Shejitan di Pechino e Kluke: differenze tra le pagine

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Lo '''''Shejitan''''' ({{Cinese|s=社稷坛|p=Shèjìtán|l='''Altare della Terra e del Grano'''}}) si trova all'interno della Città Imperiale di [[Pechino]]. Si posiziona sul suo asse occidentale, di fronte al tempio ancestrale ''Taimiao'' ({{Cinese|太庙|Tàimiào}})<ref>[[Città Proibita#Dintorni]]</ref><ref>Da {{cita libro | autore=Touring club italiano | titolo=Cina : Pechino, Xi'an, Nanchino, Shanghai, Hangzhou, Suzhou, Guilin, Canton / Touring Club Italiano | anno=1996 | città=Milano }}</ref>. Fu uno dei luoghi cerimoniali più sacri della Cina Imperiale e viene anche chiamato '''''Taishejitan''''' ({{Cinese|太社稷坛|Tài Shèjìtán}}) o '''''Taishetan''''' ({{Cinese|太社坛|Tài Shètán}}). È l'unico altare di [[Pechino]] dedicato sia al Dio della Terra ({{Cinese|社神|Shèshén}}) che al Dio del Grano ({{Cinese|稷神|Jìshén}}).
 
== Posizione ==
Lo ''Shejitan'' e il tempio ancestrale, oggi chiamato ''[[Laodong Renmin Wenhuagong]]'' ({{Cinese|s=劳动人民文化宫|p=Láodòng Rénmín Wénhuàgōng|l=Palazzo Culturale dei Lavoratori}}), sono strutture simmetriche: l'altare a destra e il tempio a sinistra affiancano il [[Città_Proibita#Nome|palazzo imperiale]] ''Gugong'' ({{Cinese|故宫|Gùgōng}}), posto invece nel centro <ref>La norma seguita era "''Zuo Zu You She''" ({{Cinese|s=左祖右社|p=Zuǒ Zǔ Yòu Shè|l=Gli antenati a sinistra e la società a destra}}). Da {{cita pubblicazione | cognome=Liu | nome=Peng | titolo=古代社稷坛 今日社稷坛——记北京中山公园 | rivista=北京档案 | anno=2006 | mese=maggio | pp=44-45 | lingua=zh }}</ref>. Tale collocazione è collegata ad una determinata simbologia: pare infatti che l'altare costituisse il “complemento femminile” del ''Taimiao'', considerato la componente complementare maschile <ref name="Simbologia"> Da {{cita pubblicazione | cognome=Paper | nome=Jordon |titolo=The Persistence of Female Deities in Patriarchal China |rivista=Journal of Feminist Studies in Religion | anno=1990 | p=25 | lingua=en }}</ref>.
 
== La storia ==
[[Zhu Yuanzhang]] ({{Cinese|朱元璋|Zhū Yuánzhāng}}), il primo imperatore [[Ming]] denominato [[Hongwu]] ({{Cinese|洪武|Hóngwǔ}}) a seguito della propria ascesa al trono, affermò di ritenere errata la separazione degli altari delle divinità del grano e della terra: tale divisione non veniva infatti contemplata nei [[Letteratura cinese classica#I testi classici|testi classici]] <ref name="Le norme sui riti">I rituali venivano solitamente regolati da norme ben precise, raccolte in manuali o codici. Un esempio di codice di riti è il ''Zhouli'' ({{Cinese|周礼|Zhōulǐ|l=I Riti di Zhou}}).</ref>.
Nel XV secolo Pechino divenne la capitale dei [[Ming]] e [[Yongle]] ({{Cinese|永乐|Yǒnglè}}), il terzo imperatore della dinastia, decise di attenersi a quanto stabilito dal proprio predecessore, ordinando nel 1420 la costruzione dello ''Shejitan'' e del [[Città_Proibita#Nome|palazzo imperiale]]. L'edificazione dei complessi si sarebbe dovuta attenere alle norme proclamate nel ''Zhou Li'' ({{Cinese|周礼|Zhōulǐ|l=I Riti di Zhou}})<ref name="Le norme sui riti" />.
Le fondamenta più antiche dell'altare rimandano ad un antico tempio di epoca [[Tang]], rinvenuto nella periferia di [[Pechino]]. Lo ''Shejitan'' risale alle dinastie [[Dinastia Liao|Liao]] e [[Dinastia Yuan|Yuan]], epoche in cui prese i rispettivi nomi: ''Xingguo Si'' ({{Cinese|兴国寺|Xīngguó Sì|l=Tempio della Rinascita della Nazione}}) e ''Wanshou Xingguo Si'' ({{Cinese|万寿兴国寺|Wànshòu Xīngguó Sì|l=Tempio della Rinascita e della Longevità della Nazione}})<ref>Da {{Cita web|url=http://www.travelchinaguide.com/attraction/beijing/zhongshan-park.htm|titolo=Zhongshan Park}}</ref>.
Nel 1914 il parco dello ''Shejitan'' venne aperto ai cittadini con il nome di "''Zhongyang gongyuan''" ({{Cinese|中央公园|Zhōngyāng gōngyuán|l=Parco Centrale}}), divenendo uno dei primi giardini imperiali aperti al pubblico <ref name="Il parco pubblico">Da {{cita pubblicazione | cognome=Shi | nome=Mingzheng | titolo=From Imperial Gardens to Public Parks: The Transformation of Urban Space in Early Twentieth-Century Beijing | rivista=Modern China | volume=24(3) | anno=1998 | mese=luglio | pp=219-254 | lingua=en }}</ref>; nel 1925 ospitò la salma di [[Sun Yat-sen]] nel ''[[Baidian]]'' ({{Cinese|拜殿|Bàidiàn|l=Sala di Adorazione}}) e nel 1928 venne ribattezzato "''Zhongshan gongyuan''" ({{Cinese|s=中山公园|p=Zhōngshān gōngyuán|Parco Zhongshan}}), in onore del leader della rivoluzione repubblicana <ref>[[Sun Yat-sen]]</ref><ref name="Il parco pubblico"/>.
Con la nascita della [[Repubblica Popolare Cinese|RPC]] l'altare divenne un luogo utilizzato dal [[Partito Comunista Cinese]].
 
=== Il parco pubblico ===
All'inizio del 1900 emerse in [[Cina]] un maggiore interesse nei confronti degli spazi pubblici.
Il [[Consiglio comunale|Consiglio Municipale]] di [[Pechino]] si pose come obiettivo lo sviluppo urbano ma dovette affrontare due problematiche: la scarsità di fondi e la carenza di terre disponibili. Durante l'era imperiale Pechino venne infatti sviluppata oltremodo<ref name="Il parco pubblico"/>.
Lo ''Shejitan'' destò l'interesse del [[Consiglio comunale|Consiglio]] per l'ottima posizione e per l'ampio spazio che occupava. L'altare, al centro di [[Pechino]], punto di facile accesso per la comunità, occupava un'area di 60 [[Acro|acri]], circa 360 ''mu'' ({{Cinese|亩|mǔ}})<ref name="Il parco pubblico"/>.
La trasformazione dello ''Shejitan'' in parco pubblico acquisì un significato sia economico che politico. Dal punto di vista economico, il riadattamento di un'area già dotata di ponti, prati, panchine e servizi vari si presentava molto meno oneroso di una creazione ''ex novo'' della zona. Dal punto di vista politico invece il [[Consiglio comunale|Consiglio Municipale]] intendeva presentarsi in maniera opposta rispetto alle istituzioni del governo imperiale, decisamente meno interessate al benessere della comunità. Si presentava come un'agenzia governativa, legata al governo repubblicano <ref>La Repubblica Cinese nacque nel 1912.</ref>, che si prefiggeva l'obiettivo di migliorare la vita cittadina.
Il ''Zhongyang gongyuan'', successivamente rinominato ''Zhongshan gongyuan'', costò molto meno del [[Central Park]] di [[New York]] e venne sviluppato attorno allo ''Shejitan'' <ref name="Il parco pubblico"/>.
[[Zhu Qiqian]]({{Cinese|朱啟鈐|Zhū Qǐqián}}), al tempo ministro delle Comunicazioni, fu la figura promotrice del progetto: incantato dai [[Cupressus|cipressi]] secolari del luogo e dalla bellezza dell'altare, ritenne necessaria la trasformazione dello ''Shejitan'' in parco pubblico.
Una volta superati i problemi relativi alla mancanza di fondi e grazie anche a numerose donazioni <ref>Zhu Qiqian, una volta a capo del consiglio amministrativo del parco, si impegnò a tassare qualsiasi nuovo componente che intendesse farne parte. Le tassazioni applicate alle associazioni e alle imprese impegnate nel progetto, sommate alle donazioni elargite da diversi rappresentanti del governo repubblicano, permisero l'apertura del parco Zhongyang. Da {{cita pubblicazione | cognome=Shi | nome=Mingzheng | titolo=From Imperial Gardens to Public Parks: The Transformation of Urban Space in Early Twentieth-Century Beijing | rivista=Modern China | volume=24(3) | anno=1998 | mese=luglio | pp=219-254 | lingua=en }}</ref>. Il parco venne aperto nel 1914, anno in cui [[Zhu Qiqian|Zhu]] divenne presidente del [[Consiglio comunale|Consiglio Municipale]] e ministro dell'Interno.
 
== I rituali ==
Lo ''Shejitan'' veniva usato dagli imperatori [[Ming]] e [[Qing]] per scopi religiosi: i sovrani dedicavano lo spazio ai riti sacrificali, compiuti duranti i mesi autunnali e primaverili<ref>Da {{cita libro | autore1=Sabattini Mario | autore2=Celli Nicoletta | titolo=I tesori Di Pechino Imperiale | anno=2007 | editore=Vercelli : White Star, 2007 }}</ref>. Per circa 500 anni l'altare venne dedicato alle cerimonie sacre, che cessarono di essere celebrate attorno ai primi anni del XX secolo.
Il Dio della Terra e il Dio del Grano erano considerati particolarmente importanti: si riteneva che essi fossero indispensabili per il benessere della popolazione, in quanto garanti del suo stesso sostentamento. Per questo non potevano mancare dei rituali che onorassero le divinità, rituali che solo l'imperatore poteva amministrare, col fine di assicurare per il proprio regno la benevolenza degli dei.
Le offerte sacrificali erano diverse, solitamente comprendevano un agnello e un maiale ({{Cinese|少牢|shǎoláo|l=un agnello e un maiale}}), quattro vasi, quattro ceste di cibo e quattro rotoli di seta nera<ref>Da {{cita pubblicazione | cognome=Taylor | nome=Romeyn | titolo=Official Altars, Temples and Shrines Mandated for All Counties in Ming and Qing. | rivista=T'Oung Pao | volume=83 | anno=1997 | mese=gennaio | p=93 }}</ref>.
 
== La struttura ==
Lo ''Shejitan'' è costituito dall'altare stesso, dal ''Baidian'', da un magazzino ({{Cinese|神库|shénkù}}), una cucina ({{Cinese|神厨|shénchú}}) e un padiglione sacrificale ({{Cinese|宰牲亭|zǎishēng tíng}}). Il complesso venne quasi interamente costruito sotto [[Yongle]]<ref>Da {{Cita web|url=http://www.china.org.cn/english/features/beijing/31017.htm|titolo=Eight Ancient Altars in Beijing}}</ref>.
La porta principale ({{Cinese|正门|zhèngmén}}) si trova sul lato est. La struttura dell'altare presenta una base quadrata che simboleggia la terra e si sviluppa su tre piani che a partire dal basso si restringono. Le pareti sono state costruite utilizzando dei mattoni smaltati nei colori che rappresentano le quattro direzioni: nord, sud, est e ovest. Per ogni lato dell'altare è stata costruita una scala in pietra<ref name="Struttura dello ''Shejitan''">Da {{Cita web|url=http://arts.cultural-china.com/en/85Arts1409.html|titolo=Altar of Land and Grain (Shejitan)}}</ref>.
L'altare richiama molto spesso la "Teoria dei Cinque Elementi" ({{Cinese|五行学说|wǔxíng xuéshuō}}), considerati "l'origine di tutte le cose". I Cinque Elementi ({{Cinese|五行|wǔxíng}}) corrispondono a Cinque Direzioni ({{Cinese|五方|wǔfáng}}) e a Cinque Colori ({{Cinese|五色|wǔsè}}). Il legno si collega al colore verde e alla direzione est; il fuoco al rosso e al sud; il metallo al bianco e all'ovest; l'acqua al nero e al nord; la terra al giallo e al centro <ref name="Struttura dello ''Shejitan''"/>.
Il fatto che la superficie dell'altare fosse stata ricoperta da terre di cinque colori ({{Cinese|五色土|wǔsètǔ}}) rimanda proprio alla teoria suddetta <ref>Secondo le credenze dell'epoca, le terre di cinque colori significavano che "tutto ciò che stava al di sotto del Cielo era proprietà dell'Imperatore" ({{Cinese|普天之下,莫非王土|Pǔ Tiān Zhī Xià, Mò Fēi Wáng Tǔ}}). Da {{cita pubblicazione | cognome=Liu | nome=Peng | titolo=古代社稷坛 今日社稷坛——记北京中山公园 | rivista=北京档案 | anno=2006 | mese=maggio | pp=44-45 | lingua=zh }}</ref>.
Al centro dell'altare era presente una colonna di pietra che prendeva diversi nomi: ''Shezhushi'' ({{Cinese|社主石|Shèzhǔshí}}) o ''Jiangshanshi'' ({{Cinese|江山石|Jiāngshānshí}}). Essa rappresentava la stabilità dell'Impero <ref>''Jiangshan Yonggu'' ({{Cinese|江山永固|Jiāngshān Yǒnggù|l=Lo stato al sicuro per sempre}}), da {{cita pubblicazione | cognome=Liu | nome=Peng | titolo=古代社稷坛 今日社稷坛——记北京中山公园 | rivista=北京档案 | anno=2006 | mese=maggio | pp=44-45 | lingua=zh }}</ref> e venne eliminata nel 1911 <ref>Da {{cita pubblicazione | cognome=Liu | nome=Peng | titolo=古代社稷坛 今日社稷坛——记北京中山公园 | rivista=北京档案 | anno=2006 | mese=maggio | pp=44-45 | lingua=zh }}</ref>.
Lo ''Shejitan'', il ''Taimiao'' e il ''Tiantan'' ({{Cinese|天坛|Tiāntán|l=Altare del Cielo e della Terra}}) formavano una triangolo che rappresentava la triade costituita da Cielo, Umanità e Terra <ref name="Simbologia"/>.
 
=== La sala di culto ===
Il ''Baidian'' ({{Cinese|拜殿|Bàidiàn|l=Sala di Adorazione}}) viene anche chiamato ''Jidian'' ({{Cinese|祭殿|Jìdiàn}}) o ''Xiǎngdiàn'' ({{Cinese|享殿|Xiangdian}}) e occupa la zona nord dello ''Shejitan''.
La struttura, che vanta 580 anni di storia, serviva a riparare l'imperatore durante la celebrazione dei riti, nel caso in cui si fossero presentate condizioni atmosferiche avverse. Era inoltre utilizzata dai sovrani e dai loro famigliari come luogo di riposo.
Nel 1923 la sala venne restaurata e predisposta per l'organizzazione di riunioni o esposizioni; nel 1925 accolse la salma di [[Sun Yat-sen]], che venne successivamente trasferita al ''Biyun Si'' ({{Cinese|碧云寺|Bìyún Sì}}<ref>Il ''Biyun Si'' è un tempio buddista.</ref>, e nel 1928 venne rinominata “Sala Zhongshan”, in memoria di [[Sun Yat-sen|Sun]].
Il ''Baidian'' divenne nel 1949 la sala riunioni dell'[[Assemblea nazionale del popolo|ANP]].
 
=== La porta delle alabarde ===
La porta ''Jimen'' ({{Cinese|戟门|Jǐmén}}) si trova a nord del ''Baidian''. Subì il saccheggio da parte delle [[Forze Alleate]] durante la [[Prima Guerra Mondiale]] e nel 1949 divenne la sala riunioni della [[Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese]].
 
=== Il magazzino, la cucina e il padiglione sacrificale ===
Il magazzino ({{Cinese|神库|shénkù}}), la cucina ({{Cinese|神厨|shénchú}}) e il padiglione sacrificale ({{Cinese|宰牲亭|zǎishēng tíng}}) erano i luoghi dedicati alla raccolta delle offerte e degli utensili sacrificali.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita pubblicazione | cognome=Bao | nome=Zhiyu | titolo=明代社稷坛等级与定制时间——以北直隶为例 | rivista=建筑学报 | anno=2009 | pp=71-75 | lingua=zh }}
* {{cita pubblicazione | autore1= Chi Xiaoyan | autore2= Cao Peng |titolo=北京地坛与社稷坛祭祀对象之辨———略述地礻氏神与社稷神各历史时期发展演变 |rivista=沈阳建筑大学学报(社会科学版) | volume=8 | numero=4 | anno=2006 | mese=ottobre | pp=309-312 |lingua=zh }}
* {{cita pubblicazione | cognome=Liu | nome=Peng | titolo=古代社稷坛 今日社稷坛——记北京中山公园 | rivista=北京档案 | anno=2006 | mese=maggio | pp=44-45 | lingua=zh }}
* {{cita pubblicazione | cognome=Murray | nome=Julia K. | titolo='Idols' in the Temple: Icons and the Cult of Confucius | rivista=Journal of Asian Studies | volume=68 | anno=2009 | mese=maggio | p=371-411 | lingua=en }}
* {{cita pubblicazione | cognome=Paper | nome=Jordon |titolo=The Persistence of Female Deities in Patriarchal China |rivista=Journal of Feminist Studies in Religion | anno=1990 | p=25 | lingua=en }}
* {{cita libro | autore1=Sabattini Mario | autore2=Celli Nicoletta | titolo=I tesori Di Pechino Imperiale | anno=2007 | editore=Vercelli : White Star, 2007 }}
* {{cita pubblicazione | cognome=Shi | nome=Mingzheng | titolo=From Imperial Gardens to Public Parks: The Transformation of Urban Space in Early Twentieth-Century Beijing | rivista=Modern China | volume=24(3) | anno=1998 | mese=luglio | pp=219-254 | lingua=en }}
* {{cita pubblicazione | cognome=Taylor | nome=Romeyn | titolo=Official Altars, Temples and Shrines Mandated for All Counties in Ming and Qing | rivista=T'Oung Pao | volume=83 | anno=1997 | mese=gennaio | p=93 | lingua=en }}
* {{cita libro | autore=Touring club italiano | titolo=Cina : Pechino, Xi'an, Nanchino, Shanghai, Hangzhou, Suzhou, Guilin, Canton / Touring Club Italiano | anno=1996 | città=Milano }}
* {{cita pubblicazione | cognome=Wang | nome=Richard | titolo=Ming Princes and Daoist Ritual | rivista=T'oung Pao | volume=95 | anno=2009 | pp=51-119 | lingua=en }}
 
== Voci correlate ==
* [[Città proibita]]
* [[Architettura cinese]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{lingue|en|zh}} {{Cita web|url=http://www.chinaculture.org/gb/en_travel/2003-09/24/content_33104.htm|titolo=Sheji Altar}}
* {{lingue|zh|fr|de|ja|ru|es|ar|eo|ko}} {{Cita web|url=http://www.china.org.cn/english/features/beijing/31017.htm|titolo=Eight Ancient Altars in Beijing}}
* {{en}} {{Cita web|url=http://www.travelchinaguide.com/attraction/beijing/zhongshan-park.htm|titolo=Zhongshan Park}}
* {{en}} {{Cita web|url=http://arts.cultural-china.com/en/85Arts1409.html|titolo=Altar of Land and Grain (Shejitan)}}
 
[[Categoria:Architetture di Pechino]]
{{Portale|Cina}}
{{Portale|Architettura}}