Impressionismo e Template:Cuba femminile pallacanestro centramericano 2014: differenze tra le pagine

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{{Rosa nazionale di pallacanestro
[[File:Guillaumin_SoleilCouchantAIvry.jpg|[[Armand Guillaumin]] (1841–1927), ''Tramonto ad Ivry'', 1873, [[Museo d'Orsay]]|upright=1.4|thumb]]
|sesso = femminile
L''''Impressionismo''' è un movimento artistico nato in [[Francia]], a [[Parigi]], nella seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]], precisamente tra il 1860 e il 1870 e durato fino ai primi anni del [[XX secolo|Novecento]]. Una precisa esperienza di gusto, un momento caratteristico e storicamente definito, identificano questa tendenza nella [[Arte moderna|civiltà artistica moderna]].
|colore1 = #FFFFFF
 
|colore2 = #1054B7
== Artisti ==
|stato = Cuba
[[File:Boudin Trouville1864.jpg|thumb|[[Eugène Boudin]], ''Trouville'', 1864]]
|nazionalità = cubana
Gli impressionisti dipingevano ''en plein air'', cioè all'aria aperta, con una tecnica rapida che permetteva di completare l'opera in poche ore.
|competizione = Campionato centramericano femminile di pallacanestro 2014
 
|nome = Cuba femminile di pallacanestro ai campionati centramericani 2014
Essi volevano riprodurre sulla tela le sensazioni e le percezioni visive che il [[paesaggio]] comunicava loro nelle varie ore del giorno e in particolari condizioni di luce, lo studio dal vero del [[cielo]], dell'[[atmosfera]], delle acque, eliminò il lavoro al chiuso, nell'[[atelier]], il luogo nel quale venivano completati i quadri più grandi o eseguiti i [[ritratto|ritratti]]; molti di essi erano però anche realizzati all'aperto.
|manifesto = Flag of Cuba.svg
 
|n4 = [[Islen Carbonell|Carbonell]]
Lo sfondo, il paesaggio, non è qualcosa di aggiunto, ma avvolge le figure. Oggetti e persone sono trattati con la stessa pennellata ampia e decisa. Gli artisti più importanti dell'impressionismo sono: [[Claude Monet]], [[Edgar Degas]], [[Pierre-Auguste Renoir]], [[Alfred Sisley]], [[Federico Zandomeneghi]], [[Camille Pissarro]], [[Jean-Frédéric Bazille]] e [[Gustave Caillebotte]].
|n5 = [[Ineidis Casanova|Casanova]]
 
|n6 = [[Anisleidy Galindo|Galindo]]
== Inizi ==
|n7 = [[Oyanaisy Gelis|Gelis]]
[[File:Edouard Manet 038.jpg|thumb|[[Édouard Manet]] - ''[[Olympia (Manet)|Olympia]]'' ([[1863]])]]
|n8 = [[Arlenys Romero|Romero]]
La storia dell'impressionismo nasce ancora prima che si possa parlare di un vero e proprio movimento: nel [[1863]] [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]] inaugurò il ''[[Salon des Refusés]]'', per ospitare quelle opere escluse dal [[Salon di Parigi|''Salon'' ufficiale]].
|n9 = [[Yamara Amargo|Amargo]]
 
|n10 = [[Anay García|García]]
Vi partecipò, tra gli altri, [[Édouard Manet]] con ''[[Colazione sull'erba (Manet)|Le déjeuner sur l'herbe]]'' (Colazione sull'erba), che provocò un notevole scandalo e che venne definito [[Immoralità|immorale]].
|n11 = [[Marlén Cepeda|Cepeda]]
 
|n12 = [[Clenia Noblet|Noblet]]
Due anni più tardi, lo stesso Manet scandalizzò nuovamente l'opinione pubblica con ''[[Olympia (Manet)|Olympia]]''.
|n13 = [[Fransy Ochoa|Ochoa]]
 
|n14 = [[Leidys Oquendo|Oquendo]]
La prima manifestazione ufficiale della nuova pittura si tenne il 15 [[aprile]] [[1874]], presso lo studio del [[fotografo]] [[Nadar|Felix Nadar]], alla quale parteciparono [[Claude Monet]], [[Edgar Degas]], [[Alfred Sisley]] e [[Pierre-Auguste Renoir]].
|n15 = [[Suchítel Ávila|Ávila]]
 
|allenatore = -
[[File:Monet - Impression, Sunrise.jpg|thumb|left|[[Claude Monet]] - ''[[Impressione. Levar del sole|Impression, soleil levant]]'']]
}}<noinclude>
 
[[Categoria:Template di navigazione - convocati della Nazionale di pallacanestro di Cuba|Centrobasket 2014 f]]
La mostra del 1874 fu di per sé un'azione eversiva in quanto, al di là dell'estrema modernità delle singole opere che sconvolse la critica, venne compiuta in risposta e contro il Salon, che le aveva rifiutate, e gli studi accademici in generale.
[[Categoria:Template di navigazione - convocati di pallacanestro ai campionati centramericani 2014|Cuba f]]
 
</noinclude>
Il nome di battesimo del nuovo movimento si deve ai critici d'arte dell'epoca, che definirono la mostra ''Exposition Impressioniste'', prendendo spunto dal titolo di un quadro di Monet, ''[[Impressione, levar del sole|Impression, Soleil levant]]''.
 
Inizialmente questa definizione aveva un'accezione negativa, che indicava l'apparente incompletezza delle opere, ma poi divenne una vera bandiera del movimento.
 
Caratteristiche della pittura impressionista erano i contrasti di luci e [[ombra|ombre]], i colori forti, vividi, che avrebbero fissato sulla tela le sensazioni del pittore di fronte alla [[natura]].
 
Il colore stesso era usato in modo rivoluzionario: i toni chiari contrastano con le ombre [[Colori complementari|complementari]], gli [[Albero|alberi]] prendono tinte insolite, come l'[[azzurro]], il [[nero]] viene escluso, preferendo le sfumature del [[blu]] più scuro o del [[marrone]].
 
Visto che si dipingeva ''en plein air'', questo portò a scegliere un formato delle [[pittura su tela|tele]] più piccole e, grazie anche l'invenzione dei tubetti per i [[pittura a olio|colori a olio]] e del cavalletto da [[campagna]], tutto era facile da trasportare.
 
Il pittore cerca di fissare sulla tela anche lo scorrere del [[tempo]], dato dal cambiamento della [[luce]] e dal passare delle [[stagione|stagioni]].
 
Si ricordano a questo proposito le numerose versioni della [[Cattedrale di Rouen (serie di Monet)|''Cattedrale di Rouen'']], riprodotta nelle diverse ore del giorno e in diverse condizioni climatiche, di [[Claude Monet]] verso la fine del [[1890]].
 
Nonostante un filo [[rosso]] molto evidente colleghi tutti gli artisti impressionisti, sarebbe un errore considerare questo movimento come monolitico.
 
Ogni artista, infatti, secondo la sua sensibilità, lo rappresenta in modo diverso.
 
Per esempio Monet non si interessò principalmente alla rappresentazione di [[città|paesaggi urbani]], ma soprattutto naturali, arrivando negli ultimi anni della sua vita, a ritrarre moltissime volte lo stesso soggetto (le ''[[Ninfee]]'') in momenti diversi, per studiarne i cambiamenti nel tempo.
 
Altri, come Renoir o Degas, si interessarono invece alla [[corpo umano|figura umana]] in movimento (ad esempio scene di vita quotidiana o ballerine).
 
Molti sono gli artisti che non si possono definire del tutto impressionisti, ma che dell'Impressionismo sono evidenti precursori, molti quelli che, nati in seno all'Impressionismo, se ne distaccheranno per intraprendere nuove strade.
 
L'unico artista che sempre, per tutta la sua vita, rimase impressionista fu Monet.
 
In sintesi, si può affermare che l'Impressionismo sia ai suoi inizi con Manet, culmini con Monet e si chiuda con Cézanne, che poi ne uscirà.
 
== Diffusione ==
L'Impressionismo si diffuse in [[Europa]] grazie anche alla rapidità con cui un'opera poteva essere dipinta (a molti impressionisti non occorrevano più di 15 [[Minuto|minuti]] per realizzare un dipinto), ed era facile trovare nelle case borghesi dell'epoca diversi quadri.
 
In Italia ebbe uno sviluppo non molto particolare, dato dalle esperienze di [[Federico Zandomeneghi]], [[Giuseppe De Nittis]] e dei [[Macchiaioli]], più vicine, tuttavia, alla tradizione [[XV secolo|quattrocentesca]].
 
== Eredità ==
La [[teoria del colore]] impressionista viene esasperata nel ''[[Divisionismo|pointillisme]]'' di [[Georges Seurat|Georges-Pierre Seurat]]: i colori non vengono mescolati, ma semplicemente accostati in punti minuti, in modo che sia l'occhio a creare le tinte intermedie.
 
[[Paul Cézanne]], pur contemporaneo del movimento, sviluppò in modo indipendente la propria ricerca, che da alcuni viene considerata premessa del [[Cubismo]].
 
[[Vincent van Gogh]] compì una svolta proprio grazie agli impressionisti, ma da loro si discostò, precorrendo l'[[Espressionismo]].
 
== Nella scultura ==
[[File:Rosso the golden age.jpg|thumb|''L'età dell'oro'' (1886), Medardo Rosso.]]
I principi dell'impressionismo si estesero anche alla scultura, cambiandone fortemente motivi e forme, e dando vita a un modellato vivo e sensibile, che tende a fondere forma e spazio. Opere scultoree impressioniste degne di nota vennero create da [[Edgar Degas|Degas]] e [[Pierre-Auguste Renoir|Renoir]]<ref name="trec"/>. Molti principi e segni di questa vasta corrente sono presenti anche nelle sculture di [[Auguste Rodin|Rodin]] e [[Émile-Antoine Bourdelle|Bourdelle]] oltre che nell'opera dell'italiano [[Medardo Rosso]]<ref name="trec">{{Treccani|impressionismo|Impressionismo|accesso=25 gennaio 2015}}</ref>.
 
{{citazione|Come la pittura, anche la scultura ha la possibilità di vibrare in mille spezzature di linee, di animarsi per via di sbattimenti d'ombre e di luci, più o meno violenti, d'imprigionarsi misteriosamente in colori caldi e freddi - quantunque la materia ne sia monocroma<ref name="A.S.">[[Ardengo Soffici]], "Il caso Medardo Rosso: preceduto da l'impressionismo e la pittura italiana", B. Seeber, 1909</ref>|[[Medardo Rosso]]}}
 
== Impressionismo in Italia ==
{{vedi anche|Macchiaioli}}
La situazione italiana è in questo periodo post-unitario difficile e lenta nello sviluppo della nuova corrente artistica francese. Per questo motivo molti pittori italiani furono affascinati dal nuovo stile e dall'apertura del pensiero parigino, in cui riscontrano una modernità introvabile nella loro patria. Nondimeno il lavoro di [[macchiaioli]] come [[Raffaello Sernesi|Sernesi]], [[Vincenzo Cabianca|Cabianca]], [[Odoardo Borrani|Borrani]] e poi [[Giovanni Fattori|Fattori]] degli anni Sessanta e Settanta dell'Ottocento, in contemporanea agli albori dell'impressionismo, è paragonabile nei metodi, nelle tematiche d'attualità e nello stile che persegue la luminosità naturale attraverso l'uso della macchia, e ne costituisce il movimento parallelo, con le dovute differenze di contesto sociale e di territorio.
 
I macchiaioli italiani conoscono Delacroix, Corot, Courbet e i Barbizonniers, e, come gli impressionisti, partono dalle ricerche di questi pittori<ref>"I Macchiaioli" a. c. di R. Degrada 1967 pp. 9-11</ref>. Dopo la stagione dei Boldini, degli [[Federico Zandomeneghi|Zandomeneghi]] e dei [[Giuseppe De Nittis|De Nittis]], che potremmo chiamare impressionisti franco-italiani viste le loro lunghe permanenze parigine, permane in Italia una tradizione tardo impressionista che si protrae nei primi tre-quattro decenni del Novecento, legata ora a Monet, ora a Renoir ora a Cezanne, espressa nell'opera di pittori come [[Francesco Filippini]], amico e compagno di ricerche artistiche di [[Claude Monet]], che si trasferirà a lungo a Parigi fin dal 1879 per divenire inizialmente il principale fondatore dell'impressionismo italiano, ma anche [[Emilio Gola]], [[Arturo Tosi]], [[Armando Spadini]]<ref>Maltese, Storia dell'arte in Italia 1785-1943 pp.355-6</ref>. Una “declinazione” particolare e personale dell'impressionismo di tradizione francese viene inoltre introdotta dal pittore ferrarese [[Galileo Cattabriga]] (Bondeno, 1901-1969)<ref>http://bonzagni.comune.cento.fe.it/index.php?it/21/news-eventi/15/omaggio-a-galileo-cattabriga-a-cura-di-daniele-biancardi</ref>.
 
 
* [[Tranquillo Cremona]]
* [[Giuseppe De Nittis]]
* [[Federico Faruffini]]
* [[Antonio Mancini (pittore)|Antonio Mancini]]
* [[Francesco Mancini (pittore 1830-1905)|Francesco Mancini]]
* [[Pasquale Massacra]]
* [[Francesco Netti]]
 
== Collegamenti esterni ==
* Recensione della mostra [http://mostreemusei.sns.it/index.php?page=_layout_mostra&id=867&lang=it Impressionisti. Capolavori dalla Collezione Clark] (Milano, Palazzo Reale, 2 marzo - 19 giugno 2011)
* Recensione della mostra {{collegamento interrotto|1=[http://anatomiadellirrequietezza.wordpress.com/2011/03/19/impressionisti-a-milano-la-collezione-clark-a-palazzo-reale/ Impressionisti. Capolavori dalla Collezione Clark(Milano, Palazzo Reale, 2 marzo - 19 giugno 2011)] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}
* La prima mostra degli [http://www.laviemoderne.it impressionisti] (Parigi 15 aprile 1874).
* {{Thesaurus BNCF}}
 
{{Impressionismo}}
{{Storia dell'arte occidentale}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|pittura}}
 
[[Categoria:Impressionismo| ]]