovane, sottraendola a Gualtiero di Palearia e, quindi, al tutoraggio di Innocenzo III, in aperto contrasto col Papa e col suo paladino in Sicilia, [[Gualtieri III di Brienne]]; ciononostante, Marcovaldo non privò Federico della tutela dei suoi maestri. Il Papa accusò Gualtiero di Palearia di tradimento quando suo fratello Gentile di Manoppello [[Consegna delle verghe|consegnò]] Federico, assieme alla città di Palermo, a Marcovaldo. Nel 1202 Gualtiero di Palearia guidò una spedizione, unitamente al conte [[Diopoldo di Acerra]], contro il pretendente al trono Gualtieri di Brienne, il quale, a sua volta, dopo la morte di Marcovaldo, consegnò Federico a [[Guglielmo di Capparone]], successore alla reggenza di Marcovaldo. Diopoldo liberò Federico da Capparone nel 1206 e lo riconsegnò alla custodia di Gualtiero di Palearia.
 
Guglielmo Francesco, Gentile di Manoppello e un [[imam]] musulmano, rimasto sconosciuto alla storia, furono i precettori di Federico sino al 1201, quando Guglielmo Francesco fu costretto ad abbandonare la Sicilia; tornò a essere il maestro di Federico dal 1206 al 1209, anno dell'emancipazione del giovane. Nel periodo tra il 1202 e il 1206, in cui fu sotto la custodia di Guglielmo, Federico II visse probabilmente nel [[Palazzo dei Normanni|Palazzo reale]]: è probabile che il giovane re abbia ricevuto nel palazzo dei suoi avi una buona educazione e un'istruzione adatta al suo rango. La tesi secondo la quale Federico II si sarebbe aggirato per i vicoli e i mercati di Palermo, che gli avrebbero offerto molteplici stimoli in una sorta di autoformazione, è invece frutto della fantasia di autori moderni<ref>Stürner, 1998, p. 109.</ref>; ugualmente non è attendibile la notizia del ''Breve Chronicon de rebus Siculis'', secondo la quale il giovane re avrebbe in questo periodo addirittura sofferto la fame, avrebbe vagato per le strade di Palermo ricevendo il sostentamento dai sudditi<ref>Stürner, 1998, p. 106.</ref><ref>«Che Federico II sotto la custodia di G. non si trovasse male risulta indirettamente dalla lettera che il pontefice gli indirizzò, esprimendo la propria gioia per il fatto che crescesse costantemente sia in età sia in sapienza e capacità. Il papa era ben informato sulla situazione a Palermo da Tommaso da Gaeta, giustiziere di corte altamente stimato dalla Curia pontificia, che nell'autunno del 1204 si trovava a Roma come inviato di Guglielmo. Nel settembre 1206 Innocenzo III scrisse di nuovo direttamente a Federico II mostrandosi molto contento del fatto che, avvicinandosi all'età della pubertà, crescesse così bene e ‒ come scriveva il papa ‒, per le sue virtù e la sua sapienza apparisse davanti a Dio e agli uomini molto più maturo di quanto la sua età anagrafica lasciasse presagire.» (''Federiciana'', 2005).</ref>.
::::::Perfetto. Segui la procedura per le autorizzazioni, dopo di che postale su Commons. Se non hai un account caricale su it.wiki dopo di che ci penso io a trasferirle su commons. --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 21:05, 13 feb 2007 (CET)
 
=== Al governo del regno di Sicilia ===
Per ora mi sono limitato a ricaricare le immagini ruotate. Domani controllo su Commons quale formula è compatibile con il contesto, a quest'ora con l'inglese non vado molto d'accordo :D<br/>
==== Il matrimonio con Costanza d'Aragona ====
A questo punto ho una proposta: la voce [[Aratura]] inizia ad essere un po' lunga (se ricordo bene siamo ai limiti dei 32 KB) e credo lo sarà anche [[Aratro]] (prima o poi voglio metterci mano per trattare i differenti tipi di aratri o, meglio, scorporarlo in in voci correlate per non appesantirlo troppo). Un dettagliato escursus storico dell'aratro sarebbe però una bella voce e a mio parere ci sono i presupposti per fare una voce correlata, es. [[Storia dell'aratro]], corredata anche di una esaustiva documentazione fotografica. Lavorandoci su e curandola penso che ne potrebbe uscire una voce da vetrina, fra l'altro anche più interessante di [[Aratro]] e [[Aratura]] per molte persone. Nello stesso tempo nelle voci [[Aratro]] e [[Aratura]] si può lasciare una leggera panoramica preceduta dal template
Nell'agosto del [[1209]], su consiglio del pontefice, sposò la venticinquenne [[Costanza d'Aragona (1183-1222)|Costanza d'Aragona]], vedova del [[re d'Ungheria]] [[Emerico d'Ungheria (re)|Emerico]]: Federico aveva solo quattordici anni. Nel 1210 compì il sedicesimo anno di età divenendo dunque maggiorenne; si concluse la reggenza dei cancellieri del regno e uscì dalla tutela papale assumendo il potere del [[Regno di Sicilia]] nelle sue mani.
{{vedi anche|Storia dell'aratro}}
Cosa ne pensi? --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 23:07, 13 feb 2007 (CET)
 
Costanza portava al futuro marito una dote di 500 cavalieri pesanti perfettamente armati, un dono inestimabile per Federico che in quel momento doveva vedersela con un regno preda delle rivolte saracene nell'entroterra siciliano e delle contese tra i grandi baroni e feudatari nei suoi domini sul continente. Questa preziosa milizia fu però, subito dopo le nozze, decimata da una epidemia che risparmiò gli sposi, ritiratisi nel frattempo in una residenza di campagna.<ref>Horst, 1981, p. 35-36.</ref>
== Grazie da WikiGian ==
 
Nel [[1211]] nacque il primo, e unico, figlio della coppia, [[Enrico VII di Germania|Enrico]], futuro [[re di Germania]].
Ti ringarzio per aver aggiustato l'intervento che un anonimo aveva apportato alla pagina [[Assedio]] me che risultava inorganico, tanto da indurmi a cancellarlo. Grazie al tuo intervento si è evitato che il contenuto del contributo dell'anonimo andasse perso. In questo modo hai contribuito a migliorare la pagina Addedio. --[[Utente:WikiGian|WikiGian]] ♠ [[Modugno-Noicattaro Volley|Forza]] [[Modugno]]! [[Assedio|Assediatemi]], [[Discussioni utente:WikiGian|letteralmente]] 11:09, 14 feb 2007 (CET)
 
==== La situazione tedesca ====
== Immagini caricate su commons ==
In Germania, nel frattempo, dopo la morte di Enrico VI nessuno era più riuscito a farsi incoronare imperatore. Due erano i rivali che puntavano al titolo imperiale vacante: il primo era appunto Filippo di Svevia, fratello minore di Enrico VI, che fu eletto re dai principi tedeschi nel [[1198]] e incoronato a Magonza; il secondo era [[Ottone IV di Brunswick]], figlio minore del [[duca di Baviera]] e Sassonia [[Enrico il Leone]], che fu eletto anch'egli re da alcuni principi tedeschi che si opponevano all'elezione dello [[Staufer]] e incoronato ad Aquisgrana.<ref>Stürner 1998, p. 79.</ref> Ottone poteva contare sull'appoggio del [[re d'Inghilterra]] [[Giovanni d'Inghilterra|Giovanni I]], che era suo zio, e di [[Innocenzo III]], che voleva evitare di vedere uno svevo imperatore per scongiurare una rivendicazione di quest'ultimo del [[regno di Sicilia]]; Filippo, a sua volta, poteva contare sull'appoggio del [[re di Francia]] [[Filippo II Augusto]]. La situazione si risolse solo nel [[1208]] quando Filippo di Svevia fu assassinato per motivi personali e Ottone ebbe campo libero. Egli fece numerose concessioni al papato, in particolare la corona doveva rinunciare all'ingerenza nelle elezioni dei prelati e accettare senza limiti il diritto d'appello del pontefice negli affari ecclesiastici; inoltre si sarebbe posto fine ad abusi quali l'appropriazione delle rendite delle diocesi vacanti.<ref>Abulafia 1990, p. 87.</ref> Il 4 ottobre del [[1209]], a Roma, Innocenzo III incoronò imperatore [[Ottone IV di Brunswick|Ottone IV]]. Nonostante le numerose promesse di Ottone IV, lo stesso imperatore, richiamandosi all'antiquum ius imperii, rivendicava il dominio sull'Italia intera; così egli sostò per circa un anno nell'[[Italia centrale]], cosa che preoccupò non poco Innocenzo III che proprio in quei territori stava cercando di estendere lo [[Stato della Chiesa]]. [[Riccardo di San Germano]] ci dice che:
 
{{Citazione|Il detto imperatore Ottone, attratto da Diopoldo e da Pietro conte di Celano, […] gettatosi dietro le spalle il giuramento che aveva fatto alla chiesa di Roma, entra nel regno dalla parte di Rieti e sotto la guida di coloro che vi avevano prestato il giuramento di fedeltà, vi giunge attraverso la Marsia e quindi attraverso il Comino; […] Il papa Innocenzo lo scomunicò e pose l'interdetto alla chiesa di Capua, perché aveva osato celebrare alla sua presenza e nell'ottava di S. Martino scomunica anche tutti i suoi fautori|[[Riccardo da San Germano]], ''Chronicon'', a.D. 1210, pp. 53-54}}
Ho caricato i due aratri su Commons, rispettivamente agli indirizzi [[:Immagine:Aratro cremasco mz1.jpg]] e [[:Immagine:Aratro scozzese mz1.jpg]]. Le immagini sono inserite anche nell'articolo [http://commons.wikimedia.org/wiki/Plough Plough di Commons]. Controlla la pagina per valutare la formula che ho adottato per la presentazione (didascalia e riferimenti su fonte e autore). Come licenza ho scelto una Creative Commons (cc-by-sa-2.5-it). Si tratta di una licenza libera vincolata alla citazione dell'autore e all'uso in determinati contesti. Ciao --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 20:33, 14 feb 2007 (CET)
 
[[Salimbene de Adam]] aggiunge:
== Urgente: serve autorizzazione formale ==
 
{{Citazione|Nell'anno del Signore 1209 l'imperatore Ottone fu ospitato sul Reno (è un torrente nel vescovado di Reggio) e fu pure ospitato a Salvaterra. E fu incoronato da papa Innocenzo III il giorno 11 di ottobre. […] Ma il suddetto Ottone, una volta incoronato, muove con molti sforzi contro il padre che lo aveva incoronato e la madre chiesa che lo aveva generato, e si armò rapidamente contro il piccolo re di Sicilia che non aveva altro aiuto eccetto la chiesa. Perciò l'anno seguente, cioè l'anno del Signore 1210, il venerabile padre Innocenzo potente in opere e in parole scomunicò il già detto imperatore Ottone. Ciò nonostante, costui mandò in Puglia un esercito cui era a capo il marchese Azzo d'Este. E poi passando per la Toscana, raccolto un grande esercito, prese alcune località con la forza, altre per resa; resistendogli soltanto Viterbo, Orvieto e poche altre. Infine avanzò e svernò a Capua.|[[Salimbene de Adam]], ''Chronicon'', a.D. 1209-1210, pp. 86-87.}}
Puoi dare un'occhiata [http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Discussioni_utente:Giancarlodessi&redirect=no#re:immagine qui]? Potrebbero esserci contestazioni alla presenza di immagini senza la specifica autorizzazione dell'autore. Grazie! --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 18:43, 15 feb 2007 (CET)
 
Dopo la scomunica papale e a causa dell'ostilità di [[Filippo II di Francia|Filippo Augusto di Francia]], che incoraggiò la resistenza in Germania, la nobiltà, che aveva inizialmente appoggiato Filippo di Svevia e ora vedeva Ottone IV combattere proprio contro un [[Hohenstaufen]], si ribellò all'imperatore, che fu costretto a tornare in Germania. I feudatari ribelli cercarono allora l'aiuto di Federico, proponendolo come candidato da contrapporre a Ottone IV.
::Fammi capire il testo esatto della email che deve spedire l'autore (lo farà dalla sua casella email che coincide con il suo nome) e a quale indirizzo. É stato un esperimento. Se va poi tutto bene le immagini sono tantissime.
 
=== La corona imperiale a 18 anni ===
::Mi ha anche passato un riassunto del Passaggio dall'aratro di legno all'aratro in acciaio, messo provvisoriamente in "aratro" in attesa di fare "storia dell'aratro"--[[Utente:Mizardellorsa|Mizardellorsa]] 18:49, 15 feb 2007 (CET)
==== Verso la Germania e la scalata al potere ====
Nel frattempo, in Sicilia, dove lo svevo era appena divenuto padre del suo primogenito [[Enrico VII di Germania|Enrico]], che neonato venne incoronato [[re di Sicilia]] come ''coreggente'', si organizzò subito una rapida spedizione Oltralpe. Partito a marzo del [[1212]] da Palermo, lasciando la moglie Costanza come reggente del regno, Federico giunse a Roma la domenica di Pasqua dove prestò giuramento vassallatico al papa. In questa occasione, lo svevo assicurò inoltre al pontefice la sua intenzione di non unire il regno del sud Italia al resto dell'Impero, cosa da sempre temuta dal potere pontificio. Durante il soggiorno di pochi giorni nell'Urbe il giovane re conobbe l'arcivescovo [[Berardo di Castagna]] che divenne, con il tempo, uno dei suoi più fidati consiglieri, rimanendogli vicino fino alla morte anche durante i periodi delle scomuniche abbattutesi su Federico, e zio di Manna da Castanea, donna con la quale Federico intrattenne una relazione fra il [[1224]] e il [[1225]], dalla quale nacque [[Riccardo di Teate|Riccardo]], futuro [[vicario imperiale]].
 
Lasciata Roma, Federico giunse per nave a [[Genova]] dove fu ben accolto, specialmente dalla potente famiglia [[Doria]]. Si apriva a quel punto il tratto più pericoloso del viaggio attraverso l'Italia settentrionale dove città che parteggiavano per Federico (come [[Pavia]] e [[Cremona]]) si mischiavano a quelle che sostenevano Ottone (come [[Milano]], [[Lodi]] e [[Piacenza]]). Singolare coincidenza è il fatto che, mentre lo svevo attraversava il Nord Italia, lo stesso territorio veniva percorso nel frattempo anche dalla famosa [[Crociata dei fanciulli]].
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io non sono troppo addentrato nei meandri di OTRS e non so al 100% come funziona per le autorizzazioni verbali. puoi inviare una mail ad info-it@wikimedia.org o a permissions@wikimedia.org con adeguate informazioni (puoi anche linkare qualche discussione per chiarire meglio la situazione). il prima possibile dovrebbero arrivarti dettagliate informazioni da uno degli addetti volontari (la lista aggiornata di chi potrebbe risponderti la trovi [[meta:OTRS#Info_queues|qua]]). --[[Utente:Valepert|valepert]] 23:24, 15 feb 2007 (CET)
 
Federico, dopo essere stato accolto trionfalmente a [[Pavia]], nel suo itinerario, attraversando il territorio pavese, scortato prima dagli armati di [[Pavia]] e poi dai cremonesi<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/pavia_%28Federiciana%29/|titolo=Pavia}}</ref>, al momento di passare nel territorio di [[Cremona]] scampò fortunosamente alla cattura da parte dei milanesi e piacentini guadando il fiume [[Lambro]].<ref name=":0">Horst, 1981, pp. 52-55.</ref> Passò quindi per [[Mantova]] e [[Verona]], risalendo poi la [[valle dell'Adige]] giunse a [[Trento]]. Poiché il signore di [[Merano]], che presidiava il [[Brennero]], simpatizzava per Ottone, Federico e il suo seguito furono costretti a passare per l'[[Engadina]] superiore giungendo alla città di [[Coira]], appartenente al [[Ducato di Svevia]] e prima città tedesca a rendergli omaggio.<ref name=":0" /> Il vescovo di Coira, Arnoldo, lo scortò fino a [[San Gallo]] dove 300 cavalieri si unirono al seguito dell'Hohenstaufen.<ref name=":0" />
== re: dubbio sulla riscrittura ==
 
Ottone dal nord della Germania fece sapere che si stava approssimando al [[Lago di Costanza]], accompagnato da un esercito, accampandosi a [[Überlingen]] in attesa di un trasporto. Federico intanto era accampato fuori le mura della città di [[Costanza (Germania)|Costanza]] il cui vescovo dichiarava che avrebbe aperto solamente al legittimo imperatore. Il giovane svevo non poteva ancora permettersi uno scontro con Ottone, vista la disparità di risorse militari disponibili, quindi se non fosse riuscito a ripararsi in città avrebbe dovuto fuggire. La situazione si sbloccò grazie al vescovo di Coira e all'abate di San Gallo, che dichiararono il proprio sostegno allo svevo, oltre che a Berardo di Castagna, il quale in veste di legato papale lesse l'atto di scomunica e di destituzione di [[Ottone IV di Brunswick|Ottone IV]] firmato da papa [[Papa Innocenzo III|Innocenzo III]]. A settembre del [[1212]], Federico entrò quindi trionfalmente nell'importante città anticipando l'arrivo del suo avversario di poche ore.<ref name=":0" />
Ciao, mi sembra che stiamo ritornando sugli stessi punti per cui evidentemente non riusciamo a comprenderci.
Non si può considerare uguale un testo in pubblico dominio e uno sotto copyright. Se fossero uguali non servirebbero i template di violazione di copyright, ne la pagina delle segnalazioni ne le voci del manuale relative. Questo, più che una mia opinione, dovrebbe essere un assunto. Ma se non è condiviso, la discussione si ferma qui.
 
Ottone provò allora ad assediare [[Haguenau]] ma fu scacciato dal signore di [[Lotaringia]] rifugiandosi nella fedele città di [[Colonia (Germania)|Colonia]].<ref name=":(">Horst, 1981, pp. 56-57.</ref>
Supponendo chi sia condiviso, analizziamo l'esempio:
*per la voce Geppetto parafraso un brano di Pinocchio di Collodi (è sarebbe un parafrasi inutile visto che si tratta di una fiaba in forma romanzata).
*Walt Disney ha scritto(?) la sceneggiatura(?) per il film (che ha le sue differenze rispetto alla fiaba). Forse nella sceneggiatura c'è una analogia con il testo di Collodi.
*La voce Geppetto è un copyviol della sceneggiatura di Walt Disney?
 
Federico indisse una prima piccola dieta a [[Basilea]], dove si recò anche il vescovo di Strasburgo accompagnato da cinquecento cavalieri, a cui presero parte e gli resero omaggio molti esponenti dell'antica nobiltà sveva tra i quali i conti di [[Absburgo]] e [[Kiburgo]].<ref name=":("/>
Beh... complimenti :) avrei fatto fatica a trovare un esempio meno riuscito, considerando che ci sono opere letterarie che riprendono la storia di Pinocchio, per sostenere che una debole parafrasi (senza alcun riferimento e attribuzione) di un brano di un saggio storico sotto copyright e non PD (questo famoso libro ''Bisanzio'' di Norwich) che non può essere considerato un'opera derivata (un'opera derivata è, per fare un esempio, una trasposizione in prosa di una poesia come la traduzione dell'Eneide di Annibal Caro), ma un'opera di storiografia (un'opera secondaria semmai creato consultando fonti primarie) non sia una copia di quel brano.
 
A ottobre indisse a Haguenau, castello prediletto di [[Federico Barbarossa]]<ref>{{Treccani|hagenau_(Federiciana)|Hagenau|accesso=12 aprile 2017}}</ref>, la sua prima dieta da [[re di Germania]]. In questa occasione Federico si vide riconoscere la propria autorità di re e imperatore dal primo principe secolare tedesco, il duca di [[Ducato di Lorena|Lorena]] suo cugino, e da [[Ottocaro I di Boemia|Ottocaro]] re di [[Boemia]]<ref name=":("/> che fu ricompensato con alcuni feudi imperiali e una Bolla d'Oro che riconosceva lui e i suoi eredi come legittimi re di Boemia. Il re non era più soggetto alla nomina da parte dell'imperatore e gli era richiesto solo di partecipare alle diete che si tenevano vicino al confine boemo divenendo, sebbene subordinato al Sacro Romano impero, il principe elettore preminente e avrebbe fornito, a tutti i seguenti imperatori, una guardia di trecento cavalieri, quando essi avrebbero dovuto recarsi a Roma per l'incoronazione. Altro successo di Federico a Haguenau fu l'essersi guadagnato la fedeltà di [[Corrado III di Scharfenberg]], vescovo di [[Diocesi di Spira|Spira]] e Cancelliere dell'Impero sia con [[Filippo di Svevia]] sia sotto Ottone, che ricompensò nominandolo vescovo di [[Metz]].
L'unica opera derivata nel caso Norwich è proprio la parafrasi di Alexander. Presumi che il brano di Norwich fosse la riproposizione in italiano di una fonte primaria in veneto, beh è una presunzione azzardata senza conoscere le fonti bizantine. Potrebbe essere semmai una sinossi di una o più fonti primarie, ma potrebbe anche essere una ricostruzione storica a posteriori, e magari con abbellimenti, visto che ho capito (pur non avendo il Norwich) che l'opera ha volutamente uno stile brillante e acchiapposo.
 
A novembre dello stesso anno Federico stipulò quindi gli accordi col futuro re di Francia [[Luigi VIII di Francia|Luigi VIII]] per combattere il rivale.
Sforzarsi di risalire alle fonti primarie e fare le pulci ai saggi scritti di esse, questo è sacrosanto e condivisibile, ma non sembra essere concernente il caso in questione.
 
==== Le incoronazioni a [[Magonza]] e ad [[Aquisgrana]] ====
Parli di ''pretendere l'ottimo''... richiedere il normale direi, altrimenti altro che enciclopedia libera e libera diffusione del sapere, diventiamo l'enciclopedia chiusa. Sarebbe facile riempire wikipedia di ottimi testi parafrasandoli ma poi finiremmo come wikiquote in lingua francese (ripartito solo da poco) che venne chiuso per un massiccio caso di copyviol.
Finalmente il 9 dicembre [[1212]] Federico veniva incoronato imperatore nel [[duomo di Magonza]] dal vescovo [[Sigfrido III di Eppstein]], ma la sua effettiva sovranità doveva ancora essere sancita. Il 12 luglio [[1213]], con la cosiddetta ''[[Bolla d'oro (1213)|Bolla Aurea]]'' (o "promessa di Eger"), Federico promise di mantenere la separazione fra Impero e Regno di Sicilia (preteso dominio del Pontefice) come pattuito a Roma l'anno precedente e di rinunciare ai diritti germanici in Italia (promessa già fatta da Ottone IV e mai mantenuta). Si impegnò inoltre a intraprendere presto una crociata in [[Terrasanta]], nonostante non ci fosse stata un'esplicita richiesta in tal senso da parte del papa.
 
L'anno successivo, Federico emise una nuova ''[[Bolla d'oro (1214)|Bolla d'oro]]'' riguardante le cessioni territoriali al re [[Valdemaro II di Danimarca]].
Non ho letto la voce sulla comunità ebraica di Livorno, mi baso su quello che mi scrivi e mi chiedo: non potevi riscriverla con parole tue enucleando i concetti e presentando i dati? E se non ti sentivi in grado di farlo, aveva senso cambiare le parole per salvare un copyviol? Per quale motivo, che vantaggio ne ha avuto l'enciclopedia? Non poteva essere meglio, che sò, avvertire il progetto religione e chiedere che qualcuno che scrive di voci ebraiche se ne occupasse?
 
[[File:Cagli - Archivio Storico Comunale - Sigillo dell'imperatore Federico II -13 febbraio 1240 -.jpg|miniatura|sinistra| Sigillo in cera 85&nbsp;mm della pergamena 13 febbraio 1240. Intorno al campo la legenda recita: [FRIDERICUS D(e) I GR(ati) A IMPE]RATOR ROMANOR(um)[SE]MP(er) AUGUST[US]. Al centro del campo affiancano il trono i due termini: REX IH(e) R(usa) L(e) M. [[Cagli]], Archivio Storico Comunale.]]
Su riscritture e parafrasi in generale, la mia posizione mi sembra di averla bene espressa e in modo articolato nel progetto cococo ed è inutile girarci intorno. Se vuoi fare tu un passo verso la reciproca comprensione, ti invito a prendere un qualunque brano dal progeto guthemberg e parafrasalo, mostrando la comparazione fra l'originale e la parafrasi che tu consideri accettabile e magari anche quella che non consideri accettabile. E poi discutiamo sul caso concreto.
 
Federico II poté essere riconosciuto unico pretendente alla corona imperiale solo dopo il 27 luglio 1214 quando, nella [[battaglia di Bouvines]], [[Filippo II di Francia|Filippo Augusto]] [[re di Francia]], alleato di Federico, sbaragliò Ottone IV alleato degli [[Inghilterra|inglesi]]. In Germania resistevano al dominio di Federico soltanto [[Colonia (Germania)|Colonia]], la città più ricca e popolosa della Germania del tempo, i cui mercanti vantavano particolari diritti commerciali e di traffico con l'Inghilterra di [[Enrico II Plantageneto]] sin dal 1157, e [[Aquisgrana]], dove erano conservate le spoglie di [[Carlo Magno]]. Aquisgrana cadde nel 1215 e Federico vi ricevette una seconda e splendida incoronazione (25 luglio 1215) che completò quella di [[Magonza]].
La discussione è stata anche produttiva e interessante, ma il discutere sui se i ma e i ma forse, mescolando assieme questioni diverse e non sempre attinenti e riproponendole in forma variata, non mi interessa personalmente. --[[Utente:Nanae|Nanae]] 11:07, 16 feb 2007 (CET)
L'11 novembre 1215 venne aperto da Innocenzo III il [[Concilio Lateranense IV|IV Concilio Lateranense]] (XII universale) cui anche Federico partecipò.
 
==== L'incoronazione a Imperatore a Roma ====
:puoi scrivermi se vuoi, a me la discussione su parafrasi e riscritture interessa, ma non se si disperde andando oltre la questione perché mettere troppe cose assieme fa scrivere molto, ma porta a pochi risultati e in secondo luogo perché personalmente mi interessa una discussione funzionale a raggiungere un obiettivo ovvero produrre uno strumento agevole sia per aiutare il neofita a valutare preventivamente se scrivendo una parafrasi sta violando o meno il copyright di un'opera, sia per aiutare chi fa patrolling sulla cosa ad avere un metro un po' più oggettivo e anche più condiviso.
Finché fu in vita il suo protettore Innocenzo III, Federico evitò di condurre una politica personale troppo pronunziata. Morto Innocenzo III e salito al soglio [[Papa Onorio III|Onorio III]] (18 luglio 1216), papa di carattere molto diverso rispetto al suo predecessore, Federico fu incalzato dal nuovo pontefice a dare corso alla promessa di indire la crociata. Tergiversò a lungo e nel 1220 fece nominare dalla ''Dieta di Francoforte'', tenutasi nel medesimo anno, il figlio [[Enrico VII di Germania|Enrico]] "re di Germania". Onorio III ritenne allora che l'unico modo per impegnare Federico fosse quello di nominarlo imperatore, cosicché il 22 novembre 1220 lo [[Hohenstaufen|svevo]] fu incoronato imperatore in [[San Pietro in Vaticano|San Pietro]] a [[Roma]]<ref>che, all'epoca aveva circa {{formatnum:30000}} abitanti - come Genova e Verona - mentre la città più popolosa d'Italia era Milano con circa {{formatnum:100000}} abitanti. Fonte: {{cita libro |titolo=Federico II |autore=Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri |editore=Laterza |anno=2004 |pagina=52}}</ref> dallo stesso papa Onorio III.
 
{{Approfondimento
:Per questo motivo, ti chiedo ancora, visto che avevi posto la questione sull'esistenza o meno di parafrasi accettabile, di farne tu un esempio simile a quello che ho fatto io. Perché è il modo migliore per produrre una qualcosa (e mi riferisco alla pagina che sta creando Vermondo) che abbia il consenso più ampio. Perché è certo che percepiamo diversamente, al di là di quello che dicono le leggi, cosa sia o meno un scritto originale (chiaramente non intendo una ricerca originale come concetti) e uno scritto altrui, fatto da un'altra persona a cui abbiamo cambiato delle parole. Il mio pensiero è che ci sia un'area grigia, non una linea netta, fra scritto originale e scritto ''copiato'' o ''insufficientemente rielaborato'' e che meglio si definiscono quali sono i confini di quest'area grigia, proprio a livello stilistico (prima ancora che di legge), migliore sarà il contributo che daremo all'enciclopedia.. da che nasce il fine di scrivere un integrazione sull'argomento nella pagina che cerca di dare le dritte per scrivere una voce. E' vero che sono dell'idea (e non la cambierò) che la soluzione migliore sia riscrivere tout court, ma se riusciamo pure a trovare qualcosa di ''meno paralizzante'' per usare le tue parole, un approccio da affiancare alla riscrittura ben venga: due strategie sono meglio di una. Per questo, mo te lo chiedo mano sul cuore:) scrivimi sto benedetto esempio di parafrasi accettabile.
|allineamento = destra
|larghezza = 350px
|titolo = ''Confoederatio cum principibus ecclesiasticis''
|contenuto =
[[File:Confoederatio cum principibus ecclesiasticis.jpg|250px|centro]]
Il ''Patto con i principi della chiesa'', o ''Confoederatio cum principibus ecclesiasticis'', del 26 aprile [[1220]] consiste in una serie di concessioni ad alcuni [[Principe vescovo|principi vescovi]] tedeschi da parte di Federico II, in cambio della loro collaborazione all'elezione del figlio Enrico come re di Germania. È una delle più importanti fonti legislative del [[Sacro Romano Impero]] nel territorio tedesco.
Con questo patto Federico II rinunciava a un certo numero di privilegi reali in favore dei principi vescovi. Fu un vero stravolgimento nell'equilibrio del potere, un nuovo disegno che doveva portare a maggiori vantaggi nel controllo di un vasto territorio qual è la Germania.<br />
Fra i tanti diritti ottenuti, i vescovi assunsero quello di battere [[moneta]], elevare o abbassare le [[Tassa|tasse]] e costruire [[fortificazione|fortificazioni]]; inoltre ottennero anche la possibilità di istituire [[Tribunale|tribunali]] nei territori di loro giurisdizione e di ricevere l'appoggio del re o dell'imperatore nel far rispettare i giudizi da loro emanati. La condanna di un tribunale ecclesiastico equivaleva automaticamente a una condanna da parte del tribunale reale o imperiale (e alla pena conseguente). Inoltre, l'emanazione di una [[scomunica]] si traduceva automaticamente in una sentenza da parte del tribunale del re o dell'imperatore, che sanciva per lo scomunicato lo status di reo. Il legame, quindi, fra il tribunale di Stato e quello locale del Principe Vescovo si saldò indissolubilmente.<br />
Il "Patto con i principi della chiesa" si ricollega direttamente al più tardo ''Statutum in favorem principum'' che sancì simili diritti per i principi laici. Il potere dei signori si accresceva, ma aumentava anche la capacità di controllo sul territorio dell'impero e sulle città. In questo modo, Federico II sacrificò l'accentramento del potere per assicurarsi una maggiore tranquillità nella parte centrale dell'Impero stesso, in modo da poter rivolgere la sua attenzione al fronte meridionale e mediterraneo.}}
 
Federico non diede peraltro alcun segnale di voler abdicare al Regno di Sicilia, pur mantenendo la ferma intenzione di tenere separate le due corone. Aveva anzi deciso di lasciare il Regno di Germania al figlio, conservando tuttavia, quale imperatore, la suprema autorità di controllo. Essendo stato educato in Sicilia è probabile che si sentisse più siciliano che tedesco, ma, soprattutto, egli conosceva bene le potenzialità del suo regno<ref>{{cita libro |cognome= Volpe |nome= Gioacchino |wkautore= Gioacchino Volpe |titolo= Il Medio Evo |anno= 1999 |editore= Laterza |città= Bari |volume= Collana ''Biblioteca storica Laterza'' |p= 250 |isbn= 88-420-5738-X }}</ref>, con una fiorente agricoltura, città grandi e buoni porti, oltre alla straordinaria posizione strategica al centro del Mediterraneo.
:Per quanto riguarda i luoghi, dove esprimere la tua posizione: per me il luogo migliore rimane la pagina del progetto cococo, tuttavia esprimere le proprie opinioni nella pagina di discussione del [[Discussioni Wikipedia:Festival della qualità]] non è ne vietato ne è remare contro. Basta che tieni in conto che riscrivere una voce non è cancellare una voce. E' un impegno faticoso, ma in genere può portare solo a risultati positivi (molto difficilmente negativi).
 
Alla fine degli anni dieci del Duecento risale inoltre probabilmente l'incontro, nel castello di Haguenau, di [[Adelaide di Urslingen]], che divenne la sua prima amante e madre dei suoi due figli [[Enzo di Sardegna|Enzo]], uno dei figli prediletti di Federico insieme con [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]], e [[Caterina da Marano|Caterina]].
:Per chiarire i tono della mia reazione nel post precedente: ho avuto l'impressione che tu, nella discussione generale che abbiamo fatto, abbia da un certo punto in poi difeso ad oltranza certe posizioni, arrampicandoti un po': il pensiero l'ho avuto quando ho visto mescolare i testi in PD (rispetto ai quali non dobbiamo preoccuparci di violazioni, anche se è sempre meglio secondo me, ma solo da punto di vista della cortesia verso l'autore originario, riscrivere un testo) con quelli sotto copyright (di cui invece bisogna stare attenti).
:Sono quasi certo di essere sgradevole nel dire quanto sopra, e me ne scuso già da adesso se ti avrà offeso. Ma non l'ho scritto con l'intento di polemizzare, davvero, non sono quel tipo di persona, ma per confrontarci meglio.
 
=== L'attività nel regno di Sicilia ===
:Vabbeh... non ho commentato alcuna questione specifica che avevi posto (Walt Disney, il brano del Norwich, la voce sulla comunità ebraica) e mi vorrei astenere dal farlo. Mi piacerebbe (e sei tu in questo caso che sei libero di accettare o rispondermi picche) ci confrontassimo e se possibile accordassimo sulle questioni di principio e sugli obiettivi (i miei li ho scritti sopra: l'obiettivo è rendere quella bozza una linea guida valida e per valida intendo autorevole, sensata di per sè) che vogliamo raggiungere discutendo dell'argomento riscrittura e parafrasi. Buon weekend :) --[[Utente:Nanae|Nanae]] 20:00, 17 feb 2007 (CET)
{{vedi anche|Regno di Sicilia#Il periodo svevo}}
[[File:Augustale.jpg|miniatura|sinistra|upright=1.4|''[[Augustale]]'' di Federico II, [[1231]] circa. ''Museo di [[Foggia]]'']]
Tornato nel 1220 in Sicilia, che aveva lasciato otto anni prima, Federico poté dedicarsi a consolidare le istituzioni nel Regno, indicendo due grandi assise a [[Capua]] e a [[Messina]] ([[1220]]-[[1221]]). In quelle occasioni stabilì, rivendicando quanto accaduto in passato, che ogni diritto regio confiscato precedentemente a vario titolo dai feudatari venisse immediatamente reintegrato al sovrano. Introdusse inoltre il [[diritto romano]], nell'accezione giustinianea rielaborata dall'[[Università di Bologna]] su impulso di suo nonno il Barbarossa.
 
A [[Napoli]] fondò l'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università]] nel [[1224]], dalla quale sarebbe uscito il ceto di funzionari in grado di servirlo, senza che i sudditi a lui fedeli dovessero recarsi fino a [[Bologna]] per studiare. Favorì anche l'antica e gloriosa [[scuola medica salernitana]].<ref>Cardini-Montesano, ''Storia Medievale'', 2006, p. 285.</ref>
::::Condivido, anch'io l'obiettivo di dare delle linee, ed altrettanto condivido il richiamo ai requisiti che deve avere:autorevole, sensata di per sé. Ma appunto per questo voglio ribadire il punto centrale del mio discorso. Come sei tu a dire che, dal punto di vista "letterarario" c'è una "zona gigia" di cui si dovrebbe cercare di creare una sorta di "linea guida", così io sostengo che il rigore delle "modifiche" da apportare ai testi varia molto a seconda che il testo sia una opera originale o meno.
 
Il tentativo di Federico di accentrare l'amministrazione del Regno e ridurre il potere dei feudatari locali (soprattutto ordinando la distruzione delle fortificazioni che potessero rappresentare un potenziale pericolo per il potere centrale) incontrò molte resistenze nella parte continentale del regno, tra queste principalmente quella del conte di [[Bojano]], [[Tommaso da Celano (conte)|Tommaso da Celano]], la cui contea, unita con i possedimenti originali in [[Marsica]], rappresentava il feudo di maggiore estensione del regno.
::::Per non parlare "a vuoto" sono costretto a fare un esempio. Uso sempre Costantino XI, perchè è lì che è partito l'esempio. Mi permetterai solo una piccola "variante". Anzichè il Norwich, che non ho sottomano, mi riferisco ad agostino Pertusi. Tra l'altro, come osservato, è nettamente più autorevole. Pertusi, sempre con Mondadori, ma con l'avallo culturale della Fondazione Lorenzo Valla. Pertusi, insieme ai suoi collaboratori ha riunito tutti i documenti contemporanei alla presa di Costantinopoli, sia quelli veneti, (lasciati nella lingua originale un "veneto" colto, molto italianizzato) sia quelli greci in traduzione con testo a fronte. Il tutto accompagnato da note e e commenti. Ovviamente il testo del Pertusi è coperto da diritto d'autore e se io volessi fare una ristampa "anastatica" commetterei una violazione di esso. Ma l'obbligo di apportare modifiche nel caso in cui voglia riportare un passo è ben diverso se sto "parafrasando" le dichiarazioni dell'ambasciatore veneto o del capo dei giannizzeri, piuttosto che se voglio parafrasare le valutazioni di Agostino Pertusi. Proprio per non ricreare una ulteriore zona grigia, o meglio per cercare diridurla, io sostengo che le regole empiriche dettate da Vermondo: (chiudere il libro e fare una rielaborazione personale) non valgono di fronte ai documenti ( siano esse la lettera dell'ambasciatore veneto e del capo dei giannizzeri, per rimanere nello stesso esempio) É questo un problema, ancor prima che giuridico, di serietà di approccio metodologico storico: i documenti sono documenti, le valutazioni sono valutazioni e non posso pretendere che i documenti devono essere sunteggiati "a libro chiuso" Se qualcuno la pensa in modo diverso, liberissimo di dire la sua, ma me ne dispiace, ma non posso esimermi dal dire che, a mio giudizio, la sua posizione è sbagliata.
Il conte Tommaso si rifiutò di smantellare i castelli come ordinato dallo svevo e organizzò la resistenza presso le fortificazioni di [[Ovindoli]] e [[Celano]] in Marsica, Civita di [[Bojano]] e [[Roccamandolfi]] in [[Molise]], dove affrontò a partire dal [[1220]] la forza d'urto dell'esercito imperiale. Le prime tre città caddero nel giro del primo anno di guerra, mentre il castello di Roccamandolfi, dove il conte da Celano aveva lasciato alla guida della resistenza la moglie Giuditta, si arrese all'assedio nel [[1223]] dopo essere stato danneggiato ma non preso. Il castello del capoluogo della contea, [[Bojano]], venne demanializzato e ricostruito; [[Ovindoli]] e [[Celano]] furono distrutte, [[Roccamandolfi]] dovette essere ricostruita più a valle lasciando il castello alla rovina; Tommaso da Celano, non avendo in seguito rispettato i termini della resa, fu espropriato della contea che cessò di essere la spina nel fianco nei possedimenti normanni di Federico.
 
==== I saraceni del regno ====
::::In sostanza: Integrerei la linea guida con ancora più accurate indicazioni di
Dopo la morte di [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]] nel 1197 e quella di sua moglie [[Costanza d'Altavilla|Costanza]] l'anno successivo in Sicilia si verificarono tumulti politici. Priva della protezione reale e con Federico II ancora fanciullo sotto la custodia del papa, la Sicilia era al tempo diventata un campo di battaglia per le forze rivali tedesche e papali. I ribelli musulmani dell'isola si schierarono con i signori della guerra tedeschi, come [[Marcovaldo di Annweiler]]. In risposta, [[Innocenzo III]] proclamò una crociata contro Marcovaldo, sostenendo che aveva stretto una diabolica alleanza con i [[Saraceni]] di Sicilia. Nondimeno, nel 1206 lo stesso papa tentò di convincere i leader musulmani a rimanere leali.<ref>{{Cita|Dalli|pp. 160-161}}</ref> A quell'epoca, stava assumendo proporzioni critiche la ribellione dei musulmani, che controllavano [[Iaitas|Jato]], [[Entella (città antica)|Entella]], [[Platani]], [[Celso]], [[Calatrasi]], [[Corleone]] (presa nel [[1208]]), [[Guastanella]] e [[Cinisi]]. In altre parole, la rivolta musulmana si era estesa a un intero tratto della Sicilia occidentale. I ribelli erano guidati da [[Muhammad ibn 'Abbad|Muḥammad b. ʿAbbād]]; che si proclamò "comandante dei credenti", coniò sue monete e tentò di ottenere aiuto da altre parti del mondo musulmano.<ref name="Dalli161">{{Cita|Dalli|p. 161}}</ref><ref>{{cita libro|nome=Pierre|cognome=Aubé|wkautore=Pierre Aubé|titolo=Roger II de Sicile: un normand en Méditerranée|url=http://books.google.it/books?id=A4hoAAAAMAAJ&q=ISBN+2228894141&dq=ISBN+2228894141&pgis=1|data=|anno=2001|editore=Payot|città=|lingua=fr|isbn=978-2-228-89414-2}}</ref>
::::*non riprendere in una voce da una solo "fonte" ma da più fonti
::::*esporre sempre le tesi contrarie
::::*abbondare con i riferimenti (<ref.....> precisi alla pagina esatta presa a riferimento, sia su carta sia web In bibliografia il titolo completo, in nota solo Autore p. (numero pagina). --[[Utente:Mizardellorsa|Mizardellorsa]] 22:39, 17 feb 2007 (CET)
 
Nel [[1221]] Federico II, non più bambino, rispose con una serie di campagne contro i ribelli musulmani e le forze degli [[Hohenstaufen]] sradicarono i difensori da Jato, Entella e dalle altre fortezze. Piuttosto che sterminarli, nel 1223, Federico II e i cristiani cominciarono le prime deportazioni.<ref>{{cita libro|nome=Lowe|cognome=Alfonso|illustratore=Alfonso Lowe|titolo=The barrier and the bridge: historic Sicily|url=http://books.google.it/books?id=LT-BAAAAIAAJ&dq=The+Barrier+and+the+bridge&source=gbs_book_other_versions_r&cad=0_2&pgis=1|data=|anno=1972|editore=Norton|città=|lingua=en|p=92}}</ref> Il sovrano si convinse a reinsediarli nell'Italia continentale portando così alla nascita del particolarissimo [[insediamento musulmano di Lucera]] i cui abitanti musulmani si rivelarono con il tempo fedelissimi al sovrano.<ref>Tonino Del Duca: "Origine, vita e distruzione della colonia saracena di Lucera"[http://www.meridiano16.com/relazioni%20e%20appunti/appunti/Storia%20Locale/SaraceniAlucera.pdf]</ref> Un anno più tardi, furono inviate spedizioni per porre sotto il controllo reale [[Malta]] e [[Gerba]] ed evitare che le loro popolazioni musulmane aiutassero i ribelli.<ref name="Dalli161" /> Paradossalmente, in quest'epoca gli arcieri saraceni erano una componente comune di questi eserciti "cristiani" e la presenza di contingenti musulmani nell'esercito imperiale rimase una realtà anche sotto [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]] e [[Corradino di Svevia|Corradino]].<ref>[http://www.royalist.info/execute/biog?person=3527 Frederick II: A Medieval Emperor]</ref><ref>{{cita web|url=http://www.deremilitari.org/resources/articles/saracen_archers.htm|titolo=Saracen Archers in Southern Italy|cognome=Amatuccio|nome=Giovanni|sito=De Re Militari|lingua=en|accesso=23 maggio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071128110352/http://www.deremilitari.org/resources/articles/saracen_archers.htm|dataarchivio=28 novembre 2007|urlmorto=sì|anno=2001|mese=giugno}}</ref>
== [[Costantino VII di Bisanzio]] ==
 
==== Le Assise ====
Sinceramente non ho curato io quella voce, mi dovrei informare di ciò che mi dici, vedrò cosa posso fare. Ciao e buona giornata '''[[Utente:Alexander VIII|<span style="color:red;">Alex</span>]][[speciale:contributions/Alexander VIII|<span style="color:lightgrey;">ander</span>]] [[discussioni utente:Alexander VIII|<span style="color:green;">VIII</span>]]''' 17:50, 16 feb 2007 (CET)
[[File:Castello di melfi1.JPG|sinistra|miniatura|Il [[Castello di Melfi]] dove Federico II promulgò le [[Costituzioni di Melfi|costituzioni]]]]
{{vedi anche|Parlamento siciliano}}
Federico proseguì nell'usanza normanna di convocare delle assemblee itineranti di nobili e feudatari, denominate ''Assisae'' o ''[[Curiae generales]]'', le più importante delle quali era stata nel 1140 l'[[assise di Ariano]]. Nel 1220 la prima si svolse a [[Capua]], dove incominciò a riordinare la normativa del ''Regnum''. Nell'[[assise di Messina]] dell'anno successivo, emanò il primo corpo di norme a difesa della morale, dell'ordine e dei "buoni costumi".
 
=== La crociata e la scomunica da parte di Gregorio IX ===
== Fotografie ==
{{vedi anche|Papa Gregorio IX}}
 
Negli anni in cui Federico si dedicò a riordinare il Regno di Sicilia, eluse le continue richieste del [[papa Onorio III]] di intraprendere la crociata promessa. Per dilazionare ulteriormente il suo impegno, Federico stipulò col papa un trattato ([[Dieta di San Germano]], nel luglio [[1225]]), con il quale si impegnava a organizzare la crociata entro l'estate del [[1227]], pena la [[scomunica]]. In realtà il vero obiettivo di Federico era l'unione fra Regno di Sicilia e Impero, nonché l'estensione del potere imperiale all'Italia. In questo disegno rientrò il suo tentativo di recuperare all'impero la [[marca di Ancona]] e il [[ducato di Spoleto]], rientranti nella sovranità papale. Inoltre in Sicilia procedette all'occupazione di cinque vescovadi con sede vacante, alla confisca dei beni ecclesiali e alla cacciata dei legati pontifici che si erano colà recati per la nomina dei vescovi, pretendendo di provvedere direttamente alle nomine. Il papa era molto adirato con Federico sia perché non aveva adempiuto ai patti di tenere separati Impero e Regno di Sicilia, sia perché non rispettava la libertà del clero nei suoi territori intromettendosi sistematicamente nell'elezione dei vescovi, sia, infine, perché non si decideva a partire per la crociata<ref>Cardini-Montesano, ''Storia Medievale'', 2006, p. 286.</ref>: durante la fallimentare crociata del [[1217]]-[[1221]] (la [[Quinta crociata|quinta]]) Federico si era ben guardato dal prestare assistenza ai crociati, avendo più a cuore la pace con il [[Sultano]] [[Ayyubidi|ayyubide]] d'Egitto [[al-Malik al-Kamil]], i cui territori erano molto vicini alla Sicilia e con il quale manteneva buoni rapporti, con frequenti contatti diplomatici.
Ho letto il tuo intervento al bar del progetto firenze. Se ti interessa sapere come caricarle vai al [[Progetto:Firenze]] (rinnovato oggi) e sulla destra troverai una sezione chiamata "immagini": il tuo caso è il 2°. Ciao! :) ----[[Utente:Bouncey2k|<span style="color: #9400d3; font-weight: bold;">ßøuñçê</span>]][[Discussioni_utente:Bouncey2k|<span style="color: #1e90ff; font-weight: bold;">Y2K</span>]] 01:09, 17 feb 2007 (CET)
 
==== I preparativi, la malattia e la scomunica ====
== Foto pietro leopoldo ==
In preparazione della spedizione nel marzo [[1223]] l'imperatore, che nel [[1222]] era rimasto vedovo della prima moglie [[Costanza d'Aragona (1183-1222)|Costanza]], incontrò a [[Ferentino]] il papa con il quale sottoscrisse un trattato che stabiliva il suo matrimonio con la giovanissima [[Jolanda di Brienne]], figlia di [[Giovanni di Brienne]] e [[Maria di Monferrato]] e titolare della corona di Gerusalemme. Secondo questo accordo Jolanda gli avrebbe appunto portato in dote il titolo di [[regina di Gerusalemme]], un titolo meramente onorifico ma molto prestigioso per Federico, che il papa intendeva in tal modo vincolare all'impegno della [[Crociata]].
 
Nell'agosto [[1225]] Federico inviò a Gerusalemme venti galee per accompagnare in Italia la tredicenne Jolanda col padre<ref>La spedizione, guidata da Enrico conte di Malta, comprendeva Lando di Anagni, vescovo di Reggio Calabria, Giacomo vescovo di Patti e Richiero vescovo di Melfi (Riccardo di San Germano, ''Cronaca''). Ad Acri, Giacomo di Patti sposò Isabella e Federico per procura.</ref>. Le galee attraccarono al [[porto di Brindisi]] in ottobre e già il 9 novembre 1225 nella [[cattedrale di Brindisi|cattedrale]] il vescovo brindisino unì in matrimonio Federico e Jolanda.<ref>Prawer, p. 549</ref> Le cronache del tempo indugiano sulla descrizione degli esotici festeggiamenti, avvenuti nel [[Castello di Oria]]<ref>[http://www.castellodioria.it/la-storia/content/4/1/il-castello.htm Castello di Oria | La Storia | Il castello<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20141022072506/http://www.castellodioria.it/la-storia/content/4/1/il-castello.htm |data=22 ottobre 2014 }}</ref>, che seguirono alla cerimonia, nello specifico sul particolare che, la prima notte di nozze, l'imperatore avrebbe trascurato la giovanissima e impreparata sposa per sollazzarsi con un harem di bellezze orientali e sulla sdegnata reazione del suocero Giovanni di Brienne, da un lato offeso dal comportamento del genero e dall'altro esautorato prima del previsto dell'autorità regia.
Certo che ti aiuterei volentieri a mettere le foto online! Però le mettiamo su commons ok? Fammi sapere di cosa hai bisogno, ciao --'''[[Utente:Sailko|<font color=purple>Sail</font>]][[Discussioni utente:Sailko|<font color=olive>Ko</font>]]'''<small><font color=slateblue>[[Speciale:Contributions/Sailko|FECIT]]</font></small> 01:10, 17 feb 2007 (CET)
 
L'unione con Federico II era soprattutto un accordo diplomatico, anche perché nello stesso anno, forse proprio al suo matrimonio con Jolanda, Federico aveva conosciuto [[Bianca Lancia]], suo grande amore, che divenne sua amante prima e sua moglie dopo. Federico, quindi, contraendo il matrimonio con Jolanda, divenne subito reggente di Gerusalemme; alla morte di costei, conservò la reggenza per la minorità del figlio [[Corrado IV di Svevia|Corrado]] (1228); poi si autoproclamò re ([[1229]]) contro la volontà del papa. Jolanda morì appena sedicenne, dieci giorni dopo aver dato alla luce Corrado<ref>''(Elisabeth) mater autem sua X die postquam peperit eum (Conradum), apud eandem civitatem (Andriam) migravit ad Dominum'' (''Breve chronicon de rebus siculi'', ed. W. Stuerner, Hannover 2004, p. 80.</ref>.
{{Avvisocancellautente|Fornitura di grano per la città di Roma}}
 
Nel frattempo, a causa delle mire di controllo sull'Italia da parte di Federico, era risorta nel nord Italia la [[Lega Lombarda]]: nell'aprile [[1226]] Federico convocò la [[Dieta di Cremona]] con il pretesto di preparare la crociata ed estirpare le dilaganti eresie, ma questa non poté avere luogo per l'opposizione della Lega Lombarda, che impedì l'accesso ai delegati, mentre Federico non aveva al nord forze sufficienti per contrastare i Comuni ribelli.
==Grazie==
Grazie Mizar dell'Orsa, vedremo la prossima volta. Ciao e buon lavoro :-) [[Utente:Moongateclimber|Moongateclimber]] 13:39, 20 feb 2007 (CET)
 
Il 9 settembre [[1227]], pressato dal successore di Onorio, [[papa Gregorio IX]], molto più determinato contro l'imperatore e sotto la minaccia di scomunica, Federico tentò di onorare la promessa fatta al predecessore partendo per la [[sesta crociata]] dal porto di [[Brindisi]], ma una [[Peste|pestilenza]] scoppiata durante il viaggio in mare che falcidiò i crociati lo costrinse a rientrare a [[Otranto]]: lui stesso si ammalò e dovette ritirarsi a [[Pozzuoli]] per rimettersi in sesto. Gregorio IX interpretò questo comportamento come un pretesto e, conformemente al [[Dieta di San Germano|trattato di San Germano]] del 1225, lo scomunicò il 29 dello stesso mese nella [[Concattedrale di Bitonto|cattedrale di Bitonto]]. A nulla valse una lettera di giustificazioni inviata al papa da Federico nel novembre e la scomunica fu confermata il 23 marzo [[1228]]. Era evidente l'atteggiamento ostile del papa.
== Crema reggina ==
[[File:Al-Kamil Muhammad al-Malik and Frederick II Holy Roman Emperor.jpg|sinistra|miniatura|Federico incontra il sultano [[Ayyubidi|ayyubide]] [[al-Malik al-Kamil]], codice miniato]]
 
==== La crociata e la corona di Gerusalemme ====
In effetti, la specialità è deliziosa ;-) Grazie dei tuoi contributi alla discussione. -- [[Utente:Agnellino|Agnellino]] 00:11, 21 feb 2007 (CET)
A questo punto, nella primavera 1228, Federico decise di partire per la Terrasanta, pur sapendo che durante la sua assenza il Papa avrebbe cercato di riunire tutti i suoi oppositori in Germania e in Sicilia, minacciando la Lombardia e il suo Regno Meridionale. Come riferito dal cronista Riccardo di San Germano, Federico celebrò a [[Barletta]] la Pasqua 1228 ''"in omni gaudio et exultatione"'' e ai primi di maggio del 1228, convocata sempre a [[Barletta]] un'assemblea pubblica, comunicò di persona le sue decisioni: nominò [[Rainaldo di Urslingen]], già [[Duca di Spoleto]], suo sostituto in Italia durante l'assenza; in caso di sua morte, nominò erede suo figlio [[Enrico VII di Germania|Enrico]] [[re dei Romani]] e in seconda istanza il piccolo [[Corrado IV|Corrado]], nato pochi giorni prima ad [[Andria]] il 25 aprile da [[Jolanda di Brienne]], che nel frattempo era morta in seguito al parto.
 
Quindi seppur scomunicato, partì da [[Brindisi]] il 28 giugno [[1228]]<ref>L'Enciclopedia Italiana Treccani riporta la data del 18 giugno, anche se [[Norbert Kamp]], nel suo importante articolo federiciano citato in bibl., non precisa la data, parlando di ''giugno 1228''.</ref> per la sesta crociata. Federico ottenne un successo di un certo rilievo senza combattere una sola battaglia, ma grazie a un accordo diplomatico con il [[sultano]] [[Ayyubidi|ayyubide]] [[al-Malik al-Kamil]], nipote di [[Saladino]]: Gerusalemme venne ceduta, peraltro ridotta senza mura e indifendibile, con l'esclusione dell'area della moschea di Umar (ritenuta dai cristiani il Tempio di Salomone), che era un luogo santo musulmano. Questa soluzione aveva evitato i combattimenti e aveva sollevato Federico dall'incombenza della crociata, ma consegnava alla cristianità una vittoria effimera e in balia dei musulmani, anche se, formalmente, con importanti risultati territoriali e, soprattutto, con la riconquista di Gerusalemme.
:::Mi sono trovato, per "colpa" della crema reggina invischiato a scrivere la voce "Prodotti agroalimentari tradizionali italiani", integralmente tratta dalla Gazzetta ufficiale. Il ragionamento che quello che è contenuto in atti normativi è per legge di dominio pubblico a volte stenta ad essere capito. Allora oltre che della crema reggina, meglio parlare di tutti i prodotti previsti dai decreti. A proposito se te ne intendi (e sicuramente te ne intendi più di me) dà una occhiata per correggere gli svarioni.--[[Utente:Mizardellorsa|Mizardellorsa]] 00:22, 21 feb 2007 (CET)
 
Il 18 marzo [[1229]], nella [[basilica del Santo Sepolcro]], Federico si incoronò [[re di Gerusalemme]] (in quanto erede del trono per aver sposato nel [[1225]] [[Jolanda di Brienne]], regina di Gerusalemme, nonostante l'opposizione del clero locale e di quasi tutti i feudatari). Il 1º maggio 1229 Federico si imbarcò ad Acri e sbarcò a Brindisi il 10 giugno e scoprì che molte città si erano ribellate al suo potere, tornando dalla parte del Papato, tranne [[Andria]] (da allora definita "fidelis"), [[Lucera]] (insediamento saraceno) e [[Barletta]], dove passò l'estate a organizzare la riconquista delle città ribelli (Foggia, San Severo, Troia, Casalnuovo, Civitate, Capua, Napoli, Alife, Gaeta, Montecassino, S. Germano, Aquino, Sora), che riconquistò e punì nel mese di settembre.
== Re Mancano link ==
 
==== La [[Crociata contro Federico II|crociata contro Federico]] ====
Ciao Mizardellorsa,</br>
Durante l'assenza di Federico, Rinaldo tentò di recuperare con le armi il [[ducato di Spoleto]], mentre truppe germaniche scesero in difesa della Sicilia. Il Papa assoldò altre truppe per contrastarle, bandendo una paradossale [[crociata contro Federico II|crociata contro di lui]], e i territori di Federico subirono l'invasione delle medesime. Quando Federico ritornò in Italia dopo la “crociata”, trovò molte città che appoggiavano il Papa<ref>[[Andria]] invece, città natale di suo figlio [[Corrado IV|Corrado]], lo accolse, e sopra ''Porta Sant'Andrea'', una delle porte della città, fu scolpita la celebre frase dell'imperatore: «Andria fidelis, nostris affixa medullis; absit, quod Federicus sit tui muneris iners, Andria, vale, felix omnisque gravaminos expers», che in italiano, secondo la traduzione più nota, significa: ''Andria fedele, legata ai nostri precordi; non capiti che Federico venga meno alla tua custodia. Andria, ti saluto, fortunata e priva di qualunque preoccupazione''. La città di [[Andria]] fu liberata dal peso gravoso delle tasse e l'Imperatore la ricompensò con la costruzione di [[Castel del Monte]]</ref>: riuscì ad avere ragione delle forze papali ma ritenne opportuno, per quel momento, riconciliarsi col pontefice e con la [[Pace di San Germano]] del 23 luglio [[1230]], promise di rinunciare alle violazioni che avevano determinato la scomunica, di restituire i beni sottratti ai monasteri e alle chiese e di riconoscere il vassallaggio della Sicilia al papa. D'altro canto il papa non poteva non tener conto dell'obiettivo ottenuto da Federico in Terra santa e il 28 agosto successivo ritirò la scomunica: il 1º settembre papa e imperatore si incontrarono ad [[Anagni]] arrivando a un accordo.
nel senso che (a occhio) nella voce ci dovrebbero essere quasi il 50% in più dei [[Aiuto:Link|wikilink]] che ci sono. Questo non toglie nulla al tuo opportuno intervento di ampliamento, ovviamente.
--[[Utente:Marcok|MarcoK]] <small>([[Discussioni utente:Marcok|msg]])</small> 00:38, 21 feb 2007 (CET)
 
Nella diatriba fra papa e imperatore intanto si erano inserite le città della [[Lega Lombarda]] ed era ripresa la secolare divisione fra [[guelfi e ghibellini]]<ref>Fra le famiglie più fedeli al partito ghibellino vanno ricordati gli [[Ordelaffi]], signori di [[Forlì]], città che Federico ricompensò per gli aiuti che ne ebbe con la concessione di notevoli privilegi e concedendo altresì di riportare l'aquila imperiale nello stemma della città.</ref>.
:Allora buon lavoro. ;) --[[Utente:Marcok|MarcoK]] <small>([[Discussioni utente:Marcok|msg]])</small> 00:47, 21 feb 2007 (CET)
 
=== Il consolidamento del potere ===
== Storia dell'Italia Antica ==
==== La politica interna ====
{{vedi anche|Costituzioni di Melfi|Giustizierato}}
[[File:Die deutschen Kaiser Friedrich II.jpg|miniatura|L'imperatore Federico II]]
Nel periodo di pace e distensione che seguì gli eventi precedenti, Federico volle sistemare alcune questioni giuridiche nei suoi regni, con particolare riguardo a quello siciliano. Nel [[1231]] Federico convocò una Dieta a [[Ravenna]] nella quale fece riaffermare l'autorità imperiale sui Comuni, ma ciò ebbe poca influenza sugli eventi successivi. Sempre dal [[1231]] Federico cominciò inoltre a emettere una nuova valuta per il suo regno, l'[[Augustale]], una [[moneta]] d'[[oro]] coniata dalle [[Zecca (moneta)|zecche]] di [[Messina]] e di [[Brindisi]].
 
Giunto a [[Melfi]] nel 1231, l'imperatore, accolto calorosamente dalla popolazione locale, pernottò nel [[castello di Melfi|castello]] costruito dai suoi ascendenti normanni, cui apportò in seguito alcuni importanti restauri<ref>Sulla cinta muraria del feudo (precisamente sulla ''[[Melfi#Porta Venosina|Porta Venosina]]'') fece apporre una lapide che glorificava la grandezza della città, anche se anni dopo questa lapide fu sostituita dal principe [[Giovanni Caracciolo]] con quella visibile al giorno d'oggi.</ref>. Federico II, al termine dell'[[assise]] svoltasi in giugno, con l'ausilio di [[Pier della Vigna]], emanò nel settembre [[1231]] il ''Liber Augustalis'' (note anche come ''[[Costituzioni di Melfi]]''), tra cui le [[Constitutiones Regni Siciliarum]], codice legislativo e giudiziario del Regno di Sicilia.
Ho avuto modo di apprezzare il tuo equilibrio e le tue competenze storiche nella vicenda di Costantino XI. Accetto senz'altro la tua offerta. Anzi, se vuoi, metti liberamente mano [[Utente: Justinianus da Perugia/Storia dell'Italia antica|qui]]. Rettifiche, integrazioni, consigli e contributi saranno ben accetti. Il lavoro, come puoi constatare, è tanto, e grazie anche a Carlo Morino, sto elaborando un pò per volta un piano di lavoro. Domani al massimo terminerò con i [[Latini]] e potrò occuparmi con più calma e più tempo dell'Italia antica. Forse anche un altro amico, per il momento latitante (Horatius) ci darà una mano. Cordialità.--[[Utente:Justinianus da Perugia|Justinianus da Perugia]] 23:40, 22 feb 2007 (CET)
Queste norme miravano anche a limitare i poteri e i privilegi delle famiglie nobiliari e dei prelati, accentrando il potere nelle mani dell'imperatore e a rendere partecipi anche le donne per quanto riguardava la successione dei feudi. Ne doveva nascere uno Stato centralizzato, burocratico e tendenzialmente livellatore, con caratteristiche che gli storici hanno reputato "moderne".<ref>Cardini-Montesano, ''Storia Medievale'', 2006, p. 287.</ref>
:<small>Intervento "tecnico": ho riportato qui il commento, inserito per errore in pagina utente. -- [[Utente:Rojelio|Rojelio]] <small>[[Discussioni utente:Rojelio|(dimmi tutto)]]</small> 23:44, 22 feb 2007 (CET)</small>
 
Sempre nelle Costituzioni di Melfi venne definita la suddivisione del regno in ''[[Giustizierato|Giustizierati]]'' che designavano ogni distretto amministrativo in cui era suddiviso il [[Regno di Sicilia|regno]], governato dal [[giustiziere (funzionario)|giustiziere]], funzionario di nomina imperiale che rappresentava l'autorità regia a livello provinciale. Un'attività di revisione e integrazione delle norme avvenne poi nella assise di [[Siracusa]] del 1233, e l'anno successivo a Lentini e Messina<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/novelle_(Federiciana)/|titolo=Enciclopedia Federiciana}}</ref>
 
==== Contro il figlio [[Enrico VII di Germania|Enrico]] e in difesa del papa ====
== risposta ai tuoi attacchi ingiustificati nei miei confronti ==
Il rinnovato accordo fra il papa e Federico venne utile a quest'ultimo allorché nel [[1234]] suo figlio [[Enrico VII di Germania|Enrico]] si ribellò al padre: rivoltosi al papa, Federico ottenne la scomunica del figlio, lo fece arrestare e lo tenne prigioniero fino alla morte, avvenuta nel [[1242]]. Alla corona tedesca venne allora associato l'altro figlio [[Corrado IV]] (che non riuscì neppure lui a governare in pace per l'opposizione dei nobili che gli contrapposero bellicosamente alcuni ''[[antire|anti-re]]''<ref>Partendo dal presupposto che il titolo imperiale tedesco era elettivo, furono diversi, in quei decenni, i principi che gli [[Principi elettori|elettori]] tedeschi scelsero per il ruolo di [[Re dei Romani]] (era il titolo che spettava all'imperatore dopo l'elezione, ma prima di essere incoronato dal papa, quando sarebbe effettivamente divenuto [[Imperatore del Sacro Romano Impero]]) e in realtà vi furono due [[Re dei Romani]] contrapposti al sovrano svevo, [[Enrico Raspe]] e [[Guglielmo II d'Olanda]], ma nessuno dei due arrivò al titolo imperiale durante il regno di Federico, tanto che vennero definiti entrambi [[antire|anti-re]].</ref>).
 
Nel [[1234]] l'imperatore Federico consegnò a [[Raimondo VII di Tolosa]] il diploma imperiale che lo confermava, a dispetto della chiesa che l'aveva privato dei suoi diritti, in seguito al [[Trattato di Parigi (1229)|trattato di Parigi del 1229]]<ref name="Poole">Austin Lane Poole, ''L'interregno in Germania'', pag. 148</ref> a conclusione della [[Crociata albigese]], di tutte le sue proprietà nell'ambito dell'impero, come viene riportato nel documento n° CLXXVI<ref name="Langu">{{la}} [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k298496c/f703.image#ES Histoire Générale de Languedoc, avec des Notes, Tome V, doc. CLXXVI, pag. 679]</ref>. Raimondo, come anche il suo rivale il [[conte di Provenza]] [[Raimondo Berengario IV di Provenza|Raimondo Berengario IV]], partecipò nel 1235 alla dieta di [[Haguenau]] dove rafforzò la sua alleanza con l'Imperatore<ref name="Fournie2">[[Paul Fournier]], ''Il regno di Borgogna o d'Arles dall'XI al XV secolo'', pag. 396</ref> in chiave antiprovenzale (Raimondo Berengario IV che prima era alleato di Federico II, nella lotta tra il papa e l'imperatore, si era schierato a favore della chiesa, del papa e del [[re di Francia]], [[Luigi IX di Francia|Luigi IX, il Santo]], che da circa un anno era divenuto genero di Raimondo Berengario, sposandone la figlia [[Margherita di Provenza|Margherita]]<ref name="Bellovacensis">{{la}} [http://www.dmgh.de/de/fs1/object/goToPage/bsb00000866.html?pageNo=161&sortIndex=010%3A050%3A0024%3A010%3A00%3A00#ES Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, Tomus XXIV, Ancentii Bellovacensis Memoriale Omnium Temporum, anno 1233, pag 161]</ref>). Raimondo VII, si presentava quindi come il capo del partito anticlericale contro Raimondo Berengario, che invece era schierato a favore della chiesa e del re di Francia.
caro Mizar, leggendoti al Bar e sulla discussione della Voce Aiazzone, non è la prima volta che ti vedo accusarmi ingiustamente e parlare male di me alle mie spalle. Ti prego, '''BASTA'''. I miei contributi puoi benissimo andarteli a rivedere, non ho nulla da nascondere. Nel caso delle sentenze e leggi, ho solo corretto i link facendoli puntare ai siti dai quali erano state copiate. Non ho nulla da obiettare se uno si copia sul suo sito personale delle leggi (per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca), ma che poi venga su Wikipedia e piazzi decine di links verso il suo sito anziché verso il sito istituzionale mi sembra scorretto (=spam). Sempre sul sito in questione, '''al momento in cui ho tolto lo spam c'erano solo pochissimi contenuti originali''' in grado di essere utilizzati (controllai con un programmino che scansionò il server, oltre a controllare i link sul sito stesso), tra questi contenuti ci sono due interviste a Villa e Giacomo Properzj, verso i quali puntano tutt'ora dei link da Wikipedia [http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Speciale%3ALinksearch&target=*.tvlocali.tv], link che non ho certo mai avuto intenzione di togliere, in quanto sono stati usati come fonti per le voci. Il resto era costituito da link verso l'esterno ad altri siti e alla stessa Wikipedia. Se credi che abbia sbagliato in qualcosa, mostrami l'edit a cui ti riferisci, ma per favore, non continuare a dire cose false sul mio conto. Anche se il sito in questione avesse avuto molti contenuti, non è possibile linkare un sito generico da ciascuna pagina che tratti di televisione o televisioni locali, perché allora dovrei linkare il sito di Sorrisi e canzoni dappertutto, così come altre decine di siti. Se quel sito avesse avuto un contenuto specifico di approfondimento per una voce, avrei lasciato il link, come ho fatto dove ho potuto (c'era in effetti un pezzo sull'iptv che si poteva tenere, ma era abbastanza delirante, pieno di "speriamo che" e "chissà"; rileggendolo oggi non mi pento di averlo rimosso, così come rimuoverei pezzi simili, in ''stile blog'' diciamo, pieni di affermazioni tutte da verificare e che non possono essere considerati fonti attendibili). Comunque, se credi che le voci di televisione vanno bene così come sono oggi, allora spiegami perché devo leggere cose come questa: "I dati di indice di ascolto, abilmente ritoccati, danno la sensazione che gli unici investimenti pubblicitari validi siano quelli indirizzati a Mediaset e alla Rai." (alla voce [[Pubblicità televisiva]]; di grazia: ''ritoccati'' da chi?). Se vuoi assecondare uno che vuole usare Wikipedia per le sue battaglie anti-duopolio te la dovrai vedere con gli altri wikipediani, basta che poi non scrivi dappertutto che io faccio la "caccia alle streghe". A me interessa che le voci dell'enciclopedia siano scritte in modo neutrale e corredate di FONTI ATTENDIBILI che riportano informazioni verificabili (e possibilmente senza deliri celebrativi di questo o quel personaggio). Servono libri autorevoli, e numeri di pagina dove andare a leggere. Inoltre, non si può usare Wikipedia per fare una grande ricerca originale (anche questo c'è scritto chiaramente nelle linee guida). Arrivederci e buon lavoro. --&#160;[[Utente:Lilja|Lilja]] <sup>[[Discussioni utente:Lilja|&#x266b;]]</sup> 17:26, 1 mar 2007 (CET)
 
Nel maggio dello stesso anno alcuni violenti tumulti, organizzati in [[Roma]] dal [[Senatore di Roma|Senatore]] (cioè ''governatore'') di [[Roma]] [[Savelli (famiglia)|Luca Savelli]] e da varie famiglie [[ghibelline]] ostili a Gregorio IX, costrinsero quest'ultimo a fuggire in Umbria. Federico, cui faceva molto comodo politicamente apparire come il difensore della Chiesa, accorse in armi e si unì, a [[Montefiascone]] nell'agosto del [[1234]], alle milizie pontificie guidate dal cardinale [[Raniero Capocci]].
== Re: risposta ai tuoi attacchi ingiustificati nei miei confronti ==
 
L'armata così costituita andò ad assediare, alla fine di agosto dello stesso 1234, l'esercito romano del Savelli, che si era asserragliato nella rocca di Respampani, una decina di chilometri a sud di [[Viterbo]]. Dopo una ventina di giorni, peraltro, l'imperatore abbandonò l'assedio, lasciando il comando al cardinale viterbese che, nonostante alcune difficoltà<ref>I maggiori problemi vennero dall'esercito tedesco che, non avendo più la guida dell'imperatore, si mostrò titubante ed insicuro, arretrando davanti al nemico. Raniero a quel punto guidò con determinazione i viterbesi, presenti in gran numero nelle schiere papali, ad un coraggioso contrattacco, che riportò in linea anche i tedeschi, fino alla vittoria; cfr. C. Pinzi, op. cit.. Peraltro, il comportamento di Federico II e la sua partenza prematura dal luogo dello scontro potrebbero essere stati alla base dell'ostilità che nacque, da quel momento tra l'imperatore ed il porporato, anche perché -secondo quello che scrive ancora il Pinzi- durante la sua permanenza a Respampani il sovrano svevo si disinteressò palesemente dell'assedio, dedicandosi alla cura dei suoi levrieri ed a ripetute battute di caccia con i falchi. Questi fatti alimentarono in Raniero il sospetto che Federico, in realtà, non volesse la sconfitta dei romani.</ref>, riuscì a infliggere ai romani una dura sconfitta, costringendoli a sottoscrivere, nel marzo [[1235]], pesanti accordi di pace con il pontefice. L'ambiguo comportamento in questa vicenda di Federico II, che forse perseguiva un preciso disegno politico ostile al papa, aumentò ulteriormente le già esistenti distanze tra l'imperatore, da una parte, e Gregorio IX con il suo fedelissimo cardinale, dall'altra: da quel momento non si contarono più i momenti di attrito tra le due parti che culminarono con una pesante [[scomunica]], scagliata dal papa contro Federico II in occasione della [[domenica delle Palme]]<ref>Secondo C.Pinzi (op. cit.) la scomunica sarebbe stata scagliata durante le funzioni del [[Giovedì santo]]. Il noto storico gesuita Hans Wolter sostiene addirittura che Gregorio IX avrebbe scagliato conto Federico II la scomunica il 20 marzo, [[domenica delle Palme]], reiterandola il 24 marzo, [[giovedì santo]], cfr. {{Cita libro|Hubert|Jedin|wkautore=Hubert Jedin|Storia della Chiesa|Jaca Book|1999}}, Civitas Medievale, vol.V/1, articolo di Hans Wolter S.I.</ref> del [[1239]]. Il Capocci stesso divenne da quel momento un suo mortale nemico<ref>Si veda in proposito l'articolo di {{Treccani|raniero-capocci_(Dizionario-Biografico)|CAPOCCI, Raniero|autore=[[Norbert Kamp]]|accesso=14 novembre 2018}}</ref>.
salve.. sembra che preferiscono link a siti pieni di pubblicita' che link a siti ben documentati... ad esempio hanno cancellato questo link [http://www.radiomarconi.com/marconi/ancona/valcamonica/amarcord/monoscopi.html]--[[Utente:Elioa|Elioa]] 16:18, 3 mar 2007 (CET)
 
Sempre nel 1235, Federico emise la cosiddetta ''[[Bolla d'oro di Rimini]]'' con cui riconobbe all'[[Ordine Teutonico]] la sovranità sulla [[Terra di Chełmno]] (''Culmland'', ''Culmerland'' o in tedesco ''Kulmerland''), una regione della [[Polonia]] centrale a est del fiume [[Vistola]], e su tutte le terre che i membri dell'Ordine fossero riusciti a conquistare ai Prussiani<ref name="Fridericiana">{{Treccani|ermanno-di-salza_(Federiciana)|Ermanno di Salza|accesso=14 novembre 2018}}</ref>. Centrale nel documento, oltre al riconoscimento per l'Ordine Teutonico di tutti i diritti di sovranità sui territori in questione (tra cui quello di emanare leggi e coniare moneta), è anche l'assegnazione all'Ordine del compito di conquista di una terra ancora pagana, in vista della sua [[evangelizzazione]].
::@Elioa, tu fai un discorso estremamente razionale: non possono essere trattati allo stesso modo i link a siti congruenti alla "voce" di cui si parla e che forniscono notizie complementari utili ai visitatori rispetto a siti che sono pieni di pubblicità. Io aggiungo anche che vengono trattati, inoltre, alla stessa stregua i siti che nelle normali "scale" di rank in uso hanno già raggiunto livelli elevati con siti alla disperata ricerca di "mezzucci" per raggiungere tali risultati. Nella democrazia ateniese vi era la profonda convinzione che i discorsi razionali presto o tardi, riuscivano a "coagulare"la volontà della maggioranza.
::É ugualmente irrazionale trattare nello stesso modo siti soggetti a copyright e siti copyleft. il vero sistema di attenuare il problema del copyviol è quello di creare una "catena tra i siti GFDL, ma stranamente e, ripeto, del tutto irrazionalmente, questo argomento viene trascurato.
::Speriamo che anche in wikipedia ci possa essere una ulteriore conferma della validità del valore della razionalità. Va però, prima, verificato se si riescono a realizzare le premesse per mettere in discussione alcuni "dogmi" che sono spesso solo l'esasperazione di principi di esperienza originariamente corretti, ma la cui applicazione "tralaticia" ha portato a conseguenze irrazionali. Ma lo ripeto in democrazia la maggioranza ha sempre ragione e per "contarsi" anche su un singolo punto bisogna prima contare su un consenso diffuso.
::Quanto a Canale 58 c'è sempre una sorta di maledizione.Qualcuno riesce sempre a trovare qualche errore "formale" per giustificare la soppressione del discorso. probabilmente sarebbe opportuno rivolgersi a qualche mago per toglere il malocchio. altrimenti se rimaniamo nell'ambito delle "cose razionali" non capiremmo la casualità delle coicidenze--[[Utente:Mizardellorsa|Mizardellorsa]] 18:39, 3 mar 2007 (CET)
:::"''siti alla disperata ricerca di "mezzucci" per raggiungere tali risultati''". Scusami se mi intrometto. Anche il tuo browser visualizza almeno tre bottoni di siti che servono ad aumentare il PR, nella homepage di un sito che conosciamo bene? La ns fortuna è che Wikipedia ha il nofollow, e nessun sito può più sfruttarci a scopo promozionale. A meno che non trovi una formula alternativa al semplice link, s'intende. Saluti. --[[Discussioni_utente:Elitre|Elitre <small>(ma il copyviol è emergenza sempre)</small>]] 21:45, 3 mar 2007 (CET)
 
==== La [[Battaglia di Cortenuova sull'Oglio|battaglia di Cortenuova]] ====
::C'è, però un fatto: la gerarchia dellgli obiettivi. A mio parere l'obiettivo centrale è "fare una bella enciclopedia, completa credibile obiettiva" La lotta allo spam è valida nella misura in cui è funzionale all'obiettivo centrale, non quando è fine a se stessa. Nel caso segnalato da Eloa mi sembra che almeno un dibattito sereno sarebbe doveroso --[[Utente:Mizardellorsa|Mizardellorsa]] 22:00, 3 mar 2007 (CET)
Il sovrano svevo in effetti non era mai venuto meno ai suoi propositi di sottomettere l'Italia all'impero germanico, favorendo l'instaurarsi di signorie ghibelline a lui amiche (la più potente fu quella dei [[Da Romano]] che governava su [[Padova]], [[Vicenza]], [[Verona]] e [[Treviso]]). Il 27 novembre [[1237]] Federico colse una [[Battaglia di Cortenuova sull'Oglio|notevole vittoria]] sulla [[Lega Lombarda]] a [[Cortenuova]], conquistando il [[Carroccio]] che inviò in omaggio al papa.
:::Se non cambiamo discorso è anche meglio (IMHO). --[[Discussioni_utente:Elitre|Elitre <small>(ma il copyviol è emergenza sempre)</small>]] 22:53, 3 mar 2007 (CET)
Il mio discorso mi sembra sempre lo stesso: Il caso proposto da Elioa mi sembra molto chiaro. Nella voce Telemilano 58 il link era pertinente, indirizzato alla pagina specifica, non riassumibile nella voce stessa--[[Utente:Mizardellorsa|Mizardellorsa]] 23:01, 3 mar 2007 (CET)
::Il mio è molto diverso, parla di un utente che conosce benissimo i meccanismi del PR e che come ci ha confermato un CU qualche settimana fa inseriva link e opinioni da sloggato fingendo di cadere dalle nuvole in merito alle ns policy. Suggerimento: di ogni questione comunque si dovrebbe parlare nella pagina di discussione relativa. --[[Discussioni_utente:Elitre|Elitre <small>(ma il copyviol è emergenza sempre)</small>]] 23:08, 3 mar 2007 (CET)
::Se intendi dire sulla discussione di Telemilano 58, ho ripreso la questione in quella sede.--[[Utente:Mizardellorsa|Mizardellorsa]] 00:30, 4 mar 2007 (CET)
Cosa intendete dire "che conosce benissimo i meccanismi del PR e che come ci ha confermato un CU qualche settimana fa inseriva link e opinioni da sloggato fingendo di cadere dalle nuvole in merito alle ns policy"?? di cosa state parlado? a chi vi riferite??--[[Utente:Elioa|Elioa]] 01:36, 4 mar 2007 (CET)
:::Del tuo sito e di [http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Wikipedia%3ACheck_user%2FRichieste&diff=5744684&oldid=5744132 te]. Perché, nella talk di Mizar si parla anche d'altro? --[[Discussioni_utente:Elitre|Elitre <small>(ma il copyviol è emergenza sempre)</small>]] 01:42, 4 mar 2007 (CET)
 
Dopo questa sconfitta la Lega Lombarda si sciolse, [[Lodi]], [[Novara]], Vercelli, [[Chieri]] e [[Savona]] si sottomisero al potere imperiale, mentre [[Amedeo IV di Savoia]] e [[Bonifacio II del Monferrato]] riconfermarono la loro adesione alla causa ghibellina: Federico II era all'apice della sua potenza in [[Italia]]<ref name=corte2>{{cita web|nome=Renato|cognome=Russo|url=http://www.stupormundi.it/legislator8.htm|titolo=La battaglia di Cortenuova|accesso=31 marzo 2010|sito=stupormundi.it|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080225121554/http://www.stupormundi.it/legislator8.htm|dataarchivio=25 febbraio 2008}}</ref>. Milano, che, erroneamente, non fu assediata da Federico II (la città era ora molto debole dal punto di vista militare)<ref name=corte3>{{cita web|url=http://www.arsbellica.it/pagine/medievale/Cortenuova/Cortenuova.html#ducicor|titolo=Battaglia di Cortenuova - 27 novembre 1237|accesso=31 marzo 2010|sito=arsbellica.it}}</ref>, si offrì di firmare una pace, ma le eccessive pretese dell'Imperatore spinsero i milanesi a una nuova resistenza. Fu così che l'Imperatore non sfruttò il grande successo di Cortenuova, infatti non riuscì più a entrare nella città lombarda, e anche l'[[assedio di Brescia]] fu tolto nel [[1238]].
Del mio sito?? Chi e' Mizar? che io non ho la fortuna o la sfortuna di conoscere???--[[Utente:Elioa|Elioa]] 10:54, 4 mar 2007 (CET)
 
=== Di nuovo in lotta col papato ===
Complimenti a elite che ha fatto una proposta per bloccarmi per Spam, di quale spam si parla ??? --[[Utente:Elioa|Elioa]] 11:02, 4 mar 2007 (CET)
==== La questione sarda e la nuova scomunica ====
L'anno successivo il figlio [[Enzo di Sardegna|Enzo]] (o Enzio) sposò [[Adelasia di Torres]], vedova di [[Ubaldo Visconti]], giudice di [[Giudicato di Torres|Torres]] e [[Gallura]] e Federico lo nominò [[Re di Sardegna]]. Ciò non poteva essere accettato dal papa, visto che la [[Sardegna]] era stata promessa in successione al papa dalla stessa Adelasia. Alle rimostranze del pontefice, Federico rispose nel marzo [[1239]] tentando di sollevargli contro la curia, ma il papa scagliò subito contro di lui la scomunica durante la [[settimana santa]]<ref>Sulla data esatta di questa scomunica gli storici sono in disaccordo tra il 20 marzo, [[domenica delle Palme]], indicato dal Kamp, e il 24 marzo, [[giovedì santo]], secondo il Pinzi; lo storico gesuita Hans Wolter sostiene, con una interessante indicazione, che Federico sarebbe stato scomunicato domenica 20 marzo e la scomunica sarebbe stata reiterata dal papa il successivo giovedì 24, durante i riti del giovedì santo. cfr. {{Cita libro|Hubert|Jedin|wkautore=Hubert Jedin|Storia della Chiesa|Jaka Book|1999}}, Civitas Medievale, vol.V/1, articolo di Hans Wolter S.I.</ref>, indicendo successivamente un concilio a Roma per la Pasqua del [[1241]]. Federico, per impedire lo svolgimento del Concilio che avrebbe confermato solennemente la sua scomunica, bloccò le vie di terra per [[Roma]] e fece catturare due cardinali e molti prelati, in viaggio per mare con navi della flotta genovese, da navi della flotta pisana guidate dal figlio Enzo, con una [[Battaglia dell'Isola del Giglio|battaglia navale]] avvenuta presso l'[[isola del Giglio]] (3 maggio [[1241]]). Le truppe imperiali giunsero alle porte di Roma, ma il 22 agosto [[1241]] l'anziano papa Gregorio IX morì<ref>"Colui che rifiutò la pace e le trattative e solo intese alla discordia, non doveva oltrepassare i confini dell'agosto (''augustus'') vendicatore: egli che operò a offesa dell'Augusto". (Elogio funebre di papa Gregorio pronunciato da Federico II).</ref> e Federico, dichiarando diplomaticamente che lui combatteva il papa ma non la Chiesa (egli era sempre sotto scomunica), si ritirò in Sicilia.
 
==== Il nuovo papa ====
@elitre. La questione assolutamente inconferente. In questa discussione (figlia di una vecchia diatriba con Lilja, vedi caso, proprio sulla voce Telemilano 58) si sta parlando di una questione diversa. Eloa, loggato o sloggato che sia, fa presente che è stato tolto il link ad una pagina di un suo sito dove riassume la vicenda del passaggio da Telemilanocavo, Telemilano; Telemilano 58, Canale 5. A suo tempo nella pagina di discussione della voce "Telemilano 58" avevo espresso l'esigenza di completarla con un link ad una una certa pagina di un certo sito. Del resto per le Tv di trent'anni fa non si può certo applicare la norma che autorizza il link al sito ufficiale, anche perchè tra l'altro c'è un evidente contrasto tra chi ne era il proprietario 30 anni fa e chi ne è diventato proprietario successivamente. Tra l'altro non mi sembra veramente NPOV l'attuale situazione dei collegamenti esterni della voce Telemilano 58, dove l'unico link esterno è a una pagina di un organo di partito. La pagina invece linkata da Eloa contiene una ricostruzione storica non di parte.
Dopo la morte di Gregorio IX, venne eletto papa Goffredo Castiglioni, che prese il nome di [[Celestino IV]], ma che morì dopo soli diciassette giorni di pontificato. I molti ecclesiastici ancora prigionieri di Federico e l'incombente minaccia delle sue truppe alle porte di Roma provocarono una vacanza del soglio pontificio di un anno e mezzo, periodo durante il quale si svolsero frenetiche trattative. Infine l'[[conclave|elezione papale]] si tenne ad [[Anagni]] e fu eletto, il 25 giugno [[1243]], il genovese Sinibaldo Fieschi che prese il [[nome pontificale]] di [[Innocenzo IV]]. Innocenzo tentò inizialmente di trovare un accordo con Federico, ma la rivolta scoppiata in quei mesi contro l'imperatore a [[Viterbo]], preparata e portata avanti dal cardinale [[Raniero Capocci|Capocci]] e che si concluse con una clamorosa sconfitta dell'esercito imperiale, costrinse il sovrano svevo a trovare, suo malgrado, un'intesa con il papa. Il 31 marzo [[1244]] fu stilata in Laterano una bozza di accordo fra Federico e Innocenzo IV che prevedeva, in cambio del ritiro della scomunica, la restituzione di tutte le terre pontificie occupate dall'imperatore. L'accordo peraltro non fu mai ratificato. Tra il [[1243]] e il [[1246]] Federico II trascorse le stagioni invernali a [[Grosseto]], approfittando del [[clima]] mite e delle aree umide attorno alla città per praticare la caccia, suo passatempo preferito<ref>La permanenza nella città [[Maremma grossetana|maremmana]] indusse l'imperatore a concedere il riconoscimento imperiale al libero comune di Grosseto.</ref>.
 
In quegli stessi decenni circolarono in Italia diverse opere di impronta [[Escatologia (Bibbia)|apocalittica]], che attribuivano a Federico un ruolo di protagonista nella riforma della Chiesa. In particolare, il commento al [[profeta Geremia]] ''Super Hieremiam'' (attribuito [[pseudoepigrafia|pseudoepigraficamente]] a [[Gioacchino da Fiore]] ma prodotto forse entro ambigui ambienti [[cistercensi]] o [[florensi]] e rielaborato e aggiornato entro ambienti, egualmente poco affidabili, di [[Francescani spirituali#La dissidenza francescana prima degli Spirituali|francescani rigoristi]]) riconosceva a Federico II un ruolo incredibilmente e paradossalmente provvidenziale, proprio in quanto atteso persecutore apocalittico della Chiesa corrotta e in special modo dei [[cardinale|cardinali]].<ref>R.E. Lerner, "Federico II mitizzato e ridimensionato post mortem nell'escatologia francescano-gioachimita" in: Idem, ''Refrigerio dei santi: Gioacchino da Fiore e l'escatologia medievale'', Roma: Viella, 1995, pp. 147-167. G.L. Potestà, "Federico III d'Aragona re di Sicilia nelle attese apocalittiche di Dolcino" in: A. Rotondo ed., Studia humanitatis: Saggi in onore di Roberto Osculati, Roma: Viella, 2011, p. 233.</ref>
Da parte mia, riconoscendo molto più "informativa" la pagina proposta da Eloa in tutt'altro sito rispetto a quello da me allora pensata, peroro la sua proposta che, come vedi è diversa dalla mia originaria. Questo è il tema e ti rivolgo la preghiera di attenertene: Anche nei salotti chi è padrone di casa, del resto ha l'obbligo di etichetta di disciplinare la conversazione perchè non scada in rissa.
 
==== Il declino ====
Del resto, come ha già detto Gianfranco, se l'obiettivo comune è di scrivere al meglio le voci, un punto di incontro può essere facilmente trovato, se invece sono altri, meglio dirli.
[[File:Federico II Parma.jpg|miniatura|upright=1.3|La disfatta di Vittoria, presso Parma (1248)]]
Sostenere che l'unica "verità" likabile su Telemilano è quella espressa da un partito non mi sembra molto enciclopedico.--[[Utente:Mizardellorsa|Mizardellorsa]] 10:26, 4 mar 2007 (CET)
Papa Innocenzo IV decise di indire un Concilio per confermare la scomunica a Federico e far nominare un altro imperatore, rivolgendosi ai suoi nemici che in Germania erano numerosi. Giunto a [[Lione]]<ref>Per eludere la sorveglianza delle truppe imperiali che stazionavano pericolosamente vicino a Viterbo, Innocenzo si recò travestito a [[Civitavecchia]] ove si imbarcò su galee genovesi, transitò da Genova, sua patria originaria, e quindi giunse a Lione, città sotto il controllo del re di Francia.</ref> svolse un'intensa attività diplomatica presso i nobili tedeschi e indisse un [[Concilio di Lione I|Concilio]] che si aprì il 28 giugno [[1245]]. Inoltre, durante il concilio, il cardinale [[Raniero Capocci]], acerrimo nemico dell'imperatore che voleva allontanare ogni possibilità di accordo, fece circolare nella città francese due ''libelli'' da lui ispirati nei quali Federico veniva dipinto come un ''eretico'' e un ''anticristo''<ref>I titoli dei due ''libelli'' erano ''Aspidis nova'' e ''Iuxta vaticinium Ysaiae'' e in essi il Capocci si avvaleva di argomentazioni di difficile interpretazione e talora anche false; i libelli ebbero comunque grande successo tra i ''padri conciliari'' e contribuirono certo alla deposizione di Federico. V. [[Norbert Kamp]], ''Raniero Capocci'', op. cit.. Da notare come il Kamp, uno dei massimi studiosi ''federiciani'', attribuisca grande importanza alle azioni svolte da Raniero Capocci con autentico ''odio'', sia pure temperato da motivazioni mistiche, nei confronti di Federico: secondo lo studioso tedesco dietro la politica anti-sveva prima di [[Gregorio IX]], poi di [[Innocenzo IV]], vi sarebbe stato quasi sempre il cardinale viterbese.</ref>. Da notare che Lione, sebbene formalmente in [[Borgogna]], quindi di proprietà dell'imperatore, era fuori dal tiro del sovrano svevo ed era sotto la protezione del re di Francia.
::No, la mia "intromissione" batteva sin dall'inizio solo su un altro punto, sul quale credo tu ti sia ravveduto a sufficienza, e questo spiega anche perché giustamente ti sei un po' seccato di fare da tramite tra me e qualcun altro. Arrivederci e buon lavoro --[[Discussioni_utente:Elitre|Elitre <small>(ma il copyviol è emergenza sempre)</small>]] 13:28, 4 mar 2007 (CET)
 
Il concilio non solo confermò la scomunica a Federico, ma addirittura lo depose<ref>La ''deposizione'' dell'imperatore venne promulgata con una [[bolla papale]] e non con una ''deliberazione conciliare''.</ref>, sciogliendo sudditi e vassalli dall'obbligo di fedeltà, e invitò i nobili elettori tedeschi a proclamare un altro imperatore, bandendo contro Federico una nuova crociata. Non tutta la Cristianità però accettò quanto deliberato nel concilio, che si era tenuto in condizioni non troppo chiare. Il papa aveva finto fino all'ultimo di voler patteggiare con Federico e molti si domandarono se fosse giusto un provvedimento così grave contro l'imperatore in un momento in cui nuove minacce si affacciavano all'orizzonte (l'offensiva [[Mongoli|mongola]]).
Veramente mi sono seccato ... di essere accusato di tutto e di piu' per cose che non ho fatto... poi non comprendo perche' in alcuni argomenti ci sono da 4 a 8 link allo stesso sito... non comprendo inoltre, alcuni argomenti, dove ci sono link a siti pieni di pubblicita' i quali non portano nessun contributo agli argomenti stessi... --[[Utente:Elioa|Elioa]] 14:13, 4 mar 2007 (CET)
 
==== La disfatta di Parma ====
Ame, invece, non è dispiaciuto per nulla "intromettermi" perchè mi ha dato il modo di esprimere il mio pensiero.
L'imperatore subì il gravissimo colpo che ne appannò il prestigio e dal [[1245]] gli eventi incominciarono a precipitare. Gli Elettori tedeschi trovarono il nuovo imperatore (in realtà Rex Romanorum o "re dei Romani", titolo che preludeva alla nomina di imperatore) in [[Enrico Raspe]], [[margravio]] di [[Turingia]], che il 5 agosto [[1246]] sconfisse nella [[battaglia di Nidda]] il figlio di Federico, [[Corrado IV di Svevia|Corrado]]. Tuttavia, l'anno successivo, Enrico Raspe morì.
 
Nel febbraio del [[1248]] Federico subì una grave sconfitta nella [[Battaglia di Parma (XIII secolo)|battaglia di Parma]] per opera di [[Gregorio da Montelongo]]. Dopo un assedio durato oltre sei mesi i parmigiani, approfittando dell'assenza dell'imperatore che era andato a caccia nella valle del [[Taro (fiume)|Taro]], uscirono dalla città e attaccarono le truppe imperiali, distruggendo la città-accampamento di Vittoria. L'imperatore riuscì a stento a rifugiarsi a [[Fidenza|San Donnino]], da dove raggiunse poi la fedele alleata [[Cremona]]. L'anno seguente, nella [[battaglia di Fossalta]], perse la vita il figlio [[Riccardo di Teate|Riccardo]] e un altro figlio, [[Enzo di Sardegna|Enzo]], fu catturato dai bolognesi che lo tennero prigioniero fino alla morte ([[1272]])<ref>Il palazzo bolognese in cui fu imprigionato porta il nome di [[Palazzo Re Enzo]].</ref>. Poco dopo Federico subì (o credette di subire) il tradimento di uno dei suoi più fidati consiglieri, [[Pier della Vigna]] (rievocato da [[Dante Alighieri]] nel [[Inferno - Canto tredicesimo|tredicesimo canto]] dell<nowiki>'</nowiki>''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'').
Vedi Elitre, tu sei convinta che ciascuno che fa un link ad un sito a lui vicino lo faccia per "spammare". Io sono invece convinto che la motivazione prevante in molti casi è per "completare" un discorso fatto contribuendo a stendere una voce. Devi anche distinguere i settori di appartenenza delle voci. Se sceivi qualche cosa sugli agronomi medioevali, (vedi ad esempio le voci Geoponica, Cassiano Basso, ibn al Awwam, de Crescenzi) ti viene istintivo completare il discorso con riferimenti bibliografici rispetto a libri. Se ti occupi di argomenti di estrema attualità se non vuoi fare qualche cosa di estremamente ingessato, devi per forza riferirti a documenti web.
Elitr, devi però rispondermi ancora sulla domanda di fondo posta da Eloa: Perchè alla voce Telemilano 58 ha legittimazione ad esistere solo un link ad un sito di partito e non quello alla più completa pagina sull'argomento? Ti pare conforme a uno spirito enciclopedico?--[[Utente:Mizardellorsa|Mizardellorsa]] 14:46, 4 mar 2007 (CET)
:Gentile Mizardellorsa, lungi da me il pensiero che inserire collegamenti esterni non serva a completare una voce. Ma sai, quando ne inserisci ripetutamente e da sloggato, forse a pensar male ci si azzecca. Non ho ben presente la voce di cui parli ed è anche probabile che tu abbia ragione, ma le fonti di questo completissimo sito quali sarebbero? Giusto per capire. --[[Discussioni_utente:Elitre|Elitre <small>(ma il copyviol è emergenza sempre)</small>]] 15:11, 4 mar 2007 (CET)
 
La vittoria militare del figlio Corrado sul successore di Raspe, [[Guglielmo II d'Olanda]] avvenuta nel [[1250]], non portò alcun vantaggio per Federico, il quale nel dicembre dello stesso anno morì a causa di un attacco di [[dissenteria]]. Nel suo testamento nominava suo successore il figlio Corrado, ma il papa non solo non riconobbe il testamento ma scomunicò pure Corrado (che morì quattro anni dopo di [[malaria]], nel vano tentativo di ricuperare a sé il [[Regno di Sicilia]]).
@elitre In poche righe poni problemi diversi:
#Ti è facile controllare che il sito di cui parliamo solo su Yahoo ha 650 pagine elencate che spaziano su argomenti disparati del tema della Radiofonia e delle materie più o meno collegate. Fa' l'ipotesi che solo il 5% delle pagine contengano notizie enciclopediche, degne di essere menzionate: sarebbero 33 citazioni. Fatte loggati o sloggati è la stessa cosa. Essere "malpensanti" è molto umano, ma la statistica è una scienza esatta e quindi la probabilità di trovare 33 pagine degne di citazione su 650 è altissima.
#Se vuoi sapere le fonti di queste pagine, chiedile a chi le ha create. Io posso solo dire che il mio giudizio positivo sul contenuto della pagina relativa Telemilano 58 si basa su un fatto che ho messo sulla relativa pagina di discussione in epoca assolutamente non sospetta: il 28 ottobre scorso. Nel convegno sulle televisioni locali avvenuta a Desenzano del Garda una delle relatori era Giacomo Properrzj, precedente proprietario di Telemilanocavo e un altro relatore era Paolo Romani, già sottosegretario del Governo Berlusconi, ma in gioventù uno dei protagonisti del Far Wet televisivo ed è quindi un "teste" molto attendibile e "trasversale". Le notizie emerse nel dibattito coincidono perfettamente con la pagina "cancellata". L'attesa pubblicazione degli atti del convegno in una pubblicazione su "carta" non è ancora avvenuta, ma su tali notizie si è allineata tutta la serie di pubblicazioni intervenute nel frattempo.
*Ero stato io stesso, dopo la rimozione di un link troppo generico ad un altro "sito contenitore, a mettere un link al sito ufficiale del partito "Forza Italia" per fornire una "campana" mettendo in "discussione" l'avviso che non appena disponibile avrei inserito il link all'Altra campana". Poi di sua iniziativa qualcuno aveva inserito un link alla pagina del sito ora in questione. Ma se questo inserimento viene cancellato, sono il primo a chiedere di "censurare" il link al sito di Forza Italia che, altrimenti sarebbe gravemente asimmetrico
*Se non si ristabilisce sugli argomenti radiotelevisivi un clima più sereno, è molto meglio per me occuparmi di tutti gli altri argomenti ma non di radiotelevisione. --[[Utente:Mizardellorsa|Mizardellorsa]] 19:22, 4 mar 2007 (CET)
:Mizar, io non mi intendo dell'argomento e confido che un confronto tra esperti (o almeno appassionati) basti a migliorare le voci. Quello che posso fare è ribadire quanto detto in altre sedi: non ho nulla contro chi utilizza dei siti come _documentazione_. Naturalmente mi aspetto che questi siti presentino delle fonti a loro volta, o che quanto meno non li si ritenga come depositari dell'unica verità possibile. D'altra parte il fatto che un sito sia grande non significa che meriti link indiscriminati ovunque, e per questo ed altro quoto Lilja. Buon lavoro, --[[Discussioni_utente:Elitre|Elitre <small>(ma il copyviol è emergenza sempre)</small>]] 16:10, 5 mar 2007 (CET)
 
=== La morte in [[Torremaggiore|Fiorentino di Puglia]] ===
<b>E ora di piantarla</b>
Federico cadde vittima di una grave patologia addominale, forse dovuta a malattie trascurate, durante un soggiorno in Puglia; secondo [[Guido Bonatti]], invece, sarebbe stato avvelenato. Egli, difatti, qualche tempo prima aveva scoperto un complotto, in cui fu coinvolto lo stesso medico di corte. Le sue condizioni apparvero immediatamente di tale gravità che si rinunciò a portarlo nel più fornito ''Palatium'' di [[Lucera]] e la corte dovette riparare nella ''domus'' di [[Fiorentino di Puglia|Fiorentino]], un borgo fortificato nell'agro dell'odierna [[Torremaggiore]], non lontano dalla sede imperiale di Foggia.
Elite mi accusa di cose non veritiere e inventate</b> "inseriva link e opinioni da sloggato fingendo di cadere dalle nuvole in merito alle ns policy"
basta!! perche' Elitre preferisce link a partiti politici depennando link a siti storici e ben documentati?? --[[Utente:Elioa|Elioa]] 15:37, 5 mar 2007 (CET)
 
Leggenda vuole che a Federico fosse stata predetta dall'astrologo di corte, [[Michele Scoto]], la morte ''sub flore'', ragione per la quale pare egli abbia sempre evitato di recarsi a Firenze. Allorché fu informato del nome del borgo in cui infermo era stato condotto per le cure necessarie, Castel Fiorentino per l'appunto, Federico, comprese e accettò la prossimità della fine.
== Re: Aiazzone e correlate ==
[[File:Tomb of Frederick II, Holy Roman Emperor - Cathedral of Palermo - Italy 2015.jpg|miniatura|sinistra|verticale|Il sarcofago di Federico II nella [[Cattedrale di Palermo]]]]
 
Stando al racconto del cronista inglese [[Matthew Paris]] († 1259) – non confermato però da altre fonti&nbsp;– l'imperatore, sentendosi in punto di morte, volle indossare l'abito [[cistercense]] e dettare così le sue ultime volontà nelle poche ore di lucidità. Il testamento, dettato alla presenza dei massimi rappresentanti dell'Impero, reca la data del 7 dicembre 1250, secondo alcune fonti<ref>{{cita libro | nome= Vittorio| cognome= Gleijeses| titolo= La storia di Napoli dalle origini ai nostri giorni| anno= 1974| editore=Napoli| città= Societa Editrice Meridionale|p=264}}</ref><ref>{{cita libro | nome= Mario| cognome= Bernabò Silorata| titolo= Federico II di Svevia: saggezza di un imperatore| anno= 1993| editore=Convivio | città= Firenze|p=14}}</ref><ref>{{cita libro | nome= Renato| cognome=Russo | titolo= Federico II e la Puglia| anno= 2000| editore=Editrice Rotas | città= Barletta|p=169}}</ref>. Tuttavia, da recenti ultimi studi<ref>{{Treccani|testamenti-di-federico-ii_(Federiciana)|I testamenti di Federico II|autore=Theo Kölzer}}</ref>, sarebbero almeno due i testamenti. La sua fine fu rapida e sorprese i contemporanei, tanto che alcuni cronisti anti-imperiali diedero adito alla voce, storicamente infondata, secondo cui l'imperatore era stato ucciso da Manfredi, il figlio illegittimo che in effetti gli successe in Sicilia. Una nota miniatura raffigura persino il [[Manfredi di Sicilia|principe]] mentre soffoca col cuscino il padre morente.
Ciao, mi spiace che non riusciate a trovare una forma di intesa, se entrambi codividete, come credo, l'interesse a che le voci siano redatte al meglio. Ma oltre che consigliarvi di guardarvi con più disponibilità, dal momento che siete parte del medesimo progetto, non mi spetta; ciò malgrado continuo a sperare. Nel merito, vediamo cosa possiamo fare - tutti insieme - per migliorare appunto le voci. L'interesse fondamentale sono le voci, se poi c'è anche piacere di rapportarsi, ed io mi auguro che ci sia, il lavoro oltre ad essere più gradevole, si rivelerà anche più utile :-) --[[Utente:Gianfranco|g]] 00:22, 2 mar 2007 (CET)
 
La salma di Federico fu sommariamente imbalsamata, i funerali si svolsero nella sede imperiale di Foggia, per sua espressa volontà il cuore venne deposto in un'urna collocata nel Duomo, la sua salma omaggiata dalla presenza di moltitudini di sudditi venne [[Esposizione pubblica della salma|esposta]] per qualche giorno; fu poi trasportato a Palermo, per essere tumulato in [[duomo di Palermo|Cattedrale]], entro il sepolcro di [[porfido rosso antico]], come voleva la tradizione normanno-sveva, accanto alla madre Costanza, al padre [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]] e al nonno [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]].
===Ti ringrazio per l'intervento distensivo===
::@Gianfranco
::Che molte voci relative alla televisione meritino una riscrittura sono il primo a dirlo. Che la cosa vada fatta con un animo sereno e imparziale, altrettanto.
::Vediamo ad esempio il passaggio relativo all'Auditel. L'espressione va effettivamente documentata, ma i dati sono appunto questi: Il governo ha posto la riforma dell'Auditel tra le priorità della sua "politica televisiva". I nodi sono i soliti "governance" dell'Auditel stesso da riequilibrare, necessità di "contare" non solo il segnale "analogico" ma anche il digitale, in particolare il satellitare prima escluso, riequilibrio del "campione statistico" tra dati relativi al territorio "coperto" dai segnali televisivi e dati relativi alla "popolazione servita". Sono concetti a prima vista difficili, ma che con lo sforzo di tutti possono essere spiegati in modo chiaro per il visitatore anche occasionale senza scrivere romanzi. Se la frase "abilmente manipolati" è effettivamente troppo riduttiva, negare che anche dalle autorità preposte ai controlli pubblici il precedente metodo di rilevazione Auditel era contestato mi sembra una semplificazione altrettanto colpevole.
::Allo stesso modo non è certo una invenzione nè mia nè dei miei "amici" che l'attuale regime di duopolio è contrario al nostro ordinamento giuridico. L'ha detto, in più riprese, la Corte costituzionale. Che la cosa vada spiegata meglio è , lo ripeto, indubbio. Che wikipedia si debba tacere sull'argomento mi sembrerebbe veramente una "pretesa" veramente in contrasto con lo spirito di Wikipedia stessa.
::Per tornare molto modestamente al primo tema, la voce "Aiazzone" se lo desideri ti posso fonire la bibliografia web, (raggruppata per tematiche principali) a cui facevo riferimento, se mi dici un modo di comunicartela senza accusa di spam--[[Utente:Mizardellorsa|Mizardellorsa]] 08:08, 2 mar 2007 (CET)
 
Recentemente il sepolcro è stato riaperto<ref>{{cita testo|autore=Barbara Saporiti|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/11/03/violata-dalla-scienza-la-tomba-di-federico.html|titolo=Violata dalla Scienza la tomba di Federico II |pubblicazione=La Repubblica|data=3 novembre 1998|accesso=25 luglio 2018}}</ref>. Federico giace sul fondo sotto altre due spoglie (quelle di [[Pietro III d'Aragona]] e di una donna dell'età di quasi 30 anni<ref>{{cita testo|autore=Stella Cervasio|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/03/30/federico-ii-irrisolto-il-mistero-del-volto.html|titolo=Federico II, irrisolto il mistero del volto |pubblicazione=La Repubblica|data=30 marzo 2001|accesso=25 luglio 2018}}</ref>, {{senza fonte|forse la moglie di quest'ultimo e nipote di Federico}}). La tomba era stata già ispezionata nel tardo [[XVIII secolo]]: il corpo, nel Settecento, era mummificato e in buone condizioni di conservazione; ne risulta che l'imperatore sia stato inumato con il globo dorato, la spada, calzari di seta, una [[dalmatica]] ricamata con iscrizioni [[cufico|cufiche]] e una corona a cuffia.
==RE:==
Di nulla! :-) Salvare una voce dalla cancellazione (quando possibile) è un contributo che merita una grossa gratificazione, secondo me. Ciao! --[[Utente:Leoman3000|'''Leoman''']][[Discussioni utente:Leoman3000|<span style="color:red;">''3000''</span>]] 18:54, 7 mar 2007 (CET)
 
La tomba imperiale custodita nella Cattedrale era destinata in origine al nonno [[Ruggero II di Sicilia|Ruggero II]], che l'aveva voluta come suo sarcofago per il [[Duomo di Cefalù]]. Il sepolcro inoltre reca i simboli dei quattro [[evangelisti]] e la corona regia.
== [[Ordine dell'aquila bianca]] ==
 
== L'eredità ==
Dov'è l'elenco delle "pagine da cancellare"? --[[Utente:Musso|Musso]] 15:10, 8 mar 2007 (CET)
[[File:Frederick II and eagle.jpg|miniatura|Ritratto di Federico II con il falco dal suo trattato ''[[De arte venandi cum avibus]]'']]
Federico fu chiamato dai suoi contemporanei ''Stupor Mundi'' (Stupore del Mondo), appellativo che deriva dalla sua inestinguibile curiosità intellettuale, un eclettismo che lo portò ad approfondire la [[filosofia]], l'[[astrologia]] (consigliere molto ascoltato fu l'astrologo [[Guido Bonatti]]), la [[matematica]] (ebbe corrispondenza e fu in amicizia con il matematico pisano [[Leonardo Fibonacci]], che gli dedicò il suo ''Liber quadratorum''), l'[[algebra]], la [[Medicina medievale|medicina]] e le [[scienze naturali]] (impiantò a Palermo persino uno zoo, famoso ai suoi tempi, per il numero di animali esotici che conteneva); scrisse anche un libro, un manuale sulla [[falconeria]], il ''[[De arte venandi cum avibus]]'' che fu uno dei primi manoscritti con disegni in tema naturalistico. Si dice che Federico conoscesse ben nove lingue e che fosse un governante molto moderno per i suoi tempi, visto che favorì la [[scienza]]<ref>{{Cita testo |url = http://www.antoniothiery.it/federico%20e%20la%20cultura%20scientifica.htm |autore=Antonio Thiery |titolo=Intellectual Life at the Court of Frederick II Hohenstaufen |pubblicazione=Studies in the History of Art |volume=44, Center for Advanced Study in the Visual Arts, Symposium Papers XXIV |curatore=William Tronzo |editore=University Press of New England |città=Hannover-Londra}}</ref> e professò punti di vista piuttosto avanzati in [[economia]].
 
Alla sua corte soggiornarono uomini di gran cultura di quei tempi quali il poeta errante [[Tannhäuser]], [[Michele Scoto]], che tradusse alcune opere di [[Aristotele]], l'ebreo francese [[Jacob Anatoli]], traduttore di testi scientifici arabi che diffuse la conoscenza in Europa di testi di tradizione araba (in particolare le opere di [[Averroè]]) nonché del pensiero di [[Mosè Maimonide]], l'arabo cristiano [[Teodoro da Antiochia]] e [[Juda ben Salomon Cohen]], grande enciclopedista ebreo.
== Re: Voci in vetrina ==
 
Da una corrispondenza fra Federico e il [[Filosofia islamica|filosofo islamico]] [[Ibn Sab'in]] nacque il testo ''[[Questioni siciliane]]'' (''Al-masāʾil al-Ṣiqilliyya''), redatto dal filosofo per rispondere a cinque quesiti che gli erano stati posti dal regnante svevo.<ref>{{Treccani|ibn-sabin_(Federiciana)|Ibn Sa῾bīn|autore=Bruna Soravia|anno=2005|accesso=16 dicembre 2015}}</ref>
Per il momento no, ci sono ancora delle voci in sospeso sulle lavorazioni, ma sto alternando fra l'agricoltura e l'entomologia (altro ambito che versa in un pauroso stato di desolazione). Purtroppo per stare dietro a tutto bisognerebbe disporre di giornate di 72 ore perché quando mi dedico ad una sezione non riesco a seguire le altre. Una curiosità: per caso l'opera di Saltini ha trattato anche le avversità delle piante? Sarebbe bello tirare fuori degli aspetti storici dalla mosca dell'olivo! --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 15:17, 9 mar 2007 (CET)
 
=== Corte e amministrazione di Federico II ===
:gian (at) cettolini.it Spero però che non siano troppo lunghi. Sono alle prese da diversi giorni con la documentazione relativa alle varie famiglie dei [[Chalcidoidea]] per costruire le relative voci ed è un bel lavoraccio (sono appena a metà). In compenso sta uscendo un bel lavoro, più ampio e completo della wikipedia inglese, l'unica che ha affrontato questa rogna. PS: Dacus oleae è un sinonimo presente ormai solo nei vecchi testi. Ora è usato il nome di [[Bactrocera oleae]], che in realtà è stato coniato dallo stesso autore che ha descritto il Dacus oleae --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 18:25, 9 mar 2007 (CET)
{{vedi anche|Magna Curia}}
Federico, nel regnare, era consigliato e coadiuvato da alcune delle figure più importanti dell'epoca come, ad esempio, i figli [[Enzo di Sardegna|Enzo]] (che resse il governo della Sardegna) e [[Federico di Antiochia|Federico]] (che divenne Vicario generale imperiale in [[Toscana]] e podestà di [[Firenze]]), oltre che [[Galvano Lancia]], [[Taddeo da Sessa]], [[Elia da Cortona]], [[Giovanni da Procida]] o i già citati [[Berardo di Castagna]], [[Corrado III di Scharfenberg]] e [[Pier della Vigna]]. Altro importante diplomatico di Federico fu [[Ermanno di Salza]], Gran Maestro dell'[[Ordine Teutonico]] dal 1209, la cui importanza come mediatore tra papa Gregorio IX e l'Imperatore si vede dal fatto che il buon rapporto stabilitosi tra i due crollò alla scomparsa di Ermanno.
 
=== L'attività legislativa ===
Ottimo Mizardellorsa! ho wikificato la sezione. Puoi aggiornare la bibliografia? Grazie --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 13:19, 11 mar 2007 (CET)
Federico condusse un'intensa attività legislativa: a [[Capua]] e a [[Catania]] nel [[1220]], a [[Messina]] nel [[1221]], a [[Melfi]] nel [[1224]], a [[Siracusa]] nel [[1227]] e a San Germano ([[Cassino]]) nel [[1229]], ma soltanto ad agosto del [[1231]], nel corso di una fastosa cerimonia tenutasi a Melfi, ne promulgò la raccolta organica e armonizzata secondo le sue direttive, avvalendosi di un gruppo di giuristi quali [[Roffredo di Benevento]], [[Pier della Vigna]], l'[[arcivescovo]] [[Giacomo di Capua]] e [[Andrea Bonello da Barletta]]. Questo corpo organico, preso lungamente a modello come base per la fondazione di uno stato moderno, è passato alla storia col nome di [[Costituzioni di Melfi]] (o melfitane), anche se il titolo originale ''[[Constitutiones Regni Siciliarum|Constitutionum Regni Siciliarum libri]]'' rende più esplicita la volontà di Federico di riorganizzare il suo Stato, il [[Regno di Sicilia]]: quest'ultimo, infatti, fu ripartito in undici distretti territoriali detti [[giustizierato|giustizierati]], poiché erano governati da funzionari di propria nomina, i [[giustiziere (funzionario)|giustizieri]], che rispondevano del loro operato in campo amministrativo, penale e religioso a un loro superiore, il [[maestro giustiziere]], referente diretto dell'imperatore che stava al vertice di questa struttura gerarchica di tipo piramidale. Abolì i [[dazio (economia)|dazi]] interni e i freni alle [[importazione|importazioni]] all'interno del suo impero.
 
Gli undici distretti stabiliti da Federico II nelle Costituzioni, furono poi istituiti in tempi diversi. Secondo l'ubicazione geografica possono essere distinti in:
:Grazie della segnalazione (idio- e koinobionti), la definizione che hai messo s'inquadra perfettamente nel contesto in quanto fa riferimento all'etologia di imenotteri parassitoidi.
* '''a) Peninsulari'''
:Per quanto riguarda le voci che hai segnalato (Pomologia e Frutticoltura) ci metterò mano appena posso, ma si tratta di argomenti alquanto vasti e dovrò pensare a come strutturare i contenuti (oltre che a redarli), non è facile. Fra l'altro la pomologia si presenta piuttosto eterogenea ed entrando nello specifico dei singoli fruttiferi si rischia di essere particolarmente lunghi, a meno che non si rimandi poi alle voci specifiche. Insomma, c'è da pensarci su prima di mettersi a scrivere. --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 18:03, 11 mar 2007 (CET)
*# [[Giustizierato d'Abruzzo|Abruzzo]]
*# [[Giustizierato di Basilicata|Basilicata]]
*# [[Calabria Ultra|Calabria]]
*# [[Capitanata]]
*# [[Principato e Terra Beneventana]]
*# [[Terra di Bari (territorio storico)|Terra di Bari]]
*# [[Terra di Lavoro]] e [[Contado di Molise]]
*# [[Terra d'Otranto]]
*# [[Calabria Citra|Valle di Crati e Terra Giordana]]
* '''b) Insulari'''
*: In base al decorso del fiume [[Imera meridionale|Salso]]:
*# [[Sicilia al di qua del Salso]]
*# [[Sicilia al di là del Salso]].
 
Tra queste suddivisioni del Regno ci fu la creazione del ''[[Giustizierato d'Abruzzo]]'' (''Justitiaratus Aprutii'') nel [[1233]] con capitale [[Sulmona]], unendo territori del [[Ducato di Spoleto]] e di [[Benevento]]. Sempre nello stesso periodo Federico concesse la fondazione della città attuale di [[L'Aquila]]. {{citazione|Provvediamo a che nella località Aquila tra Forcona e Amiterno (…) sia costruita una città unitaria che dal nome del luogo, e per questo sotto gli auspici delle nostre vittoriose insegne, decretiamo che debba essere chiamata con il nome di Aquila.|Federico II di Svevia, ''[[Privilegium concessum de constructione Aquilae]]'', [[XIII secolo]]<ref name=Colapietra79>{{Cita|Raffaele Colapietra, Mario Centofanti||Colapietra, 2009}}, pag. 79.</ref>|Providimus ut in loco qui dicitur Aquila inter Furconem et Amiternum (…) unius corporis civitas construatur quam ipsius loci vocabulo et a victricium nostrorum signorum auspiciis Aquilae nomine decernimus titulandam.|lingua=la}}
== Re:Entomologia agraria ==
[[File:Stemma dell'Aquila (Forte spagnolo).JPG|miniatura|Stemma aquilano del casato svevo, presso il Forte spagnolo]]
Lo storico aquilano [[Buccio di Ranallo]] tuttavia attribuisce la fondazione leggendaria della città a 99 "castelli" durante il [[1254]].
 
=== L'Università ===
Ok, inizio a metterci mano stasera. C'è da dire però che la voce si presta per lo più ad un inquadramento storico, comunque ci sono aspetti che s'integrano perfettamente in questa voce, devo pensare a come raccordarli. Ciao --[[Utente:Giancarlodessi|gian_d]] 08:02, 12 mar 2007 (CET)
Il 5 giugno [[1224]], all'età di trent'anni, Federico istituì con editto formale, a [[Napoli]], la prima ''[[Università degli Studi di Napoli Federico II|universitas studiorum]]'' statale e laica della storia d'Occidente, in contrapposizione all'[[Università di Bologna|ateneo di Bologna]], nato come aggregazione privata di studenti e docenti e poi finito sotto il controllo papale.<ref>Fu tuttavia Federico che inviò all'Università di Bologna e ad altre Università le opere del filosofo arabo [[Averroè]], che lui stesso aveva fatto tradurre.</ref> L'università, polarizzata intorno allo ''studium'' di diritto e retorica, contribuì all'affermazione di Napoli quale capitale della scienza giuridica. Napoli non era ancora la capitale del Regno, ma Federico la scelse per la sua posizione strategica e il suo già forte ruolo di polo culturale e intellettuale.<ref>L'università fredericiana, che non ha mai interrotto la sua attività, è stata intitolata al suo fondatore nel [[1987]], assumendo la denominazione di [[Università degli studi di Napoli "Federico II"]], allorché iniziarono i lavori per l'istituzione della [[Seconda Università degli studi di Napoli]], dallo scorporo della prima [[facoltà universitaria|facoltà]] di [[facoltà di medicina|Medicina e Chirurgia]] della prima, decretata nel [[1989]] e attuata nel [[1991]].</ref>
 
==testo= delLa Nicolinipoesia siciliana ===
{{vedi anche|Scuola siciliana}}
Va piu' che bene quello che hai messo, non fa che accrescere la qualita' della voce. Siamo in due a ricordare i bei tempi (ormai lontani) degli esami ...--[[Utente:Bramfab|<span style="color:green;">Bramfab</span>]]<small><span style="color:blue;"> <b>[[Discussioni utente:Bramfab|Parlami]]</b></span></small> 15:58, 15 mar 2007 (CET)
[[File:Diemer Hofhaltunga.jpg|miniatura|upright=1.4|Il ''Cancelliere Aulico'' ricevuto da Federico II, Re di Sicilia, a [[palazzo della Favara]] di [[Palermo]] con letterati, artisti e studiosi siciliani]]
Contribuì a far nascere la [[letteratura italiana]] e in questo senso ebbe importanza fondamentale la ''[[Scuola siciliana]]'' o anche Scuola poetica siciliana che nacque tra il 1230 e il 1250, che ingentilì il [[Latino volgare|volgare]] siculo con il [[Lingua occitana|provenzale]], e i cui moduli espressivi e tematiche dominanti furono successivamente ripresi dalla lirica della [[Scuola toscana]]. Gli sono inoltre attribuite quattro canzoni. Appassionato della cultura araba, fece tradurre molte opere da quella lingua e fu quasi sempre in ottimi rapporti con gli esponenti di quella cultura al punto da guadagnarsi il soprannome (fra i tanti) di "sultano battezzato".
 
Nella corte era presente un gruppo di poeti, per lo più funzionari, che scrivevano in volgare meridionale. Nella corte di Federico si costituì una [[scuola siciliana|scuola poetica siciliana]] al quale si deve l'invenzione di una nuova metrica, il [[sonetto]].
== aziende e tv ==
 
=== ''De arte venandi cum avibus'' ===
ciao, sono poco online in questi giorni, ma naturalmente sono disponibile per ciò che possa essere d'utilità. Ho messo mano alla voce [[Aiazzone]] ed ho lasciato delle note in talk sulle modifiche apportate. Io spero che il senso della revisione sia condiviso, come sempre l'interesse cui guardare è che la voce risponda ai nostri canoni. Partendo da questa possiamo magari lavorare anche sulle altre e vedere di omogeneizzare tutte queste voci :-) --[[Utente:Gianfranco|g]] 20:07, 15 mar 2007 (CET)
[[File:De Arte Venandi com Avibus.jpg|miniatura|upright=1.4|Particolare del folio 16 ''recto'' del trattato ''[[De arte venandi cum avibus]]'']]
 
Federico II non fu solo un mecenate, ma anch'egli si cimentò in un'opera letteraria: ''[[De arte venandi cum avibus]]''. La traduzione letterale del titolo di quest'opera di Federico II è ''L'arte di cacciare con gli uccelli'', e di essa molte copie, illustrate nel [[XIII secolo|XIII]] e [[XIV secolo]], ancora sopravvivono.
== Sbloccato ==
 
Il ''De arte venandi'' è un [[Trattato (opera)|trattato]] nato innanzitutto dall'osservazione, che non ha nulla delle enciclopedie zoologiche fino ad allora redatte (i [[bestiari]] intrisi di mitologia, teologia e superstizione). In esso i problemi di [[ornitologia]], di allevamento, di addestramento e di [[caccia]] sono trattati con attenzione al principio dell'osservazione diretta e dell'esperienza, con assoluto spirito di indipendenza rispetto alla trattatistica precedente, per questo lo scritto rappresenta un fondamentale passo verso la scienza "moderna".
Solo che le voci su cui insiste sono più d'una... Vediamo come va. Grazie. Ciao. --[[Utente:AmonSûl|Amon]][[Discussioni utente:AmonSûl|(☎<small> telefono-casa...</small>)]] 14:05, 17 mar 2007 (CET)
 
Federico era un cacciatore appassionato. Le battute di caccia erano in quei tempi un modo per socializzare con persone dello stesso rango, per esercitarsi nell'uso delle armi e per rappresentare il potere. Il suo hobby preferito era la caccia con il falco addestrato, attività molto costosa e quindi elitaria: un falco addestrato veniva a costare infatti quasi quanto un intero podere. La caccia con i falchi per Federico non era un passatempo vero e proprio ma una scienza. Egli si procurò trattati di [[ornitologia]] e caccia, e, in base a ordini dell'imperatore, questi testi furono raccolti in un codice miscellaneo, concepito come un libro sulla [[falconeria]]. Le fonti non sono certe se Federico abbia scritto personalmente il libro, ma sicuramente egli partecipò alla sua redazione esponendo i propri punti di vista: il ''De arte venandi cum avibus'' rappresenta pertanto una trattazione molto moderna sia sui metodi di cattura e addestramento dei falchi, sia sulle tecniche di caccia della selvaggina con l'uso dei falchi addestrati.
== E allora? ==
Se inciampo su *una* modifica in cui viene citata l'affermazione di un terzo, senza che vi sia un riferimento permetti che lo faccio presente all'autore? E' un problema? Io non soglio addentrarmi in argomenti che non conosco, se tu ti senti di farlo, libero di farlo. Magari evitando sarcasmi. Grazie. --<tt>'''[[Utente:Civvì|Civvì]]'''</tt> [[Discussioni utente:Civvì|<small>(talk)</small>]] 15:43, 19 mar 2007 (CET)
 
=== Le arti figurative ===
:Tra l'altro è un IP dinamico, è perfettamente inutile tentare di comunicare tre ore dopo l'ultimo edit quando plausibilmente l'utente si è ormai disconnesso. --<tt>'''[[Utente:Civvì|Civvì]]'''</tt> [[Discussioni utente:Civvì|<small>(talk)</small>]] 15:49, 19 mar 2007 (CET)
[[File:Busto di Federico II di Svevia.jpg|miniatura|sinistra|Presunto busto di Federico II<ref>[[Hubert Houben]], ''Federico II. Imperatore, uomo, mito'', 2009, tav. 12 (pp. 96-97) e p. 132.</ref>, al [[Castello di Barletta]]]]
Tuttavia se è inutile discutere con un "anonimo" con l'IP variabile, la regola vale per tutti.--[[Utente:Mizardellorsa|Mizardellorsa]] 16:44, 19 mar 2007 (CET)
 
Federico II, essendo un generoso [[mecenatismo|mecenate]], ospitò alla sua corte numerosi artisti provenienti dai territori dell'impero in particolare dalla Germania; le novità del gotico tedesco, che proprio in quegli anni produceva opere di rinnovato naturalismo come il ''[[Cavaliere di Bamberga]]'' del [[Duomo di Bamberga]] (ante [[1237]], alto 267&nbsp;cm), dove era raffigurato un ritratto dell'imperatore stesso riprendendo l'iconografia delle statue equestri antiche. Inoltre all'epoca del padre Enrico VI e poi con Federico II, i cavalieri teutonici si insediarono in Italia meridionale (in particolare in Sicilia) e portando con loro le novità del gotico europeo che rappresentano le più antiche testimonianze di questo stile in Italia, un esempio importante la [[Chiesa di Santa Maria Alemanna]] a [[Messina]]. Successivamente, Federico II invitò nel sud-Italia i [[cistercensi]] già nel [[1224]], i quali diffusero il loro sobrio stile gotico nell'architettura (abbazie laziali [[abbazia di Fossanova|di Fossanova]] e [[abbazia di Casamari|Casamari]]).
::Ultime, spero, precisazioni.
# Ho scritto all'IP alle ore 12.16, quando, come puoi notare dall'orario dei suoi contributi stava ancora editando la voce. Se poi ha letto o non ha letto non è dato di saperlo.
# Non vedo quale sia la differenza fra un IP anonimo e un utente registrato, di solito cerco di indicare ad utenti "nuovi" le pagine di aiuto corrette spiegando loro eventuali aspetti migliorabili o modi di "fare le cose" più corretti o conformi, non vedo perché non dovrei farlo con un anonimo, tra l'altro nel patrolling l'ho sempre fatto e lo si è sempre fatto, per cui non vedo nemmeno motivi di sorpresa.
# Non ho mai parlato di ''regole'', ti ho solo fatto presente che scrivere sulla pagina di discussione di un IP dinamico ''tre ore dopo l'ultimo'' edit è piuttosto inutile. Cerchiamo di non inventarci regole dove non ce ne sono, abbiamo già problemi a far rispettare le linee guida esistenti ;-)
# Per eventuali chiarimenti sul modo di fare patrolling (che non vuol né dire azzannare la gente, ma nemmeno farsi carico di ogni imprecisione commessa, non regaliamo pesce preferiamo indicare come si pesca, per intenderci) esite l'apposita pagina di [[Wikipedia:RC Patrolling]].
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi. --<tt>'''[[Utente:Civvì|Civvì]]'''</tt> [[Discussioni utente:Civvì|<small>(talk)</small>]] 08:16, 20 mar 2007 (CET)
 
Oltre alla ricezione delle novità gotiche, Federico promosse anche attivamente il recupero di modelli classici, sia riusando opere antiche, sia facendone fare di nuove secondo i canoni romani: per esempio le monete auree da lui fatte coniare (gli [[augustale|augustali]]) presentano il suo ritratto idealizzato di profilo, e numerosi sono i rilievi che ricordano la ritrattistica imperiale romana (al già citato Duomo di Bamberga, alla distrutta [[Porta di Capua]], eccetera). In queste opere si nota una robustezza che ricorda l'arte romana provinciale, una fluente [[Plasticità (arte)|plasticità]], come nei realistici panneggi, e gli intenti ritrattistici. Tra i rilievi superstiti della [[Porta di Capua]] esiste anche un ''Busto di imperatore'': se si trattasse delle vere fattezze del sovrano saremmo di fronte al primo ritratto pervenutoci dell'arte post-classica, un primato altrimenti stabilito dal ''[[Ritratto di Carlo d'Angiò]]'' di [[Arnolfo di Cambio]].<ref>{{Cita libro |autore = Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari |titolo = I tempi dell'arte |volume = 1 |editore = Bompiani |città = Milano |anno = 1999 |isbn = 88-451-7107-8}}</ref>
==Telecolor==
Tolto template di dubbio. Cmq: come fa una tv privata a nascere nel 1972? Questo si dovrebbe spiegare un po' meglio, ed anche il cambio di nome. Ciao --[[Utente:LucaLuca|Luca]]''[[Discussioni utente:LucaLuca|Luca]]'' 23:57, 22 mar 2007 (CET)
:Ti credo - cmq lo scetticismo in sé non è negativo, e non era non era del tutto immotivato. Una cosa è il lancio ed una l'autorizzazione. E poi si tratta di una voce creata da un utente anonimo. In ogni caso non ti disturbo più, buon lavoro, ciao --[[Utente:LucaLuca|Luca]]''[[Discussioni utente:LucaLuca|Luca]]'' 00:18, 23 mar 2007 (CET)
::giusto così --[[Utente:LucaLuca|Luca]]''[[Discussioni utente:LucaLuca|Luca]]'' 00:31, 23 mar 2007 (CET)
 
La seconda corrente predominante all'epoca di Federico, dopo quella classicista, fu quella naturalistica. Lo stesso Federico II nel ''[[De arte venandi cum avibus]]'' scriveva come si dovesse rappresentare le cose che esistono così come sono (''ea quae sunt sicut sunt''), un suggerimento che si può per esempio riscontrare nell'originalissimo capitello attribuito a [[Bartolomeo da Foggia]] e conservato al [[Metropolitan Museum]] di [[New York]] ([[1229]] circa). In questa opera quattro testine spuntano dagli angoli, ma la loro raffigurazione è così realistica (nelle scavature degli zigomi, nelle rughe, nelle imperfezioni fisiche) da sembrare un calco da maschera mortuaria.
== Re: FLCG ==
 
I frequenti movimenti di Federico, seguito dalla corte e dagli artisti, permisero la diffusione di uno stile sovraregionale, con opere di sorprendente similarità stilistica opera dell'architetto di corte [[Riccardo da Lentini]] anche in aree molto distanti, come testimoniano, per esempio, gli ingressi di alcuni castelli federiciani: i leoni scolpiti nel settentrionale [[castello dell'Imperatore]] di [[Prato]] sono identici a quelli di [[Castel del Monte]] in [[Puglia]]. [[Nicola Pisano]], citato nei documenti più antichi come Nicola ''de Apulia'', probabilmente arrivò in Toscana proprio con Federico II, alla cui corte potrebbe aver trovato la sintesi tra gli stimoli classici e transalpini che caratterizzarono la sua rivoluzione figurativa.
Grazie della disponibilità. Ci coordiniamo sulla pagina [[Wikipedia:Raduni/Fa' la cosa giusta 2007]]. A presto. --[[Utente:Paginazero|Paginazero]] - [[discussioni utente:Paginazero|Ø]] 08:42, 27 mar 2007 (CEST)
 
=== SpremuteLe architetture ===
[[File:Barletta- panoramica del castello.jpeg|miniatura|[[Castello di Barletta]], una delle sue architetture più imponenti|559x559px]]
[[File:Castel del Monte BW 2016-10-14 12-26-11 r.jpg|miniatura|[[Castel del Monte]], in territorio di [[Andria]]]]
[[File:Termoli - castello svevo.jpg|miniatura|Castello Svevo sul promontorio di [[Termoli|Termoli (CB]])]]
Imponente fu l'attività edilizia soprattutto in campo castellare; con oltre 250 cantieri divisi tra i restauri di antiche fortezze normanne e l'edificazione di nuovi edifici. Nel [[1239]] Federico emanò uno statuto speciale per la riparazione dei castelli già esistenti, allo scopo di renderli efficienti e pronti a qualsiasi evenienza. Tra [[Puglia]] , [[Basilicata]] e [[Molise]] si innalzavano ben 111 castelli da legare alla figura di Federico II di Svevia, secondo quanto riportato dal documento ''Statutum de reparatione castrorum'', risalente al [[1241]].
 
Fondamentale fu la figura di [[Riccardo da Lentini]] che seppe sintetizzare e creare uno stile dalle diverse componenti artistiche e culturali d'Impero.
Ciao. Io, come molti, ho dei dubbi, non delle certezze. Nella pagina di cancellazione per quella voce ci siamo espressi a larghissima maggioranza per la cancellazione. Anche qui sommando seri dubbi, non granitiche certezze. Nulla vieta che Palella non possa ritornare, ma appunto per evitare disappunto e per fugare i dubbi è necessario procedere per piccoli passi e verificarne il consenso. Perciò la partenza può essere, secondo me, da una voce che contenga un riferimento a questa azienda e ne giustifichi la citazione. Può andare bene il comune, ma mi chiedo (e ti chiedo): perché il _terzo_ produttore di arance della _provincia_ di Catania dovrebbe essere argomento enciclopedico? E i primi due produttori della provincia? E le altre province che producono arance? Insomma, quante aziende sono più o meno? Questo è il motivo della mia cautela, poi ti lascio le carte in mano... --[[Utente:AmonSûl|Amon]][[Discussioni utente:AmonSûl|(☎<small> telefono-casa...</small>)]] 13:30, 28 mar 2007 (CEST)
:Non ricordo bene dove avesse detto la storia del terzo posto. Ma se trovi informazioni più precise è sicuramente utile, anche se non ho parametri per poter dire che la terza azienda della tal provincia è enciclopedica. Sicuramente sarebbe maggiormente utile una ''classifica'' sui produttori di arance (in particolare quelle siciliane). --[[Utente:AmonSûl|Amon]][[Discussioni utente:AmonSûl|(☎<small> telefono-casa...</small>)]] 22:34, 28 mar 2007 (CEST)
 
Tra gli altri si ricordano il [[Castello Maniace]] di Siracusa (dedicato al generale bizantino [[Giorgio Maniace]], principe e Vicario dell'Imperatore di Costantinopoli, i cui discendenti erano imparentati con Federico II tramite la madre Costanza d'Altavilla), tra le più imponenti opere federiciane, con un grande portale strombato e con un vasto utilizzo di volte a crociera costolonate gotiche; il [[Castello svevo (Augusta)|castello svevo di Augusta]]; l'imponente fortezza quadrangolare del [[Castello Ursino]] a Catania, il castello di [[Scaletta Zanclea]] e la [[Torre di Federico II]] a [[Enna]], con grandiose volte a ambrello costolonate gotiche e la caratteristica forma ottagonale, sebbene quest'ultima struttura fu ultimata all'epoca di Manfredi. Numerose anche le residenze imperiali di campagna, come il palatium della Targia. Per l'architettura religiosa importanti esempi sono quelli legati ai cavalieri teutonici come la chiesa di Santa Maria Alemanna a Messina, la Basilica del Murgo a Lentini, la chiesa di San Nicola ad Agrigento, la chiesa di Sant'Andrea a Buccheri e la cappella sveva del palazzo arcivescovile di Siracusa. Altre costruzioni di carattere religioso comprendono edifici cavallereschi e architetture cistercensi diffuse in tutta l'Italia meridionale.
== Port Tv: richiesta di alcuni chiarimenti ==
Nei pressi di [[Andria]] è presente la costruzione più affascinante voluta dall'imperatore ma ancora incompiuta al momento della sua morte, [[Castel del Monte]], dichiarato [[Patrimonio dell'Umanità]] dall'[[UNESCO]]. Dal punto di vista architettonico il castello è una sintesi tra le tendenze europee e quelle arabo-musulmane (presentando soluzioni innovative, quali torri sporgenti, feritoie ed elementi anticipatori del [[gotico]])<ref>Ad [[Andria]] si conserva anche Porta Sant'Andrea o Arco di Federico II ([[XI secolo]]) sulla quale fu scolpita la celebre frase dell'imperatore: ''«Andria fidelis, nostri affixa medullis; absit, quod Federicus sit tui muneris iners, Andria, vale, felix omnisque gravaminos expers»''.</ref>.
[[File:Arco Federico II.jpg|miniatura|Porta della Reggia Imperiale a [[Foggia]]]]
A [[Foggia]], residenza imperiale, aveva fatto costruire un magnifico ''Palatium'', edificato da [[Bartolomeo da Foggia]], su cui vi era un'iscrizione (oggi conservata nel Portale di Federico) che recitava: ''"Hoc fieri iussit [[Federicus]] Cesar ut urbs sit Fogia regalis sede inclita imp(er)ialis"'' (''Ciò comandò Federico Cesare che fosse fatto affinché la città di Foggia divenisse reale e inclita sede imperiale''). Federico II considerava la Capitanata un luogo ideale anche per la caccia e perciò fece costruire altre due importantissime dimore a [[Foggia]]. La prima, la ''Domus/Palacium Solatiorum San Laurencii'' o ''Pantani'', in località Pantano, tra gli attuali quartieri Salice Nuovo, San Lorenzo e Ordona Sud, dove il Guiscardo aveva fatto edificare la chiesa di San Lorenzo in Carmignano, testimonianza visiva, insieme con la ''Regia Masseria Pantano'', della vasta area che occupava la struttura federiciana; essa includeva una residenza signorile, con giardini, vivarium con animali acquatici ed esotici, padiglioni per il solacium. L'altra dimora del grande imperatore svevo era il ''Palacium'' dell'Incoronata, nei pressi dell'omonimo Bosco/Santuario: in merito a questo edificio, testimonianza importante della struttura federiciana è la ''Regia Masseria Giardino'', nelle immediate vicinanze della linea ferroviaria [[Foggia]] - [[Potenza (Italia)|Potenza]]; anche questo complesso viene descritto dalle cronache di quel tempo, come tra le dimore più belle e sontuose dello "Stupor Mundi".
[[File:CastelloSvevo.JPG|miniatura|Facciata del Castello Svevo a [[Porto Recanati]]]]
Federico aveva però sparso castelli e palazzi imperiali in tutta la regione, amata anche per le possibilità di esercitarvi la caccia, di cui era appassionato: tra questi, il [[Castello di Lucera]], che affidò ai [[Saraceni]] deportati dalla [[Sicilia]].
Altre fortificazioni importanti sorsero con l'edificazione del [[castello svevo di Trani]], caratteristico per la sua cortina sul mare e recentemente restaurato, il [[Castello di Barletta]], risultato architettonico di una serie di successioni al potere, e il [[Castello svevo (Porto Recanati)|Castello Svevo]] di [[Porto Recanati]], fatto edificare nel 1229 quando Federico ratifica il possesso, da parte di [[Recanati]], delle terre dal [[Musone (Marche)|Musone]] al [[Potenza (fiume)|Potenza]].
Altre strutture fortificate sveve sono conservate a [[Bari]], [[Bisceglie]], [[Manfredonia]], [[Lucera]], [[Gravina di Puglia]], [[Brindisi]], [[Mesagne]], [[Oria]], [[Termoli]], [[Campi Salentina]], ecc.
 
Sono attualmente in corso nel sottosuolo del centro storico della città di [[Foggia]], scavi archeologici nell'area in cui sorgeva il ''palatium'' dell'imperatore, finora si è in presenza di una notevole presenza di ipogei.
Ciao mizard,<br/>
Volevo chiederti perché nella voce [[Port Tv]] hai effettuato alcune modifiche (per la precisione 22, tutte minori) salvando la pagina a distanza di pochi minuti e non effettuando tutte le modifiche necessarie salvando la pagina in unica soluzione. Inoltre volevo chiederti se hai informazioni sull'utente/ip 80.180.124.211 (log reperibile presso la cronologia della voce Port Tv), che ha rimosso (17:42, 26 mar 2007) il template di cancellazione della pagina.<br/>
Grazie, --[[Utente:Bizio|Bizio]] 18:12, 28 mar 2007 (CEST)
:Grazie per la risposta. Il mio non è un rimprovero, non credo che tra utenti ci si dovrebbe "rimproverare" anche perché non ne avrei il diritto, tuttavia non condivido il tuo metodo che appesantisce molto la cronologia. Inoltre ti faccio notare che la cancellazione della voce in questione non era immediata, bensì ordinaria con tanto di votazione, non credo che fosse un'emergenza.
:Ciao e buon lavoro, --[[Utente:Bizio|Bizio]] 19:13, 28 mar 2007 (CEST)
 
Infine va menzionata la [[Porta di Capua]], che doveva esprimere visivamente la maestà imperiale.
== Lupo Rosso ==
--[[Utente:Lupo rosso|Lupo rosso]] 08:34, 30 mar 2007 (CEST)ho visto che ogni tanto collabori alle pagine che faccio,ti ringrazio e ti informo che son tendenzialmente disgrafico per cui non vedo errori banali dpo rilettura anche accurat,per cui se mi ci dai un'occhio mi fai un piacere--[[Utente:Lupo rosso|Lupo rosso]] 08:34, 30 mar 2007 (CEST)
 
==== Castelli e residenze federiciane ====
== Re: ==
* [[Castello di Lagopesole]]
* [[Castello svevo (Augusta)]]
* [[Castello Maniace]]
* [[Torre di Federico II]] a Enna
* [[Castel del Monte]]
* [[Castello di Melfi]]
* [[Castello di Gravina|Castello Svevo di Gravina]]
* [[Castello Ursino]]
* [[Rocca di Federico II]]
* [[Palazzo della Favara]]
* [[Palazzo dei Normanni]]
* [[La Zisa]]
* [[Fortezza svevo-angioina (Lucera)|Palazzo di Lucera]]
* [[Castello di Oria]].
 
== Antenati e discendenti ==
Son sostanzialmente d'accordo con te. Purtroppo non sempre c'è molta uniformità di vedute. Come te, anch'io se solo posso preferisco usare il ref al link mirato rispetto a generici collegamenti esterni. :) --[[Utente:Twice25|Twice25]]&middot;<small>[[discussioni utente:Twice25|(disc.)]]</small> <small></small> 10:46, 30 mar 2007 (CEST)
=== Albero genealogico ===
{| class="wikitable"
|-
|-
| rowspan="16" align="center"| '''Federico II di Svevia'''
| rowspan="8" align="center"| '''Padre:'''<br />[[Enrico VI di Svevia]]
| rowspan="4" align="center"| '''Nonno paterno:'''<br />[[Federico Barbarossa]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Federico II duca di Svevia]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Federico I di Svevia]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Agnese di Waiblingen]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Giuditta di Baviera, duchessa di Svevia|Giuditta di Baviera]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Enrico IX di Baviera]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Wulfhild di Sassonia]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Nonna paterna:'''<br />[[Beatrice di Borgogna]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[Rinaldo III di Borgogna]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Stefano I di Mâcon]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Beatrice di Lorena]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />[[Agata di Lorena]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Simone I di Lorena]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />[[Adelaide di Lovanio]]
|-
| rowspan="8" align="center"| '''Madre:'''<br />[[Costanza d'Altavilla]]
| rowspan="4" align="center"| '''Nonno materno:'''<br />[[Ruggero II di Sicilia]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Ruggero I di Sicilia]]
| align="center" | '''Trisnonno materno:'''<br />[[Tancredi d'Altavilla]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Muriella di Normandia]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Adelasia del Vasto]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Manfredo Incisa del Vasto|Manfredi Del Vasto]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Agnese di Vermandois]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Nonna materna:'''<br />[[Beatrice di Rethel]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Gunther di Rethel]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Eudes di Vitry]]
|-
| align="center" | '''Trisnonna materna:'''<br />Matilda
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Beatrice di Namur]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Goffredo I conte di Namur]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Ermesinda di Lussemburgo (contessa di Namur)|Ermesinda di Lussemburgo]]
|}
 
=== Le mogli di Federico e i suoi figli legittimi e naturali ===
==Suolo==
[[File:Isabela Fridrich2.jpg|miniatura|Federico e Isabella d'Inghilterra]]
Buonasera mister... una domandina.<br>
Federico ebbe tre mogli e diverse relazioni.
Ho visto che ti sei occupato, qualche tempo fa, della voce [[suolo]], ampliandola con testi inerenti soprattutto la distruzione dei suoli. Per caso, hai in programma di intervenire ancora sulla voce? Te lo chiedo perché avevo intenzione di mettere mano alla voce [[Pedogenesi]], spostando lì molte notizie relative alla formazione.
 
La prima moglie fu [[Costanza d'Aragona (1183-1222)|Costanza d'Aragona]] e - come ogni grande regnante - l'unione fu frutto di un preciso progetto diplomatico del tutore imperiale [[papa Innocenzo III]]. Costanza, infatti, era già alle seconde nozze ed era di circa dieci anni più anziana del quattordicenne Federico.
Poi, seconda domanda: secondo te non si può fare qualche divisione in paragrafi, magari spostando la parte della "distruzione" in una voce apposita da ampliare ulteriormente?
 
Spentasi Costanza, Federico, probabilmente adottando la medesima politica e mantenendo l'avallo papale, si unì in matrimonio prima con [[Jolanda di Brienne|Jolanda (o Isabella) di Brienne]] e poi, morta questa, con [[Isabella d'Inghilterra]].
Cosa ne dici?
 
Ma fu [[Bianca Lancia]] probabilmente il vero amore dell'imperatore. Di Bianca, appartenente alla famiglia dei Lancia (o Lanza), molto in vista nella corte di Federico, non sono rimaste notizie storiche e la stessa sincerità del sentimento dell'imperatore fu messa spesse volte in discussione da alcuni critici. Comunque è certo che da questa unione, forse tramutata in matrimonio negli ultimi anni di vita, nacque a [[Venosa]] [[Manfredi di Sicilia]], il figlio prediletto di Federico. Suo figlio naturale fu anche [[Enzo di Sardegna|Enzo]].
Saluti, [[Utente:Remulazz|Remulazz]] 19:03, 30 mar 2007 (CEST)
 
{| class="wikitable"
:Sono anch'io un dilettante, la mia esperienza deriva da qualche esame all'università e una tesi di laurea... mi sarebbe piaciuta come professione, ma la vita è andata diversamente. --[[Utente:Remulazz|Remulazz]] 13:10, 31 mar 2007 (CEST)
| colspan=2 align="center" | Matrimoni o unioni
| colspan=2 align="center" | Figli
|-
| colspan=2 | '''[[Costanza d'Aragona (1183-1222)|Costanza d'Aragona]]''' (c1184 - 1222)<br />o=o [[Messina]], 15 agosto 1209
| colspan=2 width="50%" |
# [[Enrico VII di Germania|Enrico]] (1211 - 1242)
|-
| colspan=2 | [[Adelaide di Urslingen]]
| colspan=2 width ="50%" |
# [[Enzo di Sardegna|Enzo]] (o Enzio) (c1220 - 1272)
# [[Caterina da Marano|Caterina]] (1216/1218 - dopo il 1272)
|-
| colspan=2 | Maria di Antiochia
| colspan=2 width="50%" |
# [[Federico di Antiochia|Federico]] (c1224 - 1256)
|-
| colspan=2 | [[Anais di Brienne]]
| colspan=2 width="50%" |
# [[Biancofiore di Svevia|Biancofiore]] (1226 - 1279)
|-
| colspan=2 | [[Richina von Beilstein-Wolfsölden]]
| colspan=2 width ="50%" |
# [[Margherita di Svevia|Margherita]] (1227 - 1298)
|-
|colspan=2 | '''[[Iolanda di Brienne|Isabella di Brienne]]''' (1212 - 1228)<br />o=o [[Brindisi]], 9 novembre 1225
| colspan=2 width ="50%" |
# Margherita, morta appena nata (+ 1227)
# [[Corrado IV di Svevia|Corrado]] (1228 - 1254)
|-
| colspan=2 | '''[[Bianca Lancia]]''' o Lanza (1213 - 1246)<br />o=o prob. 1246
| colspan=2 width ="50%" |
# [[Costanza di Staufen|Costanza (Anna)]] (1230 - 1307) ''legittimata''
# [[Manfredi di Sicilia|Manfredi]] (1232 - 1266) ''legittimato''
# [[Violante di Svevia|Violante]] (1233 - 1264) ''legittimata''
|-
|colspan=2 | '''[[Isabella d'Inghilterra]]''' (1214 - 1241)<br />o=o [[Worms]], luglio 1235
| colspan=2 width="50%" |
# [[Margherita di Sicilia|Margherita]] (1237 - 1270)
# [[Enrico Carlotto di Sicilia|Enrico Carlo Ottone]] (1238 - 1253/1254)
# Federico, morto in giovane età (+ 1239/1240)
# Un bambino morto dopo il parto (+ 1241)
|-
| colspan=2 |''Probabilmente una donna della famiglia Lancia''
| colspan=2 width="50%" |
# [[Selvaggia di Staufen|Selvaggia]] (1221/1223 - 1244)
|-
| colspan=2 | ''Manna de Castanea''
| colspan=2 width="50%" |
# [[Riccardo di Teate|Riccardo]] (1224/25 - 1249)
|-
| colspan="2" |''Probabilmente una contessa siciliana''
| colspan="2" width="50%" |
# [[Federico di Pettorana|Federico]] (1213 - dopo il 1240)
|-
| colspan=2 | ''Nome sconosciuto''
| colspan=2 width="50%" |
# Gherardo
|}
 
== Fra mito e leggenda ==
{{Citazione|Qui con più di mille giaccio:<br />qua dentro è 'l secondo Federico|parole di [[Farinata degli Uberti]], posto nel girone degli eretici o degli epicurei, [[Dante Alighieri]], [[Inferno - Canto decimo|Inf. X]] 118-119}}
L'intensa attività politica e militare, l'innovazione portata nella sua legislazione del Regno di Sicilia, l'interesse per scienze e letteratura fecero di Federico un personaggio mitico, talvolta attirando una serie di leggende che in parte resistettero alla sua scomparsa. L'amicizia praticata nei confronti degli [[arabi]] (ebbe a lungo una Guardia personale costituita da guerrieri arabi, e lui stesso parlava correntemente tale lingua) unitamente alla lotta contro il [[papa Gregorio IX]], che arrivò perfino a definirlo anticipatore dell'[[Anticristo]], fecero crescere attorno a lui un alone di mistero e di leggenda.
 
I ghibellini vedevano in lui il ''[[Reparator Orbis]]'', il sovrano illuminato che avrebbe punito i preti indegni e restaurato la purezza della Chiesa.
== Lupo Rosso ==
--[[Utente:Lupo rosso|Lupo rosso]] 07:45, 1 apr 2007 (CEST)grazie per correzion,ho dovuto togliere dal cassetto sul Fronte Unito [[Arditi del Popolo]]
 
La propaganda [[guelfa]] invece lo definì come un [[ateo]], autore del libro ''[[Trattato dei tre impostori|De tribus impostoribus]]'' o un eretico [[epicureo]] ([[Dante]] stesso lo citò nel girone degli eretici vicino a [[Farinata degli Uberti]]), o addirittura come un convertito all'[[Islam]].
<ref name="Balestrazzi" nonche'
==Note==
<References/>
altrimenti il cssatto viene bloccato e blocca pure quello sotto--[[Utente:Lupo rosso|Lupo rosso]] 07:45, 1 apr 2007 (CEST)
== [[Lingua proto-basca]] ==
 
Fu forse il suo essere stato definito l'[[Anticristo]] (o il suo anticipatore, secondo la tradizione profetica derivata da [[Gioacchino da Fiore]]) a dare origine, dopo la sua morte, alla leggenda di una profezia secondo la quale egli sarebbe ritornato dopo mille anni. Federico fu definito l'Anticristo anche in virtù di una leggenda medievale che sosteneva che questo sarebbe nato dall'unione fra una vecchia monaca e un frate: si diceva infatti che il padre Enrico VI in gioventù aveva pensato di intraprendere la vita monastica, mentre Costanza d'Altavilla aveva 40 anni quando partorì Federico e, prima del matrimonio, contratto all'età di 32 anni, sarebbe vissuta in un convento.
Ciao! Grazie per le correzioni; io ingrandirò il contenuto dell'articolo prossimamente. Hegibeltz
Tale leggenda si collega anche al personaggio di [[Fra Pacifico]], al secolo Guglielmo Divini, il quale, prima di divenire uno dei più intimi compagni di Francesco d'Assisi, fu cavalier servente di Costanza, alla quale, secondo alcuni testi, fu legato da un amore segreto il cui frutto potrebbe essere stato proprio Federico.<ref>Cesare Catà, ''Con l'alloro sotto il saio. Ipotesi su Fra Pacifico, Re dei Versi'', in “Picenum Seraphicum. Rivista di studi storici e francescani”, n. XXV (2006-2008), pp. 355-395.</ref>
== Lupo Rosso ==
--[[Utente:Lupo rosso|Lupo rosso]] 07:45, 1 apr 2007 (CEST)grazie per correzion,ho dovuto togliere dal cassetto sul Fronte Unito [[Arditi del Popolo]]
 
[[File:Villani1.jpg|miniatura|upright=1.3|sinistra|Manfredi soffoca il padre, secondo una leggenda accreditata dal Villani]]
<ref name="Balestrazzi" nonche'
Naturalmente la sua morte non poteva non dar origine a leggende. Si narra che una volta fu fatta all'Imperatore Federico II una profezia riguardante la sua morte: egli sarebbe deceduto in un paese contenente la parola "fiore". Per questo Federico II evitò di frequentare Florentia ([[Firenze]]), ma non sapeva che nell'agro dell'odierna [[Torremaggiore]], si ergeva un borgo di origine bizantina, chiamato appunto Castel Fiorentino; le sue rovine, affioranti da una collina detta dello Sterparone (205&nbsp;m), ancora testimoniano la presenza di alcuni locali, di una torre di avvistamento e della Domus (palazzo nobiliare) all'interno della quale morì Federico il 13 dicembre 1250.
==Note==
<References/>
altrimenti il cssatto viene bloccato e blocca pure quello sotto--[[Utente:Lupo rosso|Lupo rosso]] 07:45, 1 apr 2007 (CEST)
 
La stessa leggenda racconta pure che, secondo la profezia, egli non solo sarebbe morto appunto ''sub flore'', ma anche nei pressi di una porta di ferro. Secondo la tradizione Federico, riavutosi leggermente dal torpore, chiese alle guardie che lo vegliavano dove si trovasse e dove portasse una porta chiusa che stava vedendo dal proprio letto. Quando la guardia gli rispose che si trovava a Castel Fiorentino e che quella porta, murata dall'altra parte, non era che un vecchio portone di ferro, l'imperatore sospirò: «Ecco che è giunta dunque la mia ora», ed entrò in agonia.
 
==Comune= diAppellativi Fasano===
Federico veniva definito ''[[Stupor mundi]]'' (meraviglia del mondo).
 
Dai suoi coevi fu detto anche ''Puer Apuliae'' ("Fanciullo di [[Puglia]]")<ref name="De Stefano IV 1951" />.
Ciao Mizar, scusa la lentezza ma ho visto solo ora il tuo messaggio. Ti ho risposto [[Wikipedia:Bar/Discussioni/Fasano_sbarca_su_wikipedia%21|qua]]. Ciao. --[[Utente:Lucas|<span style="font-variant:small-caps; font-family:Verdana; font-size:11px; color:#000000; font-weight:bold">Lucas</span>]] 18:37, 5 apr 2007 (CEST)
 
== Re FLCGMedia ==
=== Letteratura ===
Fra [[Salimbene de Adam]], nella sua ''Chronica'', una delle fonti storiche più interessanti per il [[secolo XIII]], parla anche delle opere da lui scritte, andate tutte perdute. Tra queste, si segnalano i ''XII scelera Friderici imperatoris'', opera che doveva avere carattere polemico, essendo servita anche come opuscolo di propaganda anti-imperiale, dopo la sconfitta di Vittoria nel [[1248]].
Nella ''Chronica'' Federico II è dipinto come uomo avaro, che combatté la Chiesa solo perché voleva impadronirsi dei beni ecclesiastici. E la stessa ''Chronica'' è ricca di aneddoti - per lo più negativi - riguardanti episodi della vita di questo imperatore.
 
Anche [[Dante Alighieri|Dante]] nella ''[[Divina Commedia|Commedia]]'' menziona Federico II ben cinque volte: tre nell'''[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]]'', una nel ''[[Purgatorio (Divina Commedia)|Purgatorio]]'' e una nel ''[[Paradiso (Divina Commedia)|Paradiso]]'':
Grazie 1000! Ti ho risposto via email. --[[Utente:Marcok|MarcoK]] <small>([[Discussioni utente:Marcok|msg]])</small> 16:15, 6 apr 2007 (CEST)
 
* ''Inferno''
== fa' la cosa giusta ==
{{Citazione|Qui con più di mille giaccio:<br />qua dentro è 'l secondo Federico,<br />e 'l cardinale ….|Divina Commedia, [[Inferno - Canto decimo|Inf. X]] (eretici ed epicurei) 119-120, [[Farinata degli Uberti]]}}
:Il poeta, accogliendo le voci sull'ateismo di Federico, assegna all'imperatore la pena che egli attribuisce agli eretici (gli ''epicurei''): trascorrere l'eternità in bare infuocate.
 
{{Citazione|Io son colui che tenni ambo le chiavi<br />del cor di Federigo, e che le volsi,<br />serrando e disserrando, sì soavi<br />……<br />e l'infiammati infiammar sì Augusto,<br />che' lieti onor tornaro in tristi lutti.|Divina Commedia, [[Inferno - Canto tredicesimo|Inf. XIII]] 58-60, 68-69, [[Pier della Vigna]]}}
Domani sera alle 21 ci si trova su #wikimedia-it per parlare del Fa' la cosa giusta.
:Qui a parlare è l'anima di Pier delle Vigne, segretario e uomo di fiducia dell'imperatore; si suicidò dopo esser stato accusato di aver tramato contro Federico.
Siici...
 
{{Citazione|…ma dentro tutte piombo e gravi tanto,<br />che Federico le mettea di paglia.|Divina Commedia, [[Inferno - Canto ventitreesimo|Inf. XXIII]] 65-66}}
Laurentius
:Dante riprende una leggenda secondo la quale Federico II sottoponeva a tortura i rei di lesa maestà coprendoli di piombo e facendoglielo fondere addosso.
 
* ''Purgatorio''
:ti ho scritto una mail ieri. - [[Utente:Laurentius|Laurentius]]<sup><small>(''[[Discussioni_utente:Laurentius|rispondimi]]'')</small></sup> 11:39, 11 apr 2007 (CEST)
{{Citazione|In sul paese ch'[[Adige]] e [[Po]] riga,<br />solea valore e cortesia trovarsi<br />prima che Federigo avesse briga:| Divina Commedia, [[Purgatorio - Canto sedicesimo|Purg. XVI]] 115-117, [[Marco Lombardo]]}}
 
* ''Paradiso''
== segnalazione controllo voce ==
{{Citazione|Quest'è la luce della [[Costanza d'Altavilla|gran Costanza]]<br />che del secondo vento di [[Hohenstaufen|Soave]]<br />generò il terzo e l'ultima possanza.|Divina Commedia, [[Paradiso - Canto terzo|Par. III]] 118-120, [[Piccarda Donati]]}}
:Dante si riferisce al fatto che Federico fu il terzo e ultimo imperatore appartenente alla Casa di Svevia.
 
=== Cinema ===
Ciao Mizar,
* ''[[Stupor mundi (film)|Stupor mundi]]'', regia di [[Pasquale Squitieri]] ([[1998]])
considerato che il tuo campo di interesse e competenza mi sembra tocchi l'agricoltura, potresti per favore controllare questa voce su cui ho avanzato un dubbio di enciclopedicità: [[Agricoltura sociale]].
Colgo l'occasione per farti, seppure in ritardo, gli auguri pasquali.
--[[Utente:Nanae|Nanae]] 11:21, 10 apr 2007 (CEST)
 
== Re: FLCGAraldica ==
{{vedi anche|Stemma degli Hohenstaufen}}
[[File:Erbeutung des Mailänder Carroccios.jpg|miniatura|upright=1.4|Cattura del [[Carroccio]] dopo la [[battaglia di Cortenuova]] ([[miniatura]] dalla ''[[Nova Cronica]]'')]]
La prima o, comunque, una delle prime [[Figura araldica|figure araldiche]] adottate dagli Hohenstaufen per le proprie insegne fu quella del [[Leone (araldica)|leone]], o, meglio, dei leoni [[Passante (araldica)|passanti]], poiché, in seguito a evoluzioni e implementazioni degli elementi componenti l'arme staufica, il numero degli [[animali araldici]] fu fissato a tre. Essi, di [[Smalto (araldica)|smalto]] [[Nero (araldica)|nero]] o, in alternativa, [[Rosso (araldica)|rosso]], erano disposti [[in palo]] in [[Campo (araldica)|campo]] d'[[Oro (araldica)|oro]] o, in talune versioni, d'[[Argento (araldica)|argento]]<ref>{{cita|Angelo Scordo|pp. 108-111}}.</ref><ref>{{cita|Gianantonio Tassinari|pp. 283-300}}.</ref>.
 
A rappresentare la dignità imperiale degli Staufen, fu introdotta, poi, un'ulteriore insegna, ovvero un'[[Aquila (araldica)|aquila]] al volo [[abbassato]] di nero posta in campo d'oro o d'argento, con il primo [[Metallo (araldica)|metallo]] che finì con il prevalere sul secondo: siffatta arme doveva esprimere la continuità tra l'[[Impero romano]] e l'Impero germanico<ref>{{cita|Angelo Scordo|pp. 113-127}}.</ref><ref>{{cita|Gianantonio Tassinari|pp. 300-317}}.</ref>.
Ciao Mizardellorsa,<br />scusa per l'enorme ritardo ma una serie di guasti, un viaggio ed altri incidenti mi stanno tenendo lontano da Wikipedia... Ti ringrazio molto dell'offerta, purtroppo non potrò esserci a Milano. Ti faccio un "in bocca al lupo" per l'evento, tenere uno stand di Wikipedia, con la gente incuriosita che fa mille domande, è una esperienza molto bella e gratificante.
:Ciao e grazie ancora, [[Utente:P tasso|piero]] [[Discussioni_utente:P tasso|tasso]] 13:16, 11 apr 2007 (CEST)
 
L'aquila costituì «una vera e propria impresa personale» per Federico II: molteplici, difatti, sono le rappresentazioni del [[rapace]] nell'iconografia legata all'imperatore siciliano<ref name="Scordo114">{{cita|Angelo Scordo|p. 114}}.</ref>. Indicative, al riguardo, sono le numerose aquile, diversamente scolpite, poste a ornamento di mura o altri [[Elemento architettonico|elementi architettonici]], rinvenibili negli ''edifici federiciani'', come nel caso del castello di Barletta<ref name="Tassinari316">{{cita|Gianantonio Tassinari|p. 316}}.</ref>. Particolarmente significative, inoltre, appaiono le opere che riproducono l'aquila nell'atto di straziare, con i propri [[Artiglio|artigli]], altri animali, come serpenti o lepri, deputati a rappresentare i nemici dell'Impero<ref name="Scordo114"/>. Esemplificativa, in tal senso, è l'[[edicola]] sovrastante l'ingresso principale del Castello Ursino di Catania: la [[scultura]] posta al suo interno riproduce un'aquila che tiene tra gli artigli una lepre esanime<ref>{{cita|Angelo Scordo|pp. 128 e 144}}.</ref>.
==Althea==
Se dalla voce risultasse una qualsiasi importanza non spammosa, con fonti e tutto, non avrei obiezioni. Ma così le poche informazioni che ci sono sono imprecise o promozionali. --[[Utente:Jollyroger|'''<span style="color:#000;">J<span style="color:#2D2D2D;">o<span style="color:#5A5A5A;">l<span style="color:#878787;">l<span style="color:#B4B4B4">yR</span>o</span>g</span>e</span>r</span>''']] [[Discussioni_utente:Jollyroger|<span style="color:#000;">۩<small> lo sceriffo cattivo</small></span>]] 11:20, 12 apr 2007 (CEST)
 
[[File:Friedrich II. mit Sultan al-Kamil.jpg|miniatura|upright=1.4|sinistra|[[Sesta crociata]] (miniatura dalla ''Nova Cronica'')]]
== Asparagi italiani IGT ==
Altrettanto emblematici, sia «per le varie tipologie di figura dell'aquila che vi campeggiano con superba eleganza», sia perché concepiti con intenti celebrativi dell'immagine dello stupor mundi, sono «gli stupendi [[Cammeo|cammei]]», che, nella prima metà del [[XIII secolo]], furono realizzati in tutto il Regno di Sicilia. In tali manufatti artistici di pregevole fattura, le aquile sono [[Cesello|cesellate]] «con straordinario gusto per i particolari naturalistici»<ref name="Tassinari316"/>.
 
Anche la monetazione d'età federiciana non manca di coni recanti l'effige dell'aquila, che fu presente in numerose emissioni di [[tarì]], denari e [[Augustale|augustali]]. Il disegno non fu sempre il medesimo, si passa da esemplari con aquile stilizzate<ref name="Gentile">{{cita|Alberto Gentile}}.</ref>, ad aquile che, invece, assumono sembianze più naturali, aggressive e dinamiche: quest'ultimo è il caso degli augustali<ref name="Scordo114"/>: battute presso le [[Zecca (moneta)|zecche]] di [[Brindisi]] e [[Messina]], tali monete recavano, sul recto, l'immagine dell'imperatore siciliano, mentre, sul verso, un'aquila sorante con la testa volta verso la sinistra araldica<ref name="Gentile"/><ref>{{cita|Angelo Scordo|pp. 114 e 143}}.</ref><ref>{{cita|Gianantonio Tassinari|p. 312}}</ref>. La posizione della testa, in particolare, fu variabile e, a seconda delle emissioni, si ritrovano, infatti, monete con aquila rivoltata e altre no<ref>{{cita|Gianantonio Tassinari|p. 313}}.</ref>; così come è possibile rinvenire sia esemplari con aquila senza [[Corona (araldica)|corona]], sia esemplari con aquila coronata<ref name="Gentile"/>. Relativamente alle coniazioni tedesche, invece, è possibile citare un'emissione del XIII secolo, sulla quale compare raffigurato, a cavallo, l'imperatore con corona, vessillo e scudo: su quest'ultimo campeggia la figura dell'aquila<ref name="Tassinari321">{{cita|Gianantonio Tassinari|p. 321}}.</ref>.
Ciao, ho visto che hai completato la voce sull'asparago di Bassano. Credo che tu abbia copiato il disciplinare, che in quanto legge non ha problemi di copyrigth. Sbaglio? Se non sbaglio potresti fare la citazione con la fonte? Io ho trovato questo [http://www.regione.veneto.it/NR/rdonlyres/82BCBB6E-BB94-4BFD-824F-202E6D1BCBF2/0/vegetali_1.pdf] e se sei d'accordo lo metterei come <nowiki><ref></ref></nowiki>. Grazie e buon lavoro!
Giulia--[[Utente:Xaura|Xaura]] 14:38, 19 apr 2007 (CEST)
 
[[File:Seeschlacht Friedrichs II..jpg|miniatura|upright=1.4|Battaglia del Giglio (miniatura dalla ''Nova Cronica'')]]
== [[Sistema catastale tavolare]] ==
Quanto agli smalti dello [[stemma]], Giovanni Antonio Summonte, nell'''Historia della Città e Regno di Napoli'', riferendo in merito all'arme di Federico II, non manca di specificare che egli «portò il Campo d'oro, e l'Aquila nera»<ref name="Summonte195">{{cita|Giovanni Antonio Summonte|p. 195}}.</ref>. Inoltre, è possibile asserire che nelle miniature, coeve o meno, raffiguranti lo stupor mundi, l'oro per il campo degli scudi rappresentasse la norma<ref name="Scordo113">{{cita|Angelo Scordo|p. 113}}</ref>. Parimenti, d'oro all'aquila di nero era il drappo dei vessilli dispiegati «dagli armati di Federico II», durante la [[sesta crociata]], o dalla flotta siciliana, durante la battaglia del Giglio<ref>{{cita|Angelo Scordo|pp. 114 e 127}}.</ref>.
{{citazione|d'oro, all'aquila col volo abbassato di nero<ref name="Scordo127">{{cita|Angelo Scordo|p. 127}}.</ref>|Blasonatura}}
<div align="center"><gallery perrow="1">
Immagine:Shield and Coat of Arms of the Holy Roman Emperor (c.1200-c.1300).svg|[[Stemma]] del [[Sacro romano impero]]
</gallery></div>
 
[[File:Enzo Codice Chigi.JPG|upright=1.2|miniatura|sinistra|[[Reclusione|Imprigionamento]] di [[Enzo di Sardegna]]: si noti la compresenza di [[Scudo (araldica)|scudi]] d'[[Oro (araldica)|oro]] e d'[[Argento (araldica)|argento]]. Miniatura dalla ''Nova Cronica''.]]
Ciao, ho messo mano alla voce (che ho spostato ad un titolo più comune) ed ho riorganizzato un po' le sezioni ed aggiunto qualcosa. Che ne pensi? --[[Utente:Gianfranco|g]] 19:35, 24 apr 2007 (CEST)
Alla luce della rilevanza attribuita alla figura dell'aquila da Federico II, è lecito sostenere che fu proprio durante il regno dello stupor mundi che detta figura si attestò, in via definitiva, «come distintivo araldico dell'Impero per eccellenza», finendo, in questo modo, con il sopravvivere alla stessa estinzione della dinastia staufica e andando a contraddistinguere tutti i successivi sovrani assurti alla carica imperiale<ref>{{cita|Gianantonio Tassinari|pp. 316-317}}.</ref>.
 
Direttamente connessa all'avvento della dinastia staufica sul trono siciliano, sebbene le diverse fonti non concordino in merito al sovrano che l'introdusse, fu l'adozione, quale nuova insegna reale, dell'aquila al volo abbassato di nero, che, posta in campo d'argento, entrò a far parte dei segni distintivi del Regno di Sicilia<ref name="Scordo113"/>. Tale arme, dunque, fu derivata dall'originaria insegna imperiale: l'argento del campo, che può essere considerato una [[brisura]] rispetto all'oro dello stemma dell'Impero, andò, infatti, a rappresentare la dignità reale, in contrapposizione al campo aureo, rappresentativo, invece, della dignità imperiale<ref name="Tassinari321"/>.
== Grazie ==
{{citazione|d'argento, all'aquila col volo abbassato di nero<ref name="Scordo113"/>|Blasonatura}}
<div align="center"><gallery perrow="1">
Immagine:Arms of Swabia-Sicily.svg|Arme di Svevia-Sicilia
</gallery></div>
 
Secondo una tesi consolidata, l'iniziativa di fissare l'argento per il campo dell'arme detta di ''Svevia-Sicilia'' sarebbe da attribuire a Manfredi<ref name="Summonte195"/>, stando a quanto riportato da altri autori, invece, è già con Federico II che l'aquila siciliana comincia ad assumere identità e peculiarità proprie, che la differenziano dall'arme imperiale. In base a tale ipotesi, infatti, il puer Apuliae avrebbe adoperato, accanto allo stemma con l'aquila di nero in campo d'oro, anche una versione dell'insegna, che, per l'appunto, doveva rappresentare la dignità reale, dove il campo dello scudo non era d'oro, bensì d'argento<ref>{{cita|Jean-Claude Maire Vigueur|p. 31}}</ref>. Nel caso in cui una simile eventualità fosse incontrovertibilmente verificata, essa potrebbe configurarsi come la traslazione in termini simbolici di una contingenza di carattere politico; ovvero la pretesa esercitata dal Papato, nei confronti di Federico II, di mantenere una formale e sostanziale separazione giuridica tra Impero e Regno, cosa che, attraverso l'assunzione di impegni solenni, lo stupor mundi «aveva ripetutamente dovuto riconoscere (anche se, di fatto, aveva cercato di eludere […])», onde non attuare «quella "unio regni ad imperium" che la [[Chiesa cattolica|Chiesa]] considerava inammissibile»<ref>{{cita|Gianantonio Tassinari|pp. 322-323}}</ref>.
Ciao Mizar. Grazie per il tuo aiuto. Dimmi solo in che giorni pensi di esserci. Mi serve tanto aiuto per i workshop. [[Utente:Ilario| Ilario^_^]] - [[Discussioni utente:ilario|<sup>msg</sup>]] 22:43, 25 apr 2007 (CEST)
 
A Federico II, inoltre, è attribuito l'utilizzo, quale insegna per l'Impero, dell'[[aquila bicipite]] di nero in campo d'oro<ref>{{cita|Jean-Claude Maire Vigueur|p. 38}}</ref>. In particolare, fu il [[Ordine di san Benedetto|benedettino]] e [[Cronaca (genere letterario)|cronista]] [[Inglesi|inglese]] [[Matteo Paris (monaco)|Matteo Paris]] a riportare, nella sua maggiore opere, la ''[[Chronica Majora]]'', miniature recanti l'aquila a due teste associata a Federico II<ref name="Scordo113"/>. Altri autori, però, sono scettici riguardo l'effettiva adozione della figura dell'aquila bicipite da parte di Federico II<ref>{{cita|Gianantonio Tassinari|p. 326}}</ref>, ritenendo che l'introduzione di tale effigie per l'arme imperiale sia avvenuta solo in epoca successiva.
==Antworth==
<div align="center"><gallery perrow="1">
Ciao ''quasi-sancandidino'', grazie per l'invito, io sono almeno una volta al mese su a [[Dobbiaco]], specialmente nei week end... Fammi sapere quando sei su da quelle parti. --[[Utente:Llorenzi|Llorenzi]] 16:04, 26 apr 2007 (CEST)
Immagine:Attributed Coat of Arms of Frederick II, Holy Roman Emperor (or, double-headed eagle sable).svg|Stemma all'[[aquila bicipite]] attribuito a Federico II
</gallery></div>
 
[[File:Attributed Coat of Arms of Frederick II, Holy Roman Emperor (Descrittione del Regno di Napoli).png|miniatura|upright=1.0|Stemma riprodotto nella tavola che apre la [[biografia]] di Federico II nell'edizione del [[1601]] della ''Descrittione del Regno di Napoli'' dello storico napolitano Scipione Mazzella.]]
==Russia cristiana==
Un particolare stemma, infine, è associato a Federico II, in alcune riproduzioni pubblicate in due importanti opere [[Storiografia|storiografiche]]: ''Descrittione del Regno di Napoli'', di Scipione Mazzella, e ''Historia della Città e Regno di Napoli'', di Giovanni Antonio Summonte. In detti stemmi, l'aquila (nel primo caso è monocipite e funge da [[Supporto (araldica)|supporto esterno]], nel secondo caso è bicipite ed è [[Carico araldico|caricata]] sul campo dello stemma) reca in [[cuore (araldica)|cuore]] uno [[Scudo (araldica)|scudo]] o uno [[Scudetto (araldica)|scudetto]] (a seconda del caso), il quale, con [[Capo (araldica)|capo]] [[troncato]] [[cuneato]] da parte a parte, è [[interzato in palo]], con, nel primo terziere, tre pigne, nel secondo, tre leoni passanti (ovvero l'arme di Svevia), e, nell'ultimo, la [[croce di Gerusalemme]]<ref>{{cita|Angelo Scordo|pp. 105-112}}</ref>. Quest'ultima, in particolare, entrò a far parte delle insegne federiciane in seguito alle nozze con Jolanda di Brienne e all'acquisizione, da parte dello stupor mundi, del titolo di Re di Gerusalemme<ref>{{cita|Giovanni Antonio Summonte|p. 93}}</ref>.
Solo per segnalarti, nel caso non te ne fossi accorto, che nell'esprimere il tuo voto sulla cancellazione di [[Russia cristiana]] hai scritto ''--1'' anzichè ''*-1'', come penso intendessi fare. Riguardo la voce, ho volentieri contribuito alla wikificazione. Forse, a questo punto, c'è ancora da rimuovere (o da limare) qualche parte un po' promozionale o "apologetica", come dicevi tu. Saluti da un vecchio astrofilo. --[[Utente:Sesquipedale|Sesquipedale]][[Discussioni utente:Sesquipedale|<small> (non parlar male)</small>]] 00:37, 27 apr 2007 (CEST)
<div align="center"><gallery perrow="2">
Immagine:Arms of the Kingdom of Jerusalem.svg|[[Croce di Gerusalemme]]
Immagine:Attributed Coat of Arms of Frederick II, Holy Roman Emperor (Historia della Città e Regno di Napoli).svg|Stemma attribuito a Federico II, nella relativa tavola dell'''Historia della Città e Regno di Napoli''
</gallery></div>
 
== Candidati adminNote ==
<references />
 
== Opere di Federico II ==
Ciao, visto che eri passato dalla voce [http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Dibattito_sugli_OGM#POV_ancora OGM] mi stupiva il tuo voto per gli [http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Amministratori/Elezioni admin]... --[[Utente:Asterix451|Asterix451]] 16:21, 27 apr 2007 (CEST)
* ''[[De arte venandi cum avibus]]''
 
== cracoviaBibliografia ==
=== Fonti antiche ===
{{Vedi categoria|Fonti storiche sull'età federiciana}}
* [[Riccardo da San Germano]], ''Chronicon'', introduzione e traduzione a cura di G. Sperduti, Cassino, Ciolfi editore 1999.
* [[Salimbene de Adam]], ''Chronicon'', introduzione a cura di M., Lavagetto, traduzione a cura di C.S., NOBILI, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato 2002.
* {{de}} [http://ri-regesten.adwmainz.de Versione online] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090303002213/http://ri-regesten.adwmainz.de/ |date=3 marzo 2009 }} dei ''[[Regesta Imperii]]''
 
=== Principali biografie e studi generali ===
Ciao, ci siamo sovrapposti nel correggere gli accenti della voce.
* {{de}} [[Eduard Winkelmann]], ''Kaiser Friedrich II.'', vol. 1, Lipsia 1889; vol. 2, Lipsia 1897.
Ho letto la tua pagina utente e sono d'accordo con te. Specialmente il fatto che ci sia troppa voglia di cancellare. O per meglio dire molti fanno il lavoro sporco ma spesso si fanno prendere la mano alzando il livello di enciclopedico. Personalmente vedo wiki come un posto dove aggiungere un po di conoscenza per renderla disponibile ad altri. Anche un piccolo contributo spesso finisce per essere cancellato perchè non gli viene dato il tempo di crescere il tempo che qualcuno lo amplii. ciao [[Utente:Assianir|Assianir]] 10:19, 28 apr 2007 (CEST)
* {{de}} Odilo Engels, ''Die Staufer'', Berlino 1927.
* {{de}} [[Ernst Kantorowicz]], ''Kaiser Friedrich der Zweite'', Berlino 1927-1931 e successive edizioni.
** [[Ernst Kantorowicz]], ''Federico II di Svevia'', Garzanti, Milano 1939; nuova traduzione col titolo ''Federico II imperatore'', Garzanti, Milano, 1976-2017.
* {{de}} Franz Kampers, ''Kaiser Friedrich II. Der Wegbereiter der Renaissance'', Lipsia 1929.
* [[Eucardio Momigliano]], ''Federico II di Svevia'', Cogliati, Milano 1932.
* {{fr}} Henri de Ziegler, ''Vie de l'empereur Frédéric II de Hohenstaufen'', Parigi 1935.
* {{en}} Georgina Masson, ''Frederick II of Hohenstaufen'', Londra 1957, ISBN 88-452-9107-3.
** Georgina Masson, ''Federico II di Svevia'', Rusconi, Milano 1978 e successive ed.
* {{de}} ''Stupor Mundi. Zur Geschichte Friedrichs II. von Hohenstaufen'', raccolta di scritti a cura di Gunther Wolf, Darmstadt 1966.
* {{de}} Bruno Gloger, ''Kaiser, Gott und Teufel. Friedrich II. von Hohenstaufen in Geschichte und Sage'', Berlino 1970.
* {{en}} Thomas Curtis Van Cleve, ''The Emperor Frederick II of Hohenstaufen, Immutator Mundi'', Oxford 1972.
* {{de}} [[Eberhard Horst]], ''Friedrich der Staufer. Eine Biographie'', Düsseldorf 1975.
**[[Eberhard Horst]], ''Federico II di Svevia'', Rizzoli, Milano 1981, ISBN 88-17-11621-1.
* {{en}} [[David Abulafia]], ''Frederick II. A Medieval Emperor'', Londra 1988.
** [[David Abulafia]], ''Federico II. Un imperatore medievale'', Einaudi, Torino 1990.
* {{de}} Hans Martin Schaller, ''Kaiser Friedrich II. Verwandler der Welt'', Gottinga-Zurigo 1991.
* {{de}} [[Wolfgang Stürner]], ''Friedrich II.'', 2 voll., Darmstadt 1992-1997.
** Wolfgang Stürner, ''Federico II: il potere regio in Sicilia e in Germania, 1194-1220'', De Luca ed., Roma 1998.
** Wolfgang Stürner, ''Federico II e l'apogeo dell'impero'', presentazione di [[Ortensio Zecchino]], [[Salerno Editrice]], Roma 2009.
* {{de}} Ernst Wilhelm Wies, ''Friedrich II von Hohenstaufen: Messias oder Antichrist?'', Esslingen 1994.
** Ernst Wilhelm Wies, ''Federico II: Messia o Anticristo?'', ECIG, Genova 1997, ISBN 88-7545-747-6.
* Claudio Rendina, ''Federico II di Svevia, Lo specchio del mondo'', Newton & Compton, Roma 1995.
* {{de}} ''Das Staunen der Welt. Das Morgenland und Friedrich II. (1194-1250)'', a cura di Michael Meinecke, Berlino 1995.
* {{de}} ''Friedrich II. Tagung des Deutschen Historischen Instituts in Rom im Gedenkjahr 1994'', a cura di [[Arnold Esch]] e [[Norbert Kamp]] (Bibliothek des Deutschen Historischen Instituts in Rom; 85), Tubinga 1996.
* {{Cita libro|Hubert|Jedin|wkautore=Hubert Jedin|Storia della Chiesa|Jaka Book|1999}}, Civitas Medievale,vol.V/1, articolo di Hans Wolter S.I.
* Ornella Mariani, ''Federico II di Hohenstaufen'', Controcorrente, Napoli 2003.
* Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri, ''Federico II: ragione e fortuna'', Laterza, Bari-Roma 2004, ISBN 88-420-7426-8.
* Daniele Vessella, Pierluigi De Iulio, ''Federico II, stupor mundi'', Cosenza 2005, ISBN 88-88343-50-4.
* Mariateresa Fumagalli Beonio Brocchieri, ''Federico II. Ragione e fortuna'', Laterza, Bari-Roma 2006, ISBN 978-88-420-8091-6.
* {{de}} ''Kaiser Friedrich II. (1194–1250). Welt und Kultur des Mittelmeerraums'', Catalogo della mostra a cura di Mamoun Fansa e Karen Ermete, Magonza 2008, ISBN 978-3-8053-3886-8.
* {{de}} Knut Görich, ''Die Staufer'', 2ª ed., Monaco 2008, ISBN 978-3-406-53593-2.
* {{de}} [[Hubert Houben]], ''Kaiser Friedrich II. (1194–1250). Herrscher, Mensch, Mythos'', Kohlhammer, Stoccarda 2008, ISBN 978-3-17-018683-5.
**[[Hubert Houben]], ''Federico II. Imperatore, uomo, mito'', Il Mulino, Bologna 2009, ISBN 978-88-15-13338-0.
* {{de}} Olaf B. Rader, ''Friedrich II. Der Sizilianer auf dem Kaiserthron. Eine Biographie'', Monaco 2010, ISBN 978-3-406-60485-0.
* Benedetto Ligorio, ''Federico II. Ebrei castelli e ordini monastici in Puglia nella prima metà del XIII secolo'', Artebaria, Taranto 2011, ISBN 978-88-96711-12-5.
* Fulvio Delle Donne, ''Federico II: la condanna della memoria. Metamorfosi di un mito'', Viella, Roma 2012, ISBN 978-88-8334-761-0.
* {{cita libro |cognome= Summonte |nome= Giovanni Antonio |curatore= Antonio Bulifon |titolo= Dell'historia della città, e regno di Napoli |volume = Tomo II |url= http://books.google.it/books?id=xxjjaM6iUZgC |anno= 1675 |editore= Antonio Bulifon – Libraro all'insegna della Sirena |città= Napoli |cid= Giovanni Antonio Summonte|isbn=no}}
* {{cita pubblicazione |titolo= Storia e leggenda di un grande imperatore |autore= Jean-Claude Maire Vigueur |rivista= Medioevo Dossier |numero= anno I, 1 |editore= De Agostini-Rizzoli Periodici |città= Milano |anno= 1998 |pp= 31-38 |cid= Jean-Claude Maire Vigueur }}
 
=== Sintesi enciclopediche ===
== Simul stabunt vel simul cadent ==
* {{Treccani|federico-ii-di-svevia-imperatore-re-di-sicilia-e-di-gerusalemme-re-dei-romani_(Dizionario-Biografico)|FEDERICO II di Svevia, imperatore, re di Sicilia e di Gerusalemme, re dei Romani|autore=[[Norbert Kamp]]|volume=Vol. XLV|anno=1995|accesso=14 novembre 2018}}
* {{Treccani|federico-ii_(Enciclopedia-Dantesca)|Federico II di Svevia imperatore|autore=[[Raoul Manselli]]|anno=1970|accesso=14 novembre 2018}}
* {{Treccani|federico-ii_res-d24ffd4a-8bae-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-Italiana)|Federico II|autore=[[Raffaello Morghen (storico)|Raffaello Morghen]]|anno=1932|accesso=14 novembre 2018}}
* {{Treccani|federico-ii_(Enciclopedia-dell'-Arte-Medievale)|Federico II|autore=Marina Di Berardo|anno=1995|accesso=14 novembre 2018}}
* {{Treccani|regno-di-sicilia_(Federiciana)|Regno di Sicilia|autore=[[Giuseppe Galasso]]|volume=Vol. II|anno=2005|accesso=14 novembre 2018}}
* {{Treccani|federico-ii-attivita-poetica_(Federiciana)|Federico II, poetica|autore=Stefano Rapisarda|accesso=14 novembre 2018}}
* {{Treccani|figli-federico-ii_(Federiciana)|Federico II, figli|accesso=14 novembre 2018}}
 
=== Studi sullo sviluppo della storiografia federiciana ===
Potresti indicare qualche fonte, preferibilmente reperibile su internete, della tua ultima modifica?--[[Utente:Gp 1980|Gp 1980]] 19:10, 28 apr 2007 (CEST)
* {{Treccani|cronachistica_(Federiciana)|Cronachistica|autore=Lidia Capo|volume=Vol. I|anno=2005|accesso=14 novembre 2018}}
:Ps: Complimenti per la tempestività: ho creato la voce da pochi minuti!--[[Utente:Gp 1980|Gp 1980]] 19:10, 28 apr 2007 (CEST)
* {{Treccani|fino-all-illuminismo-storiografia_(Federiciana)|Storiografia, fino all'Illuminismo|autore=Francesco Tateo|volume=Vol. II|anno=2005|accesso=14 novembre 2018}}
::Pps: La voce è ancora ''orfana''. Perché non modifiche le pagine su papa Ratti e/o dul Concordato e/o su mussolini etc. in modo da creare collegamenti al ''nostro'' articolo?!--[[Utente:Gp 1980|Gp 1980]] 19:20, 28 apr 2007 (CEST)
* {{Treccani|storiografia-dell-ottocento-e-del-novecento_(Federiciana)|Storiografia dell'Ottocento e del Novecento|autore=Roberto Delle Donne|volume=Vol. II|anno=2005|accesso=14 novembre 2018}}
:::Ppps: Non appartengo a quella schiera di giovani (o, perlomeno, non ai più pedanti tra essi) che punzecchi nella sezione ''Un po' troppo rompi.....'' della tua pagina utente anche perchè, con i miei venerandi 27 anni (non sfotto, non sfotto) non sono proprio tra i più giovani di Wikipedia!--[[Utente:Gp 1980|Gp 1980]] 19:25, 28 apr 2007 (CEST)
::::Sulla memoria dei motivi dello scontro, posso confermare secondo le mie conoscenze, anche se non avevo incontrato o, più probabilmente, non ricordavo, la citazione dell'espressione latina--[[Utente:Gp 1980|Gp 1980]] 19:31, 28 apr 2007 (CEST)
===Collegamenti interni===
Con la funzione ''ricerca'' ho rintracciato diversi possibili collegamenti a ''simul simul'' e li ho ''wikificati''. La voce, quindi, non è più orfana--[[Utente:Gp 1980|Gp 1980]] 20:09, 28 apr 2007 (CEST)
 
=== Cultura, diritto e letteratura alla corte di Federico II ===
==Petroldragon==
* [[Antonino De Stefano (storico)|Antonino De Stefano]], ''La cultura alla corte di Federico II imperatore'', Palermo 1938.
In realtà avevo dato un'occhiata senza approfondire, e mi sembrata promozionale, poi, quando un altro utente ha chiesto la cancellazione immediata perchè promozionale, sono andato avanti. Effettivamente se è un argomento del genere che mi indichi posso recuperarla se ti senti di correggerla - --<span style="color:black">[[Utente:Klaudio|Kla]]</span>[[Discussioni utente:Klaudio|<span style= "color:#ffb000;">udio</span>]]<small><span style="color:green"><sup> </span></small></sup> 21:57, 28 apr 2007 (CEST)
* [[Ortensio Zecchino]] ''Medicina e sanità nelle Costituzioni di Federico II di Svevia (1231)'', Avellino 2002.
* ''Federico II di Svevia, De Arte venandi cum avibus. Fonti e Studi'', a cura di Annalaura Trombetti Budriesi, Laterza, Bari-Roma 2000.
 
=== Architettura federiciana ===
Non preoccuparti di usare la mia pagina per discutere, effettivamente il tuo riferimento a Lacchiarella mi ha acceso un interruttore, quindi, se amplierai la voce, direi proprio che servirebbe a gettare un po' di luce dove serve - --<span style="color:black">[[Utente:Klaudio|Kla]]</span>[[Discussioni utente:Klaudio|<span style= "color:#ffb000;">udio</span>]]<small><span style="color:green"><sup> </span></small></sup> 09:44, 29 apr 2007 (CEST)
* Ferdinando Maurici, ''Federico 2. e la Sicilia: i castelli dell'imperatore'', Catania 1997, ISBN 88-7751-111-7.
* {{de}} Alexander Knaak, ''Prolegomena zu einem Corpuswerk der Architektur Friedrichs II. von Hohenstaufen im Königreich Sizilien 1220–1250'', Marburgo 2001.
 
=== Studi su aspetti particolari ===
== oi dialogoi ==
* [[Antonino De Stefano (storico)|Antonino De Stefano]], ''L'idea imperiale di Federico II'', Palermo 1927.
* {{de}} P. E. Schramm, ''Kaiser Friedrichs II. Herrschaftszeichen'', Gottinga 1955.
* {{de}} ''Kaiser Friedrich II. in Briefen und Berichten seiner Zeit'', a cura di Klaus Heinisch, Darmstadt 1978.
* {{de}} Reinhold Zippelius, ''Kleine deutsche Verfassungsgeschichte'', Monaco 1994 (sulla ''Confoederatio cum principibus ecclesiasticis'').
* {{cita libro |autore=Carlo Fornari |titolo=Federico II. Un sogno imperiale svanito a Vittoria |città=Parma |anno=1998}}
* {{cita libro| Ruggiero | Rizzi | Federico I e Federico II Hohenstaufen. Genesi di due personalità alla luce della storia, della medicina e della psicologia| 2009| Barbieri Editore s.r.l. | Manduria|isbn= 978-88-7533-045-3}}
* {{cita libro |autore=[[Marco Brando]] |titolo=Lo strano caso di Federico II di Svevia. Un mito medievale nella cultura di massa |editore=Palomar |città=Bari |anno=2008}}
* Marco Brando, ''L'imperatore nel suo labirinto. Usi, abusi e riusi del mito di Federico II di Svevia'', Firenze, Tessere, 2019, ISBN 978-88-944323-4-3.
* {{cita libro |autore=Venturi Nazzareno |titolo=Federico II, il Sufismo e la Massoneria |città=Acireale |anno=2013 |editore=Tipheret ([[Bonanno Editore]]) |ISBN=978-88-6496-103-3}}
* {{cita conferenza |autore= Angelo Scordo |titolo= Note di araldica medievale – Una "strana" arma di "stupor mundi" |data= 1995 |conferenza= Atti della Società Italiana di Studi Araldici, 11° Convivio, Pienerolo, 17 settembre 1994 |organizzazione= Società Italiana di Studi Araldici |editore= Società Italiana di Studi Araldici |città= Torino |pp= 105-145 |cid= Angelo Scordo }}
* {{Cita pubblicazione |titolo= Cenni e riflessioni sulle insegne degli Hohenstaufen |autore= Gianantonio Tassinari |rivista= Nobiltà |volume= anno XIV |numero= nn. 78-79 |anno= 2007 |mese= maggio-agosto |pp= 283-330 |editore= Federazione delle Associazioni Italiane di Genealogia, Storia di Famiglia, Araldica e Scienze Documentarie |città= Milano |cid= Gianantonio Tassinari }}
 
== Voci correlate ==
beh, per quanto riguarda me il dialogo non si era mai interrotto :-) Sul catasto tavolare la difficoltà di precisare ulteriormente gli effetti giuridici sta nel reperire fonti specifiche. Pur avendo molti testi tecnici sul catasto ordinario, curiosamente non ho nessuna fonte di approfondimento sul punto, quindi io non aggiungerei altro, che sarebbe solo deduttivo. Per Aiazzone vediamo il materiale, come sempre nessuna preclusione a fonti accettabili, quindi dipende solo da quello ;-) a presto :-) --[[Utente:Gianfranco|g]] 16:41, 29 apr 2007 (CEST)
* [[Enciclopedia Fridericiana]]
* [[Regno di Sicilia]]
* [[Elenco dei conti e dei re di Sicilia]]
* [[Costituzioni di Melfi]]
* [[Giustizierato]]
* [[Scuola siciliana]]
* [[Crociata contro Federico II]]
* [[Sesta crociata]]
* [[Castra exempta]]
* [[Otto Abel]]
* [[Poteri universali]]
* [[Cesaropapismo]]
* [[Guelfi e ghibellini]]
* [[Comune medievale]]
* [[Magna Curia]]
 
== tiAltri ringrazio...maprogetti ==
{{Interprogetto}}
{{wikilibro|Scuola siciliana}}
 
== Collegamenti esterni ==
stavo iniziando una nuova voce[[ Alessandro Bonsanti]] ,non potevi aspettare d'intervenire nelle correzioni dopo un lasso di tempo ?, si siamo conflittuati a vicenda, (:-) ciao e buon lavoro! 22:30, 30 apr 2007 (CEST)[[Utente:Nicoli|Nico48]] <small>[[Discussioni utente:Nicoli|(msg)]]</small>
* {{collegamento interrotto|1=[http://www.treccani.it/Portale/sito/scuola/in_aula/storia/federico_II/mainArea.html ''Federico II e il Liber augustalis''] |date=dicembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }}, a cura di Giulia Pezzella, dal ''Portale Treccani scuola''.
::quando inizio la voce non metto il grassetto perchè inserisco quasi subito il template <nowiki>{{bio}}</nowiki> e proprio in quel momento topico c'è stato il tuo intervento ...niente di male so che quello che fai; ho lurkato molti tuoi interventi è sono sempre stati ottimi nel migliorare il progetto wikipediano di una enciclopedia libera e democratica ciao 22:57, 30 apr 2007 (CEST)[[Utente:Nicoli|Nico48]] <small>[[Discussioni utente:Nicoli|(msg)]]</small>
* Saura Rabuiti, [https://web.archive.org/web/20121218120938/http://www.treccani.it/scuola/lezioni/in_aula/storia/federico_II/rabuiti.html Federico II] dal ''Portale Treccani scuola''.
* {{cita web|http://www.cesn.it|Centro Europeo di Studi Normanni}}
* {{cita web|http://www.stupormundi.it|Stupormundi.it}}
* [[Franco Cardini]], ''[http://www.emsf.rai.it/aforismi/aforismi.asp?d=369 La politica di Federico II]'', EMSF-''Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche'' della [[RAI]].
* {{cita web|http://www.italiamedievale.org/sito_acim/personaggi/frate_pacifico.html|Federico II e Fra Pacifico}}
* {{de}} Klaus Graf, ''[http://archiv.twoday.net/stories/6412734/ Mythos Staufer]'', da ''[http://archiv.twoday.net/ Archivalia]''. 2010-07-15
* {{de}} [[Hannes Obermair]], ''[http://cma.gbv.de/dr,cma,011,2008,a,04.pdf Der Staufer Friedrich II. und die Geschichtsschreibung des 19. und 20. Jahrhunderts]'', in «Concilium Medii Aevi», 11, Göttingen 2008, pp.&nbsp;79–100 [http://cma.gbv.de/dr,cma,011,2008,a,04.pdf PDF, 571 KB].
* {{cita web|http://www.phil.uni-erlangen.de/~p1ges/quellen/const_2_73.html|''Confoederatio cum principibus ecclesiasticis'', testo in versione originale|lingua=la}}
* {{cita web |autore=[[Eugenio Di Rienzo]] |url=http://www.nuovarivistastorica.it/?p=1314 |titolo=Federico II di Svevia e il demone della politica |editore=tratto dal sito di [[Nuova rivista storica]] (da ''[[Il Giornale]]'' del 30 dicembre 2009)}}
* {{DBI |autore=[[Norbert Kamp]] |nomeurl=raniero-capocci_(Dizionario-Biografico) |nome=Raniero Capocci |volume=18 |anno=1975 |accesso=14 novembre 2018}}
* {{cita web |curatore= Alberto Gentile |url= http://www.stupormundi.it/it/la-monetazione-epoca-federiciana |titolo= La monetazione in epoca federiciana |accesso= 31 dicembre 2017 |editore= Alberto Gentile Editore |sito= Stupormundi.it |città= Foggia |cid = Alberto Gentile }}
* {{cita web |url=http://www.festivaldelmedioevo.it/portal/la-nascita-delluniversita-di-napoli/ |titolo=La nascita dell'Università di Napoli |data=5 giugno 2016 |accesso=14 novembre 2018}}
 
{{Box successione
==Wikiraduno==
|tipologia = regnante
Ciao, va bene. Provo a cercare una stanza per due per sabato notte, tuttavia è un po' difficile. Devo sperare nella disdetta della prenotazione di qualcuno. [[Utente:Ilario| Ilario^_^]] - [[Discussioni utente:ilario|<sup>msg</sup>]] 11:42, 1 mag 2007 (CEST)
|carica = [[Imperatori del Sacro Romano Impero|Imperatore del Sacro Romano Impero]]
|immagine = Shield and Coat of Arms of the Holy Roman Emperor (c.1200-c.1300).svg
|periodo = [[1212]] – [[1250]]<br /><small>[[Re dei Romani]] fino all'incoronazione nel [[1220]]</small>
|precedente = [[Ottone IV di Brunswick|Ottone IV]]
|successivo = [[Corrado IV di Svevia|Corrado IV]]<br /><small>Soltanto Re dei Romani</small>
}}
{{Box successione
|tipologia = regnante
|carica = [[Re di Sicilia]]
|immagine = King Manfred of Sicily Arms.svg
|periodo = [[1198]] – [[1250]]
|precedente = [[Costanza d'Altavilla|Costanza I]]
|successivo = [[Corrado IV di Svevia|Corrado IV]]
}}
{{Box successione
|tipologia = precedenza titoli nobiliari
|carica = [[Re di Gerusalemme]]
|immagine = Arms of the Kingdom of Jerusalem.svg
|periodo = [[1225]] – [[1234]]<br />(con [[Jolanda di Brienne|Jolanda]])
|precedente = [[Maria del Monferrato|Maria]] e [[Giovanni di Brienne|Giovanni I]]
|successivo = [[Corrado IV di Svevia|Corrado IV]]
}}
{{Box successione
|tipologia = precedenza titoli nobiliari
|carica = [[Ducato di Svevia|Duca di Svevia]]
|immagine = Arms of Swabia.svg
|periodo = [[1212]] – [[1216]]
|precedente = [[Ottone IV di Brunswick|Ottone IV]]
|successivo = [[Enrico VII di Germania|Enrico II]]
}}
 
{{Re di Sicilia}}
{{Re d'Italia}}
{{ScuolaSiciliana}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|crociate|Due Sicilie|letteratura|medioevo}}
 
[[Categoria:Federico II di Svevia| ]]
== Re: Striscione ==
[[Categoria:Hohenstaufen|F]]
IO non ce l'ho, probabilmente ce l'ha paginazero oppure marcoK, prova a contattare loro. Ciao, --[[Utente:Fabexplosive|Fabexplosive]] <small>[[Discussioni utente:Fabexplosive|<span style="color: blue">L'admin col botto</span>]]</small> 16:14, 2 mag 2007 (CEST)
[[Categoria:Re di Sicilia]]
 
[[Categoria:Poeti della scuola siciliana]]
== Re: Striscione ==
[[Categoria:Sepolti nella cattedrale di Palermo]]
 
[[Categoria:Sovrani incoronati nella cattedrale di Palermo]]
L'aveva preso Snowdog, credo l'abbia ancora lui. - [[Utente:Laurentius|Laurentius]]<sup><small>(''[[Discussioni_utente:Laurentius|rispondimi]]'')</small></sup> 17:04, 2 mag 2007 (CEST)
[[Categoria:Fondatori di università]]
 
[[Categoria:Imperatori del Sacro Romano Impero]]
Ce l'ho io. Temo non riuscirò ad essere a Lugano, sicuramente non venerdì. Vedo se riesco ad affidarlo a qualcuno. --[[Utente:Snowdog|Snowdog]] <small>([[Discussioni utente:Snowdog|bucalettere]])</small> 17:12, 2 mag 2007 (CEST)
[[Categoria:Falconieri]]
 
[[Categoria:Personaggi citati nella Divina Commedia (Inferno)]]
== Re: Striscione ==
[[Categoria:Re d'Italia (Medioevo)]]
Purtroppo non lo so. L'ho consegnato a Marcok che l'ha portato in fiera, ma non so chi se l'è portato via quando avete smontato. Ciao. --[[Utente:Paginazero|Paginazero]] - [[discussioni utente:Paginazero|Ø]] 17:42, 2 mag 2007 (CEST)
[[Categoria:Scrittori medievali in lingua latina]]
 
[[Categoria:Storia della Sicilia sveva]]
==Striscione==
[[Categoria:Persone legate all'Università degli Studi di Napoli Federico II]]
Posso passare a portartelo giovedì sera. --[[Utente:Snowdog|Snowdog]] <small>([[Discussioni utente:Snowdog|bucalettere]])</small> 00:31, 3 mag 2007 (CEST)
 
Puoi mandarmi una [http://it.wikipedia.org/wiki/Speciale:InviaEMail/Snowdog e-mail qui]. --[[Utente:Snowdog|Snowdog]] <small>([[Discussioni utente:Snowdog|bucalettere]])</small> 10:35, 3 mag 2007 (CEST)
 
==Wikipediaday==
Si, volantini servono. Per lo striscione va benissimo. Sto ancora cercando posto. Sabato Lugano è piena, ma ci provo ancora. [[Utente:Ilario| Ilario^_^]] - [[Discussioni utente:ilario|<sup>msg</sup>]] 17:08, 3 mag 2007 (CEST)
 
:Ciao, ti ho mandato una mail. [[Utente:Ilario| Ilario^_^]] - [[Discussioni utente:ilario|<sup>msg</sup>]] 20:21, 3 mag 2007 (CEST)
 
== Wikisource, open content & co. ==
 
Caro Mizardellosa, grazie a te. Purtroppo su Source siamo pochi, ma quando hai tempo vieni a vedere il bel lavoro che facciamo. La questione dell'Open Content personalmente mi è abbastanza cara, pur essendo io un profano, e il [[s:Wikisource:Progetto Open Source|Progetto Open Source]] nacque proprio dall'esigenza che sentivo (e sento) di avere uno spazio in cui raccogliere i documenti e le storie che hanno ''portato'' a Wikipedia. Una sorta di eziologia, di ricerca di identità attraverso la Letteratura. Purtroppo in Internet c'è tanta roba, ma solitamente ''di parte'' (per usare un termine Pediano, nNPOV): non ho mai trovato una raccolta di libri e testi che cercasse di fare un po' di luce sul mondo "copyleft", "open" tutto assieme. Ma ripeto, sono un profano che si entusiasma molto (all'inizio), con perseveranza ballerina e, ''soprattutto'', col 56k. Il progetto Open Source (che vorrei cambiare in Free Software e Open Source, FOSS, perchè più generale), si è un po' arenato per problemi che non dipendono del tutto da me, come la [[s:Discussioni_Wikisource:Politiche_e_linee_guida/Altre_licenze|questione licenze per Wikisource]], che purtroppo non è mai stata sollevata ai piani alti della WMF (IMHO). Infatti dovremmo inserire soltanto testi PD e GFDL, ma se quest'ultima licenza ha senso in Wikipedia, inizia ad averne molto meno in Source, dove, a parte la formattazione (che può avere miglioramenti), il testo che pubblichiamo è per definizione ''compiuto'' ed ''edito''.
Ma non ti annoio con i dettagli, giusto un paio di considerazioni per spiegarti a che stadio siamo, anche in vista di una futura collaborazione.
Purtroppo a FLCG non c'ero, pur avendo voluto esserci per mesi: ero sotto esame e ho dovuto saltare. Fra l'altro, fino ad adesso, non ho conosciuto ''de visu'' nessun altro wikipediano, purtroppo. Ma spero ci possa essere occasione futura.
Bene, se avrai qualche buona nuova da Lugano ne saremo felici.
Comunque, io avevo in progetto di postare un messaggio globale di collaborazione Source-Pedia, in speciale riferimento ad un progetto Matematica sourciano che sta nascendo (e su cui ho convinto la mia prof a fare la tesi di laurea ;)), quindi spero avremo presto l'occasione di risentirci. Buon lavoro e buona vita, [[Utente:Aubrey|<span style= "font-family:Palatino Linotype, serif" >Aubrey</span>]] [[Discussioni_utente:Aubrey|<span style= "font-family:Palatino Linotype, serif" >McFato</span>]] 22:48, 3 mag 2007 (CEST)
 
:Caro Mizardellosa, saremo ben felici di pubblicare tutti i testi inerenti al ''movimento'' Open. In realtà abbiamo proprio bisogno, nel nostro progetto, di fare un po' di chiarezza riguardo alle categorie, dato che io sono un profano e non sono mai sicuro che le mie intuizioni siano giuste. Tu vieni pure su Source a pubblicare, per la formattazione ci possiamo aiutare ;). Anche chiedere a Simone Aliprandi mi sembra un bella idea (ho qualche suo testo anche in forma cartacea, ma essendo autore vivente, e rilasciando i testi solitamente in Creative Commons, dato che ''sembrano non essere accettate'' dalle Wikisource non li ho mai inseriti). Se vuoi portarci la tua esperienza, le tue opinioni, la tua competenza, e magari anche qualche testo, non possiamo che esserne felici. '''PS'''mi sembra di avere, in passato, creato anche la categoria Open Content, in previsione di testi che non riguardassero esclusivamente il software, quindi prova ad usarla, che poi vediamo. Ti aspettiamo con ansia :) [[Utente:Aubrey|<span style= "font-family:Palatino Linotype, serif" >Aubrey</span>]] [[Discussioni_utente:Aubrey|<span style= "font-family:Palatino Linotype, serif" >McFato</span>]] 12:33, 7 mag 2007 (CEST)
 
==Wikipedia al telegiornale==
Ciao Mizar! Non credo che il fatto che la [[Televisione svizzera di lingua italiana|TSI]] ci abbia dedicato un servizio sia così rilevante da stare in una voce dell'enciclopedia. Avrei in mente di togliere quel paragrafo, però ho inserito la notizia in [[Wikipedia:Rassegna stampa di it.wiki|rassegna stampa]].. --[[Utente:Jaqen|Jaqen]] [[Discussioni utente:Jaqen|<small>il Telepate</small>]] 17:25, 6 mag 2007 (CEST)
:In effetti anche la foto è un po' autoreferenziale, però è (credo) l'unica foto che abbiamo in cui si vede una giornalista della TSI, il che credo la salvi.. --[[Utente:Jaqen|Jaqen]] [[Discussioni utente:Jaqen|<small>il Telepate</small>]] 09:46, 7 mag 2007 (CEST)
 
== Cancellazione immediata ==
 
Guarda che io non ho mai chiesto la cancellazione immediata di nessuna pagina del Bar. --[[Utente:Pipep|Pipep]] 17:39, 6 mag 2007 (CEST)
:Ho capito, ti riferivi alla voce dal titolo "NOME DELLA PAGINA" nel namespace principale. Ebbene si, ho chiesto la cancellazione immediata perché era una pagina che non può stare nel namespace principale, e non potevo sapere che era tua intenzione metterla nel bar. Comunque [[Utente:Sannita]] ha provveduto a sistemarti la tua discussione al bar. --[[Utente:Pipep|Pipep]] 17:49, 6 mag 2007 (CEST)
 
===Scusa dell'equivoco===
Scusami, ma non mi ero accorto dell'errore nello scrivere la pagina del bar. (Se vedi il succedersi delle cronologie il titolo sulla ''pagina del bar'' è precedente. Credevo invece che, quasi come il plurale ''modestiae'' a te svizzero non piacesse questa pubblicità alla tua Wikipedia svizzera. Se è tutto un equivoco, scusa ancora. Questo vale anche per quello che ho scritto a Jaquen--[[Utente:Mizardellorsa|Mizardellorsa]] 17:55, 6 mag 2007 (CEST)
:Colpa anche mia: sono talmente abituato alle pagine create per errore con i vari titoli "Nome della pagina" "Un link che vuoi tu" ''et similia'' che nell'effettuare la cancellazione immediata non mi ero reso conto dell'origine dell'errore. Spero di non averti costretto a riscrivere da capo troppa roba, sorry. -- [[Utente:Rojelio|Rojelio]] <small>[[Discussioni utente:Rojelio|(dimmi tutto)]]</small> 17:58, 6 mag 2007 (CEST)
 
===IKEA===
Poiche' oggi sono gia' impegnato su un altro fronte, ove un nuovo utente ha deciso di riscrivere a modo suo un paio di voci, potresti ritornare un attimo su [[Ikea]], design sembra aver deciso che poiche' l' IKEA non espone al MOMA la voce debbe essere downsized! Non capisco se sia ignoranza o arroganza intellettuale esterna al mondo reale. Ciao --[[Utente:Bramfab|<span style="color:green;">Bramfab</span>]]<small><span style="color:blue;"> <b>[[Discussioni utente:Bramfab|Parlami]]</b></span></small> 16:53, 7 mag 2007 (CEST)
 
{{Avvisocancellautente|Carlo Chenis}}
sei uno dei contributori --[[Utente:Jollyroger|'''<span style="color:#000;">J<span style="color:#2D2D2D;">o<span style="color:#5A5A5A;">l<span style="color:#878787;">l<span style="color:#B4B4B4">yR</span>o</span>g</span>e</span>r</span>''']] [[Discussioni_utente:Jollyroger|<span style="color:#000;">۩<small> lo sceriffo cattivo</small></span>]] 16:03, 9 mag 2007 (CEST)
 
==Grazie==
 
Ti ringrazio per la fiducia accordatami, che farò di tutto per meritarmi giorno dopo giorno. Ciao--[[Utente:Triquetra|<span style="color:blue">Tri</span>]][[Discussioni utente:Triquetra|<span style="color:red">que</span><span style="color:green">tra</span>]] 16:55, 10 mag 2007 (CEST)
==Al volo==
Risponderò con calma per la questione che mi riguarda, ora sono qui solo per avvisarti (se nel frattempo non sei stato contattato diversamente per lo stesso motivo) che al momento lo striscione non serve, o meglio: puoi stare tranquillo che se ce ne fosse bisogno qualcuno verrà direttamente a prenderselo, tanto si sa che è in mano tua. Ciao, --[[Discussioni_utente:Elitre|Elitre <small>(ma il copyviol è emergenza sempre)</small>]] 19:35, 10 mag 2007 (CEST)
 
== admin ==
 
Ho avuto l'ardire di candidarti ad admin, spero che la rogna che ti ho passato, non ti dia troppo prurito. --[[Utente:Freegiampi|Freegiampi]] [[Discussioni utente:Freegiampi|ccpst]] 08:32, 11 mag 2007 (CEST)
: OK. Buona giornata. --[[Utente:Freegiampi|Freegiampi]] [[Discussioni utente:Freegiampi|ccpst]] 08:41, 11 mag 2007 (CEST)
::Anche i tuoi concetti sulla licenza di wikipedia mi avevano convinto, comunque per la tua battaglia, i tastini non servono, in effetti. --[[Utente:Freegiampi|Freegiampi]] [[Discussioni utente:Freegiampi|ccpst]] 08:43, 11 mag 2007 (CEST)
 
Grazie per i complimenti, tuttavia mi spiace che tu non abbia accettato la tua candidatura. Se ne riparlera' vero? --[[Utente:Bramfab|<span style="color:green;">Bramfab</span>]]<small><span style="color:blue;"> <b>[[Discussioni utente:Bramfab|Parlami]]</b></span></small> 11:57, 11 mag 2007 (CEST)
 
 
==Vetrina e ...==
Ciao Mizar, credo che tua abbia capito cosa intendevo: devo dire che mi sono pentita di avere fatto quel [[Wikipedia:Bar/Discussioni/Vetrina_e_amministratori|post]], nel quale ho replicato, mi spiace, :):) ciao --[[Utente:Nelly22|Nelly22]] 13:34, 12 mag 2007 (CEST)
:Ps, ho letto solo ora un ulteriore intervento dal quale deduco che non sono riuscita a spiegarmi: io intendevo solo capire come mai alle votazioni per la vetrina non partecipano gli admin, punto, convinta che una loro partecipazione potesse essere utile per stimolare gli altri, aripunto. Tutto qui; sì, ho sbagliato a fare quel post! :):). --[[Utente:Nelly22|Nelly22]] 13:41, 12 mag 2007 (CEST)
 
==Prodotti agroalimentari tradizionali==
Ciao volevo dirti che sto iniziando a scrivere le voci per la Regione Piemonte, appena puoi dai anche tu un occhiata e dimmi cosa ne pensi. --[[Utente:Mymmo 74|Mymmo 74]] 14:00, 12 mag 2007 (CEST)
* Sicuramente lavoro ce n'è tanto. Solo del Piemonte 350 ehehe mica bazzecole. Mi piacerebbe mettere anche qualche immagine, ma con sto problema del copyright praticamente ne metterò solo se ne riuscirò a fare personalmente. Vedremo...a presto --[[Utente:Mymmo 74|Mymmo 74]] 19:03, 13 mag 2007 (CEST)
 
== re:Carmagnola ==
 
Ciao,
non c'è stata alcuna foga nella segnalazione (ho controllato con attenzione) e nessuna parte risulta tratta dal disciplinare di cui mi hai fornito il link come puoi verificare confrontando [http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Carmagnola&diff=8717423&oldid=8333796 il diff link della voce] con il file .doc che mi hai linkato.
Tutte le altre frasi sono considerazioni sulla storia del peperone e la sua valenza in Piemonte che sono copincolla dal secondo dei siti indicati. L'unico contatto tra la voce e il disciplinare è la menzione in forma di elenco delle quattro varietà (cito da disciplinare)
 
{{Quote|Tipo “QUADRATO”
Tipo “LUNGO O CORNO DI BUE”
Tipo “TROTTOLA”
Tipo “TUMATICOT”|[http://notiziario.regione.piemonte.it/2001/36/dwd/discpep.doc]}}
 
Tutto qua.
 
L'inserimento del canto nella voce (con tutto il testo completo pur se esiste su wikisource) era inadeguato e come chiaramente specificato nell'oggetto del mio edit l'ho rimosso per fornirgli una collocazione migliore creando una voce ad hoc: [[Carmagnole]]. La voce è stata tradotta mixando le info delle rispettive voci francese e inglese. Puoi inserire li il riferimento alla connessione con la città, possibilmente fornendo una fonte se la connessione è solo ipotizzata, ma non certa.
Buona giornata.--[[Utente:Nanae|Nanae]] 11:22, 14 mag 2007 (CEST)
 
::La frase che hai scritto nella mia talk (cito: ''«Spero proprio che nella foga iconoclasta non dobbiamo assistere alle danze dei nuovi sanculotti, senza aver più un Henri Grégoire a denunciarne gli eccessi»'') la considero un attacco personale (non essendo inerente in alcun modo alla segnalazione) per di più aggravato dal fatto di essere stata aggiunta/ritoccata dopo la mia risposta. Ti ricordo che esiste la linea guida [[Wikipedia:Niente attacchi personali]] e ti invito ad attenerti alla stessa. --[[Utente:Nanae|Nanae]] 11:34, 14 mag 2007 (CEST)
 
::Potresti spiegarmi in modo chiaro e, possibilmente, conciso, per favore, cosa accomuna la ripulitura di un testo in violazione di copyright e presente nella pagina di un comune con l'inserimento in wikipedia dei prodotti agroalimentari italiani e con la presunta non condivisione(?) da parte della comunità(?) di tale lavoro?--[[Utente:Nanae|Nanae]] 12:47, 14 mag 2007 (CEST)
 
Il mio stupore deriva dal fatto che, nella mia risposta delle ore 11.22, ti ho scritto che:
 
* il testo dei peperoni (che per inciso è solo un paragrafo dei contenuti rimossi) è tratto da un sito web e che non corrisponde al disciplinare che mi hai linkato (l'unico contatto è l'argomento trattato e i nomi delle quattro varietà). Ti invito nuovamente a comparare i due testi ([http://notiziario.regione.piemonte.it/2001/36/dwd/discpep.doc disciplinare] e [http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Carmagnola&diff=8717423&oldid=8333796 testo rimosso].
 
* che ho creato - come avevo anche anticipato nell'oggetto dell'edit in [[Carmagnola]] ([http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Carmagnola&action=history] cito: ''rimosso canto rivoluzionario (verrà creata voce a parte dopo un controllo [dei contenuti n.d.t])''- la voce [[Carmagnole]] che è espressamente dedicata al canto e ballo rivoluzionario sopradetto. La voce è più dettagliata e precisa del paragrafetto che era presente nella voce [[Carmagnola]], e contiene il collegamento al testo originale su wikisource. Una voce separata per tale canto e danza rivoluzionaria francese è indubitamente la collocazione migliore rispetto alla voce di un comune piemontese.
 
Leggendo quanto mi hai scritto posso solo concludere che non hai comparato disciplinare e testo rimosso, ne hai letto la mia risposta di stamane, ne hai letto la voce [[carmagnole]]. Pur tuttavia ti invito a non utilizzare più la mia talk, ma la pagina corretta ([[Wikipedia:Sospette violazioni di copyright/Log segnalazioni]]) per discutere la segnalazione di copyviol su Carmagnola.
--[[Utente:Nanae|Nanae]] 14:36, 14 mag 2007 (CEST)
 
Tra le regole di ''netiquette'' francamente quella di non rispondere sulla talk dell'interlocutore, francamente non l'ho trovata da nessuna parte, tantopiù che il discorso usciva bene da quello delle violazioni del copyright ma riguardavano altri temi ad esempio se adottare la grafia ''Carmagnole'' o quella ''Carmagnola'' anche per inno, danza e vestito, se fare menzione alla voce città, nonchè lo spazio ai [[prodotti agroalimentari tradizionali italiani]] per i peperoni e il coniglio grigio di Carmagnola.--[[Utente:Mizardellorsa|Mizardellorsa]] 18:06, 14 mag 2007 (CEST)
 
== Avviso copyviol ==
 
{{Avvisocopyviol|voce=Coniglio grigio di Carmagnola|url=http://www.aquilaantica.it/shop/SearchResults.asp?ProdStock=103}}[[Utente:Lusum|Lusum]] 18:57, 16 mag 2007 (CEST)
:vedo che la discussione con Nanae è ancora in corso, se mi puoi far sapere di preciso dove l'hai preso con le referenze , è meglio intanto aspetto [[Utente:Lusum|Lusum]] 19:14, 16 mag 2007 (CEST)
::visto, non so se il disciplinare sia PD, mi informo [[Utente:Lusum|Lusum]] 19:16, 16 mag 2007 (CEST)
:::mi sono consultato con altri admin, ma non riusciamo a capire se effettivamente il testo segnalato sia PD. In ogni caso onde evitare ulteriori problemi segnala la cosa al [[Progetto:Cococo]] [[Utente:Lusum|Lusum]] 19:41, 16 mag 2007 (CEST)
::::capisco, cmq le pagine si recuperano senza problemi... In ogni caso quando torni apri un thread al bar o al progetto così vediamo di risolvere la questione e magari inserire una policy nel progetto. Avvertimi quando fai partire la discussione [[Utente:Lusum|Lusum]] 19:47, 16 mag 2007 (CEST)
:::::ho visto, aspettiamo una risposta [[Utente:Lusum|Lusum]] 20:38, 16 mag 2007 (CEST)
 
== Complimenti ==
 
Mi volevo congratulare con te per il contributo che dai a wikipedia. Condivido i tuoi indirizzi ed il tuo modo di agire. Bisognerebbe che riuscissi a contagiare molti altri visto che, a mio avviso, troppo spesso sono più impegnati a cancellare ed a non mettere questo o quello piuttosto che a contribuire ampliando ed aggiungendo. ciao [[Utente:Assianir|Assianir]] 08:46, 19 mag 2007 (CEST)
 
==Re==
Ciao Mizar! Sulle cancellazioni ti posso tranquillizzare: in più in un'occasione ho "graziato" delle voci per le quali era stata richiesta la cancellazione immediata. ;-) Credo che non ci sia spazio per la discussione se ''si è certi'' che una cosa sia copyviol, ma se non si sa se lo è o no ''bisogna'' discuterne! Poi sulla questione specifica non ho le competenze necessarie per pronunciarmi.. --[[Utente:Jaqen|Jaqen]] [[Discussioni utente:Jaqen|<small>il Telepate</small>]] 12:21, 19 mag 2007 (CEST)
 
== prodotti tipici ==
 
Ciao, non ho capito esattamente cosa dovrei fare: nell'attesa che un giureconsulto dirima la questione parafrasiamo? Buon lavoro! --[[Utente:Xaura|Xaura]] 16:02, 19 mag 2007 (CEST) PS non so dove trovare una tabella con le istruzioni da aggiungere alle voci venete. Inoltre ho notato qualche problema di impaginazione con il mio browser (Safari per mac) che si risolve mettendo la tabella all'inizio della voce.
 
Scordavo: in generale sono contraria a riportare i disciplinari anche se indenni da problemi di copyviol perchè mi piace che le nostre voci siano il frutto di ricerche articolate... che wikipedia abbia qualcosa in più di una legge, no? [[Utente:Xaura|Xaura]] 16:06, 19 mag 2007 (CEST)
 
I magnagatti sono tutto fuorchè affidabili nelle questioni di coniglio... però io sono oriunda varesotta... piuttosto mi chiedevo con marcok se innestare un sottoprogetto sul [[Progetto:Cucina]], un po' come è stato il progetto alimenti per i [[DOP]] e affini. insomma, 4200 voci non sono uno scherzo! ci vorrebbe almeno un paio di persone per ogni regione. Per inciso ti sarei grata se volessi leggere bene la chilometrica discussione fra me e Salli su [[Discussione:Pesce stocco]] e darmi un tuo parere (nella mia pagina, onde non rifocolare il dibattito...). Adesso guardo la tabella e cerco di imparare a importarla nelle altre voci. grazie --[[Utente:Xaura|Xaura]] 17:13, 19 mag 2007 (CEST)
 
I poteri cosmici hanno prodotto: marcok ha creato un template. Guarda [[Template:Agroalimentare|qui]] e commenta. Marcok dice che va sistemato, ma adesso l'ho spedito a comprare il latte che la piccola ha la febbre... --[[Utente:Xaura|Xaura]] 17:31, 19 mag 2007 (CEST)
 
 
? non ho capito perché mi scrivi: dovrei fare qualcosa? non so nulla di prodotti tipici e quindi direi che se Xaura e Marcok seguono la questione mi affido a loro. [[Utente:MM|MM]] <small>[[Discussioni utente:MM|(msg)]]</small> 20:34, 19 mag 2007 (CEST)
 
:Visto che mi sembra di capire che volevi il mio parere, ho riletto la voce e ti ho rispiegato la mia opinione nella [[Discussione:Lenticchia di Villalba|discussione della voce]] [[Utente:MM|MM]] <small>[[Discussioni utente:MM|(msg)]]</small> 22:23, 20 mag 2007 (CEST)
::Mi spiegheresti per quale stranissimo motivo dovrebbe essere il legislatore a determinare quanto sia da scrivere sulla voce di enciclopedia che dovremmo redigere? [[Utente:MM|MM]] <small>[[Discussioni utente:MM|(msg)]]</small> 23:25, 20 mag 2007 (CEST)
:::"Dare rilievo alle valutazioni di rilevanza espresse dalle autorità" vorrebbe dire semplicemente riportare che il prodotto è (se lo è, ora non ho presente) prodotto tradizionale tutelato dalla regione Sicilia (o quale che sia la denominazione ufficiale) e ''non corrisponde affatto'' a dire quali siano le ragioni dei produttori per fare la richiesta di attribuzione del DOP o IGP. Che i produttori siano titolati a presentare tale richiesta dalle regole burocratiche, come stabilisce il legislatore ''non è affatto la stessa cosa'' che ritenere il loro parere rilevante su una pagina di enciclopedia (soprattutto quando si riporta il loro parere sulle regole stabilite per i prodotti DOP e IGP ''e non'' i motivi per i quali la lenticchia dovrebbe essere prodotto DOP o IGP. Del resto anche questo loro parere diverrebbe eventualmente rilevante ''solo nel caso in cui'' la richiesta venisse accolta). [[Utente:MM|MM]] <small>[[Discussioni utente:MM|(msg)]]</small> 00:02, 21 mag 2007 (CEST)
::::Ah, la cosa non ha ''nulla a che fare'' con l'opportunità di inserire voci sui prodotti tradizionali e sui criteri con i quali dovrebbero essere redatte. Per questo basta che le affermazioni fatte siano appoggiate da una fonte affidabile e rintracciabile, ''esattamente come qualsiasi altra voce'' di Wikipedia. [[Utente:MM|MM]] <small>[[Discussioni utente:MM|(msg)]]</small> 00:04, 21 mag 2007 (CEST)
:::::Tu mi hai chiesto un parere e io te l'ho dato: scusa Mizar, ma proprio non riesco a capire cosa tu voglia da me. [[Utente:MM|MM]] <small>[[Discussioni utente:MM|(msg)]]</small> 00:23, 21 mag 2007 (CEST)
 
Caro Mizar, spero, come proposto da [[Utente:Xaura|Xaura]], accetti di coordinare il "progetto" dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali... Che ne dici di creare gli stub (abbozzi) di ogni voce, almeno il template (fatto da Xaura e Marcok) e una piccola descrizione, giusto per evitare che vengano cancellate, e successivamente ampliate. Aspetto tue notizie.--[[Utente:Mymmo 74|Mymmo 74]] 16:50, 20 mag 2007 (CEST)
 
== coniglio e pescestocco ==
 
Già! mi dispiace perchè son rimasto abbastanza male a scoprire che, dopo lunga discussione e una certa fatica nell'ordinare le voci, scopro che ho fatto praticamente un lavoro inutile... arriva il primo "spazzolatore" e mi cancella la voce senza nemmeno chiedere... cmq, pazienza, per ora ho inserito il link alla disciplinare, chi avrà voglia di "combattere" lo farà, io da semplice contributore di wiki scrivo le voci ma non sono un esperto di leggi :° Concordo in pieno sul fatto che su un'enciclopedia non è il caso di precludere la possibilità di riportare esattamente i testi delle disciplinari o cmq testi pubblicati su gazzette e bollettini ufficiali, non ci vedo nulla di male, anzi, rende più credibile tutto il progetto ;-) dunque spero anch'io che si abbia la voglia di affrontare una volta per tutte l'argomento, se hai bisogno fai un fischio, ti appoggio ;-) ciao =) --'''[[Utente:Salli|<span style="color:black;">ΣΑΛΛΙ<sup><small>'''Salli'''</small></sup></span>]]''' <!--&middot; <sup>[[speciale:contributions/Salli|<span style="color:green;"><small>inserimenti</small></span>]]</sup>--> &middot; <small>[[discussioni utente:Salli|<span style="color:grey;">ΣΑΛΛΕΙΩΝ</span>]]</small> 19:00, 23 mag 2007 (CEST)
 
:Senti, ti dispiacerebbe non dare consigli ''legali'' in materia di copyviol che possono mettere a rischio il progetto stesso? Posso comprendere le tue battaglie, ma ci sono delle guide linea e le interpretazioni personali è meglio lasciarle fuori. Penso non debba ricordarti quanta fatica è costata, e sta attualmente costando, ripulire Wikipedia dai contributi di due persone molto in vista che avevano una concezione piuttosto ''sfumata'' di diritto d'autore? Visto che poi i cocci li raccolgono gli altri, tanto vale fare le cose per bene e riformulare i testi come si deve e mettere le fonti come soli riferimenti. Penso che il riferimento a [[Wikipedia:Non danneggiare Wikipedia per sostenere una tua opinione|questo]] dovrebbe essere superfluo, lo è? --[[Utente:Brownout|Brownout]]<small><sup>([[Discussioni utente:Brownout|dimmi tutto]])</sup></small> 19:15, 23 mag 2007 (CEST)
::{{quote|ma a mio avviso, non c'è nessun fondamento giuridico nelle tesi di quelli che sostengono la presenza di copyviol di fronte a testi pubblicati sulle gazzette e bollettini ufficiali}}
::considerato che l'utente in questione non ha le idee chiarissime in materia di copyviol, questo potrebbe essere interpretato come un via libera. Visto che, come tu stesso hai detto, si attende ancora un'opinione autorevole è bene che sia ben chiaro a tutti che la questione è ancora da definire <small>(possiamo dire che in questo caso c'è stata una comunicazione ''involontariamente'' incompleta?)</small> --[[Utente:Brownout|Brownout]]<small><sup>([[Discussioni utente:Brownout|dimmi tutto]])</sup></small> 19:34, 23 mag 2007 (CEST)
:::mi dispiace non me ne intendo di "Prodotti agroalimentari tradizionali italiani" e quindi mi sembra lecito chiedere... --[[Utente:Valepert|valepert]] 23:12, 23 mag 2007 (CEST)
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