Teglio e San Leucio (Caserta): differenze tra le pagine

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{{Nota disambigua}}
{{W|Lombardia|gennaio 2014}}
{{Divisione amministrativa
|Nome =San TeglioLeucio
|Nome ufficiale=
|Panorama = Vigneti_-_Valgella_di_Teglio.jpg
|Panorama=Caserta San Leucio.jpg
|Didascalia =
|Didascalia=San Leucio
|Bandiera =
|Stemma=
|Voce bandiera =
|Stato=ITA
|Stemma = Teglio-Stemma.png
|Grado amministrativo=4
|Voce stemma =
|Divisione amm grado 1=Campania
|Stato = ITA
|Divisione amm grado 2=Caserta
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 3= LombardiaCaserta
|Latitudine gradi=41
|Divisione amm grado 2 = Sondrio
|Latitudine minuti=05
|Amministratore locale = Elio Moretti<!-- nome, cognome SENZA titoli-->
|Latitudine secondi=55
|Partito = [[lista civica]] Teglio 2.0
|Latitudine NS=N
|Data elezione = 10-6-2018
|Longitudine gradi=14
|Data istituzione =
|Longitudine minuti=18
|Superficie = 115.32
|Longitudine secondi=57
|Note superficie =
|Longitudine EW=E
|Abitanti = 4523
|Superficie=
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 28 febbraio 2017.
|Note superficie=
|Aggiornamento abitanti = 28-02-2017
|Abitanti=1000
|Sottodivisioni = Carona, San Giacomo, San Gervasio, San Giovanni, Pila, San Rocco, Somasassa, Cà Frigeri [[Tresenda]]<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/teglio.pdf Comune di Teglio - Statuto].</ref>
|Note abitanti=
|Divisioni confinanti = [[Aprica]], [[Bianzone]], [[Brusio]] (CH-GR), [[Castello dell'Acqua]], [[Chiuro]], [[Corteno Golgi]] (BS), [[Paisco Loveno]] (BS), [[Ponte in Valtellina]], [[Schilpario]] (BG), [[Valbondione]] (BG), [[Villa di Tirano]], [[Vilminore di Scalve]] (BG)
|Aggiornamento abitanti=
|Zona sismica = 4
|Codice catastale=
|Gradi giorno =
|Nome abitanti=leuciani
|Diffusività =
|Patrono=
|Nome abitanti = tellini
|Festivo=
|Patrono = [[sant'Eufemia martire]]
|Festivo = 16 settembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Teglio (province of Sondrio, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Teglio nella provincia di Sondrio
}}
[[File:San Leucio panorama.jpg|miniatura|276x276px|Panorama di San Leucio]]
'''San Leucio''' è una frazione del comune di [[Caserta]] nota per ragioni sia storiche sia artistiche, posta a 3,5&nbsp;km a nord ovest della città. Il sito reale, insieme alla [[Reggia di Caserta]], è stato riconosciuto come [[Patrimonio dell'Umanità]] dall'[[UNESCO]].
 
==Storia==
'''Teglio''' (''Téi'' in [[dialetto valtellinese]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|p= 647}}</ref>, Tell in [[Tedesco alemanno|tedesco]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:4505}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Sondrio]], in [[Lombardia]], situato nella media [[Valtellina]].
[[File:Palazzobelvedere.JPG|thumb|Facciata del Palazzo Belvedere]]
Prima ancora che prendesse il nome attuale, vi era un feudo dei conti [[Acquaviva (famiglia)|Acquaviva]] di Caserta noto come ''[[Palazzo del Belvedere]]'' o ''Palagio Imperiale'' descritto nel [[1667]] da [[Celestino Guicciardini]]. Annesso vi era anche un casino da caccia che fu restaurato poco più tardi da [[Francesco Collecini]]. Nel [[1750]], i possedimenti già Acquaviva, poi divenuti [[Caetani]], passarono ai [[Borbone]] di [[Napoli]], e il feudo divenne un romitorio per i reali<ref name="romano">Romano A.M. (1999) ''San Leucio, una pagina di storia europea'', in “Leuciana festival”, inserto speciale de “Il Mattino”, giugno, p. 3</ref>.
 
Stanco del caos e degli intrighi della corte reale casertana, tuttavia, nel [[1773]] [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] volle costruirsi un ritiro solitario dove poter trascorrere del tempo spensierato. Scelse le colline che fiancheggiavano il Parco di Caserta dove già sorgeva un rudere di una cappella dedicata a San Leucio, il martire brindisino, dal quale prese il nome{{anchor|11}}<ref name=stefani>Stefani S (1907) ''Una colonia socialista nel Regno dei Borboni, Roma, Edizioni Poligrafica, p. [[#11|11]], [[#13|13]], [[#31|30]], [[#32|32]], [[#34|34]], [[#36|36]], [[#38|38]], [[#40|40]], [[#43|43]], [[#61|61]], [[#84|84]], {{NoISBN}}</ref>.
== Storia ==
{{NN|storia|gennaio 2014}}
=== Origini ===
[[File:Teglio - patria del pizzocchero.jpg|thumb|left|Benvenuti a Teglio]]
Fin dal [[III millennio a.C.]] questa zona attirava diverse stirpi che si fondevano all'originaria [[homo alpinus]] grazie alla sua fertilità e alla sua quota. Per diversi secoli, a differenza di oggi, le zone sui versanti erano più adatte all'attività agricola rispetto al fondovalle che era ricco di [[palude|paludi]]. Diverse steli dell'[[età del bronzo]] ritrovate dal [[1940]] in poi sono conservate nel museo archeologico all'interno del ''Palazzo Besta'' denominato "Antiquarium tellinum".
 
Il romitorio comprensivo di una vigna e di un boschetto, era frequentato dal re per brevi periodi, dopodiché era custodito da alcuni guardiani di stanza con le proprie famiglie. Il 17 dicembre [[1778]], tuttavia, accadde un fatto inusitato che determinò il destino della colonia. Il primogenito del re ed erede al trono, [[Carlo Tito di Borbone-Napoli|Carlo Tito]], morì di [[vaiolo]]. Il re, scosso dall'evento, decise di erigere un ospizio per i poveri della provincia presso il quale assegnò un opificio per non tenerli in ozio, all'uopo fece giungere sul posto delle imprese dal nord Italia tra le quali la Brunetti di Torino{{anchor|13}}<ref name=stefani/>. La colonia crebbe rapidamente così che si decise di costruire ulteriori edifizi per migliorarne le funzionalità tra i quali una [[parrocchia]], degli alloggi per gli educatori e dei padiglioni per i macchinari. L'organizzazione era affidata a un Direttore generale affiancato da un Direttore tecnico che monitorava la condizione degli impianti. L'istruzione tecnica degli operai era affidata al Direttore dei Mestieri ciascuno per ogni genere. Si voleva in tal modo riprendere l'idea dell'organizzazione “colbertina” francese<ref>Tescione G. (1932) ''Significato civile e politico della nostra arte della seta'', Napoli, Russo, p. 17, {{NoISBN}}</ref>.
Probabilmente il nome deriva dal celtico "tli", nel senso di "terra sollevata"<ref>Cfr. [http://www.bulgari-istoria-2010.com/Rechnici/Etymological%20Dictionary%20of%20Proto-Celtic-1.pdf Etymological Dictionary of Proto-Celtic] (''*tli-na'').</ref>. Da qui poi, o in contemporanea, il nome della Valtellina<ref>Cfr. [[Proto-celtico]] ''tlina'' (terra sollevata?).</ref>.
 
Le commesse di [[seta]] provenivano da tutta l'Europa: ancor oggi, le produzioni di San Leucio si possono ritrovare in [[Vaticano]], al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]], nello [[Studio Ovale]] della [[Casa Bianca]]: le bandiere di quest'ultima e quelle di [[Buckingham Palace]] sono fatte con tale materiale. Si ritrovano testimonianze dell'arte anche nelle celebrazioni e nelle festività popolari, specialmente nel capoluogo partenopeo, come ad es. la festa di Sant'Anna a Porta Capuana e la Madonna del Carmine nell'omonima Basilica al Mercato<ref>Aa.Vv., (1972) ''Storia di Napoli'', Napoli, Società editrice storia di Napoli, vol. X, p. 818</ref>.
=== Epoca romana ===
 
Il re [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]], consigliato dal ministro [[Bernardo Tanucci]], pensò di inviare i giovani in Francia ad apprendere l'arte della [[tessitura]], per poi lavorare negli stabilimenti reali. Licenziato Tanucci nel [[1776]], gli subentrò Domenico Caracciolo che diede grande impulso alla colonia. Fu così costituita nel [[1778]], su progetto dell'architetto [[Francesco Collecini]], una comunità nota come [[Belvedere di San Leucio|Real Colonia di San Leucio]], basata su norme proprie. Alle maestranze locali si aggiunsero subito anche artigiani francesi, genovesi, piemontesi e messinesi che si stabilirono a San Leucio richiamati dai molti benefici di cui usufruivano gli operai delle seterie.
La Valtellina diviene parte dell'[[Impero Romano]] nel I secolo e Teglio diviene "[[Castrum]]".
 
Ai lavoratori delle seterie era, infatti, assegnata una casa all'interno della colonia, ed era, inoltre, prevista per i figli l'istruzione gratuita potendo beneficiare, difatti, della prima scuola dell'obbligo d'Italia che iniziava fin da 6 anni e che comprendeva le materie tradizionali quali la [[matematica]], la [[letteratura]], il [[catechismo]], la [[geografia]], l'[[economia domestica]] per le donne e gli esercizi ginnici per i maschi{{anchor|34}}<ref name=stefani/>. I figli erano ammessi al lavoro a 15 anni, con turni regolari per tutti, ma con un orario ridotto rispetto al resto d'[[Europa]]. Le abitazioni furono progettate tenendo presente tutte le regole urbanistiche dell'epoca, per far sì che durassero nel tempo (abitate tuttora) e fin dall'inizio furono dotate di acqua corrente e servizi igienici.
=== Medioevo ===
 
Per contrarre matrimonio gli uomini e le donne, compiuti rispettivamente almeno 20 e 16 anni, dovevano dimostrare di aver conseguito uno speciale “diploma al merito” concesso dai Direttori dei Mestieri{{anchor|30}}<ref name=stefani/>. I matrimoni si svolgevano il giorno di [[Pentecoste]] con una celebrazione particolare: a ogni coppia era assegnato un mazzo di [[Rosa (fiore)|rose]], bianche per gli uomini e rosa per le donne, fuori la chiesa li aspettavano gli anziani del villaggio, di fronte ai quali le coppie si scambiavano i mazzi di fiori come [[promessa di matrimonio]]{{anchor|32}}<ref name=stefani/>. Ciascuno era libero di lasciare la colonia quando voleva, ma, data la natura produttiva del luogo, si cercava di inibire tali eventualità, ad es., facendo divieto di ritorno in colonia oppure riducendo al minimo le liquidazioni{{anchor|32}}<ref name=stefani/>.
Successivamente alla [[Caduta dell'Impero romano d'Occidente|caduta dell'Impero Romano]], Teglio, come la Valtellina, passa sotto il dominio di diversi popoli. Nel [[IV secolo]] viene annesso al [[Regno ostrogoto]], nell'[[VIII secolo]] passa ai [[longobardi]] e nel biennio [[951]]-[[952]] viene conquistato da [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]]. Nel [[962]] lo stesso Ottone I cede Teglio all'[[Arcivescovo di Milano]]. Successivamente l'intera Valtellina diviene una terra combattuta tra Milano e [[Como]]. Nel [[1262]] Teglio viene espugnata dai Milanesi e nel [[1335]] tutta la Valtellina diventa parte del [[Ducato di Milano]]. Nel [[1432]] Teglio viene distrutto durante degli scontri perché filo[[Repubblica di Venezia|veneziana]].
 
La produttività era garantita da un ''bonus'' in danaro che gli operai ricevevano in base al livello di perizia che avevano raggiunto{{anchor|36}}<ref name=stefani/>. La proprietà privata era tutelata, ma erano abolite le doti e i testamenti{{anchor|38}}<ref name=stefani/>. I beni del marito deceduto passavano alla vedova e da questa al “Monte degli orfani”, cioè la cassa comune gestita da un prelato che serviva al mantenimento dei meno fortunati. Le questioni personali erano giudicate dall'Assise degli Anziani, cd. ''seniores'', che avevano raggiunto i massimi livelli di benemerenza ed erano di nomina elettiva{{anchor|40}}<ref name=stefani/>. I ''seniores'' monitoravano anche la qualità igienica delle abitazioni e potevano deliberare sanzioni disciplinari nonché espulsioni dalla colonia.
=== Dominazioni straniere ===
 
Per contrastare la concorrenza straniera, i leuciani si aprirono al mercato dell'abbigliamento con la produzione di maglie, calze, broccati e velluti. Così, seguendo la moda francese, si passò dai ''pekins'' ai ''tulle'', dai ''chines'' ai ''reps''<ref name="romano"/>. La fortuna delle produzioni leuciane è ampiamente documentata fino alla prima metà dell'[[XIX secolo|800]] quando l'impianto ebbe l'esclusiva sullo straordinario tessuto “fili di vetro” scoperto da Gio. U. Ruforf<ref name=romano/>
Dal [[1500]] la Valtellina passa sotto il dominio francese fino all'invasione dei [[Grigioni]] avvenuta nel [[1512]]. Nel [[1526]] una grande [[peste|pestilenza]] provoca circa 1500 morti a Teglio. Durante il loro dominio i Grigioni diffondono il [[protestantesimo]] in Valtellina provocando feroci scontri con i cattolici che sfociano nel [[Sacro Macello di Valtellina]] avvenuto nella notte tra il 18 e il 19 luglio [[1620]]. In questa notte un gruppo di fanatici cattolici uccise circa 600 protestanti presenti in Valtellina. A Teglio durante il Sacro Macello viene incendiata e distrutta la chiesa di Sant'Orsola. Nel [[1797]] [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] conquista la Valtellina e la annette alla [[Repubblica Cisalpina]].
 
{{UNESCO
=== Storia recente ===
|tipoBene = patrimonio
 
|nome = [[Reggia di Caserta|Palazzo Reale di Caserta con il Parco]], [[Acquedotto Carolino|Acquedotto di Vanvitelli]] e complesso di San Leucio
Successivamente la Valtellina segue le vicende della [[Lombardia]].
|nomeInglese = 18th-Century Royal Palace at Caserta with the Park, the Aqueduct of Vanvitelli, and the San Leucio Complex
 
|immagine = Der bourbonische Königspalast in Caserta.jpg
Nel 1983 una frana a Tresenda causa 18 morti.
|anno = 1997
 
|tipologia = Architettonico, paesaggistico
Il tellino [[Paolo Uggè]] è stato deputato dal [[2001|2006 al 2008]] e sottosegretario ai Trasporti nel terzo governo [[Berlusconi]] dal maggio 2003.
|criterio = C (i) (ii) (iii) (iv)
 
|pericolo = Nessuna indicazione
== Sport ==
|link = 549
=== Pallacanestro ===
}}
L''''Astel A.S.D. Tellina''' ([[Basket Teglio]]) (sponsorizzata ''Molino Tudori'') è una squadra di [[pallacanestro]] maschile, fondata nel 2007, che al momento milita nel campionato di [[Promozione (pallacanestro)|Promozione di Bergamo]]. Gioca le partite casalinghe nel Palsport Comunale di Teglio: ristrutturato tra il 2011 e il 2014, può contenere fino a 500 persone.
 
=== Sci ===
Dalla stagione invernale 2012-2013 Teglio ha nuovamente la sua stazione sciistica, situata in località Prato Valentino tra i 1690 ad 2340 metri di quota, con le piste principali servite da una seggiovia ed uno skilift.
 
=== Calcio ===
Esiste anche la squadra di calcio Astel Teglio che milita nel campionato CSI provinciale e gioca le sue partite al campo sportivo di San Giovanni
 
== Geografia fisica ==
Il comune si sviluppa dalle [[Alpi Retiche]] a quelle [[Alpi Orobiche|Orobiche]]. Nel passato anche [[Aprica]], un paese situato a sud-est di Teglio, era parte del comune, mentre ora è un comune indipendente.
 
Il territorio del comune di Teglio è composto da molti blocchi:
 
=== Teglio centro ===
Il centro di Teglio si sviluppa lungo le Alpi Retiche ad una quota media di 900 m s.l.m. ed è la zona maggiormente esposta al sole e panoramica. Per questo fu di grande importanza strategica nel passato.
 
=== San Giovanni ===
Frazione a ovest del comune sul versante retico a 650 m s.l.m.
 
=== [[Tresenda]] ===
La zona di Tresenda si trova a sud-est del centro e si sviluppa principalmente sul fondovalle (circa 300 m s.l.m.) in prossimità della SS38 e del fiume [[Adda]].
Da Tresenda inoltre parte la strada per raggiungere il paese di [[Aprica]], la [[Strada statale 39 del Passo di Aprica|SS. 39]] dell'Aprica.
 
=== San Giacomo ===
La zona di San Giacomo si trova a sud-ovest del centro e si estende tra il fondovalle (circa 300 m s.l.m.), in prossimità della SS38 e del fiume [[Adda]], e le [[Alpi Orobiche]].
 
=== Frazioni minori ===
 
'''Prato Valentino''': Questa frazione conta case e rifugi; è una importante località sciistica.
 
'''Castelvetro''': Conta diversi ristoranti, case, bar e appartamenti. È posta prima di Teglio (intendendo la parte alta).
 
'''Posseggia''': Piccola frazione, ospita solo case.
 
'''Vangione Superiore''': Questa frazione ospita diverse case e appartamenti.
 
'''Vangione Inferiore''': Conta diverse abitazioni.
 
'''Sant' Antonio di Teglio''': Conta una chiesa e molte case.
 
'''Pila''': Questa frazione, posta poco prima del vero centro storico di Teglio, in alto, ospita diverse case.
 
'''Arboledo''': Ospita diverse case e un agriturismo.
 
'''Boalzo''': È una frazione che conta poche case ed è posta sopra Tresenda.
 
'''Canali''': In questa piccolissima frazione è stato trovato un frammento stelico nel 1985 da Don Mario Giovanni Simonelli.
 
'''Bondone''': Questa frazione-borgo conta meno di dieci case, ma è presente una chiesetta.
 
'''Branchi/Cà Branchi''': Conta diverse case e diversi Bed and Breakfast.
 
'''Villanova''': Conta solo case.
 
'''Caprinale-Luscio''': Conta poche case ed una cappella.
 
'''Piali-Codurelli''': Conta molte case e appartamenti.
 
'''Carona''': È posta esattamente sopra la frazione San Giacomo di Teglio.
 
'''Corna''': Questa frazione dà il nome a un ristorante; è posta nella parte bassa.
 
'''Crespinedo''': Posta nella parte alta, questa frazione conta solo case.
 
'''San Rocco di Teglio''': Questa piccola frazione è posta nella parte alta e fronteggia Teglio.
 
'''Ligone''': Questa frazione conta diverse abitazioni ed una chiesa: la Chiesa di Santa Maria di Ligone, che dà il nome alla frazione: Ligone-(Santa Maria).
 
'''San Sebastiano''': Conta diverse case, ristoranti e bar.
 
'''Caselli/Caseli''': Conta diverse case ed è posta sopra San Sebastiano; è presente anche una società di allevamento bestiame e importazione.
 
'''Gianoli''': Conta solo case ed un bilocale.
 
'''Franchesi''': Piccola frazione posta sulla strada bassa principale, conta solo abitazioni.
 
'''Frigeri''': Conta una chiesa e diverse abitazioni.
 
'''Margattoni''': Conta solo case e ville; vi è anche un luogo di preghiera.
 
'''Moia''': Conta solo abitazioni.
 
'''Somasassa''': Questa frazione dà il nome al lago; vi sono abitazioni e una chiesa (Chiesa di San Gottardo a Somasassa); la frazione è anche chiamata Somasassa-San Gottardo, nome dato dalla chiesa.
 
'''Valgella''': Conta diverse abitazioni e dei vigneti.
 
'''Panaggia''': Conta meno di dieci abitazioni ed è piccola, ma vi sono delle fortificazioni medievali.
 
'''San Gervasio''': Conta abitazioni ed una chiesa.
 
'''Nigola''': Conta diverse abitazioni.
 
=== Clima ===
=== Clima estivo ===
Il clima estivo è mite grazie alla grande esposizione al sole bilanciata dal fresco procurato dall'[[altitudine]].
 
Le precipitazioni sono molto variabili fra i diversi anni, ma mediamente scarse.
 
=== Clima invernale ===
Il clima è freddo ma soleggiato. Si hanno precipitazioni nevose tra novembre e marzo.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Teglio (SO)}}
 
== Luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiese nel centro di Teglio ====
 
# Chiesa di Santa Eufemia, parrocchiale di Teglio, Piazza Sant'Eufemia
# Chiesa di Santo Stefano, via castello (pineta)
# Chiesa di San Pietro, via Roma
# Chiesa di San Silvestro, via San Silvestro
# Chiesa di San Lorenzo in località Lago, via Besta
# Chiesa di Sant'Orsola, incendiata e distrutta nel 1620 durante le lotte tra cattolici e protestanti in occasione del [[Sacro Macello di Valtellina]]. Nel luogo ora è presente una sentinella in memoria dell'accaduto, via Italia
# Oratorio dei Bianchi, Piazza Sant'Eufemia
# Oratorio dei Neri, ora consacrata come chiesa di San Luigi, Piazza Sant'Eufemia
 
==== Chiese della Parrocchia di Teglio in altre frazioni ====
 
# Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, nell'omonima frazione
# Chiesa di San Martino, nell'omonima frazione e nelle vicinanze del cimitero
# Chiesa di Santa Maria di Ligone, nell'omonima frazione
# Chiesa di San Rocco, nell'omonima frazione
# Chiesa di Sant'Antonio, nella frazione Vangione
# Chiesa di San Gottardo, nella frazione Somasassa
# Chiesa di San Valentino, nella località sciistica Prato Valentino
# Chiesa di Santa Maria Maddalena, nella frazione Valgella
 
Il re [[Ferdinando IV di Borbone]] progettò di allargare la colonia anche per le nuove esigenze industriali dovute all'introduzione della “trattura” della seta e della manifattura dei veli, quindi per costruirvi una nuova città, da chiamare ''[[Ferdinandopoli]]'', concepita su una pianta completamente circolare con un sistema stradale radiale e una piazza al centro per farne anche una sede reale. Non vi riuscì, ma nei quartieri annessi al Belvedere mise in atto un codice di leggi sociali particolarmente avanzate, ispirate all'insegnamento di [[Gaetano Filangieri]] e trasformate in leggi da [[Bernardo Tanucci]].
==== Chiese della Parrocchia di San Giovanni ====
 
Ferdinando IV preferiva San Leucio in modo particolare e vi organizzava spesso battute di caccia e feste condivise con la stessa popolazione della colonia. Il sovrano firmò nel [[1789]] un'opera esemplare che conteneva i principi fondanti della nuova comunità di San Leucio: ''Origine della popolazione di San Leucio e suoi progressi fino al giorno d'oggi colle leggi corrispondenti al buon governo di essa di Ferdinando IV Re delle Sicilie'' conosciuti più comunemente come gli ''Statuti di San Leucio''. Tale codice, voluto dalla consorte [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]], fu scritto dal massone Planelli su ispirazione di [[Mario Pagano]] e di altri illuministi{{anchor|61}}<ref name=stefani/> e fu pubblicato dalla [[Stamperia Reale del Regno di Napoli]] in 150 esemplari. Il testo, in cinque capitoli e ventidue paragrafi, rispecchia le aspirazioni del [[dispotismo illuminato]] dell'epoca ad interpretare gli ideali di uguaglianza sociale ed economica e pone grande attenzione al ruolo della donna.
# Chiesa di San Giovanni Battista, parrocchiale dell'omonima frazione
 
Diverse opportunità erano offerte anche agli invalidi del lavoro che potevano rimanere ''in loco'' dopo l'infortunio; per questi fu progettato un ospizio apposito, la “Casa degli infermi”, che però non fu possibile portare a compimento a causa della discesa di [[Napoleone Buonaparte]] in Italia e della nascita della [[Repubblica Partenopea]] nel [[1799]]{{anchor|43}}<ref name=stefani/>. Pertanto, gli invalidi continuarono a sopravvivere grazie a delle donazioni spontanee dei lavoratori diplomati al merito, raccolti in un'apposita cassa dai ''seniores''. Gli operai addetti alla coltivazione dei campi, invece, potevano vendere una parte del raccolto al mercato in base ai prezzi stabiliti dal sovrano.
==== Chiese della Parrocchia di Tresenda ====
 
Nel [[1789]] Lady Elisabeth Craven, moglie di Lord Craven, magravio di Anspanich, soggiornò per qualche settimana a Caserta scrivendo le sue memorie nel ''Portrait du Roi Ferdinand'' che fu pubblicato a Londra nel [[1826]]: «mi fornì spiegazioni non pure su tutte le regole dello stabilimento ma fin più intricati congegni meccanismi che rendevano quel lavoro più agevole». Tra il [[1790]] e il [[1796]] anche Giuseppe Galanti, allievo di Antonio Genovesi, si soffermo sul posto: «il più lodevole in questa costituzione è che nulla si fa per forza. L'onore ed altri piccioli problemi debbono bastare a far osservare le leggi»<ref>Zuccaro E. (1999) ''Il mondo perfetto di re Ferdinando'', in “Leuciana festival”, inserto speciale de “Il Mattino”, giugno, pp. 4-5</ref>.
# Chiesa di San Michele, parrocchiale di Tresenda
# Chiesa di Sant'Abbondio, nella frazione di Boalzo
# La Madonna, nella frazione Sozzi di Boalzo
# Chiesa di Sant'Omobono, nella frazione Carona
# Chiesa di San Paolo di Frera, in Valbelviso
# Chiesa di San Giovanni Battista, nella frazione Caprinale
# Chiesa di Santa Maria Assunta, nella frazione Bondone
# Chiesa di San Carlo, nella frazione Foppa
 
In seguito alla [[Restaurazione]] il progetto della neo-città fu accantonato, anche se si continuarono ad ampliare industrie ed edifici, tra cui il Palazzo del Belvedere. Nel [[1824]] il governatore Antonio Sancio fece erigere una statua del Re che oggi è visibile al [[Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa]]. Nel [[1826]] su ordine del ministro card. [[Fabrizio Ruffo]] si decise di aprire una manifattura di pellame che però non riscosse il successo desiderato tanto da rischiare di far andare in malora l'intera colonia. Nel [[1834]] i Borbone decisero di costituire una società insieme a dei privati, tale fu la configurazione organizzativa fino all'Unità d'Italia. Nel [[1862]], nonostante lo sviluppo della produzione e il perfezionamento del nuovo tessuto “Jacquard”, i [[Casa Savoia|Savoia]] ne decisero la chiusura, riaprendola poi appena quattro anni dopo, ma concessa ancora in locazione ad imprese private{{anchor|84}}<ref name=stefani/>.
==== Chiese della Parrocchia di San Giacomo ====
 
Nel [[1866]] la Colonia di San Leucio venne elevata a comune amministrativo con il nome di San Leucio, fino alla sua definitiva aggregazione nel [[1928]] al comune di Caserta.<ref>{{cita web|url=http://www.elesh.it/storiacomuni/storia_comune.asp?istat=061808|titolo=Storia ISTAT del Comune 061808 San Leucio}}</ref>
# Chiesa di San Giacomo, parrocchiale dell'omonima frazione
# Chiesa di San Sebastiano, nella frazione Granìa
# Chiesa di Santa Apollonia, nella frazione Nigola
 
Nel [[1976]], in occasione del bicentenario della fondazione, si iniziò a guardare a San Leucio con maggiore attenzione, grazie al lavoro di ricerca compiuto dal Politecnico di Milano in collaborazione con la Pennsylvania University. Nel [[1981]] il luogo entrò nell'orbita del finanziamento della legge Scotti-Signorile sugli itinerari turistici ma solo tre anni dopo fu possibile aprire il cantiere grazie anche ad un concorso di idee sponsorizzato dalla [[Fiat]]. Dopo 15 anni di lavori e la spesa di 55 miliardi di lire, è stato possibile nel [[1999]] recuperare gli spazi funzionali con l'inaugurazione del [[Leuciana festival]]<ref>Carotenuto M. (1999) ''Dall'utopia leuciana alla ricerca dello splendore perduto'', in “Leuciana festival”, inserto speciale de “Il Mattino”, giugno, p. 21</ref><ref>I motivi del ritardo del cantiere sono da ricondurre alle vertenze giudiziarie sorte in seguito al sequestro dell'area da parte della magistratura per abusi edilizi, cfr. “Il Mattino”, 4 maggio 1992, ''Ruspe a San Leucio'', p. 18.</ref>.
=== Edifici di importanza storica ===
 
==Architettura==
[[File:Teglio Palazzo Besta.jpg|thumb|[[Palazzo Besta]]]]
{{vedi anche|Belvedere di San Leucio}}
Il Complesso di San Leucio nella sua veste attuale si estende su una superficie di 16871&nbsp;m² e ha una facciata lunga 354&nbsp;m intervallata da un doppio ordine di [[lesena|lesene]], caratterizzata inoltre da due ordini di finestre e due marcapiani con [[timpano (architettura)|timpano]] centrale: monumentale è la [[Scala (architettura)|scalinata]] a doppia rampa che segna l'ingresso principale alla struttura.
 
==Scultura e pittura==
# Torre de li beli miri (resti del Castello di Teglio), via castello (pineta). Simbolo di Teglio, potrebbe essere stata costruita dai dominatori bizantini sulla base di un antico castelliere.
Nel casino da caccia si annoverano gli affreschi di [[Fedele Fischetti]] sul mito di Bacco ed Arianna e la grande vasca in marmo di Mondragone al centro di una sala decorata con soggetti dell'antichità classica. La fontana con tritoni e delfini è opera di Solari nel [[1794]]. Occasionalmente sono esposti in mostra tele di [[Salvatore Fergola|Fergola]], Veronesi e [[Jakob Philipp Hackert|Hackert]], il pittore prussiano della ''Campania felix''<ref name=romano/>.
# [[Palazzo Besta]] e Museo “Antiquarium Tellinum”, Via Besta
# Palazzo del Comune, Piazza Sant'Eufemia
# Palazzo Cattani – Morelli, Via Valli
# Palazzo Besta – De' Gatti, Via Salita San Silvestro
# Palazzo Juvalta – Cima, Via Besta
# Casa [[Ongania]] – Botterini - Tudori, Via Besta
# Palazzo Piatti – Reghenzani “Casa del Cuco”, Piazza Sant'Eufemia
# Resti dell'ex Castello di Ripa, Via Strada Bela
# “Ca' del Boia” e antiche carceri, Via Piatte
 
==Arco Economia Borbonico==
[[File:Arcoborbonicoretro.JPG|thumb|left|Vista posteriore dell'arco]]
Teglio è stato nel passato un paese con un'economia quasi esclusivamente rivolta all'agricoltura e l'allevamento. La coltivazione di [[grano saraceno]] denominato "furmentùn", "fraina" o "farina negra" era molto rappresentativa tanto da diventare presidio [[slow food]]. La farina di grano saraceno veniva e viene utilizzata per [[Pizzoccheri]], [[Sciatt]] e molti altri piatti.
L'Arco Borbonico è il portale d'accesso al Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio e rappresenta una testimonianza di preesistenza alle seterie realizzate nel settecento. Risale infatti al [[1600]] quando era il varco d'accesso alla proprietà feudale dei Principi Acquaviva, signori di Caserta. Ancora oggi l'Arco rimane il passaggio migliore per raggiungere il Belvedere. L'Arco, sulla cui sommità è presente lo stemma borbonico con due leoni in pietra ai lati realizzati dallo scultore [[Angelo Brunelli]], è alto quasi 13&nbsp;m, largo 9 ed è formato da un unico [[fornice]] con un [[bugnato]] rettangolare e due [[Parasta|paraste]].
 
==Chiesa di Santa Maria delle Grazie==
Attualmente il settore con maggiore crescita è il terziario favorito dall'affluenza di molti turisti durante il periodo estivo e invernale.
Voluta dal re Ferdinando IV e costruita da [[Francesco Collecini]], allievo del Vanvitelli, fu completata in due anni e consacrata il 30 giugno [[1803]] insieme all'inaugurazione della “Fiera ferdinandea di arte sacra”. All'occasione il papa concesse al devotissimo re uno speciale Giubileo di otto giorni per ciascun anno in perpetuo nella ricorrenza della festività della Santissima Vergine delle Grazie. I materiali da costruzione sono di tufo giallo del Monte Fiorillo per gli esterni, marmo di Mondragone e legno di cipresso per gli interni, argento, bronzo, porcellane per gli arredi e le suppellettili. Nella chiesa lavorarono artisti quali Cosimo de Focatiis, Raffaele Mattioli e Pietro Saja<ref>Pastore A. (1999) ''Chiesa della Vaccheria, alla fiera del re'', in “Leuciana festival”, inserto speciale de “Il Mattino”, giugno, p. 23</ref>. Dal primo all'8 luglio di ogni anno, grazie all'associazione “Arte nell'arte”, si svolge una mostra d'artigianato di arredi sacri.
 
==Prospettive su San Leucio==
[[File:Vigneti - Valgella di Teglio.jpg|thumb|center|upright=2.3|Vigneti - Valgella di Teglio]]
[[File:san leucio.jpg|thumb|left|Ingresso del Palazzo del Belvedere]]
L'eredità della Colonia di San Leucio è sopravvissuta per decenni grazie alla presenza di diverse aziende seriche che però, ultimamente, hanno cessato l'attività per de-localizzare le industrie. Questa operazione, di natura meramente economica, ha conferito un duro colpo all'immagine della frazione casertana e soprattutto all'occupazione locale che oggi annovera centinaia di operaie specializzate in cassa integrazione o in mobilità.
 
A San Leucio, all'interno della fabbrica originaria del re Ferdinando, il Palazzo del Belvedere, ha oggi sede il "Museo della seta" che conserva alcuni macchinari originali, ancora funzionanti, per la lavorazione della seta che mostrano tutte le fasi della produzione con gli antichi telai restaurati ed azionati da una ruota idraulica posta nei sotterranei del palazzo. La visita al Complesso Monumentale prevede anche il passaggio negli appartamenti storici, arredati con suppellettili provenienti dalla [[Reggia di Caserta]] (tra le stanze di notevole interesse è il Bagno di Carolina, con la vasca in marmo di Carrara) e ai Giardini all'italiana, costituiti da una serie di terrazzamenti con piante identiche a quelle sistemate dal Re sul finire del '[[XVIII secolo|700]]. È inoltre possibile visitare su richiesta anche la “Casa del tessitore”, esempio di abitazione coloniale d'epoca.
== Amministrazione ==
=== Elenco dei Sindaci del Comune di Teglio dall'Unità d'Italia ad oggi ===
<!-- da controllare: tabella rovinata dal Visual Editor: -->
{| class="wikitable"
! Nome Cognome !! dal !! al !! note
|-
|[[Felice Saini]] ||1964 ||1972 || Cavaliere
|-
|[[Erminio Valli]] ||1972||1977||
|-
|[[Gianpaolo Bissi]] || - || -||
|-
|[[Gianpaolo Bissi]] || - || -||
|-
|[[Luciana Clementi]] || - || -||
|-
|[[Sandro Fay]] || 1996 || 2000 || 1º Mandato
|-
|[[Sandro Fay]] || 2000 || 2004 || 2º Mandato
|-
|[[Piergiorgio Grolli]] || 2004 || 2008 || 1º Mandato
|-
|[[Piergiorgio Grolli]] || 2008 || 2013 || 2º Mandato
|-
|[[Elio Moretti]]|| 2013 || 2018 ||1º Mandato
|-
|[[Elio Moretti]]
|2018
|
|2º Mandato
|}
 
Dal [[1999]], nei mesi estivi, si svolge a San Leucio il "[[Leuciana Festival]]", manifestazione artistica e culturale che in pochi anni si è ritagliata un ruolo di primo piano in Italia con un successo di pubblico sempre crescente. Tra gli ospiti più famosi che si sono esibiti al Leuciana, da ricordare [[Michael Bublé]], [[Claudio Baglioni]], [[Franco Battiato]], [[Giovanni Allevi]], i [[Pooh]], [[Fiorella Mannoia]], l'[[Orchestra Scarlatti]] del Teatro San Carlo di Napoli e ancora [[Pino Daniele]], il musical [[Cats (musical)|Cats]], [[Pat Metheny]] e tanti altri artisti di livello internazionale.
==Galleria d'immagini==
<gallery>
Immagine:Teglio_St_Eufemia.jpg |La chiesa parrocchiale di Sant' Eufemia
Immagine:Teglio_Palazzo_Besta.jpg|Affresco del cortile interno del [[Palazzo Besta]]
Immagine:Teglio_Torre_Deli_Beli_Mirre.jpg|"[[Torre de li beli miri]]". La Torre medioevale simbolo di Teglio
Immagine:Teglio01.jpg|Chiesa di Sant'Antonio
Immagine:Teglio palazzo Besta 037.jpg|Vista esterna del [[Palazzo Besta]]
Immagine:Oratorio dei Bianchi facciata.jpg|Facciata dell'Oratorio dei Bianchi
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Aa.Vv. (1998) ''Lo Bello Vedere di San Leucio e le Manifatture Reali'', Napoli, ESI.
* Branchi Elisa, Berti Luigi, [[Remo Bracchi|Bracchi Remo]], ''Dizionario tellino. Con profilo del dialetto di Teglio'', 2002
*Aa.Vv., (1973) ''San Leucio: vitalità di una tradizione'', Milano, Facoltà di Architettura.
* Cani Fabio, Monizza Gerardo, ''Guida di Teglio'' NodoLibri, 2006
*Aa.Vv., (1977) ''San Leucio: archeologia, storia, progetto'', Milano.
*Alisio G., (1976) ''Siti reali dei Borbone'', Napoli.
*Amari E., (1857) ''Critica di una scienza delle legislazioni comparate'', Genova.
*Archivio di Stato di Caserta, (1973) ''Donazione dei disegni e studi su San Leucio dell'architetto Richard Plunz'', Mostra San Leucio, Vitalità di una tradizione.
*Battaglini M., (1983) ''La manifattura reale di San Leucio tra assolutismo e Illuminismo'', Roma.
*Battisti E., (1973) ''San Leucio come utopia e Vicende del programma italiano'', Facoltà di architettura, Politecnico di Milano, Milano.
*Bologna L., (2004) ''L'architetto, il consigliere, la regina santa'', Caserta.
*Bulferetti L., (1944) ''L'assolutismo illuminato in Italia (1700-1789)'', Milano.
*Caprio L. (1993) ''San Leucio, memorie storiche ed immagini'', Laurenziana, Napoli.
*{{Cita libro|autore=Pietro Colletta|titolo=Storia del reame di Napoli|editore=Hauman|anno=1847|url=http://books.google.com/books?id=gwhbAAAAQAAJ|pp=77-78}}
*De Fusco R., Sbandi F., (1971) ''Un centro comunitario del ‘700 in Campania'', in “Comunità”, XV, n. 86.
*Galdi M., (1790) ''Analisi ragionata del Codice ferdinandino per la popolazione di San Leucio'', Napoli.
*Kruft H.W., (1990) ''Le città utopiche. La [[città ideale]] dal XV al XVIII secolo tra utopia e realtà'', Bari.
*Libertini A., (1980) ''Una giornata a San Leucio nell'anno di grazia 1789'', Caserta.
*Patturelli F., (1826) ''Caserta e San Leucio'', Napoli.
*{{Cita libro|autore=Piero Pierotti|titolo=Imparare l'ecostoria|editore=FrancoAngeli|anno=1999|ISBN=978-88-464-1334-5|url=http://books.google.com/books?id=jzvqV2RW96gC|pp=146-148}}
*Plunz R., (1973) ''San Leucio. Vitalità di una tradizione - Traditions in Transition'', George Wittenborn & Co., New York.
*{{Cita libro|titolo=Prospetto per la formazione di una compagnia industriale per San Leucio|editore=|anno=1827|url=http://books.google.com/books?id=7VfYPoBC9EgC}}
*Schiavo A., (1986) ''Riflessi degli statuti leuciani nell'urbanistica di Ferdinandopoli'', Caserta.
*{{Cita libro|autore=Maria Rosaria D'Uggento|titolo=Un popolo di lazzaroni|editore=Editrice UNI Service|anno=2011|ISBN=978-88-6178-676-9|url=http://books.google.com/books?id=V84eqnYGZmMC}}
*Valcastelli C., ''Un'utopia positiva dell'illuminismo napoletano,'' in " Il Contributo" 1987 - Anno XI , n. 4
*Verdile N. (2007), "L'utopia di Carolina. Il Codice delle leggi leuciane", Napoli, Regione Campania, Stamperia Digitale.
*Verdile N. (2009), ''Utopia sociale, utopia economica. Le esperienze di San Leucio e di New Lanark'', Roma, Danape.
 
== Voci correlate ==
*[[Antico Opificio Serico De Negri]]
* [[Pizzoccheri]]
*[[Belvedere di San Leucio]]
* [[Valtellina]]
*[[Caserta]]
* [[Stazione di Tresenda-Aprica-Teglio]]
* [[StazioneStatuto di San Giacomo di TeglioLeucio]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commonscommons_oggetto=Category:Teglioimmagini}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|http://www.sanleucionline.it|Il Real Sito di San Leucio}}
*{{cita web |1=http://www.leuciana.org |2=Leuciana festival official Home Page |accesso=8 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170513143900/http://www.leuciana.org/# |dataarchivio=13 maggio 2017 |urlmorto=sì }}
 
{{Luigi Vanvitelli}}
{{Comuni della provincia di Sondrio}}
{{Patrimoni Unesco|Italia}}
{{Città romane della Regio XI Transpadana}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|Due Sicilie|patrimoni dell'umanità|storia}}
{{Portale|Lombardia}}
 
[[Categoria:TeglioSan Leucio (Caserta)| ]]