Jérémy Ménez e Luigi Canali (partigiano): differenze tra le pagine

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{{citazione| Non ricordo che dei popoli siano riusciti a molto con la sola disciplina. Sono anzi sicuro che senza un substrato nel campo economico, o sociale, o morale, o religioso, nulla di veramente notevole possa attuarsi. Anzi sono convinto che, senza tale substrato, la disciplina non sia altrimenti attuabile che come manifestazione della paura e dell'ignoranza|Luigi Canali<ref>Luciano Garibaldi, ''La pista inglese'', ARES, Milano, 2002, pag. 149.</ref>}}
{{Sportivo
{{Infobox militare
|Nome = Jérémy Ménez
|Nome = Luigi Canali
|Immagine = MenezMilan (cropped).jpg
|Immagine = Neri0.jpg
|Didascalia = Jérémy Ménez con la maglia del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] nel [[2015]].
|Didascalia =
|CodiceNazione = {{FRA}}
|Soprannome = ''Capitano Neri''
|Altezza = 182<ref name="DatiMilan">{{cita web |url=http://www.acmilan.com/it/teams/roster_player/6890 |titolo=Jérémy Menez |editore=acmilan.com |accesso=16 agosto 2014}}</ref>
|Data_di_nascita = 6 marzo [[1912]]
|Peso = 73<ref name="DatiMilan" />
|Nato_a = [[Como]]
|Disciplina = Calcio
|Data_di_morte = ''presumibilmente'' 7 maggio [[1945]]
|Ruolo = [[Attaccante]]
|Morto_a =
|Squadra = {{Calcio Milan}}
|Cause_della_morte = probabile omicidio
|TermineCarriera =
|Luogo_di_sepoltura = ignoto
|GiovaniliAnni = 2000-2003
|Etnia = <!-- solo se enciclopedica -->
|GiovaniliSquadre = {{Calcio Sochaux|G}}
|Religione = <!-- solo se enciclopedica -->
|Squadre =
|Nazione_servita = [[Italia]]
{{Carriera sportivo
|Forza_armata =
|2003-2006|{{Calcio Sochaux|G}}|55 (7)
|Arma =
|2006-2008|{{Calcio Monaco|G}}|57 (14)
|Corpo = [[Corpo volontari della libertà|CVL]]
|2008-2011|{{Calcio Roma|G}}|84 (7)
|Specialità =
|2011-2014|{{Calcio PSG|G}}|79 (14)
|Unità =
|2014-|{{Calcio Milan|G}}|36 (18)
|Reparto =
}}
|Anni_di_servizio =
|AnniNazionale = 2002-2003<br />2003-2004<br />2004-2005<br />2005-2006<br />2006-2007<br />2010-
|Grado = [[Capo di stato maggiore]]
|Nazionale = {{NazU|CA|FRA||15}}<br />{{NazU|CA|FRA||16}}<br />{{NazU|CA|FRA||17}}<br />{{NazU|CA|FRA||18}}<br />{{NazU|CA|FRA||21}}<br />{{Naz|CA|FRA}}
|Ferite =
|PresenzeNazionale(goal) = 14 (12)<br />17 (8)<br />6 (6)<br />10 (3)<br />2 (0)<br />24 (2)
|VittorieComandanti =
|Guerre = [[Resistenza italiana]]
{{MedaglieCompetizione|Europei di calcio Under-17}}
|Campagne =
{{MedaglieOro|[[Campionato europeo di calcio Under-17 2004|Francia 2004]]}}
|Battaglie =
|Aggiornato =1 marzo 2016
|Comandante_di = [[52ª Brigata Garibaldi "Luigi Clerici"]]
|Decorazioni =
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro = Ragioniere
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref =
}}
{{Bio
|Nome = JérémyLuigi Pietro
|Cognome = MénezCanali
|PostCognomeVirgola = nome di battaglia '''Neri''' ma comunemente chiamato '''Capitano Neri'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = LongjumeauComo
|GiornoMeseNascita = 716 maggiomarzo
|AnnoNascita = 19871912
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 7 maggio
|AnnoMorte = 1945
|Epoca = 1900
|Attività = calciatore
|Attività = partigiano
|Nazionalità = francese
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , [[attaccante]] del [[Associazione Calcio Milan|Milan]]
|PostNazionalità = intellettuale, attivo militante comunista e antifascista. Fu [[Capo di stato maggiore]] della [[52ª Brigata Garibaldi "Luigi Clerici"]], vice Comandante del Raggruppamento Brigate d'Assalto Garibaldi Lombardia del Comasco e della bassa Valtellina e Comandante della 1ª Divisione Garibaldi
}}
 
Ebbe un ruolo di primo piano durante i "fatti di [[Dongo (Italia)|Dongo]]" e nell'esecuzione di [[Benito Mussolini]] il 28 aprile 1945. Secondo alcune versioni è ritenuto colui che scaricò due colpi di pistola ''di grazia'' sul corpo ormai agonizzante del Duce<ref>G. Cavalleri, F. Giannantoni, M. J. Cereghino, ''La fine. Gli ultimi giorni di Benito Mussolini nei documenti dei servizi segreti americani (1945-1946)'', Garzanti, 2009.</ref>.
È soprannominato ''[[Harry Houdini|Mago Houdini]]''<ref>[http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Milan/14-09-2014/milan-menez-capocannoniere-3-gol-falso-9-sono-cambiato-gia-2-anni-fa-90453877684.shtml Milan, Menez capocannoniere con 3 gol da falso 9: "Sono cambiato già 2 anni fa"] gazzetta.it</ref> e ''FenoMénez''.<ref>[http://sport.sky.it/sport/calcio_italiano/2014/09/14/serie_a_2_a_giornata_parma_milan_commento.html FenoMenez, show al Tardini: il Milan vince a Parma 5-4 | Sky Sport<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://goalitalia.it/2014/09/15/e-il-milan-di-fenomenez_537628/ È il Milan di fenoMenez - Goalitalia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>http://calciomecato.info/fenomenez-colpisce-ancora/</ref>
 
== Biografia ==
== Caratteristiche tecniche ==
=== La giovinezza e la partecipazione alla Guerra d'Etiopia e alla spedizione in Russia ===
Dotato di grande talento, può ricoprire molti ruoli nella metà campo avversaria giocando solitamente come ala, come trequartista o talvolta come seconda punta. Egli però può essere impiegato anche come prima punta di movimento, come spesso ha fatto l'ex tecnico del Milan [[Filippo Inzaghi]]. Dotato di ottima tecnica, ambidestro, è rapido e chirurgico nel [[dribbling]].<ref>{{cita web|url=http://www.corrieredellosport.it/calcio/talent_scout/2007/11/17-7449/Menez,+piccoli+Zidane+crescono|titolo=Ménez, piccoli Zidane crescono|editore=[[Corriere dello Sport]]|data=17 novembre 2007|accesso=3 giugno 2014}}</ref> È inoltre un buon [[calcio di rigore|rigorista]].
Luigi Pietro Canali nasce a [[Como]] in via Rienza il 16 marzo 1912 in una famiglia modesta e progressista. Suo padre Edoardo è infermiere, la madre Maddalena Zanoni tessitrice. A quindici anni trova lavoro come apprendista contabile in una piccola azienda, ma continua gli studi per corrispondenza per poter ottenere il diploma di ragioniere. Conosce discretamente il francese e l'inglese e si applica allo studio dell'esperanto. A sedici anni si trasferisce come impiegato alla Società [[Funicolare Como-Brunate]].
 
Nel [[1935]] viene chiamato alle armi e destinato al [[Guerra d'Etiopia|fronte etiopico]] dove rimarrà fino al luglio [[1938]] come sergente radiotelegrafista della 74ª Compagnia del [[Genio militare]] di stanza ad [[Amba Alagi]]. Il 22 aprile [[1936]] scrive alla madre:
== Carriera ==
{{citazione|Saremo in mezzo milione, contro negri forti della metà e male armati, senza aviazione. Loro muoiono a decine di migliaia. Noi facciamo ancora gli elenchi nominativi precisi delle vittime, tanto sono poche. E ciononostante gli eroi siamo noi. Personalmente, sento di aver fatto sforzi materiali e morali di maggior portata nella vita civile, senza che nessuno m'abbia detto niente<ref>Luciano Garibaldi, ''cit.'', p. 148.</ref>.}}
=== Club ===
==== Gli inizi ====
Tesserato a 9 anni con il [[Football Club Sochaux-Montbéliard|Sochaux]], nel [[2003]], a 16 anni, firma con la prima squadra (quindi giocatore più giovane della storia della [[Ligue 1]] a firmare un contratto professionistico) e viene valorizzato dall'allora allenatore [[Guy Lacombe]].<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/speciale/2008/estate-del-calcio/scheda_giocatori/m.html|titolo=Gli uomini-mercato|editore=repubblica.it|accesso=3 giugno 2014}}</ref> Il suo esordio con la prima squadra del [[FC Sochaux-Montbéliard|Sochaux]] fu il 7 agosto [[2004]], in casa contro l'[[Athletic Club Ajaccien|Ajaccio]] (1-0). Nei due campionati disputati con la squadra di [[Sochaux]] giocò 55 partite segnando 7 gol (quattro nel primo campionato, tre nel secondo).
 
Al rientro dall'[[Africa]] trova lavoro presso la società idroelettrica "Comacina", ottiene il diploma di ragioniere alle scuole serali e si iscrive alla facoltà di Economia e Commercio, riuscendo a superare con successo alcuni esami. Durante il [[Seconda guerra mondiale|conflitto mondiale]] viene inviato sul [[Fronte orientale (1941-1945)|fronte russo]] come capitano del [[Genio militare|Genio]]. Qui tenta, senza riuscirci, di formare una banda partigiana antifascista con dei commilitoni. Rientra in Italia con gli ultimi contingenti il 26 luglio 1943 ed il [[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|giorno dell'armistizio]] è a [[Como]] in licenza.
A diciassette anni e otto mesi, il 22 gennaio [[2005]], segnò in sette minuti una tripletta al [[Football Club des Girondins de Bordeaux|Bordeaux]], diventando il giocatore più giovane in assoluto ad aver segnato una tripletta della [[Ligue 1]].<ref>{{cita web|url=http://web.archive.org/web/20090219000732/http://news.kataweb.it/item/483917/calcio-roma-menez-sbarca-a-fiumicino-domani-l-annuncio|titolo=Calcio, Roma: Ménez sbarca a Fiumicino, domani l'annuncio|editore=news.kataweb.it|data=27 agosto 2008|accesso=3 giugno 2014}}</ref>
 
=== Canali comandante partigiano ===
Nell'estate del [[2006]] viene tesserato dal [[Association Sportive de Monaco Football Club|Monaco]], con cui segna 7 reti. Anche nella stagione seguente si conferma uno dei talenti del campionato francese. Su di lui si è espresso [[Zinedine Zidane]] su [[SKY Sport24]]: «È un bravo giocatore, però deve giocare, perché per me è un talento: è giovane, è un po' come [[Antonio Cassano|Cassano]], però bisogna farlo giocare, non devi "prendergli" la testa».<ref>{{cita web|url=http://www.legasuprema.com/web/component/joomleague/?func=showPlayer&p=7&pid=578|titolo=Jérémy Ménez|editore=legasuprema.com|accesso=3 giugno 2014}}</ref>
Canali aderisce al [[Partito Comunista Italiano|PCI]] di cui diventerà nel settembre 1943 rappresentante del partito nel [[CLN]] comasco, nel giugno 1944 Capo della Giunta militare del [[Corpo volontari della libertà|CVL]] e responsabile militare provinciale all'interno del movimento resistenziale, di cui sarà il principale organizzatore, dimostrando straordinarie doti politiche e militari. Assumendo il nome di battaglia di ''"Capitano Neri"''; insieme a Luigi Clerici, Elio Zampiero, Pietro Terzi, Renato Morandi fonda la [[52ª Brigata Garibaldi "Luigi Clerici"|52ª Brigata Garibaldi]]. Quando Luigi Clerici viene arrestato e ucciso dai fascisti, Canali ne assume il comando, aggiungendo al nome della formazione quello del compagno ucciso.
 
Il 27 settembre 1943 sposa Giovanna Martinelli e ha una figlia, Luisella. Il 4 agosto 1944 viene nominato comandante di Brigata, nel settembre 1944 vice comandante del Raggruppamento Divisioni Brigate d'assalto Garibaldi Lombardia del Comasco e della bassa Valtellina, il mese successivo comandante della 1ª Divisione Garibaldi che si trovava in una grave crisi organizzativa e in seguito vice comandante del Raggruppamento lombardo Divisioni d'assalto Garibaldi.
==== Roma ====
[[File:J Menez.jpg|thumb|left|100px|Jérémy Ménez ai tempi della [[AS Roma|Roma]].]]
Il 28 agosto [[2008]] viene acquistato ufficialmente dalla [[AS Roma|Roma]] per 10,5 milioni di [[euro]], più un bonus di 1,5 milioni di euro in caso di qualificazione della Roma alla [[UEFA Champions League]] per le stagioni 2008/09 o 2009/10 o 2010/11.<ref>{{cita web|url=http://www.forza-roma.com/2837/ufficiale-acquisizione-delle-prestazioni-di-jeremy-menez|titolo=Acquisizione delle prestazioni di Jeremy Menez|editore=forza-roma.com|data=28 agosto 2008|accesso=3 giugno 2014}}</ref> Indossa la maglia numero 24 ed esordisce ufficialmente nella [[Serie A]] italiana il 31 agosto, nella gara casalinga contro il [[SSC Napoli|Napoli]] (1-1).
 
Nel settembre 1944, il comando [[Brigate Garibaldi|garibaldino]] di [[Milano]] gli affianca la staffetta [[Giuseppina Tuissi]] ''"Gianna"'' per i collegamenti tra i reparti<ref>I due vengono definiti "amanti" o "legati sentimentalmente" dalla letteratura. Ma, dalle testimonianze dei compagni che hanno vissuto con loro raccolte dallo storico Giorgio Cavalleri, oltre la certa simpatia e stima che si era creata tra loro, non è mai stato manifestato un comportamento che potesse far supporre che i due fossero amanti. Cfr.: Giorgio Cavalleri, ''Ombre sul lago'', Edizioni Arterigere, 2007, pag 82.</ref>. ''"Neri"'' e la Tuissi sono arrestati il 7 gennaio [[1945]], alla vigilia di un'importante e delicata missione a [[Lugano]], a Villa di [[Lezzeno]] dagli uomini della 11ª [[Brigate Nere|Brigata Nera]] "Cesare Rodini", portati in carcere a [[Como]] e crudelmente torturati<ref>Nell'ottobre 1946, la Corte d'Assise di Como recita in un processo contro aguzzini fascisti: "Le torture che indubbiamente raggiungono il diapason dell'efferatezza appaiono soltanto quelle inflitte al capo partigiano luigi Canali e alla sua compagna Tuissi "Gianna", v. Giorgio Cavalleri, ''Ombre sul lago'', p. 89.</ref>. Successivamente il ''capitano Neri'' riesce a fuggire dal carcere di Como-Borghi e ''"Gianna"'' è rilasciata. In seguito alla fuga, [[Paolo Porta]], con lo scopo di screditarlo presso il Comando delle Brigate Garibaldi, farà circolare la voce del suo tradimento<ref>Vittorio Roncacci, ''cit'', p 91.</ref>.
Il 6 dicembre [[2008]] segna il suo primo gol in Serie A, risultando determinante nel successo della Roma per 1-0 in casa del [[Associazione Calcio ChievoVerona|Chievo]], con un destro al volo dal vertice dell'area di rigore.
La stagione è abbastanza sottotono, ma nelle ultime 2 partite di campionato sigla 2 gol di pregevole fattura: del momentaneo 1-2 nella gara contro il [[Milan]] e il gol del momentaneo 1-1 contro il [[Torino Football Club|Torino]].
 
Il 25 febbraio [[1945]], in un retrobottega milanese, si riunisce un tribunale del popolo istituito dalla delegazione per la [[Lombardia]] del comando generale delle Brigate Garibaldi e presieduto da Amerigo Clocchiatti ''"Ugo"''. Pietro Vergani ''"Fabio"'' assume il ruolo di pubblico accusatore dei due partigiani, in un sommario processo e viene emessa una sentenza di condanna a morte per tradimento. I garibaldini comaschi però, conoscendo il loro capitano e la sua staffetta, non sono dell'idea di rendere esecutiva la condanna, tanto che i due, dopo diverse peripezie, ritornano il 21 aprile tra i compagni di lotta che li accolgono e, poiché il grado di [[capitano]] era stato assunto da [[Pier Luigi Bellini delle Stelle]] ''"Pedro"'', nominano Luigi Canali [[Capo di stato maggiore]] della [[52ª Brigata Garibaldi "Luigi Clerici"|52ª Brigata]], carica del tutto inusuale tra le [[brigate Garibaldi]]. Al Comando generale non resta che prenderne atto.
In estate prende il numero 93, sostituito però con il 94 che rappresenta la [[banlieue]] da dove proviene.<ref>{{cita web|url=http://www.goal.com/it/news/2/serie-a/2009/08/20/1450594/menez-resto-a-roma-e-vi-far%C3%B2-vedere-chi-sono-davvero|editore=goal.com|titolo=Menez: «Resto a Roma e vi farò vedere chi sono davvero»|data=20 agosto 2009|accesso=3 giugno 2014}}</ref>
 
=== Arresto e uccisione di Mussolini e di Clara Petacci ===
Segna il suo primo gol in [[Europa]] con la maglia giallorossa nella sfida di ritorno del terzo turno preliminare di [[Europa League]] in casa del [[KAA Gent|Gent]], finita per 1-7.<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttosport.com/calcio/europa_league/2009/08/06-36088/Totti+e+De+Rossi+show%3A+la+Roma+schianta+il+Gent+7-1|titolo=Totti e De Rossi show: la Roma schianta il Gent 7-1|editore=tuttosport.com|data=6 agosto 2009|accesso=3 giugno 2014}}</ref>
{{Vedi anche|Morte di Benito Mussolini}}
Si ripete il 20 agosto nel quarto turno preliminare di [[Europa League]] sempre in trasferta,questa volta in casa del [[Mestský Futbalový Klub Košice|Kosice]], nella partita terminata 3-3, e poi nella partita di ritorno a Roma, il 27 agosto vinta per 7-1.<ref>{{Cita web |url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Roma/27-08-2009/roma-501148952409.shtml |autore=Riccardo Pratesi |titolo=Roma, passeggiata in Coppa. Sette reti al Kosice |editore=[[La Gazzetta dello Sport]] |data=18 settembre 2009 |accesso=31 agosto 2014}}</ref>
==== L'arresto e la custodia di Mussolini ====
Segna il primo ed unico gol stagionale in [[Serie A]] contro il [[Milan]] il 18 ottobre.<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Milan/18-10-2009/milan-ribaltone-brasiliana-501666416391.shtml|titolo=Milan, ribaltone brasiliano: 2-1|data=18 settembre 2009|accesso=31 agosto 2014|editore=gazzetta.it}}</ref>
Il 27 aprile [[1945]], a [[Musso]], ''"Neri"'' partecipa alle delicate trattative con i comandanti di una colonna motorizzata tedesca in ritirata verso il nord, in quanto la forza del nucleo dei partigiani del posto di blocco è decisamente inferiore a quella dei tedeschi. Le trattative si concludono con un accordo: i tedeschi avrebbero potuto proseguire subordinatamente alla consegna dei fascisti al loro seguito, al successivo posto di blocco di [[Dongo (Italia)|Dongo]], dopo alcuni chilometri. Tra i catturati, il partigiano [[Urbano Lazzaro]] riconosce ed arresta [[Benito Mussolini]]; al suo seguito, l'amante [[Claretta Petacci]] e sei ministri della [[Repubblica di Salò]], oltre a numerose altre personalità.
Il 3 novembre [[2010]] torna al gol dopo più di un anno nella gara di [[UEFA Champions League|Champions League]] contro il [[Football Club Basilea|Basilea]] sbloccando il risultato.<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Roma/03-11-2010/roma-finalmente-totti-711689151313.shtml|titolo=Roma, finalmente Totti Il Basilea è domato 3-2|data=3 novembre 2010|accesso=31 agosto 2014|editore=gazzetta.it}}</ref> Il 20 novembre 2010 realizza un gol contro l'[[Udinese Calcio|Udinese]], liberandosi di due difensori e piazzando il pallone sul secondo palo, il primo in campionato della stagione 2010-2011.<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Roma/20-11-2010/menez-illumina-olimpico-711882480380.shtml|titolo=Ménez illumina l'Olimpico. Udinese battuta, Roma terza|data=20 novembre 2010|accesso=31 agosto 2014|editore=gazzetta.it}}</ref>
 
In attesa di decisioni in merito, e temendo per la sua incolumità, l'ex duce è trasferito nella caserma della [[Guardia di Finanza]] di [[Germasino]], un paesino sopra Dongo. Nello stesso tempo, i prigionieri rimasti a [[Dongo (Italia)|Dongo]], vengono interrogati e schedati dal ''"Capitano Neri"'' e separati in tre gruppi distinti: alcuni vengono trasferiti anch'essi a [[Germasino]], i ministri rimangono rinchiusi nei locali del municipio ed altri distribuiti nell'ex caserma del carabinieri ed in case private. ''"Gianna"'' esegue l'inventario di tutti gli ingenti [[Oro di Dongo|valori e beni, e documenti]] sequestrati ai componenti della colonna.
==== Paris Saint-Germain ====
[[File:Menez et Kombouaré.png|thumb|Ménez (a sinistra) viene sostituito dall'allenatore [[Antoine Kombouaré|Kombouaré]] durante una partita di campionato.|right|230x230px]]
Il 25 luglio [[2011]] passa a titolo definitivo ai francesi del [[Paris Saint-Germain Football Club|Paris Saint-Germain]] con cui firma un contratto triennale,<ref>{{Cita web|lingua=fr|url=http://www.psg.fr/fr/Article/003001/Article/54398/Matuidi-et-Menez-s-engagent-avec-le-PSG|titolo=Matuidi et Ménez s’engagent avec le PSG|data=25 luglio 2011|accesso=31 agosto 2014|editore=psg.fr}}</ref> per un importo di 8 milioni di [[euro]] più 1 milione di bonus in caso di qualificazione alla [[Champions League]].<ref>{{cita web |url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-07-25/menez-triennale-paris-saint-161219.shtml?uuid=AakfVDrD|autore=|titolo=Menez, triennale con il Paris Saint Germain|editore=[[Il Sole 24 ORE]]|data=25 giugno 2011|accesso=16 settembre 2014}}</ref> Il 18 agosto realizza il primo gol in assoluto con la maglia del Paris Saint-Germain nel play-off di andata di [[Europa League 2011-2012|Europa League]] contro il [[Differdange 03]]. Segna il suo primo gol in [[Ligue 1|campionato]] il 28 agosto nella vittoria esterna per 1-3 contro il [[Toulouse Football Club|Tolosa]].<ref>{{cita web |url=http://www.calciomercato.com/news/ligue-1-tolosa-psg-0-0-la-diretta-496390|autore=|titolo=Ligue 1: Psg, Menez si sblocca! Lille batte Marsiglia|editore=calciomercato.com]|data=28 agosto 2011|accesso=16 settembre 2014}}</ref> Conclude la prima stagione con 6 reti in campionato e 2 in Europa League.
 
Alle 23.30 Mussolini viene condotto in cella per la notte ma, all'1.00, viene svegliato e fatto salire su una vettura, con il capo fasciato per non essere riconosciuto. Di nuovo a Dongo, Mussolini è riunito alla Petacci, su richiesta di quest'ultima; poi, i due prigionieri sono fatti salire su due vetture, con a bordo anche ''"Pedro"'', il partigiano [[Michele Moretti]] ''"Pietro"'', il ''Capitano Neri'' e la [[Tuissi]] '"Gianna'" Sandrino<ref>Ferruccio Lanfranchi, ''Parla Sandrino uno dei cinque uomini che presero parte alla seconda esecuzione di Mussolini'', in: ''Corriere d'Informazione'', 22-23 ottobre 1945</ref> e condotti verso il basso lago.
Nella stagione 2012-2013 diventa uno dei punti fermi della rosa scelta da [[Carlo Ancelotti]]. Il primo gol stagionale arriva il 22 settembre 2012 sul campo del [[Sporting Club de Bastia|Bastia]] nella vittoria per 4-0, mentre il primo gol europeo lo firma il 24 ottobre 2012 in occasione della vittoria esterna sul campo della Dinamo Zagabria per 2-0. Il 12 maggio 2013 vince la [[Ligue 1 2013-2014|Ligue 1]] con la squadra parigina, nonché il suo primo trofeo della carriera.<ref>{{cita web |url=http://www.gazzetta.it/Calcio_Estero/Ligue1/26-05-2013/psg-chiude-bellezza-ibrahimovic-mr-30-gol-lione-preliminari-champions-20461851278.shtml |autore=Alessandro Grandesso |titolo=Il Psg chiude in bellezza: Ibrahimovic è Mr. 30 gol. Lione ai preliminari di Champions |editore=[[La Gazzetta dello Sport]] |data=26 maggio 2013 |accesso=29 maggio 2013}}</ref>
 
''Neri'', d'accordo con Moretti, è del parere di trasferire Mussolini in una baita a [[Brunate]], sopra Como, per consegnarlo alle forze alleate inglesi cui aveva avuto riparo durante la fuga dal carcere<ref> Franco Servello Luciano Garibaldi 'PERCHè UCCISERO MUSSOLINI E CLARETTA'</ref>. Giunti a [[Brienno]], tuttavia, ci si rende conto che è troppo rischioso procedere oltre<ref>Giorgio Cavalleri, Franco Giannantoni e Mario J. Cerighino, ''cit.'', pp. 57-58</ref>. L'intenzione di ''"Pedro"'' è invece di porre in salvo Mussolini, essendo stato contattato dal tenente colonnello Sardagna, rappresentante del CVL a Como - su ordine del comandante generale [[Raffaele Cadorna Junior|Raffaele Cadorna]] - che aveva predisposto un traghettamento del prigioniero dal molo di [[Moltrasio]] sino alla villa superprotetta sul [[Lago di Como]] dell'industriale Remo Cademartori. ''"Pedro"'' riesce quindi a convincere il gruppo a dirigersi verso Moltrasio ma, giunti sul molo, non viene rinvenuta nessuna imbarcazione<ref>Giorgio Cavalleri, Franco Giannantoni e Mario J. Cerighino, ''cit.'', pp. 56-57</ref>.
Inizia la stagione 2013-2014 vincendo il [[Trophée des Champions|Trophee des Champions]] ai danni del [[Girondins de Bordeaux|Bordeaux]] per 2-1 grazie a un gol nel finale di [[Alex Rodrigo Dias da Costa|Alex]] al 93º minuto di gioco. Il primo gol della stagione lo segna il 1º novembre 2013 alla 12ª giornata in occasione della sfida interna contro il [[Football Club Lorient-Bretagne Sud|Lorient]].
 
Intorno alle ore 3.00 di notte del 28 aprile, Mussolini e la Petacci sono quindi fatti scendere ed alloggiare a [[Bonzanigo]], una frazione di [[Mezzegra]], presso una famiglia di conoscenti di lunga data del ''Capitano Neri'' (casa De Maria) e di cui il capo partigiano si fida ciecamente<ref>Successivamente Alice Canali, sorella del Neri, spiegò così la decisione del fratello: “Lia De Maria era nostra sorella di latte. Avevamo avuto la stessa balia. Mio fratello sapeva di potersi fidare ciecamente di lei e del marito” Cfr. Luciano Garibaldi, ''cit.'', p. 163</ref>. Due partigiani sono incaricati del piantonamento notturno.
==== Milan ====
In scadenza di contratto con i parigini, viene tesserato a costo zero dal [[AC Milan|Milan]] e il 14 giugno [[2014]] firma un contratto valido fino al 30 giugno [[2017]].<ref>{{Cita web|url=http://www.acmilan.com/it/news/breaking_news_show/60218|titolo=AC Milan comunicato ufficiale|editore=acmilan.com|data=14 giugno 2014|accesso=1º luglio 2014}}</ref> L'11 luglio, durante la sua prima conferenza stampa, annuncia che il suo numero di maglia sarà l'87, ma in seguito decide di cambiarlo con il 7, lasciato libero dal partente [[Robinho]]. Il 31 agosto seguente, nel debutto vittorioso contro la [[Società Sportiva Lazio|Lazio]] (3-1), segna il suo primo gol con la nuova maglia, su calcio di rigore.<ref>{{cita web |url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/31-08-2014/milan-lazio-3-1-gol-honda-muntari-menez-autorete-alex-90313660861.shtml |autore=Gaetano De Stefano |titolo=Milan-Lazio 3-1: gol di Honda, Muntari, Menez e autorete di Alex |editore=[[La Gazzetta dello Sport]] |data=31 agosto 2014 |accesso=31 agosto 2014}}</ref> Si ripete nella giornata successiva, realizzando la sua prima doppietta in rossonero con uno dei due gol realizzato con uno splendido colpo di tacco a beffare il portiere [[Antonio Mirante]], nella rocambolesca vittoria per 5-4 sul campo del [[Parma Football Club|Parma]].<ref>{{cita web |url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Parma/14-09-2014/parma-milan-4-5-menez-bonaventura-cassano-90452743161.shtm |autore=Alessandra Gozzini |titolo=Parma-Milan 4-5, Menez fa due gol e la differenza |editore=[[La Gazzetta dello Sport]] |data=14 settembre 2014 |accesso=14 settembre 2014}}</ref> Conclude il girone d'andata, che l'ha visto trascinatore della squadra milanese, con 9 gol (in oltre 11 stagioni da calciatore professionista, non ne aveva mai segnati più di 7).
 
==== La fucilazione ====
Il 27 gennaio [[2015]] esordisce in [[Coppa Italia]] con la maglia del Milan, nella sconfitta per 0-1 contro la [[Società Sportiva Lazio|Lazio]]. Il 1º febbraio, grazie alla doppietta realizzata contro il [[Società Sportiva Dilettantistica Parma Calcio 1913|Parma]], supera il suo record personale di marcature segnate in carriera in un solo campionato. Il 29 aprile viene espulso nella partita persa per 1-3 contro il [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]] a [[Stadio Giuseppe Meazza|San Siro]], nonostante fosse stato il compagno di squadra [[Philippe Mexes]] a commettere fallo. Viene squalificato dal giudice sportivo per quattro giornate, a causa delle frasi ingiuriose rivolte all'arbitro in seguito all'espulsione. Conclude la sua stagione con 16 reti in 33 presenze, suo record personale. A metà luglio scopre di avere un'ernia alla schiena ed è costretto ad operarsi saltando così tutto il girone d'andata del campionato italiano.
Alle 14.10 del 28 aprile, l'ufficiale del comando generale del [[Corpo volontari della libertà|CVL]], [[Luigi Longo]] ''colonello Valerio'', e l'ispettore del comando generale delle Brigate Garibaldi, [[Aldo Lampredi]] ''Guido'', giungono a Dongo, con il supporto di quattordici partigiani,<ref>Si trattava di partigiani provenienti dall'[[Oltrepò Pavese]], appartenenti alle brigate "Crespi" e "Capettini" giunti a Milano la mattina del 27 aprile. Vedi [http://lombardia.anpi.it/voghera/matres/materresist2000.pdf [[Paolo Murialdi]],''Prima e dopo la fucilazione di Mussolini'', Materiale resistente, ANPI Sezione di Voghera, Aprile 2000 ]</ref> agli ordini del comandante [[Alfredo Mordini]] ''"Riccardo"'', ispettore politico della 3ª Divisione Garibaldi-Lombardia "Aliotta", e di Orfeo Landini ''"Piero"''.
 
A Dongo ''"Valerio"'' si incontra con il comandante Pier Luigi Bellini delle Stelle comunicandogli di aver avuto l'ordine di fucilare Mussolini e gli altri prigionieri dal partito comunista PCI. Dopo aver preso visione delle credenziali, e ritenendole sufficienti, ''"Pedro"'' - presenti ''Neri'' e Moretti - gli rilascia il suo consenso<ref>Ai fini di tale decisione, fu decisiva l'esibizione, da parte di Longo, del lasciapassare in lingua inglese, rilasciato dall'agente americano Emilio Daddario. Cfr.: Giorgio Cavalleri, Franco Giannantoni e Mario J. Cerighino, ''cit.'', pp. 69-70</ref>.
Il suo ritorno in Serie A avviene il 14 febbraio del [[2016]] allo stadio San Siro, nella partita vinta per 2-1 dai rossoneri contro il Genoa.
 
Alle 15.15 Longo si muove da Dongo con una ''[[Fiat 1100]]'' nera verso [[Mezzegra]], distante 21&nbsp;km, più a sud, dove - in frazione [[Bonzanigo]] - l'ex dittatore è prigioniero. Sono con lui Aldo Lampredi ''"Guido"'' e Michele Moretti ''“Gatti”'', che conosceva il luogo essendoci già stato la notte prima. Secondo la descrizione dei fatti data da Longo,<ref>''In nome del popolo italiano'', Teti Stampa, Milano, 1975</ref> sostanzialmente confermata dal memoriale di Aldo Lampredi, consegnato nel [[1972]] e pubblicato su "[[l'Unità]]" nel [[1996]], ''Valerio'' sarebbe stato l'unico esecutore della fucilazione, alle ore 16.00-16.30 del 28 aprile [[1945]], davanti al cancello di Villa Belmonte, in località [[Giulino di Mezzegra]].
Gioca la sua prima partita da titolare il 1 Marzo 2016 allo stadio di San Siro, nella semifinale di coppa italia contro l'Alessandria, vinta 5-0 dai rossoneri, in cui sigla la sua prima doppietta della stagione.
 
Longo avrebbe scaricato sull'ex capo del fascismo e sulla Petacci una raffica mortale con il mitra di Michele Moretti – essendosi la sua arma inceppata – e poi inflitto un colpo di grazia sul corpo di Mussolini con la pistola (presumibilmente quella del Lampredi). Nel [[2009]], tuttavia, i ricercatori Cavalleri, Giannantoni e Cereghino, effettuarono un attento esame dei documenti dei servizi segreti americani degli anni 1945 e 1946, desecretati dall'amministrazione [[Bill Clinton|Clinton]]. Da tale esame è emerso un rapporto datato 30 maggio [[1945]] dell'agente dell'[[Office of Strategic Services|OSS]] Valerian Lada-Mokarski, che riferisce una differente versione di fatti, compreso un determinante ruolo rivestito dal ''"Capitano Neri".''
=== Nazionale ===
[[File:J.Ménez Euro 2012.jpg|thumb|left|upright=1.4|200px|Ménez contrastato da [[Jevhen Selin|Selin]] durante l'[[Campionato europeo di calcio 2012|Europeo 2012]].]]
 
Secondo il rapporto dell'agente segreto statunitense, infatti, la fucilazione sarebbe stata effettuata nel medesimo luogo e alla medesima ora, ma da tre uomini: un "capo partigiano" (secondo gli autori: Aldo Lampredi), un uomo in vestito civile (Walter Audisio), e un uomo in divisa da partigiano, (Michele Moretti). I colpi sparati dal "civile", armato di revolver, avrebbero raggiunto obliquamente Mussolini sulla schiena e, subito dopo, l'uomo in divisa da partigiano gli avrebbe sparato direttamente al petto con un mitra. Poi sarebbe stata la volta della Petacci, raggiunta da diversi colpi al petto. Il rapporto conclude che, in un secondo momento, sarebbe intervenuto un partigiano locale, che gli autori identificano proprio in Luigi Canali, il quale, dopo esser stato fatto avvicinare dal "capo partigiano", avrebbe scaricato due ultimi colpi con la sua pistola sul corpo del duce, che era ancora vivo<ref>Giorgio Cavalleri, Franco Giannantoni, Mario J. Cerighino, ''cit.'', pp. 205-210</ref>.
Esordisce con la [[Nazionale di calcio della Francia|Francia]] l'11 agosto [[2010]], in un'amichevole contro la [[Nazionale di calcio della Norvegia|Norvegia]].<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/notizie-ultima-ora/Atri_sport/Amichevole-Norvegia-Francia-1/11-08-2010/2-A_000124745.shtml|titolo=Amichevole Norvegia-Francia 2-1|editore=Gazzetta.it|data=11 agosto 2010}}</ref> Il 5 giugno [[2012]] realizza il primo gol in Nazionale, nella gara vinta per 4-0 sull'[[Nazionale di calcio dell'Estonia|Estonia]].<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/notizie-ultima-ora/Calcio/Francia-Estonia-doppietta-Benzema/05-06-2012/2-A_001659147.shtml|titolo=Francia 4-0 ad Estonia, doppietta Benzema|editore=Gazzetta.it|data=5 giugno 2012}}</ref>
 
Il rapporto conferma la presenza di Luigi Canali a Giulino di Mezzegra all'ora della fucilazione, così come dichiarato dal comandante ''"Pedro"'' in un'intervista al [[Corriere Lombardo]] del 1945<ref>Pierluigi Baima Bollone, ''Le ultime ore di Mussolini'', Mondadori, Milano, 2005, p. 145</ref>; spiega inoltre la laconica risposta data dallo stesso ''Neri'', alle ore 18.30 del 28 aprile, alla domanda postagli da Oscar Sforni e Cosimo De Angelis su come fosse finito Mussolini: "Male!"<ref>Pierluigi Baima Bollone, ''cit.'', p. 158</ref>.
Partecipa agli [[Campionato europeo di calcio 2012|Europei]] in [[Ucraina]] e [[Polonia]], segnando contro gli [[Nazionale di calcio dell'Ucraina|ucraini]] nella fase a gironi.<ref>{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Europei/2012/15-06-2012/menez-croce-delizia-francia-c-ucraina-ko--911543073955.shtml|titolo=Menez, croce e delizia La Francia c'è, Ucraina k.o.|autore=Emiliano Pozzoni|editore=Gazzetta.it|data=15 giugno 2012}}</ref>
 
==== La versione dello storico Alessandro Zanella ====
== Statistiche ==
Nel [[1993]] lo storico Alessandro Zanella sostenne che la duplice uccisione di Benito Mussolini e di Clara Petacci sia avvenuta intorno alle ore 5.30 del 28 aprile, in casa De Maria, ad opera di Luigi Canali ''"Neri"'', Michele Moretti ''"Gatti"'' e Giuseppe Frangi ''"Lino"''<ref>Alessandro Zanella, ''L'ora di Dongo'', Rusconi, 1993</ref>. Tale versione è frutto dell'attestazione del prof. Cattabeni, in sede di necroscopia del cadavere di Mussolini, in data 30 aprile [[1945]], relativa all'assenza di residui di cibo nel suo stomaco<ref>''Verbale della necroscopia n. 7241 dell'Obitorio comunale di Milano del 30 aprile 1945''</ref>; da ciò la deduzione di Zanella che il duplice omicidio si sia verificato in orario antimeridiano e non nel pomeriggio.
=== Presenze e reti nei club ===
''Statistiche aggiornate al 1 marzo 2016.''
 
L'ipotesi è inoltre avvalorata da uno studio prodotto dal dr. Aldo Alessiani, medico giudiziario della magistratura di Roma, nel quale si attesta, in base all'esame delle foto scattate dalle ore 11.00 alle 14.00 circa del 29 aprile sui cadaveri appesi al traliccio di [[Piazzale Loreto]], che Mussolini e la Petacci fossero morti da circa trentasei ore, e cioè ben prima delle ore 16.00 del 28 aprile 1945<ref>Intorno alle 5.30 di mattina. Cfr. Aldo Alessiani, ''Il teorema del verbale n. 7241'', Roma, 1990 [http://www.larchivio.com/xoom/alessiani.htm]</ref>. Tuttavia nel 2005 Pierluigi Baima Bollone, ordinario di Medicina legale nell'Università di Torino, effettuò un riesame della necroscopia del 1945 sul cadavere dell'ex duce, e uno studio computerizzato sulle fotografie e sulle riprese cinematografiche dei corpi sospesi al traliccio di Piazzale Loreto e sul tavolo dell'obitorio di [[Milano]], sulle armi impiegate e i bossoli rinvenuti, nonché sulle cartelle cliniche di Mussolini in vita.
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!colspan="3"|Coppe continentali
!colspan="3"|Altre coppe
!colspan="2"|Totale
 
Tale indagine ha condotto l'anatomopatologo torinese ad affermare che la circostanza della mancanza di cibo nello stomaco di Mussolini non sia determinante in rapporto alla individuazione dell'orario dell'uccisione, in quanto risulta senza ombra di dubbio che il capo del fascismo fosse sofferente di ulcera ed osservasse da anni una dieta tale da permettere al suo stomaco di svuotarsi del cibo in un paio d'ore circa. Inoltre il docente universitario smentisce lo studio del dr. Alessiani – e l'ipotesi Zanella del 1993 - sostenendo che al momento dello scatto delle foto e delle riprese in Piazzale Loreto, la rigidità del corpo dell'ex duce fosse ancora nella fase iniziale, a dimostrazione di un orario del decesso non anteriore alle 16.00-16.30 del giorno precedente, coincidente con quello della versione ufficiale fornita da [[Luigi Longo]]<ref>Pierluigi Baima Bollone, ''cit.'', pp. 219-220</ref> e risultante dal rapporto dell'agente dell'OSS, Lada-Mokarski.
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|| 2003-2004 ||rowspan=3| {{Bandiera|FRA}} [[FC Sochaux-Montbéliard|Sochaux]] || [[Ligue 1 2003-2004|L1]] || 0 || 0 || [[Coppa di Francia 2003-2004|CF]]+[[Coupe de la Ligue 2003-2004|CLF]] || 0 || 0 || [[Coppa UEFA 2003-2004|CU]] || 0 || 0 || - || - || - || 0 || 0
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|| [[Associazione Sportiva Roma 2008-2009|2008-2009]] ||rowspan=3| {{Bandiera|ITA}} [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] || [[Serie A 2008-2009|A]] || 29 || 4 || [[Coppa Italia 2008-2009|CI]] || 2 || 0 || [[UEFA Champions League 2008-2009|UCL]] || 3 || 0 || [[Supercoppa italiana di calcio 2008|SI]] || 0 || 0 || 34 || 4
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|-
!colspan="3"|Totale Roma || 84 || 7 || || 10 || 0 || || 18 || 5 || || 1 || 0 || 113 || 12
|-
|| [[Paris Saint-Germain Football Club 2011-2012|2011-2012]] ||rowspan=3| {{Bandiera|FRA}} [[Paris Saint-Germain Football Club|Paris SG]] || [[Ligue 1 2011-2012|L1]] || 33 || 7 || [[Coppa di Francia 2011-2012|CF]]+[[Coupe de la Ligue 2011-2012|CdL]] || 3+1 || 0 || [[UEFA Europa League 2011-2012|UEL]] || 5 || 2 || - || - || - || 42 || 9
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|| [[Paris Saint-Germain Football Club 2013-2014|2013-2014]] || [[Ligue 1 2013-2014|L1]] || 16 || 2 || [[Coppa di Francia 2013-2014|CF]]+[[Coupe de la Ligue 2013-2014|CdL]] || 3+2 || 0 || [[UEFA Champions League 2013-2014|UCL]] || 4 || 0 || [[Supercoppa di Francia 2013|SF]] || 0 || 0 || 26 || 2
|-
!colspan="3"|Totale Paris SG || 79 || 14 || || 14 || 1 || || 16 || 4 || || 0 || 0 || 109 || 19
|-
|| [[Associazione Calcio Milan 2014-2015|2014-2015]] || rowspan=2|{{Bandiera|ITA}} [[Associazione Calcio Milan|Milan]] || [[Serie A 2014-2015|A]] || 33 || 16 || [[Coppa Italia 2014-2015|CI]] || 1 || 0 || - || - || - || - || - || - || 34 || 16
|-
|| [[Associazione Calcio Milan 2015-2016|2015-2016]] || [[Serie A 2015-2016|A]] || 2 || 0 || [[Coppa Italia 2015-2016|CI]] || 2 || 2 || - || - || - || - || - || - || 4 || 2
|-
!colspan="3"|Totale Milan || 35 || 16 || || 3 || 2 || || - || - || || - || - || 38 ||18
|-
!colspan="3"|Totale carriera || 310 || 58 |||| 41 || 4 |||| 40 || 9 |||| 1 || 0 || 392 || 71
|}
 
=== Scomparsa del “Capitano Neri” ===
=== Cronologia presenze e reti in Nazionale ===
Nel tardo pomeriggio del 28 aprile 1945 Canali firma un ordine di consegna temporaneo di tutti i beni recuperati tra quelli in possesso di Mussolini e i gerarchi al momento della cattura (cosiddetto “[[oro di Dongo]]”) ed inventariati dalla Tuissi, alla Federazione comunista di Como; si oppone con durezza ad un piano, avanzato da alcuni elementi comunisti, di far cadere in un agguato il camion con il carico dei beni – causando l'uccisione dei partigiani di scorta&nbsp;– per incamerare l'intera fortuna al PCI<ref>Luciano Garibaldi, ''cit.'', pp. 164-166</ref>. Il responsabile della Federazione di Como è [[Dante Gorreri]]; l'utilizzazione fatta di tali valori è tuttora oggetto di congetture. La sera del 6 maggio [[1945]] ''"Neri"'' confida alla madre di aver ancora ''“una missione da compiere”''. La mattina seguente esce di buon ora: non tornerà mai più, e il suo corpo non sarà ritrovato.
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=== Una serie misteriosa di delitti e un processo senza alcun esito ===
== Palmarès ==
Il 22 giugno successivo ''"Gianna"'' parte per Como, e porta con sé la ricevuta del "tesoro" che ha preteso dai capi del Pci la mattina del 29 aprile, dopo aver loro consegnato i pacchi di banconote, oro, monete e gioielli, dopo essere stata diffidata dall'intraprendere ricerche sulla fine dell'ex-comandante "Capitano Neri", nonché minacciata da Dante Gorreri e da Pietro Vergani, comandante delle formazioni garibaldine della [[Lombardia]], il 23 giugno accetta un passaggio da due "compagni" su una motocicletta rossa. I delinquenti le promettono di portarla a vedere il cadavere di Neri. Invece la conducono al Pizzo di Cernobbio e qui la uccidono, gettandone poi il corpo nel lago.<ref>Perché uccisero Mussolini e Claretta pp. 130</ref> Anche il suo corpo non sarà più ritrovato. Il 5 luglio riemerge invece dal lago il corpo di Anna Maria Bianchi, amica e confidente della Tuissi, annegata dopo essere stata torturata e ferita con due colpi di rivoltella. Lo stesso giorno è ritrovato anche il cadavere di uno dei custodi notturni di Mussolini e della Petacci, il partigiano Giuseppe Frangi, detto "Lino", mentre la notte successiva Michele Bianchi, padre di Anna Maria, è ucciso con due colpi alla nuca<ref>Pierluigi Baima Bollone, ''cit.'', pp. 111-112</ref>.
=== Club ===
* {{Calciopalm|Campionato francese|2}}
:Paris Saint-Germain: [[Ligue 1 2012-2013|2012-2013]], [[Ligue 1 2013-2014|2013-2014]]
* {{Calciopalm|Supercoppa di Francia|1}}
:Paris Saint-Germain: [[Supercoppa di Francia 2013|2013]]
* {{Calciopalm|Coppa di Lega francese|1}}
:Paris Saint-Germain: [[Coupe de la Ligue 2013-2014|2013-2014]]
 
Il 12 dicembre [[1949]] vengono rinviati a giudizio, tra gli altri: Dante Gorreri in qualità di mandante dell'omicidio del ''“Capitano Neri”'' e per aver preso in consegna il cosiddetto “oro di Dongo” e averlo successivamente fatto sparire; Pietro Vergani, per aver disposto l'uccisione del Canali per motivi di odio e di vendetta, e in qualità di mandante degli omicidi della Tuissi e della Bianchi; Domenico Gambaruto quale esecutore materiale dell'uccisione del ''“Capitano Neri”''; Maurizio Bernasconi ''"Mirko"'', per l'uccisione della ''"Gianna"''; Natale Negri ed Ennio Pasquali per quello della Bianchi. La pubblica accusa, peraltro, non è riuscita ad individuare gli autori dell'omicidio del Frangi e di Michele Bianchi<ref>Pierluigi Baima Bollone, ''cit.'', pp. 115-116</ref>.
=== Nazionale ===
 
* [[Campionato europeo di calcio Under-17|Campionato d'Europa Under-17]]: 1
Il 29 aprile [[1957]] si apre presso la [[Corte d'Assise]] di [[Padova]] il processo per la sparizione dell'"oro di Dongo" e i collegati delitti sopra riportati. Il 24 luglio successivo, uno dei giurati è ricoverato in ospedale e il processo è rinviato al 5 agosto. Tra le due date, il giurato ricoverato si "suicida" in ospedale e il processo è rinviato a nuovo ruolo. Non verrà più ripreso<ref>Luciano Garibaldi, ''cit.'', pp. 171-172</ref>.
:[[Campionato europeo di calcio Under-17 2004|2004]]
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Altri progettiBibliografia ==
* Filippo Andreani, La storia sbagliata, con cd audio, Nodolibri, Como, 2010, ISBN 978-88-7185-173-0
{{interprogetto|commons=Category:Jérémy Ménez}}
* Mirella Serri, Un amore partigiano. Storia di Gianna e Neri, eroi scomodi della Resistenza, Longanesi, 2014
* G. Cavalleri, ''Ombre sul lago. I drammatici eventi del Lario nella primavera-estate 1945'', Edizioni Arterigere, 2007.
* G. Cavalleri, F. Giannantoni, ''Gianna e Neri fra speculazioni e silenzi: la verità è nella sentenza degli anni '70: fu il PCI e non la Resistenza a volere la morte dei due partigiani garibaldini'', Arterigere, 2002.
* G. Cavalleri, F. Giannantoni, M. J. Cereghino, ''La fine. Gli ultimi giorni di Benito Mussolini nei documenti dei servizi segreti americani (1945-1946)'', Garzanti, 2009.
* R. Festorazzi, ''I veleni di Dongo, ovvero, Gli spettri della Resistenza'', il minotauro, 2004.
* F. Giannantoni, ''"Gianna" e "Neri": vita e morte di due partigiani comunisti: storia di un "tradimento" tra la fucilazione di Mussolini e l'oro di Dongo'', Mursia, 1992. Nuova edizione 2019 [https://www.mursia.com/index.php/it/storia/storia-contemporanea/seconda-guerra-mondiale/resistenza/gianna-e-neri-vita-e-morte-di-due-partigiani-comunisti-detail EAN 9788842560470]
* F. Giannantoni, ''L'ombra degli americani sulla Resistenza al confine tra Italia e Svizzera'', Edizioni Arterigere, 2007.
* U. Lazzaro, ''Dongo: mezzo secolo di menzogne'', A. Mondadori, 1993.
* V. Roncacci, ''La calma apparente del lago: Como e il Comasco tra guerra e guerra civile 1940-1945'', Macchione, 2003.
* A. Zanella, ''L'ora di Dongo'', Rusconi, 1993.
 
== Voci correlate ==
* [[Giuseppina Tuissi]]
* [[Enrico Caronti]]
* [[Morte di Mussolini]]
* [[Oro di Dongo]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web | 1 = http://www.italoeuropeo.it/fiera-dolce-vita-londra/giuseppina-tuissi-gianna-e-luigi-canali-capitano-neri-due-vittime-delloro-di-dongo/ | 2 = Giuseppina Tuissi (Gianna) e Luigi Canali (capitano Neri): due vittime dell’oro di Dongo | urlmorto = sì }}
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* {{cita web|https://antoniociancio.wordpress.com/2009/11/08/la-verita%E2%80%99-dei-servizi-segreti-americani-sulla-fucilazione-di-mussolini/|La verità dei servizi segreti americani sulla fucilazione di Mussolini}}
{{AIC|20334}}
* {{cita web|http://www.anpi.it/media/uploads/patria/2010/10/23-25_W.S..pdf|La vicenda del “Neri” e della “Gianna” due partigiani fatti sparire nel nulla}}
* {{UEFA|72715}}
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{{Nazionale francese europei 2012}}
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[[Categoria:Calciatori52ª dellaBrigata NazionaleGaribaldi francese"Luigi Clerici"|Canali, Luigi]]