Rai e Museo diocesano (Gallipoli): differenze tra le pagine

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{{F|musei d'Italia|dicembre 2013}}
{{Nota disambigua||[[RAI (disambigua)]]|RAI}}
{{AziendaMuseo
| Nome = Museo diocesano di Gallipoli - sez. [[Vittorio Fusco]]
|nome = RAI Radiotelevisione Italiana S.p.A.
| Logo =
|logo = RAI — Radiotelevisione italiana (logo).svg
| Immagine = Gallipoli Cattedrale 5.JPG
|nazione= ITA
| Larghezza = 220px
|tipo = Società per azioni
| Didascalia = Tela della Basilica Cattedrale di Gallipoli
|data_fondazione = 1954
| Stato =
|luogo_fondazione = [[Roma]]
| Località = [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]]
|fondatori = [[Governo italiano]]
| Indirizzo = Via Antonietta De Pace, 51
|slogan = <!-- METTERE SOLO LO SLOGAN ATTUALE, GRAZIE -->Molto di più di una tv<!-- METTERE SOLO LO SLOGAN ATTUALE, GRAZIE -->
| Tipologia = arte sacra
|sede =&#32;
| Fondatori = [[Aldo Garzia]], [[Conferenza Episcopale Italiana|CEI]]
*[[Roma]] (sede legale)
| Data di chiusura =
*[[Torino]] (direzione generale)
| Gestione =
|persone_chiave =&#32;
| Direttore = Rev.do Mons. Giuliano Santantonio
* [[Anna Maria Tarantola]], presidente
| Visitatori =
* [[Luigi Gubitosi]], direttore generale
| Anno visitatori =
|industria = media
| Sito = http://museodiocesanogallipoli.it/it/
|prodotti = [[Programma televisivo|programmi televisivi]], [[Programma radiofonico|radiofonici]] e [[editoria]]
|filiali = [[Rai Pubblicità]], [[Rai Cinema]], [[Rai Way]], [[Rai Net]], [[Rai World]]
|fatturato= {{profit}} 2.824,7 milioni di [[Euro|€]]<ref name="bilancio">[http://www.rai.it/dl/bilancio2011/ita/highlights/pp04.htm ::: RAI - Bilancio 2011 :::<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|anno_fatturato=2011
|risultato operativo = {{perdita}} 23.5 milioni di [[Euro|€]]<ref name=bilancio/>
|anno_risultato operativo = 2011
|utile netto= {{profit}} 39.3 milioni di [[Euro|€]]<ref name=bilancio/>
|anno_utile netto=2011
|dipendenti = 11 378
|anno_dipendenti=2011
|sito = www.rai.it
}}
 
Il '''[http://museodiocesanogallipoli.it/it/ museo diocesano - Sezione di Gallipoli]''', intitolato a "Mons. [[Vittorio Fusco]]", si trova in [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]], ed è uno dei musei diocesani appartenenti alla [[Diocesi di Nardò-Gallipoli]], insieme al [http://museodiocesanonardo.it/it/ Museo Diocesano di Nardò], intitolato invece a Mons. [[Aldo Garzia]].
La '''RAI Radiotelevisione Italiana S.p.A.''' – nome spesso [[abbreviazione|abbreviato]] in [[lingua italiana|italiano]] in '''Rai''' o '''RAI'''<ref>"RAI" è l'[[acronimo]] di "[[Radio Audizioni Italiane]]", antesignana dell'attuale società. Come tutti gli acronimi che sono [[nomi propri]] molto diffusi nel linguaggio comune, viene anche scritto con solo la lettera iniziale maiuscola. Tale grafia attualmente è utilizzata anche per il [[logo]] ufficiale della società.</ref> – è un [[editore]] italiano.<br />
È la società concessionaria in esclusiva del [[servizio pubblico#Servizio pubblico radiotelevisivo|servizio pubblico radiotelevisivo]] in [[Italia]] fino al 2016. È una delle più grandi aziende di comunicazione d'[[Europa]], il quinto gruppo televisivo del continente.<ref>[http://argomenti.ilsole24ore.com/rai.html Rai - Ultime notizie su Rai - Argomenti del Sole 24 Ore<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
== StoriaDescrizione ==
Il museo diocesano è stato inaugurato ufficialmente il 12 luglio 2004 su iniziativa della [[Conferenza Episcopale Italiana]], della [[Diocesi di Nardò-Gallipoli]] e della comunità della [[Cattedrale di Sant'Agata (Gallipoli)|Basilica Cattedrale di Sant'Agata]] di [[Gallipoli (Italia)|Gallipoli]], con il contributo dell'[[Unione europea]] e della [[Regione Puglia]]. L'idea di dare origine ad un museo diocesano fu dell'allora vescovo [[Aldo Garzia]] e fu elaborata dai suoi successori.
La nascita dell'azienda è legata ad un provvedimento normativo, il [[Regio Decreto]] n. 1067/1923, che affidava allo Stato l'esclusiva sulle trasmissioni radiofoniche da esercitare tramite società concessionarie. È così che il 27 agosto [[1924]] nacque a Torino l'[[Unione Radiofonica Italiana]] ('''URI'''), sotto forma di [[Società anonima]] (ossia società per azioni per le norme del tempo) creata dal primo [[Ministero delle Comunicazioni|Ministro delle Comunicazioni]] d'Italia [[Costanzo Ciano]], e che era una [[Fusione (diritto)|fusione]] tra la società [[Radiofono]] di [[Guglielmo Marconi]] e la [[SIRAC]].
L'imponente architettura si trova nel centro storico di Gallipoli nel punto più importante del borgo antico.
Il museo occupa i locali dell'antico palazzo del Seminario di Gallipoli adiacente alla Basilica Cattedrale, edificato a partire dal 1750; la struttura ha conservato sostanzialmente l'aspetto originario e, con le numerose decorazioni barocche, si articola in tre piani ricoprendo una superficie di 900 metri quadri.
Raccoglie 553 manufatti, argenterie, oreficerie liturgighe, paramenti, mitrie, pastorali, croci pettorali, numerosissimi ritratti, campane in bronzo, gli stemmi dipinti su ceramica di tutti i vescovi della diocesi gallipolitana, opere di [[Gian Domenico Catalano]]: opere provenienti dalla cattedrale, dalla curia e dal palazzo vescovile. L'antica cappella al primo piano ospita le due statue di argento e d'oro dei protettori Sant'Agata e San Sebastiano fusi a [[Napoli]] in origine di proprietà del comune. La statua di Sant'Agata (patrona della Diocesi, della città, nonché titolare della Cattedrale) “ … a 10 giugno 1760 fu portato a Gallipoli sopra gli sciabecchi e foe fatto a spese e devozione di mons. Serafino Brancone e foe consegnato al Vicario Generale d. Carlo Zaccaria". Sono custoditi inoltre il [[baldacchino]] di S.E.R. Mons. Oronzo Filomarini, paramenti sacri preziosi e la copia cinquecentesca della Sacra Sindone, una delle cinque esistenti al mondo. Essa fu donata dal Vescovo Sebastiano Quintiero Ortiz e fu realizzata a contatto diretto con l'originale di Torino. Oltre alla rarissima Sacra Sindone è custodita una reliquia di argento con un pezzo della Croce di Cristo con lo stemma del Vescovo Alessio Zelodano.
 
== Archivio della Curia di Gallipoli ==
Quattro anni dopo, il 15 gennaio [[1928]], l'URI venne trasformata in [[EIAR|Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche]] (EIAR), rimanendo tuttavia in mano ai privati. Il 26 ottobre [[1944]] nacque dalle ceneri del vecchio ente la [[Radio Audizioni Italiane]] (RAI), che inizialmente era una partecipata della [[Società Idroelettrica Piemontese]], ma successivamente le azioni furono comprate dal [[Ministero delle Comunicazioni]], che divenne presto Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni. Il 10 aprile [[1954]], in seguito all'avvio delle trasmissioni televisive regolari (avvenuto il 3 gennaio [[1954]]), la Radio Audizioni Italiane S.p.A. si trasformò in Rai Radiotelevisione Italiana S.p.A. Ultimo passaggio è stato la fusione nel 2004 della Rai Holding S.p.A. (che deteneva la maggioranza relativa delle azioni della Rai) con la Rai S.p.A. formando l'attuale società<ref>[http://www.bilancio2004.rai.it/ita/bilancio/civ08.htm Relazione del Collegio Sindacale agli azionisti sul Bilancio Civilistico 2004]</ref>.
Attiguo al Museo Diocesano e all'interno dei locali della [[Cattedrale di Gallipoli]], vi è l'archivio dell'antica curia gallipolina, composto da 4310 circa unità archivistiche. Esso conserva archivi e fonti storiche risalenti al Cinquecento, oltre a documenti contemporanei. Purtroppo non è pervenuto nessun documento precedente al 1500, poiché tutto fu distrutto dai [[Repubblica di Venezia|Veneziani]] nella storica battaglia del 1484.
 
L'archivio comprende manoscritti relativi a:
Con il [[referendum abrogativi del 1995#Privatizzazione RAI|referendum popolare del 1995]] venne abrogata la legge che riservava esclusivamente alla mano pubblica il possesso delle azioni RAI, tuttavia non si è mai proceduto alla privatizzazione che si intendeva avviare.
*Visite pastorali
 
*Sinodi diocesani
=== Cronologia ===
*Vescovi
{{F|televisione|arg2=radio|settembre 2011}}
*Scomuniche
* [[1924]]: A [[Torino]], nasce l'[[Unione Radiofonica Italiana]] (URI).
*Processi penali
* [[1928]]: l'Unione Radiofonica Italiana viene trasformata in [[EIAR|Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche]] (EIAR).
*Matrimoni
* [[1931]]: L'EIAR acquista il [[Teatro di Torino]] di Via Verdi, nel capoluogo piemontese e lo adibisce ad ''Auditorium'' {{citazione necessaria|(il primo d'Italia)}}, per ospitare la sede della propria [[Orchestra Sinfonica Nazionale]]. Nello stesso ''Teatro di Torino'' e nella vicina sede storica dell'EIAR, si svolgeranno i primi esperimenti di trasmissione televisiva. Inaugura il centro di produzione radiofonica di Via Asiago 10 a [[Roma]]. Il palazzo viene tuttora utilizzato per la messa in onda dei programmi di [[Rai Radio 2]] e [[Rai Radio 3]].
*Atti di curia
* [[1944]]: Il [[Governo Italiano]] e la [[SIP - Società Idroelettrica Piemontese|SIP]] fondano la [[Radio Audizioni Italiane]], sorta dalle ceneri dell'[[EIAR]].
*Parrocchie
* [[1950]]: Nasce il Terzo Programma radiofonico, l'attuale [[Rai Radio 3]]; fu la prima emittente italiana a trasmettere in [[modulazione di frequenza]].
*Confraternite e Monasteri
* [[1951]]: La RAI rivede la propria offerta creando le reti a diffusione nazionale [[Rai Radio 1|Programma Nazionale]], [[Rai Radio 2|Secondo Programma]] e il neonato [[Rai Radio 3|Terzo Programma]].<ref>[http://www.radio.rai.it/storiadellaradio/index.cfm?candidato=storia3.cfm Rai.it - Storia della Radio dal '49 al '61]</ref>
*Sacre ordinazioni
* [[1952]]: La Radio Audizioni Italiane viene ceduta all'[[IRI]].
*Patrimoni
* [[1954]]: Il 3 gennaio<ref name="ReferenceA">[[Franco Ferrarotti]], ''La Televisione - I cinquant'anni che hanno cambiato gli usi e costumi degli italiani'', [[Newton Compton Editori]], ISBN 9788854102736, pag 10</ref> [[Fulvia Colombo]] inaugura il Programma Nazionale, l'attuale [[Rai 1]] e sempre lo stesso giorno parte anche il [[TG1|Telegiornale]] (l'attuale TG1). Inizia il regolare servizio di televisione. I principali trasmettitori sono a [[Roma]], [[Milano]], [[Napoli]], [[Torino]], [[Monte Peglia]]. Alla sera prende il via ''[[La Domenica Sportiva]]'', il programma più longevo della televisione italiana ancora oggi in onda. Di conseguenza, il 10 aprile, la Radio Audizioni Italiane S.p.A. cambia ragione sociale in Rai Radiotelevisione Italiana S.p.A.
*Benefici
* [[1957]]: Con un decennio di anticipo rispetto alla tempistica inizialmente prevista, tutto il territorio italiano è coperto dal segnale televisivo<ref name="ReferenceA"/>. La RAI inizia a trasmettere messaggi pubblicitari in TV con [[Carosello]], ed a [[Roma]], inaugura lo storico centro televisivo di Via Teulada, 66.
*Oratori privati
* [[1958]]: Nasce il servizio di [[Rai Filodiffusione|Filodiffusione]] in collaborazione con la [[SIP - Società Idroelettrica Piemontese]].
* [[1960]]: Debutta ''[[Tutto il calcio minuto per minuto]]'', programma storico della Rai tuttora in onda su [[Rai Radio 1]].
* [[1961]]: Il 4 novembre, [[Aba Cercato]] inaugura il Secondo Programma (l'attuale [[Rai 2]]).
* [[1965]]: la RAI organizza la prima edizione in Italia dell'[[Eurovision Song Contest 1965|Eurovision Song Contest]].
* [[1968]]: La RAI inaugura il Centro di produzione televisiva di Torino.
* [[1975]]: Il 14 aprile viene approvata la Legge n. 103 che [[Riforma della RAI del 1975|riforma]] il [[servizio pubblico]] radiotelevisivo. Fra i cardini, nomine parlamentari anziché governative e implementazione di una terza rete da affiancare alle prime due. I canali radiofonici cambiano nome con quelli tuttora usati.<ref>[http://www.radio.rai.it/storiadellaradio/index.cfm?candidato=storia5.cfm&switch= Rai.it - Storia della Radio dal '70 al '90]</ref>
* [[1977]]: Dopo una lunga battaglia tecnico-politica, e dopo la sperimentazione avuta durante i [[Giochi della XXI Olimpiade]], il 1º febbraio, iniziano ufficialmente le trasmissioni [[Televisione a colori|a colori]], prima annunciatrice [[Rosanna Vaudetti]], un mese dopo che ''Carosello'' chiuse i battenti.
* [[1979]]: Il 15 dicembre, [[Fabiana Udenio]] inaugura la Rete Tre (l'attuale [[Rai 3]]), progettata e realizzata per la diffusione di programmi su base regionale.
* [[1990]]: A Roma, la RAI inaugura il centro tecnico di produzione radiotelevisivo di [[Saxa Rubra (Rai)|Saxa Rubra]] inizialmente destinato come centro servizi TV per i [[Campionato mondiale di calcio 1990|Mondiali di calcio Italia'90]], ora sede delle redazioni giornalistiche della Rai. Inoltre, inaugura i [[Televisione satellitare|programmi satellitari]] analogici di [[Rai 1]] e [[Rai 2]] su Eutelsat 1 F5 a 10 gradi est.
* [[1991]]: La RAI organizza l'[[Eurovision Song Contest 1991]]
* [[1996]]: La RAI inaugura i programmi via satellite in [[Digitale (informatica)|digitale]] su [[Hotbird]].
* [[1997]]: Nasce [[Rai Sat]], la divisione satellitare della RAI. L'anno successivo verrà scorporata come RaiSat S.p.A.
* [[1999]]: Nasce [[RaiNews24]], canale all-news della RAI disponibile inizialmente via satellite.
* [[2000]]: A causa della [[liquidazione]] della holding pubblica [[IRI]], il 99.5% delle azioni passano a Rai Holding S.p.A. in mano al [[Ministero dell'Economia e delle Finanze|Ministero dell'Economia]].
* [[2004]]: Le trasmissioni televisive della Rai compiono 50 anni; su [[Rai 1]], [[Rai 2]] e [[Rai 3]], va in onda ''Buon compleanno TV'', una grande festa televisiva condotta da [[Pippo Baudo]] per festeggiare il cinquantenario. Il 1º dicembre dello stesso anno [[Rai Holding]] viene fusa nella Rai S.p.A. costituendo l'attuale società.
* [[2005]]: Il 27 settembre, la Rai crea il proprio [http://www.youtube.com/user/rai?blend=1&ob=4 canale] [[YouTube]] ufficiale<ref>{{cita web|url=http://it.youtube.com/user/rai|titolo=Il canale YouTube ufficiale della RAI|accesso=24-11-2008}}</ref>, con il quale pubblica video tratti dal sito ufficiale [[Rai.tv]] (che poi sarà online da dicembre dello stesso anno) dove sono presenti i programmi prodotti.
* [[2007]]: [[Paolo Gentiloni]] pone sotto licenza [[creative commons]] una considerevole parte dell'archivio Rai, rendendolo gratuitamente consultabile e riproducibile dal sito Internet.
* [[2008]]: Il 10 maggio debutta la piattaforma [[Rai Digit]], bouquet di canali per il digitale terrestre. Il bouquet è composto inizialmente da 8 canali, 2 dei quali già esistenti ([[Rai News 24]] e [[Rai Gulp]]), che sono visibili sia attraverso la tecnologia [[DVB-T]] che quella [[DVB-S]]. Nello stesso giorno, con il [[91º Giro d'Italia]], parte [[Rai Sport Più]]. La [[Campionato europeo di calcio 2008|UEFA Euro 2008]] (campionato svoltosi in [[Austria]] e [[Svizzera]]) e le [[Giochi della XXIX Olimpiade|Olimpiadi estive di Pechino 2008]] sono stati trasmessi, in alcune aree, in [[alta definizione]], mentre in [[Italia]], nel formato panoramico [[16:9]] sul digitale terrestre. Entrambe le manifestazioni sportive sono andate in onda su [[Rai Sport Più]]. Il 14 luglio, nasce [[Rai 4]], il nuovo canale del digitale terrestre dedicato alla sperimentazione.
* [[2009]]: Il 2 febbraio, sul [[digitale terrestre]], viene lanciato un nuovo canale tematico gratuito: [[Rai Storia]]. Il 31 luglio, i canali [[Rai Sat]] passano da [[Sky Italia]] al digitale terrestre e alla nuova piattaforma satellitare [[Tivù Sat]]. Chiude [[RaiSat Smash Girls]] e [[RaiSat Gambero Rosso]] passa sotto la gestione diretta di Sky.
* [[2010]]: La RAI assorbe la società [[Rai Sat]]. Il 26 novembre nasce [[Rai 5]], il nuovo canale culturale, in sostituzione di [[Rai Extra]]. Si delinea così l'attuale bouquet di canali digitali<ref>[http://www.sorrisi.com/2010/05/03/tredici-canali-restyling-del-logo-alta-definizione-ecco-la-nuova-rai/ 13 canali, restyling del logo, alta definizione: ecco la nuova Rai]</ref><ref>Si veda la sezione [[RAI#Offerta|Offerta]]</ref>. Nella radiofonia invece nascono tre [[web radio]] disponibili in [[streaming]] sul sito {{cita web|http://www.rai.tv|Rai.tv}}.
*[[2012]]: Il 4 luglio la Rai, come così le altre emittenti italiane, spegne definitivamente tutti i suoi canali analogici risultando così disponibile sul [[digitale terrestre]], sul satellite (con alcuni canali e programmi visibili solo con il decoder [[Tivù Sat]]) oltre che in streaming via web. Il 31 dicembre il [[TG2]] è il primo delle tre tv generaliste ad essere trasmesso in [[16:9]].
*[[2013]]: Iniziano le prime trasmissioni in [[DVB-T2]]<ref>[http://www.ufficiostampa.rai.it/mb_index.aspx?file=mb_73612.html Ufficio stampa RAI]</ref>
 
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine=ProtezioneEcc1.png
|nome_onorificenza= Medaglia al merito di I classe della Protezione Civile
|collegamento_onorificenza=Attestato di pubblica benemerenza della Protezione civile
|motivazione=Per la partecipazione all'evento sismico del 6 aprile 2009 in Abruzzo, in ragione dello straordinario contributo reso con l'impiego di risorse umane e strumentali per il superamento dell'emergenza.
|luogo=D.P.C.M. 11 ottobre 2010
}}
 
== Attività ==
Opera principalmente nel settore [[televisione|televisivo]] e [[Radio (mass medium)|radiofonico]] con la produzione dei programmi di servizio pubblico. Importanti le attività anche nei settori di produzione [[cinema]]tografica e di providing di infrastrutture per il [[broadcasting]], attraverso società controllate. Asset minori sono l'[[editoria]] e la produzione/distribuzione di CD e DVD. La Rai è impegnata anche nell'innovazione tecnologica grazie al Centro Ricerche di Torino.
 
=== Canali televisivi ===
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Nome
! Digitale terrestre
! Digitale Satellite Tivù Sat
! Canali Streaming Rai.tv<ref group="a" name="silver">Con tecnologia Silverlight utilizzabile sui soli sistemi operativi Microsoft.</ref>
! Digitale Satellite Sky
|-
| '''[[Rai 1]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="oscurato">Alcuni programmi sono oscurati.</ref>
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="oscurato" />
|-
| '''[[Rai 2]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="oscurato" />
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="oscurato" />
|-
| '''[[Rai 3]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="oscurato" />
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="oscurato" />
|-
| '''[[Rai 4]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale">Copertura nazionale non completa.</ref>
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="oscurato" />
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| '''[[Rai 5]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale" />
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="oscurato" />
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| '''[[Rai Movie]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale" />
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| '''[[Rai Premium]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale" />
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| '''[[Rai Gulp]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale" />
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| '''[[Rai YoYo]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale" />
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| '''[[RaiNews24]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
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|-
| '''[[Rai Storia]]'''
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| '''[[Rai Sport 1]]'''
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| '''[[Rai Sport 2]]'''
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| [[File:Yes check.svg|20px]]
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|-
| '''[[Rai HD]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale" />
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| '''[[Rai 1|Rai 1 HD]]'''
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| '''[[Rai 2|Rai 2 HD]]'''
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| '''[[Rai 3|Rai 3 HD]]'''
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
|-
| '''[[Rai Scuola]]'''
| [[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="a" name="parziale" />
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| '''[[Rai Med]]'''
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| '''[[Rai Nettuno Sat Uno]]'''
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| '''[[Rai Internazionale]]'''
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
|-
| '''[[Euronews]]'''
| [[File:X mark.svg|20px]]<ref group="a">Solo su [[Rai 1]] per un breve periodo dalle 5:45 alle 6:06 del mattino.</ref>
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
|-
|}
<references group="a" />
 
Disponibili in digitale terrestre e sul satellite (con alcuni programmi e canali visibili solo con il decoder [[Tivù Sat]]), oltre che via streaming sul web:
* [[Rai 1]] - generalista
* [[Rai 2]] - generalista, rivolta ad un pubblico giovane
* [[Rai 3]] - generalista, rivolta alle autonomie locali e all'approfondimento
* [[Rai 4]] - semigeneralista: film e serie televisive [[Film culto|cult]]
* [[Rai 5]] - semigeneralista: cultura, documentari, reportage, intrattenimento
* [[RaiNews24]] - tematico: [[all news]]
* [[Rai Sport 1]] - tematico: sport
* [[Rai Sport 2]] - tematico: sport minori
* [[Rai Storia]] - tematico: canale della struttura Rai Educational dedicato alla storia
* [[Rai Gulp]] - tematico: per bambini e ragazzi
* [[Rai Movie]] - tematico: dedicato al cinema
* [[Rai YoYo]] - tematico: dedicato ai bambini in età prescolare
* [[Rai Premium]] - tematico: dedicato alle fiction televisive della Rai
* [[Rai Scuola]] - tematico: canale della struttura Rai Educational dedicato all'apprendimento delle lingue e della scienza
* [[Rai HD]] - generalista: canale sperimentale in alta definizione
 
Rai 1, Rai 2, Rai 3 e RaiNews24 sono gli unici canali disponibili in DTT sull'intero territorio nazionale. I mux su cui si ricevono tutti gli altri canali hanno una copertura più limitata.
 
I programmi dei canali fin qui citati sono realizzati dalla ''Direzione Produzione Tv''.
 
Disponibili solo via satellite:
* [[Rai Nettuno Sat Uno]] - tematico: lezioni universitarie dell'[[Università telematica internazionale UniNettuno]]
* [[Rai Med]] - semigeneralista
* [[Rai International|Canali Rai Italia]] - generalisti - destinati agli italiani all'estero
 
La consorziata ''Euronews S.A.'' produce il canale:
* [[Euronews]] - tematico: all news paneuropea
 
Inoltre, attraverso la consociata [[Rai Way]], la Rai trasmette il segnale dei canali televisivi dei due rami del [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento Italiano]], che producono autonomamente i due canali:
* [[Camera dei Deputati (rete televisiva)|Camera dei Deputati]] - sedute della [[Camera dei Deputati]]
* [[Senato TV|Senato della Repubblica]] - sedute del [[Senato della Repubblica]]
Non essendo editi dalla Rai, i canali sono finanziati autonomamente dai due rami del Parlamento.
 
In passato la consociata [[Rai World]] produceva il canale:
* [[Yes Italia]] - tematico: turismo, promozione patrimonio artistico italiano. Canale chiuso il 1º gennaio [[2012]].
 
Nello streaming gratuito disponibile su [http://www.rai.tv/dl/RaiTV/diretta.html www.rai.tv] sono disponibili anche altri canali web tematici, circa una ventina, con cultura, società, comicità, spettacoli, trailer.
 
==== Canali a richiesta ====
Canali [[Rai On]] esclusivamente per operatori [[IPTV]], che erano disponibili nell'offerta [[Fastweb TV]]:
* Rai On Fiction Live
* Rai On Fiction
* Rai On Spettacolo
* Rai On Cultura
* Rai On Ragazzi
* Rai On News
* Rai On Sport
 
====Canali a diffusione regionale====
La Rai trasmette in alcune regioni altri due canali, dedicati alle minoranze linguistiche presenti sul territorio italiano.
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Nome
! Zona di diffusione
! Digitale terrestre
! Digitale Satellite Tivù Sat
! Canali Streaming Rai.tv
! Digitale Satellite Sky
! Note
|-
| '''[[Rai Sender Bozen]]'''
| [[Trentino-Alto Adige]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]<ref group="c">Alcuni programmi sono visibili in differita all'indirizzo http://www.raibz.rai.it</ref>
| [[File:X mark.svg|20px]]
| Canale in [[lingua tedesca]] e [[lingua ladina|ladina]], che trasmette solo per parte della giornata.
|-
| '''[[Rai Trst]]'''
| [[Friuli-Venezia Giulia]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:Yes check.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| [[File:X mark.svg|20px]]
| Canale in [[lingua slovena]], che trasmette solo per parte della giornata.
|-
|}
 
<references group="c"/>
 
Per approfondire, vedi [[RAI#Le_minoranze_linguistiche_e_le_regioni_autonome|'''qui''']].
 
=== Canali radiofonici ===
{{vedi anche|Radio Rai}}
La RAI realizza numerosi canali radiofonici principali che vengono trasmessi in analogico ([[Modulazione di ampiezza|AM]] e [[Modulazione di frequenza|FM]]), con la tecnica della [[filodiffusione]], sulla [[televisione digitale terrestre]], sul [[Digital Audio Broadcasting|DAB]], sul [[televisione satellitare|satellite]] e via [[streaming]] sul web.<br />
La realizzazione dei programmi è affidata alla struttura [[Radio Rai]].
{| class="wikitable" style="width:55%;"
! Nome
! [[Modulazione di ampiezza|AM]]
! [[Modulazione di frequenza|FM]]
! [[Filodiffusione|Via cavo]]
! [[Digital Audio Broadcasting|DAB]]/DAB+
! Streaming [[Rai.tv]]
! Streaming [[iTunes]]
! [[Digitale terrestre]]
! [[Digitale satellitare]]
|-
|[[Rai Radio 1]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|-
|[[Rai Radio 2]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
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|[[Rai Radio 3]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
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|[[Rai Radio FD 4]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
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|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
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|[[Rai Radio FD 5]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|<span style="white-space:nowrap">[[File:Yes check.svg|20px]]<ref name=local group=d>Solo in alcune aree</ref></span>
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|-
|[[Rai Isoradio]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|<span style="white-space:nowrap">[[File:Yes check.svg|20px]]<ref name=local group=d/></span>
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|-
|[[Rai GR Parlamento]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|-
|[[Rai Web Radio 6]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
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|[[Rai Web Radio 7]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|-
|[[Rai Web Radio 8]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|-
|}
 
<references group=d/>
====Canali a diffusione regionale====
La Rai trasmette in alcune regioni altri due canali, dedicati alle minoranze linguistiche presenti sul territorio italiano.
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Nome
! Zona di diffusione
! [[Modulazione di ampiezza|AM]]
! [[Modulazione di frequenza|FM]]
! [[Filodiffusione|Via cavo]]
! [[Digital Audio Broadcasting|DAB]]/BAB+
! Streaming [[Rai.tv]]
! Streaming [[iTunes]]
! [[Digitale terrestre]]
! [[Digitale satellitare]]
! Note
|-
| '''[[Rai Sender Bozen]] Radio'''
| [[Trentino-Alto Adige]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]<ref group="e">Lo streaming è fruibile a [http://www.raibz.rai.it/streaming_radio.php questo indirizzo]</ref>
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
| Canale in [[lingua tedesca]], [[lingua italiana|italiana]] e occasionalmente [[lingua ladina|ladina]].
|-
| '''[[Rai Trst|Radio Trst A]]'''
|[[Friuli-Venezia Giulia]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
|[[File:Yes check.svg|20px]]
|[[File:X mark.svg|20px]]
| Canale in [[lingua slovena]], che trasmette solo per parte della giornata.
|-
|}
 
<references group="e"/>
 
Per approfondire, vedi [[Rai#Le_minoranze_linguistiche_e_le_regioni_autonome|'''qui''']].
 
=== Testate giornalistiche ===
Le testate giornalistiche sono:
* [[TG1]] (TV)
* [[TG2]] (TV)
* [[TG3]] (TV)
* [[TGR]] (TV + radio)
* [[RaiNews24]] (TV)
* [[Giornale Radio Rai]] (Radio)
* [[Rai Parlamento]] (TV)
* [[Rai GR Parlamento]] (Radio)
* [[Rai Sport]] (TV)
* [[Televideo]] (Teletext)
 
La [[TGR]], Testata Giornalistica Regionale, si occupa appunto dell'informazione regionale su Rai 3, con un [[Periodico_(stampa)|magazine]] mattutino, 3 edizioni del telegiornale e 2 del giornale radio, un settimanale al sabato e speciali tutele in [[Friuli-Venezia Giulia]], [[Trentino-Alto Adige]], [[Sardegna]] e [[Valle d'Aosta]].
 
[[Rai Sport]] segue gli eventi sportivi con notiziari sui tre canali televisivi e su due canali dedicati: [[Rai Sport 1]] (ex Rai Sport più) e [[Rai Sport 2]]. [[RaiNews24]] è il canale ''all-news'' della Rai.
 
Altre testate giornalistiche sono il [[Televideo]] (servizio [[teletext]] delle prime tre reti televisive).
 
Il sito {{cita web|http://www.rai.it/dl/portale/homeNews.html|Rai Notizie}} propone le principali notizie del giorno tratte dai siti internet delle varie testate.
 
===Editoria===
{{vedi anche|Rai Eri}}
Con il marchio [[Rai Eri]] la società è attiva nel mercato editoriale con diverse pubblicazioni di riviste e libri. Da qualche anno, con lo stesso marchio vengono pubblicati CD e DVD legati ai programmi televisivi prodotti dall'azienda, in precedenza editi da [[Rai Trade]].
 
===Innovazione e ricerca===
{{vedi anche|Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica RAI}}
Il [[Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica RAI|Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica]] si trova a Torino in Corso Giambone 68. Qui vengono studiate e progettate nuove tecniche di broadcasting sia per la Tv che per la radio.
 
== Strutture ==
Le attività dell'azienda sono svolte anche grazie a delle strutture quali:
* [[Radio Rai]]
* [[Rai Educational]]
* [[Rai Internazionale]]
* [[Rai Vaticano]]
* [[Rai Quirinale]]
* [[Rai Fiction]]
* [[Rai Ragazzi]]
* [[Rai Gold]]
* [[Struttura Grandi Eventi]]
* [[Rai Teche]]
 
[[Rai Educational]] è una struttura che si occupa di programmi educativi sulle tre reti televisive e dispone anche di due canali televisivi dedicati, [[Rai Scuola]] e [[Rai Storia]].
 
[[Rai International]] è una struttura che produce e trasmette programmi televisivi e radiofonici per gli italiani nel mondo attraverso tre canali televisivi satellitari e un canale radiofonico chiamato [[Rai Internazionale Radio]] ex Satelradio, ex Rai Italia Radio. Gestisce inoltre ''Italica'', un portale web dedicato alla promozione della lingua italiana.
 
[[Rai Teche]] conserva il prezioso archivio audiovisivo della RAI.
 
[[Rai Fiction]] è la struttura che si occupa di produrre serie televisive per la TV.
 
La Rai è poi coninvolta in produzioni tematiche attraverso [[Rai Vaticano]] (in collaborazione con il CTV [[Centro Televisivo Vaticano]], con il quale concede in esclusiva alle televisioni di tutto il mondo le immagini degli importanti avvenimenti della [[Città del Vaticano|Santa Sede]]) e [[Rai Quirinale]], la piattaforma mediante la quale Rai trasmette il messaggio di fine anno a reti unificate del [[Presidente della Repubblica Italiana]] e gli altri eventi che riguardano la Presidenza della Repubblica.
 
== Sedi e centri di produzione ==
La sede legale e direzionale è a [[Roma]] in viale Mazzini 14, mentre la direzione generale è divisa tra viale Mazzini e il [[Grattacielo Rai]] di via Cernaia 33 a [[Torino]], città che ospita anche il [[Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica RAI|Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica]] di corso Giambone 68 e l'auditorium di Piazza Rossaro 1 dove si esibisce l'[[Orchestra Sinfonica Nazionale]].
 
===Centri di Produzione televisiva===
I Centri di Produzione si trovano a:
{| class="wikitable" style="width:50%;"
|- bgcolor="#EFEFEF"
! Sede
! Centro di produzione TV
! Strutture
|-
| Roma
| align=center|CPTV Via Teulada, 66
| align=center|8 studi
|-
| Roma
| align=center|[[Centro di produzione Rai di Saxa Rubra|CP ''Saxa Rubra'']]
| align=center|14 studi
|-
| Roma
| align=center|Studi Dear di Via Ettore Romagnoli, 30
| align=center|6 studi
|-
| Roma
| align=center|[[Teatro delle Vittorie]]
| align=center|teatro
|-
| Roma
| align=center|Auditorium Rai del [[Foro Italico (Roma)|Foro Italico]]
| align=center| auditorium
|-
|Milano
| align=center| [[CP corso Sempione]], 27
| align=center| 5 studi
|-
|Milano
| align=center|[[East End Studios via Mecenate]], 76
| align=center|4 studi + 1 auditorium
|-
|Napoli
| align=center|[[Centro Rai di Napoli|CP Viale Marconi, 9]]
| align=center| 3 studi + 1 auditorium
|-
|Torino
| align=center| CP via Verdi, 16
| align=center| 6 studi
|-
|Palermo
| align=center| CP V.le Strasburgo, 19
| align=center| 3 studi + 1 auditorium
|-
|}
 
===Centri di Produzione radiofonica===
I Centri di Produzione radiofonica si trovano a:
 
{| class="wikitable" style="width:30%;"
|- bgcolor="#EFEFEF"
! Sede
! Centro di produzione
|-
|[[Roma]]
| align=left|CPRF Via Asiago, 10
|-
|Roma
| align=left|[[Centro di produzione Rai di Saxa Rubra|CP ''Saxa Rubra'']]
|-
|[[Milano]]
| align=left|CP corso Sempione, 27
|-
|[[Napoli]]
| Align=left|[[Centro Rai di Napoli|CP Via Marconi, 11]]
|-
|[[Torino]]
| align=left|CP Via Verdi, 16
|}
 
===Sedi regionali===
In ogni capoluogo di regione e provincia autonoma, la Rai dispone di una sede dalla quale trasmette i programmi a diffusione regionale (ad eccezione di [[Abruzzo]] e [[Calabria]] che hanno rispettivamente le sedi a [[Pescara]] e a [[Cosenza]]). Le sedi di [[Bari]], [[Bologna]], [[Firenze]], [[Palermo]], [[Torino]] e [[Trieste]] realizzano anche delle rubriche settimanali in onda su [[Rai 3]], [[Rai 2]] e [[Rai Med]].
Vi sono poi le sedi distaccate regionali di [[Bolzano]], [[L'Aquila]], [[Catania]], [[Sassari]], [[Pordenone]] e [[Udine]].
 
===Sedi di corrispondenza dall'estero===
La Rai dispone di un vasto numero di sedi di corrispondenza dall'estero dove lavorano stabilmente diversi giornalisti (dipendenti dalla Direzione Corrispondenti Esteri diretta da [[Augusto Minzolini]]) che producono servizi e reportage per le testate e i programmi dell'azienda con i quali spesso si collegano in diretta.
 
* [[Berlino]], {{DEU}}: [[Marco Varvello]] (resp.), [[Gennaro Pellino]];
* [[Bruxelles]], {{BEL}}: [[Mariolina Sattanino]] (resp.), [[Giuseppina Paterniti Martello]], [[Bruno Ruffolo]];
* [[Gerusalemme]], {{ISR}}: [[Claudio Pagliara]] (resp.), [[Filippo Landi]]
* [[Il Cairo]], {{EGY}}: [[Marc Innaro]]
* [[Londra]], {{GBR}}: [[Antonio Caprarica]] (resp.), [[Stefano Tura]]
* [[New York]], {{USA}}: [[Gerardo Greco]], [[Giovanna Botteri]];
* [[Parigi]], {{FRA}}: [[Alberto Romagnoli]] (resp.), [[Antonio Di Bella]];
* [[Mosca]], {{RUS}}: [[Giovanni Masotti]] (resp.)
* [[Pechino]], {{CHN}}: [[Paolo Longo]].
 
I precedenti uffici di corrispondenza da [[Beirut]], [[Buenos Aires]], [[Istanbul]], [[Madrid]], [[Mosca]], [[Nairobi]] e [[Nuova Delhi]] sono stati chiusi nel [[2012]] a seguito di una riduzione dei costi aziendali<ref>[http://www.agenparl.it/articoli/news/esteri/20120413-rai-vernetti-giulietti-risoluzione-su-sedi-estere RAI: VERNETTI-GIULIETTI, RISOLUZIONE SU SEDI ESTERE - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://tv.ilfattoquotidiano.it/2012/04/27/licenzia-taglia-sprechi/196034/ ‘La Rai licenzia, ma non taglia gli sprechi’ – Il Fatto Quotidiano TV<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.primaonline.it/2012/04/05/104506/rai-assemblea-dei-cdr-immobilismo-sul-fronte-dello-sviluppo/ Assemblea dei Cdr Rai: immobilismo sul fronte dello sviluppo | Prima Comunicazione<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Nel [[2013]] è stata riaperta la sede di [[Mosca]].
 
== Le minoranze linguistiche e le regioni autonome ==
La Rai, per dovere contrattuale con lo Stato italiano, trasmette da alcune sedi regionali una programmazione più vicina alle popolazioni e alle realtà locali.
=== Trentino-Alto Adige ===
{{Vedi anche|RAI Alto Adige Südtirol}}
L'esempio più importante di programmazione regionale è rappresentato dalla sede Rai di [[Bolzano]]. La sede Rai del capoluogo [[Provincia autonoma di Bolzano|altoatesino]] - patria, peraltro, dell'[[hockey su ghiaccio]] italiano via etere - ha infatti la possibilità di trasmettere tre tipi di programmazione per i tre gruppi linguistici [[lingua tedesca|tedesco]], [[lingua italiana|italiano]] e [[lingua ladina|ladino]].
 
Oltre alla quotidiana [[TGR]] e alla TGR-Settimanale del sabato in lingua italiana, trasmesso per il [[Trentino-Alto Adige]] in parte da [[Bolzano]] e in parte da [[Trento]], ogni domenica mattina, nella fascia oraria 09:45-10:55, e alternativamente da Bolzano e da Trento, vengono trasmessi programmi riguardanti le due Province (ambiente, economia, tradizioni...); per i cittadini (Puntopiù - a cura del centro consumatori), o riguardanti altre minoranze linguistiche (e realtà culturali simili, in Italia e in Europa), tra cui vi è "Alpe Adria" (prodotto dalla Rai di Trieste, ma con la collaborazione di Bolzano e Trento).
 
Il gruppo linguistico tedesco ha la possibilità di contare su un proprio canale generalista, chiamato ''Rai 3 bis'', su cui opera la struttura [[RAI-Sender Bozen]] ("Emittente Rai di Bolzano"), il cui orario di trasmissione varia quotidianamente (il lunedì le trasmissioni iniziano alle 06:30 e terminano alle 22:30) e che nei tempi morti ripete [[Rai 3]]. Sulle onde di ''Rai 3 bis'' vengono trasmessi programmi dedicati ai bambini (Karamela, Die Abenteuer der Maus auf dem Mars), agli adolescenti e studenti (Klick-das Jugend Info-Magazin), agli anziani (Regenbogen), all'agricoltura (Landwirtschaft), all'economia e alla società (Trend, Pluspunkt), alla cultura, alla storia, all'attualità (Pro und Kontra) e allo sport (Sport am Sonntag).
 
Sender Bozen è anche inserita, in quanto parte della Rai, nel circuito dell'[[European Broadcasting Union|EBU]] (Eurovisione) e produce il popolarissimo concorso canoro della "Volksmusik" (musica popolare, ''[[Grand Prix der Volksmusik]]'') insieme a tre emittenti pubbliche germanofone: la [[Germania|tedesca]] [[ZDF]], l'[[austria]]ca [[Österreichischer Rundfunk|ORF]] e [[Svizzera|svizzero-tedesca]] [[SF - Schweizer Fernsehen|SF]]. La trasmissione viene prodotta ogni anno in un luogo diverso e nel 2002 ha avuto luogo a [[Merano]] ed è stata organizzata dal Sender Bozen. Inoltre, Sender Bozen trasmette in diretta, ogni anno, il [[Concorso Pianistico Internazionale Ferruccio Busoni]] e le selezioni per il "Grand Prix der Volksmusik", nonché edizioni speciali a cura della redazione giornalistica in casi di avvenimenti elettorali.
 
Ogni giorno vengono trasmessi due notiziari della durata di circa 20 minuti, alle 20:00 ([[Tagesschau (Bolzano)|Tagesschau]]) e alle 22:10 (Tagesschau um 10 nach 10), che trattano di argomenti locali, nazionali e internazionali.
 
Su ''Rai 3 bis'' vengono trasmessi anche i programmi in [[lingua ladina]] (a cura della struttura [[RAI-Radio TV Ladina]]), tra cui il notiziario locale, inserito alle 19:55 fra TGR e Tagesschau, della durata di 5 minuti e chiamato [[TRaiL]] (Television RAI Ladina), nonché un programma settimanale chiamato "Paladina" e della durata di circa 40 minuti. I programmi di [[RAI-Sender Bozen]] vengono trasmessi su tutto il territorio provinciale dell'[[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]].
 
=== Friuli-Venezia Giulia ===
{{Vedi anche|RAI Friuli-Venezia Giulia}}
 
=== Valle d'Aosta ===
Dalla sede regionale per la Valle d'Aosta (in [[Lingua francese|francese]], ''Siège régional pour la Vallée d'Aoste'') di [[Saint-Christophe (Italia)|Saint-Christophe]] vengono diffusi quotidianamente programmi regionali in italiano, o in [[lingua francese|francese]], alle ore 20 (la domenica al mattino).
 
Il TG regionale unico delle 19:35 contiene notizie in italiano, francese (spesso con servizi dalla redazione di [[France 3]] della regione [[Rodano-Alpi|Rhône-Alpes]] riguardanti eventi o argomenti relativi ai dipartimenti francesi limitrofi) e talvolta in [[Dialetto valdostano|patois valdostano]]. La TGR va in onda senza sottotitoli, in virtù del bilinguismo totale che vige in Valle d'Aosta. Si tratta di un caso unico nel panorama delle minoranze linguistiche d'Italia, legato alla politica d'istruzione vigente, atta a non separare la società valdostana in comunità linguistiche. Successivamente alla TGR, prevalentemente in italiano, viene diffusa la trasmissione "''RAI Vd'A - Programmes''", largamente in francese e spesso anche in [[Dialetto valdostano|patois valdostano]], anche in questo caso senza sottotitoli per lo stesso motivo.
 
=== Sardegna ===
In Sardegna sono localizzate due sedi della Rai, la principale a [[Cagliari]] e un'altra a [[Sassari]]. In entrambe le città si trovano gli archivi che custodiscono le teche di ''Rai Sardegna'', aperti al pubblico dal 2005, o visionabili direttamente on line dal sito della biblioteca digitale della Sardegna [http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=648&s=17&v=9&c=4460&na=1&n=24&nodesc=1&c1=Archivio+Rai&xctl=1&mtd=67], dopo un paziente lavoro di recupero e catalogazione del materiale radiofonico e audiovisivo, prodotto in circa 50 anni di attività dalle sedi Rai di Cagliari e Sassari.
 
=== Sicilia ===
La [[Sede Rai della Sicilia]] ha due dislocazioni, la principale a [[Palermo]] e l'altra a [[Catania]]. Nella sede di Palermo di viale Strasburgo, nata negli anni '80, vi è un polo produttivo dedicato al Mediterraneo, con un centro di produzione TV e un auditorium, che dal [[2001]] produce il canale in italiano e arabo [[Raimed]] <ref>[http://www.ufficiostampa.rai.it/sedi_rai_italia/20110906/palermo.html Ufficio Stampa Rai<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Quotidianamente si trasmettono ''TG'' e ''GR'' regionali e si producono le rubriche ''Mediterraneo'', ''Riva Sud'', ''Buongiorno regione'' e il Settimanale della TGR.
 
L'archivio storico della Rai siciliana, costituito da 886 programmi televisivi realizzati tra il [[1979]] e il [[1993]], riversati e digitalizzati, grazie a un accordo con la [[Regione Siciliana]] è disponibile on line al portale "www.siciliainonda.rai.it" <ref>[http://www.corrierediragusa.it/articoli/cultura/palermo/15509-la-sicilia-in-onda-l-archivio-rai-e-ora-on-line.html Corriere di Ragusa .it - PALERMO - La Sicilia in onda: l´archivio Rai è ora on line<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
==''Governance'' e ''top management''==
La Rai è soggetta ad un particolare disciplina di ''[[governance]]'' per tutelare la peculiarità delle attività della stessa. Come regolato dalla legge 112 del 3/05/2004 ([[legge Gasparri]]) il [[Consiglio di Amministrazione]] non è nominato esclusivamente dagli azionisti: sette consiglieri vengono eletti dalla [[Commissione di Vigilanza RAI|Commissione parlamentare di vigilanza]], due vengono indicati dal [[Ministero dell'Economia e delle Finanze]] che è il maggiore azionista della RAI. I membri del Consiglio d'Amministrazione hanno un termine di mandato di tre anni anche se possono essere nominati di nuovo.
 
Tra i consiglieri di sua nomina, il Ministero dell'Economia e delle Finanze indica il Presidente del Consiglio d'Amministrazione. Per insediarsi il Presidente deve ottenere un voto di gradimento da almeno due terzi dei membri della Commissione parlamentare di vigilanza.
 
Il Consiglio d'Amministrazione vota il Direttore Generale, che ha sempre un mandato di tre anni rinnovabile, ed è anch'esso di nomina del Ministro dell'Economia.
 
Tali norme qualificano dunque la Rai come "società di interesse nazionale", ai sensi dell'art.2461 del [[codice civile italiano]].<ref>http://www.larapedia.com/diritto_amministrativo/diritto_amministrativo.html Larapedia.com - Dispensa di diritto amministrativo]</ref>
 
=== Presidenti ===
{| class="wikitable"
|-
! Nome!! Dal!! Al!! Note
|-
| [[Antonio Carrelli]] || 3 giugno [[1954]] || 4 gennaio [[1961]]||
|-
| [[Novello Papafava]] || 4 gennaio [[1961]] || 25 marzo [[1964]]||
|-
| [[Pietro Quaroni]] || 29 maggio [[1964]] || 12 aprile [[1969]]||
|-
| [[Aldo Sandulli]] || 23 aprile [[1969]] || 18 febbraio [[1970]]||
|-
| [[Umberto delle Fave]] || 24 marzo [[1970]] || 22 aprile [[1975]]||
|-
| [[Beniamino Finocchiaro]] || 23 maggio [[1975]] || 20 gennaio [[1977]]||
|-
| [[Paolo Grassi]] || 20 gennaio [[1977]] || 12 giugno [[1980]]||
|-
| [[Sergio Zavoli]] || 12 giugno [[1980]] || 23 ottobre [[1986]]||
|-
| [[Enrico Manca]] || 23 ottobre [[1986]] || 19 febbraio [[1992]]||
|-
| [[Walter Pedullà]] || 19 febbraio [[1992]] || 13 luglio [[1993]]||
|-
| [[Claudio Dematté]] || 13 luglio [[1993]] || 12 luglio [[1994]]||
|-
| [[Letizia Moratti]] || 12 luglio [[1994]] || 24 aprile [[1996]]||
|-
| [[Giuseppe Morello]] || 24 aprile [[1996]] || 10 luglio [[1996]]||
|-
| [[Vincenzo Siciliano]] || 10 luglio [[1996]] || 21 gennaio [[1998]]||
|-
| [[Roberto Zaccaria]] || 3 febbraio [[1998]] || 16 febbraio [[2002]]||
|-
| [[Vittorio Emiliani]] || 16 febbraio [[2002]] || 22 febbraio [[2002]]|| <small>Consigliere anziano - facente funzioni</small>
|-
| [[Antonio Baldassarre]] || 5 marzo [[2002]] || 26 febbraio [[2003]]||
|-
| [[Paolo Mieli]] || 7 marzo [[2003]] || 13 marzo [[2003]]|| <small>Nominato dai Presidenti delle Camere ma mai entrato in funzione</small>
|-
| [[Lucia Annunziata]] || 13 marzo [[2003]] || 4 maggio [[2004]]||
|-
| [[Francesco Alberoni]] || 5 maggio [[2004]] || 31 maggio [[2005]]|| <small>Consigliere anziano - facente funzioni</small>
|-
| [[Sandro Curzi]] || 1º giugno [[2005]] || 30 luglio [[2005]]|| <small>Consigliere anziano - facente funzioni</small>
|-
| [[Claudio Petruccioli]] || 31 luglio [[2005]] || 25 marzo [[2009]]||
|-
| [[Paolo Garimberti]] || 26 marzo [[2009]] || 8 giugno [[2012]] ||
|-
| [[Anna Maria Tarantola]] || 8 giugno [[2012]] || ||
|}
 
=== Amministratori delegati ===
{| class="wikitable"
|-
! Nome!! Dal!! Al!! Note
|-
| [[Filiberto Guala]] || 3 giugno [[1954]] || 26 giugno [[1956]] ||<ref name=amndelnota>[http://amicinfocivica.blogspot.com/2009/05/presidenti-amministratori-delegati-e.html Amici di Infocivica: Presidenti, Amministratori Delegati e Direttori Generali URI EIAR RAI<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|-
| [[Marcello Rodinò di Miglione]] || 27 giugno [[1956]] || 28 aprile [[1965]] ||<ref name=amndelnota/>
|-
| [[Gianni Granzotto]] || 29 aprile [[1965]] || 12 aprile [[1969]] ||<ref name=amndelnota/>
|-
| [[Luciano Paolicchi]] || 13 aprile [[1969]] || 28 luglio [[1971]] ||<ref name=amndelnota/>
|-
|}
 
=== Direttori generali ===
{| class="wikitable"
|-
! Nome!! dal!! al
|-
| [[Giovan Battista Vicentini]] || 13 marzo [[1954]] || 13 marzo [[1955]]
|-
| [[Rodolfo Arata]] || 13 aprile [[1956]] || 30 settembre [[1960]]
|-
| [[Ettore Bernabei]] || 5 gennaio [[1961]] || 18 settembre [[1974]]
|-
| [[Michele Principe]] || 23 maggio [[1975]] || 25 gennaio [[1977]]
|-
| [[Giuseppe Glisenti]] || 26 gennaio [[1977]] || 17 giugno [[1977]]
|-
| [[Pierantonino Bertè]] || 12 luglio [[1977]] || 18 giugno [[1980]]
|-
| [[Villy de Luca]] || 19 giugno [[1980]] || 21 luglio [[1982]]
|-
| [[Biagio Agnes]] || 29 luglio [[1982]] || 1º febbraio [[1990]]
|-
| [[Gianni Pasquarelli]] || 5 febbraio [[1990]] || 23 luglio [[1993]]
|-
| [[Gianni Locatelli]] || 23 luglio [[1993]] || 3 agosto [[1994]]
|-
| [[Gianni Billia]] || 3 agosto [[1994]] || 31 dicembre [[1994]]
|-
| [[Raffaele Minicucci]] || 16 gennaio [[1995]] || 28 febbraio [[1996]]
|-
| [[Aldo Materia]] || 6 marzo [[1996]] || 15 luglio [[1996]]
|-
| [[Franco Iseppi]] || 15 luglio [[1996]] || 8 febbraio [[1998]]
|-
| [[Pier Luigi Celli]] || 9 febbraio [[1998]] || 9 febbraio [[2001]]
|-
| [[Claudio Cappon]] || 9 febbraio [[2001]] || 19 marzo [[2002]]
|-
| [[Agostino Saccà]] || 19 marzo [[2002]] || 27 marzo [[2003]]
|-
| [[Flavio Cattaneo]] || 27 marzo [[2003]] || 5 agosto [[2005]]
|-
| [[Alfredo Meocci]] || 5 agosto [[2005]] || 20 giugno [[2006]]
|-
| [[Claudio Cappon]] || 22 giugno [[2006]] || 2 aprile [[2009]]
|-
| [[Mauro Masi]] || 2 aprile [[2009]] || 2 maggio [[2011]]
|-
| [[Lorenza Lei]] || 3 maggio [[2011]] || 16 luglio [[2012]]
|-
| [[Luigi Gubitosi]] || 17 luglio [[2012]] ||
|}
 
=== Struttura organizzativa===
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Settore
! Direttore
|-
| '''[[Consiglio di amministrazione]]'''
| [[Anna Maria Tarantola]]
|-
| '''Direzione Generale'''
| [[Luigi Gubitosi]]
|-
| '''Finanza e pianificazione'''
| [[Camillo Rossotto]]
|-
| '''Comunicazione e relazioni esterne'''
| [[Costanza Esclapon]]
|-
| '''Relazioni istituzionali ed internazionali'''
| [[Alessandro Picardi]]
|-
| '''Corrispondenti esteri'''
| [[Andrea Lorusso Caputi]]
|-
| '''Coordinamento sedi regionali'''
| [[Alessandro Zucca]]
|-
| '''Diritti sportivi'''
| [[Giuseppe Pasciucco]]
|-
| '''Strategie tecnologiche'''
| [[Luigi Rocchi]]
|-
| '''Affari legali e societari'''
| [[Salvatore Lo Giudice]]
|-
| '''Palinsesto TV e marketing'''
| [[Antonio Marano (Interim)]]
|-
|}
 
===Vicedirettori===
* ''Coordinamento dell'Offerta Radiotelevisiva'': [[Antonio Marano]]
 
== Consiglio di amministrazione ==
=== Nominati dalla [[Commissione di Vigilanza RAI|Commissione parlamentare di vigilanza]] ===
*[[Luisa Todini]]
*[[Benedetta Tobagi]]
*[[Rodolfo De Laurentiis]]
*[[Gherardo Colombo]]
*[[Antonio Giuseppe Maria Verro]]
*[[Guglielmo Rositani]]
*[[Antonio Pilati]]
 
=== Nominati dal [[Ministero dell'Economia e delle Finanze]] ===
* [[Marco Pinto]]
* [[Anna Maria Tarantola]] (Presidente)
 
==Principali manager e direttori==
===Direttori dei canali===
 
====Canali televisivi====
{| class="wikitable"
! Canale
! Direttore
! in carica dal
|-
| '''[[Rai 1]]'''
| [[Giancarlo Leone]]
| 29 novembre [[2012]]
|-
| '''[[Rai 2]]'''
| [[Angelo Teodoli]]
| 29 novembre [[2012]]
|-
| '''[[Rai 3]]'''
| [[Andrea Vianello]]
| 29 novembre [[2012]]
|-
| '''[[Rai 4]]'''
| [[Roberto Nepote]]
| 17 ottobre [[2013]]
|-
| '''[[Rai 5]]'''
| [[Pasquale D'Alessandro]]
| 19 settembre [[2013]]
|-
| '''[[Rai Movie]]'''
| rowspan=2 | [[Roberto Nepote]]
| rowspan=2 | 28 settembre [[2011]]
|-
| '''[[Rai Premium]]'''
|-
| '''[[Rai YoYo]]'''
| rowspan=2 | [[Massimo Liofredi]]
| rowspan=2 | 20 luglio [[2011]]
|-
| '''[[Rai Gulp]]'''
|-
| '''[[RaiNews24]]'''
| [[Monica Maggioni]]
| 10 gennaio [[2013]]
|-
| '''[[Rai Storia]]'''
| rowspan=2 |[[Silvia Calandrelli]]
| rowspan=2 |20 luglio [[2011]]
|-
| '''[[Rai Scuola]]'''
|-
| '''[[Rai Sport 1]]'''
| rowspan=2 | [[Mauro Mazza]]
| rowspan=2 | 13 giugno [[2013]]
|-
| '''[[Rai Sport 2]]'''
|-
|}
 
====Canali radiofonici====
{| class="wikitable"
! Canale
! Direttore
! in carica dal
|-
| '''[[Rai Radio 1]]'''
| [[Antonio Preziosi]]
| 10 agosto [[2009]]
|-
| '''[[Rai Radio 2]]'''
| [[Flavio Mucciante]]
| 17 settembre [[2009]]
|-
| '''[[Rai Radio 3]]'''
| [[Marino Sinibaldi]]
| 3 agosto [[2009]]
|-
| '''[[Rai Isoradio]]'''
| [[Aldo Papa]]
| 4 agosto [[2009]]
|-
| '''[[Rai GR Parlamento]]'''
| [[Giovanni Scipione Rossi]]
| 10 gennaio [[2013]]
|}
 
===Direttori delle testate giornalistiche===
==== Televisive ====
{| class="wikitable"
! Testata
! Direttore
! in carica dal
|-
| '''[[TG1]]'''
| [[Mario Orfeo]]
| 29 novembre [[2012]]
|-
| '''[[TG2]]'''
| [[Marcello Masi]]
| 22 giugno [[2011]]
|-
| '''[[TG3]]'''
| [[Bianca Berlinguer]]
| 1º ottobre [[2009]]
|-
| '''[[RaiNews24]]'''
| [[Monica Maggioni]]
| 10 gennaio [[2013]]
|-
| '''[[Rai Sport]]'''
| [[Mauro Mazza]]
| 13 giugno [[2013]]
|-
| '''[[Rai Parlamento]]'''
| [[Giovanni Scipione Rossi]]<br />[[Simonetta Faverio]] <small>(condirettore)</small>
| 28 settembre [[2011]]
|-
| '''[[Rai Televideo]]'''
| [[Monica Maggioni]]
| 14 giugno [[2013]]
|-
|}
 
==== Radiofoniche ====
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Testata
! Direttore
! Condirettore
! in carica dal
|-
| '''[[Giornale Radio Rai|GR1]]'''
| rowspan=3 | [[Antonio Preziosi]]
|
| 10 agosto [[2009]]
|-
| '''[[Giornale Radio Rai|GR2]]'''
| [[Flavio Mucciante]]
| 17 settembre [[2009]]
|-
| '''[[Giornale Radio Rai|GR3]]'''
| [[Gianfranco D'Anna]]
| 28 settembre [[2011]]
|-
|}
 
====Informazione locale====
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Testata
! Direttore
! in carica dal
|-
| '''[[TGR]]'''
| [[Vincenzo Morgante]]
| [[17 ottobre]] [[2013]]
|-
|}
 
=== Direttori delle principali strutture ===
{| class="wikitable" style="width:50%;"
! Nome
! Direttore
! in carica dal
|-
| '''[[Radio Rai]]'''
| [[Bruno Socillo]]
|
|-
| '''[[Rai International|Rai Italia]]'''
| [[Daniele Renzoni]]
| 1º ottobre [[2009]]
|-
| '''[[Rai Vaticano]]'''
| [[Marco Simeon]]
| 13 luglio [[2010]]
|-
| '''[[Rai Quirinale]]'''
| [[Mariolina Sattanino]]
| 22 maggio [[2013]]
|-
| '''[[Rai Educational]]'''
| [[Silvia Calandrelli]]
| 20 luglio [[2011]]
|-
| '''[[Rai Fiction]]'''
| [[Eleonora Andreatta]]
| 5 settembre [[2012]]
|-
| '''[[Rai Cinema]]'''
| [[Giuseppe Sturiale]]
|
|-
| '''[[Rai Ragazzi]]'''
| [[Massimo Liofredi]]
| 20 luglio [[2011]]
|-
| '''[[Rai Gold]]'''
| [[Roberto Nepote]]
| 28 settembre [[2011]]
|-
| '''[[Rai Teche]]'''
| [[Barbara Scaramucci]]
| 1º dicembre [[1996]]
|-
|}
 
==Azionisti==
* [[Ministero dell'Economia e delle Finanze]] - 99,56%.
* [[Società Italiana degli Autori ed Editori|SIAE]] - 0,44%
 
== Principali partecipazioni ==
Il Gruppo Rai comprende diverse società che operano nel mercato dei [[Mezzo di comunicazione di massa|media]] e del broadcasting.<ref>Dalla [http://www.rai.it/dl/bilancio2010/ita/bilancio/civ05.htm Nota Integrativa] del Bilancio della Rai del 2010</ref>
===Società controllate===
* [[Rai Pubblicità|Rai Pubblicità S.p.A.]] - 100%
* [[RaiNet|RaiNet S.p.A.]] - 100%
* [[Rai Way|Rai Way S.p.A.]] - 100%
* [[Rai World|Rai World S.p.A.]] - 100%
* [[Rai Cinema|Rai Cinema S.p.A.]] - 100%
** [[01 Distribution|01 Distribution S.r.l.]] - 100%
 
===Società collegate===
* [[San Marino RTV|San Marino RTV S.p.A.]] - 50,00%
* [[Tivù (azienda)|Tivù S.r.l.]] - 48,16%
* [[Auditel|Auditel S.p.A.]] - 33,00%
* [[Euronews|Euronews S.A.]] - 22,84%
 
Inoltre la RAI è uno dei membri fondatori dell'[[Unione Europea di Radiodiffusione|UER]].
 
La Rai si è specializzata negli ultimi anni anche nelle produzioni cinematografiche [[Rai Cinema]], con la quale è spesso presente in prestigiosi concorsi cinematografici internazionali con altrettanto prestigiose coproduzioni.
 
[[Rai Way]] è la società a cui la Rai ha trasferito la sua rete di trasmissione, mentre [[Rai World]] è la società che si occupa di promuovere l'immagine dell'Italia nel mondo attraverso le migliori produzioni radiotelevisive della capogruppo.<ref>[http://www.newcorainternational.it/It/Default.aspx Rai World - Homepage]</ref>
 
== Convenzioni ==
'''Con l'[[Italia]]'''<br />
I rapporti con lo Stato italiano sono regolati da una convenzione triennale.<ref>[http://www.comunicazioni.it/it/index.php?IdPag=1176 Illustrazione del testo convenzione]</ref>
 
'''Con la [[Repubblica di San Marino]]'''<br />
La RAI è stata parte attiva nella creazione di [[SMRTV|San Marino RTV]], radiotelevisione pubblica del piccolo stato. L'azienda italiana nomina per essa il direttore generale. A marzo 2008 le due parti hanno rinnovato la convenzione per altri 5 anni.
 
'''Con Euronews'''<br />
La RAI è il secondo azionista di riferimento di SOCEMIE, la società che si occupa della gestione del canale all-news [[Euronews]]. Trasmette una piccola parte del canale la mattina alla 5.45 su Rai 1.
 
==Finanziamenti pubblici: il canone televisivo==
{{vedi anche|Canone televisivo in Italia}}
Per onorare il contratto di concessione la Rai può contare su un'ampia quota devoluta dallo Stato di un'[[imposta]] sugli apparecchi televisivi, chiamata ''[[Canone televisivo in Italia|Canone televisivo]]'' dovuta da chiunque detenga apparecchi in grado di ricevere trasmissioni televisive.
 
In compensazione di questa entrata, la RAI deve rispettare un [[Contratto di servizio Rai|Contratto di servizio]] con lo [[Stato]] italiano, pena una eventuale [[revoca]] della [[concessione]] annuale. La concessionaria dal servizio radiotelevisivo pubblico svolge una funzione di [[servizio universale]] di pubblica utilità, ed è interessata da una particolare disciplina rispetto alle emittenti commerciali regolato con il Contratto di Servizio.
 
== Critiche ==
===Lottizzazione===
Taluni osservatori, commentatori e giornalisti, nonché di forze politiche minoritarie, in primo luogo [[Radicali Italiani]], col supporto dei dati rilevati dal Centro di Ascolto dell'informazione radiotelevisiva, accusano da anni la RAI di soggiacere al controllo politico (parlamento e governo) e di non essere in grado di assicurare un'informazione indipendente, non condizionata da interessi di singoli politici o gruppi. Un'altra accusa alla RAI è di mancare di pluralismo e di operare censura verso professionisti di indubbio valore e competenza ma sgraditi agli uomini politici di riferimento; in sostanza l'azienda viene tacciata di [[Lottizzazione politica|lottizzazione]], ovvero avere nei posti chiave persone scelte dai partiti politici.
 
Celebre è la ripartizione avvenuta durante la [[Prima Repubblica (Italia)|Prima Repubblica]] dopo la riforma del 1975, quando [[Rai 1]] era influenzata dalla [[Democrazia Cristiana]], [[Rai 2]] dal [[Partito Socialista Italiano]] e [[Rai 3]] dal [[Partito Comunista Italiano]]. Stessa cosa avvenne nei canali radiofonici e relativi giornali radio dove [[Radio 1]] esprimeva le istanze del centrosinistra, mentre [[Radio 2]] era più vicina all'area di centrodestra; [[Radio 3]] rimase fuori dalla lottizazione.
 
In molti paesi europei sono in atto leggi che svincolano almeno parzialmente le emittenti pubbliche dal controllo della politica. La proposta principale che viene avanzata per risolvere questo problema è quella di lasciare la Rai totalmente in mano a professionisti del settore, permettendo dunque alla società di operare in base alla reali esigenze produttive e secondo quanto imposto dal Contratto di Servizio.
 
===Amministrazione della società===
La RAI è accusata di una cattiva gestione che avrebbe portato continui sprechi e una struttura interna elefantiaca tali da pregiudicare la produzione ottimale dei programmi radiotelevisivi di servizio<ref>{{cita web|url=http://espresso.repubblica.it/dettaglio/Rai-lorgia-del-potere/2025919|titolo=Rai: l'orgia del potere|autore=Denise Pardo|data=15-05-2008|editore=[[L'espresso]]}}</ref>.
 
== Bilanci ==
=== 2009 ===
Nel [[2009]] RAI S.p.A. ha ottenuto 2969.9 milioni di euro di ricavi dalla [[produzione]] tipica:
* 1645.4 milioni dal Canone di Abbonamento Televisivo pari al 55.4%
* 908.6 da [[Pubblicità]] pari al 30.6%
* 415.9 da altri ricavi pari al 14%
 
Lo Stato ha versato i proventi del canone di 15.967.772 contribuenti, 788.719 morosi, 323.545 utenti che hanno ottenuto la disdetta.
 
Il [[Margine operativo lordo|MOL]] ammonta a 230.6 milioni, l'EBIT è negativo per 144.2 milioni, perdite per 79.9 milioni.
Il valore dei programmi è di 424.4 milioni, possiede 306.5 milioni di partecipazioni, 11829 dipendenti, 1.12 miliardi di debiti, 497.10 milioni di patrimonio netto.
 
Gruppo RAI S.p.A. ha avuto ricavi per 3.17 miliardi dalla gestione tipica, Ebit negativo di 35.5 milioni, perdite per 61.8 milioni. Posizione finanziaria netta di 151.5 milioni di euro, 962.8 milioni il valore dei programmi televisivi, 631.2 milioni di patrimonio netto, 1.22 miliardi di debiti. I diritti relativi alla trasmissione televisiva dei [[Sudafrica 2010|Mondiali di Calcio Sudafrica 2010]] e del futuro [[Campionato mondiale di calcio 2014]] sono costati a RAI circa 350 milioni di euro nel 2005, di cui 175 recuperati in seguito alla cessione a Sky Italia dei diritti in esclusiva di 39 partite<ref>[http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=740202 ilvelino.it]</ref>. Altri eventi sportivi hanno assorbito risorse capitolate sotto la voce ''Diritti di ripresa'' per un totale di 143.3 milioni.
 
Fonte: http://www.bilancio2009.rai.it/dl/bilancio_rai_2010/ita/dwl/pdf/Rai_bilancio2009.pdf
 
===2010===
{{...}}
Fonte: http://www.rai.it/dl/bilancio2010/ita/dwl/pdf/RAI_bilancio2010.pdf
 
===2011===
Nel 2011 RAI S.p.A. ha ottenuto 2.82 miliardi di ricavi, di cui:
*1.70 miliardi da Canoni di abbonamento
*0.88 miliardi da Pubblicità
*0.23 miliardi da altri ricavi
 
Ebitda di 321.8 milioni, Ebit negativo per 23.5 milioni, utili per 39.3 milioni di euro, grazie all'incasso di dividendi da partecipazioni.
Investimento finanziario netto per 800 milioni, 16.03 di abbonati paganti, 903 mila abbonati morosi iscritti a ruolo, 10196 dipendenti.
Il valore dei programmi capitalizzati sotto forma di immobilizzazioni è pari a 400.5 milioni di euro, debiti commerciali per 799.5 milioni.
Il tasso di evasione del canone di abbonamento è pari al 27%, 40.2% di share nelle 24 ore e 41.3% nella fascia di prima serata.
 
Il gruppo RAI ha ottenuto nel 2011 2.97 miliardi di euro (64% da RAI, 32% da Sipra), 719.7 milioni di Ebitda, 62.8 milioni l'Ebit, 4 milioni di utili. 895 milioni il valore dei programmi capitalizzati sotto forma di immobilizzazioni, indebitamento finanziario netto di 272 milioni.
 
 
Fonte: [http://www.rai.it/dl/bilancio2011/ita/dwl/pdf/Bilancio_Rai_2011.pdf RAI S.p.A., Bilancio al 31.12.2011]
 
===2012===
Nel 2012 RAI S.p.A. ha ottenuto 2,62 miliardi di ricavi, di cui:
*1,74 miliardi da Canoni di abbonamento
*0,67 miliardi da Pubblicità
*0,20 miliardi da Altri ricavi
 
I costi sono stati pari a 2,54 miliardi, di cui 1,6 miliardi spesi verso fornitori esterni e 992 milioni di retribuzioni per i dipendenti.
 
Ebitda di 106,9 milioni, Ebit negativo per 215,7 milioni, perdite per 245,7 milioni.
 
Il peggioramento dei risultati economici è imputabile alla riduzione dei ricavi pubblicitari e ai costi dei grandi eventi sportivi.
 
16,12 milioni di abbonati paganti, 965 mila morosi iscritti a ruolo, {{TA|10 476}} dipendenti.
386,6 milioni il valore dei programmi sotto forma di immobilizzazioni, 294,14 milioni di patrimonio netto.
Lo share medio giornaliero è stato del 39,8% e del 41,3% nella fascia di prima serata.
 
Il gruppo RAI ha ottenuto 2,76 miliardi di ricavi, 486,4 milioni di Ebitda, Ebit negativo per 164,7 milioni, perdite per 244,6 milioni. Patrimonio netto di 290,9 milioni, {{TA|11 661}} dipendenti.
 
Fonte: [http://www.rai.it/dl/bilancio2012/ita/dwl/pdf/Bilancio_Rai_2012.pdf RAI S.p.A., Bilancio al 31.12.2012]
 
==Curiosità==
{{curiosità}}
=== Principali annunciatrici e speaker ===
 
Qui di seguito viene riportato un prospetto delle principali annunciatrici e speaker storici della RAI-TV scelti in base all'anzianità di carriera o alla loro popolarità.
 
{{Vedi anche|Signorine buonasera|Speaker radiotelevisivo}}
{|class="wikitable" style="width:60%;margin:auto;clear:both;"
|- bgcolor="#EFEFEF"
| align="center" |'''Periodo'''
| align="center" |'''Speaker'''
| align="center" |'''Annunciatrici'''
|-
|valign=top|
'''Dal [[1954]] al [[1970]]'''
|valign=top|
* [[Riccardo Paladini]]
* [[Edilio Tarantino]]
* [[Luigi Carrai]]
* [[Marco Raviart]]
* Gianni Rossi
|valign=top|
* [[Fulvia Colombo]]
* [[Marisa Borroni]]
* [[Aba Cercato]]
* [[Nicoletta Orsomando]]
* [[Nives Zegna]]
* [[Mariolina Cannuli]]
* [[Rosanna Vaudetti]]
* [[Gabriella Farinon]]
* [[Anna Maria Gambineri]]
* [[Maria Teresa Ruta (1932)|Maria Teresa Ruta]]
* [[Emma Danieli]]
* [[Maria Grazia Picchetti]]
|-
|valign=top|
'''Dal [[1970]] al [[1980]]'''
|valign=top|
* [[Giuseppe D' Amore]]
* [[Alberto Lori]]
* [[Roberto Di Palma]]
|valign=top|
* [[Roberta Giusti]]
* [[Maria Giovanna Elmi]]
* [[Paola Perissi]]
* [[Marina Morgan]]
|-
|valign=top|
'''Dal [[1980]] al [[2003]]'''
|valign=top|
* [[Pino Berengo Gardin]]
* [[Giulio Cesare Pirarba|Gino Pirarba]]
* [[Adriana Retacchi]]
* [[Teresa Piazza]]
* [[Piero Bernacchi]]
|valign=top|
* [[Peppi Franzelin]]
* [[Ilaria Moscato]]
* [[Beatrice Cori]]
* [[Katia Svizzero]]
* [[Alessandra Canale]]
* [[Maria Rita Viaggi]]
|}
 
==== Annunciatrici attuali ====
* [[Elisa Silvestrin]] ([[Rai 1]])
* [[Claudia Andreatti]] ([[Rai 1]])
* [[Alessandra Canale]] ([[Rai 2]])
* [[Sarita Agnes Rossi]] ([[Rai 3]])
* [[Dalila Pasquariello]] ([[Rai 3]])
 
==== Speaker ====
* [[Liliana Ursino]]
* [[Stefano Nazzaro]]
* [[Alvaro Vatri]]
* [[Augusto Lombardi]]
* [[Emanuele Ruzza]] (Rai Gulp)
* [[Paola Mari]] (Rai News 24)
* [[Claudia Razzi]] (Rai Storia)
 
 
Dal [[2006]] agli [[annunciatore|speaker]] aziendali della RAI-TV si sono affiancati alcuni dei doppiatori più rappresentativi del nostro paese:
* [[Paolo Buglioni]]
* [[Isabella Pasanisi]]
* [[Francesco Pezzulli]]
* [[Alessandro Rossi (doppiatore)|Alessandro Rossi]]
* [[Salvatore Rizzone]]
 
=== Logo ===
Il primo marchio ufficiale della Rai, così come la prima sigla di apertura delle trasmissioni, fu realizzato dal grafico [[Erberto Carboni]]. Il logo era composto da lettere squadrate piatte tutte della stessa altezza nonostante il fatto che la "R" iniziale fosse maiuscola<ref name=carboni>[http://sdz.aiap.it/notizie/5036 Articolo di ''SocialDesignZine'' su Erberto Carboni che mostra il primo logo Rai e il logo TV. ]''URL consulato il 26 agosto 2010.''</ref>.
 
Per i primi anni di trasmissioni, al logo Rai vero e proprio è spesso affiancato il logo della TV: realizzato ugualmente da Carboni, consiste di un rettangolo nel quale sono tracciate le lettere "T" e "V"<ref name=carboni />.
 
* Nel [[1982]] la RAI ha adottato un marchio prodotto dallo studio grafico ''ARA'' di [[Cusano Milanino]]<ref>[http://www.aranet.it/doc/graph02.html Loghi ufficiali della Rai tra il 1983 e il 2000 (prima versione)] nella galleria online dello studio grafico ''ARA''.</ref>. Nel nuovo logo, le tre lettere sono tutte maiuscole, unite tra loro e raccordate con curve regolari. Le tre emittenti assumono le denominazioni ufficiali di [[Raiuno]], [[Raidue]] e [[Raitre]]. Ad ognuno dei tre canali viene associato un colore: il blu è appannaggio di Raiuno, il rosso di Raidue e il verde di Raitre (sono i 3 [[colori primari]] della [[televisione a colori]]). Per ciascuna delle tre emittenti viene introdotta una variante del logo nella quale, accanto alla parola "RAI", appare la parola "UNO", "DUE" o "TRE" in una colorazione più chiara. Ognuno dei tre canali adotta inoltre per simbolo anche una forma geometrica tridimensionale:
 
<gallery>
File:RAIUNO vecchio logo.svg|Una sfera blu è il marchio di Raiuno<ref name= "logo">Il logo qui riportato è quello del 1988, in precedenza le scritte erano più arrotondate.</ref>
File:RAIDUE vecchio logo.svg|Un cubo rosso è il marchio di Raidue<ref name= "logo" />
File:RAITRE vecchio logo1.svg|Un tetraedro verde è il marchio di Raitre<ref name= "logo" />
</gallery>
 
* Nel settembre [[1988]]<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=auPe4gh9ljg Logo Rai al termine di un filmato promozionale di Rai 3 andato in onda nell'inverno 1988-89. ]''URL consultato il 18 agosto 2010.''</ref> il logo della Rai subisce dei cambiamenti. Le lettere vengono disegnate separate e con gli angoli vivi. In alcune grafiche, sulla lettera "A" della parola "RAI", viene aggiunta una piccola riproduzione del tricolore italiano; durante le prime apparizioni della nuova versione del logo, la bandiera viene disegnata con le bande orizzontali come la bandiera ungherese capovolta.<ref name=bandiera>La bandiera a strisce orizzontali è visibile in [http://www.youtube.com/watch?v=pBSxchyYNHg questa sigla] ma in [http://www.youtube.com/watch?v=sW8xONIB9_w quest'altra] le bande sono regolarmente verticali. In entrambi i filmati, le tre figure geometriche simbolo delle reti hanno la superficie rigata. ''URL consultati il 18 agosto 2010.''</ref>. Le tre figure geometriche solide vengono mantenute ma in alcune occasioni vengono disegnate con la superficie rigata<ref name=bandiera />. Le vecchie versioni di logo della Rai di metà anni ottanta scompaiono da quasi tutte le grafiche. Vi furono però due eccezioni: la sigla della rubrica cinematografica [[LunedìFilm]], e il logo [[Video RAI]], nei quali rispettivamente i marchi RAIUNO e RAI dell'ottobre 1983 (con bordi arrotondati) hanno continuato ad essere visibili fino ai primi anni del terzo millennio
 
* Nel [[2000]], sotto la direzione di [[Pierluigi Celli]], i vecchi loghi vengono abbandonati e sostituiti da un nuovo logo a forma di farfalla bianca, con i bordi delle ali raffiguranti il profilo di un volto umano. Il logo è composito: al centro c'è la farfalla; a sinistra della medesima la scritta ''Rai'' e a destra un'eventuale parola aggiuntiva, come per esempio "Due", "Tre" o "Sport". Il cambio di logo viene annunciato dal [[Corriere della sera]] il 16 marzo 2000<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2000/marzo/16/Rai_farfalla_scaccia_cavallo_co_0_0003169137.shtml Articolo del ''Corriere della sera'' in cui si annuncia il cambio di grafica, 16 marzo 2000.]</ref>. Il passaggio alla nuova grafica è graduale e il culmine del restyling avviene il 21 settembre del [[2003]], quando la Rai sostituisce di colpo tutte le annunciatrici e quasi tutti i vecchi jingles e le vecchie grafiche.<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2003/09_Settembre/19/annunciatrici.shtml Articolo del ''Corriere della sera'' in cui si annuncia il restyling del 21 settembre 2003]</ref>. I colori sociali delle tre reti rimangono gli stessi ma spariscono le tre forme geometriche. Il vecchio marchio della Rai introdotto nella stagione 1988-1989 (seconda versione logo 1982-1983) è ancora visibile nella sigla di apertura e chiusura trasmissioni e sulle insegne dei Centri Rai di Saxa Rubra a Roma e di Corso Sempione a Milano (oltre che in diverse sedi regionali).
 
* Il 18 maggio [[2010]], in corrispondenza del passaggio al digitale terrestre in cinque regioni, la RAI uniforma i loghi dei canali, che adottano una geometria semplice basata su un rettangolo composto da due quadrati, mentre la farfalla dopo 10 anni sparisce. Nel primo quadrato appare la scritta ''Rai'', mentre nel secondo il nome del canale in cifre come avvenuto nel 2008 per Rai 4; il font usato è [[Aharoni (font)|Aharoni]] (variante del [[Futura (font)|Futura]]). I loghi sono bianchi (semitrasparenti, per evitare che si verifichi l'effetto "sovraimpressione" sui televisori al plasma) e hanno struttura rettangolare per adattarsi al formato 16:9. I nuovi logo RAI sono stati basati sui modelli delle altre aziende televisive straniere, e nella presentazione è stata sottolineata la semplicità del nuovo logo.<ref>{{cita news|url=http://www.digital-sat.it/new.php?id=22090|titolo=Rai: la nuova offerta digitale|autore=Digital-Sat.it|data=30 aprile 2010}}</ref>. I logo sono stati esposti in anteprima al Salone Internazionale del Libro di Torino dal 13 al 17 maggio 2010. Inoltre, appaiono nei nuovi bumper pubblicitari delle tre generaliste adottati da novembre 2010. <br />Per i canali [[Radio Rai]] il logo è simile, ma ci sono due piccoli triangoli sopra e sotto il quadrato.
 
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<!-- LA CANCELLAZIONE IMMOTIVATA DELLE IMMAGINI È UN VANDALISMO E NON SARÀ TOLLERATA -->
File:ProgrammaNazionale.jpg|Logo RAI utilizzato dal 1954 fino al 1982 (in alto) all'interno del monoscopio del ''Programma Nazionale'' (l'attuale Rai 1).
<!-- VIETATO CANCELLARE LE IMMAGINI SENZA MOTIVO -->
File:Logo Rai 1982.png|Logo RAI utilizzato dal 1982 al 1988, nella schermata finale della sigla di fine trasmissioni.
<!-- LA CANCELLAZIONE IMMOTIVATA DELLE IMMAGINI È UN VANDALISMO E NON SARÀ TOLLERATA -->
File:Rai.svg|Logo della RAI usato dal 1988 al 30 settembre 2000.<ref>La data si riferisce al suo periodo di utilizzo ufficiale. ''De facto'' è stato usato ancora per parecchio tempo, ed è stato ancora presente nel marchio [[Rai Sat]] fino al 18 maggio 2010. È stato usato anche quando il logo era la farfalla, nel logo di [[Rai Sport]] fino al 2003/2008 e per Rai Notte fino al 2010. Attualmente, è in uso per [[Rai Nettuno Sat Uno]] e nelle sigle delle prove tecniche di trasmissione delle reti RAI. La barra trasversale tricolore della '''A''' dal 1988 al 1991 aveva le strisce orizzontali</ref>.
<!-- VIETATO CANCELLARE LE IMMAGINI SENZA MOTIVO -->
File:RAI logo.svg|Logo Rai usato dal 1º ottobre [[2000]] al 17 maggio [[2010]]. Attualmente è in uso per alcune grafiche.
<!-- LA CANCELLAZIONE IMMOTIVATA DELLE IMMAGINI È UN VANDALISMO E NON SARÀ TOLLERATA -->
File:RAI — Radiotelevisione italiana (logo).svg|Logo attuale Rai, in uso dal 18 maggio [[2010]].
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==== Logo identificativi trasmessi in sovrimpressione durante i programmi ====
{{F|televisione|agosto 2010|manca qualunque riferimento!}}
Nei suoi primi anni di vita, la Rai operava in condizione di [[monopolio]] e non aveva bisogno di un logo per distinguersi dalla concorrenza. Con la nascita delle [[televisioni private]] la Rai ha adottato un logo identificativo, che ha modificato in seguito diverse volte:
 
* [[1977]]: il logo, unico per le 2 reti (3 a partire dal 15 dicembre [[1979]]), è costituito dalla sola scritta ''RAI'', composta da una titolatrice elettronica in caratteri bianchi, e ad intervalli regolari si sposta da un angolo all'altro dello schermo.
* 6 maggio [[1985]]: al logo viene aggiunto un contorno nero.
* 21 aprile [[1986]]: il logo subisce delle modifiche: viene rimpicciolito e collocato fisso all'angolo in basso a destra del teleschermo.
* 5 ottobre [[1987]]: ai loghi delle tre reti la RAI aggiunge i cosiddetti numeri di rete (in video appaiono dunque gli ident RAIUNO, RAIDUE e RAITRE).
* [[primavera]] [[1991]]: i loghi vengono privati del contorno nero.
** Questi loghi erano talvolta personalizzati:
*** Per la trasmissione ''[[Piacere Rai Uno]]'' veniva aggiunta, sopra il logo RAIUNO, la dicitura ''PIACERE'';
*** Per le rubriche del ''DSE - [[Dipartimento Scuola Educazione]]'' veniva aggiunto, sopra i loghi di rete, la scritta ''DSE'', sempre con la titolatrice elettronica.
* Nella seconda metà di aprile [[1993]] i loghi vengono stilizzati e ombreggiati di nero. Il font di questo logo ricorda, lontanamente, quello del logo ufficiale del [[1983]].
* Nella seconda metà di settembre [[1993]] vengono cambiati i loghi, che ora rispecchiano fedelmente le seconde versioni dei loghi ufficiali del [[1983]]. In alcune trasmissioni essi si spostano dall'angolo in basso a sinistra a quello in alto a destra.
** Nel dicembre [[1993]] e nel gennaio [[1994]] su [[Rai 2]], durante i film serali, il tradizionale logo viene colorato di rosso e inserito sotto la scritta "Auguri" color oro.
* Dall'estate del [[1994]] il logo viene rimpicciolito di poco.
* Nel [[1997]] - [[1998]], [[Rai 3]] adotta un logo per i film e i telefilm in 1º visione, con il tetraedro verde e la scritta "Le prime di RAITRE".
** Per il programma [[Pinocchio (programma televisivo)|Pinocchio]] (andato in onda dal 1997 al 2000, prima su Rai 1 e poi su Rai 2) veniva affiancato al logo di rete un piccolo personaggio stilizzato col naso lungo, una sorta di simbolo di pinocchio, che si "sedeva" letteralmente sulla "R", lettera iniziale del logo di Rai 1 o Rai 2.
* dicembre [[1999]]: in sostituzione del tradizionale logo RAIDUE, ne vediamo un altro con la scritta rai2000, bianca con il rai2 rosso e con un carattere diverso da quello classico. A fine febbraio [[2000]], si è ritornati al tradizionale logo RAIDUE.
* 15 ottobre [[2000]]: i classici loghi delle tre reti (la sfera blu di [[Rai 1]], il cubo rosso di [[Rai 2]] e il tetraedro verde di [[Rai 3]], presenti soltanto nei bumpers dei promo e in alcuni bumpers pubblicitari e altro, ma mai in sovrimpressione) furono abbandonati e sostituiti da un nuovo logo a forma di farfalla bianca, con i bordi delle ali raffiguranti il profilo di un volto umano. Il logo è composito: al centro c'è la farfalla; a sinistra della medesima la scritta ''Rai'' e a destra il numero di rete in lettere.
** Dall'agosto del [[2002]], è stato aggiunto un logo con la farfalla rossa, che indica le trasmissioni adatte al solo pubblico adulto.
* maggio [[2003]]: cambia leggermente il logo delle 3 emittenti; la base rimane la medesima farfalla con l'aggiunta di un alone colorato esterno: blu per Rai 1, rosso per Rai 2 e verde per Rai 3.
** Il 29 settembre [[2003]] viene ideato un logo da attribuire alle trasmissioni sportive: Rai - farfalla - Sport (contornato di giallo). Mentre per i programmi di Rai Educational, il logo della rete si alternava con un altro logo composto da: Rai - farfalla - Edu (tutto con contorno bianco)
* Durante il mese di luglio [[2007]] la Rai ha aggiunto alle rispettive grafiche che appaiono durante i promo, anche l'indirizzo internet: www.rai.it. Lo si può trovare sotto al rettangolino dei rispettivi loghi di rete.
* 30 novembre [[2007]]: alla farfalla rossa introdotta nel maggio [[2003]] si affianca quella gialla, che invece indica i programmi adatti ai bambini alla presenza dei genitori.
* 14 giugno-15 giugno [[2009]]: i canali [[Rai Gulp]] e [[Rai Sport Più]] cambiarono logo diventando simili a quelli di [[Rai Storia]] e [[Rai 4]].
* 18 maggio [[2010]]: gli identificativi in sovrimpressione sono basati sul nuovo logo rettangolare. I loghi hanno struttura orizzontale per adattarsi al formato 16:9. Per i canali generalisti e semi-generalisti i due quadrati sono ben visibili, invece per i canali tematici è visibile solo il primo quadrato. La farfalla continua ad apparire saltuariamente nel riquadro più a sinistra del nuovo logo.
** Nello stesso giorno fu introdotta una nuova grafica per la classificazione dei programmi per un pubblico ristretto: una barra colorata appare sotto il logo Rai, gialla per i programmi adatti ai bambini con la presenza dei genitori, rossa per i programmi adatti al solo pubblico adulto.
** L'alternanza Rai/farfalla succitata è stata abbandonata nel gennaio [[2011]]: il 3 gennaio per le tre reti generaliste, il giorno successivo per tutti gli altri canali.
** Quando è in onda un programma correlato, a intervalli regolari il logo di rete si trasforma in quello di [[Rai Edu]] o [[Rai Sport]] (in dettaglio, il quadrato di destra si ribalta mostrando la dicitura Edu o Sport).
** Dal 17 ottobre [[2010]] e per tutto il [[2011]] viene utilizzato un logo in occasione dei programmi sul 150º dell'Unità d'Italia. Il quadrato di destra, a intervalli regolari, si ribalta mostrando un quadrato con sfondo il tricolore e su scritto "150°" in grassetto, bianco.
** Dal 15 settembre 2012, quando un programma Rai viene trasmesso anche su Rai HD sotto il logo di rete appare la scritta "HD ch.501" (ch. sta per canale).
** Il 25 febbraio 2013, durante la puntata speciale di [[Porta a Porta]] e il giorno successivo durante la puntata speciale di [[Unomattina]] dedicate alle elezioni, il logo di Rai 1 ha presentato una nuova animazione: a intervalli regolari si ribalta, mostrando il logo del Tg1 (trasparente come il logo di tutti i canali Rai in uso dal 18 maggio 2010 e diverso da quello usato durante la trasmissione del Tg1). Questa animazione è ancora visibile in alcune puntate speciali di Porta a Porta.
** Dal 19 ottobre 2013 , durante la replica di Pechino Express il logo di Rai Premium ha presentato una nuova animazione: quando su Rai Premium viene trasmessa la replica dei principali programmi Rai come [[Tale e quale show]] , [[Pechino Express]] e [[Ballando con le stelle]] la seconda parte del logo di Rai Premium (la scritta "Premium) si ribalta mostrando il logo di Rai 1 o Rai 2 (che sta ad indicare i canali dove vengono trasmessi questi programmi e leggermente diverso da quello del canale originale).
 
=== Monoscopio ===
{{W|televisione|Febbraio 2011}}
{{vedi anche|Monoscopio}}
[[File:Philips PM5544.svg|thumb|right|220px|[[Monoscopio]] [[Philips]] PM5544]]
Fino ai primi [[anni 1980|anni ottanta]] la Rai non trasmetteva 24 ore su 24. C'era una pausa di notte e un'altra dalle 14 circa alle 17.
 
Durante queste pause veniva trasmesso il [[monoscopio]]. Vi erano due tipi di monoscopio, il primo fu in bianco e nero ed è tecnicamente definito come monoscopio RCA. Successivamente, con le sperimentazioni televisive a colori, venne sostituito da un monoscopio a colori tecnicamente chiamato Philips PM5544 che è ancora famoso e vivo nei ricordi di chi ha vissuto quell'epoca. Quest'ultimo viene tuttora proposto nelle pause notturne che la Rai opera una volta alla settimana, il primo martedì del mese su [[Rai 1]], il secondo martedì del mese su [[Rai 2]] e il terzo venerdì del mese su [[Rai 3]] (bisogna considerare che la quarta settimana la Rai non effettua prove tecniche la notte).
[[File:Monoscopio rca.jpg|thumb|left|220px| Il primo [[Monoscopio]] utilizzato dall'azienda ]]
 
Il tutto era accompagnato, come commento sonoro, da una nota continua (precisamente un [[Sol (nota)|Sol]] a 384&nbsp;Hz per il monoscopio RCA, e successivamente a 400&nbsp;Hz per il monoscopio Philips PM5544). Pochi minuti prima dell'inizio delle trasmissioni questa nota continua scompariva e veniva sostituita da brani musicali strumentali prevalentemente di genere ''[[easy listening]]''. La terza rete televisiva, all'epoca, proponeva anche il monoscopio della sede regionale: si trattava sempre del Philips PM5544 ma che recava nella barra sottostante l'identificazione della sede di trasmissione.
 
Oggigiorno il monoscopio, come detto, esiste ancora. Nelle pause di trasmissione notturne che la Rai effettua al giorno d'oggi, però, i brani musicali sono stati soppressi, e il commento sonoro consiste solo in due note continue sovrapposte, a 400 e 800&nbsp;Hz, per il test della stereofonia e, a differenza di quello che accadeva negli anni precedenti, oggi l'identificativo della rete viene scritto in lettere, p.e. "RAI UNO" invece di "RAI 1".
 
Il monoscopio Philips PM5544 era utilizzato in quegli anni anche da [[Telemontecarlo]] e da Tv [[Koper Capodistria]] che proponevano come audio rispettivamente Radio Montecarlo e Radio Capodistria.
Vi è anche da ricordare che sempre negli anni ottanta la Rai, in concomitanza con il lancio del servizio del [[Televideo]], durante la mattinata sospendeva la messa in onda del monoscopio per irradiare, a scopo promozionale, alcune pagine del nascente servizio teletext in orari stabiliti.
 
Nel [[1986]] [[Rai 1]] inizia le trasmissioni anche nella mattinata con il programma ''[[Unomattina]]'' e di conseguenza scomparvero le trasmissioni irregolari. [[Rai 2]] ha iniziato le trasmissioni regolari nella mattinata intorno al [[1987]] e [[Rai 3]] verso il [[1991]].
 
L'inizio e la fine dei programmi è annunciato da una sigla.
 
==Eurovisione==
La Rai è membro fondatore dell'[[Unione Europea di Radiodiffusione]], chiamata anche UER o EBU ({{Lingue|en}}''European Broadcasting Union''), fondata nel [[1950]] 22 radio-televisioni europee occidentali. L'[[Eurovisione]] è il circuito dell'UER che si occupa della trasmissione in tutta [[Europa]] di programmi nazionali. La Rai trasmette in Eurovisione il [[Festival di Sanremo]], il [[Palio di Siena]], lo [[Zecchino d'Oro]], le celebrazioni del [[Papa]] prodotte da [[Rai Vaticano]] tra cui l'[[Angelus]] ed altri eventi di rilevanza europea. Inoltre la Rai è stata tra i primi paesi partecipanti dell'[[Eurovision Song Contest]], al quale ha partecipato quasi ininterrottamente dal [[Eurovision Song Contest 1956|1956]] al [[Eurovision Song Contest 1997|1997]]. Nel [[Eurovision Song Contest 1965|1965]] e nel [[Eurovision Song Contest 1991|1991]] la Rai ha organizzato il concorso. Dal 1997 al [[Eurovision Song Contest 2010|2010]] c'è stata una lunga assenza mai pienamente motivata, ma dal [[Eurovision Song Contest 2011|2011]] la Rai è tornata in gara, e si è vista dare un posto tra i "Big", cioè tra le nazioni maggiori finanziatrici delle attività dell'UER che vanno direttamente in finale.
Inoltre la Rai ha partecipato ogni anno a [[Giochi Senza Frontiere]].
===Sigle eurovisive della RAI===
I programmi trasmessi in Eurovisione sono preceduti e seguiti da un'apposita sigla (dagli [[anni 1990|anni novanta]] comune a tutte le radio-tv affiliate) che, seppure sia variata negli anni per quel che riguarda la grafica, è nota soprattutto per la rielaborazione del preludio del ''Te Deum'' di [[Marc-Antoine Charpentier]].
 
L'immagine dell'Eurovisione in passato consisteva in un disegno che raffigurava 12 comete disposte in tondo, con le comete alternate alle lettere della parola ''EUROVISION''. Nell'area racchiusa dai nuclei delle comete veniva collocata la dicitura "RAI". Come detto, furono realizzate varie versioni della sigla eurovisiva:
 
* La prima, in bianco e nero, girata su pellicola, è andata in onda dal [[1954]] al [[1977]] e mostrava solo l'immagine descritta qui sopra, statica. Fu colorata nel 1977 (le stelle e le scritte divennero gialle, lo sfondo blu notte). Il ''Te deum'' (eseguito dall'[[Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai]]) era caratterizzato da una grande solennità.
 
* Nel maggio del [[1983]], la sigla venne rielaborata al computer. Al contempo il logo RAI al centro dell'inquadratura fu uniformato a quello in uso dall'azienda e lo sfondo divenne azzurro. Nel [[1986]] si tornò allo sfondo blu cupo e la scritta EUROVISION divenne bianca.
 
* Nel [[1988]] il logo RAI al centro dell'inquadratura venne ancora aggiornato.
 
* Per [[Campionato mondiale di calcio 1990|ITALIA '90]] e l'[[Eurovision Song Contest 1991]] fu introdotta la prima sigla dinamica, realizzata in computer grafica. Da principio si vedeva apparire il logo tridimensionale Rai (con la A senza la stanghetta trasversale dal 1990 al 1992 e che la teneva dal 1992 al 1994), che saliva dal basso, si poneva al centro del teleschermo e prendeva a girare vorticosamente su sé stesso. Al contempo apparivano, una alla volta, le 12 stelle, colorate con i colori delle bandiere dell'[[Europa]], che compivano un giro e andavano ad imprimersi sullo sfondo (diventando gialle). Alla fine appariva una tredicesima stella, che si scontrava con il logo Rai (nel frattempo andato ad imprimersi sullo sfondo) e si tramutava nel tricolore posto sulla lettera "A".(Dal 1990 al 1991 il tricolore era orizzontale,un po' come la bandiera ungherese capovolta,dal 1991 al 1999 era verticale,come un normale tricolore italiano). A questo punto le stelle si tramutavano in comete e l'inquadratura ritornava a mostrare il consueto logo dell'Eurovisione,che al termine della sigla si dissolveva. La musica di accompagnamento era riarrangiata elettronicamente al [[sintetizzatore]], in una versione più dolce ed orecchiabile rispetto a quella storica.
 
* Nel 1999 fu adottata per la prima volta una sigla unificata imposta dall'[[EBU]], con un nuovo logo. In essa si vedevano tre V azzurre che sorvolavano la terra (rappresentata senza delimitazioni continentali e tutta di colore grigio), si accostavano l'una all'altra e appariva un'ellisse gialla che le intersecava. Il logo si poneva al centro del teleschermo, e sotto appariva la scritta EUROVISION. Quindi il logo dell'[[EBU]] si dissolveva e veniva sostituito dal logo Rai. Il ''Te deum'' qui fu riportato ad una versione più simile alla prima. Solo nel 1999 fu adottata dalla Rai una sigla a metà tra la vecchia sigla e quella nuova imposta dall'UER (la prima parte era identica ma, una volta tramutate in comete, le stelle venivano coperte dall'ellissi gialla e apparivano le tre V azzurre con il logo [[Eurovision]]), mentre nel 2000 la sigla fu uniformata alla sigla base ma in versione lunga e con il logo Rai vecchio (dopo la dissolvenza del logo dell'[[EBU]] appariva un fotogramma con il logo Rai allora in uso nel bumper promo generico e veniva ripetuto il [[Te Deum]] dall'inizio). Nel 2001 fu aggiunto il logo con la farfalla e la sigla fu accorciata.
 
* Nel 2002 l'UER adottò una nuova sigla, ma la Rai mantenne quella vecchia fino al 2010. In occasione dell'[[Eurovision Song Contest 2009]], l'UER adottò una nuova sigla, adottata dalla Rai alla fine del 2010, nella quale si vedono apparire, su sfondo bianco, alcuni anelli dorati, come di cristallo. Ad uno di questi si sovrappongono le tre V azzurre (anche queste fatte di cristallo). Gli altri anelli allora scompaiono e il logo si porta al centro dello schermo. In basso appare la scritta EUROVISION. Successivamente il logo si dissolve e appare il marchio Rai. Il ''Te deum'' è stato nuovamente aggiornato, in una versione più ritmeggiante. Per il [[Festival di Sanremo 2012]] viene utilizzata una versione più breve della sigla: viene saltata la parte centrale del ''Te Deum'' e appare direttamente la parte finale della sigla (dalla formazione del logo alla fine). Inoltre il logo Rai appare più grande e con una sfumatura gialla in basso allo schermo
 
*In occasione del [[Junior Eurovision Song Contest 2012]], l'UER ha adottato una nuova sigla ed un nuovo logo per i programmi in Eurovisione di cui però mantiene intatta la musica. La Rai la adotta dalla seconda puntata del [[Festival di Sanremo 2013]] (nella prima è stata usata per l'ultima volta la sigla del 2010).
 
==Slogan==
{{S sezione|aziende}}
La Rai ha utilizzato vari slogan nella sua storia. Il più conosciuto è:
{{quote|Rai. Di tutto, di più.}}
Questo è stato modificato negli anni in base alla varie esigenze:
{{quote|Rai. Di tutti, di più.}}
{{quote|Rai. Di tutti, ancora di più.}}
In occasione di EURO 2012 è stato adottato:
{{quote|Se è per tutti, è sulla Rai.}}
 
Varie campagne per il pagamento del canone televisivo sono state anche accompagante da slogan:
{{quote|Qualcosa di più di una tv|Campagna canone 2012}}
{{quote|Molto di più di una tv|Campagna canone 2013}}
 
== I Cavalli della Rai ==
Due importanti [[scultori]] italiani hanno realizzato [[Monumento equestre|monumenti equestri]] per le sedi ufficiali della Rai. [[Francesco Messina]], nel [[1966]], ha realizzato il famoso ''Cavallo morente'', opera in [[bronzo]] posta all'ingresso della sede principale in Viale Mazzini 14 a Roma. [[Mario Ceroli]], nel [[1980]], ha realizzato il cosiddetto ''Cavallo alato'' che è situato davanti alla sede della "[[Saxa Rubra (Rai)|cittadella dell'informazione]]" [[Saxa Rubra]], sempre a Roma.
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Voci correlate ==
* [[Commissione di Vigilanza RAI]]
* [[Contratto di servizio Rai]]
* [[Lottizzazione politica]]
* [[Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI]]
* [[Rai.tv]]
* [[Referendum abrogativi del 1995]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Radiotelevisione Italiana|q|q_preposizione=sulla|n|n_preposizione=sulla}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.rai.it/ Sito ufficiale di RAI]
* [http://www.rai.tv/ Portale multimediale Rai.tv]
* [http://www.youtube.com/user/rai Canale ufficiale di RAI su Youtube]
* [http://www.crit.rai.it/eletel/2004-3/43-2.pdf Storia tecnologica] da Carlo Boccazzi Varotto ''Costruire la Rai. Tecnologia e televisione in Italia dai pionieri al boom economico'', in Nuova Civiltà delle Macchine, Roma, ERI, 2004
 
{{MuseiPuglia}}
{{TelevisioniEuropee}}
{{Portale|Arte|Cattolicesimo|Lecce|Musei}}
{{Membri UER}}
{{Partecipazioni Tesoro}}
{{Reti TV italiane}}
{{Emittenti radio italiane}}
{{Portale|aziende|editoria|Italia|televisione}}
 
[[Categoria:RAIMusei di arte sacra d'Italia|Gallipoli]]
[[Categoria:Musei di Gallipoli (Italia)]]
[[Categoria:Diocesi di Nardò-Gallipoli]]