Anne Le Fèvre Dacier e Giacinta Marto: differenze tra le pagine

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{{Santo
| nome = Santa Giacinta Marto
| immagine = Jacinta-marto-fatima-portugal-1917.jpg
| dimensione = 250px
| didascalia = La santa in una foto del 1917
| note =
| nato = [[11 marzo]] [[1910]]
| morto = [[20 febbraio]] [[1920]]
| venerato da = Chiesa cattolica
| beatificazione = [[13 maggio]] [[2000]] da [[papa Giovanni Paolo II]]
| canonizzazione = [[13 maggio]] [[2017]] da [[papa Francesco]] nel centenario delle apparizioni
| santuario principale = [[Santuario di Fátima|Santuario della Madonna di Fátima]], [[Ourém (Portogallo)]]
| ricorrenza = [[20 febbraio]]
| attributi =
| patrono di =
| sesso = F
}}
{{Bio
|Nome = AnneJacinta Lede FèvreJesus
|Cognome = DacierMarto
|Sesso = F
|LuogoNascita = Preuilly-sur-ClaiseAljustrel
|LuogoNascitaLink = Fátima (Portogallo)
|GiornoMeseNascita = 5 agosto
|GiornoMeseNascita = 11 marzo
|AnnoNascita = 1647
|AnnoNascita = 1910
|LuogoMorte = Parigi
|LuogoMorte = Lisbona
|GiornoMeseMorte = 17 agosto
|GiornoMeseMorte = 20 febbraio
|AnnoMorte = 1720
|AnnoMorte = 1920
|Attività = traduttrice
|Attività =
|Attività2 = filologa
|Nazionalità = francese
|Categorie = no
|Immagine = Anne Dacier.JPG
|FineIncipit = è nota per essere stata una dei tre "pastorelli" che avrebbero assistito alle [[Madonna di Fatima|apparizioni di Fatima]]
}}
}} È venerata come [[santa]] dalla [[Chiesa cattolica]].
 
== Biografia ==
[[File:Fatima children with rosaries.jpg|thumb|I tre "pastorelli" all'epoca delle apparizioni. Jacinta è la prima a sinistra.]]
Anne Le Fèvre crebbe a [[Saumur]] dove il padre, [[Tanneguy Le Fèvre]], era professore di [[Greco antico|greco]]. Nel [[1664]] Anne sposò lo stampatore del padre, Jean II Lesnier, ma si separò molto presto e dopo la di lui morte si risposò, nel [[1683]], con André Dacier, collaboratore del padre di Anne nell’[[Accademia di Saumur]].
[[File:Canonização de Francisco e Jacinta Marto (13 de Maio de 2017).png|thumb|Canonizzazione di Jacinta e Francisco celebrata da [[papa Francesco]], 13 maggio 2017.]]
Il 13 maggio [[1917]] si trovava a [[Cova da Iria]], vicino alla località di [[Fátima (Portogallo)|Fatima]], in [[Portogallo]], insieme al fratello maggiore [[Francesco Marto|Francisco]] e alla cugina [[Lúcia dos Santos]], per badare al gregge.
 
Secondo quanto riferito dai pastorelli, improvvisamente videro apparire una "signora", che identificarono con la [[Maria, madre di Gesù|Madonna]], che aveva rivelato loro tre segreti, noti in seguito come "[[Segreti di Fátima]]".
Alla morte del padre nel [[1672]], si garantì la protezione di [[Pierre-Daniel Huet]], vescovo di [[Avranches]], e venne a Parigi con una parziale traduzione di [[Callimaco]] che pubblicò in seguito insieme con una traduzione latina e delle note ([[1674]]). Quel suo lavoro fu apprezzato dal [[Charles de Sainte-Maure|duca di Montausier]], che l’assunse come redattrice della collana ''[[Ad usum Delphini]]'', per la quale pubblicò traduzioni da [[Floro]] ([[1674]]), [[Aurelio Vittore]] ([[1681]]), [[Eutropio]] ([[1683]]), [[Ditti Cretese]] e [[Darete di Frigia]] ([[1684]]).
Le apparizioni sarebbero continuate fino al 13 ottobre [[1917]], quando si verificò il fenomeno noto come [[Miracolo del sole]].
 
Lucia racconta che all'epoca Jacinta era una bambina come tante altre: le piaceva giocare e ballare ed era un po' permalosa.
Nel [[1681]] apparve la sua versione in prosa di [[Anacreonte]] e di [[Saffo]]. Negli anni seguenti, pubblicò versioni in prosa di [[Terenzio]] e di [[Plauto]] (l’''Anfitrione'', il ''Rudens'' e l’''Epidicus'', ([[1683]]) e di [[Aristofane]] (''Pluto'', ''Le Nuvole'', [[1684]]). Nel 1684 si ritirò col marito a [[Castres (Tarn)|Castres]] nell’intento di dedicarsi allo studio della [[teologia]]: l’anno dopo, i due coniugi annunciarono laloro abiura del [[protestantesimo]], ciò che procurò loro una [[pensione]] da parte di [[Luigi XIV]].
Dopo l'incontro con la Madonna, però, la sua vita e le sue abitudini erano cambiate<ref>[http://www.santiebeati.it/dettaglio/53070 Santa Giacinta Marto<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>: pregava molto, fino a quando, il 23 dicembre [[1918]], fu colpita, assieme al fratello Francisco, dal terribile virus della [[Influenza spagnola|spagnola]].
 
Rispetto al fratello la malattia fu più lunga e dolorosa. Venne anche ricoverata, inutilmente, all'ospedale di Lisbona, dove morì il 20 febbraio [[1920]].
Nel [[1699]] pubblicò la traduzione in prosa dell<nowiki>'</nowiki>''[[Iliade]]'', seguita nove anni dopo da quella dell<nowiki>'</nowiki>''[[Odissea]]'', una fatica che le ha assicurato un posto nella storia della [[letteratura francese]]. Quelle traduzioni fecero infatti scoprire [[Omero]] a molti letterati francesi, fra i quali [[Antoine Houdar de la Motte|Houdar de la Motte]] e fu l’occasione della ripresa della [[querelle des Anciens et des Modernes]] quando Houdar pubblicò una versione in versi dell’ ''Iliade'' ridotta e modificata secondo il proprio gusto, e accompagnata da un ''Discours sur Homère'', ove spiegava le ragioni per le quali Omero non soddisfaceva più il suo gusto critico. Anne Dacier replicò nello stesso anno con le sue ''Des causes de la corruption du goût''.
 
== Culto ==
Houdar proseguì allegramente la polemica, motteggiando, ed ebbe la soddisfazione di vedere l’abate [[Jean Terrasson|Terrasson]] prendere le sue parti con la pubblicazione, nel [[1715]], della ''Dissertation critique sur l'Iliade'' dove sosteneva che la [[scienza]] e la [[filosofia]], particolarmente quelle di [[René Descartes|Descartes]], avevano talmente sviluppato lo spirito umano da rendere i poeti moderni nettamente superiori a quelli della [[Grecia]] antica.
È stata beatificata da [[Giovanni Paolo II]] il 13 maggio [[2000]] e proclamata santa il 13 maggio [[2017]] da [[papa Francesco]] in occasione del centenario della prima apparizione<ref>{{Cita web|url=http://w2.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2017/documents/papa-francesco_20170513_omelia-pellegrinaggio-fatima.html|titolo=Santa Messa con il rito della canonizzazione dei Beati Francisco Marto e Jacinta Marto}}</ref> della [[Madonna di Fátima]].
 
Il suo corpo è venerato nel [[Santuario di Fátima]].
Lo stesso anno [[Claude Buffier]] pubblicò ''Homère en arbitrage'' concludendo che le due parti contrapposte convenivano su un punto essenziale, e cioè sul fatto che Omero era uno dei maggiori geni dell’umanità e che non esistevano opere paragonabili alle sue. Come a riaffermare il loro consenso con quella tesi, il 5 aprile [[1716]] Anne Dacier e Houdar brindarono alla salute di Omero durante un pranzo in casa di [[Jean-Baptiste de Valincourt]].
 
=== Il miracolo per la canonizzazione ===
La Dacier, che fu ammessa all’[[Accademia dei Ricovrati]], cooperò a diversi lavori del marito, in particolare al ''Plutarque''. [[Nicolas Boileau]] aveva grande stima della signora Dacier, mettendola al di sopra del marito.
In generale, ai fini della [[canonizzazione]], la [[Chiesa cattolica]] ritiene necessario un secondo [[miracolo]], dopo quello richiesto per la [[beatificazione]]: nel caso di Giacinta, ha ritenuto miracolosa la guarigione del bambino [[Brasile|brasiliano]] Lucas Maeda de Oliveira, caduto accidentalmente da un'altezza di sei metri e mezzo il 3 marzo [[2013]], mentre giocava con la sorellina a casa del nonno a [[Campo Mourão]], nello Stato del [[Paraná (stato)|Paraná]].
 
Nella caduta il bambino riportava "grave trauma cranio-encefalico aperto con perdita di sostanza cerebrale, coma grave e danno assonale diffuso, con serio pericolo di morte o di gravi conseguenze". La Consulta medica della [[Congregazione delle Cause dei Santi]] che aveva esaminato il caso, il 2 febbraio [[2017]] aveva dichiarato scientificamente inspiegabile la successiva completa e rapidissima guarigione.<ref>{{cita web|url=https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/fatima-visita-papa-apparizione-pastorelli|titolo=Francesco e Giacinta santi: ecco chi è il bambino del miracolo|accesso=13 maggio 2017}}</ref>
 
Il padre del bambino, raccogliendolo dal marciapiede subito dopo l'incidente, aveva invocato la [[Madonna di Fátima]] e i beati [[Francesco Marto|Francisco]] e [[Giacinta Marto|Jacinta Marto]], pregati quella notte stessa dai familiari insieme a una comunità di suore [[carmelitane]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Lúcia de Jesus, ''Memórias'', edição crítica de Cristina Sobral, apresentação de Marco Daniel Duarte, Santuário de Fátima, Fátima 2016. ISBN 978-989-8418-08-1
==== Traduzioni ====
* Marilena Carraro, ''I pastorelli di Fatima. Apparizioni della Madonna a Lucia, Giacinta e Francesco'', Editore EMP, 2008
*Poesie di [[Anacreonte]] e di [[Saffo]] ([[1681]])
* Manuel F. Silva, ''I pastorelli di Fatima. Una storia di santità quotidiana'', Edizioni Paoline, 2009
*Tre commedie di [[Plauto]] ([[1683]])
 
*Le commedie di [[Terenzio]] ([[1688]])
== Voci correlate ==
*[[Iliade]] ([[1699]])
* [[Apparizioni e altre manifestazioni mariane]]
*[[Odissea]] ([[1716]])
* [[Madonna di Fátima]]
==== Opere ====
* [[Santuario di Fátima]]
*Des causes de la corruption du goût, Paris 1714 [http://gallica.bnf.fr/document?O=N088108.pdf Testo]
* [[Santuario di Nostra Signora di Fátima a San Vittorino]]
*Homère défendu contre l'apologie du père Hardouin, Paris 1716 [http://gallica.bnf.fr/document?O=N108155.pdf Testo]
* [[Francesco Marto]]
==== Studi ====
* [[Lúcia dos Santos]]
*J.-F. Bodin, ''Recherches historiques sur l’académie de Saumur'', [[1814]]-[[1818]]
 
*E. Cary, ''Les grands traducteurs français'', Genève, Georg, [[1963]]
== Collegamenti esterni ==
*É. Egger, ''L'Hellénisme en France'', II, [[1869]]
* {{Collegamenti esterni}}
*E. Malcovati, ''Madame Dacier'', Firenze, Sansoni, [[1952]]
* {{cita web|url=http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/homilies/2000/documents/hf_jp-ii_hom_20000513_beatification-fatima.html|titolo=Omelia di papa Giovanni Paolo II per la beatificazione|accesso=30 novembre 2015}}
*P. Mazon, ''Mme Dacier et les traductions d'Homère en France'', Oxford, Clarendon, [[1936]]
* {{Cita web|url=http://w2.vatican.va/content/francesco/it/homilies/2017/documents/papa-francesco_20170513_omelia-pellegrinaggio-fatima.html|titolo=Santa Messa con il rito della canonizzazione dei Beati Francisco Marto e Jacinta Marto,}}
*H. Rigault, ''Histoire de la querelle des anciens et des modernes'', [[1856]]
 
*L. de Rouvroy, duc de Saint-Simon, ''[http://gallica.bnf.fr/document?O=N215358 Mémoires]''
{{Controllo di autorità}}
*C. A. Sainte-Beuve, ''Causeries du lundi'', vol. IX
{{Portale|Biografie|Cattolicesimo}}
*G. S. Santangelo, ''Madame Dacier, una filologa'', Roma [[1984]]
 
[[Categoria:Santi portoghesi]]
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