HIStory World Tour e Henry de Montherlant: differenze tra le pagine

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{{Bio
{{Tour musicale
|Nome = Henry Marie Joseph Frédéric Expedite Millon de
| nome_tour = HIStory World Tour
|Cognome = Montherlant
| immagine =
|Sesso = M
| didascalia_immagine =
|LuogoNascita = Parigi
| artista = [[Michael Jackson]]
|GiornoMeseNascita = 21 aprile
| gruppo =
| particellaAnnoNascita = 1896
|LuogoMorte = Parigi
| album = [[HIStory]] & [[Blood on the Dance Floor: HIStory in the Mix]]
|GiornoMeseMorte = 21 settembre
| luoghi_inizio = Letná Park, [[Praga]]
|AnnoMorte = 1972
| data_inizio = 7 settembre, [[1996]]
|Epoca = XX
| luoghi_fine = [[Kings Park Stadium]], [[Durban]]
|Attività = scrittore
| data_fine = 15 ottobre, [[1997]]
|Attività2 = drammaturgo
| spettacoli = 83
|Attività3= poeta
| tour_precedente = [[Dangerous World Tour]]<br />(1992-1993)
|Nazionalità = francese
| tour_successivo = [[Michael Jackson & Friends]]<br />(1999)
|Immagine = Henry de Montherlant - sunglasses.jpg
| logo = HIStoryTourlogo.png
|DimImmagine = 200
| parti = 2
|Didascalia= Henry de Montherlant
}}
[[File:Henry de Montherlant signature.svg|thumb|Firma di Henry de Montherlant]]
L''''''HIStory World Tour''''' è il terzo (e ultimo) tour mondiale da solista del cantante [[Michael Jackson]] iniziato il 7 settembre [[1996]] e terminato il 15 ottobre [[1997]] per promuovere il suo album doppio ''[[HIStory: Past, Present and Future - Book I]]''.
 
Di [[Nobiltà|nobile]] famiglia, ultimo esponente della tradizione del [[decadentismo]], fu combattente volontario nella [[prima guerra mondiale]] e, come intellettuale, ispirato da [[Nietzsche]] e [[Gabriele D'Annunzio]] nella concezione [[Superomismo|eroica]] e [[Aristocrazia|aristocratica]] della vita. Durante la sua vita oscillò tra [[estetismo]] [[Paganesimo|paganeggiante]] e [[cattolicesimo]], esprimendo nelle sue opere un certo anti-[[sentimentalismo]], il culto dell'[[Avventuriero|uomo d'azione]] e un forte [[individualismo]]. Dopo la [[seconda guerra mondiale]], fu accusato di [[collaborazionismo]] "morale" con il [[Governo di Vichy|regime filonazista di Vichy]] e gli fu impedito di scrivere per un anno. Riprese in seguito la sua attività. Si diede la morte nel [[1972]]. Fu [[Accademico di Francia]] dal [[1960]].<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/henry-millon-de-montherlant/ Montherlant, Henry Millon de], Treccani.it</ref>
Il tour ebbe il suo inizio al ''Letna Park'' di [[Praga]], in [[Repubblica Ceca]], con uno dei concerti di Jackson con più spettatori nella sua carriera, si stima infatti fossero presenti 250.000 fan (125.000 dei quali paganti).<ref>[http://www.ukmix.org/forums/viewtopic.php?t=77507 UKMIX • View topic - The Highest Attended Concerts Worldwide<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
==Biografia==
Poche ore dopo l'inizio della parte [[australia]]na del tour, il 14 novembre 1996, Michael Jackson sposò Debbie Rowe in una cerimonia civile nella suite presidenziale dell'Hotel Sheraton On The Park di [[Sydney]].
{{Citazione|Che cosa sarebbe la mia vita, senza il periodo passato in guerra? Sarei stato buono soltanto da bambino.|{{cita libro|autore=Henry de Montherlant|titolo=Pietà per le donne|città=Milano|anno=1958|pp=239}}}}
 
Di origini bretoni e catalane<ref>{{cita libro|titolo=Je choisis ... mon théâtre: Encyclopédie du théâtre contemporain|autore=Jean Bergeaud|editore=Éditions Odilis|anno=1956|p=451|url=https://books.google.it/books?id=iaxJAAAAMAAJ&q=breton+et+catalan+montherlant&dq=breton+et+catalan+montherlant&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiS0uPOvvbXAhWDxxQKHTsnBXMQ6AEILTAC}}</ref>, figlio unico di Joseph e Marguerite Camusat de Riancey e nobile progenie, trascorse i primi anni dell'infanzia accanto a un padre preoccupato delle finanze familiari, a una nonna materna corrucciata e ansiosa, agli zii e al nonno, il Conte de Riancey, uomo politico, campione della monarchia e della religione (la nobiltà risale fino a Robert Millon, Seigneur d'Abbémont, nel sedicesimo secolo; il trisavolo era stato deputato all'Assemblea nazionale e della Costituente, poi ghigliottinato); ovvero in una atmosfera di memorie dotate di spessore, castellani, antichi lombi, oggetti d'arte e da collezione, belle donne e cavalli da corsa.<ref name=Nicoletti>{{Cita|Nic|p. 439}}</ref>
Jackson fu il primo cantante nella storia a registrare il tutto esaurito allo [[Aloha Stadium]] di [[Honolulu]]. Tenne infatti due concerti, il 3 e il 4 gennaio 1997 con 35.000 spettatori a sera. Queste furono le uniche due tappe del tour negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e segnarono la prima volta che Jackson tornava ad esibirsi in tour in patria dal [[1989]].<ref>{{Cita news | lingua = en | data = 25 giugno 2009 | titolo = Jackson was king at two Aloha Stadium concerts in 1997 | url = http://the.honoluluadvertiser.com/article/2009/Jun/25/br/hawaii90625083.html | pubblicazione = The Honolulu Advertiser | accesso = 30 aprile 2014 }}</ref>
 
Studiò a Sainte-Croix de Neuilly e superò il [[maturità francese|bachot]] nel 1912. Nel [[1909]], avendo assistito a Bayonne a una corsa di tori, concepì grande passione per la [[corrida]], si esercitò nell'arte di toreare, e fu proprio in occasione di una [[becerrada]] che il suo nome comparve per la prima volta su un giornale, ''Le Torero'' di [[Nîmes]].
Nel 1997 fu pubblicato ''[[Blood on the Dance Floor: HIStory in the Mix]]'' (diventato l'[[album di remix]] [[Album di remix più venduti nel mondo|più venduto]] nella storia della musica) per promuovere la seconda parte del tour.
 
La [[tauromachia]], di cui fu particolarmente appassionato (a quindici anni uccise il suo primo toro), gli ispirò uno dei suoi migliori libri: ''[[Les Bestiaires]]'' ([[1926]]). Nell'arte del toreare Montherlant vide l'antico culto [[Mitraismo|mitraico]]<ref>«Mithra uccide il Toro: ma ecco che dal sangue si genera il vino, dal midollo il grano e tutti i vegetali, dallo sperma le bestie buone agli uomini. Dall'atto sanguinario originano i beni della terra: il corno taurino si è fatto simbolo di abbondanza. Domani, sino alla fine dei tempi, Mithra rinnova il sacrificio del Toro divino. E da esso scaturisce non più questa vita terrena ma la risurrezione dei corpi e delle anime, coi castighi e le felicità eterne.»</ref> oltre che un simbolo della passione umana<ref>«La tauromachia è qualcosa che va molto lontano. Il dramma taurino, noi possiamo incontrarlo a tutte le cantonate della vita e per tutta la vita. Avrei molte cose da dire a questo proposito e con profondità ben maggiore di quando ne scrivevo trent'anni fa. Quello che dovrei dire è essenzialmente questo: il dramma del toro, nel quarto d'ora della corrida, riproduce la vita dell'uomo, riproduce il dramma dell'uomo: nella passione di un animale l'uomo viene ad assistere alla sua passione». {{cita libro|autore=Henry de Montherlant|capitolo=IV Nota|titolo=Il cardinale di Spagna|città=Milano|editore=Bompiani|anno=1960}}</ref>; la tauromachia è trattata anche con «l'intenzione di dare al fatto di sangue radici mitiche, senso divino».<ref>{{cita libro|titolo=Il Sole nero dei poeti: saggi sulla letteratura francese dell'Otto-Novecento|autore=Maria Luisa Belleli|editore=S. Sciascia|città=Caltanissetta|anno=1975|p=305}}</ref> Nel 1925, durante una corrida ad [[Albacete]], un toro gli perforò il polmone destro, ferendolo gravemente.<ref name=brullo/>
Il tour ebbe anche una tappa [[italia]]na che si tenne allo [[Stadio Giuseppe Meazza|Stadio Meazza]] di [[Milano]] il 18 giugno [[1997]]<ref>{{Cita news | titolo = Jacko a tutto volume tradito dal botteghino | autore = Enrico Bonerandi | pubblicazione = [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] | data = 19 giugno 1997 | url = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/06/19/jacko-tutto-volume-tradito-dal-botteghino.html?ref=search | accesso = 30 aprile 2014 }}</ref><ref>{{Cita news | titolo = In 45 mila a San Siro al trionfo di Jackson |url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/giugno/19/mila_San_Siro_trionfo_Jackson_co_0_97061913943.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/1997/giugno/19/mila_San_Siro_trionfo_Jackson_co_0_97061913943.shtml | pubblicazione = [[Corriere della Sera]] | autore = [[Mario Luzzatto Fegiz]] e Gloria Pozzi | data = 19 giugno 1997 | pagina = 37 | accesso = 10 aprile 2014}}</ref><ref>{{Cita news | titolo = Lo stadio non è pieno ma per i fans di Jacko non conta | url = http://archivio.unita.it/esploso.php?dd=19&mm=06&yy=1997&ed=Nazionale&url=/golpdf/uni_1997_06.pdf/19SPE01A.pdf | pubblicazione = [[l'Unità]] | autore = Diego Perugini | data = 19 giugno 1997| pagina=9 |accesso=12 aprile 2014 | formato = PDF}}</ref>.
 
Divideva il suo tempo tra il circolo sportivo «L'Auto» e il patronato cattolico «Le Bon Conseil», leggendo avidamente, disegnando e facendo i primi tentativi di scrittura giovanile (''La vie de Scipion'' – mai pubblicato – quando aveva appena dieci anni e ''Pro Unà Terrà'', in collaborazione con Faure-Biguet, nel 1907)<ref name=Nicoletti/>; a venti anni pubblicò a sue spese, dopo il rifiuto di undici editori, ''La Releve du Matin'', un omaggio ai soldati della [[prima guerra mondiale|Grande Guerra]]<ref>{{Cita|Vat|p. 15}}.</ref>, a cui aveva preso parte, volontario, come soldato semplice.
Jackson eseguì 83 concerti in 35 nazioni in [[Europa]], [[Africa]], [[Asia]], [[Oceania]] e [[America del Nord|Nord America]]. Il tour ebbe un totale di 4,5 milioni di spettatori (superando il ''[[Bad World Tour]]'' dello stesso Jackson) con un incasso di 165 milioni di dollari; questo lo rese il tour di maggior successo della carriera di Jackson, e all'epoca, anche della storia della musica.
 
Rimpiangendo lo spirito della guerra e trovando il mondo del dopoguerra abietto, Montherlant sentì la necessità di dar vita con alcuni amici ad una società segreta, che fu chiamata «l'Ordre».
== Royal Concert in Brunei ==
Il 16 luglio 1996 Jackson fu invitato ad esibirsi nel sultanato del [[Brunei]] dal [[sultano]] [[Hassanal Bolkiah]], suo grande ammiratore, in occasione del suo 50º compleanno. Il ''Royal Concert'', ad ingresso gratuito, fu eseguito al ''Jerudong Park'' di [[Bandar Seri Begawan]] alla presenza della famiglia reale e di un pubblico di 60.000 persone.<ref>{{Cita news|url=http://articles.chicagotribune.com/1996-07-17/news/9607180239_1_sultan-hassanal-bolkiah-brunei-polo|titolo=60,000 Attend Free Jackson Concert|pubblicazione=tribunedigital-chicagotribune|accesso=2016-11-28}}</ref> Il sultano pagò Jackson 16 milioni di dollari perché si esibisse al suo compleanno, la cifra più alta mai pagata per un concerto.<ref>{{Cita news|lingua=en-US|url=http://stylecaster.com/throwback-thursday-the-sultan-of-brunei-spent-27-million-on-his-50th-birthday-party/|titolo=#Throwback Thursday: The Sultan of Brunei Spent $27 Million On His 50th Birthday Party|pubblicazione=StyleCaster|data=2013-05-30|accesso=2016-11-28}}</ref>
Gran parte del concerto somigliava al ''[[Dangerous World Tour]]'' di Jackson, tra cui il palco, la scaletta (furono però aggiunti nuovi brani, mentre altri furono rimossi) e i suoi costumi, che erano gli stessi del ''Dangerous Tour'', tranne per quanto riguardava il nuovo brano ''You Are Not Alone'' (il costume era simile a quello che avrebbe usato nell'''HIStory Tour''), mentre ''Earth Song'' fu eseguita con il costume di ''Man In The Mirror''. Questi cambiamenti furono fatti per mantenere segreti i dettagli dell'imminente ''HIStory World Tour,'' che sarebbe iniziato a settembre dello stesso anno. Il concerto vide il debutto live in un concerto di Jackson di ''[[You Are Not Alone]]'' ed ''[[Earth Song]]'', così come le ultime esibizioni live di ''[[She's Out of My Life]]'' (fino alle prove del [[Michael Jackson & Friends]]), ''[[Jam (singolo)|Jam]]'', ''[[Human Nature]]'' e ''[[I Just Can't Stop Loving You]]'' (fino alle prove di [[Michael Jackson's This Is It|This Is It]]).<ref>{{Cita libro|nome=Ezio|cognome=Guaitamacchi|titolo=Mille concerti che ci hanno cambiato la vita|url=https://books.google.it/books?id=b-6Y0YZ38z0C&pg=PT647&lpg=PT647&dq=hassanal+bolkiah+michael+jackson&source=bl&ots=CkMBbE_jzu&sig=vXQDCKreSXlLGlsetLMO1BbRtSs&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjDoKSunszQAhVLfhoKHbBcAPI4ChDoAQgjMAE#v=onepage&q=hassanal%20bolkiah%20michael%20jackson&f=false|accesso=2016-11-28|data=2010-01-01|editore=Rizzoli|lingua=it|ISBN=9788817042222}}</ref>
 
I membri de «l'Ordre» si richiamavano ai [[Cavalleria medievale|cavalieri]] o ai [[samurai]] e al pari di questi disprezzavano la società borghese; «non potrebbe essere altrimenti per uno che possiede una civiltà interiore più rara e più avanzata di quella che circola intorno a lui». Alla base dell'«Ordre» erano sottesi valori come la ''droiture'', la ''fierté'', il ''courage'', la ''sagesse'', poi la ''fidélité'', il ''respect de sa parole'', il ''maîtrise de soi'', il ''désintéressement'' e la ''sobriété''. I colori erano il nero e il bianco; le donne non erano ammesse e il cristianesimo – «tra le cause dell'indebolimento dell'esercito romano alla fine dell'Impero» – era assente. La vita dell'«Ordre» durò circa dieci mesi.<ref>{{cita web|lingua=fr|titolo=En 1919, création de l’Ordre|url=http://www.montherlant.be/biographie-03-voyageur.html}}</ref>
=== Scaletta ===
* 1. "Brace Yourself" <small>video</small> - "The Toaster" <small>Introduzione</small>
* 2. "[[Jam (singolo)|Jam]]"
* 3. "[[Wanna Be Startin' Somethin']]"
* 4. "[[Human Nature (Michael Jackson)|Human Nature]]"
* 5. "[[Smooth Criminal]]"
* 6. "[[I Just Can't Stop Loving You]]" <small>(duetto con [[Marva Hicks]])</small>
* 7. "[[She's Out of My Life]]"
* 8. "[[The Jackson 5]] Medley"
** "[[I Want You Back (The Jackson 5)|I Want You Back]]"
** "[[The Love You Save]]"
** "[[I'll Be There (The Jackson 5)|I'll Be There]]"
* 9. "[[Thriller (singolo)|Thriller]]"
* 10. "[[Billie Jean]]"
* 11. "[[The Way You Make Me Feel]]"
* 12. "Black Panther" <small>video</small>
* 13. "[[Beat It]]"
* 14. "[[You Are Not Alone]]"
* 15. "[[Dangerous (brano musicale Michael Jackson)|Dangerous]]"
* 16. "[[Black or White]]"
* 17."[[Man in the Mirror]]"
Encore:
* 18. "[[Earth Song]]"
 
[[File:Montherlant par J-Emile Blanche 1922.jpg|thumb|upright=0.8|left|[[Jacques-Émile Blanche]], ''Ritratto di Henry de Montherlant'' (1922), Musée des Beaux-Arts de Rouen.]]
=== Cambiamenti ===
Nel [[1922]] scrisse ''Le songe'' e nel [[1923]] ''Les Olympiques'', opera nella quale celebrava i cultori dell'[[atletica leggera]]. Entrambi i testi sono una rassegna dei sogni eroici del giovane Montherlant. Egli cesella personaggi còlti nella solennità, quasi religiosa, dei campi di battaglia o delle palestre, esalta lo sforzo fisico, il coraggio, la virile abnegazione, il gusto dell'avventura, il superamento delle debolezze tipiche degli uomini comuni.<ref name=giorgetto>{{Cita libro|autore=Giorgetto Giorgi|capitolo=Montherlant|titolo=Dizionario critico della letteratura francese: diretto da Franco Simone, I|città=Torino|editore=U.T.E.T.|anno=1972|p=835}}</ref> Parallelamente, in ''Aux fontaines du désir'' ([[1927]]), abbracciò il culto della rinuncia come dominio di sé; il rifiuto, per Montherlant, è più nobile del desiderio.
* "''Jam''" ebbe il finale più breve come nella [[Dangerous World Tour#Scaletta Seconda Parte (1993)|seconda parte]] del ''Dangerous World Tour'' del [[1993]].
* "''I Just Can't Stop Loving You''" fu eseguita con [[Marva Hicks]] al posto di [[Siedah Garrett]].
* "''The Way You Make Me Feel''" sostituì "''[[Workin' Day and Night]]''" e venne presentata con l'[[Introduzione (musica)|intro]] lento come nella [[performance]] di Jackson ai [[Grammy Awards 1988]].
* "''You Are Not Alone''" sostituì "''[[Will You Be There]]''".
* "''Dangerous''" fu eseguita come nella [[performance]] degli [[MTV Video Music Awards 1995]]. Sarebbe stata eseguita in questa versione anche nell'''HIStory World Tour''.
* In "''Black or White''", Jackson indossava gli [[Schinieri da baseball|schinieri]] d'[[oro]] invece di quelli neri. Fu un'anticipazione di quelli che avrebbe usato nell'''HIStory World Tour''.
* "''[[Heal the World]]''" non fu eseguita.
* "''Man in the Mirror''" si concluse con un appello, al posto del finale "''Rocket Man''".
* "''Earth Song''" fu un Encore.
 
I suoi primi successi furono la [[tetralogia]] ''[[Ragazze (tetralogia)|Les jeunes filles]]'' ([[1936]]-[[1939]]; composto da: ''Le ragazze da marito'', ''Pietà per le donne'', ''Il demone del bene'', ''Le lebbrose'') e ''[[Gli scapoli|Les célibataires]]'' ([[1934]]). In ''Les jeunes filles'' Montherlant si scaglia contro il richiamo della ''tendresse'', contro il sentimentalismo, particolarmente vivi nell'animo femminile e che rischiano di corrompere l'uomo («La storia dell'umanità, da [[Eva]] in poi, è la storia degli sforzi fatti dalla donna, perché l'uomo sia sminuito e soffra, e divenga il suo uguale»).<ref name=giorgetto/>
==Il tour==
=== Antefatti e promozione ===
[[File:Mj mystery 2.jpg|miniatura|192x192px|Una lattina della bibita energetica "Mystery". La bibita fu creata da Jackson per promuovere il tour nel 1996.]]
[[File:Michael Jackson sculpture.jpg|miniatura|Una delle statue di Jackson usate per la promozione dell'album ''HIStory'' e dell'<nowiki/>''HIStory tour''. Una statua identica a questa venne eretta a Praga per promuovere il tour.|sinistra]]L'''HIStory World Tour'' venne annunciato a [[Parigi]] nel marzo del [[1996]] durante una conferenza stampa alla quale parteciparono Jackson e il suo socio in affari di allora, il principe [[Al-Walid bin Talal|Al Walid]], col quale aveva fondato la società ''Kingdom Entertainment'' che avrebbe prodotto in parte il tour stesso.<ref>{{Cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/03/20/al-walid-socio-di-jackson.html|titolo=AL WALID SOCIO DI JACKSON - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=20 marzo 1996}}</ref> Fu il primo tour di Jackson a non essere sponsorizzato dalla [[Pepsi-Cola|Pepsi]], pertanto l'artista creò per l'occasione una sua bibita personale per promuovere il tour e la chiamò ''Mystery Drink''.<ref>{{Cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/05/26/brevi.029brevi.html|titolo=BREVI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=26 maggio 1997}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome=MJacksonHDMovies|data=26 settembre 2011|titolo=Michael Jackson - Mystery Drink (Commercials) - High Definition|url=https://www.youtube.com/watch?v=W9ewn1dxNnU}}</ref> Vennero inoltre realizzati molti spot e concorsi tramite alcuni canali come [[MTV]].<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=PhoebeTonkin1789|data=15 aprile 2011|titolo=Michael Jackson "Don't Try This At Home" - European HIStory Tour Commercial|url=https://www.youtube.com/watch?v=aHCHTAbjDuk}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Mr.Vanus_MJ_Fanus Moonwalker|data=23 giugno 2015|titolo=Michael Jackson - Commercial of History Tour in France 1997|url=https://www.youtube.com/watch?v=eayhb1bQopc}}</ref> Per promuovere la partenza del tour a [[Praga]] venne anche utilizzata una delle statue che raffiguravano l'artista, utilizzate per la promozione dell'album ''HIStory'', che venne eretta su di un gigantesco piedistallo che sovrastava la città nello stesso punto in cui un tempo si ergeva una statua raffigurante [[Iosif Stalin|Stalin]].<ref>{{Cita web|url=http://articles.chicagotribune.com/1996-09-03/news/9609040291_1_statue-czech-republic-promoters|titolo=Michael Jackson Kicks Off `History' Tour In Prague|sito=tribunedigital-chicagotribune|data=3 settembre 1996}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://fiumewang.blogspot.it/2014/08/colosso.html|titolo=Poesie del fiume Wang: Colosso|sito=fiumewang.blogspot.it|data=31 agosto 2014}}</ref>
=== Allestimento ===
Per montare il palco erano necessari tre giorni, più un altro per allestire i restanti elementi (luci, schermi, impianti audio e le attrezzature della band). Come per il [[Dangerous World Tour]] lo staff "permanente" era composto da 160 persone. Altre 400 venivano assunte localmente, metà delle quali erano agenti di sicurezza. Per trasportare il palco e tutte le attrezzature dello show erano necessari 43 camion.
 
Montherlant, in quest'opera, alza la sua protesta contro un'epoca in cui i grandi valori individuali vanno spegnendosi e la democrazia diffonde [[conformismo]]. All'anticonformismo [[Virilità|virile]] si contrappone, secondo l'autore, il conformismo femminile: cioè la mimetica capacità delle donne di adattarsi alla vita, di sposarla nella sua contradditorietà e mediocrità, senza mai misurarla al paragone di un'ideologia, di un assoluto. Uno dei protagonisti principali è Pierre Costals, un alter ego dell'autore, una sorta di esteta [[D'Annunzio|dannunziano]] simile ad [[Il_piacere_(romanzo)#Andrea_Sperelli|Andrea Sperelli]]<ref>[https://www.wuz.it/archivio/cafeletterario.it/171/8845915646.htm Henry de Montherlant. Le ragazze da marito - recensione]</ref> che proclama: {{quote|Una donna deve essere trattata come un'amante, e ciò non per un capriccio passeggero, ma costantemente.|H. de Montherlant, ''Le ragazze da marito''}}
=== Preparazione e dettagli ===
L'opera, tacciata di [[misoginia]], fu definita da [[Simone de Beauvoir]] una «cafoneria».<ref>{{cita libro|autore=Simone de Beauvoir|capitolo=Miti: Montherlant o il pane del disprezzo|titolo=Il secondo sesso|editore=Il Saggiatore|città=Milano|anno=1961|pp=249-263}}</ref> In questo periodo lo scrittore viaggiò molto, specie in [[Spagna]], [[Italia]] ed [[Algeria]].
 
Da cattolico, con venature pagane, Montherlant vide nella [[Cattolicesimo|Chiesa romana]] l'erede ideale della [[Impero romano|tradizione imperiale]].<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/henri-de-montherlant_(Enciclopedia-Italiana)/ ''MONTHERLANT, Henri de''], in «[[Enciclopedia Italiana]]», Appendice I, Roma 1938, ''ad vocem''.</ref> Nella sua opera risentì molto degli scritti di [[Paul Adam]]<ref>{{cita libro|autore=Jean-François Domenget|titolo=Montherlant critique|capitolo=Sous la bannière de la droite|città=Genève|editore=Droz|anno=2003|p=40}}</ref>, [[Maurice Barrès]] (dal quale ereditò il culto dell'individualismo e della forza<ref name=lauro>{{Cita news|autore=Carlo Lauro|titolo=La coppia è un ingranaggio di avventure |pubblicazione=L'Indice dei libri del mese|anno= 2000|numero= 12|p=11|url=
==== I costumi ====
http://www.digibess.it/fedora/repository/lindicescarl:LINDICE-00187-0011}}</ref>), [[Paul Bourget]]<ref>{{fr}}{{cita news|autore=Henry de Montherlant|titolo=Charles Maurras|pubblicazione=Le Nouveau Mercure|data=n. 4, aprile 1923|pp=9-12}}</ref><ref>{{Cita|Pas|p. 69}}</ref>, [[André Gide]]; ma anche dell'influsso della grande tradizione religiosa del Seicento francese, da [[Jean Racine|Racine]] e [[Pierre Corneille|Corneille]] a [[Jacques Bénigne Bossuet|Bossuet]] – soprattutto per lo splendore magniloquente della sua prosa e per la statura grandiosa dei suoi personaggi –, di [[Marco Aurelio]] e [[Seneca]], dei poeti persiani [[Firdusi]], [[Saˁdi]], [[Hafez]], dei cinesi [[Li Bai]] e [[Du Fu]], della cultura giapponese dell'epoca [[Periodo Edo|Tokugawa]].<ref>{{cita web|titolo=Ce que je dois aux maîtres de l’Iran (I)|url=http://www.teheran.ir/spip.php?article287#gsc.tab=0}}</ref>
Per creare i costumi del tour furono impiegati più di tre mesi. Il costume iniziale fu ispirato alle illustrazioni di robots del famoso illustratore giapponese [[Hajime Sorayama]] (come dichiarato dallo stilista di Jackson, Michael Lee Bush, nel suo libro ''The King of Style''<ref>{{Cita web|url=http://dressingmichaeljackson.com/|titolo=The King of Style: Dressing Michael Jackson by Michael Bush|sito=dressingmichaeljackson.com|data=2012}}</ref>) a sua volta ispirato dalla robot del film ''[[Metropolis (film 1927)|Metropolis]]'' di [[Fritz Lang]] che ispirò anche il droide [[C-3PO]] della saga di [[Guerre stellari|Star Wars]], era particolarmente elaborato ed erano necessari 15 minuti per indossarlo. Consisteva in una tuta militare oro e argento sopra la quale il cantante indossava una vera e propria [[armatura]] [[Cromatura|cromata]]: una corazza, dei guanti e un casco dorati e degli [[Schiniere|schinieri]] e dei bracciali color argento. Durante i concerti europei del 1996, per "''Thriller''" Jackson indossò una giacca rossa, sostituita in seguito da una di colore bianco. Anche per "''Come Together''" e "''D.S.''" indossò inizialmente una giacca rossa, cambiata successivamente con una di colore blu. Solo ai concerti di Brema del 1997 il cantante usò la giacca [[Bordeaux (colore)|bordeaux]] del video di "''Blood on the Dance Floor''" durante l'esecuzione del brano, mentre nei concerti successivi sarebbe stata sostituita da una giacca color blu e argento.
 
Non bastano tuttavia questi autori a spiegare interamente in Montherlant l'uomo e l'artista. Ad essi si aggiungono lo [[Stendhal]] dei cinici e risoluti [[eroi]], e [[Charles Maurras|Maurras]], evidente nella sua influenza quando Montherlant si dichiara cattolico di tradizione ma incredulo cattolico, per la difesa di un determinato ordine temporale ma anticristiano. Su tutto incombe l'ombra di [[Nietzsche]] e quella di [[Gabriele d'Annunzio]], che si spinse d'altra parte a complimentarsi con lui e a cui Montherlant rese ampiamente omaggio negli ultimi ''carnets''.<ref>«I miei due primi libri, ''La Relève du Matin'' e ''Le Songe'', sono addirittura impregnati del ''Fuoco'' fino all'intossicazione. Lo stesso si dica del capitolo finale dei ''Bestiaires''. Nelle ''Olympiques'' vi è l'influenza di un altro D'Annunzio. [...] D'Annunzio riappare nel ''Solstice de Juin''. [...] A partire dal ''Solstice'', l'influenza di D'Annunzio su me sparisce. Io scrivo, da allora, per il Teatro, e penso che nel Teatro bisogna rifuggire dalla poesia, come dal diavolo. Ma avevo subito quella influenza fino a quarantacinque anni!». {{Cita|Maurizio Serra|p. 211}}; {{cita news|autore=Henri de Montherlant|titolo= D'Annunzio ed io|pubblicazione=Il Giornale d'Italia|data=9-10 luglio 1963|p=3|url=http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/img/ritagliostampa/BNCR_1968218/BNCR_1968218/1/original}}</ref><ref>{{Cita news|autore=[[Francesco Casnati]]|titolo=Montherlant|pubblicazione=Vita e Pensiero|data=febbraio 1952|p=91}}</ref>
==== Gli effetti speciali ====
L'<nowiki/>''HIStory World Tour'', come i precedenti tour di Jackson, fu estremamente innovativo per l'epoca. Tre giganteschi schermi situati ai lati e sullo sfondo del palco trasmettevano video e riprese in diretta. Lo spettacolo si apriva con un filmato in [[Computer grafica|CGI]] in cui era possibile vedere una navetta simile alla punta di un missile attraversare lo spazio e il tempo fino a sparire dall'inquadratura per apparire con una fragorosa esplosione direttamente sul palco davanti ai fans in visibilio. Il portello della navetta veniva sfondato dall'interno e Jackson faceva il suo ingresso sul palco. Una volta liberatosi della corazza e dell'elmo, Jackson iniziava lo show con "''Scream''" per poi essere raggiunto dai suoi ballerini in "''They Don't Care About Us''" e "''In The Closet''". Tolti i restanti pezzi di armatura, eseguiva i pezzi "''Wanna Be Startin' Somethin'''" e "''Stranger in Moscow"''. Dopo aver fatto scendere un gigantesco telone sul palco mitragliandolo con un mitra stile [[Thompson Submachine Gun|Thompson]], Jackson si esibiva in "''Smooth Criminal"''. In ogni concerto, durante "''You Are Not Alone''", una ragazza saliva sul palco per ballare con lui. Alla fine di "''Thriller''" vi era un particolare trucco di magia: dopo essere stato chiuso in una specie di sarcofago, trafitto da lame e dato alle fiamme, Jackson spariva per riapparire dall'altra parte del palco sopra il braccio meccanico per "''Beat It''". In "''Black Or White''" veniva costruito un vero e proprio muro di amplificatori al centro del palco che cadeva sopra Jackson e i ballerini al termine della canzone. Per "''Earth Song''" veniva utilizzata una scenografia di case distrutte e macerie; durante l'esecuzione Jackson saliva sul braccio meccanico che lo sollevava sopra il pubblico. Alla fine del brano, un gigantesco [[carro armato]] faceva irruzione sul palco, Jackson vi si parava davanti per fermarlo come il "[[Rivoltoso Sconosciuto]]" della [[protesta di piazza Tienanmen]], dal carro armato usciva un soldato che l'artista faceva [[Redenzione (religione)|redimere]]. Dopo le note di "''[[Quadri da un'esposizione|La Grande Porta di Kiev]]''" di [[Modest Petrovič Musorgskij|Mussorgsky]], lo spettacolo si concludeva tra bandiere di tutte le nazioni, coriandoli dorati e fuochi d'artificio sulle note di "''HIStory''".<ref>{{Cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/09/08/all-est-il-missile-jackson.html?ref=search|titolo=ALL' EST IL MISSILE JACKSON - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=8 settembre 1996}}</ref> Prima e dopo ogni concerto c'era uno spettacolo di fuochi artificiali e durante lo spettacolo vero e proprio c'erano oltre 500 esplosioni.
[[File:Michael Jackson Lausanne 20 juin 1997.jpg|miniatura|Michael Jackson durante l'''HIStory Tour'' mentre si appende dalla gru "cherry picker" mentre si esibisce in [[Earth Song]] nella tappa di [[Losanna]] del 20 giugno 1997.]]
 
===Avant-guerre===
== Scaletta ''HIS''tory World Tour 1996-1997 ==
{{Citazione|Scolaro, la mia famiglia mi assegnò un padre spirituale gesuita di destra al fine di controbilanciare l'influenza del collegio democristiano (di sinistra) in cui mi trovavo. Ciò ha influito nella mia vita facendomi di volta in volta apparire ambiguo ed equilibrato.|{{cita libro|autore=Henry de Montherlant|titolo=La Marée du soir|città=Paris|editore=Gallimard|anno=1972|pp=74-75}}}}
 
Dal [[1932]] al [[1940]] visse l'avant-guerre dialetticamente. Rinunciò alla pubblicazione integrale della ''Rose de sable'', perché conteneva pagine a favore dei musulmani dell'Africa del Nord, quindi un atteggiamento critico nei riguardi della dominazione francese in Algeria («In guerra, negli stadi, avevo visto la violenza solo da pari a pari: violenza sana. Nel Nord Africa la vedo esercitata dal forte, dall'europeo, sul debole, sul nativo»<ref>{{cita libro|lingua=fr|titolo=Montherlant par lui-même|autore2=Henry de Montherlant|autore1=Pierre Sipriot
=== Scaletta Prima Parte 1996 ===
|editore=Éditions du Seuil|città=Paris|anno=1966|p=101}}</ref>); inoltre l'autore non gradiva che il suo nome fosse associato alla categoria degli scrittori di [[sinistra (politica)|sinistra]].<ref name="Vin">{{cita|Vin|p. 103}}.</ref> Prese a collaborare a periodici di opposte tendenze politiche (''L'Echo de Paris'', ''Le Figaro'', ''L'Intransigeant'', ''Le Jour'', ''Candide'', ma anche ''Le Quotidien'', ''La Volonté'' e ''Marianne''). Si compiaceva nel ricordare che il suo ''Le Songe'' era stato ammirato da [[Benito Mussolini|Mussolini]] e [[Tomáš Masaryk|Masaryk]]; il ''Chant funèbre'' da [[Raymond Poincaré|Poincaré]] e [[Paul von Hindenburg|Hindenburg]], ma anche da [[Romain Rolland]] e [[Emile Vandervelde|Vandervelde]].<ref>{{Cita libro|titolo=Un écrivain dans le siècle: Henry de Montherlant|autore=Jean-Louis Garetvt
* 1. "[[Quadri da un'esposizione|Gates Of Kiev]]" <small>video</small> - <small href="Polonia">Introduzione</small>
Éditions des Écrivains|città=Paris|anno=1999|p=86}}</ref> Rifiutò premi non compatibili con alcune sue convinzioni, versandone l'ammontare equamente a soldati francesi e marocchini perché, per quanto nemici, «avevano fatto ugualmente il loro dovere»; firmò manifesti pro russi bianchi e rossi; ruppe il secondo fidanzamento nel [[1934]], dopo averne rotto un altro dieci anni prima.
* 2. "''[[HIStory: Past, Present and Future - Book I|HIS]]''[[HIStory: Past, Present and Future - Book I|tory]] Medley"
** "[[Scream (Michael Jackson)|Scream]]"
** "[[They Don't Care About Us]]" <small>(con frammento di "''[[HIStory/Ghosts|HIS]]''[[HIStory/Ghosts|tory]]")</small>
** "[[In the Closet|In The Closet]]" <small>(con frammento di "[[Dangerous (album Michael Jackson)|She Drives Me Wild]]")</small>
* 3. "[[Wanna Be Startin' Somethin']]"
* 4. "[[Stranger in Moscow]]"
* 5. "[[Childhood]]" <small href="Tunisia">Strumentale</small>
* 6. "[[Smooth Criminal]]"
* 7. "The Wind" <small>video</small>
* 8. "[[You Are Not Alone]]"
* 9. "[[The Way You Make Me Feel]]"
* 10. "[[The Jackson 5]] Medley"
** "[[I Want You Back (The Jackson 5)|I Want You Back]]"
** "[[The Love You Save]]"
** "[[I'll Be There (The Jackson 5)|I'll Be There]]"
* 11. "[[Off the Wall (album Michael Jackson)|Off the Wall]] Medley" '''*'''
** "[[Rock with You]]"
** "[[Off the Wall (singolo Michael Jackson)|Off the Wall]]"
** "[[Don't Stop 'Til You Get Enough]]"
* 12. "[[Remember the Time|Remember The Time]]" <small>video</small>
* 13. "[[Billie Jean]]"
* 14. "[[Thriller (singolo Michael Jackson)|Thriller]]"
* 15. "[[Beat It]]"
* 16. "[[Come Together]]" / "[[HIStory: Past, Present and Future - Book I|D.S.]]" '''**'''
* 17. "Black Panther" <small>video</small>
* 18. "[[Dangerous (brano musicale Michael Jackson)|Dangerous]]" <small>(con frammento di "Get Happy" di [[Judy Garland]], "[[Smooth Criminal]]", "[[Il buono, il brutto, il cattivo]]" di [[Ennio Morricone]], "You Want This" e "Let's Dance" di [[Janet Jackson]]) ***</small>
* 19. "[[Black or White]]"
* 20. "[[Earth Song]]"
* 21. "[[We Are the World]]" <small>video</small>
* 22. "[[Heal the World]]"
* 23. "They Don't Care About Us" <small href="Tunisia">Strumentale</small>
* 24. "''[[HIStory/Ghosts|HIS]]''[[HIStory/Ghosts|tory]]" <small>(con l'introduzione di "Great Gate of Kiev" di Mussorgsky)</small>
* 25. "''HIS''tory Teaser" <small>video</small>
'''*''' <small href="Tunisia">"Off the Wall Medley" è stato rimosso dai concerti di Tunisi (7 Ottobre), Seul (11 e 13 Ottobre), Kuala Lumpur (27 e 29 Ottobre), Mumbai (1º Novembre), Sydney (14 e 16 Novembre), Brisbane (19 Novembre) e Bandar Seri Begawan (31 Dicembre)</small>
 
Pur non aderendo alle battaglie portate avanti dagli intellettuali vicini all'[[Action française]], sembrò risentirne in alcune dichiarazioni (ma non condivideva né lo spirito [[Germania|germanofobo]] né il «nationalisme attentiste»<ref>{{Cita|Vin|p. 99}}.</ref>) nelle quali si scagliò contro la democrazia e il pacifismo, ritenuti tra le cause della mancanza di qualità e dell'onore nella Francia contemporanea. In una intervista rilasciata al quotidiano algerino ''Oran-Matin'', pose a confronto l'efficacia delle misure di governo della Germania con la politica di ''sabotage'' della vita morale e dei regimi economico e sociale condotta dall'élite francese.<ref>''Oran-Matin'', 26 marzo 1933. {{Cita|Vin|p. 90-91}}.</ref>
'''**''' <small href="Tunisia">"Come Together" / "D.S." è stata rimossa dai concerti di Kuala Lumpur (27 e 29 Ottobre), Mumbai (1º Novembre), Sydney (14 e 16 Novembre), Brisbane (19 Novembre) e Bandar Seri Begawan (31 Dicembre)</small>
 
L'8 maggio [[1933]], sbarcato dall'Algeria, incontrò [[Roger Martin du Gard|Martin du Gard]] con il quale commentò l'ascesa dei [[NSDAP|nazionalsocialisti]]: «Mi sono sempre rifiutato di andare in Germania dopo questa guerra; eppure ero persuaso che la vita nuova... sì, che la vita era lì. Oggi non voglio andarci perché, in questo momento, mi piacerebbe troppo».<ref>{{Cita libro|autore=Roberto Calasso|capitolo=La società viennese del gas|titolo=L'innominabile attuale|città=Milano|editore=Adelphi Editore|anno=2017|p=56|url=https://books.google.it/books?id=xec2DwAAQBAJ&lpg=PT56&dq=inauthor%3A%22roberto%20calasso%22%20montherlant&hl=it&pg=PT56#v=onepage&q&f=false}}</ref>
<small href="Tunisia">*** "Dangerous" è stato rimosso dai concerti di Manila (8 e 10 Dicembre) e Tokyo (12, 15, 17 e 20 Dicembre)</small>
 
Nel [[1935]] firmò, più per solidarietà verso gli indigeni che per convinzione politica<ref>{{Cita|Maurizio Serra|p. 214}}.</ref>, un manifesto che criticava il [[colonialismo]] in genere e la politica coloniale dell'Italia in [[Etiopia]]. Critico verso lo schieramento capeggiato dai franchisti durante la [[guerra civile spagnola]], rifiutò tuttavia l'invito di [[Louis Aragon]] a nome del governo spagnolo a recarsi a Barcellona per una conferenza, «presentendo – scrive nei ''Carnets'' – che una volta laggiù mi farebbero fare un giro nelle trincee, e allora sarebbe più forte di me, prenderei un fucile e ci resterei».<ref>{{Cita|Luigi Bàccolo|p. 187}}.</ref> Nel [[1938]] pubblicò ''L'Equinoxe de septembre'', contro la [[Conferenza e accordo di Monaco|pace di Monaco]] e il pacifismo francese, in cui accusò i suoi compatrioti di opporre alla «morale leonina» degli [[totalitarismo|Stati totalitari]] una morale da «provinciali»<ref>{{es}}{{Cita libro|titolo=Literatura y espiritualidad|autore=Ignacio Elizalde|editore=España|anno=1983|p=420|url=https://books.google.it/books?id=cv4KAAAAIAAJ&q=%22oponer+a+la+moral+leonina+de+los+Estados+totalitarios%22&dq=%22oponer+a+la+moral+leonina+de+los+Estados+totalitarios%22&hl=it&sa=X&redir_esc=y}}</ref>. La storica inimicizia tra Francia e Germania avrebbe dovuto risolversi, in modo cavalleresco<ref>{{Cita|Vin|p. 114}}.</ref>, sul campo di battaglia. Montherlant parlava di una guerra «onorevole» contro l'«onorevole» nemico tedesco; «l'élite tedesca, affermò, aveva salvato la Germania dalle conseguenze della sua sconfitta».<ref>{{cita libro|titolo=La crise de l'humanisme: 1914-1939|autore=Micheline Tison-Braun|città=Paris|editore=Nizet|anno=1967|p=342}}</ref> La [[Francia]] stava disertando la guerra, minata dall'«étranger de l'intérieur», da un nemico interno; si trattava di uno dei temi [[Affaire Dreyfus|anti-dreyfusard]] per eccellenza propagandati dall'[[Action française]].<ref>{{cita libro|autore=Jean-François Domenget|capitolo=Sous la bannière de la droite|titolo=Montherlant critique|città=Genève|editore=Droz|anno=2003|p=43}}</ref> Nel [[1940]], inabile al servizio militare, si fece inviare come corrispondente di guerra del settimanale ''Marianne'' in [[Oise|Oise-et-Aisne]], dove fu ferito leggermente da una bomba.<ref>{{Cita|Nic|p. 440}}</ref>
=== Scaletta Seconda Parte 1997 ===
* 1. "[[Quadri da un'esposizione|Gates Of Kiev]]" <small>video</small> - <small href="Polonia">Introduzione</small>
* 2. "''[[HIStory: Past, Present and Future - Book I|HIS]]''[[HIStory: Past, Present and Future - Book I|tory]] Medley"
** "[[Scream (Michael Jackson)|Scream]]"
** "[[They Don't Care About Us]]" <small>(con frammento di "''[[HIStory/Ghosts|HIS]]''[[HIStory/Ghosts|tory]]")</small>
** "[[In the Closet|In The Closet]]" <small>(con frammento di "[[Dangerous (album Michael Jackson)|She Drives Me Wild]]")</small>
* 3. "[[Wanna Be Startin' Somethin']]"
* 4. "[[Stranger in Moscow]]"
* 5. "[[Childhood]]" <small href="Tunisia">Strumentale</small>
* 6. "[[Smooth Criminal]]"
* 7. "The Wind" <small>video</small>
* 8. "[[You Are Not Alone]]"
* 9. "[[The Way You Make Me Feel]]" '''*'''
* 10. "[[The Jackson 5]] Medley"
** "[[I Want You Back (The Jackson 5)|I Want You Back]]"
** "[[The Love You Save]]"
** "[[I'll Be There (The Jackson 5)|I'll Be There]]"
* 11. "[[Off the Wall (album Michael Jackson)|Off the Wall]] Medley" **
** "[[Rock with You]]"
** "[[Off the Wall (singolo Michael Jackson)|Off the Wall]]"
** "[[Don't Stop 'Til You Get Enough]]"
* 12. "[[Remember the Time|Remember The Time]]" <small>video</small>
* 13. "[[Billie Jean]]"
* 14. "[[Thriller (singolo Michael Jackson)|Thriller]]"
* 15. "[[Beat It]]"
* 16. "[[Blood on the Dance Floor (singolo)|Blood on the Dance Floor]]" ***
* 17. "Black Panther" <small>video</small>
* 18. "[[Dangerous (brano musicale Michael Jackson)|Dangerous]]" <small>(con frammento di "Get Happy" di [[Judy Garland]], "[[Smooth Criminal]]", "[[Il buono, il brutto, il cattivo]]" di [[Ennio Morricone]], "You Want This" e "Let's Dance" di [[Janet Jackson]])</small>
* 19. "[[Black or White]]"
* 20. "[[Earth Song]]"
* 21. "[[We Are the World]]" <small>video</small>
* 22. "[[Heal the World]]"
* 23. "They Don't Care About Us" <small href="Tunisia">Strumentale</small>
* 24. "''[[HIStory/Ghosts|HIS]]''[[HIStory/Ghosts|tory]]" <small>(con l'introduzione di "Great Gate of Kiev" di Mussorgsky)</small>
* 25. "''HIS''tory Teaser" <small>video</small>
'''*''' <small href="Tunisia">"The Way You Make Me Feel" dal 3 Gennaio al 15 Giugno 1997</small>
 
Scrisse inoltre per il teatro, specie dopo la [[seconda guerra mondiale]], pubblicando opere come ''La reine morte'' ([[1934]]), ''Pasiphaë'' ([[1949]]), ''Malatesta'' ([[1950]]) e la trilogia - segnata da un rigorismo di derivazione [[giansenismo|giansenista]]<ref>{{Cita web|titolo=Montherlant, Henry Millon de|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/henry-millon-de-montherlant/|sito=Enciclopedia on line [http://www.treccani.it Treccani.it]|editore=[[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]]}}</ref> - dei «drammi sacri»; ovvero: ''[[Il gran maestro di Santiago|Le Maître de Santiago]]'' ([[1947]]), ''[[La città che ha per principe un ragazzo|La ville dont le prince est un enfant]]'' ([[1951]]), ''[[Port-Royal (Montherlant)|Port-Royal]]'' ([[1954]]).
<small href="Tunisia">'''**''' "Off the Wall Medley" dal 3 Gennaio al 10 Giugno 1997</small>
 
Tra gli ultimi eredi del [[decadentismo]] europeo, Montherlant unì il gusto estetizzante del passato a una vena di inquieto [[moralismo]], che lo portò sia nei romanzi che nel teatro a scrutare il dramma di anime belle e tormentate, superiori alla comune umanità: nei suoi romanzi, in particolare, amava ritrarre personaggi eroici e moralmente perfetti.
'''***''' <small href="Tunisia">"Blood on the Dance Floor" dal 31 Maggio al 19 Agosto 1997</small>
 
Questo culto per l'[[eroismo]] lo portò a pubblicare nel [[1941]], su ''[[Le Gerbe]]'' e sulla ''[[Nouvelle Revue Française]]'' diretta da [[Pierre Drieu La Rochelle]], ''Le solstice de Juin''; un saggio in cui esprimeva la sua ammirazione per l'esercito [[Germania|tedesco]], dichiarava che la Francia era stata giustamente sconfitta e conquistata<ref>{{Cita|Loc}}.</ref> e auspicava che i [[Germania nazista|tedeschi]] (eredi ideali di [[Licinio]]) giungessero a far sventolare la «[[Svastica|ruota solare]]» su Notre-Dame per instaurare un nuovo ordine.<ref name=lauro/><ref>Nella «ruota solare» l'autore vide però, secondo una sua personale interpretazione, un simbolo di uno dei concetti chiave che caratterizzarono sia la sua vita sia le sue opere: e cioè l'alternanza. Tutto ciò che esiste è, per l'autore, «sottomesso all'alternanza. Chi lo comprende ha compreso tutto. Gli antichi Greci ne sono impregnati. E sembra che la Cina antica assunse come emblema il drago dalla coda oscillante, per testimoniare tale principio. La natura avanza di contrario in contrario. Nell'uomo, quel segreto piacere che egli prova a "rinnegarsi", che non è niente altro che portare alla luce le parti di se stesso che prima soffocava, è il piacere di sentire il proprio accordo profondo con l'ordine delle cose». {{cita libro|autore=Henry de Montherlant|titolo=Il solstizio di giugno|traduttore= Claudio Vinti|editore=Akropolis|città=Napoli|anno=1983|p=195}}</ref>
== Date del Tour ==
{| class="wikitable" style="text-align:center;"
! style="width:130px;" |Data
! style="width:130px;" |Città
! style="width:160px;" |Stato
! style="width:180px;" |Luogo
|-
|- bgcolor="#CCCCCC"
| colspan="4" align="center" |'''Prima Parte'''
|-
|- bgcolor="#DDDDDD"
| colspan="4" align="center" |'''Europa'''
|-
|7 settembre 1996
|[[Praga]]
|{{CZE}}
|Letna Park
|-
|10 settembre 1996
|[[Budapest]]
|{{HUN}}
|[[Puskás Ferenc Stadion|Népstadion]]
|-
|14 settembre 1996
|[[Bucarest]]
|{{ROU}}
|[[Arena Națională|Lia Manoliu National Stadium]]
|-
|17 settembre 1996
|[[Mosca (Russia)|Mosca]]
|{{RUS}}
|[[Stadio Dinamo di Mosca|Dynamo Stadium]]
|-
|20 settembre 1996
|[[Varsavia]]
|{{POL}}
|Bemowo Airport
|-
|24 settembre 1996
|[[Saragozza]]
|{{ESP}}
|[[Estadio de La Romareda|La Romareda]]
|-
|28 settembre 1996
| rowspan="3" |[[Amsterdam]]
| rowspan="3" |{{NLD}}
| rowspan="3" |[[Amsterdam Arena]]
|-
|30 settembre 1996
|-
|2 ottobre 1996
|-
|- bgcolor="#DDDDDD"
| colspan="4" align="center" |'''Africa'''
|-
|7 ottobre 1996
|[[Tunisi]]
|{{TUN}}
|[[Stadio El Menzah|El Menzah Stadium]]
|-
|- bgcolor="#DDDDDD"
| colspan="4" align="center" |'''Asia'''
|-
|11 ottobre 1996
| rowspan="2" |[[Seul]]
| rowspan="2" |{{KOR}}
| rowspan="2" |[[Stadio Olimpico di Seul|Jamsil Olympic Stadium]]
|-
|13 ottobre 1996
|-
|18 ottobre 1996
|[[Taipei]]
| rowspan="3" |{{TWN}}
|Chungshan Soccer Stadium
|-
|20 ottobre 1996
|Kaohsiung
|Tsoying Naval Airfield
|-
|22 ottobre 1996
|[[Taipei]]
|Chungshan Soccer Stadium
|-
|25 ottobre 1996
|[[Singapore]]
|{{SGP}}
|Singapore National Stadium
|-
|27 ottobre 1996
| rowspan="2" |[[Kuala Lumpur]]
| rowspan="2" |{{MYS}}
| rowspan="2" |[[Stadium Merdeka|Merdeka Stadium]]
|-
|29 ottobre 1996
|-
|1º novembre 1996
|[[Mumbai]]
|{{IND}}
|Andheri Sports Complex
|-
|5 novembre 1996
|[[Bangkok]]
|{{THA}}
|[[Impact Muang Thong Thani]]
|-
|- bgcolor="#DDDDDD"
| colspan="4" align="center" |'''Oceania'''
|-
|9 novembre 1996
| rowspan="2" |[[Auckland]]
| rowspan="2" |{{NZL}}
| rowspan="2" |[[Mt Smart Stadium|Ericsson Stadium]]
|-
|11 novembre 1996
|-
|14 novembre 1996
| rowspan="2" |[[Sydney]]
| rowspan="9" |{{AUS}}
| rowspan="2" |[[Sydney Cricket Ground]]
|-
|16 novembre 1996
|-
|19 novembre 1996
|[[Brisbane]]
|Queensland Sport and Athletics Centre
|-
|22 novembre 1996
| rowspan="2" |[[Melbourne]]
| rowspan="2" |[[Melbourne Cricket Ground]]
|-
|24 novembre 1996
|-
|26 novembre 1996
|[[Adelaide (Australia)|Adelaide]]
|[[Adelaide Oval]]
|-
|30 novembre 1996
| rowspan="3" |[[Perth]]
| rowspan="3" |Burswood Dome
|-
|2 dicembre 1996
|-
|4 dicembre 1996
|-
|- bgcolor="#DDDDDD"
| colspan="4" align="center" |'''Asia'''
|-
|8 dicembre 1996
| rowspan="2" |[[Manila]]
| rowspan="2" |{{PHL}}
| rowspan="2" |Asia World City Concert Grounds
|-
|10 dicembre 1996
|-
|12 dicembre 1996
| rowspan="4" |[[Tokyo]]
| rowspan="6" |{{JPN}}
| rowspan="4" |[[Tokyo Dome]]
|-
|15 dicembre 1996
|-
|17 dicembre 1996
|-
|20 dicembre 1996
|-
|26 dicembre 1996
| rowspan="2" |[[Fukuoka]]
| rowspan="2" |[[Fukuoka Dome]]
|-
|28 dicembre 1996
|-
|31 dicembre 1996
|[[Bandar Seri Begawan]]
|{{BRN}}
|Jerudong Park
|-
|- bgcolor="#CCCCCC"
| colspan="4" align="center" |'''Seconda Parte'''
|-
|- bgcolor="#DDDDDD"
| colspan="4" align="center" |'''Nord America'''
|-
|3 gennaio 1997
| rowspan="2" |[[Honolulu]]
| rowspan="2" |{{USA}}
| rowspan="2" |[[Aloha Stadium]]
|-
|4 gennaio 1997
|-
|- bgcolor="#DDDDDD"
| colspan="4" align="center" |'''Europa'''
|-
|31 maggio 1997
|[[Brema]]
| rowspan="3" |{{DEU}}
|[[Weserstadion]]
|-
|3 giugno 1997
|[[Colonia (Germania)|Colonia]]
|[[RheinEnergieStadion|Mungersdorfer Stadium]]
|-
|6 giugno 1997
|Brema
|Weserstadion
|-
|8 giugno 1997
| rowspan="2" |Amsterdam
| rowspan="2" |{{NLD}}
| rowspan="2" |Amsterdam Arena
|-
|10 giugno 1997
|-
|13 giugno 1997
|[[Kiel]]
| rowspan="2" |{{DEU}}
|Nordmarksportfield
|-
|15 giugno 1997
|[[Gelsenkirchen]]
|[[Parkstadion]]
|-
|18 giugno 1997
|[[Milano]]
|{{ITA}}
|[[Stadio Giuseppe Meazza|Stadio San Siro]]
|-
|20 giugno 1997
|[[Losanna]]
|{{CHE}}
|[[Stade Olympique de la Pontaise|La Pontaise Stadium]]
|-
|22 giugno 1997
|[[Bettembourg]]
|{{LUX}}
|Krakelschaff
|-
|25 giugno 1997
|[[Lione]]
| rowspan="3" |{{FRA}}
|[[Stade de Gerland]]
|-
|27 giugno 1997
| rowspan="2" |[[Parigi]]
| rowspan="2" |[[Parc des Princes]]
|-
|29 giugno 1997
|-
|2 luglio 1997
|[[Vienna]]
|{{AUT}}
|[[Ernst Happel Stadion]]
|-
|4 luglio 1997
| rowspan="2" |[[Monaco (Germania)|Monaco]]
| rowspan="2" |{{DEU}}
| rowspan="2" |[[Olympiastadion (Monaco di Baviera)|Olympic Stadium]]
|-
|6 luglio 1997
|-
|9 luglio 1997
|[[Sheffield]]
| rowspan="4" |{{GBR}}
|[[Don Valley Stadium]]
|-
|12 luglio 1997
| rowspan="3" |[[Londra]]
| rowspan="3" |[[Wembley Stadium (1923)|Wembley Stadium]]
|-
|15 luglio 1997
|-
|17 luglio 1997
|-
|19 luglio 1997
|[[Dublino]]
|{{IRL}}
|[[RDS Arena]]
|-
|25 luglio 1997
|[[Basilea]]
|{{CHE}}
|[[St. Jakob Stadium|Saint Jakobs Stadium]]
|-
|27 luglio 1997
|[[Nizza]]
|{{FRA}}
|[[Stade Charles-Ehrmann|Stade de l'Ouest]]
|-
|1º agosto 1997
|[[Berlino]]
| rowspan="3" |{{DEU}}
|[[Stadio Olimpico di Berlino|Olympic Stadium]]
|-
|3 agosto 1997
|[[Lipsia]]
|Festwiese
|-
|10 agosto 1997
|[[Hockenheim]]
|[[Hockenheimring]]
|-
|14 agosto 1997
|[[Copenaghen]]
|{{DNK}}
|[[Parken Stadium]]
|-
|16 agosto 1997
|[[Goteborg]]
|{{SWE}}
|[[Ullevi]]
|-
|19 agosto 1997
|[[Oslo]]
|{{NOR}}
|Valle Hovin
|-
|22 agosto 1997
|[[Tallinn]]
|{{EST}}
|[[Auditorium del Festival della Canzone Estone|Song Festival Grounds]]
|-
|24 agosto 1997
| rowspan="2" |[[Helsinki]]
| rowspan="2" |{{FIN}}
| rowspan="2" |[[Stadio Olimpico di Helsinki|Olympic Stadium]]
|-
|26 agosto 1997
|-
|29 agosto 1997
|Copenaghen
|{{DNK}}
|Parken Stadium
|-
|3 settembre 1997
|[[Ostenda]]
|{{BEL}}
|Hippodrome Wellington
|-
|6 settembre 1997
|[[Valladolid]]
|{{ESP}}
|[[Stadio José Zorrilla|Nuevo Jose Zorrilla Stadium]]
|-
|- bgcolor="#DDDDDD"
| colspan="4" align="center" |'''Sud Africa'''
|-
|4 ottobre 1997
| rowspan="2" |[[Città del Capo]]
| rowspan="5" |{{ZAF}}
| rowspan="2" |[[Greenpoint Stadium]]
|-
|6 ottobre 1997
|-
|10 ottobre 1997
| rowspan="2" |[[Johannesburg]]
| rowspan="2" |[[FNB Stadium|Johannesburg Stadium]]
|-
|12 ottobre 1997
|-
|15 ottobre 1997
|[[Durban]]
|[[Kings Park Stadium]]
|}
 
In quest'opera riprendeva anche alcune argomentazioni già affrontate in precedenza (in ''Chant funèbre pour les morts de Verdun'', ''L'Exil'' e ''L'Equinoxe de septembre'') come l'impossibilità di bandire la [[guerra]] dalla vita umana in quanto connaturata a quest'ultima.<ref name=vin58>{{Cita|Vin|p. 58}}</ref>
=== Annullamenti e modifiche ===
* 27 e 29 Settembre 1996: [[Casablanca]], [[Marocco]], [[Stade Mohamed V|Stade Mohammed V]]; CANCELLATI (vietato dalle autorità)<ref>{{Cita web|titolo= Casablanca vietata a Michael Jackson. Il governo teme la folla di fan|url=http://archiviostorico.corriere.it/1996/agosto/26/Casablanca_vietata_Michael_Jackson_governo_co_0_9608265822.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/1996/agosto/26/Casablanca_vietata_Michael_Jackson_governo_co_0_9608265822.shtml|editore= [[Corriere della Sera]]|autore= |data= 26 agosto 1996| pagina= 22|accesso=15 aprile 2014}}</ref>
* 2 Ottobre 1996: [[Il Cairo]], [[Egitto]], [[Stadio Internazionale del Cairo|Stad-El Quahira El-Dawly]]; CANCELLATO (per problemi di sicurezza)<ref name="arabiangazette.com">[http://www.arabiangazette.com/interview-tarak-ben-ammar/ www.arabiangazette.com Interview: Tarak Ben Ammar - Arab Film Producer and Distributor<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* Questi tre concerti sono stati "sostituiti" da altrettanti concerti il 28 e 29 Settembre e il 2 Ottobre ad [[Amsterdam]].
* 16 Ottobre 1996: [[Taipei]], [[Taiwan]], Chungshan Soccer Stadium; ''Riprogrammato per il 22 Ottobre 1996'' (a causa delle attrezzature del palco non arrivate in tempo)<ref>http://news.google.com/newspapers?id=NjEjAAAAIBAJ&sjid=TtgEAAAAIBAJ&pg=7004,2180784&dq=michael+jackson+south+korea&hl=en</ref>
* 20 Giugno 1997: [[Napoli]], [[Italia]], [[Stadio San Paolo]]; PIANIFICATO (questo concerto è stato "sostituito" dal concerto del 20 Giugno a Losanna)
* 29 Luglio 1997: [[Barcellona]], [[Spagna]], [[Estadio Olímpico Lluís Companys|Stadio Olimpico]]; ''Riprogrammato per il 7 Settembre 1997''; CANCELLATO (a causa dei pochi biglietti venduti)<ref>{{Cita web|titolo= Michael Jackson suspende su recital de Barcelona y mantiene el de Valladolid|url= http://elpais.com/diario/1997/09/02/cultura/873151205_850215.html|sito= [[El País]]|editore=[[Grupo Prisa]]|data= 2 settembre 1997| accesso=29 aprile 2014}}</ref>
* 8 Agosto 1997: [[Lubiana]], [[Slovenia]], Ljubljana Hippodrome; CANCELLATO (a causa dei pochi biglietti venduti, 20.000 su 70.000)<ref>{{cita news | titolo = Poco pubblico Jackson non canta | url = http://archivio.unita.it/esploso.php?dd=08&mm=08&yy=1997&ed=Nazionale&url=/golpdf/uni_1997_08.pdf/08VAR01A.pdf | data = 8 agosto 1997 | pubblicazione = [[l'Unità]] | pagina = 9 | accesso = 30 aprile 2014 | formato = PDF }}</ref>
* 31 Agosto 1997: [[Ostenda]], [[Belgio]], Hippodrome Wellington; ''Riprogrammato per il 3 Settembre 1997'' (a causa della morte di [[Diana Spencer|Lady Diana]])<ref>{{cita news | titolo = Today in Music: a look back at pop music | url= http://www.upi.com/Odd_News/2002/08/30/Today-in-Music-a-look-back-at-pop-music/UPI-10051030692300/ | autore = | data = 30 agosto 2002| pubblicazione = [[United Press International]] | accesso= 29 aprile 2014}}</ref>
* 9 Settembre 1997: [[Madrid]], [[Spagna]], [[Estadio Vicente Calderón|Stadio Vicente Calderòn]]; PIANIFICATO
* 11 Settembre 1997: [[Palermo]], [[Italia]], [[Aeroporto di Palermo-Boccadifalco|Areoporto Palermo-Boccadifalco]]; PIANIFICATO
* 14 e 16 Settembre 1997: [[Tunisi]], [[Tunisia]], El Menzah Stadium; PIANIFICATI
* 22 e 24 Ottobre 1997: [[São Luís|Sao Luìs]], [[Brasile]], [[Estadio Castelao]]; PIANIFICATI
 
Il libro non piacque però ai tedeschi che ne vietarono la circolazione in Francia, anche se per sole tre settimane. In Belgio e in Olanda, l'interdizione durò fino alla fine della guerra. Tuttavia, [[André Gide]] accusò l'autore di ''désinvolture'' e nel dopoguerra [[André Rousseaux]] lo attaccò violentemente in un articolo, per «sottomissione al nemico»; nel 1962 [[Philippe Soupault]] e [[Robert Kanters]] istituirono una sorta di processo contro di lui sul settimanale ''Arts''.<ref>{{Cita|Vin|pp. 95-97}}.</ref>
=== Box office score data ===
Fonte<ref>Europe box score data:
* {{cita web| data = 13 settembre 1997| titolo = Billboard Boxscore|sito= [[Billboard]]| editore = Nielsen Business Media, Inc.| url =https://books.google.it/books?id=AQoEAAAAMBAJ&pg=RA1-PA112&dq=billboard+13+set+1997&hl=it&sa=X&ei=x-5QU-nBKIiTtQa7oYGQAg&ved=0CDoQ6AEwAQ#v=onepage&q=billboard%2013%20set%201997&f=false| issn =0006-2510| volume=109| numero=37| pagina = 22| accesso = 18 aprile 2014}}
* {{cita web| data= 23 agosto 1997| titolo= Billboard Boxscore|sito= Billboard|città= New York City| editore = Nielsen Business Media, Inc.| url=https://books.google.it/books?id=3QkEAAAAMBAJ&pg=PA56&dq=billboard+1997&hl=it&sa=X&ei=octHU9mcBoHlswaUzIGoBQ&ved=0CEMQ6AEwAzgK#v=onepage&q&f=false| issn =0006-2510| volume=109| numero=34| pagina= 14 | accesso= 18 aprile 2014}}
* {{cita web| data= 30 agosto 1997| titolo = Billboard Boxscore|sito= Billboard|città= New York City| editore = Nielsen Business Media, Inc.| url =https://books.google.it/books?id=_gkEAAAAMBAJ&printsec=frontcover&dq=billboard+1997&hl=it&sa=X&ei=8OtQU5brMMeXtAaLnoDQBw&ved=0CD0Q6AEwAjgK#v=onepage&q=billboard%201997&f=false| issn =0006-2510| volume=109| numero=35| pagina= 14 | accesso= 18 aprile 2014}}</ref>
 
===Gli anni del dopoguerra===
{| class="wikitable sortable" style="text-align:center"
{{quote|Sai qual è la più grande forza che ci sia al mondo? L'indifferenza. Con l'indifferenza io non muoio vinto.|da ''Il caos e la notte''<ref name=brullo>Davide Brullo, [http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/montherlant-nobile-forza-torero-indifferente-1364321.html ''Montherlant: la nobile forza di un "torero" indifferente'']</ref>}}
|-
Accusato di [[Collaborazionismo in Francia|collaborazionismo]]<ref>[[Eugenio Di Rienzo]], [http://www.ilgiornale.it/news/resistenti-indifferenti-e-collab-l-intellighenzia-francese.html ''Resistenti, indifferenti e «collabò» L'intellighenzia francese sotto Hitler''], ''[[Il Giornale|il Giornale.it]]'', 31 agosto 2011.</ref><ref>{{cita news|autore=Pierre Vial|url=http://www.centrostudilaruna.it/jean-giono-e-%e2%80%9cle-chant-du-monde%e2%80%9d.html|titolo=Jean Giono e "Le Chant du Mond"|pubblicazione=Centro Studi La Runa|data=10 dicembre 2009}}</ref>, finito sulla lista di proscrizione<ref>{{Cita|Pas|p. 68}}.</ref>, nel dopoguerra gli fu proibito di pubblicare per un anno. L'adesione dello scrittore al governo del Maréchal [[Philippe Pétain|Pétain]] fu essenzialmente «morale» e «spirituale»<ref name="Vin" /><ref>{{cita news|autore=Paul Gentizon|titolo=Ai miei amici italiani. Sguardi sulla Francia: La casa capovolta|pubblicazione=Corriere della Sera|data=a. 69, n. 244, 12 ottobre 1944|p=1}}</ref>; a Pétain lo legava l'aver preso parte, in qualità di segretario generale, alle operazioni di allestimento dell'[[Ossario di Douaumont]], ma non ebbe incarichi attivi nel regime come altri, ad esempio [[Robert Brasillach]], e difficili furono i suoi rapporti con [[Louis-Ferdinand Céline]].<ref>{{Cita|Vin|p. 105}}</ref>
! Luogo
! Città
! data-sort-type="number" | Biglietti venduti / disponibili
! data-sort-type="currency" | Incasso
|-
|Stadio Don Valley
|Sheffield
|{{formatnum:43031}} / {{formatnum:48000}} (88%)
|${{formatnum:1991600}}
|-
|Stadio Wembley
|Londra
|{{formatnum:212601}} / {{formatnum:216000}} (98%)
|${{formatnum:9236683}}
|-
|RDS Arena
|Dublino
|{{formatnum:43261}} / {{formatnum:43261}} (100%)
|${{formatnum:1740203}}
|-
|Stadio St. Jakob
|Basilea
|{{formatnum:50000}} / {{formatnum:50000}} (100%)
|${{formatnum:2317881}}
|-
|Stade de l'Ouest
|Nizza
|{{formatnum:30003}} / {{formatnum:36260}} (82%)
|${{formatnum:1083898}}
|-
|Stadio Olimpico
|Berlino
|{{formatnum:78187}} / {{formatnum:78187}} (100%)
|${{formatnum:2934036}}
|-
|Festwiese
|Lipsia
|{{formatnum:54483}} / {{formatnum:55000}} (99%)
|${{formatnum:2110035}}
|-
|Hockenheimring
|Hockenheim
|{{formatnum:85000}} / {{formatnum:85000}} (100%)
|${{formatnum:3261701}}
|-
|Stadio Parken
|Copenaghen
|{{formatnum:97563}} / {{formatnum:97563}} (100%)
|${{formatnum:5296577}}
|-
|Stadio Ullevi
|Göteborg
|{{formatnum:50000}} / {{formatnum:50000}} (100%)
|${{formatnum:2202073}}
|-
|Valle Hovin
|Oslo
|{{formatnum:37904}} / {{formatnum:40000}} (94%)
|${{formatnum:1646889}}
|-
|Song Festival Ground
|Tallin
|{{formatnum:75000}} / {{formatnum:75000}} (100%)
|${{formatnum:2627174}}
|-
|Stadio Olimpico
|Helsinki
|{{formatnum:91106}} / {{formatnum:96000}} (90%)
|${{formatnum:4166735}}
|-
!
!TOTALE
!{{formatnum:948139}} / {{formatnum:970271}} (90%)
!${{formatnum:40615485}}
|}
 
Non mancheranno critiche dell'autore al regime di Pétain, soprattutto in merito all'educazione dei giovani: Montherlant ritenne degradanti la produzione cinematografica (il suo giudizio sul cinema fu in generale negativo: definì il cinematografo «fogna del XX secolo» e [[Charlie Chaplin]] «un mediocre pagliaccio di cinema»<ref>{{Cita libro|titolo=Chapliniana: Chaplin e la critica|città=Bari|editore=Laterza|anno=1979|p=100}}</ref>), le riviste e le trasmissioni radiofoniche e detestabile l'istituzione della ''Loterie Nationale''.<ref>{{Cita news|autore=Vittorio Abrami|titolo=A colloquio con Montherlant|pubblicazione=Il Popolo|data=26 ottobre 1963|p=5|url=http://digital.sturzo.it/spogliogenerale/1963/19631026/20/5/acoll}}</ref> In linea con la politica famigliare del regime fu invece la seguente dichiarazione rilasciata a ''Radio-Jeunesse'': «Con le signorine farò in fretta: quando avrò detto loro "tenete in ordine la casa, fate la cucina, dei figli e l'amore", avrò detto loro tutto».<ref>{{Cita libro|autore=Maurizio Serra|titolo=Una cultura dell'autorità: la Francia di Vichy|città=Bari|editore=Laterza|anno=1980|p=118}}</ref> Ma le critiche non riguardarono mai la politica estera; egli si limitò a denunciare gli stessi mali che avevano condotto alla disfatta della [[Terza Repubblica]], invocando misure da parte del regime.<ref>{{Cita|Vin|p. 105}}.</ref>
== Pubblicazione in Home Video ==
Come per i suoi precedenti tour da solista, tutte le tappe del tour sono state riprese e salvate dalla ''Nocturne Productions''.
 
Nella [[Campagna di Francia|Parigi occupata]] dai nazisti svolse un ruolo di mediatore tra la cultura francese e quella tedesca e collaborò con il ''Deutschland-Frank-reich'', l'annuario edito dall'Istituto tedesco di Parigi.<ref>{{Cita libro|autore=Ernst Jünger, Antonio Gnoli, Franco Volpi|titolo=I prossimi titani: conversazioni con Ernst Jünger|editore=Adelphi|città=Milano|anno=1997|p=94}}</ref> L'invito alla collaborazione con il nemico è stato individuato in un passaggio del ''Solstice de juin'' in cui Montherlant afferma che si deve «fare tutto ciò che è necessario per annientare l'avversario. Ma una volta che questi ha dimostrato di avere in mano la partita, allearsi con lo stesso spirito con lui».<ref>{{Cita|Luigi Bàccolo|p. 190}}; {{Cita libro|autore=H. de Montherlant|titolo=Il solstizio di giugno|traduttore=Claudio Vinti|città=Napoli|editore=Akropolis|anno=1983|p=183}}</ref> In una conferenza del Comité France-Allemagne, introducendo l'ambasciatore tedesco [[Otto Abetz]]<ref name=serra216>{{Cita|Maurizio Serra|p. 216}}.</ref>, ribadì quanto aveva già affermato nel 1929 in una allocuzione agli studenti tedeschi sulla ''Europäische Revue'': ossia il rispetto del nemico secondo un codice dei [[samurai]] del [[XVI secolo]].<ref>{{Cita|Vin|p. 94}}.</ref> Durante gli anni di Vichy fu rappresentata in serata di gala alla [[Comédie-Française]], davanti ad una sala occupata in massima parte da ufficiali della [[Wehrmacht]], la [[dramma|pièce]] ''La reine morte'', diretta da [[Jean-Louis Vaudoyer]], che raccolse consensi da parte di [[Pierre Drieu La Rochelle]] e [[Lucien Rebatet]].<ref>{{Cita libro|autore=Mary Ann Frese Witt|titolo=The Search for Modern Tragedy: Aesthetic Fascism in Italy and France|città=New York|editore=Cornell University Press|anno=2001|p=206|url=https://books.google.it/books?id=x7AMFccO-IcC&lpg=PA206&dq=%22Rebatet%22%20reine%20morte&hl=it&pg=PA206#v=onepage&q&f=true}}</ref> Tuttavia l'opera conteneva riflessioni amare, ma non golliste, che la censura tedesca non scoprì. Nel marzo [[1944]] lo scrittore subì anche una perquisizione da parte della Gestapo nella sua abitazione, ma senza conseguenze.<ref>{{Cita|Pas|pp. 73-74}}.</ref>
=== I concerti di Monaco di Baviera ===
Le due tappe di [[Monaco di Baviera]] all'[[Olympiastadion (Monaco di Baviera)|Olympiastadion]] del 4 e 6 luglio 1997 furono scelte per essere [[montaggio|montate]] come un unico concerto da mostrare in [[Televisione|TV]] e, eventualmente, da pubblicare in via ufficiale, come era successo nei precedenti tour di Jackson con le tappe di [[One Night in Japan|Yokohama]] e [[Michael Jackson Live at Wembley July 16, 1988|Wembley]] (''[[Bad World Tour|Bad Tour]]'') nel 1987/1988 e di [[Live in Bucharest: The Dangerous Tour|Bucarest]] (''[[Dangerous World Tour|Dangerous Tour]]'') nel 1992, pertanto vennero aggiunte telecamere extra per avere ulteriori angoli di ripresa, comprese immagini sulla folla, ed entrambe le tappe furono riprese in [[HDTV|HD]].
 
Nel dopoguerra, nel rispondere alle accuse di collaborazionismo, Montherlant sostenne che la libertà di espressione sulla stampa collaborazionista era così grande da consentirgli anche di esprimere idee opposte alla politica del regime. Tra gli articoli critici verso la dominazione tedesca l'autore indicò ''Redevenons une insolente nation'' e un articolo sui moralisti persiani; a proposito del quale Montherlant affermò che nulla vi è di più contrario al [[nazionalsocialismo]] della morale e della civiltà persiana del Medioevo. Ribadì, tuttavia, il proprio rispetto verso l'avversario.<ref>In un articolo scritto in occasione della morte del suo traduttore per il tedesco, lo storico Karl-Heinz Bremer, raccolto in volume nel [[1943]] in Belgio, scrisse: «Un giorno i nugoli (le ideologie) che riempiono il cielo al di sopra di coloro che combattono si riuniranno. E saranno solamente uno. Poi questo nugolo si dissiperà. Di questi corpi e di questi nugoli, resterà solamente un orribile distillato di reminiscenze vaghe: Cesare era per la libertà ed il Papa era ghibellino. Non c'è nulla di duraturo che lo svanire delle cose». In altri termini, sotto l'occupazione tedesca, Montherlant sostenne che la morte dei combattenti tedeschi era una morte inutile. I tedeschi accettarono questa indipendenza di atteggiamento. Tuttavia, dopo tale articolo, nove suoi articoli su dieci furono vietati dalla censura. {{cita libro|titoloTextes sous une occupation, 1940-1944|autore=Henry de Montherlant|città=Paris|editore=Gallimard|anno=1953|p=151}}</ref>
Alla fine la pubblicazione in [[home video]] in [[VHS]] e [[DVD]] venne annullata dato che Jackson non gradì particolarmente la resa del montaggio e delle performance, come alcune imprecisioni presenti nelle coreografie o negli effetti e inoltre, dato che aveva la [[Laringite acuta|laringite]] durante le due serate, anche la performance canora nelle parti cantate live non fu delle migliori.
 
Affascinato dalla figura di [[Sigismondo Pandolfo Malatesta|Sigismondo Malatesta]], al quale si sentiva unito da un fantasioso legame di sangue<ref>«[...] ho accolto un giorno la notizia che, se nel latte è contenuto il sangue, in me c'era qualche goccia di sangue malatestiano, dal momento che un'amica di mia madre, che mi allattò, discendeva dai Malatesta». {{Cita news|autore=H. de Montherlant|titolo=Il Malatesta di Montherlant|pubblicazione=Il Resto del Carlino|data=28 luglio 1969|p=3}}</ref>, nel [[1950]] fece mettere in scena il dramma in quattro atti ''Malatesta'', che ripercorreva gli ultimi mesi di vita, dal giugno all'ottobre 1468, del condottiero e signore di Rimini. L'opera fu rappresentata eccezionalmente a Rimini, all'anfiteatro romano di Lecce, a Pescara, a Fano (che fu tra i possedimenti di Malatesta) e al Teatro Romano di Gubbio.<ref>{{Cita libro|autore=H. de Montherlant|capitolo=Malatesta chez Malatesta|titolo=La tragédie sans masque|città=Paris|editore=Gallimard|anno=1972|p=74}}</ref>
Nonostante questo il concerto è poi stato trasmesso nel 1997 dal [[canale televisivo]] tedesco [[ZDF]] e, nel corso degli anni, da vari altri canali televisivi in giro per il mondo.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=StNp22qChwA Michael Jackson | Live in Munich 1997 | HWT | 1080p | 60FPS]
</ref><ref>[https://www.youtube.com/watch?v=kdZKu5KGg7c&t=0s Michael Jackson - History Tour Live in Munich 1997 - TDCAU & ITC (ZDF_neo)]</ref> Ad oggi non è stato ancora rilasciato in via ufficiale, anche se la Sony ha dichiarato di avere l'intenzione in futuro di riconvertirlo in [[Cinema 3D|3D]] e di mostrarlo nei cinema e pubblicarlo in [[Blu-ray Disc|Blu-ray]].<ref>{{Cita web|url=http://www.damienshields.com/whats-next-for-michael-jackson/|titolo=What’s next for Michael Jackson?|nome=Damien Shields|sito=www.damienshields.com|data=17 marzo 2013}}</ref> Il concerto composto del montaggio di entrambe le tappe è disponibile online anche in HD<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=StNp22qChwA|titolo=Michael Jackson {{!}} Live in Munich 1997 {{!}} HWT {{!}} 1080p {{!}} 60FPS|sito=YouTube|accesso=2016-11-27}}</ref>. Esiste anche un'altra versione del concerto, con meno riprese del pubblico e con una qualità più scadente, trasmessa in TV in Germania nel 1997 da un altro canale tedesco; tale versione è stata leakata online nel 2016.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Michael Jackson Remastered Videos|data=2016-11-04|titolo=Michael Jackson {{!}} Live in Munich 1997(unedited) {{!}} HWT {{!}} 1080p {{!}} 60FPS|accesso=2016-11-27|url=https://www.youtube.com/watch?v=MngKya7Ilv0}}</ref>
 
Inquadrabile nel contesto dell'[[anarchismo]] di destra<ref>{{Cita|Vin|p. 98}}</ref> o del [[Rivoluzione conservatrice|radicalismo]] politico<ref>{{Cita|Sip|p. 251}}</ref>, estraneo ai movimenti politici o d'avanguardia e lontano dalla vita mondana della capitale, Montherlant fu vivacemente contestato per le sue posizioni conservatrici durante una rappresentazione del ''Cardinale di Spagna'' ([[1960]]) alla Comédie-Française. Più che di vero conservatorismo, per Montherlant, si può parlare di un superbo, anche se anacronistico, tentativo di riportare nelle lettere francesi, in piena civiltà di massa e letteratura sperimentale, lo splendore della tradizione.
=== Altri concerti reperibili ===
Altre tappe dell'HIStory World Tour vennero vendute alle TV o commercializzate solo in alcuni paesi ed è pertanto possibile reperirle on line. Qui di seguito in ordine per tappa i concerti reperibili:
 
[[File:Henry de Montherlant - statue.jpg|thumb|Henry de Montherlant fra le statue antiche nell'appartamento sul Quai Voltaire, Parigi.]]
* Le tappe del [[Brunei]], ossia il "Royal Concert" del 6 luglio e la tappa dell'HIStory Tour del 31 dicembre 1996, vennero rilasciate in rare VHS solo nel Brunei e sono rimaste inedite per anni per poi infine venire leakate on line e sono oggi reperibili online anche in alta definizione.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=X-5FpFLFl9M Michael Jackson - Live in Brunei - The Royal Concert Full - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[https://www.youtube.com/watch?v=DybieGJbWe8 Michael Jackson | Live in Brunei 1996 | HWT | 1080p | 60FPS]</ref>
Nel [[1963]] pubblicò, con discreto successo, ''[[Il caos e la notte]]''; un ritratto, in parte grottesco, di un anarchico spagnolo incapace di approdare ad alcun significato universale; una critica sia del [[comunismo]] che della società [[statunitense]], ma anche della Chiesa cattolica e della Spagna franchista, soprattutto per la sua compromissione con gli Stati Uniti.<ref>«In Spagna come in Francia, e certamente anche altrove, delle cose per se stesse buone e impiantate da gran tempo nel paese, venivano soppresse con un tratto di penna, perché urtavano i turisti americani e Dio sa che turisti! Dio sa quali esemplari di umanità superiore! Don Celestino era mortificato per tanta insulsaggine internazionale». {{cita libro|autore=Henry de Montherlant|titolo=Il caos e la notte|città=Milano|editore=Club degli editori|anno=1966}}</ref><ref name=debella>{{Cita news|autore=Nino De Bella|titolo=Montherlant tra il caos e la notte|pubblicazione=La parola e il libro|data=a. 49, maggio 1966}}</ref>
* La tappa di [[Bucarest]] del 14 settembre 1996 venne trsmessa dalla TV in [[Romania]] nel 1996 con però spezzoni di riprese del pubblico della famosa tappa di Bucarest del [[Dangerous World Tour]] di quattro anni prima. Tale concerto è disponiblie online dal 2015.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=BAUbwAl0fTE Michael Jackson | Live in Bucharest 1996 | HWT | 1080p | 60FPS]</ref>
* La tappa di [[Tunisi]] del 7 ottobre 1996 venne trasmessa dal canale TV [[Nessma]] in [[Tunisia]] solo nel [[2010]] dopo la morte del cantante, il concerto è stato ritrasmesso nel [[2013]] ed è stato leakato online nel 2015 ed è tutt'oggi disponibile.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=lBZ8-znAOjo Michael Jackson | Live in Tunis 1996 | HWT | 1080P | 60FPS]</ref>
* La tappa di [[Seul]] del 11 ottobre 1996 fu trasmessa in TV e commercializzata in [[VHS]] soltanto in Asia nel 1996. La tappa completa è stata leakata da diverso tempo ed è pertanto facilmente reperibile online.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=3O5cacnEgCo Michael Jackson | Live in Seoul 1996 | HWT | 1080p | 60FPS]</ref>
* La tappa del 27 ottobre 1996 di [[Kuala Lumpur]] venne trasmessa dalla TV in [[Malesia]] nel 1996 ed è tuttora disponibile online.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=IupBeVFVxhY Michael Jackson | Live in Kuala Lumpur 1996 | HWT | 1080p | 60FPS]</ref> La seconda tappa del 29 ottobre 1996 è invece reperibile online per intero dal [[2015]].<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=sub4drzTX94 Michael Jackson | Live in Kuala Lumpur 1996 | HWT | 1080p | 60FPS]</ref>
* La tappa del'11 novembre 1996 di [[Auckland]] venne trasmessa dalla TV in [[Nuova Zelanda]] nel 1996; il concerto completo è reperibile online.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=lwjcMlR2JtU Michael Jackson | Live in Auckland 1996 | HWT | 1080p |] </ref> Quella del 9 novembre è diventata disponibile online nella sua interezza dal [[2015]].<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=1BacW3WM5Oo https://www.yoMichael Jackson | Live in Auckland 1996 | HWT | 1080p] </ref>
* Una delle due tappe di [[Sydney]] fu mandata in onda dalla TV in [[Australia]] nel 1996. Parte di questo concerto è disponibile online.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=TqSMERtL1Rk Michael Jackson | Live in Sydney 1996 | HWT | 1080p | 60FPS]
</ref>
* Una delle due tappe di [[Manila]] fu mandata in onda dalla TV nelle [[Filippine]] nel 1996 ed è disponibile online nella sua interezza.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=vDSkIyy5Hxo Michael Jackson | Live in Manila 1996 | HWT | 1080p | 60FPS]</ref>
* La tappa di [[Basilea]] del 25 luglio 1997 è affiorata in parte online nel [[2016]]. Per il momento le riprese disponibili sono solo di alcuni brani.<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/user/mjbeatsBR|titolo=MJ Beats|sito=YouTube|accesso=2016-11-14}}</ref>
* La tappa del 14 agosto di [[Copenaghen]], la tappa del 16 agosto di [[Göteborg]] e la tappa del 24 agosto di [[Helsinki]], del 1997, vennero trasmesse da [[Viasat Film|TV1000]], e da [[Channel 3]] (delle TV satellitari) nel 1997. Tutte e tre le tappe complete sono reperibili online.<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=-iBV35l3src Michael Jackson | Live in Copenhagen 1997 | HWT | 1080p | 60FPS]</ref><ref>[https://www.youtube.com/watch?v=pdpBFZfpwkA Michael Jackson - Live In Gothenburg | 16th August 1997 - HIStory Tour (Full Concert)]</ref><ref>[https://www.youtube.com/watch?v=LqcnnJLUydM Michael Jackson | Live in Helsinki 1997 | HWT | 1080p | 60FPS]</ref>
Quasi tutti questi concerti sono stati ritrasmessi in varie TV e in vari formati in tutto il mondo dopo l'[[Morte di Michael Jackson|omicidio]] di Jackson per mano del medico Murray avvenuto il 25 giugno 2009.
 
Appassionato di storia [[Roma antica|romana]], nel [[1965]] fece rappresentare a Parigi il dramma ''La Guerre civile'', la cui trama è imperniata sulla fase conclusiva del duello tra [[Gaio Giulio Cesare|Cesare]] e [[Gneo Pompeo Magno|Pompeo]]. Allo scrittore interessano non le alterne vicende belliche, bensì il conflitto fra le ambizioni rivali dei due aspiranti alla supremazia entro lo Stato romano. Nel dramma tale contrasto di idee e di programmi anima il dialogo tra Pompeo e [[Marco Porcio Catone Uticense|Catone]], uniti soltanto nell'avversione a Cesare che non figura sulla scena, ma la domina ed è presente come un incubo minaccioso.<ref>{{cita news|autore=[[Pietro De Francisci]]|titolo=La guerra civile|pubblicazione=Il Tempo|numero=78|data=20 marzo 1965|p=3}}</ref> Nel 1970 pubblicò ''Le Treizième César'', una raccolta di saggi composti fra il 1955 e il 1970 e consacrati a Roma antica. Nell'ultimo saggio, l'età del tredicesimo Cesare – che secondo l'autore si potrebbe chiamare anche «Progrès»<ref>{{Cita|Lettere a Luigi Bàccolo|p. 170}}.</ref> – egli condanna amaramente l'epoca contemporanea.
In [[Italia]] nessuna [[emittente televisiva]] ha mai trasmesso uno di questi concerti e, nonostante le registrazioni esistano, non è mai stato acquistato e trasmesso da nessuna TV il concerto del 18 giugno [[1997]] allo [[Stadio San Siro]] di [[Milano]]. Uno spezzone della tappa di Milano più lungo rispetto a quello mostrato dagli altri telegiornali fu trasmesso dal canale ''[[Italia 9 Network]]'' nel 1997, tali riprese sono disponibili su [[YouTube]].<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=QHaexgsWYt8 Michael Jackson-HWT SCREAM/TDACU Milan June 18, 1997 Complete]</ref> Il concerto completo di questa tappa a Milano è tuttavia disponibile nella sua interezza online, sebbene in versione amatoriale.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Michael Green|data=2014-12-14|titolo=Michael Jackson HIStory World Tour Milano 1997 (Full Concert)|accesso=2016-11-27|url=https://www.youtube.com/watch?v=x1jQgsbK-Es}}</ref>
 
Esteta armato, «[[anarca]]» – [[Ernst Jünger]] vedrà nella prefazione di ''Service inutile'' il Montherlant più vicino al prototipo dell'«anarca»<ref name=serra216/>–, la sua vita fu segnata da uno spirito di profondo anticonformismo, che lo portò nella vita come nell'arte, a sdegnare ogni forma di convenzione in contrasto con le proprie convinzioni.<ref>{{Cita libro|autore=Romano Luperini, Pietro Cataldi, Lidia Marchiani|capitolo=La narrativa in Francia|titolo=La scrittura e l'interpretazione : storia e antologia della letteratura italiana nel quadro della civilta europea : Dall'ermetismo al postmoderno (dal 1925 ai giorni nostri). Tomo primo|città= Palermo|editore=Palumbo|anno=1997|p=502}}</ref>
==Band ed entourage==
 
Quando fu eletto nell'[[Académie française]] – di cui fu membro dal [[1960]] al [[1972]] –, senza aver proposto come da consuetudine la propria candidatura<ref>{{Cita news|autore=[[Daniel-Rops]]|titolo=L'Accademia di Francia ritorna alle origini|pubblicazione=L'Eco di Bergamo|data=31 marzo 1960|p=3}}</ref>, egli rifiutò di indossare l'uniforme di gala e anziché pronunciare, secondo la tradizione, l'elogio funebre del suo predecessore, non esitò ad esprimere la sua divergenza di idee verso il sociologo [[André Siegfried]].
===Artista principale===
 
{{Citazione|Non sono molto ottimista sulla durata del mio Teatro. La "pseudo-avanguardia" e il "terrore ideologico" [...] avranno facilmente ragione nell'avvenire degli scrittori che non gli convengono. Voi parlate della decisione che si deve prendere fra l'accademismo e il funambolismo, ma per quanto io so della Casa che in Francia porta il nome di Accademia, dirò che essa si sforza perdutamente di essere a sua volta funambola.|Da una lettera a [[Luigi Bàccolo]], 3 giugno 1970<ref>{{cita news|autore=Luigi Bàccolo|titolo=Montherlant è oggi inattuale|pubblicazione=La Fiera Letteraria|data=settembre 1973|p=12}}</ref>}}
*Cantante, ballerino, coreografo, direttore musicale: [[Michael Jackson]]
 
===BalleriniLa morte===
{{Citazione|Il suicida è un vinto. Ma è davvero un vinto? Dovette essere un tema di scuola, a Roma... Rifletto un momento. Vinto, sia pure. Ma che male c'è, ad essere vinto? Dalla società? È un onore. Dalla malattia, dalla vecchiaia? È la natura. Da un nemico? È un soffio nel vento della morte, la vita è fatta di questo. Che il suicida sia o non sia sconfitto, ha poca importanza, se col suo suicidio ha testimoniato due cose: il suo coraggio, e il suo dominio. Allora, il suicidio è la consumazione della vita, come la fiamma consuma la torcia. E per questo che, nel fondo delle mie fantasticherie, si snoda una lunga processione di uomini romani. Essi marciano, a due per due, nella notte. Hanno quel viso sereno che i più coraggiosi offrono alla loro morte. Ciascuno di loro tiene nella destra una torcia viva. La sua fiamma, è la fiamma del suo suicidio, e illumina la loro strada.|{{Cita libro|autore=H. de Montherlant|titolo=Mort de Caton}}<ref>Citato in Piero Buscaroli, ''I 'Cari Romani' di Henry de Montherlant'', in H. de Montherlant, ''La guerra civile'', Torino, Fògola, 1976.</ref>}}
 
[[File:Plaque Henry de Montherlant, 106 rue Lauriston, Paris 16.jpg|thumb|Targa commemorativa di Henry de Montherlant, in Rue Lauriston, Parigi.]]
'''prima parte 1996/'97'''
*[[LaVelle Smith Jr]]
*Travis Payne
*Shawnette Heard
*Damon Navandi
*Courtney Miller
*Anthony Talauega
*Richmond Talauega
*Lori Werner
*Jason Yribar
 
Nel [[1971]] pubblicò il suo ultimo romanzo ''Un assassin est mon maître''; giudicato una satira della società psicanalitica, costituisce anche una presa d'atto dell'antitesi tra società umanistica e cristiana e società psicanalitica<ref>{{Cita|Lettere a Luigi Bàccolo|p. 175}}.</ref>, quest'ultima caratterizzata dalla assenza di [[carità]], scopo invece essenziale – [[Henry de Montherlant#La giustizia e la carità|secondo l'autore]] – di tutte le religioni, come sintetizzato anche dal detto musulmano: «Colui che avrà dato un sorso d'acqua a un cane, sarà salvato». Il protagonista, influenzato dall'''Introduzione alla psicoanalisi'' di [[Sigmund Freud|Freud]], finisce per credere di essere affetto da una nevrosi; ma in realtà non c'è alcuna nevrosi in lui, a parte quella che viene considerata una forma di nevrosi e che si chiama «delicatezza d'animo». All'origine della sua nuova condizione c'è il crollo delle difese psicologiche che permettono all'individuo di sopravvivere – anche aggredendo a sua volta – di fronte allo spettacolo dell'«eterna bassezza dell'uomo egoisticamente integrato nella società».<ref>Tutti i virgolettati sono di {{cita pubblicazione|autore=Luigi Bàccolo|titolo=Per De Montherlant l'assassino è Freud|pubblicazione=Gazzetta del popolo|data=5 gennaio 1972}}</ref>
'''seconda parte 1997'''
*LaVelle Smith Jr
*[[Cris Judd]]
*Anthony Talauega
*Richmond Talauega
*Stacy Walker
*[[Faune A. Chambers|Faune Chambers]]
 
In seguito a un'[[insolazione (medicina)|insolazione]] nel [[1959]], cominciò a soffrire di [[Vertigine|vertigini]] e di perdite d'equilibrio, a cui si aggiunsero l'[[agorafobia]] e la perdita quasi totale della vista in seguito a un [[ictus]] cerebrale nel [[1968]].<ref>Montherlant, Essais, L'Équinoxe de septembre, Bibliothèque de La Pléiade, 1976, p. 806.</ref>
===Membri della band===
*Direttore musicale: [[Brad Buxer]]
*Assistente direttore musicale: Kevin Dorsey
*Tastiere: Isaia Sanders, Brad Buxer
*Batteria: [[Jonathan Moffett]]
*Chitarre: [[Jennifer Batten]], [[Greg Howe]] (sostituito di Jennifer Batten per alcuni concerti), David Williams
*Basso: Freddie Washington
*Direttore vocale: Dorian Holley
*Coristi: Kevin Dorsey, Dorian Holley, [[Marva Hicks]] (1996/'97), Darryl Phinnessee (1996), Fred White (1997)
 
Divenuto quasi [[Cecità|cieco]], si suicidò nel [[1972]], ripetendo il gesto dei filosofi [[stoici]] che aveva pubblicamente ammirato per tutta la vita.<ref>{{Cita|Vin|p. 128}}.</ref> Quattro ore prima di morire dichiarò al pittore Mac'Avoy: «Sono sulla lista nera. [...] So che tutto è finito per me». [[Pierre Pascal]], amico dell'autore, additò [[Roger Peyrefitte]] – noto per le sue uscite diffamatorie<ref>Anche lo scrittore cattolico e premio Nobel [[François Mauriac]] e papa [[Papa Paolo VI|Paolo VI]] furono tra i bersagli di Peyrefitte. ''Cfr''. {{cita libro|autore=Frédéric Martel|titolo=Sodoma|città=Milano|editore=Feltrinelli|anno=2019|url=https://books.google.it/books?id=wTqIDwAAQBAJ&lpg=PT189&dq=paolo%20vi%20mauriac%20peyrefitte&hl=it&pg=PT189#v=onepage&q&f=true}}</ref> – quale responsabile morale della morte<ref name=Pas>{{Cita|Pas|p. 73}}.</ref>: {{quote|Quel verme umano che fu cacciato dalla diplomazia per motivi che non ha raccontato e che gira per certe librerie di Roma, in compagnia di un ineffabile cugino in cerca di opere pornografiche rare, ha osato di recente, in un libro ignobilmente concepito e sporcamente scritto, scrivere su Henry de Montherlant un intero capitolo di infamie, che sono altrettante menzogne, rasentanti la polizia politica e che non meriterebbero altro che lo sfregio di una punta di spada attraverso le sue due facce… Egli ha la sua parte di responsabilità nella morte di Henry de Montherlant, e lo sa.|Pierre Pascal}}
===Altri===
 
Durante la sua vita Montherlant fu sempre molto riservato e non scrisse mai nulla sulla propria vita sentimentale e sessuale; nei romanzi ritenuti a sfondo autobiografico i personaggi praticano la sessualità [[eterosessuale]].<ref>Jean Cau, Croquis de mémoire (Biographie), Paris, Julliard, 1985, 261 p. (ISBN 978-2-260-00402-8, OCLC 13272050), pages 191 à 193 et biographie de Pierre Sipriot.</ref> Nel citato libro di memorie Peyrefitte alluse a un segreto, e nel [[1968]] pubblicò parte della corrispondenza, secondo lui cifrata, intercorsa con Montherlant tra il [[1938]] e il [[1941]], fornendo una chiave di decifrazione che accusava lo scrittore di discutere spesso della [[pederastia]] e, indirettamente nel romanzo ''[[Le amicizie particolari (romanzo)|Le amicizie particolari]]'' (trasposto in [[Le amicizie particolari|film nel 1964]]), sostiene implicitamente che Montherlant avesse avuto [[Omosessualità|rapporti]] con giovani ragazzi. Questo è riportato da [[Pierre Sipriot]] nella sua biografia di Montherlant.<ref>P. Sipriot, ''Propos secrets'', (tome 1), Éd. Albin Michel, 1977.</ref>
*Direttore esecutivo: MJJ Productions
 
*Direttore artistico: Michael Jackson
Prevedendo in un certo senso queste "rivelazioni", negli ultimi ''Carnets'' Montherlant le descrisse come falsità e appuntò: {{quote|Appena sarò morto, due avvoltoi, la [[Calunnia]] e l'[[Odio]], copriranno il mio cadavere affinché appartenga del tutto e solo a loro, e lo lacereranno.<ref name=montbe>{{cita web|lingua=fr|titolo=La mort de Montherlant|url=http://montherlant.be/biographie-06-mort.html}}</ref>}} Tre mesi prima di togliersi la vita, trascrisse in un messaggio indirizzato a [[Gabriel Matzneff]] una frase di [[Ernst Jünger]] sul suicidio: «Le suicide fait partie du capital de l'humanité».<ref>{{Cita libro|autore=Christopher Gérard|titolo=La source pérenne|città=Lausanne|editore=L'Age d'Homme|anno=2007|p=159|url=https://books.google.it/books?id=PdRXi3iIO-kC&lpg=PA159&dq=%22Le%20suicide%20fait%20partie%20du%20capital%20de%20l'humanit%C3%A9%22&hl=it&pg=PA159#v=onepage&q&f=true}}</ref>
*Assistente alla regia: Peggy Holmes
 
*Coreografie: Michael Jackson & LaVelle Smith Jr
L'ultimo giorno di vita lo scelse nell'estremo dell'estate, giovedì 21 settembre 1972. Come sempre, fece colazione in un ristorante vicino a casa, quindi dormì un poco secondo una sua abitudine. Poco prima delle quattro pomeridiane allontanò con un semplice pretesto la segretaria, poi ruppe tra i denti una capsula di [[Cianuro di potassio|cianuro]] e immediatamente si sparò un colpo di [[pistola]] alla gola.<ref name=montbe/> La segretaria, quando sentì l'esplosione del colpo, corse nella stanza da poco lasciata. La testa di Montherlant era rovesciata all'indietro e la pistola era ancora stretta nella mano.<ref name=montbe/>
*Sostituto di Jackson durante finale ''Thriller'' e coreografo bambini: Bruno "Taco" Falcon
 
*Messa in scena e progetto: [[Kenny Ortega]]
Accanto al corpo, insieme a tre lettere (una per la segretaria, una per l'ufficiale giudiziario, in cui spiega che trattasi realmente di suicidio per evitare aperture di indagini, e una per suo cugino, lo scrittore cattolico [[Michel de Saint Pierre]]), fu rinvenuto un documento firmato e datato diversi mesi prima in cui lasciò scritto:
*Progettazione palco: Michael Cotton & John McGraw
{{Citazione|Desidero espressamente che il mio cadavere non sia esposto al pubblico e che nessuno possa vederlo, salvo quelle persone che vi sono obbligate per dovere del loro ufficio. Il mio corpo dovrà essere condotto, senza alcuna cerimonia né civile né religiosa, direttamente dal luogo del mio decesso ad un cimitero dove possa essere cremato. Non mi importa di ciò che avverrà delle mie spoglie. Questa disposizione sottintende non c'è bisogno di dirlo che non dovranno esserci né fiori, né corone, né evidentemente discorsi.}}
*Lighting Designer/Luci: Peter Morse
 
*Direttore della sicurezza: Bill Bray
Fu la coerente conseguenza di un particolare modo concepire la propria [[esistenza]]. L'idea del suicidio in Montherlant non nacque da un momento di debolezza, ma trovò la sua radice in una concezione pagana della vita e nel fortissimo [[ideale|ideale estetico]] che lo animava e che lo portava a respingere ogni appannamento, ogni deterioramento. A ciò si univa la convinzione di avere esaurito il proprio compito terreno: così egli volle uscire di scena, scegliendo il suicidio, una «particella di libertà, nella necessità».<ref>{{Cita|Rossellini|p. 11}}.</ref>
*Sicurezza: Wayne Nagin e Yannick Allain
 
*Costumi: Dennis Tompkins e Michael Lee Bush
Montherlant tuttavia comprendeva le ragioni della morale [[cristianesimo|cristiana]] che si opponeva al suicidio: «Se ammiro il coraggio di coloro che si suicidano — aggiungeva nello stesso testo — ammiro anche il coraggio di coloro che per quindici secoli — secoli del cristianesimo — hanno sopportato tutto, perfino le cose più atroci, senza suicidarsi. Il coraggio di morire e di non morire».
*Hair & Make-up/Truccatrice & parrucchiera: Karen Faye
 
*Tour manager: [[Tarak Ben Ammar]]
Per questo motivo, Montherlant pensava che il suo gesto finale non contraddicesse i principii del cristianesimo. Egli stesso annota in ''La marée du Soir - Carnets 1968-1971''<ref name=PasSoir>{{Cita|Pas|p. 72}}.</ref>: {{Citazione|Mi comunicano questa frase, che ben si conviene a ciò che io ho spesso scritto del suicidio, ma che conviene meno, mi pare, ai commenti dei teologi: "È proibito uccidere e uccidersi, se non per ordine di Dio e per ispirazione dello Spirito Santo" (San Tommaso, ''Dei dieci comandamenti'', cap. V).}}
*Produzione: Kingdom Entertainment, Quinta Communications
 
Ma anche: «Quest'uomo che si considera cristiano, si è tirato un colpo di [[Rivoltella|revolver]] perché non era più d'accordo col mondo che è stato creato. Ha fatto un segno di croce sul revolver, l'ha baciato e se n'è andato».<ref name=montbe/>
 
Inoltre, afferma di avere consultato un [[cattolicesimo|cattolico]] eminente: questi gli rispose che le cerimonie ufficiali che generalmente accompagnano la morte dei cattolici non erano necessarie e che contava soprattutto l'intenzione. Secondo questa spiegazione, che Montherlant fa sua, i funerali religiosi sono un onore che la Chiesa riserva ai suoi fedeli e che questi ultimi possono rifiutare.<ref name=paseyro>{{Cita news|autore=[[Ricardo Paseyro]]|titolo=Ricordo di Henry de Montherlant|anno=1972|numero=3|pubblicazione=Revisione|pp=165-166}}</ref>
 
Negli stessi ''Carnets'', alla data del 14 gennaio 1971, è scritto<ref name=PasSoir/>: {{Citazione|C'è una parola che cito qui per la quarta volta almeno nei miei scritti, la parola di [[Louis Hubert Gonzalve Lyautey|Lyautey]] che muore: "Muoio della Francia". Mi dispiace solo che queste parole di Lyautey non siano quelle con cui finiscono non soltanto questi "carnets", ma tutta la mia opera. Tuttavia, anche se il caso farà che la mia opera si fermi per sempre su altre parole, sono queste che moralmente saranno state le ultime.}}
 
In un primo testamento aveva lasciato scritto: «Desidero che il volto del mio cadavere venga ricoperto con la maschera di guerriero romano, che mi si posi sul letto l'Eros funebre e sul basso ventre la testa di toro di Guadalest. Che le mie ceneri vengano disperse in Roma». Le sue ceneri furono così sparse dall'esecutore testamentario [[Jean-Claude Barat]] e dallo scrittore [[Gabriel Matzneff]] sulle lastre del pavimento del [[Tempio di Portuno]], nel [[Tevere]], nei pressi dell'[[Isola Tiberina]] e – come raccontò Matzneff nel ''[[Le Figaro|Figaro]]'' – sul Foro, lanciate da «un muretto a gomito che domina l'arco di [[Settimio Severo]] e la Curia e che, secondo una tradizione antica, è il punto preciso in cui Remo e Romolo furono allattati dalla Lupa». Era la notte tra il 21 e il 22 marzo [[1973]]. «La luna alta nel cielo» – scrive Matzneff – «rischiarava il paesaggio di morte ed un complice vento portò Montherlant verso l'angolo occidentale della basilica Emilia, là dove l'Argileto sfocia sul Foro... Simili alle ali diafane di una farfalla, alcune ceneri caddero volteggiando sulle foglie degli oleandri».<ref>{{Cita|Bernacconi|p. 192}}; {{Cita news|autore=Giorgio Locchi|titolo=Disperse ai piedi del Campidoglio le ceneri di Henri de Montherlant|pubblicazione=Il Tempo|numero=104|data=15 aprile 1973|p=24|url=http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/img/giornale/CFI0415092/1973/n.104/24/original}} {{Cita news|autore=Manlio Triggiani|titolo=Quando Matzneff “officiò” i funerali dell’antico romano Henry de Montherlant|pubblicazione=Barbadillo|data=13 aprile 2016|url=http://www.barbadillo.it/55266-cultura-quando-matzneff-officio-i-funerali-dellantico-romano-henry-de-montherlant/}} ''Cfr.'' {{Cita news|autore=Tiziana Mian|titolo=Il samurai della letteratura|pubblicazione=Il Giornale|data=21 aprile 1995|p=14}} Matzneff: «Fu un atto quasi liturgico colmo di emozione e di ''pietas''. L'amore per Roma antica era stata la nostra complicità. Montherlant era innamorato di Roma, più ancora che della Grecia. Innamorato di Roma come lo fu della vita anche se il tema costante delle sue conversazioni era la morte. Si uccise proprio perché amava la vita. Perché non poteva più vivere la vita che amava. Per rispetto di sé e degli altri. Perché aveva l'orrore estetico della decadenza, proprio di uno stoico aristocratico. Sentì che era "ragionevole" concludere, poiché la sua opera era conclusa. Ma non voleva una tomba, voleva involarsi: lo spargimento delle ceneri era la forma più sicura per scomparire e anche la più asociale. Perché Montherlant fu asociale fin nella morte». (Gabriel Matzneff, ''Le défi'', Paris, La table ronde, 1988).</ref>
 
Questo desiderio, «essere ridotto in ceneri dal fuoco, affinché fossero disperse a brezza leggera sul [[Foro Romano|Foro]], tra i Rostri e il Tempio di Vesta», riferito da Pierre Pascal a [[Julius Evola]] (autore ammirato da Montherlant), fu alla base della volontà testamentaria simile espressa dal filosofo italiano alla sua morte nel [[1974]].<ref>Pierre Pascal così ricorda Evola nei suoi ultimi giorni: «Gli dissi il desiderio supremo di Henry de Montherlant: essere ridotto in ceneri dal fuoco, affinché fossero disperse a brezza leggera del Foro, tra i Rostri e il Tempio di Vesta. Allora quest'uomo, che era davanti a me, disteso, con le belle mani incrociate sul petto mi mormorò dolcemente e quasi impercettibilmente: "Io vorrei... ho disposto... che le mie fossero lanciate dall'alto di una montagna"» (Riccardo Paradisi, ''Gli Arya seggono ancora al picco dell'avvoltoio'', in Giovanni Conti, ''Evola tascabile'', Roma, Settimo Sigillo, 1998, p. 25.)</ref> I suicidi di [[Yukio Mishima]] ([[1970]]) e [[Dominique Venner]] ([[2013]]) sono stati paragonati all'estremo gesto di Montherlant, e in particolare si è sostenuta un'influenza sul pensiero di Venner dello scritto di Montherlant ''Il solstizio di un giugno''.<ref>{{cita web|url=https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=45591|titolo=A proposito di Venner. “Il solstizio di giugno” di Henry de Montherlant}}</ref>
 
Secondo Marie-Christine Giquel, figlioccia dell'autore, Montherlant avrebbe confidato a suo padre di avere due figli, la cui identità non è stata tuttavia stabilita.<ref>{{cita web|autore=Christian Lançon|titolo=Philippe Giquel, le Prince des Airs|url=http://www.montherlant.be/article_73_giquel.html|urlarchivio=https://archive.today/20130628001901/http://www.montherlant.be/article_73_giquel.html|sito=Montherlant.be|accesso=18 marzo 2019|dataarchivio=28 giugno 2013|urlmorto=sì}}</ref>
 
==Temi==
{{quote|Baciamo la mano che non possiamo recidere.|Ferrante in ''La regina morta''<ref>{{cita libro|autore=Henry de Montherlant|titolo=Il gran maestro di Santiago. La regina morta. Malatesta|traduttore=Massimo Bontempelli e Camillo Sbarbaro|editore=Bompiani|città=Milano|anno=1952|p=166}}</ref><ref name=brullo/>}}
Henry de Montherlant elabora una vasta opera narrativa in cui parla dei beni della vita con una lirica esaltazione che spesso rasenta l'[[estetismo]] ma anche un acuto senso di psicologia [[virilità|virile]]. Sull'alveo aperto da Barrès, Montherlant rende la sua materia con alta tenuta di stile, in forma brillante, densa e sostenuta nello stesso tempo.
 
Gli autori che preferiva erano [[Montaigne]], [[Racine]], [[Blaise Pascal|Pascal]]; i ''[[moralista|moralistes]]'' del XVI e del XVII secolo, [[François de La Rochefoucauld (scrittore)|La Rochefoucauld]], [[Jean de La Bruyère]], [[Luc de Clapiers de Vauvenargues|Vauvenargues]], [[Sébastien-Roch Nicolas de Chamfort|Chamfort]], [[Antoine Rivaroli|Rivarol]], [[Joseph Joubert|Joubert]]. Nel XIX secolo [[François-René de Chateaubriand|Chateaubriand]], [[Stendhal]], [[Maurice Barrès|Barrès]] (soprattutto il primo Barrès). In Svizzera, [[Henri-Frédéric Amiel|Amiel]]. In Germania, [[Goethe]] e [[Nietzsche]]. In Italia, [[D'Annunzio]].<ref>{{Cita news|autore=Vittorio Abrami|titolo=25 Quai Voltaire, una intervista di Montherlant|pubblicazione=La Fiera Letteraria|numero=16|data=21 aprile 1963|p=1}}</ref> In ''La Marée du soir'' scrisse che [[Dante]] e Racine erano gli unici poeti che lo interessassero; e riteneva che il primo sarebbe stato odiato dai contemporanei per la sua «energia», il secondo sarebbe stato incompreso a causa della sua «sensibilità».<ref>{{Cita libro|autore=H. de Montherlant|titolo=La Marée du soir|città=Paris|editore=Gallimard|anno=1972|pp=154-155}}</ref>
 
Nel dopoguerra, scrive che gli scrittori che mancano oggi, della sua generazione, sono quelli che hanno scritto o fatto i più grandi «errori»: [[Pierre Drieu La Rochelle|Drieu]], [[Georges Bernanos|Bernanos]]; perché non hanno cercato di essere «importanti».<ref>{{cita libro|autore=H. de Montherlant|titolo=Va jouer avec cette poussière : Carnets 1958-1964|città=Paris|anno=1966|p=69}}</ref>
 
===''Syncrétisme et alternance''===
All'incirca verso il [[1927]], con ''Aux fontaines du désir'' (1927), ''La petite infante de Castille'' (1929), ''Les Célibataires'' (1934) e soprattutto ''Service inutile'' (pubblicato nel 1935 in Francia e nel 1939 in Germania), Montherlant sembra attenuare il culto dell'eroismo e dell'onore per approdare a una riedizione del biblico «[[Vanitas vanitatum et omnia vanitas|vanità delle vanità, tutto è vanità]]».
 
Un solo valore, una sola realtà è degna di galleggiare sul mare del nulla<ref>Montherlant ha definito l'esistenza una «ricreazione fra due nulla». ''Cfr.'' [[Saʿdi|Sa'dī]] (''[[Il roseto|Gulistan]]'', VIII, 33): «Il mondo è un'esistenza tra due annientamenti».</ref>: l'individuo, singolo, l'[[anarca]], che sceglie la libertà di dire di no, privo di norme cui regolare la propria condotta, solo di fronte a se stesso, solo giudice di se stesso. Montherlant a questo punto si autoproclama cavaliere «du néant» e, sulla base di questa visione [[tragedia|tragica]], tenta di edificare una filosofia della prassi, che si sintetizza nel concetto di ''alternance'': dal momento che in assoluto non vi è nulla di vero, tutto è vero.
 
Centrale nelle sue opere, da questo momento, è il principio [[Eraclito|eracliteo]] dell'alternanza, teorizzato in ''Syncrétisme et alternance'', per cui valori incompatibili tra loro coesistono e si equivalgono<ref>{{Cita news|titolo=Montherlant di sé stesso|pubblicazione=La Fiera Letteraria|numero=40|data=1º ottobre 1972}}</ref>; è la perpetua oscillazione tra i valori dell'azione e quelli della rinuncia, che consiste nel conquistare il mondo delle cose per misurarne la nullità. Perciò è stato affermato che egli ha fatto proprio lo sguardo nietzschiano del «biologista dei valori». Montherlant teorizza il suo ''service inutile'', la gratuità dell'azione; esemplare è in tal senso una frase dell'arcivescovo di Parigi [[Georges Darboy]], posta in epigrafe al saggio ''Service inutile'': «Il vostro errore consiste nel credere che l'uomo deve fare qualcosa in questa vita».<ref>{{cita libro|autore=Jean de Beer|titolo=Montherlant ou l'homme encombré de Dieu: avec des remarques par Henry de Montherlant|città=Paris|editore=Flammarion|anno=1963|p=436}}</ref> Il motto dell'autore è «vivere la vita come se ci si credesse», ma senza credervi veramente, affinché non diventi una cosa seria e non si disperda la gioia della sua «inconcludenza sublime».<ref name=sciacca52/> Da tale visione derivano il distacco e l'indifferenza verso la realtà circostante e l'azione intesa come diversivo:
 
{{Citazione|I bambini trascorrono una giornata a costruire un fortino di sabbia, sapendo che la marea della sera lo distruggerà. Questa immagine mi ha sempre perseguitato, simbolo dell'azione intesa come gioco, che è in fondo l'unico modo che la giustifichi. Ma, a ben vedere, quel che c'è di meraviglioso è che sia la distruzione ad animare in parte i bambini. I loro occhi radiosi quando costruiscono il forte. I loro occhi radiosi quando lo vedono distruggere dalla marea. Che l'uomo ami distruggere quello che ha fatto o ciò che gli sta a cuore, questo è noto. ''Ædificabo et destruam''. "Costruirò. E poi distruggerò quello che ho costruito".|{{cita libro|autore=Henry de Montherlant|titolo=Carnets 1958-1964: Va a jouer avec cette poussiere|città=Paris|editore=Gallimard|anno=1966|p=148}}}}
 
Pur negando ogni prospettiva fideistica, Montherlant conserva nella sua opera il senso del religioso o del profondo, che gli suggerì la ''Présentation du Capitaine Romero'', una riflessione su un dipinto di [[El Greco]]:
{{Citazione|Oltre il reale e oltre l'irreale, c'è il profondo. Al di là di una semplice realtà di impulsi fisici e relazioni quotidiane, oltre l'artificialità delle virtù di pura maniera e i codici di condotta, c'è questa profondità, accessibile solo mediante l'introspezione e la contemplazione di ciò che è. Questo paradiso del profondo può essere raggiunto solo dallo sforzo personale dell'individuo e la scoperta non può essere comunicata agli altri.<ref>{{Cita libro|autore=Henry de Montherlant|titolo=Essais|città=Paris|editore=Gallimard|anno=1963|p=XIV}}</ref>}}
 
Inoltre, la sua visione della realtà risente della filosofia stoica, delle opere di [[Seneca]] e di [[Marco Aurelio]], i cui insegnamenti egli considera fondamentali per il conseguimento della padronanza di sé.<ref name=juan09>{{Cita libro|autore=Pierangela Adinolfi|capitolo=La mort qui fait le trottoir (Don Juan) di Henry de Montherlant|titolo=Don Giovanni nelle riscritture francesi e francofone del Novecento : atti del Convegno internazionale di Vercelli (16-17 ottobre 2008)|curatore=Michele Mastroianni|città=Firenze|editore=Olschki|anno=2009|p=204}}</ref>
 
La morale di Montherlant è quella dell'agire per agire, senza alcuno scopo, per il puro gusto di agire, di muoversi; azione totalmente libera, priva di ragione. Cercare, «sapendo che il problema è insolubile»; servire, sorridendo all'ideale a cui si serve; ma «riconoscere, comprendere e sopportare» ciò avendo continuamente la «dolorosa e inutile» convinzione di essere nel giusto: infatti «è necessario che io conquisti un punto fermo da cui poter slanciare verso l'alto, superando finalmente me stesso. Ma come e con quale mezzo? [...] Io mi getto nelle braccia dell'assurdo. O anima!».<ref name=sciacca52/>
 
Il concetto di alternanza ritorna più volte nelle sue opere, associato ora alla [[svastica|ruota solare]], ora all'[[equinozio d'autunno]], come nei saggi de ''L'Equinoxe de Septembre'': il 24 settembre, il giorno dell'equinozio, quando il giorno è uguale alla notte; «nella festa di questo santo mistero, nel quale il sì e il no si equivalgono. È il giorno della pace e la notte della guerra. Uno o l'altro, ''ni más, ni menos'', né più né meno, come è scritto nel famoso quadro di [[Juan de Valdés Leal]]».<ref>{{cita libro|autore=Henry de Montherlant|capitolo=L'Equinoxe de Septembre|titolo=Essais|città=Paris|editore=Gallimard|anno=1963|p=806}}</ref> Due concezioni opposte non sono che deviazioni differenti di una «stessa verità».<ref>{{cita libro|autore=Henry de Montherlant|capitolo=Carnets XXXI|titolo=Essais|città=Paris|editore=Gallimard|anno=1963|p=1205}}</ref>
 
Nei ''Carnets'' il medesimo concetto è reso mediante una metafora legata alle onde del mare: «Nel vederle così lontane [le onde], si penserebbe che copriranno la terra; arrivano, un movimento opposto le cancella; la più audace non ha guadagnato un metro in più delle altre, quando già si ritira e cessa di essere nel seno senza gloria del mare. L'uccello degli spazi guarda questo movimento eterno, e vede l'immobilità».<ref>{{cita libro|autore=Henry de Montherlant|titolo=Essais|città=Paris|editore=Gallimard|anno=1963|p=XXXIX}}</ref>
 
Esteta armato, i nemici di Montherlant sono tutti coloro che partecipano al mondo falso e convenzionale degli adulti: scrittori impegnati, politici, confessori, parentele, eredi. Al vertice quale nemico per antonomasia è il ''civis'' che insidia la cittadinanza poetica dell'eterno ''[[adolescenza|Jüngling]]''.
 
Perciò, l'estata armato è costretto all'esilio permanente in luoghi che gli consentano di sfuggire al controllo e alle regole della società civile: ecco l'arena, lo stadio, la trincea, poi la fontana, il giardino, l'oasi nel deserto. Lo sfondo per eccellenza è quello dell'Europa mediterranea e del Nordafrica.<ref>{{Cita|Maurizio Serra|p. 208}}.</ref>
 
===La guerra e lo sport===
Altro tema che caratterizza la sua opera e sul quale il suo giudizio rimase immutato è la centralità della [[guerra]] nella vita umana. Gli uomini, nel battersi tra loro, scoprono una realtà «familiare» alla loro natura più profonda, rimasta nascosta fino a quel momento dalle «sovrastrutture della società», ovvero dal «progresso civile» e dalle banalità da «midinettes» della vita borghese.<ref name=vin58/> Ai valori della [[pace]] Montherlant contrappone quelli della «civiltà della guerra» (coraggio, complicità, ''compagnonnage''<ref>{{Cita|Maurizio Serra|p. 211}}.</ref>) che i soldati sperimentano sul campo di battaglia.<ref>{{fr}}{{cita libro|autore=Henry de Montherlant|capitolo=Chant funèbre pour les morts de Verdun|titolo=Essais|città=Parigi|editore=Gallimard|collezione=Bibliothèque de la Pléiade|anno=1963|p=183}}</ref>
 
Montherlant sembrava accettare l'idea della guerra secondo una visione [[futurismo|futurista]] quasi come «igiene del mondo», un fatto capace di rivelare negli uomini le loro qualità e soprattutto il loro coraggio poiché, a volte, proprio dalla guerra vengono i buoni e i migliori. Era senza dubbio una concezione [[aristocrazia|aristocratica]] che gli faceva considerare in teoria anche un principio autoritario. Non quello «biondo» come definiva il tedesco e neppure quello «dilettantistico» come supponeva il [[gollismo|gollista]] ma preferiva l'italiano sia per l'influenza che gli veniva dalla simpatia per [[D'Annunzio]] sia dalla comprensione per [[Filippo Tommaso Marinetti|Marinetti]].<ref>{{Cita|Bernacconi|p. 194}}.</ref>
 
L'esperienza della guerra non è connessa al patriottismo, ma piuttosto alla necessità di fuggire dalla mediocrità della vita quotidiana. La guerra si configura come un'esperienza «stimolante e purificatrice», di «elevazione spirituale e sfogo degli istinti, dedizione a un ideale»<ref>{{Cita web|url=http://www.sapere.it/enciclopedia/Montherlant%2C+Henry+Millon+de-.html|titolo=Montherlant, Henry Millon de-|sito=Sapere.it}}</ref>. Essa va inoltre vissuta in modo cavalleresco, nel rispetto del nemico, secondo la lezione dei [[samurai]]; a tal proposito risulta esemplare l'aneddoto che Montherlant riporta in ''Le parapluie du samouraï'' (''L'équinoxe de septembre'', 1938): si racconta di due guerrieri giapponesi che si recano sul terreno per battersi, ma sopraggiunge la pioggia e dal momento che uno dei due è sprovvisto di ombrello l'altro lo ripara sotto il proprio, prima di sguainare la spada e di uccidersi l'un l'altro.
 
Alla cultura [[giappone|giapponese]] si richiamò anche quando ebbe a commentare amaramente il tramonto dell'[[onore]]. Nel saggio intitolato ''Un senso perduto'' commentò un fatto di cronaca con un altro, ma occidentale e non meno ammirevole: Montherlant elogiò lo [[stoicismo]] di una donna giapponese, moglie di un tenente, la quale si uccise affinché il marito si sentisse liberato di ogni preoccupazione nei suoi confronti, mentre era in servizio. Dopo essersi vestita con l'abito tradizionale ed essersi dedicata a preparativi estremamente complicati, la giovane donna si era seduta dinnanzi agli dèi della sua famiglia e si era recisa una arteria del polso.<ref>{{cita libro|autore=Shinshō Hanayama|titolo=La via dell'Eternità|traduttore=Pierre Pascal|altri=presentazione di Giovanni Artieri|editore=Circolo Gabriele D'Annunzio|città=Grosseto|anno=1975|p=374}}</ref>
 
Alla [[guerra]] segue l'elogio dello [[sport]], come mezzo di sviluppare, non solo fisicamente, ma intellettualmente la propria personalità; di evadere da un ambiente, da consuetudini di vita che su tale sviluppo sortiscono effetti perniciosi; di sottrarsi ai tormenti della cosiddetta età ingrata e di conquistare una castità che nulla abbia di morbosamente [[ascesi|ascetico]]. Montherlant richiama inoltre l'attenzione degli intellettuali sui campi sportivi dove ognuno di loro avrebbe dovuto trascorrere fin dall'adolescenza qualche giornata ogni mese; e il richiamo è carico di rimprovero in quanto il dualismo fra intellettualità e vita fisica è ritenuto una delle cause dirette della crisi di ogni cultura.
 
Ciò che viene attaccato è il disprezzo verso l'attività fisica, considerata come inferiore con il risultato che, ogniqualvolta si trova davanti a una prova seria, l'intellettuale dà in una crisi di coscienza o nell'isterismo. L'esperienza sportiva offre infine nuove possibilità di poesia, come nelle ''Olympiques'' e nel ''Songe'', in cui convergono tematiche tipiche degli autori greci [[Pindaro]] e [[Tirteo]].<ref>{{Cita web|titolo=Sport e letteratura nella storia|autore=Francesca Petrocchi|sito=Enciclopedia dello Sport - Treccani.it|anno=2003|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/sport-e-letteratura-nella-storia_%28Enciclopedia-dello-Sport%29/}}</ref>
 
Tuttavia, già in ''Aux fontaines du désir'' (1927), quello che pareva nato per esaltare tutti coloro che marciano, corrono, che diceva di voler morire da guerriero, per trovarsi poi un giorno nel paradiso all'ombra delle spade, non comprende più né la fretta né la smania, né la competizione né il record; e attribuisce al concetto della [[velocità]] la «même vulgarité que le concept de nombre», poiché entrambi farebbero «une figure d'une grande bassesse en face du concept de qualité». Infine sdegna e rifiuta l'intervento del cronometro nelle gare, chiamando ridicolo il mito che dà importanza alla differenza di un decimo di secondo.<ref>''cfr''. {{Cita news|autore=[[Adriano Tilgher (filosofo)|Adriano Tilgher]]|titolo=Attivismo in crisi, Montherlant pessimista|pubblicazione=La Cultura|numero=4|data=1º marzo 1928|pp=157-160}}</ref>
 
===La giustizia e la carità===
{{quote|Non esiste il potere, ma soltanto l'abuso di potere.|Cardona in ''Il Cardinale di Spagna''.<ref>{{cita libro|autore=Pierre J. Lapaire|titolo=Montherlant et la parole: étude d'un langage dramatique|città=Birmingham|editore=Summa Publications|anno=1993|p=17|url=https://books.google.it/books?id=foR-O4vcEZUC&pg=PA17&dq=%22y+a+l%27abus+de+pouvoir,+rien+d%27autre%22+cisneros&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjw7Kzfho7hAhW4wAIHHZztCKYQ6AEIKDAA}}</ref><ref name=brullo/>}}
Nelle sue opere importanza è data anche alla giustizia e alla carità. Montherlant — ha scritto [[Kléber Haedens]] — ha cercato sempre, sia nei suoi romanzi sia nel suo teatro, di essere giusto con i suoi personaggi, dando a ciascuno i propri meriti. Montherlant pensava che gli scrittori d'oggi non amassero a sufficienza le loro creature. Infatti già dal 1929 aveva estratto dalla sua opera un intero volume di frammenti scelti dal titolo ''Pagine di tenerezza''.<ref name=paseyro/>
In tutta la letteratura di Montherlant ci sono momenti sublimi, nei quali si sente irradiare la dolcezza. Il suo amore per la gioventù che gli ispirò scene di collegio, di guerra, di arene di tori. Montherlant era un uomo generoso. Non c'è contraddizione nel fatto che quest'uomo generoso, amante di una vita che si esprime pienamente nella libertà della gioventù seguisse con tristezza l'evoluzione del mondo.
 
Montherlant soffriva davanti allo spettacolo della ''religio depopulata''<ref>{{cita web|url=http://www.montherlant.be/article-027-riviere.html|titolo=L'Abbé Rivière, “fils de la solitude rustique”, ange tutélaire de Montherlant}} {{Cita libro|titolo=Lettres à Michel de Saint Pierre|autore=Henry de Montherlant, Michel de Saint Pierre|editore=Editions Albin Michel|città=Paris|anno=1987|p=10}} ''Cfr.'' Montherlant: «Si sarebbe tentati di recarsi in una cappella buia, dietro l'altare maggiore, solo due vecchie e voi, qualche candela bruciata in onore dell'Altissimo a illuminare i vostri "peccati", e assistere a una [[messa bassa]] detta da un prete che crede. Ma con la reputazione che i sacerdoti e le chiese hanno oggi, c'è la paura di imbattersi in un burlone, in una chiesa saccheggiata, e si preferisce celebrare a casa propria, a modo proprio, un Dio che onoriamo e al quale non crediamo.». (H. de Montherlant, ''La marée du soir. Carnets 1968-1971'', Paris, 1972, p. 85.).</ref> e per l'avvilimento e la stupidità di dottrine che pretendono di ridurre l'uomo a uno stato di cellula meccanica di una società senz'anima. [[Roland Laudenbach]], che lo frequentò per trent'anni, offre una testimonianza significativa: «Per Montherlant tutto andava sempre peggio: Montherlant credeva che Tartufo aveva vinto e che le macchinazioni, gli imbrogli, la viltà e il disordine avrebbero finito per sommergere ogni cosa».<ref name=paseyro/>
 
Per Montherlant il fenomeno più rilevante del ventesimo secolo era l'onnipotenza della [[propaganda]], che porta a screditare l'uomo in quanto essere pensante. L'organizzazione della propaganda è di una così grande potenza e abilità internazionale che, ovunque nel mondo, l'uomo, anche quando ha un qualche valore, non è più in grado di resistervi.
 
Il mondo contemporaneo gli appare governato da [[snobismo]] sociale, politico, intellettuale, religioso, artistico, economico. Per snobismo intende l'inclinazione ad assumere un'opinione contraria ai propri convincimenti, soltanto perché sembra conveniente e accettata dalla maggioranza. Lo snobismo delle classi popolari è uguale e superiore a quello delle [[Élite (sociologia)|élites]].
 
Molte cose mancano – secondo Montherlant – nel mondo contemporaneo, soprattutto l'[[intelligenza]] – quella reale, non quella degli intellettuali – e la [[carità]], quella reale, e non quella delle persone che fanno carriera nell'[[altruismo]].<ref>{{cita libro|autore=H. de Montherlant|titolo=Va jouer avec cette poussière : Carnets 1958-1964|città=Paris|anno=1966|p=182}}</ref>
 
Quanto alle conquiste della [[scienza]] contemporanea, afferma di ammirarle nella stessa misura in cui ammira l'acrobata che si esibisce in un volteggio e per questo gli sembra una specie di essere mostruoso. Per Montherlant le cosiddette conquiste della scienza sono il prodotto di un'[[intelligenza]] deviata. Perché l'uomo che gira intorno alla Terra o alla Luna può essere allo stesso tempo un sciocco nella sua vita privata, uno sciocco nella sua assenza di pensiero o nel suo pensiero.
 
Montherlant è della stesso avviso della regina [[Giovanna di Castiglia|Jeanne]] che ne ''Le Cardinal d'Espagne'' afferma: «Andare a portare l'ordine nelle Indie quando non si è in grado di mettere ordine in casa!».<ref>{{cita libro|autore=H. de Montherlant|titolo=Va jouer avec cette poussière : Carnets 1958-1964|città=Paris|anno=1966|pp=80-81}}</ref>
 
Vi sono infine alcuni ideali ricorrenti a cui è rimasto fedele: austerità, coraggio e aristocrazia, riconducibili all'educazione impartitagli dalla madre, all'etica dei samurai e del mondo cavalleresco e nobile della Castiglia. Luogo della sua formazione spirituale resta pur sempre la Spagna classica – del ''[[Cid Campeador]]'', della ''[[Reconquista]]'', del misticismo castigliano e del ''[[Don Chisciotte]]'' – che lo ha educato al disprezzo della mondanità.<ref>{{Cita news|autore=[[Giovanni Allegra]]|titolo=La Spagna di Montherlant|pubblicazione=Il Tempo|numero=258|data=21 settembre 1973|p=3|url=http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/img/giornale/CFI0415092/1973/n.258/3/original}} {{Cita|Vin|pp. 125-126}}.</ref>
 
=== Il teatro ===
Nel secondo periodo della sua vita, Montherlant realizza una serie di [[dramma|drammi]] che vengono rappresentati a distanza di tempo dalla loro composizione. I drammi dell'autore francese non appartengono all'attualità nel senso cronachistico del termine, in quanto non rispecchiano vicende di oggi. Ma lo stato d'animo di cui si fanno portavoce, la rivendicazione dell'[[onore]] e della [[dignità]] umana in senso rigoroso e formale contribuiscono a spiegare anche certi momenti del difficile dopoguerra francese.
 
La formula drammatica di Montherlant oscilla tra l'obbedienza alla rigida struttura della [[tragedia]] classica francese e il richiamo a forme più libere del dramma [[romanticismo|romantico]] (rievocazione storica, costumi riccamente ricostruiti, atmosfere accese). Dal punto di vista tematico tutto il suo universo teatrale ruota attorno a un assunto fondamentale: alla mediocrità del mondo e del consorzio umano si oppone l'[[eroismo]] di un uomo solo, diviso tra il desiderio dell'azione e il dubbio rispetto alla sua stessa utilità.<ref>{{Cita libro|curatore=[[Silvio D'Amico]]|titolo=Enciclopedia dello spettacolo: Mal-Perg|città=Roma|editore=Le maschere|anno=1962|p=789}}</ref>
 
Viene ribadita dunque la tesi dell'universale vanità e il concetto di ''alternance''. Poiché il mondo sarebbe privo di ogni significato, l'individuo si trova di fronte ad un bivio: o soddisfare sino in fondo il suo amor proprio, il suo orgoglio, la sua sensualità, come l'insaziabile Don Juan in ''La Mort qui fait le trottoir'', oppure negare tutti i valori mondani e annullarsi misticamente nella divinità. Così, nella ''Regina morta'' (1942) vediamo il re Ferrante condannare a morte Inès, non tanto per esigenze di ragion di Stato, a cui lui stesso non crede affatto, bensì per orgoglio e per cinismo. Nel ''[[Il gran maestro di Santiago|Maestro di Santiago]]'' (1947), in ''[[La città che ha per principe un ragazzo|La ville dont le prince est un enfant]]'' (1951), in ''[[Port-Royal (Montherlant)|Port-Royal]]'' (1954), i protagonisti abbandonano invece ogni velleità di gloria mondana per sprofondare nella pace, ad un tempo dolce e austera dell'[[Essere]] o del [[nulla]], secondo la formula «Dieu est le rien» di [[Meister Eckhart]].<ref>{{cita libro|autore=Henry de Montherlant|titolo=Théâtre|città=Paris|editore=Gallimard|anno=1972|p=1189}}</ref> Tale concezione, [[eroica]] e [[tragedia|tragica]], rende insomma possibile, agli occhi di Montherlant, un'oscillazione tra [[epicureismo]] e [[giansenismo]], tra religione del piacere e religione dell'austerità.<ref>{{cita libro|autore=Giorgetto Giorgi|capitolo=Montherlant, Henry Millon de|titolo=Dizionario critico della letteratura francese: diretto da Franco Simone, I|città=Torino|editore=U.T.E.T.|anno=1972|p=835}}</ref>
 
I personaggi del teatro di Montherlant vivono, in genere, il dramma dello disfatta di fronte all'incomprensione e della conseguente solitudine.<ref name=sciacca52>{{cita libro|autore=Michele Federico Sciacca|capitolo=Correnti minori di irrazionalismo e di relativismo in Francia: L. Rougier, G. de Gaultier, E. de Montherlant|titolo=La filosofia, oggi : I|editore=Fratelli Bocca Editori|città=Roma-Milano|anno=1952-1954|pp=181-182}}</ref>
 
== Opere ==
=== Narrativa ===
* La Jeunesse d'Alban de Bricoule:
** ''Le Songe'' ([[1922]])
** ''[[Les Bestiaires]]'' ([[1926]])
** ''Les Garçons'' ([[1969]])
* ''[[Gli scapoli|Les Célibataires]]'' ([[1934]])
*''[[Ragazze (tetralogia)|Les Jeunes Filles]]'':
** ''Les Jeunes Filles'' ([[1936]])
** ''Pitié pour les femmes'' ([[1936]])
** ''Le Démon du bien'' ([[1937]])
** ''Les Lépreuses'' ([[1939]])
* ''[[Il caos e la notte|Le Chaos et la Nuit]]'' ([[1963]])
* ''La Rose de sable'' ([[1968]])
* ''Un assassin est mon maître'' ([[1971]])
* Pubblicazioni postume:
** ''Thrasylle'' ([[1984]])
** ''Moustique'' ([[1986]])
 
===Teatro===
* ''L'Exil'' ([[1914]] - [[1929]])
* ''Pasiphaé'' ([[1936]])
* ''La Reine morte'' ([[1942]])
* ''Fils de personne'' ([[1943]])
* ''Un incompris'' ([[1943]])
* ''Malatesta'' ([[1946]])
* ''[[Il gran maestro di Santiago|Le Maître de Santiago]]'' ([[1947]])
* ''Demain il fera jour'' ([[1949]])
* ''Celles qu'on prend dans ses bras'' ([[1950]])
* ''[[La città che ha per principe un ragazzo|La Ville dont le prince est un enfant]]'' ([[1951]] - [[1967]])
* ''[[Port-Royal (Montherlant)|Port-Royal]]'' ([[1954]])
* ''Brocéliande'' ([[1956]])
* ''La Mort qui fait le trottoir (Don Juan)'' ([[1956]])
* ''Le Cardinal d'Espagne'' ([[1960]])
* ''La Guerre civile'' ([[1965]])
 
===Racconti===
* Les Voyageurs traqués:
** ''Aux fontaines du désir'' ([[1927]])
** ''La Petite Infante de Castille'' ([[1929]])
** ''Un voyageur solitaire est un diable'' ([[1961]])
* Pubblicazioni postume:
** ''Mais aimons-nous ceux que nous aimons ?'' ([[1973]])
** ''Le Fichier parisien'' ([[1974]])
** ''Coups de soleil'' ([[1976]])
** ''Quelques mois de féerie, quelques jours de galère. Inédits nord-africains (1926-1940)'' ([[1995]])
 
===Saggi===
* ''La Relève du matin'' ([[1920]])
* ''Les Olympiques'' ([[1924]])
* ''La mort de Peregrinos'' ([[1927]])
* ''Mors et vita'' ([[1932]])
* ''Service inutile'' ([[1935]])
* ''L'Équinoxe de septembre'' ([[1938]])
* ''Les Nouvelles chevaleries'' ([[1941]])
* ''Le Solstice de juin'' ([[1941]])
* ''Notes de théâtre'' ([[1943]])
* ''Textes sous une occupation (1940-1944)'' ([[1963]])
* ''Discours de réception à l'Académie française et réponse du duc de Lévis Mirepoix'' ([[1963]])
* ''Le Treizième César'' ([[1970]])
* ''La Tragédie sans masque. Notes de théâtre'' ([[1972]])
* ''Essais critiques'' ([[1995]])
 
===''Carnets''===
* ''Carnets 1930-1944'' ([[1957]])
* ''[[Va jouer avec cette poussière|Va jouer avec cette poussière (1958-1964)]]'' ([[1966]])
* ''La Marée du soir (1968-1971)'' ([[1972]])
* Pubblicazioni postume:
** ''Tous feux éteints (1965, 1966, 1967, 1972 et sans dates)'' ([[1975]])
** ''Garder tout en composant tout (Derniers carnets, 1924-1972)'' ([[2001]])
 
===Poesia===
* ''Les Sauteurs de haies'' (1924)
* ''Encore un instant de bonheur'' ([[1934]])
 
===Lettere===
*''Correspondance (1938-1941)'', présentation et notes de R. Peyrefitte et Pierre Sipriot, Robert Laffont, 1983
* ''Lettres à Michel de Saint Pierre'', préface de Michel de Saint Pierre, Albin Michel, 1987
 
===Vari===
* ''Pages catholiques'', recueillies et présentées par Marya Kasterska, Plon, 1947
* ''Dessins'', préface de Pierre Sipriot, Copernic, 1979
 
== Traduzioni italiane ==
*{{cita news|titolo=Quelle che prendiamo tra le braccia: dramma in tre atti|traduzione=Camillo Sbarbaro|pubblicazione=Sipario|anno=1951|numero=63}}
*{{cita libro|titolo=Il gran maestro di Santiago; La regina morta; Malatesta|traduttore= [[Massimo Bontempelli]], [[Camillo Sbarbaro]]|città=Milano|editore=Bompiani|anno=1952}} Riedito in parte: {{cita libro|titolo=Malatesta : dramma in quattro atti|traduttore=Camillo Sbarbaro|altri=con una nota critica di Luca Scarlini|città=Rimini|editore=Raffaelli|anno=1995}}
*{{cita libro|titolo=Gli scapoli|traduttore=Egidio Bianchetti|città=Milano|editore=Mondadori|anno=1953}}
*{{cita libro|titolo=Ragazze|altri=con ''Pietà per le donne'', ''Il demone del bene'', ''Le lebbrose''|traduttore=Maria Luisa Cipriani Fagioli|città=Milano|editore= Mondadori|anno=1958}} Nuova traduzione: {{cita libro|titolo=Le ragazze da marito [Volume primo della tetralogia]|traduttore=Cesare Colletta|città=Milano|editore= Adelphi|anno= 2000}}
*{{cita libro|titolo=Il cardinale di Spagna; Port-Royal|traduttore= Giuseppina Gozzini, Camillo Sbarbaro|città=Milano|editore=Bompiani|anno=1961}} Riedito in parte: {{cita libro|titolo=Port-Royal|traduttore=Camillo Sbarbaro|città=Torino|editore=Nino Aragno Editore|anno=2015}}
*{{cita libro|titolo=Il caos e la notte|traduttore=Giuseppe Mormino|città=Milano|editore=Bompiani|anno= 1965}}
*{{cita libro|titolo=La guerra civile : dramma in tre atti|altri=premessa e traduzione di [[Piero Buscaroli]]|città=Torino|editore= Fògola|anno=1976}}
*{{cita libro|titolo=Il solstizio di giugno|altri=introduzione e traduzione di Claudio Vinti|città=Napoli|editore= Akropolis|anno=1983}}
*{{cita libro|titolo=Pasiphaë|traduttore=Luca Coppola|altri=introduzione di Claudio Vinti|città=Palermo|editore=Novecento|anno=1990}}
*{{cita libro|titolo=L'infinito è dalla parte di Malatesta|altri=introduzione di [[Giuseppe Scaraffia]] e appendice a cura di Moreno Neri|città=Rimini|editore=Raffaelli|anno=2004}}
 
== Premi letterari ==
* [[1920]] - ''Prix Montyon''
* [[1934]] - [[Gran premio di letteratura dell'Accademia francese]]
* [[1934]] - ''Prix Northcliffe''
 
== Note ==
{{<references|auto}}/>
 
==Bibliografia==
{{portale|Michael Jackson|musica}}
*{{Cita news|autore=[[Giuseppe Prezzolini]]|titolo=H. de Montherlant, Le releve du matin, Paris, Joud, 1922|pubblicazione=Il Convegno|numero=11-12|data=25 dicembre 1922|p=690}}
*{{Cita news|autore=[[Giacomo Prampolini]]|titolo=Doni dell'Africa|pubblicazione=La Fiera Letteraria|numero=42|data=14 ottobre 1928|p=8}}
*{{Cita libro|autore=[[Lorenzo Giusso]]|capitolo=Montherlant|titolo=Il viandante e le statue|città=Milano|editore=Corbaccio|anno=1929|pp=289-298}}
*{{Cita news|autore=[[Emilio Castellani (traduttore)|Emilio Castellani]]|titolo=La lezione dello stadio|pubblicazione=Corrente di vita giovanile|numero=12|data=15 luglio 1938|p=4}}
* {{Cita libro|autore=[[Michel de Saint Pierre|Michel de Saint-Pierre]]|titolo=Montherlant bourreau de soi-meme|città=Parigi|editore=Gallimard|anno=1949|lingua=fr}}
*{{Cita libro|autore=[[Indro Montanelli]]|capitolo=Montherlant|titolo=Tali e quali : 2|città=Milano|editore=Longanesi|anno=1956|pp=331-336}}
*{{Cita libro|autore=Antonio Corsaro|capitolo=Per Montherlant|titolo=Astrattismo nella poesia francese del Seicento e altri studi|città=Palermo|editore=Flaccovio|anno=1968|pp=255-259}}
*{{Cita libro|autore=[[Renzo Rossellini]]|titolo=Ultimi colloqui con Montherlant|città=Monte-Carlo|editore=Imprimerie Monegasque|anno=1972|cid=Rossellini}}
* {{Cita news|autore=Émile Lecerf, Jean Mabire, Michel Ciry, François d'Orcival, Michel Marmin, [[Jean Cau]], Michel Mourlet|titolo=Henry de Montherlant|pubblicazione=Nouvelle École|data=settembre 1972|numero=20|lingua=fr}}
*{{Cita news|autore=[[Giorgio Locchi]]|titolo=De Montherlant l'ultimo scrittore aristocratico|pubblicazione=Il Tempo|data=23 settembre 1972|p=3|url=http://digitale.bnc.roma.sbn.it/tecadigitale/img/giornale/CFI0415092/1972/n.242/3/original|cid=Loc}}
*{{cita news|autore=Pierre Pascal|titolo=In ricordo di Montherlant: XXI settembre MCMLXXII, sedicesima ora|pubblicazione=la Destra : rivista internazionale di cultura e politica|numero=10|data=ottobre 1972|url=https://ita.calameo.com/read/004801946880bd81cda37|cid=Pas}}
*{{cita libro|autore=Eric Vatré|titolo=Montherlant: entre le Tibre et l'Oronte|città=Parigi|editore=Nouvelles Éditions Latines|anno=1980|cid=Vat|lingua=fr}}
*{{Cita libro|autore=Luigi Bàccolo|capitolo=Mitologia politica di Montherlant|titolo=Il mormorio delle passioni nascenti e altre cose|città=Cuneo|editore=L'arciere|anno=1981|cid=Luigi Bàccolo}}
* {{cita libro|autore=Pierre Sipriot|titolo=Montherlant sans masque|editore=Éditions Robert Laffont|città=Paris|anno=1982|cid=Sip|lingua=fr}}
*{{Cita libro|autore=Gianni Nicoletti|capitolo=Henry Millon de Montherlant|titolo=I contemporanei: Letteratura francese II|città=Roma|editore=Lucarini|anno=1984|cid=Nic}}
*{{Cita libro|autore=Claudio Vinti|titolo=Il ventaglio del samurai: H. de Montherlant e l'ideologia della guerra|città=Napoli|editore=Edizioni scientifiche italiane|anno =1985|cid=Vin}}
*{{Cita libro|autore=Sergio Bernacconi|capitolo=A Lourdes: Zola, Carrel, Montherlant|titolo=Un gatto nel Parnaso|città=Ferrara|editore=SATE|data=1989|cid=Bernacconi}}
*{{Cita libro|autore=Maurizio Serra|capitolo=La dedica di D'Annunzio a Montherlant|titolo=L'esteta armato : il poeta-condottiero nell'Europa degli anni Trenta|città=Bologna|editore=Il Mulino|anno=1990|cid=Maurizio Serra}}
*{{cita libro|autore=[[Alain de Benoist]]|capitolo=Henry de Montherlant|titolo=Bibliographie générale des droites françaises, vol. 1|collana=Patrimoine des lettres|editore=Dualpha|città=Paris-Coulommiers|anno=2004|lingua=fr}}
*{{Cita news|autore=Pierangela Adinolfi|titolo=Bernanos e Montherlant: dai Dialogues des Carmélites a Port-Royal|pubblicazione=Studi Francesi|numero=148|data=gennaio-aprile 2006|pp=41-55}}
*{{cita libro|autore=Henry de Montherlant|titolo=Lettere a Luigi Bàccolo|altri=edizione critica a cura di Pierangela Adinolfi|editore=Nuova Trauben edizioni|città=Torino|anno=2018|cid=Lettere a Luigi Bàccolo}}
 
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