Fara Filiorum Petri e Jona che visse nella balena: differenze tra le pagine

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{{Film
{{C|A maggio 2015 sono stati inseriti interi paragrafi pieni di informazioni irrilevanti o senza fonti o scritte in tono colloquiale. La voce in generale comunque non risponde agli standard richiesti da [[Wikipedia:Modello di voce/Comuni italiani]] nell'impostazione e nei contenuti.|Abruzzo|maggio 2015}}
|titolo italiano = Jona che visse nella balena
{{Divisione amministrativa
|immagine = Jona che visse nella balena.png
|Nome=Fara Filiorum Petri
|didascalia = Una scena del film
|Panorama=
|titolo originale =
|Didascalia=
|lingua originale =
|Bandiera=
|paese = [[Italia]]
|Voce bandiera=
|paese 2 = [[Francia]]
|Stemma=Fara Filiorum Petri-Stemma.png
|anno uscita = [[1993]]
|Voce stemma=
|genere = Drammatico
|Stato=ITA
|genere 2 = Biografico
|Grado amministrativo=3
|regista = [[Roberto Faenza]]
|Divisione amm grado 1=Abruzzo
|soggetto = tratto dal romanzo ''[[Anni d'infanzia]]'' di [[Jona Oberski]]
|Divisione amm grado 2=Chieti
|sceneggiatore = [[Roberto Faenza]], [[Hugh Fleetwood]], [[Joelle Mnouchkine]], [[Filippo Ottoni]]
|Amministratore locale=Camillo D'Onofrio <!-- qui il NOME DEL SINDACO, inserire prima il nome e poi il cognome SENZA titoli-->
|produttore = Elda Ferri, Jean Vigo International French Production - Focus Film in associazione con Raiuno
|Partito=[[lista civica]] Fara sostenibile
|attori = *[[Juliet Aubrey]]: Anna
|Data elezione=25/05/2014<!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
*[[Jean-Hugues Anglade]]: Max
|Data istituzione=
*[[Luke Petterson]]: Jona a 4 anni
|Latitudine gradi=42
*[[Jenner Del Vecchio]]: Jona a 7 anni
|Latitudine minuti=14
*[[Francesca De Sapio]]: Signora Daniel
|Latitudine secondi=54
*[[Djoko Rossich]]: Signor Daniel
|Latitudine NS=N
*[[Juliet Aubrey]]: Diora
|Longitudine gradi=14
|doppiatori italiani = *[[Mino Caprio]]: Max
|Longitudine minuti=11
*[[Ilaria Stagni]]: Jona
|Longitudine secondi=9
*[[Gianni Musy]]: Signor Daniel
|Longitudine EW=E
|fotografo = [[Jànos Kende]]
|Altitudine=227
|montatore = [[Nino Baragli]]
|Superficie=14.96
|effetti speciali =
|Note superficie=
|musicista = [[Ennio Morricone]]
|Abitanti=1936
|scenografo = [[Laszlo Gardonyi]], [[Maria Ivanova]]
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bil2010/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2014.
|costumista = [[Elisabetta Beraldo]]
|Aggiornamento abitanti=30-11-2014
|truccatore =
|Sottodivisioni=vedi [[Fara Filiorum Petri#Frazioni|lista]]
|sfondo =
|Divisioni confinanti=[[Bucchianico]], [[Casacanditella]], [[Pretoro]], [[Rapino]], [[Roccamontepiano]], [[San Martino sulla Marrucina]]
|Codice postale=66010
|Prefisso=[[0871]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=069030
|Codice catastale=D494
|Targa=CH
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=1511
|Diffusività=
|Nome abitanti=faresi
|Patrono=[[sant'Antonio abate]]
|Festivo=17 gennaio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map_of_comune_of_Fara_Filiorum_Petri_(province_of_Chieti,_region_Abruzzo,_Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Fara Filiorum Petri all'interno della provincia di Chieti
|Sito=http://www.comunefarafiliorumpetri.it
}}
 
''''' Jona che visse nella balena''''' è un film del [[1993]] di [[Roberto Faenza]], tratto dal [[romanzo]] [[autobiografia|autobiografico]] dello scrittore [[Jona Oberski]] intitolato ''[[Anni d'infanzia. Un bambino nei lager]]'' incentrato sul dramma dell'[[Olocausto]].
'''Fara Filiorum Petri''' è un [[comune italiano]] di 1.936 [[abitanti]] della [[provincia di Chieti]], nella [[Regioni d'Italia|regione]] [[Abruzzo]].
 
== Trama ==
È disteso in [[pianura]], nel cuore della [[Val di Foro]], con il nucleo del [[centro storico]] situato a ridosso di un piccolo ed isolato [[collina|colle]] circondato da tre fiumi: il [[Foro (fiume)|Foro]], la Vesola Sant'Angelo e la Vesola San Martino.
[[Jona Oberski|Jona]] è un bambino di quattro anni che vive ad [[Amsterdam]] prima dello scoppio della [[Seconda Guerra Mondiale]]. Nel 1940, dopo l'occupazione della città da parte dei tedeschi, viene deportato insieme ai suoi genitori dapprima nel [[Campo di concentramento di Westerbork]] e quindi in quello di [[Campo di concentramento di Bergen-Belsen|Bergen-Belsen]], dove trascorrerà l'intero periodo della guerra. A Bergen-Belsen vive in una baracca con la madre, mentre il padre è assegnato ad un altro settore del campo.
Il bambino subisce freddo, fame, paure, sofferenze, angherie anche da parte degli altri ragazzi. Sono rarissimi i casi in cui viene trattato con garbo: solo il cuoco, che dopo morirà, e il medico dell'ambulatorio sono gentili con lui. Il destino dei genitori di Jona è tragico: il padre muore per stenti e denutrizione. Negli ultimi giorni di guerra, Jona e la madre vengono evacuati dal campo a bordo di un treno che vagherà per giorni nel territorio tedesco prima di essere liberato dalla truppe sovietiche. La madre non si riprende dalle sofferenze subite; impazzisce per la morte del marito e muore in un ospedale, nei giorni seguenti alla liberazione. Jona torna ad Amsterdam dove viene adottato da una famiglia di amici della famiglia. Infine il film dice che Jona è ancora vivo e che fa lo scienziato.
 
== Riconoscimenti ==
Il [[toponimo]] di origine [[Longobardi|longobarda]], che significa "terra dei figli di Pietro", colloca la fondazione del comune al periodo della dominazione di tale popolazione germanica, tra il [[VI secolo|VI]] e l'[[VIII secolo|VIII secolo d.C]].
*[[David di Donatello 1993|1993]] - '''[[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]'''
**[[David di Donatello per il miglior regista|Miglior regia]] a [[Roberto Faenza]]
**[[David di Donatello per il miglior musicista|Migliore colonna sonora]] a [[Ennio Morricone]]
**[[David di Donatello per il miglior costumista|Migliori costumi]] a [[Elisabetta Beraldo]]
**Candidatura a [[David di Donatello per il miglior film|Miglior film]]
**Candidatura a [[David di Donatello per il miglior produttore|Miglior produttore]] a [[Elda Ferri]]
**Candidatura a [[David di Donatello per la migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]] a [[Roberto Faenza]] e [[Filippo Ottoni]]
**Candidatura a [[David di Donatello per il miglior montatore|Miglior montaggio]] a [[Nino Baragli]]
 
*[[Nastri d'argento 1994|1994]] - '''[[Nastro d'argento]]'''
Appartiene all'''Unione dei comuni della Valle del Foro'', di cui Fara rappresenta il capoluogo e la città più importante.<ref>[http://www.valledelforo.it/ valledelforo.it | Scopri la Valle tra la Majella e l'Adriatico<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
**Candidatura a [[Nastro d'argento al regista del miglior film|Regista del miglior film]] a [[Roberto Faenza]]
**Candidatura a [[Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]] a [[Roberto Faenza]]
**Candidatura a [[Nastro d'argento al miglior produttore|Miglior produttore]] a [[Elda Ferri]]
**Candidatura a [[Nastro d'argento alla migliore colonna sonora|Migliore colonna sonora]] a [[Ennio Morricone]]
 
*[[Globi d'oro 1993|1993]] - '''[[Globo d'oro]]'''
== Geografia fisica ==
**Candidatura a [[Globo d'oro al miglior film|Miglior film]] a [[Roberto Faenza]]
=== Territorio ===
**Candidatura a [[Globo d'oro alla miglior musica|Migliore musica]] a [[Ennio Morricone]]
Fara Filiorum Petri è situata nel [[cuore]] dell'Abruzzo, alle porte del [[Parco Nazionale della Majella]], immersa nel [[verde]] delle [[collina|colline]] e delle [[campagna|campagne]] coltivate. Il comune è posto ai piedi della [[Majella]], una delle montagne più alte dell'[[appennino]] italiano, con il [[Monte Amaro]] che tocca quota 2793&nbsp;m. L'[[altitudine]] del centro storico, alla casa comunale, è di 227&nbsp;m (ma si toccano i 438&nbsp;m nella frazione Colli e i 135&nbsp;m nella frazione Piane, per un'escursione altimetrica di 303&nbsp;m).
 
*[[1994]] - '''[[Ciak d'oro]]'''
Il paese è solcato da 3 fiumi: il [[Foro (fiume)|fiume Foro]], nascente a [[Pretoro]], che dà il nome alla [[Val di Foro]], di cui Fara Filiorum Petri è il centro principale, la Vesola Sant'Angelo, nascente da [[Roccamontepiano]], che finisce con l'affluire nel fiume Foro presso la frazione Giardino, e la Vesola San Martino, nascente da [[Guardiagrele]], che finisce con l'affluire nel fiume Foro nella frazione Giardino.
**[[Ciak d'oro|Miglior montaggio]] a [[Nino Baragli]]
Nella frazione Piane e nella frazione Madonna del Ponte, entrambe poste nella prima [[cintura]] del centro, sono inoltre presenti due [[lago|laghi]] (di origine artificiale), ricchi di [[fauna ittica italiana|fauna ittica]], costruiti con alcuni [[argine|argini]] posti al fiume Foro.
**Candidatura a [[Ciak d'oro|Migliore sceneggiatura]] a [[Roberto Faenza]] e [[Filippo Ottoni]]
**Candidatura a [[Ciak d'oro|Migliori costumi]] a [[Elisabetta Beraldo]]
 
* Premio UNICEF
Di particolare importanza geologica e turistica sono i [[Calanchi]], osservabili sul dorsale nord della frazione Colli, formazioni geologiche di [[argilla]] sul modello dei ''[[canyon]]'' americani, ossia a spigoli molto vivi e brulli, particolarmente caratteristici e per questo di notevole interesse turistico e scientifico, soprattutto idrogeologico.
* [[Efebo d'oro]] [[1993]]
 
==Voci correlate==
Il centro abitato è situato a circa 20&nbsp;km da importanti località balneari quali [[Francavilla al Mare]] ed [[Ortona]] e dal capoluogo di provincia [[Chieti]]. Altresì è possibile, percorrendo solamente 10–15&nbsp;km, trovarsi in importanti località [[montagna|montane]] e [[sci]]istiche, rispettivamente Bocca di Valle ([[Guardiagrele]]) e Passo Lanciano ([[Pretoro]]).
* [[Film sull'Olocausto]]
 
* [[Bambini dell'Olocausto]]
=== Clima ===
* [[Jona Oberski]]
Il [[clima]] si può definire [[clima mediterraneo|mediterraneo]] di tipo temperato-collinare, anche se notevoli sono l'influsso mitigatore del [[mare]] e l'influsso fresco della [[montagna]].
 
Il mese più freddo è senza dubbio gennaio, le cui notti abbassano quasi sempre il termometro sotto lo zero, anche di diversi gradi. Nella stagione invernale sono frequenti le nevicate, anche abbondanti, superiori al mezzo metro, e frequentissime sono le gelate mattutine e le giornate uggiose. Il freddo proviene principalmente da venti [[siberia]]ni spiranti da [[est]]. La stagione fredda farese inizia all'incirca verso fine settembre, per protrarsi almeno fino alla seconda metà di maggio. Considerata la [[latitudine]] e il territorio, si può dire che gli inverni faresi sono incredibilmente rigidi e persistenti, con possibili nevicate anche fino al mese di aprile.
 
Il mese più caldo è luglio, con temperature che di giorno al sole possono talvolta raggiungere i 40 gradi, temperature aggravate dal forte tasso di umidità che quasi sempre le accompagna. Il caldo è portato essenzialmente e sempre più spesso dall'[[anticiclone subtropicale africano]], sempre meno invece dall'[[anticiclone delle Azzorre]]. Durante le notti estive la minima raramente scende sotto i 20 gradi, rendendo afoso anche il periodo dedicato al riposo. Non a caso ultimamente nel paese sono aumentate le installazioni di condizionatori, poiché la stagione calda, anche se di durata ben più breve rispetto alla stagione fredda, può essere molto intensa, a tratti insopportabile.
 
La stagione delle piogge, che si protrae da settembre a maggio, reca abbondanti precipitazioni, dell'ordine di 10-12 giorni di pioggia mensili. Durante la stagione estiva invece le piogge cadono più di rado, ma quando accade scendono sotto forma di violenti nubifragi, non di rado accompagnati da grandine e forte vento. Il totale di precipitazioni annue si aggira sui 1000&nbsp;mm.
 
Il vento è un fenomeno assai frequente nel comune. Spesso si verificano violente bufere, capaci di divaricare rami o ribaltare oggetti sulla strada. I danni derivati dal vento sono stati ingenti. Il più delle volte comunque si tratta di vento sì forte, ma non tale da recare problemi. I venti provengono principalmente o da ovest, sotto forma di [[Libeccio]] che per effetto stau scende dalle montagne sotto forma di vento caldo, oppure da est sotto forma di [[Grecale]], freddo, proveniente dal mare nella stagione invernale. Lo [[Scirocco]], caldo, recante piogge, può manifestarsi durante tutto l'anno.
 
I valori di umidità sono alti durante tutto l'anno. Nella zona collinare del paese l'umidità è lievemente minore.
 
== Economia ==
Fara Filiorum Petri è favorita dalla vicinanza dei corsi d'acqua, dal territorio pianeggiante e dalla presenza di eccellenti vie di comunicazione locali e di collegamento con [[Chieti]] e [[Pescara]] (la [[Strada statale 81 Piceno Aprutina|SS81 Piceno Aprutina]]). È inoltre posta in posizione centrale rispetto ai centri minori di [[Rapino]], [[Pretoro]], [[Roccamontepiano]], [[Casacanditella]], [[San Martino sulla Marrucina]] e [[Vacri]]. Questo rende indubbiamente Fara il centro economico e commerciale più importante di tutta la [[Val di Foro]].
=== Primario ===
Molto sviluppata l'agricoltura; si segnalano importanti vigneti ed uliveti, nonché le classiche colture mediterranee quali [[pomodoro|pomodori]], [[patata (alimento)|patate]] e soprattutto [[cipolla|cipolle]], di cui Fara Filiorum Petri ha una lunghissima tradizione di coltura, tanto da essere scherzosamente definita "Fara cipollara" dagli abitanti dei paesi limitrofi. Esiste anche una festa denominata Fara Cipollara svolta in estate a menzione di questa importante coltura (vedi il paragrafo su feste e sagre). La cipolla coltivata a Fara è la Cipolla piatta di Fara Filiorum Petri DOP. Affidata un tempo tutta alla forza di braccia, attualmente l'agricoltura farese può contare su una modernizzazione all'avanguardia, infatti le campagne sono organizzate sul modello delle [[Pianura Padana]], ossia grandi masserie ben separate tra loro, con terreni divisi secondo varie colture, e lavorati con i più moderni mezzi meccanici e chimici, in modo da garantire un [[export]] costante e non influenzato dal clima. Rivestono importanza sovralocale le produzioni del liquore [[Punch (bevanda)|Punch]], del vino [[Chardonnay (vitigno)|Chardonnay]] e dell'olio [[Colline Teatine]]. Nel territorio di Fara Filiorum Petri infine passa il [[Tratturo Centurelle-Montesecco]], l'antica strada dove i pastori, all'inizio dell'[[autunno]], passavano con le loro greggi dirigendosi dai freddi monti [[L'Aquila|aquilani]] verso il [[Tavoliere delle Puglie]] per poi ripercorrere il percorso inverso in primavera. Tale tratturo è stato fortemente rivalorizzato dal comune di Fara, con possibilità di visitarlo e di percorrerlo sia a piedi che a cavallo, inoltre non è raro assistere ancora oggi al passaggio sul suo percorso di sterminate greggi, che rappresentano una fortissima attrazione turistica.
 
=== Secondario ===
Da rilevare stabilimenti dedicati alla metallurgia, alla lavorazione di materie prime e alla costruzione di pezzi di ricambio, anche per importanti multinazionali come la [[Honda]] e la [[Sevel]]. Per 25 anni Fara Filiorum Petri ha ospitato anche lo stabilimento della [[Coca Cola]].
Il vero motore economico del centro resta tuttavia la piccola-media impresa e l'artigianato, con la presenza di una moltitudine di fabbriche, spesso a conduzione familiare, specializzate nella produzione di scarpe, vestiti, mobili e lavorazioni artistiche del legno e numerose industrie enogastronomiche. Fara è famosa anche e soprattutto per il pastificio Majella, attivo ormai da tanti lustri, che esporta sia in Italia sia all'estero. Inoltre in tempi più recenti Fara si è specializzata anche nella lavorazione del [[ferro battuto]], di cui sono presenti sul territorio numerose fabbriche. Sul territorio di Fara sono infine presenti gli enormi fabbricati della STI (società trasporti industriali) S.p.a. dotata di un ingente numero di camion che si occupano di trasporti di merce industriale in tutto il mondo.
 
=== Terziario ===
Per concludere lo sviluppo anche del terziario e del [[turismo]], per i suoi pregi naturali e ambientali e per le pregevoli bellezze che adornano il centro storico, i palazzi, la Parrocchiale e le numerose chiese e [[reliquie]]. La vocazione al terziario e commerciale di Fara è testimoniata anche dal mercato ormai secolare (nacque nel [[1909]] da un'idea dell'allora sindaco Gian Battista Sigismondi) che si svolge per le vie del centro ogni [[mercoledì]], capace di attirare migliaia di persone dall'[[hinterland]], rappresentando un enorme giro di affari ed un'ottima occasione per commercianti e produttori locali di esporre la loro merce, quasi sempre di produzione propria. Visto il grande boom avuto dal mercato, sempre più spesso si organizzano anche mercati al di fuori del classico giorno mercoledì e soprattutto svolti di sera, durante la quale le luci del borgo donano al mercato un fascino antico.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Il territorio comunale è attraversato dalla [[File:Strada Statale 81 Italia.svg|45px]] [[Strada statale 81 Piceno Aprutina|Piceno Aprutina]], che la collega in maniera molto agevole a grossi centri quali [[Guardiagrele]], [[Chieti]] e [[Pescara]] e dalla [[File:Strada Statale 263 Italia.svg|45px]] [[Strada statale 263 di Val di Foro e di Bocca di Valle|di Val di Foro e di Bocca di Valle]], che la collega alla montagna ed a località balneari quali [[Francavilla al Mare]] ed [[Ortona]]. Da menzionare infine che nel raggio di 15–20&nbsp;km dal territorio comunale è possibile immettersi sia sull'autostrada [[File:Autostrada A14 Italia.svg|23px]] [[Autostrada A14 (Italia)|Adriatica]] sia sull'autostrada [[File:Autostrada A25 Italia.svg|23px]] [[Autostrada A25 (Italia)|Strada dei Parchi]].
=== Ferrovie ===
Il paese non dispone di una [[stazione ferroviaria]] propria. Tuttavia sono facilmente raggiungibili sia la [[Stazione di Chieti]] (20&nbsp;km) sia la [[Stazione di Pescara]] (35&nbsp;km).
=== Aeroporti ===
Il paese non dispone di un [[aeroporto]] proprio. Tuttavia è facilmente raggiungibile l'[[Aeroporto di Pescara|Aeroporto Internazionale d'Abruzzo]] (25&nbsp;km).
 
=== Mobilità urbana ===
L'[[Autolinee Regionali Pubbliche Abruzzesi|ARPA]] ha stabilito collegamenti a mezzo autobus tra Fara Filiorum Petri e tutte le più importanti città dell'Abruzzo. Gli autobus partono ogni mezz'ora dal centro cittadino, dal primo mattino fino a notte inoltrata. Numerose nei pressi del terminal cittadino le rivenditorie di biglietti ed abbonamenti.
== Etimologia del nome ==
{{vedi anche|Fara (Longobardi)}}
[[Fara (Longobardi)|Fara]] è un termine di origine longobarda indicante un gruppo, costituito da famiglie e da individui imparentati, in cui era diviso il popolo longobardo. Lo stanziamento dei Longobardi avveniva per Fare, veri e propri organismi politico-militari, il cui nome indicava anche il territorio abitato dal gruppo. Vi è inoltre la devozione longobarda a [[santa Fara]]. Ne sono testimonianza i vari comuni che ancora oggi in [[Italia]] portano questo nome.
 
Il nome del paese originariamente era solo "Fara". Varie sono le tesi sulla successiva aggiunta di "Filiorum Petri". Una delle più accreditate è quella che la fa risalire alla presenza di [[Congregazione dei Celestini|monaci celestini]] nel ''convento di Sant'Eufemia''. Questi monaci infatti si facevano chiamare "Figli di Pietro" (Pietro era il nome del fondatore, [[Celestino V|san Pietro Celestino]]). Per distinguere il paese dalle altre "Fare" si iniziò a chiamarlo Fara dei Figli di Pietro.
 
== Storia ==
La particolare posizione ''arroccata'' del centro del paese fa intuire la sua antica origine, risalente al periodo [[Medioevo|altomedievale]]. Furono i [[longobardi]] a fondare il primo nucleo, scegliendo la zona in base ai classici fattori quali posizione facilmente difendibile, nonché vicinanza di un corso d'acqua. Il nucleo, da accampamento, grazie alla posizione favorevole, divenne sede di artigiani, coltivatori e pastori.
 
Intorno all'anno [[1000]] l'influenza dei monaci [[benedettini]] del monastero di [[Montecassino]] iniziò a farsi sentire e, tramite la vicina ''abbazia di San Liberatore'', a Majella, i monaci benedettini avevano su Fara potere temporale e spirituale. Ne sono testimonianza il convento sito a Sant'Eufemia risalente a questi anni e la Chiesa di San Salvatore, costruita sui resti di un castello del [[III secolo]] d.C.
 
Nel [[1300]] Fara passò sotto il potere della Contea di [[Manoppello]] retta dai conti [[Orsini]], pur persistendo ancora la presenza benedettina. Risale a questo periodo la ''chiesetta di Sant'Agata''.
 
Dopo il [[1500]], a causa delle guerre franco-spagnole, Fara passò dal potere degli Orsini sotto al potere dei [[Colonna (famiglia)|Colonna]] per ordine del [[re di Spagna]]. È durante questo periodo che Fara ricevette oltre 100 [[reliquie]] di santi e addirittura una scheggia della croce di Cristo, reliquie che tuttora sono gelosamente conservate nella parrocchia di San Salvatore. Questo a testimonianza di quanto il paese fosse centro importante di religiosità sotto i benedettini.
 
Nel [[1800]] con la caduta dei Colonna (per mano di [[Giuseppe Garibaldi]]) per Fara finì il periodo del [[feudalesimo]].
 
Nei primi del Novecento iniziano grandi lavori di urbanizzazione. La nota banda locale si esibisce a [[Vienna]], nel [[1899]], guidata dal maestro [[Fara Filiorum Petri#Personalit.C3.A0 legate a Fara Filiorum Petri|Giuseppe Dell'Orefice]]. È di questi anni anche la nascita della tradizione delle ''Farchie'' così come la conosciamo oggi. Il grande boom fu duramente messo alla prova dai due conflitti mondiali dai quali Fara uscì quasi totalmente distrutta e contò centinaia di vittime. Nel secondo dopoguerra Fara conobbe un altro boom (localmente chiamato il ''miracolo farese'') che le fece assumere il ruolo di paese guida di tutta la Val di Foro, ruolo che tuttora saldamente mantiene, grazie anche a imponenti impianti industriali e ad un notevole sviluppo demografico e residenziale.
 
== Società ==
=== Educazione e cultura ===
Fara ha sempre avuto una lunga tradizione di [[scuola|strutture scolastiche]] e di eccellenza nell'[[insegnamento]], a testimonianza di ciò la sede della direzione didattica è nei confini comunali, nella frazione Forma, dietro l'[[ufficio postale]], e ad essa fanno capo numerose scuole del circondario; inoltre dato l'ampio sviluppo delle strutture didattiche faresi, numerosi comuni limitrofi hanno deciso di chiudere le proprie strutture per far confluire negli istituti di Fara gli studenti, contribuendo all'ulteriore sviluppo del plesso farese. Il plesso scolastico è tutto raggruppato nella frazione San Nicola, ben collegata a mezzo [[scuolabus]], e consta delle seguenti strutture didattiche:
* [[Scuola dell'infanzia]] (scuola materna)
* [[Scuola primaria]] "De Ritis" (scuola elementare)
* [[Scuola secondaria di primo grado|Scuola secondaria di 1° grado]] "San Benedetto" (scuola media)
Inoltre è da segnalare come fino agli [[anni 80|anni '80]] era attivata, sempre nella frazione San Nicola, una [[scuola secondaria di 2° grado]], del tipo Istituto professionale, a conduzione privata (era retta dal parroco di Fara). La chiusura di tale struttura è da ascriversi allo sviluppo di agevoli vie di comunicazione che hanno permesso agli studenti di frequentare le scuole della vicina [[Chieti]], dove sono presenti scuole secondarie di 2º grado di ogni tipo e l'[[Università di Chieti|università]].
 
Fara dispone anche di una [[biblioteca]] comunale, sita in pieno centro storico in un palazzo antico, che dispone di un ingente numero di volumi, tanti anche di interesse storico. Inoltre nella biblioteca sono conservati l'intera collezione di volumi dell'esimio cittadino Fernando De Ritis (vedi la sezione [[Fara Filiorum Petri#Cittadini illustri|Cittadini illustri]]) e tutti gli atti notarili relativi al territorio comunale dal [[1700]] ad oggi. Periodicamente nella biblioteca si organizzano incontri culturali, letture, corsi di [[Lingua inglese|inglese]] ed [[informatica]], concorsi letterari e pittorici.
 
=== Cittadini illustri<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.comunefarafiliorumpetri.it/personaggi.htm|titolo = Personaggi illustri|accesso = |editore = |data = }}</ref> ===
* Alberto De Vincentis (Fara Filiorum Petri, [[1888]] - Fara Filiorum Petri, [[1940]]), laureato sia in giurisprudenza che in medicina, fu podestà di Fara negli anni 30 del 1900, e diresse il consorzio antitubercolare della provincia di Chieti.
* Alessandro Dell'Orefice da Fara Filiorum Petri (Fara Filiorum Petri, ... - L'Aquila, [[1888]]), [[frate]], [[religioso]], guardiano del [[convento di San Bernardino]] dell'Aquila.
* Antonio Dell'Orefice (Fara Filiorum Petri, [[1885]] - Fara Filiorum Petri, [[1957]]), [[direttore d'orchestra]] e direttore di [[teatro]], diresse tra gli altri, nel dopoguerra, anche il teatro [[Metropolitan Opera]] di [[New York]].
* Antonio Di Felice (Fara Filiorum Petri, [[XV secolo]]), [[scultore]], realizzò, tra le altre cose, la statua di [[San Giuliano]] che attualmente si trova presso la chiesa di Sant'Antonio di Guardiagrele.
* Camillo De Ritis (Fara Filiorum Petri, [[1875]] - Fara Filiorum Petri, [[1959]]), [[scrittore]], [[giornalista]], direttori didattico e ispettore presso le scuole elementari di [[Roma]] e [[Napoli]].
* [[Giuseppe Dell'Orefice]] (Fara Filiorum Petri, [[1848]] - [[Napoli]], [[1889]]), [[direttore d'orchestra]], [[compositore]] di [[opera lirica]] e direttore del [[Teatro San Carlo|teatro San Carlo di Napoli]] nel [[1878]].
* Fernando De Ritis (Fara Filiorum Petri, [[1911]] - [[Milano]], [[1985]]), [[medico]], [[professore universitario]], [[ricercatore]], scoprì nel [[1955]] le [[transaminasi]], da lui successivamente prende il nome l'''Indice di De Ritis'', importante indice prognostico nei casi di epatite virale, tuttora ampiamente usato.
* Adelchi Di Fabio (Fara Filiorum Petri, [[1876]] - Fara Filiorum Petri, [[1964]]), professore universitario e [[rettore (università)|rettore]] del Collegio Nazareno di [[Roma]].
* Girolamo da Fara Filiorum Petri (Fara Filiorum Petri, ... - Fara Filiorum Petri, [[1497]]), [[servo di Dio]].
* Nicola Telio (Fara Filiorum Petri - Chieti, [[1490]]), [[servo di Dio]] e [[religioso (cristianesimo)|religioso]], partecipò alle [[Crociate]] e fu allievo di [[San Giovanni da Capestrano]], fu colui che portò le [[reliquie]] da [[Gerusalemme]] a Fara Filiorum Petri, durante le Crociate.
* [[Filandro Vicentini]] (Fara Filiorum Petri, [[1836]] - [[Chieti]], [[1927]]), [[medico]], scopritore del [[batterio]] ''Leptothrix Racemosa'', a lui è stata anche intitolata a Chieti una [[scuola media]].
* Tommaso Vicentini, (Fara Filiorum Petri, [[1780]] - Fara Filiorum Petri, [[1885]]), professore universitario di [[eloquenza]] e [[diritto canonico]], fu autore di un [[Galateo (costume)|Galateo]].
 
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Fara Filiorum Petri}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre [[2012]] gli stranieri residenti nel territorio comunale assommavano a 105.
Gli stati con il maggior numero di residenti erano (Dati ISTAT al 31 dicembre [[2012]]<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it|titolo=DEMO ISTAT|accesso=10 dicembre 2008}}</ref>):
 
* [[Marocco]] - 30
* [[Romania]] - 27
 
=== Religione ===
La maggior parte della popolazione è di [[Cattolicesimo|religione cattolica]]. Tuttavia a causa della forte immigrazione degli ultimi anni si è avuto un aumento delle religioni [[Islam|musulmana]] ed [[Chiesa cristiana ortodossa|ortodossa]], senza comunque la presenza di luoghi di culto non cattolici. Forte nel territorio comunale la presenza di [[Ateismo|atei]] ed [[Agnosticismo|agnostici]], specie tra i più giovani.
 
=== Dialetto ===
[[File:Neapolitan language.jpg|120px|right]] Il dialetto locale fa parte della grande famiglia dei dialetti napoletani, che si estendevano, al tempo del [[Regno di Napoli]] fino alla provincia dell'[[Abruzzo citeriore]] di cui Fara faceva parte. La tipica assonanza napoletana viene colta ad esempio nell'usanza di raddoppiare le consonanti delle parole (es. facciamo diventa ''facemm'' o parliamo che diventa ''parlemm''). Altre assonanze tipiche del napoletano si riscontrano nella terminologia, ad esempio bambino diventa ''guaglion'', oppure giocare diventa ''pazzià''. Per rafforzare l'identità dialettale sovente nel paese vengono organizzate manifestazioni in lingua locale, che radicano la conoscenza del parlato degli avi anche nei giovani.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architettura militare ===
* Il monumento ai caduti. Sito nella frazione Via Madonna e recentemente ristrutturato, questo enorme altare circondato da una vasta pineta (l'intero complesso è stato denominato Parco della Rimembranza) ha incisi i nomi dei cittadini faresi morti nella [[prima guerra mondiale|prima]] e [[seconda guerra mondiale]]. Per la sua pregevole fattura architettonica ha avuto risalto anche in ambiente nazionale.
* I cunicoli militari. Sotto al centro storico sono scavate lungue gallerie che servirono durante il [[Medioevo]] per dare modo ai cittadini di fuggire in caso di pericolo o di nascondersi per organizzare un vincente contrattacco. Ad oggi questi cunicoli sono stati ristrutturati, illuminati e riaperti al pubblico, che può ammirare la Fara sotterranea. Questo percorso sotterraneo ha sicuramente aspetti molto suggestivi, come il poter ripercorrere le vestigia degli antenati.
 
=== Architettura civile ===
* La porta. È l'unico resto della cinta muraria del paese. L'arco è in stile [[gotico]] sormontato da uno stemma molto consumato, ma dai resti si potrebbe evincere che si tratti dello stemma degli [[Orsini]]-[[Colonna]]. A fianco vi è un rudere di un [[torre|torrione]] in conci di pietra.<ref name = comune>{{cita web
|autore= Autori Vari
|url= http://www.comunefarafiliorumpetri.it/porta.htm
|titolo= La Porta
|accesso= 27 ottobre 2009
|editore= Comune di Fara Filiorum Petri
|data=
}}</ref>
* I palazzi. Molti palazzi del paese sono in stile [[tardo barocco]] abruzzese o in stile [[liberty]], tra questi, vi è un palazzo del [[XVI secolo]] con delle cimase e, all'ultimo piano, consta di un loggiato con [[arco a tutto sesto|archi a tutto sesto]].<ref name = comune/>
=== Architettura religiosa ===
==== Chiesa della Madonna del Ponte ====
Situata nel quartiere Madonna del ponte, questa chiesa è stata costruita nel [[1634]]. La facciata è in stile neoclassico con 4 [[parasta|paraste]] [[ordine dorico|doriche]] che la suddividono in tre parti. Il portale centrale è sormontato da un [[timpano (architettura)|timpano]] curvo, mentre i laterali da timpani triangolari. Al suo interno vi è un affresco del [[XV secolo]] raffigurante una Madonna con Bambino. Fu particolarmente frequentata dopo il miracolo avvenuto al vescovo di [[Lanciano]]. È dedicata alla [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]], il ponte a cui si riferisci è situato poco vicino alla chiesa.<ref name = comune/>
 
==== Chiesa di San Rocco====
È situata appena fuori al centro storico, lungo la via che conduceva ai mulini. È una chiesa non molto grande ed a pianta rettangolare. All'interno si trovano degli affreschi di Francesconi di [[Rapino]] realizzati nella prima metà del [[XX secolo]]. È dedicata a [[San Rocco]].<ref name = comune/>
====Chiesa di Sant'Antonio abate====
Situata nel quartiere Sant'Antonio, risulta già esistente nel [[1365]]. È a [[navata]] unica. Un'epigrafe posta all'interno attesta che fu restaurata nel [[1904]]. Nell'interno vi sono le statue di [[Sant'Antonio abate]] e [[Sant'Agata]].Nella metà del 1800 venne edificato nel piazzale adiacente la chiesa il cimitero monumentale.<ref name = comune/>
====Chiesa di Sant'Antonio abate ai colli====
Edificata nel [[1947]]. Fu costruita sul luogo dove avvenne il miracolo che protesse il paese dall'invasione francese del [[1799]]. La tradizione vuole che nei pressi della chiesa vi era un boschetto di querce, dieci delle quali avevano sempre lo stesso diametro del fusto. Inoltre si racconta che durante la seconda guerra mondiale dai tedeschi fu intimato a una famiglia del posto di sfollare, però il carro trainato dai buoi, in viaggio verso Chieti, si fermò proprio in questo posto perché i buoi si inginocchiarono, allora la famiglia tornò indietro a casa e miracolosamente non accadde loro nulla, tutto questo fu ritenuto miracolo di Sant'Antonio abate e per ringraziamento, sia per quest'ultimo fatto, sia per la leggenda delle querce, sia per il miracolo del 1799, venne costruita questa chiesa nel 1947, appena conclusa la guerra. Davanti al piazzale di questa chiesa infine ogni 25 anni vengono bruciate le Farchie, sempre in onore al santo.<ref name = comune/>
====Monastero e Chiesa di Sant'Eufemia====
È il complesso religioso più antico di Fara. La chiesa fu fondata, insieme all'omonimo monastero, nel [[1004]] da [[Aldemaro di Capua|sant'Aldemaro di Capua]]. Dal [[1060]] al [[XVII secolo]] la chiesa dipese dall'[[Abbazia di Montecassino]]. Attualmente l'edificio del monastero è allo stato di rudere: ne rimangono solo il perimetro murario con l'[[abside]] e l'arcone gotico dell'ingresso, mentre la chiesa annessa è regolarmente visitabile e di tanto in tanto vi si svolgono le funzioni. È dedicata a [[Sant'Eufemia]].<ref name = comune/>
====Chiesa di Sant'Agata====
Questa chiesa, dedicata a [[Sant'Agata]], è situata appena imboccata la via per i colli. Essa risale al [[XIV secolo]]. Gran parte di essa fu demolita agli inizi del XX secolo.<ref name = comune/>. Ad oggi di essa rimane una piccola e caratteristica chiesetta, ricca di interesse storico-religioso. In origine doveva essere veramente bella, e viene così descritta da un anonimo osservatore e critico d'arte dell'epoca:
''La chiesolina campestre di Fara quasi distrutta, va notata per un pregevole portale trecentesco di semplice fattura, di proporzioni eleganti, che ne formava l'unico ornamento. Forme slanciate, organismo gotico ridotto alla più semplice espressione, arco acuto nella lunetta e nell'archivolto sovraccaricato di un timpano sporgente, sono le note caratteristiche del portale, ove l'ornamento è distribuito con grande parsimonia. Mancano le colonnine cordonali accantonate nel risaltare delle spalle, che invece sono guarnite di gusci e bastoni, talvolta compiuti da piccoli congedi. Larghe foglie di palma occupano il sottarco a scivolo e punte di diamante gli spigoli laterali del frontone. I capitelli sono costituiti di un grande guscio posto al di sotto di un listello, l'architrave è nudo, e la lunetta contornata da un bastone mostrava la Vergine col Bambino attribuita a maestro Nicola Gallutio et filio Joanne, che nel 1438 per ordine dei conti Orsini abbellito di pitture e di sculture le chiese di Sant' Agata e Sant'Eufemia."''<ref>[http://www.comunefarafiliorumpetri.it/sagata.htm :::: COMUNE di FARA FILIORUM PETRI (Ch) ::::...:::: sito ufficiale :::: ::::<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
====Chiesa del San Salvatore====
È la chiesa principale di Fara, situata in piazza. È di origine alto-medievale. Risale all'[[XI secolo]]. L'interno è ad impianto benedettino a tre navate di cui una, successivamente, è stata trasformata in portico. Parte dell'edificio (l'interno e parte della facciata) sono stati ricostruito nel [[XVIII secolo]]. La navata centrale è a copertura piana del [[XX secolo]] sostituita alle [[capriata|capriate]] originarie. Le navate laterali sono con [[volta a crociera|volte a crociera]]. La facciata, barocca, è incompleta. Il portale è in pietra scolpita e [[lesena|lesene]] con [[capitello|capitelli]] a mensole che sorreggono un [[architrave]] e un medaglione. All'interno vi erano le statue di Sant'Antonio abate e di [[San Benedetto]], entrambe del [[XIII secolo]], ed un [[bassorilievo]] in [[terracotta]] raffigurante una Madonna in trono con Bambino, ora conservati al Museo Diocesano di Chieti. La croce processionale è di [[Nicola da Guardiagrele]]. All'interno di tale chiesa sono inoltre conservate le reliquie. Il campanile è in parte medievale ed in parte (la sommità) barocco (del XVIII secolo) con modanature e cornici in mattone scolpito.<ref name = comune/>
 
== Turismo ==
Fara Filiorum Petri è meta di molti turisti, attratti dai paesaggi, dalla natura, dal verde e dal patrimonio artistico-culturale che il paese offre. Importante la presenza del fiume Foro, uno dei più importanti dell'[[Abruzzo]], lungo il quale si sviluppano decine e decine di sentieri. Da rilevare anche la presenza di due laghi, di un moderno [[parco giochi]] e di una soddisfacente struttura alberghiera.
 
Fonte di attrazione per i turisti è anche l'arte che decora gli storici palazzi ottocenteschi e rinascimentali del centro storico, dove è possibile ammirare palazzi in stile [[liberty]], arte [[barocca]], capitelli, colonne e decorazioni in stile [[rococò]]. È inoltre presente una biblioteca ricca di volumi storici, risalenti anche a prima dell'anno [[1000]].
 
Il turismo religioso è altrettanto sviluppato con la presenza della chiesa di San Salvatore e ben altre sei chiese, tutte risalenti al [[XII secolo|XII]]-[[XIII secolo]]. Nella chiesa di San Salvatore sono inoltre conservate 100 [[reliquie]], tra le quali una scheggia attribuita alla croce di Cristo.
 
Per concludere il turismo enogastronomico e le manifestazioni organizzate: la presenza di numerosi prodotti tipici quali ''li caviciun'' e ''lu serpenton'' e la presenza della feste delle [[Farchia|Farchie]].
 
== Feste e sagre ==
Calendario delle feste e delle sagre
* 10 gennaio - 17 gennaio: [[Festa delle Farchie]] e Festa di S.Antonio abate (''invernale'')
* 29 aprile: Festa della Madonna del ponte
* prima settimana di luglio: Festa dell'agricoltura
* ultima domenica di luglio: Festa di S. Antonio abate (''estiva'')
* prima metà di agosto: Sagra della cipolla (''Fara cipollara'')
* ultima domenica di agosto: Festa delle reliquie
* settembre: Festa di S. Eufemia
* metà novembre: Sagra della castagna e del vino novello
 
== Frazioni ==
Brecciarola, Campolungo, Colle Anzolino, Colle Pidocchioso, Colle Pretoro, Colle San Donato, Colli Centro, Crepacce, Fara Centro, Focaro, Forma, Fonzoni, Fraderna, Giardino, Madonna del Ponte, Mandrone, Orticelli, Pagnotto, Piane Della Masseria, Piane-San Giacomo, Ruzzi, San Nicola, Sant'Antonio, Sant'Eufemia, Sotto Le Ripe, Sotto Le Vigne, Valli, Vicenne.
 
== Amministrazione ==
Nella tabella sono elencati i [[Sindaco|Sindaci]] di Fara Filiorum Petri dal 1800 ad oggi.<ref>[http://www.prolocofara.it/giornale_file/CenniStorici.pdf prolocofara.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Per i sindaci del 1800 viene riportata solo l'esatta successione alla carica di primo cittadino, senza lassi sempre puntuali in cui tale carica si è esplicata, per mancanza di fonti certe.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|1800
|..
| Tommaso D'Urbano
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|..
| Beniamino Vicentini
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|..
| Giovanni Francesco Pitetti
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|1819
| Camillo Pantalone
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1819
|..
| Tommaso D'Urbano
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|1830
| Vincenzo D'Urbano
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1830
|..
| Beniamino Vicentini
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|..
| Gian Battista Sigismondi
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|..
| Antonio De Ritis
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|..
| Lorenzo Vicentini
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|1850
| Gesualdo Giammarino
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1850
|..
| Titta Pantalone
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|..
| Giovanni Carozza
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|..
| Domenico Pantalone
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|1860
| Serafino Cerretani
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1860
|..
| Antonio D'Urbano
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|..
| Enrico Cocco
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|..
| Achille Crognale
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|..
| Raffaele Sigismondi
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|..
| Lorenzo Vicentini
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|..
| Vincenzo De Ritis
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|..
| Vincenzo Di Fulvio
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|..
|1905
| Giuseppe Perseo
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1905
|1910
| Gian Battista Sigismondi
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1910
|1914
| Giuseppe Perseo
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1914
|1924
| Corradino Di Fabio
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1924
|1926
| Amato De Matteis
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1926
|1930
| Amato De Matteis
| -
|Podestà
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1930
|1935
| Alberto De Vincentis
| -
|Podestà
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1935
|1944
| Giovanni Montefusco
| -
|Podestà
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1944
|1945
| Vincenzino Di Girolamo
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1945
|1946
| Alessandro Mattei
| -
|Commissario
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1946
|1951
| Giuseppe Bucciarelli
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1951
|1956
| Alessandro De Matteis
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1956
|1960
| Giovanni Montefusco
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1960
|1964
| Menotti Di Girolamo
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1964
|1975
| Giuseppe De Ritis
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1975
|1990
| Domenico Di Fulvio
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1990
|1991
| Ermanno Di Girolamo
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1991
|1995
| Domenico Di Fulvio
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1995
|1999
| Gemma De Ritis
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|1999
|2009
| Domenico Simone
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|2009
|2014
| Domenico Bucciarelli
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|2014
|in carica
| Camillo D'Onofrio
| lista civica
|Sindaco
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Brasile|Macaé}}
* {{Gemellaggio|Portogallo|Santa Maria da Feira}}
* {{Gemellaggio|Italia|Monteroni di Lecce}}
* {{Gemellaggio|Italia|Gadoni}}
 
== Sport ==
=== La Faresina ===
La squadra locale di [[Calcio (sport)|calcio]], allora senza un nome ben preciso, nacque negli [[anni 1930|anni trenta]] del [[1900]] ad opera di studenti e non appartenenti alla comunità farese. Lo [[stadio]] originario era situato nella frazione di Via Madonna, edificato sulla lunga distesa del [[tratturo]]. I colori scelti furono il [[bianco]] e il [[nero]], in onore alla [[Juventus]]. Il cammino della squadra locale venne interrotto per la [[seconda guerra mondiale]], e riprese negli [[anni 1950|anni cinquanta]]. In questi anni furono cambiati i colori alle divise in [[rosso]] e nero in omaggio al [[Milan]] e fu demolito lo stadio sito in Via Madonna, per costruirne uno molto più ampio nella frazione Forma.
 
Nel [[1968]] la squadra prese il nome di [[Faresina]] e dopo due anni in [[Terza categoria]] venne ammessa nel [[1970]] nella [[Seconda categoria]] dove rimase fino al [[1976]]. Lo stadio è stato ulteriormente ampliato e reso conforme alle norme [[FIFA]], ed è stato denominato Stadio "Luigi Vetrini", in ricordo della morte per incidente sul campo di un giocatore della Faresina (novembre [[1973]]). Nel [[1974]] nacque una seconda squadra di calcio, denominata U.S. Fara F. Petri, che tuttavia, dato lo scarso successo, finirà per fondersi con la Faresina nel [[1988]]. Nel [[1976]] quindi la Faresina retrocedette nella terza categoria dove restò per sette anni fino al [[1983]], quando tornò in seconda categoria. La squadra raggiunse il traguardo della [[Prima categoria]] nel [[1987]], nel contempo vi fu un'altra vittima sul campo (maggio [[1985]]). La Faresina si fuse con la U.S. Fara F. Petri nel [[1988]], non riscuotendo però grandi successi, cosicché nel [[1989]] si ripresentò da sola (La U.S. Fara F. Petri sparì definitivamente) e ripartì dalla Terza categoria, vincendola subito e tornando in Seconda categoria, dove rimase fino al [[1993]], anno nel quale tornò in Prima categoria. Durante questa permanenza in prima categoria la Faresina ha conquistato anche la Coppa d'Abruzzo.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Pellegrini|nome=Luigi|titolo=Abruzzo medievale. Un itinerario storico attraverso la documentazione|anno=1988|editore=Carlone|città=}}
* {{cita libro|cognome=Di Menna|nome=Giuliano Davide|titolo=Sant'Antonio Abate e le Farchie in Fara Filiorum Petri|anno=|editore=|città=}}
* {{Cita libro|cognome=Abbate|nome=Ettore|titolo=Guida dell'Abruzzo|anno=1903|editore=|città=Roma}}
* {{Cita libro|cognome=Leccisotti|nome=Tommaso|titolo=Abbazia di Montecassino: i regesti dell'archivio|anno=1964|editore=|città=Roma}}
* {{Cita libro|cognome=VV.|nome=AA.|titolo=Cultura antropica e paesaggi agrari tra '700 e '800|anno=1996|editore=|città=Bucchianico}}
* {{cita libro|cognome=VV.|nome=AA.|titolo=Terra di Confine tra Marrucini e Carecini|anno=2001|editore=|città=Torrevecchia Teatina}}
* {{cita libro|cognome=Bloch|nome=Herbert|wkautore = Herbert Bloch|titolo=Montecassino in the middle ages|anno=1986|editore=[[Edizioni di storia e letteratura]]/[[Harvard University Press]]|città=Roma/Cambridge MA}}
* {{cita libro|cognome=Bona|nome=E.|titolo=Arte religiosa popolare italiana|anno=1965|editore=|città=}}
* {{Cita libro|cognome=Coppa Zuccari|nome=Luigi|titolo=L'invasione francese negli Abruzzi (1798-1810)|anno=1928|editore=Vecchioni|città=L'Aquila}}
* {{cita libro|cognome=Fara Filiorum Petri|nome=Comune di|titolo=Il Catasto onciario di Fara Filiorum Petri 1743|anno=1998|editore=Tinari|città=Bucchianico}}
* {{cita libro|cognome=Di Menna|nome=Giuliano Davide|titolo=Fara Filiorum Petri, Guida al centro antico e al territorio|anno=1992|editore=|città=Ari}}
* {{cita libro|cognome=Feller|nome=Laurent|titolo=Pouvoir e societe dans les Abruzzes autor de l'an mil: aristocratie, appropriations des justices (960-1035)|anno=1988|editore=|città=Roma}}
* {{Cita libro|cognome=Giammarco|nome=Ernesto|titolo=Dizionario abruzzese e molisano|anno=1968-1979|editore=Edizioni dell'Ateneo|città=Roma}}
* {{cita libro|cognome=Lalli|nome=G.|titolo=Itinerario turistico: Chieti, Bucchianico, Fara Filiorum Petri, Pretoro, Guardiagrele, con escursione da Pretoro alla Maiella e Monte Amaro|anno=1954|editore=|città=Pescara}}
 
== Voci correlate ==
* [[Festa delle Farchie]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.comunefarafiliorumpetri.it|Sito del comune}}
 
{{ProvinciaRoberto di ChietiFaenza}}
{{Portale|Abruzzocinema|Due Sicilienazismo}}
 
[[Categoria:ComuniFilm della provincia di Chietidrammatici]]
[[Categoria:Film sull'Olocausto]]
[[Categoria:Film basati su opere di narrativa]]
[[Categoria:Film diretti da Roberto Faenza]]
[[Categoria:Film sui bambini]]
[[Categoria:Bambini della Shoah]]