The Game (Queen) e Skalka (Moravia meridionale): differenze tra le pagine

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{{F|centri abitati della Repubblica Ceca|luglio 2017}}
{{F|album rock progressivo|arg2=album hard rock|settembre 2015}}
{{Divisione amministrativa
{{Album
|titoloNome = The GameSkalka
|Nome ufficiale =
|titoloalfa = Game (Queen), The
|Panorama = Skalka - chapel.jpg
|artista = Queen
|Didascalia =
|tipo album = Studio
|Bandiera = Skalka flag HO CZ.jpg
|giornomese = 30 giugno
|Voce bandiera =
|anno = 1980
|Stemma = Skalka CoA CZ.jpg
|postdata = <ref name="allmusicguide">{{allmusic|album|mw0000650663|The Game}}</ref>
|Voce stemma =
|etichetta = [[EMI]]
|Stato = CZE
|produttore = Queen, [[Reinhold Mack|Mack]]
|durataNote stato = 35:43
|Grado amministrativo = 3
|genere = Hard rock
|genere2Tipo = Art rock
|Divisione amm grado 1 = Moravia Meridionale
|genere3 = Arena rock
|Divisione amm grado 2 = Hodonín
|genere4 = Dance rock
|Capoluogo =
|genere5 = Heavy metal
|Amministratore locale =
|genere6 = Album rock
|Partito =
|postgenere = <ref name="allmusicguide"/>
|Data elezione =
|logo = QueenTheGamefont.png
|Lingue ufficiali =
|registrato = [[Musicland Studios]], [[Monaco di Baviera|Monaco]], [[Germania]], giugno-luglio 1979 e febbraio-maggio 1980
|numeroData di dischiistituzione = 1
|Data soppressione =
|numero di tracce = 10
|Latitudine decimale = 49.036111
|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|AUT|oro|studio|25000+|{{cita web|url=http://www.ifpi.at/?section=goldplatin|titolo=Austrian album certifications|editore=[[International Federation of the Phonographic Industry|IFPI]] Austria|accesso=10 dicembre 2015|lingua=de}} Digitare "Queen" in "Interpret", dunque premere "Suchen".}}{{Certificazione disco|DEU|oro|studio|250000+|{{Cita web|lingua = de|url = http://www.musikindustrie.de/gold_platin_datenbank/?action=suche&strTitel=The+Game&strInterpret=Queen&strTtArt=alben&strAwards=checked|titolo = Gold/Platin Datenbank|editore = [[Bundesverband Musikindustrie]]|accesso = 22 ottobre 2014}}}}{{Certificazione disco|NLD|oro|studio|50.000+|{{Cita web|url=http://www.nvpi.nl/nvpi/pagina.asp?pagkey=60461#resultaat |titolo=NVPI Certifications |editore=[[Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers|NVPI]] |accesso=7 marzo 2015 |lingua=nl}}}}{{Certificazione disco|GBR|oro|studio|100000+|{{Cita web | url = https://www.bpi.co.uk/brit-certified/ | editore = [[British Phonographic Industry]] | lingua = en | titolo = BRIT Certified}} Digitare "Queen" in "Keywords", dunque premere "Search".}}
|Longitudine decimale = 17.206389
|numero dischi di platino = {{Certificazione disco|POL|platino|studio|20000+|{{Cita web | url = http://bestsellery.zpav.pl/wyroznienia/platynoweplyty/cd/archiwum.php?year=2009 | editore = ZPAV | lingua =pl| accesso = 4 agosto 2014 | titolo = Przyznane w 2009 roku}}}}
|Altitudine =
{{Certificazione disco|USA|platino|studio|4000000+|{{RIAA|The Game|accesso = 13 maggio 2015}}|4}}
|noteSuperficie = 3.03
|Note superficie =
|precedente = [[Live Killers]]
|Abitanti = 172
|anno precedente = 1979
|Note abitanti =
|successivo = [[Flash Gordon (album)|Flash Gordon]]
|Aggiornamento abitanti = 1.1.2012
|anno successivo = 1980
|Sottodivisioni =
|singolo1 = [[Crazy Little Thing Called Love]]
|Sottosottodivisioni =
|data singolo1 = 5 ottobre 1979
|Divisioni confinanti =
|singolo2 = [[Save Me (Queen)|Save Me]]
|Lingue =
|data singolo2 = 25 gennaio 1980
|Prefisso =
|singolo3 = [[Play the Game]]
|Codice ISO =
|data singolo3 = 30 maggio 1980
|Codice catastale =
|singolo4 = [[Another One Bites the Dust]]
|Zona sismica =
|data singolo4 = 22 agosto 1980
|Gradi giorno =
|singolo5 = [[Need Your Loving Tonight]]
|Diffusività =
|data singolo5 = novembre 1980
|Nome abitanti =
|Patrono =
|Festivo =
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|PIL procapite =
|PIL PPA =
|PIL procapite PPA =
|Immagine localizzazione =
|Mappa =
|Didascalia mappa =
|Incipit =
|Categoria =
}}
'''Skalka''' è un [[Comuni della Repubblica Ceca|comune]] della [[Repubblica Ceca]] facente parte del [[distretto di Hodonín]], in [[Moravia Meridionale]].
'''''The Game''''' è l'ottavo [[album discografico|album in studio]] dei [[Queen]], pubblicato per la prima volta il 30 giugno [[1980]]. Fu il primo album dei Queen a raggiungere la posizione numero 1 nella classifica degli album più venduti per cinque settimane negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] ed in Canada ed in [[Gran Bretagna]] per due settimane. In altri paesi è arrivato primo in Olanda, secondo in Norvegia e Germania, quinto in Austria e Giappone, settimo in Svezia e decimo in Italia.
 
==Altri Il disco progetti==
{{interprogetto}}
Alla sua uscita, l'album suscitò notevoli perplessità nella critica, sia dal punto di vista strettamente musicale sia per l'immagine che il gruppo forniva di sé (e l'immagine, fondamentale nella musica rock, lo era ancora di più in un gruppo come i [[Queen]]). Effettivamente la copertina del disco ci presentava quattro personaggi in pelle nera che ricordavano più un gruppo di motociclisti degli anni '50 (era infatti uscito un paio di anni prima il film ''Grease'') che non il gruppo ambiguo e decadente degli album precedenti. A questo si aggiungeva la prima apparizione di [[Freddie Mercury]] nel nuovo look con capelli corti nella copertina dell'album (nei videoclip di ''Play the Game'' e di ''Another One Bites the Dust'' apparirà anche coi suoi celebri baffoni). Ma è ovviamente nel contenuto musicale che ''The Game'' rappresenta un elemento di svolta nella carriera dei [[Queen]], al di là del giudizio che ognuno ne voglia dare. Il primo elemento nuovo è la comparsa dell'elettronica. Fino a quel momento i [[Queen]] avevano disdegnato l'uso di [[computer]] e [[sintetizzatore|sintetizzatori]] nelle loro incisioni, e avevano sottolineato il loro rifiuto con esplicite dichiarazioni nelle note di copertina dei loro album. Con ''The Game'' cambiarono opinione e lo dichiararono esplicitamente nelle note, citando addirittura la marca del sintetizzatore usato. Il secondo elemento è l'incursione del gruppo nel [[funk]] e nella [[disco music|disco]]. Gli altri brani dell'album riflettono maggiormente le tematiche consuete dei [[Queen]]: ''[[Crazy Little Thing Called Love]]'', omaggio di [[Freddie Mercury|Mercury]] al [[Rock and roll]] composta nella vasca da bagno del Bayerischerhof Hotel di Monaco, testimonia il suo gusto per le citazioni musicali di gusto retrò, mentre canzoni come ''Sail Away Sweet Sister'', l'intrigante ''Save Me'' e ''Play The Game'' ci riportano ai classici brani corali e classicheggianti che hanno reso celebre il gruppo.
 
== Collegamenti esterni ==
Pur non rappresentando forse il vertice creativo dei [[Queen]], ''The Game'' influenzò comunque tutti i loro successivi lavori e si può perciò considerare una tappa fondamentale della loro carriera in quanto introdusse i Queen ad una fase ''commerciale'' dal punto di vista artistico, fase che sarebbe durata per tutti gli anni '80 fino ad interrompersi nel '91 con l'album ''Innuendo''.
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Comuni del distretto di Hodonín}}
Nel [[2011]] l'album è stato rimasterizzato in digitale dalla [[Island Records|Island]]/[[Universal Records|Universal]] ed è stato distribuito in due formati: standard edition, contenente l'album originale, e deluxe edition a 2 CD, contenente l'album originale e un EP bonus.
 
{{Portale|Repubblica Ceca}}
=== Registrazione ===
Nel giugno 1979, la band arrivò ai Musicland Studios di Monaco, di proprietà di [[Giorgio Moroder]]. Inizialmente, l'idea non era quella di registrare un album, i membri del gruppo volevano solo lavorare su alcune idee. «Dopo ''[[Jazz (Queen)|Jazz]]'', sentimmo che dovevamo esplorare una nuova direzione», raccontò May. «Abbiamo chiesto ai Musicland e loro ci hanno offerto Mack». [[Reinhold Mack]], un produttore discografico tedesco, all'epoca stava lavorando a Los Angeles con [[Gary Moore]], quando ricevette l'offerta di lavorare con i Queen. Egli volò in Germania con una decisione improvvisa. Nello studio trovò molte scatole, valigie e amplificatori, e i tre membri della band: Mercury, Deacon e Taylor. Mercury gli disse che aveva qualche idea su cui lavorare, e iniziò a parlarne con il produttore prima dell'arrivo di May, facendogli ascoltare in anteprima ''[[Crazy Little Thing Called Love]]'', una canzone da lui composta alla chitarra qualche tempo prima nel bagno della sua suite all'hotel Hilton di [[Monaco di Baviera]].<ref>Blake, 2010, pag. 232.</ref>
{| class="toccolours" style="float: right; margin-left: 1em; margin-right: 2em; font-size: 85%; background:#c6dbf7; color:black; width:30em; max-width: 40%;" cellspacing="5"
| style="text-align: left;" | «Il metodo di lavorare di Mack era fresco e leggero e non usavamo troppi microfoni. Volevamo tornare di nuovo a suonare come una band»
|-
| style="text-align: right;" | — [[Roger Meddows-Taylor|Roger Taylor]], circa il nuovo sound dei Queen.<ref>Blake, 2010, pag. 233–234</ref>
|}
Queste registrazioni mostrano chiaramente la differenza tra lo stile precedente dei Queen e il metodo di lavoro di Mack. Mentre la band lavorava lentamente e meticolosamente, i punti forti di Mack erano la velocità e la determinazione. «I Queen lavoravano molto lentamente», disse Mack. «Quanto lentamente, ci arrivai solo più tardi. Il mio piano era quello di cambiare questa situazione, perché continuavano a rimanere bloccati». La band era solita registrare decine di take prima di ottenere il risultato voluto. Alla luce di tutto ciò, con l'aiuto di Mack, quando riuscirono a completare un pezzo in mezza giornata, tutti rimasero piacevolmente sorpresi. Se c'erano problemi, Mack si attivava immediatamente per modificare la parte problematica. Come mostrato nell'incisione di ''Crazy Little Thing Called Love'', Mercury collaborò facilmente con il produttore, trovandosi bene con i suoi ritmi lavorativi. Mack disse: «C'erano due tipi di compositori: Fred e Brian. Fred è il tipo semplice. Era in grado di creare qualcosa di abbastanza brillante in quindici-venti minuti. Brian era dell'altro tipo, quando aveva escogitato una buona idea, si perdeva nelle parti più insignificanti fin da subito. Era un perfezionista assoluto. Quando queste due diverse personalità lavoravano insieme, era estremamente difficile concentrarsi sui progressi».<ref>Blake, Mark. ''Is This the Real Life? – The Untold Story of Queen'', pag. 237, Londra: Aurum (2010), ISBN 978-1-84513-597-3.</ref>
 
[[Categoria:Comuni del distretto di Hodonín|Skalka]]
Mack dovette rendersi conto che nel campo del lavoro in studio, il gruppo era rimasto indietro rispetto ai moderni metodi produttivi. Con poca pazienza, il produttore insegnò ai membri dei Queen nuove metodologie di lavoro, come ascoltarsi in cuffia e controllarsi con un auricolare, e non usurare troppo il nastro magnetico continuando a sovrainciderci sopra. Ci furono molti conflitti tra Mack e Brian May perché il chitarrista voleva replicare le consuete sonorità della band, mentre il produttore diceva che aveva altre idee ogni volta. Infine, nella maggior parte dei casi, fu scelta una soluzione di compromesso.<ref>Blake, Mark. ''Is This the Real Life? – The Untold Story of Queen'', pag. 237, Londra: Aurum (2010), ISBN 978-1-84513-597-3.</ref> Come May, Taylor era spesso insoddisfatto di dover produrre un suono di batteria monotono, simile ad un loop, in canzoni dal suono moderno, in quanto era invece un grande ammiratore della potenza e dello stile di [[John Bonham]].<ref>Blake, Mark. ''Is This the Real Life? – The Untold Story of Queen'', pag. 240, Londra: Aurum (2010), ISBN 978-1-84513-597-3.</ref> Come in tutte le loro sessioni di registrazione, anche qui ci furono molte polemiche, e la fonte di molti disaccordi era l'eccessivo perfezionismo di May, e spesso i dissapori furono così forti che May annunciò più volte di voler lasciare la band, ma solitamente tutto rientrava nella norma solo pochi giorni dopo.
 
Nei mesi successivi, il gruppo continuò a lavorare senza limiti di tempo in studio a tre canzoni, perché, sebbene fossero pronte a comparire nell'album, il gruppo era indeciso se il materiale fosse abbastanza buono; queste canzoni erano ''Coming Soon'', ''Save Me'' e ''Sail Away Sweet Sister''.<ref>Blake, Mark. ''Is This the Real Life? – The Untold Story of Queen'', pag. 233, Londra: Aurum (2010), ISBN 978-1-84513-597-3.</ref> A differenza dei precedenti album, questa volta non c'erano canzoni semi-finite prima dell'inizio delle sessioni in studio, solo poche idee, e l'intero processo creativo si svolse in studio.<ref>Sutcliffe, Phil. ''Queen: A rock koronás királyainak teljes, képekkel illusztrált története'', pag. 140, Budapest: Cartaphilus (2010). ISBN 978-963-266-182-7.</ref> A settembre, il lavoro fu interrotto da Taylor, che andò in vacanza a [[Saint Tropez]] con suo figlio. Mercury era stato invitato da Wayne Ealing a prendere parte a una coreografia con la musica dei Queen per la Royal Ballet Company. I proventi dello spettacolo sarebbero andati in beneficenza a favore dei bambini disabili. Nell'ottobre 1979, la EMI pubblicò il singolo ''Crazy Little Thing Called Love'', che fu un grande successo di classifica. Nel video clip della canzone, la band aveva un aspetto completamente nuovo: tutti si erano tagliati i capelli (anche May se li era accorciati) e indossavano giubbotti di pelle risalenti agli anni '50. Il nuovo look era stato proposto da Mercury dopo aver visitato alcuni gay-bar di Monaco.<ref>Brooks, Greg – Lupton, Simon. ''Freddie Mercury élete saját szavaival'', pag. 37, Budapest: Cartaphilus (2009), ISBN 978-963-266-046-2.</ref> Tra novembre e dicembre 1979, i Queen iniziarono un tour di concerti da 20 date in Inghilterra, suonando in locali più piccoli e di medie dimensioni per recuperare il contatto diretto con il pubblico.
 
Nel febbraio 1980 i Queen tornarono in studio per registrare e pubblicare un album completo dopo aver pubblicato un singolo di successo. Le sessioni furono molto produttive, con un totale di quaranta canzoni incise che poi furono selezionate per l'inclusione nell'album. Anche se in un primo momento si era pensato che registrare all'estero, lavorando in un posto nuovo, avrebbe favorito la concentrazione della band e allontanato le distrazioni di casa, [[Monaco di Baviera]], e la sua vita notturna, si rivelarono invece foriere di più distrazioni di quanto si pensasse. «I problemi sono iniziati quando qualcuno ha proposto di andare a bere un drink dopo il lavoro in studio», disse Brian May. Divenne parte della routine di tutti i giorni che, dopo aver lavorato in studio, Mercury e il suo entourage visitassero i locali gay della città, mentre gli altri membri della band, insieme al produttore Mack, si recavano regolarmente in una discoteca chiamata Sugar Shack.<ref>Blake, Mark. ''Is This the Real Life? – The Untold Story of Queen'', pag. 238, Londra: Aurum (2010), ISBN 978-1-84513-597-3.</ref>
 
=== Pubblicazione ===
Durante una pausa nelle registrazioni dell'album, nell'ottobre 1979 venne pubblicato il singolo ''Crazy Little Thing Called Love'' perché i dirigenti della EMI erano molto speranzosi nei confronti della canzone. Negli Stati Uniti, la Elektra Records trovò troppo rischioso pubblicare IL singolo, E quindi molti DJ americani iniziarono a suonare [[45 giri]] importati dall'Inghilterra. Nonostante ciò, il pezzo venne molto trasmesso dalle radio, e data la richiesta alla fine la Elektra decise di far uscire il singolo. La canzone ebbe molto successo, grazie alla sua sonorità alla [[Elvis Presley]], scomparso solo due anni prima, e ottenne il primo posto in classifica in Nord America e il secondo nel Regno Unito.
 
Nel maggio 1980 fu pubblicato ''Play the Game'' come secondo singolo estratto dall'album di prossima pubblicazione. Non ebbe particolare successo, ma in copertina Freddie Mercury sfoggiò per la prima volta i suoi celebri baffi, diventati poi un suo tratto caratteristico. I vecchi fan della band rimasero sorpresi dal cambiamento di look, molti non lo accettarono e, secondo le indiscrezioni, durante il tour di sostegno dell'album, molti fan gettavano sul palco dei rasoi usa e getta. La risposta del cantante fu lapidaria: ''«Cazzo, non li taglierò!»''.
 
L'album ''The Game'' venne pubblicato il 30 giugno 1980. Inizialmente il titolo previsto doveva essere ''Play the Game'', ma a Taylor non piaceva perché riteneva che "giocare il gioco" potesse essere interpretato come "entrare nel sistema", e per questo venne semplificato in ''The Game''. La copertina dell'album aveva la stessa immagine del singolo ''Crazy Little Thing Called Love'', ma a colori. La stampa rimase delusa dal fatto che nel disco ci fossero inclusi due singoli già sul mercato, ma le vendite dell'album furono comunque piuttosto buone.
 
Nell'agosto del 1980, venne pubblicato il singolo di ''[[Another One Bites the Dust]]'' dietro suggerimento di [[Michael Jackson]]. Fu un tale successo che solo lui garantì le vendite dell'album. Si posizionò in vetta alla classifica statunitense, al secondo posto nelle classifiche dance e R&B, venendo particolarmente apprezzato dalle stazioni radiofoniche di musica nera. Solo in America ne furono vendute oltre tre milioni di copie. Nel 1980, la canzone venne nominata per il [[Grammy Award]] nella categoria "Best Vocal Rock Band", ma non vinse il premio.
 
== Tracce ==
;Lato A
{{Tracce
|Titolo1 = [[Play the Game]]
|Durata1 = 3:33
|Autore testo e musica1 = Mercury
|Titolo2 = Dragon Attack
|Durata2 = 4:19
|Autore testo e musica2 = May
|Titolo3 = [[Another One Bites the Dust]]
|Durata3 = 3:32
|Autore testo e musica3 = Deacon
|Titolo4 = [[Need Your Loving Tonight]]
|Durata4 = 2:49
|Autore testo e musica4 = Deacon
|Titolo5 = [[Crazy Little Thing Called Love]]
|Durata5 = 2:48
|Autore testo e musica5 = Mercury
}}
 
;Lato B
{{Tracce
|Titolo1 = Rock It (Prime Jive)
|Durata1 = 4:33
|Autore testo e musica1 = Taylor
|Titolo2 = Don't Try Suicide
|Durata2 = 3:52
|Autore testo e musica2 = Mercury
|Titolo3 = Sail Away Sweet Sister (To the Sister I Never Had)
|Durata3 = 3:33
|Autore testo e musica3 = May
|Titolo4 = Coming Soon
|Durata4 = 2:51
|Autore testo e musica4 = Taylor
|Titolo5 = [[Save Me (Queen)|Save Me]]
|Durata5 = 3:49
|Autore testo e musica5 = May
}}
 
;EP bonus nella riedizione CD 2011 della [[Island Records|Island]]/[[Universal Records|Universal]]
# ''Save Me'' <Small>(Live in Montreal, November 1981)</Small> - 4:18
# ''A Human Body'' <Small>(B-Side)</Small> - 3:44
# ''Sail Away Sweet Sister (To the Sister I Never Had)'' <Small>(Take 1 with Guide Vocal)</Small> - 2:34
# ''It's A Beautiful Day'' <Small>(Original Spontaneous Idea, April 1980)</Small> - 1:30
# ''Dragon Attack'' <Small>(Live At Milton Keyness Bowl, June 1982)</Small> - 5:14
 
==Formazione==
=== Queen ===
* [[Freddie Mercury]] - [[canto|voce]], [[canto|cori]], [[pianoforte]], [[chitarra]] (''Crazy Little Thing Called Love''), [[sintetizzatore]]
* [[Brian May]] - [[chitarra elettrica]], [[chitarra acustica]], pianoforte (''Save Me''), sintetizzatore (''Sail Away Sweet Sister'' e ''Save Me''), cori, voce (''Sail Away Sweet Sister'')
* John Deacon - [[basso elettrico|basso]], chitarra (''Another One Bites the Dust''), pianoforte (''Another One Bites the Dust''), chitarra acustica (''Need Your Loving Tonight'')
* [[Roger Meddows-Taylor|Roger Taylor]] - [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], chitarra (''Coming Soon''), sintetizzatore (''Rock It (Prime Jive)'' e ''Coming Soon''), cori, voce (''Rock It (Prime Jive)''), seconda voce (''Coming Soon'')
 
===Altri musicisti===
* [[Reinhold Mack]] - [[sintetizzatore]] addizionale
 
== Accoglienza ==
{{Recensioni album
|recensione1 = [[Allmusic]]
|giudizio1 = {{Giudizio|4.5|5}}<ref name="am">[{{Allmusic|class=album|id=the-game-mw0000650663|pure_url=yes}} ''The Game'']. [[Allmusic]].</ref>
|recensione2 = ''[[Chicago Tribune]]''
|giudizio2 = {{Giudizio|2.5|4}}<ref>{{Cita news|cognome=Kot|nome=Greg|wkautore=Greg Kot|data=19 aprile 1992|url=http://articles.chicagotribune.com/1992-04-19/entertainment/9202040743_1_star-queen-ii-flash-gordon|titolo=An 18-record, 80 Million-copy Odyssey|giornale=[[Chicago Tribune]]|accesso=19 aprile 2016}}</ref>
|recensione3 = ''[[Encyclopedia of Popular Music]]''
|giudizio3 = {{Giudizio|3|5}}<ref>{{Cita libro|cognome=Larkin|nome=Colin|wkautore=Colin Larkin (writer)|anno=2011|titolo=[[Encyclopedia of Popular Music]]|editore=[[Omnibus Press]]|isbn=0-85712-595-8|edizione=5th<!--|page=2006-->|p=2248}}</ref>
|recensione4 = ''[[The Guardian]]''
|giudizio4 = {{Giudizio|4|5}}<ref name="Petridis">{{Cita news|cognome=Petridis|nome=Alexis|wkautore=Alexis Petridis|data=15 dicembre 2011|url=https://www.theguardian.com/music/2011/dec/15/queen-jazz-game-flash-gordon-review|titolo=Queen: Jazz; The Game; Flash Gordon; Hot Space – review|giornale=[[The Guardian]]|città=London|accesso=19 aprile 2016}}</ref>
|recensione5 = Ondarock
|giudizio5 = {{Giudizio|5.5|10}}<ref>{{cita web|url=http://www.ondarock.it/rockedintorni/queen.htm|titolo=Queen Rapsodia in rock|editore=www.ondarock.it|accesso=23 gennaio 2019}}</ref>
|recensione6 = ''[[Record Mirror]]''
|giudizio6 = {{Giudizio|4|5}}<ref name="recordmirror">[http://www.queenarchives.com/index.php?title=Queen_-_06-21-1980_-_The_Game_-_Record_Mirror Record Mirror review (archived at queenarchives.com)]</ref>
|recensione7 = ''[[The Rolling Stone Album Guide]]''
|giudizio7 = {{Giudizio|3|5}}<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/artists/queen/albumguide |titolo=Queen: Album Guide |editore=''[[Rolling Stone]]'' |accesso=10 giugno 2012}}</ref>
|recensione8 = [[Piero Scaruffi]]
|giudizio8 = {{giudizio|4|10}}<ref>[https://www.scaruffi.com/vol3/queen.html The History of Rock Music]</ref>
|recensione9 = ''[[Smash Hits (rivista)|Smash Hits]]''
|giudizio9 = {{Giudizio|3|10}}<ref name="Smash Hits">{{Cita pubblicazione|cognome=Taylor|nome=Steve|titolo=Albums|rivista=[[Smash Hits]]|numero=10–23 luglio 1980|p=31}}</ref>
}}
In una recensione dell'epoca, ''[[Record Mirror]]'' a proposito dell'album scrisse: "Dopo gli Zeppelin e persino prima degli [[Scorpions]], i Queen sono la band più esaltante che io abbia mai visto o sentito. E sono sicuro che tutti voi appassionati di buona musica sarete d'accordo."<ref name="recordmirror"/> Il recensore di ''[[Rolling Stone]]'' fece notare quanto fosse piacevole "ascoltare un album dei Queen contenente delle canzoni, e non degli inni da stadio", ma scrisse anche: "questi ragazzi sanno come dovrebbe suonare e far sentire questa musica, ma non riescono a impegnarsi abbastanza per farcela."<ref name="rolling">[https://www.rollingstone.com/music/albumreviews/the-game-19800918 Rolling Stone review]</ref> Il ''[[The Washington Post]]'' diede del disco una recensione caustica, scrivendo: "Dopo cinque anni di album insoddisfacenti e deprimenti, questo doveva essere il ritorno dei Queen. Ma non abbiamo avuto fortuna... "<ref name="washington">[http://www.queenarchives.com/index.php?title=Queen_-_08-21-1980_-_The_Game_-_Washington_Post Washington Post review]</ref> Steve Taylor della rivista ''[[Smash Hits (rivista)|Smash Hits]]'', fu ugualmente negativo scrivendo: "Incastrato tra due lastre del solito [[Arena rock|pomp-rock]] sinfonico e/o corale dei Queen [...] giace un ripieno completamente non originale e banale".<ref name="Smash Hits" /> Tuttavia, i lettori di ''[[Creem]]'' votarono ''The Game'' settimo miglior album del 1980.<ref>{{Cita web|url=http://www.rocklistmusic.co.uk/creem_lists.htm |titolo=Rocklist.net...Creem magazine selected readers |editore=Rocklistmusic.co.uk |accesso=10 gennaio 2012}}</ref>
 
In una recensione retrospettiva, [[Stephen Thomas Erlewine]] di [[Allmusic]] scrisse che "l'atmosfera disco rock dell'album mostra una band che aveva voltato le spalle al rock per darsi al [[pop music|pop]] commerciale, effettuando una virata molto pop, decisamente pop, ma dando così vita a un grande album pop del 1980 che rimane uno dei dischi più divertenti della band."<ref name="am"/> Il sito web Allmusic arrivò a definire ''The Game'' il miglior album dei Queen degli anni ottanta.<ref>[{{Allmusic|class=album|id=the-miracle-r15983/review|pure_url=yes}} ''The Miracle'']. [[Allmusic]].</ref> Evan Sawdey di [[PopMatters]] definì ''The Game'' un "normale disco di buon vecchio rock".<ref name="Popmatters">{{Cita web|url=http://www.popmatters.com/review/151473-queen-queen-40-limited-edition-collectors-box-set-volumes-2-3/|titolo=Queen: Queen 40 Limited Edition Collector's Box Set Volumes 2 & 3|opera=PopMatters|accesso=27 gennaio 2015}}</ref>
 
==Note==
<references/>
 
==Voci correlate==
* [[The Game Tour]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|Queen|rock}}