Autodromo nazionale di Monza e Alpi italiane: differenze tra le pagine

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[[File:Alpi italiane satellite.jpg|thumb|Le Alpi italiane viste dallo [[spazio (astronomia)|spazio]]]]
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Le '''Alpi italiane ''' sono la parte della [[catena montuosa]] [[alpi]]na che si estende nel territorio [[italia]]no. La loro [[lunghezza]] è di circa 1200&nbsp;km e la loro [[superficie]] è di circa 51.941&nbsp;km², pari al 27,3 % della superficie totale delle Alpi<ref>La superficie totale delle Alpi è di 190.959&nbsp;km² secondo la [[Convenzione delle Alpi]]. Vedi {{collegamento interrotto|1=[http://www.alpconv.org/home/book01_it.htm www.alpconv.org] |date=febbraio 2018 |bot=InternetArchiveBot }} - L'area compresa entro il perimetro della Convenzione delle Alpi si estende per 190.959 km², con una lunghezza di circa 1.200 km e una larghezza massima di 300 km. Le Alpi si sviluppano anche in verticale: dal livello del mare raggiungono, con la vetta del Monte Bianco, l'altitudine di 4.807 metri. Un unico territorio condiviso da otto Stati: Austria (28,7% della superficie totale), Italia (27,2%), Francia (21,4%), Svizzera (13,2%), Germania (5,8%), Slovenia (3,6%), Liechtenstein (0,08%) e Principato di Monaco (0,001%)</ref>.
{{Circuito motoristico
|nome=Autodromo nazionale di Monza
|tracciato=Monza track map.svg
|stato= ITA
|località=[[Monza]]
|serie1=Formula 1
|serie2=GP2 Series
|serie3=GP3 Series
|serie4=[[Superbike]]
|serie5=[[Campionato del mondo turismo|WTCC]], [[Fia GT]], Campionati [[Automobile Club d'Italia|ACI]] [[CSAI]], [[Le Mans Series|LMS]] e molte altre categorie di ogni genere.
|inaugurazione=1922
|lunghezza=5 793<ref name="f1">{{cita web|url=http://www.formula1.com/races/in_detail/italy_818/|titolo=FORMULA 1 GRAN PREMIO SANTANDER D'ITALIA 2009|editore=formula1.com|accesso=3 novembre 2009|lingua=en}}</ref>
|curve=12
|notecircuito=
|recordtempo1=1'21"046<ref name="f1"/>
|recorddetentore1=[[Rubens Barrichello]]
|recordmezzo1=[[Ferrari]]
|recorddata1=12 settembre [[2004]]
|recordnote1=
|aggiornamento1=
|recordtempo2=
|recorddetentore2=
|recordmezzo2=
|recorddata2=
|recordnote2=
|aggiornamento2=
|note=
}}
 
Formano un grande arco con concavità a sud, che racchiude la [[Pianura Padana]] e segna per lunghi tratti il confine tra Italia e [[Francia]], [[Svizzera]], [[Austria]] e [[Slovenia]]; costituisce da sempre, in tal modo, il tramite tra le culture mediterranee e quelle dell'Europa centrale, fungendo nei secoli a volte da barriera, altre volte da punto di contatto.
L<nowiki>'</nowiki>'''autodromo nazionale di Monza''' è un circuito [[Automobilismo|automobilistico]] internazionale situato all'interno del [[parco di Monza]]. È tra gli [[autodromo|autodromi]] permanenti più antichi al mondo, insieme a [[Indianapolis Motor Speedway|Indianapolis]], [[Spa-Francorchamps]], [[Brooklands]] e a [[Circuito di Montlhéry|Montlhéry]] ed è famoso oltre i confini nazionali per ospitare il [[Gran Premio d'Italia]] di [[Formula 1]] organizzato dall'[[Automobile Club di Milano]] quasi ininterrottamente dal [[1922]].
 
Le Alpi caratterizzano il territorio di sette regioni dell'Italia settentrionale: [[Liguria]], [[Piemonte]], [[Valle d'Aosta]], [[Lombardia]], [[Trentino - Alto Adige]], [[Veneto]], [[Friuli - Venezia Giulia]], incidendo profondamente sul modo di vivere, sulle tradizioni, sull'economia. La Valle d'Aosta e il Trentino Alto Adige, in particolare, hanno il loro territorio completamente compreso nell'area alpina.
Oltre alla [[Formula 1]] e altre categorie automobilistiche sul circuito lombardo si svolge anche un annuale gran premio del [[Campionato mondiale Superbike]].
 
Comprendono circa una ventina di sezioni, raggruppate tradizionalmente in tre grandi settori: [[Alpi occidentali]] , [[Alpi centrali|centrali]] ed [[Alpi Orientali|orientali]].
Dal [[1991]], con le modifiche al [[circuito di Silverstone]], il tracciato [[Brianza|brianzolo]] è il più veloce tra quelli iridati: l'attuale record ufficiale del circuito è stato stabilito nelle prove del Gran Premio d'Italia [[2004]] da [[Rubens Barrichello]] alla media di 257,320 km/h. Il record assoluto del circuito, invece, è stato stabilito da [[Juan Pablo Montoya]] nelle prove libere dello stesso anno, girando in 1'19"525 con una media di 262,220 km/h; il giro non è considerato come record del circuito perché stabilito durante una sessione considerata non ufficiale.
== Storia ==
[[File:Autodromo monza 1922.svg|upright=1.6|thumb|Il tracciato del 1922]]
[[File:Autodromo monza.svg|upright=1.6|thumb|Il tracciato attuale]]
[[File:MonzaAutodromo1932.jpg|upright=1.6|thumb|L'autodromo nel 1932]]
 
=== LeDescrizione origini ===
[[File:Mont_Blanc,_Mont_Maudit,_Mont_Blanc_du_Tacul.jpg|thumb|right|[[Monte Bianco]]]]
La costruzione dell'autodromo fu decisa nel gennaio del [[1922]] dall'[[Automobile Club di Milano]] per commemorare il venticinquesimo anniversario dalla fondazione<ref>{{Cita web |url=http://www.f1web.it/?p=11270|titolo=Monza, 90 anni di storia tra successi leggendari e incidenti terribili|editore=F1WEB.it|data=18 gennaio 2012|accesso=5 febbraio 2012}}</ref>. Fu costituita la società SIAS (Società incremento automobilismo e sport) a capitale privato e presieduta dal [[senatore]] [[Silvio Crespi]]. I lavori iniziarono il 15 maggio e in soli 110 giorni fu completato. Il primo giro completo di pista fu percorso il 28 luglio da [[Pietro Bordino]] e [[Felice Nazzaro]] su una [[Fiat]] 570.<ref name="crespi">{{cita libro|cognome=Cortesi |nome=Luigi |titolo=Crespi d'Adda |anno=1995 |editore=Grafica Monti |città=Bergamo}}</ref>
[[File:Monte_Rosa_Valsesia_alba.JPG|thumb|right|[[Monte Rosa]]]]
La [[Bocchetta di Altare|Bocchetta di Altare o Colle di Cadibona]], situata a monte di [[Savona]], segna convenzionalmente il punto di unione tra la [[Alpi|catena alpina]] e la [[Appennini|catena appenninica]], mentre il [[Passo di Vrata]] (879&nbsp;m), in territorio croato, è il punto in cui la tradizione indica la congiunzione con le [[Alpi Dinariche]]<ref>Enciclopedia Treccani dei Ragazzi, voce ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/alpi_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/ Alpi]''</ref>. In questo modo la città di [[Imperia]] segna l'inizio delle Alpi italiane, mentre la città di [[Fiume (Croazia)|Fiume]] ne segna la fine.
 
La vetta più alta, confinante con la Francia, è il [[Monte Bianco]] (4807&nbsp;m); è nel settore delle [[Alpi Graie]], nelle Alpi occidentali.
Si trattava del terzo circuito permanente realizzato al mondo, preceduto solo dalla pista [[Stati Uniti d'America|americana]] di [[Indianapolis Motor Speedway|Indianapolis]] ([[1909]]) e da quella [[Inghilterra|inglese]] di [[Brooklands]] ([[1907]]), oggi non più esistente essendo caduta in disuso nel [[1939]] alla vigilia della [[secondo conflitto mondiale]] e definitivamente chiusa nel [[1945]].
 
Lo spartiacque costituisce quasi in ogni tratto dell'arco alpino il preciso confine di stato, come risulta dall'elenco seguente.
Il progetto preliminare<ref>[http://img11.imageshack.us/img11/947/prog2o.jpg Immagine del progetto preliminare dell'autodromo]</ref> prevedeva un tracciato a forma di "otto" della lunghezza di 14&nbsp;km ma, a causa dell'impatto sul Parco Reale, si decise invece di approvare un progetto che utilizzasse in gran parte le preesistenti strade del parco e limitasse l'abbattimento degli alberi<ref>[http://www.modelfoxbrianza.it/Sopraelevata.htm Curve sopraelevate: La Storia - Modelfoxbrianza.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
* Il confine tra l'[[Italia]] e la [[Francia]] coincide grossomodo con lo spartiacque tra il bacino del [[Po]] e quello del [[Rodano]].
* Il confine tra l'[[Italia]] e la [[Svizzera]] coincide grossomodo con lo spartiacque tra il bacino del [[Po]] e quello del [[Rodano]] a ovest, tra quello del [[Po]] e quello del [[Reno]] a est. Lo spartiacque si trova in parte su territorio svizzero: il [[Ticino (fiume)|Ticino]], il [[Mera (fiume)|Mera]], il [[Poschiavino]] e il [[Rio Ram]], che hanno le loro sorgenti in Svizzera, corrono verso sud e appartengono al bacino del Po. Due tratti dello spartiacque sono invece completamente italianiː il [[Reno di Lei]], con sorgenti in Italia, appartiene al bacino del [[Reno]], e il fiume [[Spöl]], che forma la valle di [[Livigno]], fa parte del bacino del [[Danubio]].
* Confine tra l'[[Italia]] e l'[[Austria]], che coincide grossomodo con lo spartiacque tra il bacino del [[Po]] e quello del [[Danubio]].
Nel settore delle Alpi orientali, invece, lo spartiacque è invece interamente compreso nel territorio della [[Slovenia]]; esso divide i fiumi tributari del [[mare Adriatico]] da quelli tributari della [[Sava (fiume)|Sava]], a sua volta affluente del [[Danubio]].
 
Le [[roccia|rocce]] di cui sono costituite le Alpi Italiane sono per lo più di due qualità: [[granito|granitiche]]-[[cristallo|cristalline]] (ad esempio il [[Monte Bianco]] ed il [[Monte Rosa]]) e [[calcare]]e (ad esempio le [[Dolomiti]] e le [[Prealpi italiane|Prealpi]]).
Tale progetto, redatto dagli ingegneri [[Arturo Mercanti]], allora direttore dell'[[Automobile Club di Milano]], Alfredo Rosselli e [[Piero Puricelli]], prevedeva un circuito costituito da due anelli che potevano essere utilizzati insieme, alternando un giro dell'uno a un giro dell'altro (il rettilineo d'arrivo era in comune e, in questo caso, veniva diviso in due corsie), oppure separatamente: una pista stradale di 5.500 metri con sette curve, e un anello di alta velocità di forma ovale con due curve sopraelevate, lungo 4.500 metri.
 
==Criteri di suddivisione==
Nei primi anni il Gran Premio d'Italia si svolse sul circuito completo di 10&nbsp;km. Nel [[1928]] il pilota [[Emilio Materassi]] perse il controllo dell'auto sul rettilineo d'arrivo e piombò in mezzo al pubblico assiepato a bordo pista uccidendo 20 spettatori e ferendone oltre 40. Nel 1933, durante la seconda batteria del Gran Premio di Monza (gara di contorno che seguiva il più importante Gran Premio d'Italia), al primo giro, il pilota [[Giuseppe Campari]] sbandò su una macchia d'olio all'ingresso della curva sopraelevata sud e uscì di strada, rovesciandosi nel fossato che fiancheggiava la pista e morendo sul colpo. Sulla stessa macchia d'olio, alle sue spalle, uscirono di pista anche Borzacchini, Castelbarco e Barbieri: il primo, soccorso ancora vivo, morì poco dopo, mentre gli altri due ne uscirono quasi illesi. Nonostante le proteste degli spettatori la gara non venne interrotta e durante la finale, in un secondo incidente nello stesso punto della pista, perse la vita anche il pilota [[Stanislas Czaykowski|Czaykowski]]. A seguito di questi gravissimi incidenti vennero effettuate diverse variazioni al tracciato per ridurne la velocità.
Esistono vari criteri di suddivisione delle Alpi italiane, adottati a seconda del contesto e dello scopo.
 
===Partizione delle Alpi del 1926===
[[File:Monza 1935.svg|thumb|Il circuito Florio]]
[[File:Französisch-Italienische Alpengliederung 1924.svg|thumb|upright=1.6|Le sezioni delle Alpi secondo la Partizione del Comitato Geografico Nazionale]]
[[File:Monza 1950.jpg|thumb|left|Il tracciato dal 1939 al 1954, con curve del porfido al posto della curva Sud più rettifilo centrale]]
Nel 1924 il Comitato Geografico Nazionale, in occasione del IX [[Congresso Geografico Italiano]], ha pubblicato il documento "''Nomi e limiti delle grandi parti del Sistema Alpino''"; il documento è conosciuto con il nome di [[Partizione delle Alpi]], ed è stato ufficializzato nel [[1926]]. È tuttora utilizzata in numerosissimi testi didattici<ref name=testididattici>Essendo numerosissimi i testi didattici basati sulla Partizione delle Alpi, se ne riportano solo alcuni, a mero titolo di esempio, tra quelli più diffusi delle principali case editrici.
Una di queste è il circuito Florio, disegnato dal conte [[Vincenzo Florio]] nel {{Citazione necessaria|1935}}, che unisce in modo originale tratti dell'anello di alta velocità e dello stradale, interrotti da varie ''[[chicane]]s''.
*Carlo Griguolo, Chiara Forgieri, Daniela Romagnoli, ''Il nuovo giramondo'', edizioni Paravia 2014ː (pagina 16) ISBN 9788839507532A;
*''Grande Atlante Geografico e Storico'', edizioni UTET, 1991, tavole 42/43, 92, 101, 184, 202, 236, 246. ISBN 8802044465;
*F. Cassone, D. Volpi, M. Ramponi, F. Dobrowolni, ''L'Argonauta'', edizioni Lattes 1996ː (pagina 59)
*Eduardo Garzanti ed altri, ''Il libro Garzanti della Geografia'', edizioni Garzanti 1995ː (pagina 50);
*Lamberto Laureti, ''Conoscere le Alpi'' Istituto Geografico de Agostini di Novara, 1994 vedi [https://www.homoalpinus.com/alpes/subdivisions/laureti/ Division des Alpes selon Lamberto Laureti];
*G. Pittella (a cura di), ''Itinerari attraverso l'Italia'', edizioni Giunti Marzocco 1990ː (pagina 94);
*Guide rosse del TCI, volume ''Trentino - Alto Adige'', Touring editore (pagina 12);
*Valerio Lugani (a cura di), ''Meravigliosa Italia, enciclopedia delle regioni'', volume ''Trentino Alto Adige'', edizioni Aristea (capitolo ''Il suo aspetto'');
*Giuseppe Morandini, ''Trentino-Alto Adige. 2ª edizione riveduta e aggiornata'', edizioni UTET, 1971 (pagina 49);
*M. Carazzi, F. Lebrun, V. Prevot, S. Torresani, ''Spazi e civiltà'', edizioni Giunti-Marzocco, 1981 (tavola 20);
*Ricciarda Simoncelli, ''Conoscere l'Italia'', edizioni Le Monnier, 1984 (pagina 22);
*Lorenzo Bersezio, ''I territori dell'uomo'', Edizioni De Agostini, 1999 (pagina 143).
</ref> e studi<ref name=enciclopedie>
*Enrico Camanni (a cura di), ''Il Grande Dizionario Enciclopedico delle Alpi'', in collaborazione con Club Alpino Italiano, edizioni Priuli & Verlucca, 2007. ISBN 9788880683926.
*Sylvain Jouty , Pascal Kober , Dominique Vulliamy, ''Dictionnaire encyclopédique des Alpes,'' volume 1, edizioni Glénat, 2006. ISBN 9782723435277.</ref>, a volte con alcuni aggiornamenti. Nel documento si prende in considerazione tutta la catena alpina, e non solo la parte ricadente in Italia.
 
Per quanto riguarda le Alpi italiane, la partizione del 1926 ne considera limiti estremi il [[Colle di Cadibona]] a ovest e il [[Passo di Vrata]] ad est; suddivide inoltre la catena nelle seguenti "grandi parti", "sezioni" e "gruppi"<ref>La numerazione delle sezioni e dei gruppi è tratta dal documento originale: Comitato Geografico Nazionale Italiano, ''Nomi e limiti delle grandi parti del Sistema Alpino'' - estratto dal periodico "L'Universo" anno 7 n. 9, Istituto Geografico Militare, Firenze, [https://www.homoalpinus.com/data/docs/comitato.jpg pagina 146].</ref>:
Nel [[1939]] fu rifatta gran parte della pista. L'anello di alta velocità fu demolito, e la pista stradale fu modificata spostando più avanti la curva del Vialone che adesso non immetteva più le auto sul vialone centrale del parco, ma su un nuovo rettilineo più lungo e parallelo a quello di cui sopra. Posto più a ridosso dei box questo nuovo rettilineo (denominato "rettifilo centrale")
{{Colonne}}
conduceva a due nuove curve a gomito che immettevano sul rettilineo d'arrivo, sostituendo l'originaria curva sud, collocate all'altezza della vecchia "sopraelevata Sud". La lunghezza del circuito diventò di 6.300&nbsp;metri.
*[[Alpi Occidentali]]
**[[Alpi Marittime]] (sezione 1)
***[[Alpi Liguri]] (gruppo 1a)
**[[Alpi Cozie]] (sezione 2)
**[[Alpi Graie]] (sezione 3)
*[[Alpi Centrali]]
**[[Alpi Pennine]] (sezione 9)
**[[Alpi Lepontine]] (sezione 10)
**[[Alpi Retiche]] (sezione 11)
*[[Alpi Orientali]]
**[[Alpi Noriche]] (sezione 17)
**[[Dolomiti]] (sezione 18)
**[[Alpi Carniche]] (sezione 19)
**[[Alpi Giulie]] (sezione 20)
{{Colonne spezza}}
*[[Prealpi Lombarde]] (sezione 16)
**[[Prealpi Luganesi]] (gruppo 16a)
**[[Alpi Orobie]] (gruppo 16b)
**[[Prealpi Bergamasche]] (gruppo 16c)
**[[Prealpi Bresciane]] (gruppo 16d)
**[[Prealpi Giudicarie]] (gruppo 16e)
**[[Monte Baldo|Gruppo del Monte Baldo]] (gruppo 16f)
*[[Prealpi Trivenete]] (sezione 21)
**[[Monti Lessini]] (gruppo 21a)
**[[Altopiano di Asiago]] (gruppo 21b)
**[[Monte Grappa]] (gruppo 21c)
**[[Prealpi Bellunesi]] (gruppo 21d)
**[[Prealpi Carniche]] (gruppo 21e)
**[[Prealpi Giulie]] (gruppo 21f)
*[[Carso]] (sezione 22)
{{Colonne fine}}
 
===Suddivisione didattica tradizionale===
Dal [[1939]] al [[1954]] venne utilizzato, esclusivamente per test automobilistici e di pneumatici, il circuito Pirelli, lungo 4600 metri ed utilizzato in senso orario. Sfruttava il rettifilo delle tribune ed il rettifilo centrale ed era raccordato dalle due curve Sud o curve Vedano e dalla curva Nord-Est, considerata unica come denominazione, ma in realtà tracciata con due raggi differenti all'interno della attuale curva Grande. Sia le curve Vedano che quella Nord-Est erano pavimentate in porfido data soprattutto la valenza di tracciato test per i materiali.<ref>[http://www.gdecarli.it/php/circuit.php?var1=538&var2=1 Circuito Pirelli]</ref>
[[Immagine:Suddivisione didattica tradizionale delle Alpi.JPG|thumb|upright=1.6|Le sezioni delle Alpi italiane secondo la tradizione didattica]]
In ambito didattico è molto diffusa una suddivisione delle Alpi italiane che ha molte corrispondenze in quella della [[Partizione delle Alpi]]<ref name=testididattici/>, ma anche qualche differenza non sostanziale, motivata da esigenze didattiche.
 
Tra i punti ripresi dalla Partizione delle Alpi ci sonoː
=== Il dopoguerra ===
*i limiti del sistema alpino ([[Colle di Cadibona]] e [[Passo di Vrata]]);
A partire dalla fine [[1945]] e per oltre due anni, il circuito fu destinato allo stoccaggio dei residuati bellici gestiti dall'[[ARAR]]. Nella primavera del [[1948]] furono iniziati i lavori per rimediare ai danni causati dagli [[Seconda guerra mondiale|eventi bellici]]. Curiosamente le curve sud furono dotate di una pavimentazione in cubetti di [[porfido]], particolarmente pericolosi e sdrucciolevoli in caso di pioggia. Il 17 ottobre [[1948]] viene inaugurato il nuovo ingresso pista ed altre strutture dell'autodromo.
*la tripartizione in tre "grandi parti" ([[Alpi Occidentali]], [[Alpi Centrali]], [[Alpi Occidentali]]);
*i nomi di quasi tutte le sezioni;
*la definizione di ogni sezione della [[Catena principale alpina|catena principale]] in base a due valichi che la separano dalle sezioni adiacenti; similmente avviene anche per le tre "grandi parti": questa semplicità di delimitazione favorisce infatti la memorizzazione rispettando la realtà orografica;
*i settori hanno denominazioni formate da una sola parola, senza aggettivi: la semplicità di denominazione è fondamentale nella didattica.
 
Tra le differenze c'è il fatto che il tratto della [[catena principale alpina|catena principale]] che fa da confine tra [[Alto Adige]] ed [[Austria]] è denominato "[[Alpi Atesine]]", denominazione non presente nella Partizione del 1926, che suddivide invece questo tratto tra [[Alpi Retiche]] (tra il [[Passo di Resia]] e il [[Passo del Brennero]]) ed [[Alpi Noriche]] (tra il Passo del Brennero e la [[Sella di Dobbiaco]])<ref name=atesine-noriche>I vari testi considerano diversamente il tratto alpino compreso tra il Passo di Resia e la Sella di Dobbiaco; alcuni parlano di Alpi Atesine, altri di Alpi Retiche e di Alpi Noriche, divise dal Passo del Brennero.</ref>.
[[File:Monza 1955.jpg|thumb|left|Il tracciato dal [[Campionato mondiale di Formula 1 1955|1955]] e nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1956|1956]], nella versione completa. Venne realizzato un nuovo ovale e aggiunta la curva Parabolica]]
 
Altra differenza, derivante dalla precedente, è la corrispondenza perfetta tra le tre grandi parti delle Alpi e i confini nazionali italiani:
Nel 1955 il sempre più frequente uso dell'autodromo per i tentativi di record della velocità e il raggiungimento di un superiore grado di sicurezza, resero necessaria la riprogettazione dell'Anello di Alta Velocità da costruirsi sulle ceneri del tracciato abbattuto nel 1938. Il progetto<ref>{{cita news|titolo=Scheda e progetto delle Sopraelevate |url=http://www.modelfoxbrianza.it/Sopraelevata.htm}}</ref> fu curato dagli ingegneri Antonino Berti e Aldo Di Rienzo e seguiva esattamente il vecchio tracciato nella parte Nord, mentre la curva Sud veniva arretrata di circa 300 metri per consentire il passaggio del pubblico sul nuovo Viale Mirabello conosciuto anche come viale Vedano. La sopraelevata Nord fu riedificata nel medesimo luogo, mentre si decise di avvicinare ai box la sopraelevata Sud, per lasciare il viale Vedano del Parco Reale alla libera circolazione pubblica. Tale scelta impose una nuova modifica alla pista stradale: in particolare le due curve del porfido (che impegnavano il viale Vedano) furono finalmente eliminate e sostituite da un'unica curva asfaltata, con sviluppo di 180 gradi, chiamata Parabolica per il suo tracciato a raggio crescente, molto simile ad un arco di [[parabola (geometria)|parabola]]. Il circuito completo ritornava ad avere la lunghezza di 10&nbsp;km: 5.750 metri per la pista stradale e 4.250 metri per l'anello di alta velocità.
*le [[Alpi Occidentali]] corrispondono al [[Confine tra la Francia e l'Italia|confine italo-francese]];
*le [[Alpi Centrali]] corrispondono al [[Confine tra l'Italia e la Svizzera|confine italo-svizzero]];
*le [[Alpi Occidentali]] corrispondono al [[Confine tra l'Austria e l'Italia|confine italo-austriaco]] e a [[Confine tra l'Italia e la Slovenia|quello italo-sloveno]].
Questa semplicità di corrispondenze, assente in altri criteri di ripartizione, è utile a livello didattico<ref>Maria Luisa Gargiulo, Alba Arezzo, ''Come rendere comprensibile un testo'', editore FrancoAngeli (capitolo ''Come si suddividono le Alpi''). ISBN 9788891754172.</ref>.
 
Infine, la denominazione della Partizione delle Alpi "[[Prealpi Trivenete]]", che indica le Prealpi del [[Veneto]] e del [[Friuli - Venezia Giulia]], non è utilizzata. A volte è sostituita dall'espressione "[[Prealpi Venete]]", ma molto spesso è suddivisa in [[Prealpi Venete]] (ricadenti solo in [[Veneto]]), [[Prealpi Carniche]] e [[Prealpi Giulie]].
Lo studio portò alla realizzazione di un "catino" capace di contenere una velocità costante delle auto sia nei rettilinei, sia sulle curve sopraelevate in [[cemento armato]] a pendenza crescente verso l'esterno. Il progetto prevedeva un tracciato di 4250 metri di sviluppo, comprendente due rettifili di 875 metri e due curve sopraelevate aventi sviluppi quasi simili intorno ai 1250 metri, con raggi differenti: a Nord con raggio 318 metri, mentre a Sud con raggio 312 metri. L'idea di affrontare i piena velocità le curva portò a dover ricorrere alla scelta obbligata di costruire una curva con un'elevata inclinazione trasversale che arriva alla punta massima dell'80% nel settore centrale (corrispondente ad una inclinazione di 38°40'), calcolato sul piano orizzontale. Vennero realizzate 14 torrette di segnalazione distribuite sul percorso di cui 7 sull'Anello di Alta Velocità. Le piccole costruzioni erano dei punti strategici di osservazione ed accoglievano oltre che i commissari, tecnici Radiotelevisivi, addetti alle segnalazioni, giornalisti e fotografi.
 
Si dà di seguito lo schema della più comune<ref name=testididattici/> suddivisione didattica, con i limiti geografici di ciascun settore<ref>In alcuni testi sono indicati valichi alternativi a quelli indicati qui come punti di separazione tra i settori della catena alpina principale. La separazione tra le Prealpi Venete, Carniche e Giulie (variamente delimitate secondo i vari testi) è quella di Bruno Nice, ''Questo Nostro MOndo - Come conoscere l'Italia", edizioni De Agostini, Novara (pagina 181).</ref>. È diffusa nelle scuole una [[mnemotecnica]] utile a memorizzare le varie sezioni della catena principale delle Alpi attraverso la frase "[[Ma con gran pena le reca giù|Ma con gran pena le reti Attilio cala giù]]", o altre simili.
Nello stesso anno, durante una sessione di prove private, perse la vita il pilota [[Alberto Ascari]]: la dinamica dell'incidente, al quale non assistette alcun testimone, non è mai stata del tutto chiarita. La curva dove avvenne il fatale schianto, in precedenza chiamata curva del Vialone, fu ribattezzata curva Ascari in ricordo del campione scomparso.
{{Colonne}}
;Settori compresi nella [[catena principale alpina]]
*[[Alpi Occidentali]] - dal [[Colle di Cadibona]] al [[Col Ferret]]
**[[Alpi Marittime]] - dal Colle di Cadibona al [[Colle della Maddalena]]
**[[Alpi Cozie]] - dal Colle della Maddalena al [[Colle del Moncenisio]]
**[[Alpi Graie]] - dal Colle del Moncenisio al [[Col Ferret]]
*[[Alpi Centrali]] - dal Col Ferret al [[Passo di Resia]]
**[[Alpi Pennine]] - dal Col Ferret al [[Passo del Sempione]]
**[[Alpi Lepontine]] - dal Passo del Sempione al [[Passo dello Spluga]]
**[[Alpi Retiche]] - dal Passo dello Spluga al [[Passo di Resia]]
*[[Alpi Orientali]] - dal Passo di Resia alla [[Passo di Vrata]]
**[[Alpi Atesine]] - dal Passo di Resia alla [[Sella di Dobbiaco]]
**[[Alpi Carniche]] - dalla sella di Dobbiaco alla [[Sella di Camporosso]]
**[[Alpi Giulie]] - dalla Sella di Camporosso al [[Passo di Vrata]]
{{Colonne spezza}}
;Settori non compresi nella [[catena principale alpina]]
*[[Alpi Centrali]]
**[[Prealpi Lombarde]] - tra il [[Lago Maggiore]] e il [[Lago di Garda]]. In molti testi si fanno rientrare in questo settore le [[Alpi Orobie]], che si trovano tra la [[Valsassina]] a ovest, la [[Valcamonica]] a est, la [[Valtellina]] a nord, le Prealpi Lombarde a sud
*[[Alpi Orientali]]
**[[Dolomiti]] - tra l'[[Adige]], il [[Piave]], il [[Rienza]] e il [[Brenta]]
**[[Prealpi Venete]] - tra il [[Lago di Garda]] e il [[Livenza]]
**[[Prealpi Carniche]] - tra il [[Livenza]] e il [[Tagliamento]], a volte comprese nelle Prealpi Venete
**[[Prealpi Giulie]] - tra il [[Tagliamento]] e l'[[Isonzo]], a volte comprese nelle Prealpi Venete
**[[Carso]] - tra l'[[Isonzo]] e il [[Golfo del Quarnaro]]
{{Colonne fine}}
 
===Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino===
L'impianto nella nuova conformazione, circuito classico più Anello di Velocità pari a 10&nbsp;km al giro, fu inaugurato con il Gran Premio d'Italia del 1955 su una distanza di 500&nbsp;km. Le sollecitazioni centrifughe e di schiacciamento verticale contro il suolo nei due tratti sopraelevati, evidenziarono problemi di sollecitazioni fisiche ai piloti e guasti meccanici riportati dalle vetture, che indussero i piloti ed i team a disertare l'anello nelle edizioni 1957, 1958 e 1959.
[[File:SOIUSA-sezioni.png|thumb|upright=1.6|Lle sezioni delle [[Alpi]] secondo la SOIUSA.]]
Nel 2005 è stata pubblicata la classificazione [[Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino]], nota anche con l'[[acronimo]] "SOIUSA", allo scopo di uniformare le denominazioni utilizzate negli stati dell'area alpina. Questa suddivisione prende in considerazione tutto l'insieme della catena alpina.
 
Per quanto riguarda le Alpi italiane, la suddivisione si compone di 13 sezioni e 60 raggruppamenti, a loro volta suddivisi in gruppi. A causa della propettiva internazionale adottata, esistono notevoli differenze tra il "SOIUSA" e gli altri criteri di suddivisione esposti nei capitoli precedenti ("Partizione delle Alpi" e suddivisione didattica tradizionale italiana): anzitutto la catena alpina non è suddivisa nelle tre parti delle Alpi Occidentali, Centrali ed Orientali, ma in due "grandi parti" (Alpi Orientali ed Alpi Occidentali), che a loro volta comprendono cinque "[[Grande settore alpino|grandi settori]]" ([[Alpi Sud-occidentali]], [[Alpi Nord-occidentali]], [[Alpi Centro-orientali]], [[Alpi Nord-orientali]] e [[Alpi Sud-orientali]]); inoltre, il limite orientale delle Alpi non è considerato il [[Passo di Vrata]], escludendo la Venezia Giulia ed in particolare il Carso dall'area alpina; infine alcune sezioni tradizionali non sono prese in considerazione, ma sono sostituite da altre con altri nomi. Le sezioni sono definite da confini di aree e non da valichi di separazione. Si riporta di seguito la suddivisione delle sole Alpi italiane, secondo il criterio della "SOIUSA".
L'Automobil Club Italiano nel 1957 e 1958, organizzò la [[500 Miglia di Monza]] abbinato alla [[500 miglia di Indianapolis]], in collaborazione con l'[[United States Auto Club]] e l'Indianapolis Speedway Corporation, gara articolata su tre manches, per un totale di 189 giri.
{{Colonne}}
*[[Alpi Sud-occidentali]]
**[[Alpi Liguri]] (sezione 1)
**[[Alpi Marittime e Prealpi di Nizza]] (sezione 2)
**[[Alpi Cozie]] (sezione 4)
*[[Alpi Nord-occidentali]]
**[[Alpi Graie]] (sezione 7)
**[[Alpi Pennine]] (sezione 9)
**[[Alpi Lepontine]] (sezione 10)
**[[Prealpi Luganesi]] (sezione 11)
{{Colonne spezza}}
*[[Alpi Centro-orientali]]
**[[Alpi Retiche occidentali]] (sezione 15)
**[[Alpi Retiche orientali]] (sezione 16)
**[[Alpi dei Tauri occidentali]] (sezione 17)
*[[Alpi Nord-orientali]]
**Nessun settore delle Alpi Nord-orientali interessa territori italiani
{{Colonne spezza}}
*[[Alpi Sud-orientali]]
**[[Alpi Retiche meridionali]] (sezione 28)
**[[Alpi e Prealpi Bergamasche]] (sezione 29)
**[[Prealpi Bresciane e Gardesane]] (sezione 30)
**[[Dolomiti]] (sezione 31)
**[[Prealpi Venete]] (sezione 32)
**[[Alpi Carniche e della Gail]] (sezione 33)
**[[Alpi e Prealpi Giulie]] (sezione 34)
{{Colonne fine}}
 
[[File:Cervino_versante_sud.JPG|thumb|right|[[Monte Cervino|Cervino]]]]
Nel 1961 si svolse l'ultimo Gran Premio d'Italia nella configurazione di 10&nbsp;km ed anche a seguito dell'incidente mortale in cui perse la vita il pilota della [[Ferrari]] [[Wolfgang von Trips]] insieme a dodici spettatori sul rettilineo prima della Parabolica, il Ministero del Turismo e dello Spettacolo, emanò nuove regole sulla sicurezza dei circuiti a cui il circuito brianzolo dovette adeguarsi. Dall'anno successivo si è sempre corso sulla sola pista stradale di 5.750 metri circa.
[[File:Sommet_du_Gran_Paradiso.JPG|thumb|right|[[Gran Paradiso]]]]
[[File:PizBernina3.jpg|thumb|right|[[Pizzo Bernina]]]]
[[File:L%27Ortler.jpg|thumb|right|[[Ortles-Cevedale]]]]
[[File:VisoColleGianna.jpg|thumb|right|[[Monviso]]]]
[[File:Disgrazia_dal_linzone.jpg|thumb|right|[[Monte Disgrazia]]]]
[[File:Uia_di_Ciamarella_002.JPG|thumb|[[Uia di Ciamarella]]]]
[[File:Monte_Leone.jpg|thumb|right|[[Monte Leone]]]]
[[File:Adamello_e_Corno_Bianco.JPG|thumb|right|[[Adamello]]-[[Presanella]]]]
[[File:Rocciamelone_inverno.JPG|thumb|right|[[Rocciamelone]]]]
[[File:Barmer_Spitze_und_Hochgall_vom_Fenneregg.jpg|thumb|right|[[Monte Collalto]]]]
[[File:Badile.jpg|thumb|right|[[Pizzo Badile]]]]
 
== I vari settori alpini ==
L'incidente del 1961 occorso a [[Wolfgang von Trips]] è il più grave mai avvenuto in una gara valida per il campionato mondiale di Formula 1. Un altro incidente tristemente noto è quello in cui nel [[1970]] morì (durante le qualifiche del sabato) il pilota austriaco [[Jochen Rindt]]. Rindt era in quel momento in testa alla classifica mondiale generale e non fu più raggiunto da nessuno nelle gare successive, diventando così l'unico Campione del Mondo postumo nella storia del campionato di Formula 1.
=== Alpi Liguri ===
{{Vedi anche|Alpi Liguri}}
Le [[Alpi Liguri]] vanno dal [[Colle di Cadibona]] fino al [[Colle di Tenda]]. Secondo la [[Partizione delle Alpi]], non costituiscono una sezione autonoma, ma un gruppo delle [[Alpi Marittime]]. Secondo la [[Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino]], invece, sono una sezione a sé stante.
 
La cima più elevata delle Alpi Liguri è la [[Punta Marguareis]] (2651&nbsp;m). Altre vette importanti sono il [[Monte Mongioie]] (2630&nbsp;m), la [[Cima delle Saline]] (2612&nbsp;m) il [[Pizzo d'Ormea]] (2476&nbsp;m), il [[Monte Bertrand]] (2481&nbsp;m) e il [[Monte Saccarello]] (2201&nbsp;m, che è anche la cima più alta della [[Liguria]]).
Il 25 aprile 1965, si corse la prima [[1000 km di Monza]] e venne posizionata una chicane prima dell'imbocco della Sopraelevata Sud per rallentare la velocità in entrata delle auto in curva.
 
Nei pressi del Monte Saccarello ci sono le sorgenti del [[Tanarello]] e nei pressi del Mongioie e del Marguareis quelle del [[Negrone (torrente)|Negrone]] che, unendosi, danno origine al [[Tanaro]], il più importante affluente di destra del Po (1/5 delle acque del Po è contributo del Tanaro). Attorno al Marguareis e al Mongioie si trova una zona [[carsismo|carsica]] molto nota anche a livello europeo<ref>{{Cita libro | titolo = Encyclopedia of Caves and Karst Science | lingua = en | autore = John Gunn
L'ultima gara ufficiale sulle sopraelevate fu la 1.000&nbsp;km del 25 aprile 1969, da allora si sono corse solo rievocazioni storiche.
| editore = Routledge| anno = 2004 | pp = 675 }}</ref> con [[grotta|grotte]], pozzi e cunicoli che superano i 100&nbsp;km di estensione e i 1000&nbsp;m di profondità.
 
=== Alpi Marittime ===
Negli [[anni 1970|anni settanta]], crescendo sempre più la velocità (nel Gran Premio del [[1971]] fu superata la media dei 240&nbsp;km/h) e con essa la pericolosità del tracciato, si resero necessari nuovi interventi per rallentare la pista: dapprima furono realizzate delle ''chicane'' provvisorie, quindi nel [[1976]] si costruirono tre varianti permanenti in altrettanti punti del tracciato (sul rettilineo dei box, alla curva della Roggia e alla curva Ascari). La lunghezza della pista aumentò lievemente e diventò di 5.800&nbsp;metri.
{{Vedi anche|Alpi Marittime|Alpi Marittime e Prealpi di Nizza}}
Le [[Alpi Marittime]], secondo la [[Partizione delle Alpi]], formano una [[sezione alpina|sezione]] che comprende anche le [[Alpi Liguri]] e che va dal [[Colle di Cadibona]] al [[Colle della Maddalena]].
 
Secondo la [[Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino]], invece, questo tratto alpino non comprende le Alpi Liguri e non costituisce una sezione autonoma, ma una [[sottosezione alpina|sottosezione]] delle [[Alpi Marittime e Prealpi di Nizza]], che va dal [[Colle di Tenda]] al [[Colle della Maddalena]].
Ulteriori interventi per migliorare la sicurezza furono effettuati nel [[1994]], [[1995]] e [[2000]]: con essi vennero rifatte la variante Goodyear (quella posta sul rettilineo dei box), quella della Roggia, la curva Grande e le due curve di Lesmo. Negli stessi anni furono anche costruiti nuovi box, più grandi e più moderni. Nel [[Gran Premio d'Italia 2009|2009]] vennero modificati i [[Cordolo|cordoli]] alle varianti Goodyear e della Roggia, con lo scopo di evitare tagli nelle " esse " da parte delle monoposto di [[Formula 1]]. Dopo le ultime modifiche la lunghezza del tracciato è oggi di 5.793&nbsp;metri.
 
La cima più elevata è la cima sud del massiccio dell'[[Argentera]] (3297&nbsp;m). Dal punto di vista geologico, le Marittime sono caratterizzate da una forte variabilità: si alternano, infatti, rocce calcaree e dolomitiche (che caratterizzano, ad esempio, la [[Valle Stura di Demonte]]), a rocce granitiche (fra tutti, il massiccio cristallino dell'[[Monte Argentera|Argentera]] in [[Valle Gesso]]), tutte fortemente modellate dall'azione [[erosione|erosiva]] millenaria dei [[ghiacciaio|ghiacciai]].
Come tutte le piste che hanno fatto la [[storia dell'automobilismo]] sportivo, anche quella di Monza ha preteso il suo tributo di morti. Oltre ai già nominati Materassi, Ascari, von Trips e Rindt, tra i piloti d'auto hanno perso la vita Arcangeli, [[Giuseppe Campari|Campari]], [[Mario Umberto Baconin Borzacchini|Borzacchini]], Czaykowski, [[Ronnie Peterson|Peterson]]; [[Ugo Sivocci]]; tra i motociclisti [[Renzo Pasolini]] e [[Jarno Saarinen]], vittime di uno scontro nel [[Gran Premio delle Nazioni]] del [[1973]].
 
==Descrizione= delAlpi circuitoCozie ===
{{Vedi anche|Alpi Cozie}}
Il tracciato di Monza conta ben quattro lunghi rettilinei dove le vetture di Formula 1 superano abbondantemente i 330&nbsp;km/h. Per questo motivo deve essere affrontato con la macchina particolarmente "[[carico aerodinamico|scarica]]" ed è noto tra gli appassionati come ''il tempio della velocità''. Ciò obbliga i fornitori di carburante e lubrificanti a sviluppare soluzioni apposite per la tappa<ref>{{cita news|url=http://www.f1web.it/?p=13214|titolo=Carburanti speciali per le piste veloci: ecco cosa è cambiato a Spa e Monza|accesso=16 settembre 2012|pubblicazione=F1WEB.it}}</ref>.
Le [[Alpi Cozie]] si estendono tra il [[Colle della Maddalena]] e quello del [[Moncenisio]], da cui discende la [[Val di Susa]], percorsa dal [[fiume]] [[Dora Riparia]]. Questa valle è percorsa da una delle principali vie di comunicazione tra l'Italia ([[Torino]]) e la [[Francia]] e fa capo ad un altro notevole valico chiamato [[Colle del Monginevro]]. Le Alpi Cozie sono dominate dal [[Monviso]] (3841&nbsp;m), da cui nasce il [[Po]].
 
Sono ulteriormente suddivise in tre raggruppamenti: Alpi Cozie Meridionali o [[Alpi del Monviso]]; Alpi Cozie Centrali o [[Alpi del Monginevro]]; Alpi Cozie Settentrionali o [[Alpi del Moncenisio]].
Essendo stato realizzato all'interno di un parco l'autodromo presenta poi una caratteristica particolare: infatti quando i piloti passano nelle zone alberate devono tener conto della differenza di visibilità causata dall'ombra delle piante.
 
=== Alpi Graie ===
La pista nel suo tracciato attuale presenta le seguenti curve (tutte le velocità indicate si riferiscono a vetture di Formula 1):
{{Vedi anche|Alpi Graie}}
* variante Goodyear (o variante del rettifilo): una strettissima curva a destra di 90 gradi, seguita da un altrettanto stretta curva a gomito a sinistra. Dal rettilineo dei box si arriva lanciati ad oltre 330&nbsp;km/h, con una frenata estremamente intensa si decelera a soli 70–80&nbsp;km/h per affrontare questa "esse".
Le [[Alpi Graie]] sono comprese tra il [[Moncenisio]] ed il [[Col Ferret]]. I gruppi montuosi più notevoli di questo tratto alpino sono il massiccio del [[Monte Bianco]], la vetta più alta delle Alpi (4808&nbsp;m), ed il Gruppo del [[Gran Paradiso]] (4061&nbsp;m). Tra questi due gruppi montuosi si apre il [[Colle del Piccolo San Bernardo]], attraverso il quale si passa dalla [[Valle d'Aosta]] in [[Francia]] ([[Val-d'Isère]]-[[Rodano]]).
Per le gare motociclistiche, vale a dire la Superbike e il CIV, quest'ultimo dal 2013 non si disputa più sul tracciato brianzolo, la prima variante viene modificata e assume un raggio più ampio grazie al posizionamento di cordoli mobili e sfruttando una parte della via di fuga sul lato esterno, il tutto per ragioni di sicurezza.
* curva [[Biassono]] (già curva Grande o Curvone): una lunga curva a destra dal raggio molto ampio (circa 300 metri). Vi si arriva in piena accelerazione dalla variante Goodyear e si percorre "in pieno" senza alcuna difficoltà.
* variante della Roggia: anch'essa è posta in fondo a un lungo rettilineo (oltre 1&nbsp;km con l'acceleratore a fondo comprendendo anche la curva Biassono) sul quale si toccano i 335&nbsp;km/h. Con un'altra lunghissima frenata si decelera a 110–120&nbsp;km/h per affrontare una esse sinistra-destra molto stretta, meno stretta tuttavia della prima variante. La variante presenta cordoli molto alti e dissuasori di velocità all'interno della via di fuga, completamente asfaltata, per evitare vantaggi a chi provasse a tagliare eccessivamente la [[traiettoria]].
* prima curva di [[Lesmo]]: a soli 200 metri dall'uscita della Roggia vi si arriva a velocità non troppo elevate, è una curva a destra di 75 metri di raggio che si percorre a circa 180&nbsp;km/h.
* seconda curva di Lesmo: segue di 200 metri la prima. In passato era uno dei punti "mitici" del circuito: vi si arrivava in piena accelerazione e si entrava in curva a quasi 300&nbsp;km/h, solo i migliori piloti riuscivano a percorrerla "in pieno". Con le modifiche del 1994-95 è stata molto rallentata, oggi ha solo 35 metri di raggio e si percorre a circa 160&nbsp;km/h. Le due di Lesmo conservano la particolare caratteristica tecnica di essere cieche, ovvero non si vede il punto di corda all'entrata della curva
* curva del Serraglio: è una lievissima piega a sinistra dal raggio estremamente ampio (oltre 600 metri); la curva è in discesa. Il rettilineo successivo incrocia, con un sottopassaggio, la curva ''Sopraelevata Nord'' dell'anello di alta velocità.
* variante [[Alberto Ascari|Ascari]]: vi si arriva tenendo premuto l'acceleratore fin dalla seconda di Lesmo, anche qui si toccano i 330&nbsp;km/h. Dopo la frenata si affrontano in rapida successione tre curve a sinistra-destra-sinistra che immettono sul rettilineo opposto ai box. Sono curve a raggio abbastanza ampio che si percorrono a velocità intorno ai 200&nbsp;km/h. Rimane ad oggi il cambio di direzione a più alta velocità del mondiale di F1.
* curva Parabolica: nel rettilineo che conduce a questa curva si toccano nuovamente i 330&nbsp;km/h, quindi si frena per entrare in curva a circa 180&nbsp;km/h. La curva è molto lunga e a raggio via via crescente: dopo aver superato la parte più stretta si può percorrere il tratto finale in piena accelerazione, scorrendo verso l'esterno e imboccando il rettilineo d'arrivo a velocità già molto elevate. La curva Parabolica è stata sbancata e riasfaltata nel luglio 2012: pur mantenendo le caratteristiche tecniche precedenti (raggio, lunghezza, pendenza), ora la curva presenta una maggior capacità di assorbimento di precipitazioni violente, come i temporali che hanno causato alcuni problemi durante la stagione 2012.
 
Si suddividono in: Alpi Graie Meridionali (Rocciamelone), Alpi Graie Occidentali ([[Massiccio del Gran Paradiso|Gran Paradiso]], [[Gruppo della Rosa dei Banchi|Rosa dei Banchi]] e [[Catena Emilius-Tersiva|Emilius-Tersiva]]), Alpi Graie Centrali ([[Catena Grande Sassière-Tsanteleina|Grande Sassière-Tsanteleina]] e [[Catena Rutor-Léchaud|Rutor-Léchaud]]) e Alpi Graie Settentrionali ([[Alpi del Monte Bianco|Monte Bianco]]).
Per le corse delle categorie minori viene usata la cosiddetta "pista Junior": si tratta di un circuito più breve, che utilizza un tratto del rettilineo d'arrivo, il rettilineo opposto e la Parabolica. L'anello è chiuso da un raccordo che, staccandosi dal rettilineo d'arrivo circa 200 metri dopo i box, si immette sul rettilineo opposto subito dopo la variante Ascari. Il raccordo presenta tre curve, la prima a destra, la seconda a sinistra, la terza ancora a destra. La lunghezza della pista Junior è di 2405 metri.
{{-}}
 
=== Alpi Pennine ===
== Precedenti configurazioni del circuito ==
{{Vedi anche|Alpi Pennine}}
Le [[Alpi Pennine]] sono comprese tra il [[Col Ferret]] ed il [[Passo del Sempione]] e costituiscono un potente bastione ed un maestoso complesso glaciale. Spiccano in esso vette di poco inferiori in altitudine al [[Monte Bianco]], come il [[Cervino]] (4478&nbsp;m) ed il [[Monte Rosa]] (4638&nbsp;m). Presentano un solo valico importante, il [[Gran San Bernardo]], che collega la [[Valle d'Aosta]] alla valle del [[Rodano]].
 
Si suddividono in: Alpi Pennine Occidentali (Gran Combin), Alpi Pennine Centrali (Cervino) e Alpi Pennine Orientali (Monte Rosa, [[Alpi Biellesi]] e Valsesiane, Andolla-Sempione).
<gallery>
File:Monza 1922.svg|Circuito originale (1922–1933)
File:Monza 1935.svg|Circuito Florio (1935–1937)
File:Monza 1950.png|Seconda variazione (1938–1954) Le curve di porfido al posto della curva sud e rettifilo centreale
File:Monza 1955.jpg|Terza variazione (circuito combinato). Venne realizzato un nuovo ovale con l'aggiunta della curva parabolica (1955–1969)
File:Monza_1957.jpg|Terza variazione (circuito stradale) (1955–1973)
File:Monza_1972.jpg|Quarta variazione(1972–1973) con l'aggiunta di chicane provvisorie
File:Monza_1974.jpg|Quinta variazione (1974–1975)
File:Monza_1976.jpg|Sesta variazione (1976–1993) Introdotte le varianti della Roggia, Goodyear e Ascari
File:Monza_1994.jpg|Settima variazione (1994) Riduzione del raggio delle due di Lesmo, variazione vie di fuga a Lesmo, Ascari e Parabolica
File:Monza 1995.jpg|Ottava variazione (1995–1999)
File:Monza 2000.jpg| Il tracciato dal [[Campionato mondiale di Formula 1 2000|2000]] ad oggi. Rinnovata la variante Goodyear.
</gallery>
 
=== Alpi Lepontine ===
== Competizioni ==
{{Vedi anche|Alpi Lepontine}}
[[File:Autodromo Monza.jpg|thumb|upright=1.6|Il rettilineo finale dell'autodromo]]
Le [[Alpi Lepontine]] (o Leponzie) si estendono dal [[Passo del Sempione]] al [[Passo dello Spluga]], che permette di passare dal [[Lago di Como]] alla [[Reno|valle del Reno]]. La vetta più importante è quella del [[Monte Leone]] (3552&nbsp;m). Comprendono il più importante nodo idrografico dell'[[Europa occidentale]]: il [[Massiccio del San Gottardo]]. Da esso discendono, in tre diverse direzioni, tre fiumi: verso ovest il [[Rodano]], che sfocia nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]]; verso est un ramo del [[Reno]], che sfocia nel [[Mare del Nord]]; verso sud il [[Ticino (fiume)|Ticino]], affluente del [[Po]]. Le Alpi Lepontine sono valicabili attraverso il [[Passo del San Bernardino]] ed il [[Passo del San Gottardo]].
Le competizioni più importanti che si disputano annualmente sulla pista dell'autodromo:
* il [[Gran Premio d'Italia]], gara inserita nel calendario del [[Campionato mondiale di Formula 1]]. La pista monzese ha ospitato tutte le sue edizioni tranne quelle del [[1921]], [[1937]], [[1947]], [[1948]] e [[1980]]. Normalmente si disputa la prima domenica di settembre.
* la tappa italiana del [[Campionato mondiale Superbike]]. Si disputa la seconda domenica del mese di maggio di ogni anno.
* il [[WTCC]] (campionato mondiale turismo) si correva nel mese di ottobre fino al 2008; nel 2009 non è stato disputato sulla pista di Monza, mentre dal 2011 è diventato l'evento inaugurale della stagione nella prima metà del mese di marzo.
* il [[Monza Rally Show]] si corre nel mese di novembre e chiude la stagione agonistica sulla pista di Monza.
 
Sono suddivise in: [[Gruppo del Sempione]]-Formazza-Vigezzo ([[Monte Leone]]) e [[Catena Mesolcina]] ([[Pizzo Tambò|Tambò]]-[[Piz della Forcola|Forcola]]).
Importanti competizioni del passato:
* il [[Gran Premio motociclistico d'Italia|Gran Premio delle Nazioni]] era una classica di motociclismo che si disputò fino al 1989 quando fu cancellato per ragioni di sicurezza.
* la [[1000 km di Monza]] era un'importante gara per vetture di categoria [[Sport prototipo|sport prototipi]] e [[Gran Turismo (automobile)|Gran Turismo]]; tornata di nuovo in programma nel mese di aprile, come da tradizione, per il calendario 2008, non è più in programma dal il 2009.
 
=== BusinessAlpi centerRetiche ===
{{Vedi anche|Alpi Retiche}}
Il circuito, oltre all'attività sportiva, completa la propria stagione con giornate di incentive, prova prodotto, corsi di guida sicura disponibili per privati o aziende.
Le [[Alpi Retiche]] si estendono dal [[Passo dello Spluga]] al [[Passo del Brennero]]. Secondo la [[Partizione delle Alpi]], costituiscono ina sezione autonoma, mentre secondo la [[Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino]], non sono considerate una [[sezione alpina|sezione]] distinta, ma sono suddivise in tre sezioni: [[Alpi Retiche occidentali]], [[Alpi Retiche orientali]] ed [[Alpi Retiche meridionali]].
Le palazzine, recentemente ristrutturate, sono utilizzate, oltre per l'accoglienza di ospiti VIP in occasione delle principali gare, anche per meeting, convention, presentazioni prodotto e fiere di ogni genere.
 
Comprendono importanti gruppi montuosi, il principale dei quali è il [[Massiccio del Bernina]], dominato dalla montagna più alta delle Alpi Retiche, il [[Pizzo Bernina]] (4049&nbsp;m). Gli altri raggruppamenti individuati dalla suddivisione TCI-Cai sono: Spluga ([[Pizzo Suretta|Suretta]]-[[Pizzo Stella|Stella]]), [[Monti della Val Bregaglia|Masino-Bregaglia]] ([[Monte Disgrazia]]), Piazzi-[[Piz Sesvenna|Sesvenna]], [[Alpi Venoste]] e [[Alpi Passirie|Passirie]] ([[Similaun]]), [[Alpi Breonie]] e [[Alpi Sarentine|Sarentine]] ([[Pan di Zucchero (Alpi dello Stubai)|Pan di Zucchero]]), [[Gruppo Ortles-Cevedale]] ([[Ortles|Monte Ortles]], 3902&nbsp;m), [[Cima Presanella|Presanella]] (3558&nbsp;m), [[Adamello (monte)|Adamello]] (3539&nbsp;m), [[Dolomiti di Brenta]] ([[Cima Tosa]], 3173&nbsp;m). I passi principali sono il [[Passo del Maloggia|Passo del Maloja]], che congiunge la [[Chiavenna|Val Chiavenna]] con l'alta [[Engadina]]; il [[Passo del Bernina]] permette di passare dalla [[Tirano]] a [[Sankt Moritz|St. Moritz]]; il [[Passo dello Stelvio]], che collega la [[Valtellina]] alla [[Val Venosta]]; il [[Passo dell'Aprica]], che mette in comunicazione la Valtellina con la [[Val Camonica]]; il [[Passo del Tonale]], che, oltre a segnare il confine fra il comune di [[Vermiglio (Italia)|Vermiglio]] e la prestigiosa [[Ponte di Legno]], mette in comunicazione la [[Val Camonica]] con la [[Val di Sole]].
== Centro ricerche ==
Presso il circuito è attivo un centro ricerche che sviluppa prodotti e servizi di pubblica utilità.
Storicamente il circuito è stato utilizzato per lo sviluppo di asfalti speciali, i freni a disco, gomma run flat, i combustibili alternativi come gas, metano, bioetanolo.
A Monza sono nati, tra gli altri: il [[guard rail]], il [[trasponder]] che ha dato origine al [[telepass]].
 
=== ProblematichePrealpi ambientaliLombarde ===
{{Vedi anche|Prealpi Lombarde}}
[[File:Monza aerial photo.jpg|thumb|upright=1.6|Veduta aerea dell'autodromo e del parco di Monza.]]
Le [[Prealpi lombarde]] costituiscono il settore dei rilievi montuosi compresi tra il [[Lago Maggiore]] a ovest, il fiume [[Adige]] a est, la [[Pianura Padana]] a sud e le [[Alpi Orobie]] e le [[Alpi Retiche]] a nord. Nella suddivisione didattica usata in Italia, il limite orientale è considerato il [[Lago di Garda]].
 
Secondo la Partizione delle Alpi e secondo la suddivisione didattica, le Prealpi Lombarde costituiscono una sezione autonoma. Nella SOIUSA, invece, non esiste una sezione con questo nome e il territorio corrispondente è suddiviso tra le [[Prealpi Luganesi]] le [[Prealpi Bergamasche]] e le [[Prealpi Bresciane e Gardesane]].
Per il fatto di trovarsi all'interno di un parco, l'autodromo presenta particolari problemi di impatto ambientale.
 
In entrambi i casi comprendono anche le Alpi Orobie. Interessano, oltre al territorio [[Lombardia|lombardo]], anche porzioni del territorio [[Svizzera|elvetico]] ([[Canton Ticino]]) e del [[Provincia autonoma di Trento|Trentino]] ([[Giudicarie]]). Oltre al Verbano e al Benaco, gli altri grandi bacini lacustri ([[Lago di Como]], [[Lago di Lugano]] e [[Lago d'Iseo]]) dividono le Prealpi lombarde in tre aree: le [[Prealpi Comasche]] e le [[Prealpi Varesine]] a ovest del Ceresio; le [[Prealpi Bergamasche]] tra il Lago di Como ed il Lago di Iseo; le [[Prealpi Bresciane]] e le [[Prealpi Gardesane]] tra il Lago d'Iseo ed il Lago di Garda. La cima più alta delle Prealpi lombarde è la [[Concarena]] (2549&nbsp;m).
Già al tempo della sua costruzione, per intervento delle autorità competenti, il progetto originale, che prevedeva un circuito lungo circa 14&nbsp;km, dovette essere scartato e sostituito da uno di minore impatto, lungo 10&nbsp;km e che sfruttava alcune strade già esistenti.
 
=== Alpi Orobie ===
In seguito si sono presentati gli stessi problemi in varie occasioni, quando è stato necessario apportare modifiche al tracciato. Ad esempio negli [[anni 1970|anni settanta]], quando fu realizzata la variante Ascari, per l'opposizione di alcuni gruppi ambientalisti si dovette lasciare a bordo pista, in un punto molto pericoloso (all'esterno della prima curva della variante), una grossa quercia che solo dopo alcuni anni si poté finalmente abbattere.
{{Vedi anche|Alpi Orobie}}
Le [[Alpi Orobie]] si trovano a sud del fiume [[Adda]], nel tratto compreso tra il [[Passo dell'Aprica]] ed il [[Lago di Como]], e ad ovest del fiume [[Oglio]]. La cima più alta è il [[Pizzo di Coca]] (3050&nbsp;m).
 
Secondo la Partizione delle Alpi, costituiscono un gruppo della sezione [[Prealpi Lombarde]]; secondo la SOIUSA, invece, sono una sottosezione della sezione [[Alpi e Prealpi Bergamasche]].
Un'altra situazione simile si è verificata nel [[1994]] quando, a seguito degli incidenti mortali di [[Roland Ratzenberger]] e [[Ayrton Senna]] nel Gran Premio di [[Imola]], la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]] e i piloti imposero un adeguamento delle misure di sicurezza in tutti i circuiti del mondiale di Formula 1. A Monza fu richiesto l'allestimento di ampi spazi di fuga all'esterno del Curvone (oggi curva Biassono) e delle due curve di Lesmo: i lavori, che comportavano l'abbattimento di oltre 500 alberi, furono però vietati dalla Sovrintendenza ai beni ambientali. Si rischiò seriamente la cancellazione del Gran Premio d'Italia, che avrebbe comportato in pratica la chiusura dell'autodromo (gli incassi del Gran Premio infatti ne sono la principale fonte di finanziamento). La situazione venne sbloccata dall'intervento del presidente della [[Regione Lombardia]], [[Roberto Formigoni]]: si realizzò un progetto di minore impatto, che a prezzo di alcune modifiche al tracciato (in particolare il restringimento della seconda curva di Lesmo è stato molto rimpianto dagli appassionati) riduceva il numero di alberi da tagliare a circa 100. A compensazione furono piantati nuovi alberi in altre zone del parco.
 
=== Alpi Atesine ===
Un altro problema è quello del rumore, lamentato da alcuni residenti dei vicini paesi di [[Vedano al Lambro]] e [[Biassono]]: negli ultimi anni vi sono stati diversi ricorsi alla magistratura, con l'intento di imporre un limite alle emissioni sonore. Nel [[2006]] il magistrato, giudicando su uno di questi ricorsi, ha vietato la circolazione in pista a tutte le vetture a scarichi aperti: di nuovo, poiché questo comprende le auto di [[Formula 1]] e di diverse altre categorie, questo provvedimento metteva a rischio l'esistenza dell'autodromo. Anche in questo caso è intervenuta la Regione [[Lombardia]], che ha approvato una legge regionale che deroga al divieto per un certo numero di giorni all'anno, sufficiente perché l'autodromo continui a svolgere la sua normale attività.
{{Vedi anche|Alpi Atesine}}
Il [[Passo di Resia]]<ref>
*Eduardo Garzanti ed altri, ''Il libro Garzanti della Geografia'', edizioni Garzanti 1995ː (pagina 50);
*Lorenzo Bersezio, ''I territori dell'uomo'', Edizioni De Agostini, 1999 (pagina 143);
*Ricciarda Simoncelli, ''Conoscere l'Italia'', edizioni Le Monnier, 1984 (pagina 22);
*F. Cassone, D. Volpi, M. Ramponi, F. Dobrowolni, ''L'Argonauta'', edizioni Lattes 1996ː (pagina 59);
*Valerio Lugani (a cura di), ''Meravigliosa Italia, enciclopedia delle regioni'', volume ''Trentino Alto Adige'', edizioni Aristea (capitolo ''Il suo aspetto'').</ref> o, secondo altre fonti, il [[Passo dello Stelvio]]<ref>
*Guide rosse del TCI, volume ''Trentino - Alto Adige'', Touring editore (pagina 12ː Passo dello Stelvio; pagina 18ː Passo di Resia). ISBN 9788836500086. Si noti che in questa guida rossa si danno per le Alpi Atesine, in due distinti capitoli, due limiti occidentali diversi.</ref> rappresentano il punto di separazione tra le Alpi Atesine e le [[Alpi Retiche]], mentre il [[Passo di Monte Croce di Comelico]]<ref>
*Eduardo Garzanti ed altri, ''Il libro Garzanti della Geografia'', edizioni Garzanti 1995ː (pagina 50);
*Lorenzo Bersezio, ''I territori dell'uomo'', Edizioni De Agostini, 1999 (pagina 143)</ref> o la [[Sella di Dobbiaco]]<ref>
*Valerio Lugani (a cura di), ''Meravigliosa Italia, enciclopedia delle regioni'', volume ''Trentino Alto Adige'', edizioni Aristea (capitolo ''Il suo aspetto'');
*F. Cassone, D. Volpi, M. Ramponi, F. Dobrowolni, ''L'Argonauta'', edizioni Lattes 1996ː (pagina 59);
*Ricciarda Simoncelli, ''Conoscere l'Italia'', edizioni Le Monnier, 1984 (pagina 22);
.</ref>, sempre a seconda delle fonti, segnano il confine con le [[Alpi Carniche]].
 
L'espressione "Alpi Atesine", pur essendo usato in numerosi testi italiani di Geografia<ref>Essendo numerosissimi i testi che usano questa espressione, se ne riportano solo alcuni, a mero titolo di esempio, tra quelli più diffusi delle principali case editrici.
== Galleria di immagini ==
*Eduardo Garzanti ed altri, ''Il libro Garzanti della Geografia'', edizioni Garzanti 1995ː (pagina 50);
<gallery>
*F. Cassone, D. Volpi, M. Ramponi, F. Dobrowolni, ''L'Argonauta'', edizioni Lattes 1996ː (pagina 59)
Image:Circuito de Monza01.jpg|Podio
*G. Pittella (a cura di), ''Itinerari attraverso l'Italia'', edizioni Giunti Marzocco 1990ː (pagina 94);
Image:Circuito de Monza02.jpg|Sala stampa
*Guide rosse del TCI, volume ''Trentino - Alto Adige'', Touring editore (pagina 12);
Image:Circuito de Monza03.jpg|Pit Lane
*Valerio Lugani (a cura di), ''Meravigliosa Italia, enciclopedia delle regioni'', volume ''Trentino Alto Adige'', edizioni Aristea (capitolo ''Il suo aspetto'');
Image:Circuito de Monza04.jpg|Podio
*Giuseppe Morandini, ''Trentino-Alto Adige. 2ª edizione riveduta e aggiornata'', edizioni UTET, 1971 (pagina 49);
Image:Circuito de Monza05.jpg|Torre dei cronometristi
*M. Carazzi, F. Lebrun, V. Prevot, S. Torresani, ''Spazi e civiltà'', edizioni Giunti-Marzocco, 1981 (tavola 20);
Image:Circuito de Monza06.jpg|Sala della conferenza stampa dei primi tre classificati
*Ricciarda Simoncelli, ''Conoscere l'Italia'', edizioni Le Monnier, 1984 (pagina 22);
Image:Circuito de Monza07.jpg|Box
*Lorenzo Bersezio, ''I territori dell'uomo'', Edizioni De Agostini, 1999 (pagina 143);
Image:Circuito de Monza08.jpg|Palco sopra i box
*Enciclopedia Treccani, voci ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/isarco/ Isarco]'', ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/tirolo/ Tirolo]'', [http://www.treccani.it/enciclopedia/inn_%28Enciclopedia-Italiana%29/ Inn];
Image:Circuito de Monza09.jpg|Paddock 1
</ref>, specie di carattere didattico e divulgativo, non si trova né nella [[Partizione delle Alpi]], classificazione della catena alpina adottata nel 1924, né nella più recente [[Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino]] (SOIUSA), del 2006. Ciò è dovuto alla parziale sovrapposizione di significato con le denominazioni "[[Alpi Retiche]]" ed "[[Alpi Noriche]]" e al fatto che il termine "Alpi Atesine" è usato soprattutto in Italia e le suddivisioni delle Alpi citate hanno invece un respiro internazionale<ref>Esistono comunque numerosi esempi di uso del termine in altre lingue:
Image:Circuito de Monza10.jpg|Rettilineo principale uscita parabolica
*Michael Allaby, ''Earth Science: A Scientific History of the Solid Earth'', edizioni Infobase Publishing, 2009, pagina 127 (in Inglese), ISBN 9781438126944;
</gallery>
*''Encyclopedia of Quaternary Science'', edizioni Elsevier, 2006 (in Inglese), ISBN 9780444536426.
</ref>. Inoltre, a livello locale, al posto dell'espressione generica di "Alpi Atesine", sono usati soprattutto i nomi dei gruppi montuosi in esse compresi, di estensione più limitata, elencati nel seguente capoverso.
 
Le Alpi Atesine comprendono le [[Alpi Venoste]] (tra il [[Passo di Resia]] e il [[Giogo di Vallelunga]]), le [[Alpi Passirie]] (tra il Giogo di Vallelunga e il [[Passo del Rombo]]), le [[Alpi Sarentine]] (area racchiusa dalla [[Valle dell'Adige]], dalla [[Valle Isarco]] e dal [[Passo di Monte Giovo]], le [[Alpi Breonie]] (tra il Passo del Rombo e il [[Passo del Brennero]]), le [[Alpi Aurine]] (tra il Passo del Brennero e la [[Forcella del Picco]]), le [[Alpi Pusteresi]], tra la Forcella del Picco e il [[Passo di Monte Croce di Comelico]] o alla [[Sella di Dobbiaco]]).
== Albo d'oro del Gran Premio d'Italia a Monza ==
{{Div col|cols=2|small=no}}
* [[1921]]: prima edizione del Gran Premio d'Italia, si corse a [[Montichiari]]
* 10 settembre [[1922]]: [[Pietro Bordino]] ([[Fiat]] 804)
* 9 settembre [[1923]]: [[Carlo Salamano]] ([[Fiat]] 805)
* 19 settembre [[1924]]: [[Antonio Ascari]] ([[Alfa Romeo (automobilismo)|Alfa Romeo]] P2)
* 6 settembre [[1925]]: [[Gastone Brilli-Peri]] ([[Alfa Romeo (automobilismo)|Alfa Romeo]] P2)
* 5 settembre [[1926]]: [[Charavel]] ([[Bugatti]] 39)
* 4 settembre [[1927]]: [[Robert Benoist]] ([[Delage]])
* 9 settembre [[1928]]: [[Louis Chiron]] ([[Bugatti]] 35C)
* [[1929]]-[[1930]]: sospeso a seguito del gravissimo incidente nell'edizione del 1928
* 24 maggio [[1931]]: [[Giuseppe Campari]] e [[Tazio Nuvolari]] ([[Alfa Romeo (automobilismo)|Alfa Romeo]])
* 5 giugno [[1932]]: [[Tazio Nuvolari]] ([[Alfa Romeo (automobilismo)|Alfa Romeo]] P3)
* 10 settembre [[1933]]: [[Luigi Fagioli]] ([[Alfa Romeo (automobilismo)|Alfa Romeo]] P3)
* 9 settembre [[1934]]: [[Rudolf Caracciola]] ([[Mercedes]] W25)
* 8 settembre [[1935]]: [[Hans Stuck]] ([[Auto Union]] B)
* 13 settembre [[1936]]: [[Bernd Rosemeyer]] ([[Auto Union Type C]])
* [[1937]]: il Gran Premio d'Italia si corse a [[Livorno]]
* 11 settembre [[1938]]: [[Tazio Nuvolari]] ([[Auto Union]] D)
* [[1939]]-[[1946]]: sospeso per la [[Seconda guerra mondiale]]
* [[1947]]: il Gran Premio d'Italia si corse a [[Milano]]
* [[1948]]: il Gran Premio d'Italia si corse a [[Torino]]
* 11 settembre [[1949]]: [[Alberto Ascari]] ([[Ferrari]] 125)
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=== Alpi Noriche ===
Dal [[1950]] il Gran Premio d'Italia è valido come prova del Campionato mondiale di Formula 1.
{{Vedi anche|Alpi Noriche}}
{{Div col|cols=2|small=no}}
Secondo la [[Partizione delle Alpi]], il tratto delle [[Alpi Noriche]] che ricade in Italia va dal [[Passo del Brennero]] fino alla [[Sella di Dobbiaco]] e comprende il punto più settentrionale del territorio italiano: la [[Testa Gemella Occidentale]] (2837&nbsp;m), situata presso la [[Vetta d'Italia]]. Sempre secondo la Partizione delle Alpi, questo settore alpino si estende notevolmente anche oltre i confini italiani.
* 3 settembre [[1950]]: [[Nino Farina]] ([[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] 158)
* 16 settembre [[1951]]: [[Alberto Ascari]] ([[Ferrari]] 375)
* 7 settembre [[1952]]: [[Alberto Ascari]] ([[Ferrari]] 500)
* 13 settembre [[1953]]: [[Juan Manuel Fangio]] ([[Maserati A6 GCM]])
* 5 settembre [[1954]]: [[Juan Manuel Fangio]] ([[Mercedes]] W 196)
* 11 settembre [[1955]]: [[Juan Manuel Fangio]] ([[Mercedes]] W 196)
* 2 settembre [[1956]]: [[Stirling Moss]] ([[Maserati Squadra Corse|Maserati]] 250 F)
* 8 settembre [[1957]]: [[Stirling Moss]] ([[Vanwall]])
* 7 settembre [[1958]]: [[Tony Brooks]] ([[Vanwall]])
* 13 settembre [[1959]]: [[Stirling Moss]] ([[Cooper Car Company|Cooper]] [[Coventry Climax|Climax]])
* 4 settembre [[1960]]: [[Phil Hill]] ([[Ferrari]] 256)
* 10 settembre [[1961]]: [[Phil Hill]] ([[Ferrari]] 156)
* 16 settembre [[1962]]: [[Graham Hill]] ([[British Racing Motors|B.R.M.]])
* 8 settembre [[1963]]: [[Jim Clark]] ([[Team Lotus|Lotus]] [[Coventry Climax|Climax]] 25)
* 6 settembre [[1964]]: [[John Surtees]] ([[Ferrari]] 158)
* 12 settembre [[1965]]: [[Jackie Stewart]] ([[British Racing Motors|B.R.M.]])
* 4 settembre [[1966]]: [[Ludovico Scarfiotti]] ([[Ferrari]] 312)
* 10 settembre [[1967]]: [[John Surtees]] ([[Honda]] RA 301)
* 8 settembre [[1968]]: [[Denny Hulme]] ([[McLaren]] [[Ford]] M7)
* 7 settembre [[1969]]: [[Jackie Stewart]] ([[Matra]] [[Ford]] MS80)
* 6 settembre [[1970]]: [[Clay Regazzoni]] ([[Ferrari]] 312b)
* 5 settembre [[1971]]: [[Peter Gethin]] ([[British Racing Motors|B.R.M.]] P 160)
* 10 settembre [[1972]]: [[Emerson Fittipaldi]] ([[Team Lotus|Lotus]] [[Ford]] 72)
* 9 settembre [[1973]]: [[Ronnie Peterson]] ([[Team Lotus|Lotus]] JPS)
* 8 settembre [[1974]]: [[Ronnie Peterson]] ([[Team Lotus|Lotus]])
* 7 settembre [[1975]]: [[Clay Regazzoni]] ([[Ferrari]] 312 P)
* 12 settembre [[1976]]: [[Ronnie Peterson]] ([[March]] 761)
* 11 settembre [[1977]]: [[Mario Andretti]] ([[Team Lotus|Lotus]] JPS 78)
* 10 settembre [[1978]]: [[Niki Lauda]] ([[Brabham]] [[Alfa Romeo|Alfa]])
* 9 settembre [[1979]]: [[Jody Scheckter]] ([[Ferrari]] 312 T4)
* [[1980]]: il Gran Premio d'Italia si corse a [[Imola]]
* 13 settembre [[1981]]: [[Alain Prost]] ([[Renault]] RE 30)
* 12 settembre [[1982]]: [[René Arnoux]] ([[Renault]] RE 30)
* 11 settembre [[1983]]: [[Nelson Piquet]] ([[Brabham]] BT 52)
* 9 settembre [[1984]]: [[Niki Lauda]] ([[McLaren]] MP4/2)
* 8 settembre [[1985]]: [[Alain Prost]] ([[McLaren]] MP4)
* 7 settembre [[1986]]: [[Nelson Piquet]] ([[WilliamsF1|Williams]] FW 011)
* 6 settembre [[1987]]: [[Nelson Piquet]] ([[WilliamsF1|Williams]] FW IIB)
* 11 settembre [[1988]]: [[Gerhard Berger]] ([[Ferrari]] FI-87)
* 10 settembre [[1989]]: [[Alain Prost]] ([[McLaren]] Mp 4/5)
* 9 settembre [[1990]]: [[Ayrton Senna]] ([[McLaren]] [[Honda]])
* 8 settembre [[1991]]: [[Nigel Mansell]] ([[WilliamsF1|Williams]])
* 13 settembre [[1992]]: [[Ayrton Senna]] ([[McLaren]])
* 12 settembre [[1993]]: [[Damon Hill]] ([[WilliamsF1|Williams]])
* 11 settembre [[1994]]: [[Damon Hill]] ([[WilliamsF1|Williams]])
* 10 settembre [[1995]]: [[Johnny Herbert]] ([[BenettonF1|Benetton]])
* 8 settembre [[1996]]: [[Michael Schumacher]] ([[Ferrari]])
* 7 settembre [[1997]]: [[David Coulthard]] ([[McLaren]])
* 13 settembre [[1998]]: [[Michael Schumacher]] ([[Ferrari]])
* 12 settembre [[1999]]: [[Heinz-Harald Frentzen]] ([[Jordan Grand Prix|Jordan]])
* 10 settembre [[2000]]: [[Michael Schumacher]] ([[Ferrari]])
* 16 settembre [[2001]]: [[Juan Pablo Montoya]] ([[WilliamsF1|Williams]])
* 15 settembre [[2002]]: [[Rubens Barrichello]] ([[Ferrari]])
* 14 settembre [[2003]]: [[Michael Schumacher]] ([[Ferrari]])
* 12 settembre [[2004]]: [[Rubens Barrichello]] ([[Ferrari]])
* 4 settembre [[2005]]: [[Juan Pablo Montoya]] ([[McLaren]])
* 10 settembre [[2006]]: [[Michael Schumacher]] ([[Ferrari]])
* 9 settembre [[2007]]: [[Fernando Alonso]] ([[McLaren]])
* 14 settembre [[2008]]: [[Sebastian Vettel]] ([[Toro Rosso]])
* 13 settembre [[2009]]: [[Rubens Barrichello]] ([[Brawn GP]])
* 12 settembre [[2010]]: [[Fernando Alonso]] ([[Ferrari]])
* 11 settembre [[2011]]: [[Sebastian Vettel]] ([[Red Bull Racing]])
* 9 settembre [[2012]]: [[Lewis Hamilton]] ([[McLaren]])
* 8 settembre [[2013]]: [[Sebastian Vettel]] ([[Red Bull Racing]])
{{Div col end}}
 
La denominazione "Alpi Noriche" non è usata nella classificazione della [[SOIUSA]].
Tra i piloti il plurivincitore è [[Michael Schumacher]] con cinque vittorie, seguito da [[Tazio Nuvolari]] (una vittoria in coppia con [[Giuseppe Campari]]), [[Alberto Ascari]], [[Juan Manuel Fangio]], [[Stirling Moss]], [[Ronnie Peterson]], [[Alain Prost]], [[Nelson Piquet]], [[Rubens Barrichello]], [[Sebastian Vettel]] con tre e [[Fernando Alonso]] con due.
 
Le [[Alpi Noriche]] italiane comprendono le [[Alpi Aurine]], tra il Passo del Brennero e la [[Forcella del Picco]], e le [[Alpi Pusteresi]], dalla Forcella del Picco alla [[Sella di Dobbiaco]].
Tra i costruttori, i principali successi, se ne contano 18 della [[Ferrari]], 9 della [[McLaren]], 6 dell'[[Alfa Romeo (Formula 1)|Alfa Romeo]] e della [[WilliamsF1|Williams]], 5 della [[Team Lotus|Lotus]].
 
La cima più alta di questo tratto alpino è il [[Gran Pilastro]] (3510&nbsp;m). Altre cime importanti sono il Picco dei Tre Signori (3498&nbsp;m), il [[Monte Mesule]] (3479&nbsp;m), la Cima di Campo (3418&nbsp;m), il Sasso Nero (3370&nbsp;m), il [[Monte Lovello]] (3378&nbsp;m), la Croda Alta (3287&nbsp;m) e il Monte Fumo (3250&nbsp;m). Altre cime sono il Pizzo Rosso di Predoi (3495&nbsp;m), il [[Monte Collalto|Collalto]] (3435&nbsp;m) ed il [[Monte Nevoso (Alto Adige)|Monte Nevoso]] nel Gruppo delle [[Vedrette di Ries]], la [[Cima Dura]] (3130&nbsp;m), la [[Croda Rossa d'Ampezzo|Croda Rossa]] ed il [[Monte Ripa]] nel Gruppo dei Monti di Casies.
L'ultima vittoria di un pilota italiano, [[Ludovico Scarfiotti]], risale all'anno 1966.
 
==Curiosità= Dolomiti ===
{{Vedi anche|Dolomiti}}
Una parte dello spettacolare film di [[John Frankenheimer]], [[Grand Prix (film 1966)|Grand Prix]] del 1966 furono girate sul circuito brianzolo comprendente le curve sopraelevate.<ref>{{cita news |titolo=Trailer "Grand Prix" |url=http://dailymotion.virgilio.it/video/x9o6rs_1966-grand-prix-john-frankenheimer_shortfilms}}</ref>
Le [[Dolomiti]] costituiscono una catena montuosa celebre per le guglie turrite e per le pareti di roccia calcarea particolarmente adatte all'arrampicata. Esse hanno una direzione trasversale rispetto allo spartiacque alpino; infatti sono comprese tra la [[Val Rendena]] ad ovest e quella del fiume [[Piave]] ad est ([[Cadore]]). Raggiungono la loro massima altezza nella [[Marmolada]] (3342&nbsp;m). Le Dolomiti Occidentali comprendono i gruppi: Brenta, Catinaccio-Latemar, Sassolungo, Odle-Puez-Cir, [[Gruppo del Sella|Sella]], [[Marmolada]], [[Pale di San Martino]], [[Alpi Feltrine]]-[[Gruppo dei Feruc|Feruc]]. Le Dolomiti Orientali comprendono i gruppi: Schiara, Civetta-Moiazza, Pelmo-[[Dolomiti di Zoldo]], Croda Rossa di Ampezzo, [[Tre Cime di Lavaredo]].
 
=== Alpi Carniche ===
La 1ª [[Coppa Fiera di Milano]] è stata una competizione automobilistica ad handicap disputata nel [[1925]] sull'autodromo di Monza.
{{Vedi anche|Alpi Carniche|Alpi Carniche e della Gail}}
Le [[Alpi Carniche]] si elevano tra il [[Sella di Dobbiaco]] e la [[Sella di Camporosso]]. Si possono suddividere nella [[Catena Carnica Principale]], che segna in parte il confine che divide l'[[Italia]] dall'[[Austria]], e nelle [[Alpi di Tolmezzo]] o Carniche Meridionali. La cima più alta è il [[Monte Coglians]] (2780&nbsp;m), sulla catena principale. Altre vette importanti sono: la [[Creta delle Chianevate]] (2769&nbsp;m), il [[Monte Cavallino]] (2689&nbsp;m), il [[Monte Palombino]] (2600&nbsp;m), il Monte Vancomune (2581&nbsp;m), il [[Monte Peralba]] (2694&nbsp;m), il [[Monte Terza Grande]] (2586&nbsp;m) ed il [[Monte Fleons]] (2507&nbsp;m) nella catena principale; il [[Monte Pleros]] (2314&nbsp;m), il [[Col Gentile]] (2075&nbsp;m), il [[Monte Tersadia]] (1958&nbsp;m) e il [[Monte Sernio]] (2187&nbsp;m) nelle Alpi di Tolmezzo.
 
=== NoteAlpi Giulie ===
{{Vedi anche|Alpi Giulie|Alpi e Prealpi Giulie}}
<references/>
Secondo la [[Partizione delle Alpi]], le [[Alpi Giulie]] vanno dalla [[Sella di Camporosso]] al [[Passo di Vrata]], oltre il quale si estende il [[Alpi Dinariche|sistema montuoso dinarico]].
 
Secondo la classificazione della [[SOIUSA]], questo tratto alpino non costituisce una sezione autonoma, ma una sottosezione delle [[Alpi e Prealpi Giulie]]; secondo questa convenzione, inoltre, il limite orientale è la [[Sella di Godovici]]. Il tratto compreso tra la [[Sella di Godovici]] e il Passo di Vrata dunque, secondo la SOIUSA, non fa parte delle Alpi, ma appartiene al sistema montuoso dinarico.
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Autodromo Nazionale Monza}}
 
Questo settore alpino costituisce, assieme alle [[Alpi Liguri]], il tratto meno elevato della catena.
== Collegamenti esterni ==
 
* [http://www.monzanet.it Sito ufficiale autodromo di Monza]
La cima più elevata è il [[Monte Tricorno]] (2868&nbsp;m) in [[Slovenia]]. Lungo le Alpi Giulie lo spartiacque non è nettamente definito: infatti ai massicci settentrionali del Tricorno e del [[Monte Nero (Alpi Giulie)|Monte Nero]] (2245&nbsp;m) succede a sud una serie di altopiani calcarei, il principale dei quali è il [[Carso]]. Data la composizione calcarea del terreno, le acque lo corrodono facilmente e pertanto scorrono per lo più in caverne e cunicoli sotterranei. In territorio italiano le cime più elevate sono il [[Montasio]] (2753&nbsp;m), il [[Monte Canin]] (2587&nbsp;m) ed il [[Mangart]] (2677&nbsp;m).
* [http://www.monzarace.tv Monza Race Tv] la Web TV ufficiale dell'autodromo di Monza
 
=== Prealpi Venete ===
{{Vedi anche|Prealpi Venete|Prealpi Trivenete}}
Secondo la [[SOIUSA]], le [[Prealpi Venete]] si estendono dal [[fiume Adige]] all'[[Altopiano del Cansiglio]], fra le province di [[provincia di Verona|Verona]], di [[provincia di Vicenza|Vicenza]], [[provincia di Treviso|Treviso]] e [[provincia di Belluno|Belluno]]. Secondo la [[#Suddivisione didattica tradizionale|suddivisione didattica italiana]], invece, il limite occidentale è il [[Lago di Garda]]. La [[Partizione delle Alpi]] non usa questa denominazione, bensì quella di "[[Prealpi Trivenete]]", che comunque corrisponde allo stesso territorio.
 
Delle Prealpi Venete fanno parte i gruppi: [[Monte Cadria|Cadria]], Torta, [[Monte Bondone]], [[Monte Baldo]], [[Folgaria]], [[Lavarone]], [[Altopiano di Asiago]], [[Piccole Dolomiti]], [[Monte Pasubio]], [[Monti Lessini]], [[Monte Grappa]], [[Col Nudo]], Monte Cavallo e [[Col Visentin]]. La cima più alta è il [[Col Nudo]] (2471&nbsp;m).
 
=== Prealpi Carniche ===
{{Vedi anche|Prealpi Carniche}}
Le [[Prealpi Carniche]] si estendono fra l'alta valle del [[Tagliamento]] a nord e ad est, la valle del [[Livenza]] a ovest e la [[pianura padano-veneta]] a sud. Secondo la [[Partizione delle Alpi]], le Prealpi Carniche sono un gruppo delle [[Prealpi Trivenete]], mentre secondo la [[SOIUSA]] esse sono una sottosezione delle [[Alpi Carniche e della Gail]]. La [[#Suddivisione didattica tradizionale|Suddivisione didattica tradizionale]], infine, considera le Prealpi Carniche una sezione a sé stante.
 
Fanno parte delle Prealpi Carniche i gruppi: [[Monte Cridola]], Cima Monfalcon, Monte Duranno, [[Monte Pramaggiore]] e Monte Cornaget, appartenenti alle [[Dolomiti Friulane]]; [[Monte Valcalda]] e [[Monte Vegnaris]]. La cima più elevata delle Prealpi Carniche è la [[Cima dei Preti]] (2703&nbsp;m), nelle Dolomiti Friulane. La Partizione delle Alpi le comprende nelle [[Prealpi Trivenete]].
 
=== Prealpi Giulie ===
{{Vedi anche|Prealpi Giulie|Alpi e Prealpi Giulie}}
Le [[Prealpi Giulie]] sono costituite dall'insieme delle alture poste nell'estrema parte orientale del [[Friuli-Venezia Giulia]] che fanno da contorno alle Alpi Giulie e si estendono dal [[Tagliamento]] fino all'[[Isonzo]], oltre il quale si estende il [[Carso]] goriziano. Il territorio che fa parte delle Prealpi Giulie è limitato a sud-ovest dalla pianura friuliana e a nord-est dalla valle di [[Resia]] e dalla sella del Monte Guarda. Secondo la [[Partizione delle Alpi]], le Alpi Giulie costituiscono una sezione autonoma, mentre secondo la [[SOIUSA]] esse sono una sottosezione delle [[Alpi e Prealpi Giulie]].
 
Le Prealpi Giulie possono essere suddivise nei gruppi: [[Monte Plauris]], [[Monte Chiampon]], [[Gran Monte]], [[Monti Musi]] e [[Monte Matajur]]. La vetta più alta è il [[Monte Plauris]] (1958&nbsp;m). La Partizione delle Alpi le comprende nelle [[Prealpi Trivenete]].
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Argentera123Ae.jpg|[[Monte Argentera]]
File:Monte_Emilius_4.JPG|[[Monte Emilius]]
File:Gran_Vernel.jpg|[[Marmolada]]
File:Monte_Coglians_visto_dal_monte_Zoncolan.jpg|[[Monte Coglians]]
File:Montasch_Julier_20022007_01.jpg|[[Jôf di Montasio]]
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
{{portale|geografia}}
{{Parco di Monza}}
{{Circuiti Formula 1}}
{{portale|Architettura|automobilismo|Formula 1|Lombardia|moto}}
 
[[Categoria:Circuiti di Formula 1|MonzaAlpi]]
[[Categoria:CircuitiGruppi motoristicimontuosi d'Italia]]
[[Categoria:Circuiti motoristici per nome|Monza]]
[[Categoria:Circuiti della Superbike|Monza]]
[[Categoria:Circuiti del motomondiale|Monza]]
[[Categoria:Impianti sportivi di Monza]]