Alessandria Unione Sportiva 1933-1934 e Omofobia: differenze tra le pagine
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[[File:Societal attitudes towards homosexuality 2013.svg|upright=1.8|thumb|Percentuale (al [[2013]]) di persone secondo cui l'omosessualità andrebbe accettata<ref>[http://www.pewglobal.org/2007/10/04/chapter-3-views-of-religion-and-morality/ fonte]</ref>:
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L''''omofobia''' è la paura e l'avversione irrazionale nei confronti dell'[[omosessualità]], della [[bisessualità]] e della [[transessualità]] e quindi delle persone [[omosessualità|omosessuali]], [[bisessualità|bisessuali]] e [[transessualità|transessuali]] basata sul [[pregiudizio]]<ref name="EU">[https://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do;jsessionid=26DB1FA2AAE5EB3D72C57A2E92FB9884.node2?type=TA&language=IT&reference=P6-TA-2006-0018 Risoluzione del Parlamento europeo sull'omofobia in Europa], approvata a Strasburgo il 18 gennaio 2006.</ref><ref>Lemma "[http://www.treccani.it/vocabolario/omofobia omofobia]" sul ''[[Vocabolario Treccani]]''.</ref>. L'[[Unione europea]] la considera analoga al [[razzismo]], alla [[xenofobia]], all'[[antisemitismo]] e al [[sessismo]]<ref name="EU"/>. Con il termine "omofobia" quindi si indica genericamente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all'[[omosessualità]] o alle persone omosessuali<ref>"(...) l'omofobia si manifesta nella sfera pubblica e privata sotto forme diverse, quali discorsi intrisi di odio e istigazioni alla discriminazione, dileggio, violenza verbale, psicologica e fisica, persecuzioni e omicidio, discriminazioni in violazione del principio di uguaglianza, limitazioni arbitrarie e irragionevoli dei diritti, spesso giustificate con motivi di ordine pubblico, libertà religiosa e diritto all'obiezione di coscienza"; risoluzione Parlamento Europeo 18 gennaio 2006, già citato sopra, al punto "B"</ref>.
L'omofobia non è inserita in alcuna classificazione clinica delle varie [[fobia|fobie]]; infatti, non compare né nel [[Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders|DSM]] né nella [[classificazione ICD]]; il termine, come nel caso della [[xenofobia]], è solitamente utilizzato in un'accezione generica (riferita a comportamenti discriminatori) e non clinica.<ref>Treichler, Paula A. (ottobre 1987). "AIDS, Homophobia, and Biomedical Discourse: An Epidemic of Signification". Pubblicato in "AIDS: Cultural Analysis/Cultural Activism 43" (Winter): 31–70. [https://www.worldcat.org/title/aids-cultural-analysis-cultural-activism/oclc/17873405 OCLC 17873405].</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.arcigayverona.org/sito/index.php?option=com_content&view=article&id=79:omofobia&catid=114 Pagina sull'omofobia dal sito dell'Arcigay di Verona] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }} Url consultato il 23-06-2010</ref>
== Tre possibili definizioni del termine "omofobia" ==
Fermo restando quanto detto poco sopra, va comunque precisato che il termine è utilizzato con diversi significati. Le definizioni di omofobia esistenti possono essere sintetizzate in tre principali prospettive: accezione ''pregiudiziale'', accezione ''discriminatoria'' e accezione ''psicopatologica'':<ref>Questa sezione deriva dai lavori di V.Lingiardi:*''Verso una diagnosi di omofobia?'', in Rizzo D. (a cura di), ''Omosapiens. Studi e ricerche sull'orientamento sessuale'', Carocci, 2006 e ''Citizen gay. Famiglie, diritti negati e salute mentale'', Il Saggiatore, Milano 2007</ref>
* l'accezione ''pregiudiziale'' considera come omofobia qualsiasi giudizio negativo nei confronti dell'omosessualità. In questa definizione vengono considerate manifestazioni di omofobia anche tutte le convinzioni personali e sociali contrarie all'omosessualità come ad esempio: la convinzione che l'omosessualità sia patologica, immorale, contronatura, socialmente pericolosa, invalidante; la non condivisione dei comportamenti omosessuali e delle rivendicazioni sociali e giuridiche delle persone omosessuali. Non rientra in questa accezione la conversione in agito violento o persecutorio nei confronti delle persone omosessuali.<ref>Polito S., ''Omofobia: un concetto ambiguo delle scienze sociali'', articolo online su [http://www.culturagay.it/cg/saggio.php?id=313 Culturagay]; Olatunji, B. O., Cisler, J. M., Deacon, B, Connolly, K., & Lohr, J M., ''The Disgust Propensity and Sensitivity Scale-Revised: Psychometric properties and specificity in relation to anxiety disorder symptoms'', in "Journal of Anxiety Disorders", XXI(2007), 7,918-930
T. Anatrella, voce ''Omosessualità e omofobia'', in AA.VV., ''Lexicon'', LEV, Città del Vaticano 2003, p. 686</ref>
* l'accezione ''discriminatoria'' considera come omofobia tutti quei comportamenti riconducibili al [[sessismo]] che ledono i diritti e la dignità delle persone omosessuali sulla base del loro orientamento sessuale. Rientrano in questa definizione le discriminazioni sul posto di lavoro, nelle istituzioni, nella cultura, gli atti di violenza fisica e psicologica (percosse, insulti, maltrattamenti). Questa definizione – che comprende anche l<nowiki>'</nowiki>''[[acting out]]'' del sentimento discriminatorio – può essere considerata più pertinente al costrutto di omofobia in senso ristretto.<ref>"L'omofobia può essere definita come una paura e un'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (GLBT), basata sul pregiudizio e analoga al razzismo, alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo", [https://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+TA+P6-TA-2006-0018+0+DOC+XML+V0//IT Risoluzione del Parlamento europeo sull'omofobia in Europa del 18-01-2006]; sull'equivalenza sessismo-omofobia vedi anche Lingiardi V., ''Citizen gay. Famiglie, diritti negati e salute mentale'', Il Saggiatore, Milano 2007</ref>
* l'accezione ''psicopatologica'' considera l'omofobia come una [[fobia]], cioè una irrazionale e persistente paura e repulsione nei confronti delle persone omosessuali che compromette il funzionamento psicologico della persona che ne presenta i sintomi. Tale valutazione diagnostica includerebbe quindi l'omofobia all'interno della categoria diagnostica dei disturbi d'ansia e rientrerebbe all'interno dell'etichetta di [[fobia specifica]].<ref>Per i criteri diagnostici di disturbo d'ansia (tra i quali non è elencata l'omofobia) vedi American Psychiatric Association, ''DSM-IV-TR. Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali - Text Revision'', Masson, 2002</ref> A differenza delle prime due accezioni, l'omofobia come fobia specifica non è frutto di un consapevole pregiudizio negativo nei confronti dell'omosessualità quanto piuttosto di una dinamica irrazionale legata ai vissuti personali del soggetto. Quest'ultima definizione, per quanto più attinente alla radice etimologica del termine, ad oggi non è sostenuta da una letteratura sufficiente da farla inserire nei principali manuali psicodiagnostici.<ref>Lingiardi V., ''Verso una diagnosi di omofobia?'', in Rizzo D. (a cura di), ''Omosapiens. Studi e ricerche sull'orientamento sessuale'', Carocci, 2006, pp. 69-72</ref>
==
Omofobia deriva dal [[lingua greca|greco]] ''ὁμός'' [homos] (stesso, medesimo) e ''φόβος'' [fobos] ([[paura]]). Letteralmente quindi significa "paura dello stesso", tuttavia il termine "omo" è qui usato come abbreviazione di "omosessuale", mentre il termine "[[fobia]]" perde il suo significato clinico, relativo ad un concetto di paura, indicando piuttosto una generica avversione. Il termine è un [[neologismo]] coniato dallo [[psicologia clinica|psicologo clinico]] [[George Weinberg]] nel suo libro ''Society and the Healthy Homosexual'' (''La società e l'omosessuale sano''), pubblicato nel [[1971]].
Un termine precursore è stato ''omoerotofobia'', coniato dal dottor [[Wainwright Churchill]] nel libro ''"Homosexual behavior among males"'' (''Comportamento omosessuale tra maschi''), pubblicato nel [[1967]].
== Caratteristiche ==
[[File:Stop omofobia.jpg|thumb|Un manifesto - parzialmente leggibile- contro l'omofobia a Palermo]]
{{vedi anche|Atteggiamenti sociali nei confronti dell'omosessualità}}
Intesa nel senso di "paura fobica e irrazionale", l'omofobia non è inserita in alcun manuale di diagnostica psicologica come patologia, è quindi errato pensare che sia medicalmente una [[fobia]], come invece il nome potrebbe portare a credere. L'omofobia non è legata a una credenza politica o a un livello culturale, ma piuttosto al livello di equilibrio del singolo individuo. È stato infatti riscontrato dagli [[Anni 1960|anni sessanta]] il fatto che tendano all'omofobia le "personalità autoritarie"<ref>{{cita libro|titolo=Little Big Men: Bodybuilding Subculture and Gender Construction |autore=Alan M. Klein |editore=SUNY Press |anno=1993 |isbn=978-1-4384-0925-2 |p=220 |lingua=inglese}}</ref><ref>{{cita libro |titolo=Sexuality Now: Embracing Diversity |autore=Janell L. Carroll |editore=Cengage Learning |anno=2011 |isbn=978-1-111-83581-1 |p=338 |lingua=inglese}}</ref>, rigide, insicure, che si sentono minacciate dal "diverso da sé" (ovviamente non solo omosessuale). Alti livelli di omofobia sono stati riscontrati anche in persone in lotta con una forte omosessualità latente o repressa<ref>AA. VV., Razzisti e solidali. L'immigrazione e le radici sociali dell'intolleranza, a cura di E. Pugliese, Ediesse Roma 1993</ref><ref>[http://www.wam.umd.edu/%7Ehannahk/bulletin.pdf Political Conservatism as Motivated Social Cognition] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080511181319/http://www.wam.umd.edu/~hannahk/bulletin.pdf |data=11 maggio 2008 }}</ref>.
In questo secondo senso l'omofobia può trarre nutrimento e soprattutto legittimazione da condanne ideologiche, religiose o politiche.<ref>In attesa che vengano pubblicati gli atti del convegno nazionale sull'omofobia, è possibile leggere on line la relazione del prof. Lingiardi [http://unviveremigliore.forumattivo.com/psicologia-f11/omofobia-la-discriminazione-dell-omosessuale-prima-giornata-nazionale-di-studio-t56.htm "Dimensioni dell'omofobia e minority stress"]</ref>
Per omofobia si può intendere anche la [[paura]] dell'[[omosessualità]], ed in particolare la paura di venire considerati omosessuali, ed i conseguenti comportamenti volti ad evitare gli omosessuali e le situazioni considerate associate ad essi.
L'omofobia consiste nel giustificare, condonare o scusare atti di violenza o di [[discriminazione]], di marginalizzazione e di persecuzione perpetrati contro una persona in ragione della sua reale o presunta omosessualità (si pensi ai soggetti bisessuali o anche semplicemente a persone che hanno un atteggiamento o un aspetto che non rientra nel comune stereotipo di [[Genere (scienze sociali)|genere]] sessuale, ad esempio le persone definite "[[effeminatezza|effeminate]]").
Le ricerche psicosociali evidenziano come l'omofobia sia maggiormente legata a caratteristiche personali quali: anzianità, basso livello di istruzione, avere idee religiose fondamentaliste, non avere contatti personali con gay o lesbiche, essere autoritari, provare sensi di colpa nei confronti del sesso, avere atteggiamenti tradizionalisti rispetto ai ruoli di genere (mascolinità, etc.)<ref>Gabriele Prati, Luca Pietrantoni, Elena Buccoliero, Marco Maggi, ''Il bullismo omofobico'', Franco Angeli, ISBN 978-88-568-0738-7, pag 28</ref>
=== La paura di venire considerati omosessuali ===
Probabilmente l'omofobia è correlata al timore di essere considerati omosessuali. Questo timore, dice [[Erich Fromm]], è più frequente negli uomini che nelle donne, perché dal punto di vista culturale il maschio omosessuale viene considerato una "femminuccia", e nel pensiero sessista dominante
{{Citazione|se un ragazzo viene definito "femminuccia", si sente bollato e umiliato dal gruppo. Se una ragazza è invece definita un "maschiaccio", a ciò non si accompagna uguale disapprovazione, anzi, spesso diventa motivo di orgoglio [...] Così la "femminuccia" è un codardo, un mammone, mentre la "maschiaccia" è una ragazza coraggiosa, capace di tener testa a un ragazzo. ''Probabilmente questi giudizi di valore vengono sussunti nell'atteggiamento che in seguito si sviluppa nei confronti dell'omosessualità nei due sessi''.<ref>Fromm E. (1940), ''Mutamento nel concetto di omosessualità''in: Fromm E., ''Amore, sessualità e matriarcato, Mondadori, Milano 1997'', p.194</ref>|[[Erich Fromm]]}}
Secondo il teorico [[Calvin Thomas]]
{{Citazione|il terrore di essere considerati omosessuali domina le menti dei "normali eterosessuali", perché proprio questo terrore ''costituisce'' la mente di un "normale eterosessuale". È esattamente questo orrore per le "abiette" passioni omosessuali, prodotto e rinforzato dalla [[società (sociologia)|società]], che crea e fa perdurare le mentalità dei "normali eterosessuali" in quanto tali [...] e che governa l'istituzione della "normativa etero" [...]. L'omofobia comporta non solo la paura di coloro che sono spregevolmente identificati ma anche la paura di essere a propria volta spregevolmente riconosciuti: la paura, come dal significato letterale della parola, di essere "uguali a". Quest'ultima paura è una componente considerevolmente più forte nell'omofobia che nel [[sessismo]] o nel [[razzismo]], perché il maschio sessista o il bianco razzista corrono molto meno il "pericolo" di essere scambiati per una donna o un non-bianco, rispetto a un "normale eterosessuale" di essere "scambiato" per un omosessuale...<ref>Thomas, Calvin, ed. (2000). "Straight with a Twist", ''Straight with a Twist: Queer Theory and the Subject of Heterosexuality'', p.27. University of Illinois Press. ISBN 0-252-06813-0.</ref>|[[Calvin Thomas]]}}
=== L'omofobia interiorizzata ===
[[File:20051129 northlake-il5.jpg|thumb|Una protesta della [[Westboro Baptist Church]], gruppo religioso identificato dall'[[Anti-Defamation League|ADL]] come "Omofobico virulento".<ref>[http://www.adl.org/special_reports/wbc/default.asp Anti-Defamation League on the Westboro Baptist Church]</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.adl.org/special_reports/wbc/wbc_on_gays.asp |titolo=Anti-homosexual quotes from WBC on ADL's website. |accesso=5 agosto 2007 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070607222947/http://www.adl.org/special_reports/wbc/wbc_on_gays.asp |dataarchivio=7 giugno 2007 |urlmorto=sì }}</ref> Il cartello recita (in inglese): "Dio odia i froci".]]
[[File:Froci al muro.JPG|thumb|Un caso di vandalismo omofobico a Milano]]
L'omofobia interiorizzata consiste nell'accettazione da parte di gay e lesbiche di pregiudizi, etichette negative e atteggiamenti discriminatori verso l'omosessualità. Questa interiorizzazione del pregiudizio è per lo più inconsapevole e può portare a vivere con difficoltà il proprio orientamento sessuale, a contrastarlo, a [[negazione (psicologia)|negarlo]] o addirittura a nutrire sentimenti discriminatori nei confronti degli omosessuali.<ref>"Omofobia - il pregiudizio, la discriminazione istituzionalizzata, l'omofobia interiorizzata". Atti della due giorni organizzata dal gruppo “La scala di Giacobbe”, 20-21 novembre 2004</ref>
== Conseguenze ==
{{vedi anche|Suicidio tra i giovani LGBT|Violenza contro le persone LGBT}}
L'omofobia può diventare causa di episodi di [[bullismo]], di [[Violenza contro le persone LGBT|violenza]] o di [[mobbing]] nei confronti delle persone [[LGBT]].<ref name=autogenerato1>{{cita web|url=http://fra.europa.eu/fraWebsite/attachments/hdgso_part2_summary_en.pdf|titolo=Homophobia and Discrimination on Grounds of Sexual Orientation and Gender Identity in the EU Member States, Part II: The Social Situation, Summary Report|data=marzo 2009|autore=[[European Union Agency for Fundamental Rights]] (FRA)|accesso=14 aprile 2012}}</ref> Secondo l'Agenzia per i diritti Fondamentali (FRA) dell'[[Unione europea]] l'omofobia nel 2009 danneggia la salute e la carriera di quasi 4 milioni di persone in [[Europa]].<ref name=autogenerato1 /><ref>[https://italianspot.wordpress.com/2009/04/01/omofobia-emergenza-unione-europea-rapporto-fra-agenzia-per-i-diritti-fondamentali-ue/ Omofobia è emergenza nell'Unione Europea: rapporto dell'Agenzia per i diritti Fondamentali (FRA) « Italian Spot e l'informazione sparita<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> L'Italia è il paese dell'Unione Europea con il maggior tasso di omofobia sociale, politica ed istituzionale<ref>http://fra.europa.eu/fraWebsite/attachments/FRA-hdgso-part2-NR_IT.pdf</ref><ref>[http://espresso.repubblica.it/inchieste/2014/07/28/news/omofobia-la-mappa-dell-odio-in-europa-e-l-italia-e-il-paese-che-discrimina-di-piu-1.174696 Omofobia, la mappa dell'odio in Europa E l'Italia è il Paese che discrimina di più<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Secondo i dati del Dipartimento di Salute Pubblica i suicidi della popolazione gay, legati alla discriminazione omofoba in modo più o meno diretto, costituirebbero il 30% di tutti i suicidi adolescenziali<ref>Pietrantoni L. (1999),'' Il tentato suicidio negli adolescenti omosessuali''</ref>.
Da altri studi in merito è emerso con chiarezza che gli adolescenti LGBT sono maggiormente a rischio di ideazione suicidaria rispetto ai coetanei eterosessuali<ref>{{Cita pubblicazione | autore=Stone DM, Luo F, Ouyang L, Lippy C, Hertz MF, Crosby AE. | titolo=Sexual orientation and suicide ideation, plans, attempts, and medically serious attempts: evidence from local Youth Risk Behavior Surveys, 2001-2009 | rivista=Am J Public Health. | anno=2014 | pp=262-271 | volume=104 | numero=2 | pmid=24328658 | doi=10.2105/AJPH.2013.301383}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore= R. Garofalo, R. C. Wolf, L. S. Wissow, E. R. Woods, E. Goodman |titolo= Sexual orientation and risk of suicide attempts among a representative sample of youth |rivista= Archives of pediatrics & adolescent medicine|volume= 153 |numero= 5 |pp= 487–493 |anno= 1999|mese= May| pmid = 10323629}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore= S. T. Russell, K. Joyner|titolo= Adolescent sexual orientation and suicide risk: evidence from a national study |rivista= American journal of public health |volume= 91 |numero= 8 |pp= 1276–1281 |anno= 2001 |mese= August | pmid = 11499118}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore= Michael P. Marshal, Laura J. Dietz, Mark S. Friedman, Ron Stall, Helen A. Smith, James McGinley, Brian C. Thoma, Pamela J. Murray, Anthony R. D'Augelli, David A. Brent |titolo= Suicidality and depression disparities between sexual minority and heterosexual youth: a meta-analytic review |rivista= The Journal of adolescent health : official publication of the Society for Adolescent Medicine |volume= 49 |numero= 2 |pp= 115–123 |anno= 2011 |mese= August | doi = 10.1016/j.jadohealth.2011.02.005 | pmid = 21783042}}</ref>. In aggiunta a ciò, una review di Haas e colleghi del 2011 sulla letteratura pubblicata in merito, suggerisce che i giovani LGBT siano dalle 2 alle 7 volte più a rischio, rispetto ai coetanei eterosessuali, di suicidio<ref name="pmid21213174">{{Cita pubblicazione|autore=Haas AP, Eliason M, Mays VM, Mathy RM, Cochran SD, D'Augelli AR et al.|titolo=Suicide and suicide risk in lesbian, gay, bisexual, and transgender populations: review and recommendations. |rivista=J Homosex |anno= 2011 |volume= 58 |numero= 1 |pp= 10-51 | pmid=21213174 | doi=10.1080/00918369.2011.534038 | pmc=PMC3662085 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=21213174 }}</ref>.<br />
Sono anche stati riportati dei contesti in cui studenti LGBT hanno lamentato: la presenza di atti di [[discriminazione]], come la negazione di servizi finanziari e sanitari, l'affibiazione di etichette verbali ingiuriose, tentativi di conversione e timore di atti di [[violenza sessuale]] ai loro danni. Tale situazione ha determinato il nascondimento della loro identità, l'evitamento di alcuni corsi, la prematura cessazione degli studi ed anche la messa in pratica di tentativi di suicidio<ref name="pmid25732232">{{Cita pubblicazione|autore=Mavhandu-Mudzusi AH, Sandy PT|titolo=Religion-related stigma and discrimination experienced by lesbian, gay, bisexual and transgender students at a South African rural-based university. |rivista=Cult Health Sex |anno= 2015 |pp= 1-8 | pmid=25732232 | doi=10.1080/13691058.2015.1015614 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=25732232 }}</ref>.
A seguito dell'elevato rischio di ideazioni suicidarie e di tentativi di suicidio tra le cosiddette minoranze sessuali, i ricercatori hanno tentato di identificare i fattori che potessero spiegare tali marcate differenze. Le teorie sullo stress e lo stigma da minoranza hanno permesso di evidenziare il ruolo portante che i contesti sociali e strutturali, così come le pratiche e le politiche istituzionali, possono giocare nel contribuire a generare simili disparità nella salute mentale degli individui<ref name="pmid12956539">{{Cita pubblicazione|autore=Meyer IH|titolo=Prejudice, social stress, and mental health in lesbian, gay, and bisexual populations: conceptual issues and research evidence. |rivista=Psychol Bull |anno= 2003 |volume= 129 |numero= 5 |pp= 674-97 | pmid=12956539 | doi=10.1037/0033-2909.129.5.674 | pmc=PMC2072932 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=12956539 }}</ref><ref name="pmid24573397">{{Cita pubblicazione|autore=Lea T, de Wit J, Reynolds R|titolo=Minority stress in lesbian, gay, and bisexual young adults in Australia: associations with psychological distress, suicidality, and substance use. |rivista=Arch Sex Behav |anno= 2014 |volume= 43 |numero= 8 |pp= 1571-8 | pmid=24573397 | doi=10.1007/s10508-014-0266-6 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=24573397 }}</ref>. In accordo con queste teorie, infatti, gli adulti LGBT che risiedono in stati con poche politiche sociali di tipo protettivo hanno un maggior tasso di disordini psichiatrici e di abuso di sostanze rispetto a persone che vivono in stati con politiche protettive mirate<ref name="pmid19833997">{{Cita pubblicazione|autore=Hatzenbuehler ML, Keyes KM, Hasin DS|titolo=State-level policies and psychiatric morbidity in lesbian, gay, and bisexual populations. |rivista=Am J Public Health |anno= 2009 |volume= 99 |numero= 12 |pp= 2275-81 | pmid=19833997 | doi=10.2105/AJPH.2008.153510 | pmc=PMC2775762 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=19833997 }}</ref><ref name="pmid20075314">{{Cita pubblicazione|autore=Hatzenbuehler ML, McLaughlin KA, Keyes KM, Hasin DS|titolo=The impact of institutional discrimination on psychiatric disorders in lesbian, gay, and bisexual populations: a prospective study. |rivista=Am J Public Health |anno= 2010 |volume= 100 |numero= 3 |pp= 452-9 | pmid=20075314 | doi=10.2105/AJPH.2009.168815 | pmc=PMC2820062 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=20075314 }}</ref>. In linea con questi risultati si pone anche un lavoro del 2014 di Hatzenbuehler e colleghi che ha indicato che giovani LGBT sono meno a rischio di sviluppare ideazioni suicidarie quando sono all'interno di strutture scolastiche che hanno adottato misure protettive verso le minoranze sessuali<ref name="pmid24328634">{{Cita pubblicazione|autore=Hatzenbuehler ML, Birkett M, Van Wagenen A, Meyer IH|titolo=Protective school climates and reduced risk for suicide ideation in sexual minority youths. |rivista=Am J Public Health |anno= 2014 |volume= 104 |numero= 2 |pp= 279-86 | pmid=24328634 | doi=10.2105/AJPH.2013.301508 | pmc=PMC3935661 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=24328634 }}</ref>. L'ambiente sociale, inoltre, può esercitare delle influenze anche in maniera meno diretta. Uno studio condotto su una popolazione di circa 4098 maschi che hanno rapporti sessuali con altri maschi (MSM, Men who have sex with men) sieronegativi per [[HIV]] ha evidenziato, ad esempio, che un più basso livello di stigma sociale contro le persone LGBT è legato ad una diminuzione del rischio di rapporti anali non protetti (adjusted odds ratio, aOR=0,97, intervallo di confidenza al 95%, 95%CI 0,94-0,99), maggior consapevolezza riguardante la profilassi anti-HIV post esposizione (aOR=1,06, 95%CI 1,02-1,09) e di quella pre esposizione (aOR=1,06, 95%CI 1,02-1,10), maggior utilizzo della profilassi anti-HIV post esposizione (aOR=1,08, 95%CI 1,05-1,26) e di quella pre esposizione (aOR=1,21, 95%CI 1,01-1,44) ed un maggior livello di tranquillità nel discutere di sesso tra maschi con operatori sanitari (aOR=1,08, 95%CI 1,05-1,11)<ref name="pmid25730508">{{Cita pubblicazione|autore=Oldenburg CE, Perez-Brumer AG, Hatzenbuehler ML, Krakower D, Novak DS, Mimiaga MJ et al.|titolo=State-level structural sexual stigma and HIV prevention in a national online sample of HIV-uninfected MSM in the United States. |rivista=AIDS |anno= 2015 | pmid=25730508 | doi=10.1097/QAD.0000000000000622 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=25730508 }}</ref>.<br />
Va, tuttavia, segnalato che sussiste anche la possibilità che il grado d'influenza esercitato dallo stigma da minoranza e da eventuali interventi di tipo protettivo o di supporto vari anche a seconda dell'etnia delle persone prese in considerazione<ref name="pmid25512667">{{Cita pubblicazione|autore=Mansergh G, Spikes P, Flores SA, Koblin BA, McKirnan D, Hudson SM et al.|titolo=Internalised homophobia is differentially associated with sexual risk behaviour by race/ethnicity and HIV serostatus among substance-using men who have sex with men in the United States. |rivista=Sex Transm Infect |anno= 2014 | pmid=25512667 | doi=10.1136/sextrans-2014-051827 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=25512667 }}</ref><ref name="Barnes DM 2012">{{Cita pubblicazione | autore=Barnes DM, Meyer IH | titolo=Religious Affiliation, Internalized Homophobia, and Mental Health in Lesbians, Gay Men, and Bisexuals.| rivista=The American journal of orthopsychiatry | anno=2012 | pp=505-515 | volume=82 | numero=4 | pmid=23039348 | doi=10.1111/j.1939-0025.2012.01185.x}}</ref>.
L'importanza del contesto socioculturale che circonda le persone LGBT è stata evidenziata anche da un lavoro di Duncan e Hatzenbuehler del 2014 riguardante i cosiddetti [[crimini d'odio]] definiti come ''"condotte illegali, violente, distruttive o minacciose il perpetratore delle quali viene motivato dal pregiudizio contro il supposto gruppo sociale della vittima"''. Già altri studi in passato avevano evidenziato che le minoranze sessuali vengono colpiti da tali crimini<ref>{{Cita pubblicazione | autore=Herek GM. | titolo=Hate crimes and stigma-related experiences among sexual minority adults in the United States: prevalence estimates from a national probability sample. | rivista=J Interpers Violence. | anno=2009 | pp=54-74 | volume=24 | numero=1 | pmid=18391058 | doi=10.1177/0886260508316477}}</ref> e, secondo l'FBI, il 17,4% degli 88.463 crimini d'odio registrati tra il 1995 ed il 2008 hanno coinvolto tali minoranze<ref name="Duncan DT 2013">{{Cita pubblicazione | autore=Duncan DT, Hatzenbuehler ML. | titolo=Lesbian, gay, bisexual, and transgender hate crimes and suicidality among a population-based sample of sexual-minority adolescents in Boston. | rivista=Am J Public Health. | anno=2014 | pp=272-278 | volume=104 | numero=2 | pmid=24328619 | doi=10.2105/AJPH.2013.301424}}</ref>.
Lo studio di Duncan e Hatzenbuehler, condotto su un campione di studenti delle scuole superiori pubbliche di [[Boston]], ha cercato di valutare l'effetto sulle persone LGBT del grado di vicinanza geografica alle aree ove sono stati perpetrati crimini d'odio ai danni di altre persone LGBT. Dai dati raccolti è emerso che gli adolescenti LGBT che hanno riferito di aver avuto ideazioni suicidarie tendevano a vivere a meno di 800 metri da aree ad alto tasso di crimini d'odio contro persone LGBT (21,22 per 100.000 ''Vs'' 12,26 per 100.000, ''p value''=0,013). Gli adolescenti LGBT che hanno tentato il suicidio, inoltre, avevano maggiori probabilità di vivere a meno di 400 metri da aree ad alto tasso di crimini d'odio contro persone LGBT (33,61 per 100.000 ''Vs'' 13,18 per 100.000, ''p value''=0,006). Tali associazioni statistiche non sono state rintracciate per quanto riguarda gli adolescenti eterosessuali. Nessuna significatività statistica è stata, inoltre, rintracciata per quanto riguarda l'associazione di problematiche suicidarie e crimini d'odio non ai danni di persone LGBT, indicando così che le significatività precedentemente presentate sono specifiche per gli adolescenti LGBT. I risultati di tale lavoro, sebbene preliminari soprattutto in considerazione della scarsa presenza di pubblicazioni analoghe, sono in accordo con la letteratura che documenta l'importanza dei contesti socioculturali nella determinazione dello stato di salute mentale nelle minoranze sessuali<ref name="Duncan DT 2013"/>.
In termini generali, il sentimento religioso sembra essere associato ad un buon livello di salute mentale. Sebbene tale dato sia variabile a seconda degli aspetti presi in considerazione, si può affermare che la religiosità sembra determinare effetti positivi: minor depressione e stress psicologico e migliore soddisfazione, felicità e stato psicologico personali<ref>{{Cita pubblicazione | autore=Ellison CG, Boardman JD, Williams DR, Jackson JS | titolo=Religious involvement, stress, and mental health: Findings from the 1995 Detroit Area Study | rivista=Social Forces | anno=2001 | pp=215-249 | volume=80 }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione | autore=Chatters LM1, Bullard KM, Taylor RJ, Woodward AT, Neighbors HW, Jackson JS. | titolo=Religious participation and DSM-IV disorders among older African Americans: findings from the National Survey of American Life. | rivista=Am J Geriatr Psychiatry. | anno=2008 | pp=957-965 | volume=16 | numero=12 | pmid=19038894 | doi=10.1097/JGP.0b013e3181898081}}</ref><ref name="pmid7667660">{{Cita pubblicazione|autore=Ellison CG|titolo=Race, religious involvement and depressive symptomatology in a southeastern U.S. community. |rivista=Soc Sci Med |anno= 1995 |volume= 40 |numero= 11 |pp= 1561-72 | pmid=7667660 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=7667660 }}</ref><ref name="pmid19684492">{{Cita pubblicazione|autore=Ellison CG, Flannelly KJ|titolo=Religious involvement and risk of major depression in a prospective nationwide study of African American adults. |rivista=J Nerv Ment Dis |anno= 2009 |volume= 197 |numero= 8 |pp= 568-73 | pmid=19684492 | doi=10.1097/NMD.0b013e3181b08f45 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=19684492 }}</ref><ref name="pmid12848838">{{Cita pubblicazione|autore=van Olphen J, Schulz A, Israel B, Chatters L, Klem L, Parker E et al.|titolo=Religious involvement, social support, and health among African-American women on the east side of Detroit. |rivista=J Gen Intern Med |anno= 2003 |volume= 18 |numero= 7 |pp= 549-57 | pmid=12848838 | pmc=PMC1494889 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=12848838 }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione | autore=Krause N | titolo=Common facets of religion, unique facets of religion, and life satisfaction among older African Americans. | rivista=J Gerontol B Psychol Sci Soc Sci. | anno=2004 | pp=109-117 | volume=59 | numero=2 | pmid=15014098 }}</ref><ref name="pmid2007763">{{Cita pubblicazione|autore=Ellison CG|titolo=Religious involvement and subjective well-being. |rivista=J Health Soc Behav |anno= 1991 |volume= 32 |numero= 1 |pp= 80-99 | pmid=2007763 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=2007763 }}</ref>. Per quanto riguarda le persone LGBT, al momento, sussistono pochi lavori che abbiano analizzato lo stato di salute mentale in rapporto con l'affiliazione religiosa. Sebbene, il sentimento religioso, come precedentemente accennato, sembri sortire effetti positivi, un ambiente sociale caratterizzato da stigma e rifiuto può produrre, in chi ne è vittima, effetti patologici<ref name="Barnes DM 2012"/>.
Come già accennato in precedenza, la teoria dello stress da minoranza suggerisce che il differente livello di salute mentale tra le persone LGBT ed eterosessuali sia dovuto al differente livello di stigma e pregiudizio cui si va incontro<ref>{{Cita pubblicazione | autore=Meyer IH | titolo=Prejudice, social stress, and mental health in lesbian, gay, and bisexual populations: conceptual issues and research evidence.| rivista=Psychol Bull. | anno=2003 | pp=674-697 | volume=129 | numero=5 | pmid=12956539 }}</ref>.
Uno dei fattori presi in considerazione dalla teoria come fattore di stress è l'omofobia interiorizzata. Per omofobia interiorizzata s'intende l'internalizzazione, da parte delle persone LGBT, delle attitudini e delle credenze negative della società contro le persone LGBT stesse e poiché tale visione può essere appresa durante i normali processi di socializzazione, essa può costituire un fattore di stress particolarmente insidioso da individuare. Il suo superamento viene, inoltre, considerato un passo importante nel processo di coming out e viene considerato dai terapisti come necessario al fine di acquisire un buon livello di salute mentale. Di converso, l'omofobia interiorizzata è stata collegata ad una serie di sviluppi negativi: ansietà, depressione, ideazione suicidaria, condotta sessuale a rischio, problematiche nella vita intima ed uno stato generale di benessere più basso<ref>{{Cita pubblicazione | autore=Frost DM1, Meyer IH | titolo=Internalized Homophobia and Relationship Quality among Lesbians, Gay Men, and Bisexuals.| rivista=J Couns Psychol. | anno=2009 | pp=97-109 | volume=56 | numero=1 | pmid=20047016 }}</ref><ref name="pmid7738327">{{Cita pubblicazione|autore=Meyer IH|titolo=Minority stress and mental health in gay men. |rivista=J Health Soc Behav |anno= 1995 |volume= 36 |numero= 1 |pp= 38-56 | pmid=7738327 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=7738327 }}</ref><ref name="pmid12739699">{{Cita pubblicazione|autore=Rowen CJ, Malcolm JP|titolo=Correlates of internalized homophobia and homosexual identity formation in a sample of gay men. |rivista=J Homosex |anno= 2002 |volume= 43 |numero= 2 |pp= 77-92 | pmid=12739699 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=12739699 }}</ref><ref name="pmid25512667"/><ref name="pmid10788206">{{Cita pubblicazione|autore=Williamson IR|titolo=Internalized homophobia and health issues affecting lesbians and gay men. |rivista=Health Educ Res |anno= 2000 |volume= 15 |numero= 1 |pp= 97-107 | pmid=10788206 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=10788206 }}</ref>.
Sotto questo punto di vista, nei contesti religiosi gli insegnamenti possono essere parte di una socializzazione che si basi sullo stigma ed il permanere in tale contesto può contribuire ad potenziare il fenomeno dell'omofobia interiorizzata<ref name="Barnes DM 2012"/>. Vistesi rifiutate da molte organizzazioni religiose, l'attendenza delle persone LGBT alle pratiche religiose istituzionali tende ad essere minore rispetto agli eterosessuali e vi è una maggior probabilità d'abbandono del loro credo<ref name="pmid20835383">{{Cita pubblicazione|autore=Herek GM, Norton AT, Allen TJ, Sims CL|titolo=Demographic, Psychological, and Social Characteristics of Self-Identified Lesbian, Gay, and Bisexual Adults in a US Probability Sample. |rivista=Sex Res Social Policy |anno= 2010 |volume= 7 |numero= 3 |pp= 176-200 | pmid=20835383 | doi=10.1007/s13178-010-0017-y | pmc=PMC2927737 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=20835383 }}</ref>. Al di là di ciò, comunque, le persone LGBT che si affiliano a gruppi religiosi, tendono a partecipare per lo più a denominazioni religiose “non supportive”. Alcuni lavori hanno, infatti, evidenziato che le persone LGBT tendevano ad affiliarsi a correnti di maggioranza o con maggioranza di eterosessuali sebbene tali gruppi potessero presentare un clima sociale poco ospitale<ref name="Barnes DM 2012"/>. Tale dato, apparentemente contraddittorio, potrebbe trovare una spiegazione nel fatto che le persone LGBT possano avvertire un profondo significato personale nell'appertenere ad un contesto religioso cui loro sono abituati, spesso dall'infanzia. In effetti, è noto che l'abbandono di un gruppo religioso possa risultare spiacevole sotto l'aspetto sociale, culturale e spirituale<ref name="ReferenceA">{{Cita pubblicazione | autore=Haldeman DC | titolo=When sexual and religious orientations collide: Considerations in working with same-sex attracted male clients.| rivista=The Counseling Psychologist. | anno=2004 | pp=691-715 | volume=32 }}</ref><ref name="ReferenceB">{{Cita pubblicazione | autore=Pitt RN | titolo=“Killing the messenger”: Religious Black gay men's neutralization of anti-gay religious messages.| rivista=Journal for the Scientific Study of Religion | anno=2010 | pp=56-72 | volume=49 }}</ref>.
Tale situazione può diventare particolarmente pressante per persone appartenenti a minoranze etniche. Per le persone afro-americane, ad esempio, è noto come le chiese abbiano costituito un baluardo contro il razzismo sociale e siano state promotrici e sostenitrici di identità ed orgoglio etnico<ref name="pmid15014098">{{Cita pubblicazione|autore=Krause N|titolo=Common facets of religion, unique facets of religion, and life satisfaction among older African Americans. |rivista=J Gerontol B Psychol Sci Soc Sci |anno= 2004 |volume= 59 |numero= 2 |pp= S109-17 | pmid=15014098 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=15014098 }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione | autore=Taylor RJ, Thornton MC, Chatters LM | titolo=Black Americans' perceptions of the sociohistorical role of the church. | rivista=Journal of Black Studies | anno=1987 | pp=123-138 | volume=18 }}</ref>. Hanno, inoltre, provveduto a fornire servizi sociali e culturali in vario modo<ref name="pmid7667660"/><ref name="pmid19684492"/><ref name="pmid15014098"/><ref name="pmid16864218">{{Cita pubblicazione|autore=Ward EG|titolo=Homophobia, hypermasculinity and the US black church. |rivista=Cult Health Sex |anno= 2005 |volume= 7 |numero= 5 |pp= 493-504 | pmid=16864218 | doi=10.1080/13691050500151248 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=16864218 }}</ref>. Risulta, pertanto, chiaro come il processo di separazione, magari per confluire in contesti maggiormente supportivi per le persone LGBT, significhi anche perdere non solo i servizi ma anche tutto un contesto di profondo significato interiore.<br />
Al fine di continuare la partecipazione in questi contesti, le persone LGBT tendono ad adottare svariate strategie per cercare di risolvere o di alleviare lo state di tensione che si può generare dalla partecipazioni in questi contesti non supportivi:
* ritenere la [[Bibbia]] un documento che sarebbe stato ispirato da [[Dio]] ed in quanto tale contenente occasionalmente punti di vista umani ormai antiquati, quali quelli sull'omosessualità<ref name="pmid20160996">{{Cita pubblicazione|autore=Kubicek K, McDavitt B, Carpineto J, Weiss G, Iverson E, Kipke MD|titolo="God Made me Gay for a Reason": Young Men who have Sex with Men's Resiliency in Resolving Internalized Homophobia from Religious Sources. |rivista=J Adolesc Res |anno= 2009 |volume= 24 |numero= 5 |pp= 601-633 | pmid=20160996 | doi=10.1177/0743558409341078 | pmc=PMC2756693 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=20160996 }}</ref>;
* separare le identità LGBT e religiosa così da sopprimere quella LGBT quando quella religiosa, in alcuni contesti, diviene preponderante<ref>{{Cita pubblicazione | autore=Rodriguez E, Ouellette SC | titolo=Gay and lesbian Christians: Homosexual and religious identity integration in the members and participants of a gay-positive church.| rivista=Journal for the Scientific Study of Religion | anno=2000 | pp=333-347 | volume=39 }}</ref>;
* neutralizzare i messaggi contro l'omosessualità questionando la credibilità a vario grado del pastore, sacerdote o di chi promuove tale visione (ciò può includere, tra le altre, la conoscenza biblica, la moralità o l'eccessiva enfasi sulla percepita eccessiva tendenza al legalismo contro il messaggio d'amore incondizionato promosso dal [[Nuovo Testamento]])<ref name="ReferenceA"/><ref name="ReferenceB"/>.
Sebbene gli studi riguardanti la religiosità delle persone LGBT non abbiano preso molto in considerazione se il gruppo religioso fosse più o meno supportivo, un lavoro di Lease e colleghi ha mostrato che persone caucasiche LGBT coinvolte in attività religiose in contesti maggiormente supportivi erano collegate ad un minor livello di omofobia interiorizzata e che questa era legata ad un miglior livello dello stato di salute mentale<ref>{{Cita pubblicazione | autore=Lease SH, Horne SG, Noffsinger-Frazier N. | titolo=Affirming faith experiences and psychological health for Caucasian lesbian, gay, and bisexual individuals.| rivista=Journal of Counseling Psychology | anno=2005 | pp=378-388 | volume=52 }}</ref>. Altri lavori, di converso, hanno rilevato che contesti religiosi non supportivi possono avere un significativo effetto nel promuovere l'omofobia internalizzata nelle persone LGBT<ref name="pmid8006423">{{Cita pubblicazione|autore=Wagner G, Serafini J, Rabkin J, Remien R, Williams J|titolo=Integration of one's religion and homosexuality: a weapon against internalized homophobia? |rivista=J Homosex |anno= 1994 |volume= 26 |numero= 4 |pp= 91-110 | pmid=8006423 | doi=10.1300/J082v26n04_06 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=8006423 }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione | autore=Harris JI, Cook SW, Kashubeck-West S. | titolo=Religious attitudes, internalized homophobia, and identity in gay and lesbian adults.| rivista=Journal of Gay and Lesbian Mental Health. | anno=2008 | pp=205-225 | volume=12 }}</ref>.
La problematica, tuttavia, può variare anche a seconda del gruppo etnico preso in considerazione dato che la religiosità tende a variare a seconda dell'etnia<ref name="Barnes DM 2012"/>. Sebbene alcuni lavori abbiano suggerito che le persone latino-americane ed afro-americane tendano a dimostrare un maggior sentimento religioso<ref name="pmid7667660"/>, al momento non è stato rilevato che le persone LGBT appartenenti a questi gruppi siano maggiormente esposte a contesti non supportivi rispetto a quelle caucasiche<ref name="Barnes DM 2012"/>. Alcuni lavori hanno, infatti, suggerito che alcune denominazioni evangeliche frequentate da caucasici possano essere caratterizzate da contesti particolarmente omofobi<ref name="pmid20160996"/>. Tuttavia, se l'affiliazione religiosa delle persone LGBT riflette quella della popolazione generale, c'è da aspettarsi che quelle latino-americane ed afro-americane siano esposte a contesti omofobi in misura maggiore rispetto a quelle caucasiche<ref name="Barnes DM 2012"/>.
Un lavoro di Barnes e Meyer del 2012 condotto su 355 partecipanti LGBT ha cercato di valutare l'effetto del contesto religioso nello stato di salute delle persone LGBT attendenti. In generale, è emerso che le persone caucasiche tendevano a non dichiararsi religiose (58%) mentre solo il 36% ed il 35% degli afro-americani e dei latino-americani si è dichiarato non religioso (''p value''<0,001). In termini di omofobia interiorizzata è emerso che, rispetto ai caucasici, gli afro-americani ed i latino-americani hanno maggiori livelli di essa sebbene il risultato sia statisticamente significativo solo per i latino-americani (''p value''=0,03); in generale gli affiliati a contesti non supportivi hanno maggiori livelli di omofobia generalizzata rispetto agli affiliati a contesti supportivi ed ai non praticanti (1,30 ''Vs'' 1,54, ''p value''=0,00). La frequenza di pratica religiosa, in questo lavoro, non ha esercitato alcuna influenza sui livelli di omofobia interiorizzata dato che non è stata riscontrata nessuna differenza statisticamente significativa tra coloro che avevano un'elevata frequenza di pratica contro chi ne aveva una bassa (1,57 ''Vs'' 1,51, ''p value''=0,09). Va segnalato, tuttavia, che sia i latino-americani che gli afro-americani sono risultati maggiormente esposti, rispetto ai caucasici, a contesti non supportivi e che l'affiliazione a tali contesti si è dimostrata essere un buon mediatore statistico dei livelli di omofobia interiorizzata. Va segnalato infatti che la variabile affiliazione a contesti non supportivi nel modello statistico finale ha reso non più significativa la differenza dei livelli di omofobia interiorizzata tra latino-americani e caucasici ma ha anche diminuito il valore del coefficiente standardizzato B del 50% e del 25% nei modelli testati. I livelli di omofobia interiorizzata, infine, sono risultati essere statisticamente associati alla presenza di sintomi depressivi (valore di B=0,27, ''p value''=0,00) e ad un minore benessere psicologico (valore di B=-0,42, ''p value''=0,00) rendendo, nei due modelli testati, la variabile affiliazione a contesti non supportivi un miglior predittore sebbene non statisticamente significativo<ref name="Barnes DM 2012" />.
Gli autori di questo studio hanno quindi concluso che i dati presentati forniscono una base all'ipotesi che i contesti religiosi non supportivi determinino lo sviluppo di un ambiente sociale ostile alle persone LGBT il che può risultare in una maggior presenza di omofobia interiorizzata. I latino-americani, in particolare, hanno manifestato livelli significativamente maggiori, rispetto ai caucasici, di omofobia interiorizzata. La maggior affiliazione e pratica in contesti religiosi non supportivi sembra spiegare i maggiori livelli di omofobia interiorizzata. Per quanto riguarda gli afro-americani, i dati sembrano suggerire un quadro analogo sebbene non si sia raggiunta la significatività statistica<ref name="Barnes DM 2012"/>.
Tali conclusioni, basate su un campione limitato e non casuale, non sono ovviamente generalizzabili. Risulta interessante, tuttavia, notare che uno studio di Gibbs e Goldbach del 2015 sembra concludere che giovani adulti LGBT che crescono e maturano in contesti religiosi sono a più alto rischio, rispetto ad altre persone LGBT, di ideazione suicidaria, più specificatamente di ideazione suicidaria cronica, così come di tentativi di suicidio<ref name="pmid25763926">{{Cita pubblicazione|autore=Gibbs JJ, Goldbach J|titolo=Religious Conflict, Sexual Identity, and Suicidal Behaviors among LGBT Young Adults. |rivista=Arch Suicide Res |anno= 2015 | pmid=25763926 | doi=10.1080/13811118.2015.1004476 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/eutils/elink.fcgi?dbfrom=pubmed&tool=sumsearch.org/cite&retmode=ref&cmd=prlinks&id=25763926 }}</ref>.
== Nel mondo ==
{{vedi anche|Atteggiamenti sociali nei confronti dell'omosessualità}}
{| class="wikitable sortable"
!Essere LGBTI dovrebbe essere reato<ref>{{cita pubblicazione|url=http://ilga.org/downloads/07_THE_ILGA_RIWI_2016_GLOBAL_ATTITUDES_SURVEY_ON_LGBTI_PEOPLE.pdf|titolo=The ILGA-RIWI 2016
global attitudes survey on LGBTI people|formato=pdf|pp=5-7}}</ref>
! href="2013" |% Favorevole<th>% Contrario</th>
|-
|Algeria
|43
|35
|-
|Egitto
|44
|35
|-
|Ghana
|54
|25
|-
|Kenya
|46
|37
|-
|Marocco
|39
|39
|-
|Nigeria
|59
|23
|-
|Sudafrica
|22
|61
|-
|Uganda
|53
|31
|-
|Zimbabwe
|44
|33
|-
|Malesia
|35
|40
|-
|Kazakistan
|41
|45
|-
|Giappone
|12
|61
|-
|Giordania
|47
|31
|-
|Iraq
|43
|35
|-
|India
|31
| href |50
|- resource="File:Stop omofobia.jpg" height width
|Israele
|24
|59
|-
|Emirati Arabi Uniti
|45
|32
|-
|Indonesia
|38
|37
|-
|Vietnam
|17
| href |61
|- resource="" height width
|Turchia
|31
|48
|-
|Arabia Saudita
|49
|32
|-
|Pakistan
| href |54
| resource="File:20051129 northlake-il5.jpg" height width |28
|-
|Filippine
|20
|59
|- href
| resource="File:Froci al muro.JPG" height width |Cina
|20
|59
|-
|Messico
|12
|62
|-
|Ecuador
|14
|59
|-
|Repubblica Dominicana
|18
|56
|-
|Costa Rica
|12
|64
|-
|Colombia
|13
|60
|-
|Cile
|13
|65
|-
|Canada
|13
|69
|-
|Brasile
|11
|68
|-
|Argentina
|13
|67
|-
|Venezuela
|13
|60
|-
|Stati Uniti d'America
|13
|65
|-
|Perù
|16
|57
|-
|Nicaragua
|14
|56
|-
|Trinidad e Tobago
|20
|52
|-
|Giamaica
|20
|47
|-
|Bolivia
|18
|54
|-
|Ucraina
|22
|56
|-
|Croazia
|9
|72
|-
|Russia
|28
|55
|-
|Serbia
|19
|58
|-
|Portogallo
|9
|75
|-
|Polonia
|23
|53
|-
|Regno Unito
|22
|61
|-
|Francia
|17
|58
|-
|Spagna
|13
|72
|-
|Paesi Bassi
|15
|76
|-
|Italia
|11
|75
|-
|Irlanda
|12
|73
|-<td>Australia</td>
| Australia
|15
|66
|-
| href |Nuova Zelanda
| resource="File:Palermo Against Homophobia 8.jpg" height width |12
|64
|-
|}
== Aspetti legislativi ==
{{vedi anche|Omosessualità e leggi antidiscriminatorie}}
{{Citazione|Il Parlamento europeo <...> ribadisce il suo invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso e chiede alla Commissione di presentare proposte per garantire che il principio del riconoscimento reciproco sia applicato anche in questo settore al fine di garantire la libertà di circolazione per tutte le persone nell'Unione europea senza discriminazioni;|art. 8}}
{{Citazione| <...> condanna i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali, in quanto alimentano l'odio e la violenza, anche se ritirati in un secondo tempo, e chiede alle gerarchie delle rispettive organizzazioni di condannarli|art. 10}}
In ambito legislativo, in molte nazioni, soprattutto [[Europa|europee]] sono previsti strumenti legislativi, di carattere civile e penale, finalizzati al contrasto dell'omofobia intesa principalmente come discriminazione basata sull'orientamento sessuale.
Va evidenziato che le legislazioni esistenti in molti casi mantengono distinto l'aspetto della non discriminazione dalle norme mirate invece a sanzionare in modo specifico azioni e comportamenti esplicitamente omofobici, quali atti violenti o di incitamento anche solo verbale all'odio. Ci sono legislazioni che fanno rientrare questo secondo aspetto in un ambito legislativo non specifico, non considerando quindi la motivazione dell'omofobia per il reato o non prevedendo sanzioni specifiche per le espressioni di odio o di incitamento all'odio legate all'orientamento sessuale.
L'omofobia, intesa come atto violento e/o incitamento all'odio, è esplicitamente punita come reato<ref name="ilga">{{en}} [http://www.ilga.info/Information/Legal_survey/list_of_international_treaties.htm Leggi internazionali che proibiscono la discriminazione degli omosessuali] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070609224946/http://www.ilga.info/Information/Legal_survey/list_of_international_treaties.htm |data=9 giugno 2007 }} sul sito dell'[[Ilga]]</ref> con sanzioni carcerarie e/o pecuniarie in [[Danimarca]], [[Francia]], [[Islanda]], [[Norvegia]], [[Paesi Bassi]], [[Svezia]] e a livello regionale in [[Tasmania]] (vietato l'incitamento all'odio). Con un emendamento allo ''Hate Crimes Bill'' approvato dal Congresso nell'ottobre [[2009]] e denominato [[Matthew Shepard Act]], gli [[Stati Uniti d'America]] hanno stabilito che la violenza causata da odio basato sull'orientamento sessuale costituisce un reato federale.<ref>{{en}} ''[http://www.huffingtonpost.com/2009/10/22/hate-crimes-bill-approved_n_330702.html Hate Crimes Bill Approved] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20091025070103/http://www.huffingtonpost.com/2009/10/22/hate-crimes-bill-approved_n_330702.html |data=25 ottobre 2009 }}'' Articolo da The Huffington Post, 22 ottobre 2009</ref>
Norme antidiscriminatorie che menzionano esplicitamente l'orientamento sessuale sono in vigore in Europa<ref name="ilga" />, oltre che nei paesi sopra citati, in [[Austria]], [[Belgio]], [[Cipro]], [[Finlandia]], in quattro ''[[stati federali della Germania|Länder]]'' della [[Germania]] ([[Berlino]], [[Brandeburgo]], [[Sassonia]] e [[Turingia]]), [[Grecia]], [[Irlanda]], [[Lussemburgo]], [[Romania]], [[Slovenia]], [[Spagna]], [[Svizzera]], [[Ungheria]], [[Regno Unito]], [[Repubblica Ceca]], [[Serbia e Montenegro]].
Al di fuori dell'Europa, leggi antidiscriminazione sull'orientamento sessuale sono in vigore<ref name="ilga" /> in [[Canada]], in alcuni degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], in [[Australia]], [[Nuova Zelanda]], [[Figi|Isole Fiji]], in alcuni stati del [[Brasile]], [[Nicaragua]], [[Uruguay]], [[Colombia]], [[Ecuador]], [[Israele]] e [[Sudafrica]].
Anche il regime [[Fidel Castro|castrista]] ha adottato forme di persecuzione nei confronti degli omosessuali. Considerati "controrivoluzionari", dagli anni sessanta agli anni ottanta anche i gay sono stati perseguitati e molti di loro sono stati rinchiusi nei campi di lavoro forzati [[UMAP]] ("Unidades Militares de Ayuda a la Producción") a causa del loro orientamento sessuale.<ref>[http://www.oliari.com/ricerche/cuba.html Intervista ad Alina Castro] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100516165654/http://www.oliari.com/ricerche/cuba.html |data=16 maggio 2010 }}</ref> Nell'ideologia [[Fidel Castro|castrista]] i ''maricones'' ("finocchi") erano infatti considerati espressione dei valori decadenti della società [[borghesia|borghese]]:<ref>Llovio-Menéndez, José Luis. ''Insider: My Hidden Life as a Revolutionary in Cuba,'' (New York: Bantam Books, 1988), p. 156-158, 172-174.</ref>
{{Citazione|Agli omosessuali non dovrebbe essere concesso di stare in posizioni dove potrebbero essere capaci di mal influenzare i giovani. Nelle condizioni in cui viviamo, a causa dei problemi che il nostro paese deve affrontare, dobbiamo inculcare nei giovani lo spirito della disciplina, della lotta, del lavoro... Noi non arriveremmo mai a credere che un omosessuale possa incarnare le condizioni e i requisiti di condotta che ci permetterebbero di considerarlo un vero Rivoluzionario, un vero Comunista aggressivo. Una deviazione di questa natura si scontra con il concetto che abbiamo di ciò che un militante comunista deve essere.<ref>Lockwood, Lee (1967), ''Castro's Cuba, Cuba's Fidel''. p. 124. Revised edition (October 1990) ISBN 0-8133-1086-5</ref>}}
Nel marzo del 1965, [[Giangiacomo Feltrinelli]] riuscì ad ottenere da [[Fidel Castro]] una lunghissima intervista chiedendogli anche perché perseguitasse i gay, sul perché ce l'avesse tanto con gli omosessuali e cosa c'entrasse quel [[pogrom]] con la rivoluzione. Il líder máximo, dopo una risata per la domanda sfacciata, rispose alla domanda ed accennò alla paura di "''mandare un figlio a scuola e vederselo tornare frocio''".<ref>Gian Antonio Stella, Negri Froci Giudei & Co., Rizzoli, 2009, p. 274.</ref> Nel 2010 Castro ha ammesso pubblicamente di aver "commesso una grande ingiustizia" a perseguitare gli omosessuali.<ref>{{cita news|url=http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=14&ID_articolo=581&ID_sezione=6&sezione= |titolo=Il mea culpa di Castro sui gay e i ricordi dei "pellegrini all'Avana" |nome=Jacopo |cognome=Iacoboni |pubblicazione=La stampa.it |giorno=2 |mese=settembre|anno=2010 |accesso=25 gennaio 2012}}</ref>. Tuttavia, almeno dal 1988, Cuba è all'avanguardia in America latina per le politiche contro l'omofobia ed ha eliminato ogni traccia di legislazione omofobica.{{Citazione necessaria}}
=== Ordinamento giuridico italiano ===
[[File:Palermo Against Homophobia 8.jpg|thumb|Manifestazione di Palermo del 2009 contro l'omofobia]]
La legislazione di contrasto alla discriminazione tra cittadini trae principale fondamento dall'articolo 3 della [[Costituzione della Repubblica Italiana]] (principio di uguaglianza formale e sostanziale):
{{Citazione|Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.<br />È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.}}
Pur non citando espressamente l'orientamento sessuale, esso può rientrare per via interpretativa sia nella nozione di "sesso", sia tra le "condizioni personali e sociali".
La Legge 25 giugno 1993, n. 205 intitolata ''Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa'' (cosiddetta [[Legge Mancino]]), integra il diritto penale italiano per quanto attiene ad alcune forme di discriminazione, tra cui non rientrano quelle basate sull'orientamento sessuale che, inserite nella sua prima formulazione, furono espunte dal testo nella stesura definitiva.
La menzione esplicita dell'orientamento sessuale è invece presente nel [[s:Decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216|Decreto Legislativo 9 luglio 2003, n. 216]], che tutela dalle discriminazioni sul luogo di lavoro. Le eccezioni inizialmente previste per il personale delle Forze Armate, delle Forze dell'ordine e di soccorso furono poi abolite a seguito della procedura d'infrazione aperta dalla Comunità Europea contro l'Italia, in quanto contrarie alla {{cn|direttiva comunitaria contro le discriminazioni}}.
Il 2 ottobre [[2009]], nel corso della [[XVI legislatura della Repubblica Italiana|XVI Legislatura]] la [[Commissione parlamentare|Commissione]] Giustizia della [[Camera dei deputati]] ha adottato un testo base, presentato dalla deputata [[Anna Paola Concia]] e costituito da un singolo articolo, che tra le circostanze aggravanti comuni previste dall'articolo 61 del codice penale inserisce anche quella inerente all'orientamento sessuale.<ref>[http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/Politica/Camera-Commissione-Giustizia-omofobia-aggravante/02-10-2009/1-A_000051019.shtml Corriere.it del 2 ottobre 2009]</ref> Tale testo è stato poi bocciato il 13 ottobre 2009 dalla maggioranza parlamentare per una pregiudiziale di costituzionalità sollevata dall'[[Unione di Centro (2008)|Unione di Centro]].<ref>[http://www.repubblica.it/2009/08/sezioni/cronaca/gay-aggrediti/legge-omofobia/legge-omofobia.html Repubblica.it del 13 ottobre 2009]</ref> La bocciatura ha sollevato dure critiche verso l'Italia da parte di rappresentanti dell'[[Unione europea]]<ref>[http://www.4minuti.it/showPage.php?template=news&id=12118&masterPage=articolo.htm Omofobia, per l'Europa l'Italia ha fatto un passo indietro]</ref> e dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]].<ref>{{Cita web |url=http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=76738 |titolo=Dall'omofobia all'Onufobia |accesso=15 ottobre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091018051559/http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=76738 |dataarchivio=18 ottobre 2009 |urlmorto=sì }}</ref> Alla bocciatura ha reagito invece positivamente il vescovo [[Domenico Mogavero]], che ha definito la proposta di legge «solo un primo passo, in quanto il vero obiettivo di questa campagna sono le nozze gay».<ref>''La Stampa'' del 15 ottobre 2009, pag. 8</ref>
[[Mara Carfagna]], [[Ministri per le pari opportunità della Repubblica Italiana|Ministro per le pari opportunità]] del [[Governo Berlusconi IV]], il 9 novembre [[2009]], ha presentato ''Nessuna differenza'', la prima campagna istituzionale in Italia contro l'omofobia e le discriminazioni di genere.<ref>[http://www.palazzochigi.it/GovernoInforma/campagne_comunicazione/omofobia/index.html Campagna di comunicazione "Nessuna differenza"]</ref>
Il 17 maggio [[2011]], in occasione della [[Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia]], il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]] ha definito «inammissibile in società democraticamente adulte» l'irrisione degli omosessuali<ref>{{cita web|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2011/05/18/AOXJJ5U-affossata_contro_omofobia.shtml|titolo=Affossata la legge contro l'omofobia|editore=[[Il Secolo XIX]]|data=18 maggio 2011|accesso=25 gennaio 2012}}</ref>. Il 18 maggio 2011 il testo base della deputata Anna Paola Concia, basato su una {{cn|[[Direttiva dell'Unione europea|direttiva europea]]|}}, è stato ripresentato alla Commissione Giustizia della Camera dei deputati, che l'ha bocciato con 24 voti contrari e 17 favorevoli.<ref>{{cita web|url=http://www.vivereinarmonia.it/attualita/leggi-e-decreti/articolo/omofobia-cosa-prevede-la-legislazione.aspx|titolo=Omofobia: ecco cosa dice la legge|accesso=25 gennaio 2012|urlmorto=sì}}</ref> Il [[ministro]] Carfagna ha commentato: «Il Popolo della libertà ha perso un'occasione». Il 26 luglio 2011 la Camera ha respinto per la seconda volta il ddl presentato dalla deputata Concia contro l'omotransfobia<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/politica/2011/07/26/news/gay_stop_a_legge_su_omofobia_passa_pregiudiziale_costituzionalit-19651125/|titolo=Gay, stop a legge contro omofobia "Incostituzionale la norma sui gay"|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=26 luglio 2011|accesso=27 luglio 2011}}</ref>.
Un nuovo disegno di legge per l'estensione della [[legge Mancino]] ai casi di omofobia e transfobia è stato presentato durante la [[XVII legislatura della Repubblica Italiana|XVII Legislatura]].
== Omofobia nell'arte ==
[[File:Imma battaglia insulto.jpg|thumb|Insulto omofobico rivolto all'[[LGBT|attivista LGBT]] [[Imma Battaglia]] sulla vetrina della Libreria gay "Babele" a Milano nel febbraio 2006]]
[[File:Homophobia isnt kosher (9181909542).jpg|thumb|L'omofobia non è [[Kosher]] - giustizia ebraica. [[Berkeley]], Stati Uniti]]
Il collettivo [[anarchia|anarchico]] e gruppo musicale [[Chumbawamba]] ha composto un brano dal titolo ''Homophobia'' che parla specificatamente dell'argomento.<ref>Video [https://www.youtube.com/watch?v=mOMI-eeNs-E&feature=related Chumbawamba: 'Homophobia' Live in Warwick 2008]</ref>
In vari paesi (per esempio Canada, Regno Unito, USA, Italia) sono stati annullati molti concerti di famosi esponenti della "scena reggae", quali [[Sizzla]], [[Beenie Man]], [[Capleton]], [[Bounty Killer (cantante)|Bounty Killer]], [[T.O.K.]], [[Buju Banton]], [[Elephant Man]] per i contenuti omofobi e [[sessismo|sessisti]] dei loro testi.<ref>[https://nonsoloreggae.noblogs.org/post/2008/05/21/appello-contro-il-reggae-omofobico-e-sessista appello contro il Reggae omofobico]</ref><ref>[https://jahfatto.blogspot.com/2007/04/capleton-sizzla-elephant-beenie-man_22.html Capleton, Sizzla, Elephant, Beenie Man Roma vi rifiuta!]</ref>
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita pubblicazione|url=https://my.psychologytoday.com/files/u47/Henry_et_al.pdf|pmid=8772014|anno=1996|autore=Henry E. Adams, Lester W. Wright, Jr, Bethany A. Lohr|titolo=Is homophobia associated with homosexual arousal?|volume=105|numero=3|pp=440–5|pubblicazione=Journal of abnormal psychology}}
* Margherita Graglia, ''Omofobia. Strumenti di analisi e di intervento'' Carocci, 2012 ISBN 978-88-7466-645-4
* Vittorio Lingiardi, ''Citizen gay. Famiglie, diritti negati e salute mentale'', Il Saggiatore, Milano, 2007. ISBN 978-88-428-1467-2
* Paolo Pedote, Giuseppe Lo Presti, ''Omofobia. Il pregiudizio anti-omosessuale dalla Bibbia ai nostri giorni'', Stampa alternativa, Roma, 2003. ISBN 88-7226-740-4
* {{cita libro|cognome=Rubiola|nome=Marco|coautori=Oliviero Toscani|titolo= Homofobicus|editore=Kaos|città=Milano|anno=2006|ISBN = 88-7953-166-2 }}
* [[Daniel Borrillo]], ''Omofobia. Storia e critica di un pregiudizio'', postfazione di Stefano Fabeni, Edizioni Dedalo, Bari, 2009. ISBN 978-88-220-5513-2
* Pasquale Quaranta, (a cura di), ''Omosessualità e Vangelo. Franco Barbero risponde'', Gabrielli Editori, Verona, 2008. ISBN 978-88-6099-062-4
* Fabio Regis, ''L'amore forte'', Editori Riuniti University Press, Roma, 2008. ISBN 978-88-359-6077-5
* Martin Kantor, ''Homophobia: Description, Development, and Dynamics of Gay Bashing'', Praeger, New York, 1998. ISBN 0-275-95530-3
* {{cita pubblicazione|url=http://www.ilga-europe.org/sites/default/files/Attachments/01_full_annual_review.pdf|anno=2015|autore=ILGA-Europe|titolo=Annual Review of the Human Rights Situation of Lesbian, Gay, Bisexual, Trans and Intersex People in Europe 2015|pubblicazione=|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150518091818/http://www.ilga-europe.org/sites/default/files/Attachments/01_full_annual_review.pdf|dataarchivio=18 maggio 2015}}
== Voci correlate ==
{{div col}}
* [[Atteggiamenti sociali nei confronti dell'omosessualità]]
* [[Bifobia]]
* [[Bullismo omofobico]]
* [[Difesa da panico gay]]
* [[Eterofobia]]
* [[Eteropatriarcato]]
* ''[[Leggi sulla sodomia]]''
* [[Lessico dell'omofobia]]
* [[Giornata internazionale contro l'omofobia e la transfobia]]
* [[Omosessualità e religioni]]
* [[Violenza contro le persone LGBT]]
* [[Omofobia liberale]]
* [[Omosessualità e leggi antidiscriminatorie]]
* [[Opposizione ai diritti LGBT]]
* [[Principi di Yogyakarta]]
* [[Progetto It Gets Better]]
* [[Propaganda omofobica]]
* [[Retorica anti-LGBT]]
* [[Transfobia]]
{{div col end}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons_preposizione=sull'|q|q_preposizione=sull'|wikt=omofobia|n=Categoria:Omofobia|n_preposizione=sull'|etichetta=omofobia}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://gayhistory.wikidot.com/lgbt-victims LGBT victims]. Elenco di persone uccise per la loro condizione di persona lgbt.
* [https://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do;jsessionid=26DB1FA2AAE5EB3D72C57A2E92FB9884.node2?type=TA&language=IT&reference=P6-TA-2006-0018 ''Risoluzione del Parlamento europeo sull'omofobia in Europa''], mercoledì 18 gennaio 2006 - Strasburgo.
* {{En}} [https://web.archive.org/web/20060413090420/http://www.rci.rutgers.edu/~lcrew/pubd/homophobicimagination.html Rictor Norton], ''The homophobic imagination''.
* {{En}} [http://www.ilga.org/ ILGA]. Il sito dell'[[ILGA]], fornisce informazioni sulle leggi relative all'omosessualità nel mondo
{{LGBTSoc}}
{{Storia LGBT}}
{{Controllo di autorità}}
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