Campionato mondiale di Formula 1 2004 e The Colour of My Love: differenze tra le pagine

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{{Album
La stagione [[automobilismo|automobilistica]] di [[Formula 1]] [[2004]] segna il decennale della morte di uno dei suoi più grandi protagonisti di sempre, il pilota brasiliano [[Ayrton Senna]]. Reduce dai successi delle ultime stagioni, la [[Ferrari]] resta la scuderia da battere anche se diversi sono i ''team'' che aspirano a vincere il titolo mondiale: [[WilliamsF1|Williams]] e [[McLaren]] su tutte, cui potrebbe aggiungersi - secondo gli osservatori di questo [[sport]] - la ''sorpresa'' [[Renault]].
| titolo = The Colour of My Love
| titoloalfa =
| artista = Céline Dion
| tipo album = Studio
| giornomese = 9 novembre
| anno = 1993
| postdata =
| etichetta = [[Columbia Records|Columbia]], [[Epic Records|Epic]]
| produttore = [[Walter Afanasieff]], [[David Foster]], [[Steve Lindsey]], [[Humberto Gatica]][[Christopher Neil]], [[Aldo Nova]], [[Guy Roche]], [[Ric Wake]]
| durata = 66:24
| genere = Pop
| genere2 = soft rock
| genere3 =
| nota genere =
| numero di dischi = 1
| numero di tracce = 16
| numero dischi d'oro = {{AUT}}<ref>[http://www.ifpi.at/?section=goldplatin IFPI Austria - Verband der Österreichischen Musikwirtschaft<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><br />{{DEU}}<ref>[http://www.musikindustrie.de/gold_platin_datenbank/?action=suche&strTitel=The+Colour+of+My+Love&strInterpret=&strTtArt=alle&strAwards=checked Bundesverband Musikindustrie: Gold-/Platin-Datenbank<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
| numero dischi di platino = {{FIN}}<ref>[http://www.ifpi.fi/tilastot/kultalevyt/haku/?q=celine%20dion&national=0&type=album Musiikkituottajat - Tilastot - Kulta- ja platinalevyt<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><br />{{FRA}}<ref>[http://www.disqueenfrance.com/fr/page-259165.xml?year=1998&type=12 Snepmusique.com, le site du Snep<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://www.webcitation.org/69iMtlPx0?url=http://www.disqueenfrance.com/fr/page-259165.xml?year=1998 |data=6 agosto 2012 }}</ref><br />{{ESP}}<ref name=autogenerato1>Salaverri, Fernando (September 2005). Sólo éxitos: año a año, 1959–2002 (1st ed.). Spain: Fundación Autor-SGAE. ISBN 84-8048-639-2.</ref><br />{{SWE}}<ref name=autogenerato1 /><br />{{CHE}}<ref>[http://www.hitparade.ch/awards.asp?year=1995 Die Offizielle Schweizer Hitparade und Music Community<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><br />{{BEL}}<ref>Jaspers, Sam (2006). Ultratop 1995-2005. Book & Media Publishing. ISBN 90-5720-232-8.</ref> (2)<br />{{NLD}}<ref>{{Cita web |url=http://www.nvpi.nl/nvpi/pagina.asp?pagkey=60461 |titolo=Goud / Platina {{!}} NVPI<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=9 settembre 2012 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/5mlJ5UrTg?url=http://www.nvpi.nl/nvpi/pagina.asp?pagkey=60461 |dataarchivio=13 gennaio 2010 |urlmorto=sì }}</ref> (3)<br />{{NOR}}<ref>{{cita web |url=http://www.ifpi.no/sok/index_trofe.htm |titolo=Copia archiviata |accesso=28 aprile 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070422182241/http://www.ifpi.no/sok/index_trofe.htm |dataarchivio=22 aprile 2007 }}</ref> (3)<br />{{Bandiera|EUR}} [[Europa]]<ref>[http://www.ifpi.com/content/section_news/plat1996.html IFPI Platinum Europe Awards<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131214183550/http://www.ifpi.com/content/section_news/plat1996.html |data=14 dicembre 2013 }}</ref> (4)<br />{{GBR}}<ref>{{cita web|url=https://www.bpi.co.uk/brit-certified/|titolo=BRIT Certified}}</ref> (5)<br />{{NZL}}<ref>Scapolo, Dean (2007). The Complete New Zealand Music Charts 1966-2006. RIANZ. ISBN 978-1-877443-00-8.</ref> (6)<br />{{Bandiera|USA}} [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]<ref>[https://www.riaa.com/goldandplatinumdata.php?table=SEARCH RIAA - Gold &amp; Platinum Searchable Database - November 03, 2013<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> (6)<br />{{AUS}}<ref>Kent, David (2006). Australian Chart Book 1993-2005. Australia: Turramurra, N.S.W. : Australian Chart Book. ISBN 0-646-45889-2.</ref> (8)
| numero dischi di diamante = {{CAN}}<ref>[http://cria.ca/cert_db_search.php?page=1&wclause=WHERE+artist_name+like+%27%25celine+dion%25%27+ORDER+BY+cert_date%2C+cert_award+&rcnt=140&csearch=20&nextprev=1 Gold and Platinum<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://www.webcitation.org/69MDI1IBs?url=http://www.musiccanada.com/GoldPlatinum.aspx |data=22 luglio 2012 }}</ref><br />{{JPN}}<ref>[http://www18.ocn.ne.jp/~hbr/jp1mal_e.htm RIAJ Certified Million Seller Albums<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://archive.is/20120805230217/http://www18.ocn.ne.jp/~hbr/jp1mal_e.htm |data=5 agosto 2012 }}</ref>
| logo = The colour of my love.png
| singolo1 = [[When I Fall in Love#When I Fall in Love (versione di Céline Dion e Clive Griffin)|When I Fall in Love]]
| data singolo1 = 13 luglio 1993
| singolo2 = [[The Power of Love (Jennifer Rush)#The Power of Love (versione di Céline Dion)|The Power of Love]]
| data singolo2 = 19 ottobre 1993
| singolo3 = [[Misled]]
| data singolo3 = marzo 1994
| singolo4 = [[Think Twice]]
| data singolo4 = luglio 1994
| singolo5 = [[Only One Road]]
| data singolo5 = ottobre 1994
| singolo6 = [[Next Plane Out]]
| data singolo6 = ottobre 1995
| singolo7 = [[To Love You More]]
| data singolo7 = 21 ottobre 1995
| singolo8 = [[Just Walk Away]]
| data singolo8 = 23 ottobre 1995
| precedente = [[Celine Dion (album)|Celine Dion]]
| anno precedente = 1992
| successivo = [[Les premières années]]
| anno successivo = 1993
}}
'''''The Colour of My Love''''' è il terzo album in lingua inglese e diciottesimo album in totale della cantante [[canada|canadese]] [[Céline Dion]], pubblicato il 9 novembre [[1993]]. Le canzoni sono state prodotte principalmente da [[David Foster]], [[Ric Wake (produttore)|Ric Wake]], [[Guy Roche]], [[Walter Afanasieff]] e [[Christopher Neil (produttore)|Christopher Neil]]; i testi di quattro di loro sono stati scritti da [[Diane Warren]].
 
L'anticipazione per questa pubblicazione fu originariamente intensificata dal clamore intorno al successo della colonna sonora del film di successo ''[[Insonnia d'amore]]'', per il quale Céline cantò la canzone a tema ''[[When I Fall in Love|When I Fall In Love]]'' con Clive Griffin, una delle cover di questo album. ''The Colour of My Love'' vanta una serie di ballad che eguagliano la pluri-premiata [[Beauty and the Beast (Disney)|''Beauty And The Beast'']] e ''[[If You Asked Me To]]''. Céline rafforza la sua precedente reputazione con il singolo e il video in anteprima di questo album, ''[[The Power of Love (Jennifer Rush)|The Power of Love]]'', altra cover di questo ultimo lavoro.
Questa pagina si propone di seguire passo per passo le vicende del Campionato mondiale di Formula 1 2004.
 
Altri brani di ''The Color of My Love'' dimostrano il talento e la versatilità di Céline. ''Refuse to Dance'', con la sua atmosfera inquietante, le vorticose linee di violino gipsy e le liriche enigmatiche, è diverso da qualsiasi altro lavoro che Céline abbia mai registrato prima. ''Loving Proof'' evoca i giorni di gloria dell'anima di [[Filadelfia]], come i suoi versi sfumati del [[vibrafono]] che conducono un coro mozzafiato di archi e voci. ''The Color of My Love'' si chiude con la title-track, scritta e prodotta da David Foster e certa di diventare uno standard nel canone delle ballad della cantante.
== Gare Mondiali ==
 
Dopo la sua uscita, ''The Colour of My Love'' ha ricevuto recensioni generalmente contrastanti da critici musicali, ma è diventato un successo commerciale, in cima alle classifiche di Canada, Australia, Regno Unito e altri paesi europei, e ha raggiunto la top-ten altrove, incluso il numero quattro negli Stati Uniti. L'album ha venduto sei milioni di copie negli USA e ha venduto oltre 1,8 milioni di copie nel Regno Unito, 1,5 milioni in Canada e oltre un milione in Giappone. Resta uno degli album più venduti di sempre con vendite in tutto il mondo di venti milioni di copie. I singoli estratti dall'album includono la hit numero uno degli Stati Uniti, ''The Power of Love'', la numero uno nel Regno Unito, ''[[Think Twice]]'' e la numero uno in Giappone, ''[[To Love You More]]'', inclusa nella ri-pubblicazione del 1995 dell’album nel [[Giappone|Paese del Sol levante]]. Ognuno di questi singoli ha venduto oltre un milione di copie in questi paesi.
Nelle seguenti sezioni sono riportati brevi resoconti delle gare in cui è articolato il campionato di automobilismo, con link ai circuiti nei quali esse si svolgono. In coda di pagina viene riportata - aggiornata con il succedersi dei Gran Premi disputati - la [[#Classifica piloti|classifica piloti]] e quella dei [[#Classifica costruttori|costruttori]]
 
==Antefatti e pubblicazione==
----
 
Dopo aver pubblicato due album in studio in lingua inglese, ''[[Unison (album)|Unison]]'' (1990) e ''[[Celine Dion (album)|Celine Dion]]'' (1992), registrato la canzone vincitrice all'''Oscar'' e ai ''Grammy Award'', ''Beauty and the Beast'', e ottenuto tre prime entrate nella ''[[Billboard Hot 100]]'' (''[[Where My Heart Beat Now]]'', ''Beauty and the Beast'' e ''If You Asked Me To''), la Dion iniziò a lavorare al suo terzo album in lingua inglese, intitolato ''The Colour of My Love''. Nel settembre 1993, ha tenuto due concerti al Capitole de Québec a [[Québec (città)|Quebec City]], in Canada, che sono stati registrati per essere poi trasmessi in televisione. La Dion eseguì alcuni brani inediti del suo prossimo album: ''Refuse to Dance'', ''Everybody's Talkin' My Baby Down'', ''The Colour of My Love'', ''[[The Power of Love (Jennifer Rush song)#Celine Dion version|The Power of Love]], [[Misled (Celine Dion song)|Misled]], [[Think Twice (Celine Dion song)|Think Twice]]'' and ''[[Only One Road]]''. Lo spettacolo intitolato in seguito ''[[The Colour of My Love Concert]]'' fu pubblicato come home video nel 1995. Nel 1993, Céline cantò, per la prima volta pubblicamente, il singolo ''[[The Power of Love (Jennifer Rush)|The Power of Love]]'' per il neo-presidente [[Bill Clinton]] al ''[[Kennedy Center]]'' di [[Washington|Washington D.C]]., alla cerimonia del suo insediamento alla [[Casa Bianca]].
=== [[Gran Premio d'Australia]] ===
 
''The Color of My Love'' fu pubblicato nel novembre 1993 in Nord America, a dicembre in Giappone, a febbraio 1994 in Europa e a marzo in Australia.
Circuito [[Albert Park]], [[Melbourne]] - [[7 marzo]] [[2004]]
 
In questo album Céline lavorò con uno staff con cui collaborò nei precedenti album anglofoni, composto da David Foster, Walter Afanasieff, Diane Warren e altri.
La prima gara della stagione 2004 passa all'archivio come un dominio assoluto delle due [[Ferrari]]. Dopo il record della pista nelle prove libere e la pole in quelle del sabato, [[Michael Schumacher]] domina il Gran Premio australiano con autorevolezza, guadagnando, insieme al compagno di squadra [[Rubens Barrichello]], giro dopo giro su tutti gli avversari. A cominciare dal combattivo [[Juan Pablo Montoya|Montoya]], che paga cara la sua foga finendo chiuso nel gruppone. Nel frattempo la [[McLaren]] di [[Kimi Raikkonen|Raikkonen]] si ferma per un guasto meccanico al 10.mo giro. La classifica finale vede quindi al 3.o posto il talento della [[Renault]] [[Fernando Alonso]], quindi gli altri:
 
Dopo la conquista della notorietà anche negli USA questo album rappresenta la sua consacrazione a star internazionale e il raggiungimento della fama mondiale.[[File:The Power of Love.JPG|upright=1.3|thumb|left|Céline Dion nel video di "The Power of Love", il singolo di maggior successo ad essere estratto dall'album]]
Questa la classifica conclusiva (ed anche la prima classifica piloti dell'anno):
 
== Contenuti ==
#[[Michael Schumacher]] ([[Ferrari]])
''The Color of My Love'' è stato pubblicato con quattordici canzoni negli Stati Uniti e quindici tracce, tra cui ''[[Just Walk Away]]'', altrove. L'album fu prodotto principalmente da David Foster, Ric Wake, Guy Roche, Walter Afanasieff e Christopher Neil. Diane Warren scrisse quattro canzoni tra cui: ''Next Plane Out'', ''Real Emotion'', ''No Living Without Loving You'' e ''Lovin' Proof''. L'album presenta il duetto con Clive Griffin in ''When I Fall in Love'', (cover di [[Victor Young]]) tratto dalla colonna sonora del film con [[Tom Hanks]] e [[Meg Ryan]] e un'altra cover, ''The Power of Love,'' brano di [[Jennifer Rush]] del 1985. Nell'ottobre 1995, ''The Color of My Love'' fu ripubblicato in Giappone, includendo una nuova canzone, ''To Love You More'', scritta e prodotta da David Foster.
#[[Rubens Barrichello]] ([[Ferrari]])
#[[Fernando Alonso]] ([[Renault]])
#[[Ralf Schumacher]] ([[WilliamsF1|Williams]])
#[[Juan Pablo Montoya]] ([[WilliamsF1|Williams]])
#[[Jenson Button]] ([[BAR]])
#[[Jarno Trulli]] ([[Renault]])
#[[David Coulthard]] ([[McLaren]])
 
== Singoli ==
(vedi [[#Classifiche|classifiche aggiornate]])
Dopo ''When I Fall in Love,'' originariamente apparsa nella colonna sonora di ''[[Insonnia d'amore]]'', ''The Power of Love'' fu pubblicato come primo singolo di ''The Colour of My Love''. La canzone ha avuto molto successo, raggiungendo il primo posto negli Stati Uniti, in Canada e in Australia, e raggiungendo anche il primo posto nelle top-ten di vari paesi europei, tra cui Regno Unito e Francia. Il singolo ha venduto oltre 1,1 milioni di copie negli Stati Uniti ed è stato certificato disco di platino nel 1994.<ref>{{Cita web|url=https://www.billboard.com/articles/chartbeat/497047/ask-billboard-does-lionel-richie-make-billboard-chart-history|titolo=Ask Billboard: Does Lionel Richie Make Billboard Chart History?|autore=admin|sito=Billboard|data=8 aprile 2012|accesso=27 dicembre 2017}}</ref> Il singolo successivo, ''[[Misled (singolo)|Misled]]'', salì in top-ten in Canada e raggiunse anche la prima posizione della classifica [[Hot Dance Club Play|''Hot Dance Club'']] negli Stati Uniti. Un altro successo arrivò con l'uscita di ''[[Think Twice]]'', singolo che scalòle classifiche del Regno Unito, Irlanda, Belgio, Danimarca, Norvegia, Svezia e Paesi Bassi, e raggiunse la top-ten anche in Australia e Svizzera. Vendette oltre 1,3 milioni di copie nel Regno Unito e fu certificato disco di platino nel 1995.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.officialcharts.com/chart-news/daft-punks-get-lucky-becomes-one-of-the-uks-biggest-selling-singles-of-all-time-2315/|titolo=Daft Punk’s Get Lucky becomes one of the UK’s biggest selling singles of all-time!|accesso=27 dicembre 2017}}</ref> Il singolo successivo fu ''[[Only One Road]],'' anch'esso raggiunse la top-ten nel Regno Unito, Scozia, Irlanda, Spagna, Canada e Olanda. Nel 1995, ''[[Next Plane Out]]'' fu pubblicato in Australia e ''[[Just Walk Away]]'' in Spagna. Nell'ottobre dello stesso anno, ''The Color of My Love'' fu ripubblicato in Giappone, con un nuovo inedito, ''[[To Love You More]]'', rilasciato come singolo nello stesso tempo. ''To Love You More'' raggiunse il primo posto nella classifica ''Oricon Singles'' e vendette 1,5 milioni di copie in Giappone, ottenendo la certificazione Million dal [[Recording Industry Association of Japan|RIAJ]].<ref>{{Cita web|url=http://www.riaj.or.jp/data/others/million_list/1995.html|titolo=一般社団法人 日本レコード協会|sito=www.riaj.or.jp|accesso=27 dicembre 2017}}</ref>
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== Promozione ==
=== [[Gran Premio della Malesia]] ===
Céline Dion promosse ''The Colour of My Love'' in Nord America su vari programmi televisivi tra la fine del 1993 e l'inizio del 1994. Inoltre, il suo concerto ''[[The Colour of My Love Concert]]'' fu trasmesso nel dicembre 1993 in Canada e nel febbraio 1994 negli Stati Uniti. La Dion ha anche intrapreso il ''[[The Colour of My Love Tour]]'', tenendo concerti negli Stati Uniti nel febbraio 1994, e in Canada fino al maggio 1994. Dopo il successo di ''Think Twice'' al di fuori del Nord America, iniziò la promozione dell'album nel 1995 in Europa, incluso il Regno Unito. Una delle performance più importanti, dopo aver pubblicato l'album, sono: ''The Power of Love'' ai ''[[Juno Award]]'' del 1994 e agli [[American Music Awards|''American Music Award'']] del 1995, ''Think Twice'' agli ''[[Edison Award]]'' nel 1994 e ai [[World Music Awards|''World Music Award'']] nel 1995, e ''The Colour of My Love'' ai ''Juno Award'' del 1995. Céline eseguì anche tre canzoni a ''[[Top of the Pops]]'' nel Regno Unito: ''The Power of Love'' (1994), ''Think Twice'' (1995) e ''Only One Road'' (1995).
 
== Recensioni da parte della critica ==
Circuito [[Sepang]], [[Kuala Lumpur]] - [[21 marzo]] [[2004]]
Al momento del rilascio, l'album fu recensito negativamente da parte della critica musicale, con un'attenzione positiva sulla voce della Dion. [[Stephen Thomas Erlewine]] di ''[[All Music|AllMusic]]'' diede tre stelle su cinque e scrisse che l'album "segue lo stesso schema dell'omonimo successo di Céline, mentre le canzoni non sono così coerenti questa volta, il disco ha comunque un discreto successo, grazie alla produzione attenta, al cantautorato professionale (evidenziato da ''When I Fall in Love'', ''The Power of Love'' e ''Think Twice'') e dalle performance della centrale elettrica della Dion."<ref>{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/album/the-colour-of-my-love-mw0000106368|titolo=The Colour of My Love - Céline Dion {{!}} Songs, Reviews, Credits {{!}} AllMusic|sito=AllMusic|accesso=27 dicembre 2017}}</ref> Brad Webber del ''[[Chicago Tribune]]'' ha dato all'album due stelle su quattro. Sentiva che gli "standard della scrittura fossero dolcemente stucchevoli" come ''The Power of Love,'' che smentivano il talento della Dion: "voce fortemente risonante e multi-insaporita". Tuttavia Webber elogiò un "brivido esotico" in ''Refuse to Dance'', che "getta un po 'di varietà nel mix".<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://articles.chicagotribune.com/1994-02-17/features/9402170340_1_star-celine-dion-colour|titolo=Celine Dion The Colour of My Love (Epic) (STAR)(STAR...|pubblicazione=tribunedigital-chicagotribune|accesso=27 dicembre 2017}}</ref>
 
== Successo commerciale ==
Le [[Ferrari]] hanno superato egregiamente la prova del caldo. Dopo la pole delle prove cronometrate, [[Michael Schumacher|Schumacher]] ha anche ottenuto la vittoria nel Gran Premio della Malesia, seconda prova di questa lunga stagione, e proprio nel giorno del compleanno del grande [[Ayrton Senna]] (avrebbe compiuto 44 anni). Gli altri brasiliani in gara hanno tutti fatto una prova un po' così: bene [[Felipe Massa|Massa]] che, al ritorno in [[Formula 1]] dopo un anno da collaudatore Ferrari, con la [[Sauber]] ha ottenuto un buon 8.o posto.
In Canada, ''The Colour of My Love'' entrò nella classifica degli album al quinto posto e salì in prima posizione nella quinta settimana.<ref>{{Cita web|url=http://www.collectionscanada.gc.ca/rpm/028020-119.01-e.php?brws_s=1&file_num=nlc008388.2346&type=2&interval=24&PHPSESSID=dvgfubfgblsc92t61d929man50|titolo=Item Display - RPM - Library and Archives Canada|sito=www.collectionscanada.gc.ca|lingua=en|accesso=27 dicembre 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150225150240/http://www.collectionscanada.gc.ca/rpm/028020-119.01-e.php?brws_s=1&file_num=nlc008388.2346&type=2&interval=24&PHPSESSID=dvgfubfgblsc92t61d929man50|dataarchivio=25 febbraio 2015}}</ref> È rimasto alla numero uno per dodici settimane consecutive e trascorrendo in totale ottanta settimane in classifica. Nel dicembre 1994, l'album fu certificato disco di diamante dalla [[CRIA]] per aver venduto un milione di copie.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://musiccanada.com/gold-platinum/?_gp_search=celine%20dion&gp_certification=33|titolo=Gold/Platinum - Music Canada|pubblicazione=Music Canada|accesso=27 dicembre 2017}}</ref> Divenne il secondo album più venduto dell'anno in Canada, dopo ''The Sign'' degli [[Ace of Base]].<ref>{{Cita web|url=http://www.collectionscanada.gc.ca/rpm/028020-119.01-e.php?brws_s=1&file_num=nlc008388.2686&type=1&interval=24&PHPSESSID=mhe12pta2k83e08udtq66ot062|titolo=Item Display - RPM - Library and Archives Canada|sito=www.collectionscanada.gc.ca|lingua=en|accesso=27 dicembre 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160311083738/http://www.collectionscanada.gc.ca/rpm/028020-119.01-e.php?brws_s=1&file_num=nlc008388.2686&type=1&interval=24&PHPSESSID=mhe12pta2k83e08udtq66ot062|dataarchivio=11 marzo 2016}}</ref> Nel novembre 1996, ''[[Billboard]]'' pubblicò le vendite di ''The Color of My Love,'' che raggiunsero il milione e mezzo di copie vendute solo in Canada.<ref>{{Cita libro|nome=Nielsen Business Media|cognome=Inc|titolo=Billboard|url=https://books.google.com/books?id=ygkEAAAAMBAJ&printsec=frontcover&hl=pl&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=dion&f=false|accesso=27 dicembre 2017|data=9 novembre 1996|editore=Nielsen Business Media, Inc.|lingua=en}}</ref> Negli Stati Uniti, l'album debuttò alla numero ottantotto, vendendo 16.000 copie.<ref>{{Cita news|url=https://www.billboard.com/articles/news/5785918/eminem-debuts-at-no-1-on-billboard-200-celine-dion-and-avril-lavigne-in-top|titolo=Eminem Debuts at No. 1 on Billboard 200, Celine Dion and Avril Lavigne in Top Five|pubblicazione=Billboard|accesso=27 dicembre 2017}}</ref> Nel marzo 1994, raggiunse la quarta posizione della ''[[Billboard 200]]'' e trascorse 149 settimane in classifica.<ref>{{Cita web|url=https://www.billboard.com/music/celine-dion|titolo=Celine Dion|sito=Billboard|accesso=27 dicembre 2017}}</ref> L'album vendette 4,6 milioni di copie secondo [[Nielsen SoundScan]] e fu certificato sei volte disco di platino dalla [[Recording Industry Association of America|RIAA]] nel novembre 1999 per la venditan di sei milioni di copie negli Stati Uniti.<ref>{{Cita news|url=https://www.billboard.com/articles/columns/chart-beat/7378347/ask-billboard-celine-dions-career-sales-biggest-hot-100-hits|titolo=Ask Billboard: Celine Dion's Career Sales & Biggest Hot 100 Hits|pubblicazione=Billboard|accesso=27 dicembre 2017}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://music.yahoo.com/blogs/chart-watch/week-ending-oct-13-2013-albums-miley-bangs-150102690.html|titolo=Week Ending Oct. 13, 2013. Albums: Miley Bangs Out A #1|accesso=27 dicembre 2017}}</ref>
 
Nel Regno Unito, debuttò in decima posizione nel marzo 1994<ref>{{Cita web|url=http://www.officialcharts.com/archive-chart/_/3/1994-03-05/|titolo=Official Singles Chart Top 100 {{!}} Official Charts Company|sito=www.officialcharts.com|lingua=en|accesso=27 dicembre 2017}}</ref>. Grazie al successo di ''[[Think Twice]]'', l'album raggiunse la prima posizione nella classifica degli album inglesi nel gennaio 1995 e trascorse sette settimane al vertice.<ref>{{Cita web|url=http://www.officialcharts.com/artist/_/Celine%20Dion/|titolo=Official Charts Company|sito=www.officialcharts.com|lingua=en|accesso=27 dicembre 2017}}</ref> Per cinque settimane consecutive, ''Think Twice'' e l'album ''The Colour of My Love'' si trovarono contemporaneamente in cima alle classifiche del Regno Unito, un record che non veniva replicato dal 1965, periodo d'oro dei [[The Beatles|Beatles]].<ref>{{Cita web|url=http://www.celinedion.com/ca/biography?page=0,2|titolo=404 Page Not Found|autore=Céline Dion Official Website|sito=Céline Dion Official Website|accesso=27 dicembre 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160105030404/http://www.celinedion.com/ca/biography?page=0%2C2|dataarchivio=5 gennaio 2016}}</ref> Nel dicembre 1995, l'album fu certificato cinque volte disco di platino dal [[British Phonographic Industry|BPI]] per la vendita di 1,5 milioni di copie. Divenne anche il terzo album più venduto del 1995 nel Regno Unito, dopo l'album omonimo di Robson & Jerome e quello degli [[Oasis]], ''[[(What's the Story) Morning Glory?]]''.<ref>{{Cita web|url=http://www.charts-surfer.de/musikjahr.php|titolo=Charts-Surfer: Musik Jahrescharts|sito=www.charts-surfer.de|accesso=27 dicembre 2017}}</ref> Nel novembre 2006, la [[Official Charts Company]] pubblicò una lista dei 100 album più venduti di tutti i tempi nel Regno Unito. La Dion occupò la lista con tre album, tra cui ''The Colour of My Love'' al numero settantasette con vendite di 1.816.915 copie vendute (idoneo ad essere certificato sei volte disco di platino). Anche ''The Colour of My Love'' ebbe molto successo in Europa. Salì alla numero uno in Irlanda, Norvegia, Belgio, Fiandre e Danimarca, e raggiunse la top-ten in Francia, Spagna, Svizzera, Svezia, Finlandia, Portogallo e Paesi Bassi. L'album fu certificato multi-platino, platino e oro in vari paesi europei. Nel 1996, l'[[International Federation of the Phonographic Industry|IFPI]] lo certificò quattro volte disco di platino per aver venduto quattro milioni di copie in Europa.
Per contro [[Rubens Barrichello]] ha invece condotto una gara abbastanza anonima: partito bene, ha però ceduto nei primi giri la seconda e poi la terza posizione ai danni di [[Juan Pablo Montoya|Montoya]] e [[Kimi Raikkonen|Raikkonen]] (tradito dal motore subito dopo il terzo pit-stop) a causa delle poche gocce di pioggia che stavano cadendo all'inizio della gara. Gocce che hanno dato un po' fastidio anche a Schumacher che si è visto Montoya recuperare in fretta lo svantaggio preso nei primi giri.
 
In Giappone, l'album raggiunse la posizione numero sessantacinque nel febbraio 1994.<ref name="oricon.co.jp">{{Cita web|url=http://www.oricon.co.jp/prof/artist/98172/ranking/cd_album/|titolo=セリーヌ・ディオンのCDアルバムランキング │オリコン芸能人事典-ORICON STYLE|data=26 ottobre 2014|accesso=27 dicembre 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026050521/http://www.oricon.co.jp/prof/artist/98172/ranking/cd_album/|dataarchivio=26 ottobre 2014}}</ref> Fu certificato disco d'oro per aver venduto 200 mila copie.<ref>{{Cita web|url=http://www.riaj.or.jp/issue/record/1995/199503.pdf|titolo=Wayback Machine|data=9 agosto 2014|accesso=27 dicembre 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140809061451/http://www.riaj.or.jp/issue/record/1995/199503.pdf|dataarchivio=9 agosto 2014}}</ref> Grazie al successo di ''To Love You More'', l'album fu ripubblicato con questa canzone nell'ottobre del 1995 e raggiunse la settima posizione nella classifica degli ''Oricon Album'' nel novembre 1995.<ref name="oricon.co.jp"/> Questa riedizione vendette 650 mila copie nello stesso anno. Mentre l'album risaliva la ''Oricon Albums Chart'' nel 1995 e nel 1996, la ristampa di ''The Color of My Love'' vendette 813.450 copie<ref>{{Cita web|url=http://www.geocities.jp/object_ori/1995a.html|titolo=オリコン アルバム 1995年TOP100|sito=www.geocities.jp|accesso=27 dicembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.geocities.jp/object_ori/1996a.html|titolo=オリコン アルバム 1996年TOP100|sito=www.geocities.jp|accesso=27 dicembre 2017}}</ref> e nel gennaio 1996, fu certificato tre volte disco di platino dalla RIAJ e più tardi, nello stesso anno, divenne il primo album della Dion a vendere più di un milione di copie in Giappone, compresi i numeri della versione originale e della ristampa. In Australia, l'album debuttò in nona posizione nel marzo 1994.<ref name="australian-charts.com">{{Cita web|url=http://www.australian-charts.com/showitem.asp?interpret=C%25E9line+Dion&titel=The+Colour+of+My+Love&cat=a|titolo=australian-charts.com - Australian charts portal|autore=Steffen Hung|sito=www.australian-charts.com|accesso=27 dicembre 2017}}</ref> Ancora una volta, grazie al successo di ''Think Twice'', l'album superò [[Australian Recording Industry Association|l'ARIA]] ''Chart'' a metà del 1995 per otto settimane, raggiungendo la numero uno.<ref name="australian-charts.com"/> ''The Color of My Love'' divenne anche il secondo album più venduto del 1995 in Australia, dopo [[Don't Ask|''Do not Ask'']] di [[Tina Arena]].<ref>{{Cita web|url=http://aria.com.au/pages/aria-charts-end-of-year-charts-top-50albums-1995.htm|titolo=ARIA Charts - End of Year Charts - Top 50 Albums 1995|sito=aria.com.au|lingua=en|accesso=27 dicembre 2017}}</ref> Nel marzo 1996, ''The Color of My Love'' fu certificato otto volte disco di platino dall'ARIA per le vendite di 560 mila copie. ''The Color of My Love'' è diventato uno degli album più venduti della Dion, con vendite di venti milioni di copie in tutto il mondo.<ref>{{Cita web|url=http://canadianmusichalloffame.ca/this-week-in-history-december-12-to-18/|titolo=This Week in History: December 12 to 18 – Canadian Music Hall Of Fame|sito=canadianmusichalloffame.ca|accesso=27 dicembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140929172529/http://canadianmusichalloffame.ca/this-week-in-history-december-12-to-18/|dataarchivio=29 settembre 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.chartsinfrance.net/Celine-Dion/news-70887.html|titolo=Série de l'été : la carrière de Céline Dion|sito=www.chartsinfrance.net|accesso=27 dicembre 2017}}</ref>
Rubens, comunque, nel corso della gara, dopo essere stato sopravvanzato anche da [[Jenson Button|Button]] e [[Jarno Trulli|Trulli]], che hanno animato le prime fasi della gara con uno splendido duello, tenuto vivo fino al 2.o cambio gomme, ha sfruttato la scelta di gomme più dura per portarsi, alla fine, al 4.o posto, anche grazie al problema avuto da Raikkonen con la sua [[McLaren]].
 
== Riconoscimenti ==
La gara, comunque, ha offerto una serie di emozioni, soprattutto graze a Montoya che, quando i suoi pneumatici glielo permettevano, riusciva ad avvicinarsi al campione del mondo, salvo poi dover di nuovo cedere strada al [[Michael Schumacher|tedesco]]: una dimostrazione che le [[Bridgestone]] e le Ferrari non temono più il caldo e fanno dell'affidabilità un pacchetto vincente che potrebbe fare la differenza molto più delle prestazioni.
''The Colour of My Love'' ha vinto due ''[[Juno Award]]'' del 1995 come Album dell'Anno e Album più venduto dell'Anno (Straniero o Nazionale).<ref name="junoawards.ca">{{Cita web|url=http://junoawards.ca/awards/artist-summary/?artist_name=celine+dion&submit=Search|titolo=Artist Summary {{!}} The JUNO Awards|data=8 gennaio 2014|accesso=27 dicembre 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140108144327/http://junoawards.ca/awards/artist-summary/?artist_name=celine+dion&submit=Search|dataarchivio=8 gennaio 2014}}</ref> Ha inoltre vinto, nel 1996, l'<nowiki/>''[[IRMA Award]]'' come Miglior Album internazionale di un Artista Femminile e fu nominato per l'<nowiki/>''[[Edison Award]]'', nel 1995, nella categoria Miglior Album.<ref name="celinedion.com">{{Cita web|url=http://www.celinedion.com/ca/awards|titolo=Awards {{!}} The Official Celine Dion Site|data=9 gennaio 2014|accesso=27 dicembre 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140109154008/http://www.celinedion.com/ca/awards|dataarchivio=9 gennaio 2014}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.dekrantvantoen.nl/vw/article.do?id=NVHN-19950811-AE0002008&vw=org&lm=edison,DVHN,AMB,BCH,BNH,BRU,DAM,DRC,EMS,FEA,FKC,FRC,FRI,GBS,GZB,HAH,HEC,HOH,HSK,HWB,JCH,KHN,KLA,KSK,KVF,KVH,MCK,MDW,MFH,MOH,NDC,NOF,NOK,NOL,NPD,NVHN,NVP,PEK,ROJ,SBO,SNB,SSN,SSP,TAC,VEE,WEZ,WKL,WKW,ZFH,ZOH,LC|titolo=Platenbranche lanceert Edison-Publieksprijs - NDC mediagroep - De Krant van Toen|sito=www.dekrantvantoen.nl|accesso=27 dicembre 2017}}</ref> Le canzoni di ''The Color of My Love'' hanno anche ricevuto varie nomination e premi in tutto il mondo.<ref name="celinedion.com"/> ''Think Twice'' vinse l'[[Ivor Novello Awards|''Ivor Novello Award'']] come Migliore Canzone musicale e lirica, mente ''To Love You More'' vinse il ''[[Japan Gold Disc Award]]'' nella categoria International Single Grand Prix.<ref>{{Cita web|url=http://www.golddisc.jp/award/10/index.html|titolo=第10回日本ゴールドディスク大賞 / Gold Disc Hall of Fame 10th|THE GOLD DISC|sito=www.golddisc.jp|lingua=ja|accesso=27 dicembre 2017}}</ref> ''[[When I Fall in Love]]'' ha vinto il ''[[Grammy Award]]'' per il Miglior Arrangiamento strumentale accompagnato da voci ed è stato nominato anche nella categoria Migliore Performance Pop da parte di un Duo o Gruppo.<ref>{{Cita web|url=http://www.rockonthenet.com/archive/1994/grammys.htm|titolo=Rock On The Net: 36th Annual Grammy Awards - 1994|sito=www.rockonthenet.com|accesso=27 dicembre 2017}}</ref> Ha anche vinto due ''[[ASCAP Pop Award]]'' nella categoria Canzone più eseguita ed è stata nominata per l'''[[MTV Movie Award]]'' come Miglior Canzone di un film.<ref>{{Cita libro|nome=Nielsen Business Media|cognome=Inc|titolo=Billboard|url=https://books.google.com/books?id=TAgEAAAAMBAJ&printsec=frontcover&hl=pl&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=ascap&f=false|accesso=27 dicembre 2017|data=21 maggio 1994|editore=Nielsen Business Media, Inc.|lingua=en}}</ref><ref name="books.google.com">{{Cita libro|nome=Nielsen Business Media|cognome=Inc|titolo=Billboard|url=https://books.google.com/books?id=1AsEAAAAMBAJ&printsec=frontcover&hl=pl&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=snippet&q=ascap&f=false|accesso=27 dicembre 2017|data=27 maggio 1995|editore=Nielsen Business Media, Inc.|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.mtv.com/ontv/movieawards/1994/|titolo=Movie Awards 1994 - MTV Movie Awards - MTV|sito=MTV|accesso=27 dicembre 2017}}</ref>
 
''The Power of Love'' fu nominata ai ''Grammy Award'' come Migliore Performance Vocale Femminile, agli [[American Music Awards|''American Music Award'']] per Miglior Singolo Pop/Rock, ai ''Juno Award'' per Singolo dell'Anno e ai ''[[Billboard Music Award]]'' nelle categorie Hot 100 Single of the Year e Singolo Adult Contemporary dell'Anno.<ref name="junoawards.ca"/><ref>{{Cita web|url=http://www.rockonthenet.com/archive/1995/grammys.htm|titolo=Rock On The Net: 37th Annual Grammy Awards - 1995|sito=www.rockonthenet.com|accesso=27 dicembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.rockonthenet.com/archive/1995/amas.htm|titolo=Rock On The Net: 22nd American Music Awards (presented in 1995)|sito=www.rockonthenet.com|accesso=27 dicembre 2017}}</ref><ref name="ReferenceA">{{Cita libro|nome=Nielsen Business Media|cognome=Inc|titolo=Billboard|url=https://books.google.com/books?id=ZAgEAAAAMBAJ&printsec=frontcover&hl=pl&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=dion&f=false|accesso=27 dicembre 2017|data=24 dicembre 1994|editore=Nielsen Business Media, Inc.|lingua=en}}</ref> ''The Power of Love'' vinse l'''ASCAP Pop Award'' come Miglior canzone più eseguita e ''[[Misled (Céline Dion)|Misled]]'' vinse il ''[[BMI Pop Award]]'' nella stessa categoria.<ref name="books.google.com"/><ref>{{Cita libro|nome=Nielsen Business Media|cognome=Inc|titolo=Billboard|url=https://books.google.com/books?id=1AsEAAAAMBAJ&printsec=frontcover&hl=pl&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=bmi&f=false|accesso=27 dicembre 2017|data=27 maggio 1995|editore=Nielsen Business Media, Inc.|lingua=en}}</ref> Grazie a ''The Colour of My Love'' e ai suoi singoli, la Dion ha anche vinto due ''[[World Music Awards|World Music Award]]'' come Miglior Artista canadese dell'Anno e come Miglior Artista canadese più venduta dell'Anno, un ''Juno Award'' come Miglior Cantante Femminile dell'Anno e due ''[[Félix Award]]'' come Artista dell'Anno che ha ottenuto il massimo successo al di fuori del Québec e Artista dell'Anno che ha ottenuto il massimo successo in una lingua diversa dal francese.<ref name="junoawards.ca"/><ref name="celinedion.com"/><ref>{{Cita web|url=http://www.adisq.com/even-gala/archives/gala1994.html|titolo=ADISQ|data=3 novembre 2013|accesso=27 dicembre 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131103173435/http://www.adisq.com/even-gala/archives/gala1994.html|dataarchivio=3 novembre 2013}}</ref> Céline è stata anche nominata per il suo primo ''[[BRIT Award]]'' nella categoria Miglior Artista femminile internazionale, e ha ricevuto altre nomination per altri ''Billboard Music Award'' e ''Juno Award''.<ref name="junoawards.ca"/><ref name="ReferenceA"/><ref>{{Cita pubblicazione|data=26 dicembre 2017|titolo=Brit Awards|rivista=Wikipedia|lingua=en|accesso=27 dicembre 2017|url=https://en.wikipedia.org/w/index.php?title=Brit_Awards&oldid=817082414}}</ref> Il ''[[Colour of My Love Concert]]'' fu nominato ai ''[[Gemini Award]]'' nel 1995, come Miglior Performance in un programma di Varietà o Serie.
Infatti anche la [[WilliamsF1|Williams]] ha avuto problemi di motore sulla vettura di [[Ralf Schumacher|Ralf]], costretto al ritiro. Stessa cosa anche per le [[BAR]] sulla vettura di [[Takuma Sato|Sato]], mentre il suo compagno di scuderia ha concluso con il suo primo podio in carriera: un ottimo risultato per una scuderia che promette di migliorare nel corso della stagione.
 
==Tracce==
Nonostante l'affidabilità dimostrata, una mezza delusione sono risultate le [[Renault]], che oltre a dare spettacolo nella prima parte di gara poco di più hanno fatto: da apprezzare, comunque, il gran recupero di [[Fernando Alonso|Alonso]] che, partito dall'ultimo posto, ha concluso 7.o, anche grazie alla poca benzina con cui partiva.
 
=== ''The Colour of My Love'' ===
Il Gran Premio, alla fine, ha dato alcuni responsi importanti: ancora da cercare l'affidabilità completa per Williams, McLaren e BAR, con quest'ultima che dimostra di avere un buon motore, molto probabilmente migliore del [[Mercedes]], mentre ancora molto da imparare per la [[Renault]], che forse ha vissuto una giornata storta, ma che dovrà lottare soprattutto con le ultime due scuderie citate per cercare di ottenere il terzo posto nella classifica costruttori.
{{Tracce
| Titolo1 = [[The Power of Love (Jennifer Rush)|The Power of Love]]
| Autore testo e musica1 = [[Gunther Mende]], [[Candy DeRouge]], [[Jennifer Rush Mary]], [[Susan Applegate]], [[David Foster]]
| Durata1 = 5:42
| Titolo2 = [[Misled]]
| Autore testo e musica2 = [[Peter Zizzo]], Jimmy Bralower
| Durata2 = 3:30
| Titolo3 = [[Think Twice]]
| Autore testo e musica3 = [[Andy Hill]], [[Peter Sinfield]]
| Durata3 = 4:47
| Titolo4 = [[Only One Road]]
| Autore testo e musica4 = Zizzo
| Durata4 = 4:48
| Titolo5 = Everybody's Talkin' My Baby Down
| Autore testo e musica5 = Arnie Roman, [[Russ DeSalvo]]
| Durata5 = 4:01
| Titolo6 = [[Next Plane Out]]
| Autore testo e musica6 = [[Diane Warren]]
| Durata6 = 4:57
| Titolo7 = Real Emotion
| Autore testo e musica7 = Warren
| Durata7 = 4:25
| Titolo8 = [[When I Fall in Love]]
| Featuring8 = [[Clive Griffin]]
| Autore testo e musica8 = [[Edward Heyman]], [[Victor Young]]
| Durata8 = 4:20
| Titolo9 = Love Doesn't Ask Why
| Autore testo e musica9 = [[Barry Mann]], [[Cynthia Weil]], Phil Galdston
| Durata9 = 4:08
| Titolo10 = Refuse to Dance
| Autore testo e musica10 = [[Charlie Dore]], Danny Schogger
| Durata10 = 4:21
| Titolo11 = I Remember L.A.
| Autore testo e musica11 = Tony Colton, Richard Wold
| Durata11 = 4:12
| Titolo12 = No Living Without Loving You
| Autore testo e musica12 = Warren
| Durata12 = 4:22
| Titolo13 = Lovin' Proof
| Autore testo e musica13 = Warren
| Durata13 = 4:11
| Titolo14 = [[Just Walk Away]]
| Note14 = Non-US track
| Autore testo e musica14 = Marti Sharron, [[Albert Hammond]]
| Durata14 = 4:58
| Titolo15 = The Colour of My Love
| Autore testo e musica15 = Foster, [[Arthur Janov]]
| Durata15 = 3:27
}}
 
=== ''The Colour of My Love'' (Japanese re-release bonus track) ===
Ordine d'arrivo finale:
{{Tracce
 
| Titolo16 = [[To Love You More]]
# [[Michael Schumacher]] ([[Ferrari]])
| Autore testo e musica16 = Foster, Junior Miles
# [[Juan Pablo Montoya]] ([[WilliamsF1|Williams]])
| Durata16 = 5:28
# [[Jenson Button]] ([[BAR]])
}}
# [[Rubens Barrichello]] ([[Ferrari]])
# [[Jarno Trulli]] ([[Renault]])
# [[David Coulthard]] ([[McLaren]])
# [[Fernando Alonso]] ([[Renault]])
# [[Felipe Massa]] ([[Sauber]])
 
(vedi [[#Classifiche|classifiche aggiornate]])
 
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=== [[Gran Premio del Bahrein]] ===
 
Circuito ''Shakir'' ([[Manama]], [[Barhein]]), [[4 aprile]] [[2004]]
 
Il terzo Gran Premio del [[2004]] conferma lo strapotere [[Ferrari]], almeno nel principio di stagione, con due macchine ai primi posti dopo una gara condotta sempre in testa. Completa il podio, per la seconda gara di seguito, il britannico [[Jenson Button|Button]], su una sempre più sorprendente [[BAR]] (5.o il suo compagnio di scuderia [[Takuma Sato|Sato]]). Tre soli i ritirati, tutti per guasti al motore: i piloti di una [[McLaren]] in piena crisi [[Kimi Raikkonen]] (al 7.mo giro e con un motore fresco) e [[David Coultard]] (al 50.mo), e infine [[Zsolt Baumgartner]] su [[Minardi]] (43.mo giro).
 
La gara, svolta su un circuito inedito per tutti, è stata appassionante nelle retrovie, soprattutto grazie alle caratteristiche del tracciato e agli errori dei piloti, che hanno favorito i sorpassi e i recuperi di quelli più veloci che partivano dietro (come [[Fernando Alonso|Alonso]], prima bloccato da un buon [[Mark Webber|Webber]], quindi tenuto a bada da un discreto Sato) o che si sono trovati attardati per errori e problemi vari (come [[Ralf Schumacher]] e lo stesso Sato, arrivati a toccarsi in un tentativo di sorpasso da parte del [[Germania|tedesco]] ai danni del [[Giappone|giapponese]]).
 
Nella classifica costruttori, intanto, la [[Renault]] ha rimpiazzato al secondo posto la [[WilliamsF1|Williams]], vittima di una rottura al cambio sulla vettura di [[Juan Pablo Montoya|Montoya]], che ha animato un po' un finale scontato, con le posizioni congelate e le distanze consolidate. Il [[Colombia|colombiano]], comunque, aveva fatto ben poco per impensierire le rosse in fuga e il terzo posto gli è, alla fine, sfuggito solo per una carente affidabilità della Williams nei confronti delle scuderie emergenti.
 
Ordine d'arrivo finale:
 
# [[Michael Schumacher]] ([[Ferrari]])
# [[Rubens Barrichello]] ([[Ferrari]])
# [[Jenson Button]] ([[BAR]])
# [[Jarno Trulli]] ([[Renault]])
# [[Takuma Sato]] ([[BAR]])
# [[Fernando Alonso]] ([[Renault]])
# [[Ralf Schumacher]] ([[WilliamsF1|Williams]])
# [[Mark Webber]] ([[Jaguar]])
 
(vedi [[#Classifiche|classifiche aggiornate]])
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=== [[Gran Premio di San Marino]] ===
 
Circuito [[Enzo Ferrari|Enzo]] e [[Dino Ferrari]] - [[Imola]] ([[Bologna]], [[Italia]]) - [[25 aprile]] [[2004]]
 
E [[quattro]]. Quasi [[dieci]] anni dopo il mortale incidente all'indimenticato [[Ayrton Senna]], [[Michael Schumacher]] torna a Imola e, alla guida della sua [[Ferrari]], mette a segno un poker di vittorie con il quarto successo consecutivo su quattro gran premi finora disputati. Con il rischio - lamentano in molti - che il campionato mondiale di [[Formula 1]] possa dirsi già concluso - sebbene si sia ancora alle prime gare - a causa dello strapotere della casa di [[Maranello]].
 
Le prove si erano concluse con la ''pole position'' di uno strepitoso [[Jenson Button]] e di un'ottima [[BAR Honda]]; il [[Gran Bretagna|britannico]], poi, partito benissimo, aveva preso alcuni [[secondo|secondi]] di vantaggio sfruttando il difficile inizio di Schumacher. Le emozioni, infatti, si sono concentrate proprio nei primissimi metri del Gran Premio, quando [[Juan Pablo Montoya|Montoya]] porta un attacco deciso al campione del mondo, che però riesce a difendersi bene e a recuperare, giro dopo giro, il ritardo accumulato da Button. Il sorpasso, inevitabile, avviene ai ''box'', quando il ferrarista resta in pista alcuni giri in più rispetto agli altri, realizzando anche il nuovo record sul giro in gara (quello in prova è di Button). Il resto della gara è monotono, tranne per il finale quando [[Fernando Alonso|Alonso]], sfruttando una vettura più leggera e degli pneumatici freschi, prima supera [[Ralf Schumacher]], quindi si avvicina pericolosamente a [[Juan Pablo Montoya|Montoya]].
 
Alla fine buone notizie un po' per tutti: alla [[WilliamsF1|Williams]], per la ritrovata affidabilità dopo i problemi del GP precedente, a [[Kimi Raikkonen|Raikkonen]] per la tenuta del motore [[Mercedes]] sulla sua [[McLaren]], alla [[Renault]] per la grinta di Alonso e di [[Jarno Trulli|Trulli]], quest'ultimo in grado di tenere dietro [[Rubens Barrichello|Barrichello]] nonostante noie al motore. Va bene anche alla Ferrari e a Schumacher per le due consolidate ''leadership'' nelle due classifiche iridate.
 
Ordine d'arrivo finale:
 
# [[Michael Schumacher]] - [[Ferrari]]
# [[Jenson Button]] - [[BAR Honda]]
# [[Juan Pablo Montoya]] - [[Williams BMW]]
# [[Fernando Alonso]] - [[Renault]]
# [[Jarno Trulli]] - [[Renault]]
# [[Rubens Barrichello]] - [[Ferrari]]
# [[Ralf Schumacher]] - [[Williams BMW]]
 
(vedi [[#Classifiche|classifiche aggiornate]])
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=== [[Gran Premio di Spagna]] ===
 
Circuito di Catalogna - [[9 maggio]]
 
&Egrave; uno ''[[Michael Schumacher|Schumi]]'' che non sembra disposto a fermarsi ma, piuttosto, pronto a calare una propria personalissima ''scala reale'' fatta di cinque-vittorie-cinque consecutive. Con la vittoria in (relativa) scioltezza sul circuito barcellonese, messo alla corda alla partenza dal solo, coraggiosissimo [[Jarno Trulli|Trulli]], il pilota tedesco della [[Ferrari]] si conferma più che mai l'attuale numero uno assoluto dell'[[automobilismo]] di [[Formula 1]]. La forza della casa di [[Maranello]] è confermata dal secondo posto di [[Rubens Barrichello]], mentre a completare il trionfo italiano sale sul podio anche [[Jarno Trulli]].
 
Ordine d'arrivo finale:
 
# [[Michael Schumacher]] - [[Ferrari]]
# [[Rubens Barrichello]] - [[Ferrari]]
# [[Jarno Trulli]] - [[Renault]]
# [[Fernando Alonso]] - [[Renault]]
# [[Takuma Sato]] - [[Bar Honda]]
# [[Ralf Schumacher]] - [[Williams BMW]]
# [[Giancarlo Fisichella]] - [[Sauber Petronas]]
# [[Jenson Button]] - [[Bar Honda]]
 
(vedi [[#Classifiche|classifiche aggiornate]])
 
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=== [[Gran Premio di Monaco]] ===
 
Circuito cittadino del [[Principato di Monaco]]/[[Montecarlo]] - [[23 maggio]]
 
Ancora una grande partenza di [[Jarno Trulli]] caratterizza l'inizio del Gran Premio di Monaco del [[2004]]. Con lui anche [[Fernando Alonso|Alonso]] compie uno splendido avvio, ottenendo subito il [[due|secondo]] posto. I problemi, però, sono sempre all'ordine del giorno. Prima [[Olivier Panis|Panis]] non riesce a partire, costringendo a rinnovare per la seconda volta le procedure di partenza, quindi la rottura della [[BAR Honda]] di [[Takuma Sato]] causa la tremenda collisione tra [[Giancarlo Fisichella|Fisichella]] e [[David Coulthard|Coulthard]] che porta al primo ingresso di giornata della ''[[safety car]]''. Il secondo ingresso, infatti, è causato da un altro pauroso incidente, questa volta causato da un azzardato doppiaggio di Alonso ai danni di [[Ralf Schumacher]] e causa indiretta dell'uscita del fratello [[Michael Schumacher|Michael]], tamponato anche lui all'uscita dal tunnel da [[Juan Pablo Montoya|Montoya]] mentre si procedeva dietro la macchina dei commissari di pista.
 
Chi è riuscito ad evitare tutti questi inconvenienti, alla fine, è riuscito a giungere al traguardo, e tra questi il vittorioso Trulli, che riporta un anno dopo un [[italia]]no sul podio più alto di un Gran Premio, oltre al [[Gran Bretagna|britannico]] [[Jenson Button]], che nel finale ha provato a mettere pressione all'[[Abruzzo|abruzzese]]. [[tre|Terzo]] un anonimo [[Rubens Barrichello|Barrichello]], che, comunque, aveva problemi di guidabilità sulla sua [[Ferrari]]. Quindi gli altri superstiti, tutti doppiati.
 
Ordine d'arrivo finale:
# [[Jarno Trulli]] - [[Renault]]
# [[Jenson Button]] - [[BAR Honda]]
# [[Rubens Barrichello]] - [[Ferrari]]
# [[Juan Pablo Montoya]] - [[WilliamsF1]]
# [[Felipe Massa]] - [[Sauber Petronas]]
# [[Cristiano Da Matta]] - [[Toyota]]
# [[Nick Heidfeld]] - [[Jordan Ford]]
# [[Olivier Panis]] - [[Toyota]]
 
(vedi [[#Classifiche|classifiche aggiornate]])
 
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=== [[Gran Premio d'Europa]] ===
 
Circuito di [[Nurburgring]], [[Germania]] - [[30 maggio]].
 
Il re è tornato sul podio più alto. Nella settima gara del mondiale, [[Michael Schumacher]] è tornato alla vittoria, seguito dal fido [[Rubens Barrichello]], completando una doppietta [[Ferrari]] dedicata al recentemente scomparso [[Umberto Agnelli]]. Nessuna festa, infatti, sul podio, con il solo [[Jenson Button]] [[tre|terzo]] al traguardo a stappare la bottiglia di ''[[champagne]]''.
 
La gara vede partire subito davanti a tutti il ferrarista campione del mondo, attaccato subito da [[Jarno Trulli|Trulli]] e [[Takuma Sato|Sato]] (che si è poi ritirato per la rottura del motore [[Honda]]), che però non parte con perfettamente e costringe l'[[Abruzzo|abruzzese]] a cedere alcune posizioni. L'azzardata manovra del pilota [[Giappone|nipponico]] consente a [[Kimi Raikkonen]] e [[Fernando Alonso]] di balzare ai due posti immediatamente successivi dietro la lepre Schumacher, che grazie anche alla grande partenza del [[Finlandia|finlandese]] che ''fà da tappo'' al resto del gruppo, riesce a guadagnare quasi due [[secondo|secondi]] al giro.
 
Dopo i primi cambi, il [[Germania|tedesco]] è di nuovo in testa e vi resterà fino alla fine, nonostante la buona prova di Barrichello, partito più pesante, come anche [[David Coulthard|Coulthard]], che ha poi rotto il motore al pari del compagno di squadra Raikkonen, e di [[Giancarlo Fisichella]], [[sei|sesto]] alla fine con la [[Sauber]].
 
Ordine d'arrivo finale:
#[[Michael Schumacher]] ([[Ferrari]])
#[[Rubens Barrichello]] ([[Ferrari]])
#[[Jenson Button]] ([[BAR Honda]])
#[[Jarno Trulli]] ([[Renault]])
#[[Fernando Alonso]] ([[Renault]])
#[[Giancarlo Fisichella]] ([[Sauber]])
#[[Mark Webber]] ([[Jaguar]])
#[[Juan Pablo Montoya]] ([[WilliamsF1|Williams]])
 
(vedi [[#Classifiche|classifiche aggiornate]])
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=== [[Gran Premio del Canada]] ===
 
Circuito di [[Montreal]] ([[Canada]]) - [[13 giugno]]
 
Gara molto tattica con grande attesa per le soste di rifornimento, ma che comunque ha riservato sorprese ed emozioni. Subito al via [[Jarno Trulli]] viene fermato nel suo attacco ai piloti in prima fila dalla rottura della trasmissione, che sarà anche la causa del ritiro, al [[quarantaquattro|44]].mo giro, del compagno [[Fernando Alonso|Alonso]]: doppio ritiro per la [[Renault]] come non era mai accaduto fin'ora in questa stagione. Alla prima curva, poi, [[Christian Klien|Klien]] tocca [[David Coulthard|Coulthard]] e il compagno [[Mark Webber|Webber]]: gara finita per l'[[australia]]no.
 
Nel frattempo provano ad andare via, con scarso successo, [[Ralf Schumacher]] e [[Jenson Button]], ma i più carichi Alonso e [[Michael Schumacher|Michael]] tengono bene il ritmo. Quest'ultimo, spesso, riesce a farsi vedere anche dietro agli specchietti di [[Juan Pablo Montoya|Montoya]], senza però riuscire ad attaccarlo. La manovra di sorpasso, unica nella gara, riesce al compagno del [[ferrari]]sta, [[Rubens Barrichello|Barrichello]], che sorpassa, dopo una decina di giri di studio, la prima guida [[McLaren]], [[Kimi Raikkonen]].
 
Il resto della gara è un'attesa dei ''pit stop'', con i due della Ferrari che, grazie ad una tattica da due soste, riescono a recuperare terreno. Purtroppo la lotta per la vittoria tra Barrichello e Schumi non solo impedisce al [[Brasile|brasiliano]] di vincere, ma anche di trovarsi [[tre|terzo]] al traguardo, anche se parte di questo risultato è da ascrivere alle difficoltà in frenata che ha trovato il pilota di [[San Paolo (città)|San Paolo]].
 
Le ultime emozioni, infine, le regalano la rottura del motore sulla [[BAR]] di [[Takuma Sato|Sato]], un terribile incidente accorso al giovane [[Felipe Massa]], per fortuna senza conseguenze e i timidi tentativi di sorpasso di Montoya ai danni di Button.
 
L'ordine d'arrivo finale, però, viene scritto dai giudici di gara, che trovano le [[WilliamsF1|Williams]] e le [[Toyota]] irregolari nelle prese d'aria dei freni ([http://www.formula1news.it/news/news043.htm Dettagli squalifica]):
#[[Michael Schumacher]] ([[Ferrari]])
#[[Rubens Barrichello]] ([[Ferrari]])
#[[Jenson Button]] ([[BAR Honda]])
#[[Giancarlo Fisichella]] ([[Sauber]])
#[[Kimi Raikkonen Kimi]] ([[McLaren]])
#[[David Coulthard]] ([[McLaren]])
#[[Timo Glock]] ([[Jordan]])
#[[Nik Heidfeld]] ([[Jordan]])
 
(vedi [[#Classifiche|classifiche aggiornate]])
 
==== Link ====
*[http://www.grandprix.ca/ Sito ufficiale]
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=== [[Gran Premio degli Stati Uniti]] ===
 
Circuito di [[Indianapolis]] ([[USA]]) - [[20 giugno]]
 
Grande paura al [[dieci|10]].mo giro per un tremendo incidente accorso a [[Ralf Schumacher]], il pilota della [[WilliamsF1|Williams]], che resta incastrato tra le lamiere della sua vettura, dopo che questa ha sbattuto contro i muri di protezione all'inizio del curvone finale, quando uno dei suoi pneumatici ha forato. L'apprensione è durata un paio di giri, giusto il tempo di vedere Ralf in grado di muoversi e agitare le braccia.
 
La gara, comunque, selettiva come poche, è iniziata sin da subito con un problema sulla monoposto di [[Juan Pablo Montoya|Montoya]]: a causa delle non abbastanza rapide operazioni di sgombero da parte del ''team'', il pilota [[colombia]]no si è visto esposta la [[Glossario Formula1|bandiera nera]] ad appena [[quindici|15]] giri dalla conclusione.
 
Subito dopo il via, poi, mentre [[Michael Schumacher]] proteggeva il compagno [[Rubens Barrichello|Barrichello]] partito in ''pole position'' dagli attacchi di [[Takuma Sato|Sato]], nelle retrovie un incredibile incidente costringeva all'ingresso la ''safety-car'', alla cui uscita avviene il sorpasso chiave di tutto il gran premio: Schumacher, dietro il [[Brasile|brasiliano]], ne prende la scia e conquista la prima posizione. Le [[due]] [[Ferrari]], a quel punto, iniziano a prendere il via, per poi ritrovare il loro vantaggio annullato a causa dell'urto di Ralf (preceduto dallo scoppio di uno pneumatico sulla [[Renault]] di [[Fernando Alonso|Alonso]]).
 
A quel punto, mentre Barrichello, sfruttava il maggior carico di benzina fatto sulla sua vettura per recuperare posizioni arrivando al primo posto, nelle retrovie uno scatenato Sato iniziava a dare spettacolo, offrendo ripetuti sorpassi ai danni dei piloti che lo precedevano: tra le sue illustri vittime [[Olivier Panis]] e [[Jarno Trulli]], fino a quel momento [[tre|terzo]] in classifica. Alcuni giri prima, infine, Rubens, in uscita dai ''box'', si ritrova subito dietro al suo capitano, ma lo attacca nel tratto lento, offrendo per un paio di giri uno splendido spettacolo rosso ai tifosi giunti al prestigioso circuito di Indianapolis.
 
Alla fine gli incidenti hanno ridotto a sole [[otto]] vetture quelle giunte al traguardo e a [[nove]] quelle comunque classificate (il nostro [[Giancarlo Fisichella|Fisichella]], sempre per un problema alle gomme, è stato costretto al ritiro a otto giri dal termine).
 
Questo l'ordine d'arrivo finale:
# [[Michael Schumacher]] ([[Ferrari]])
# [[Rubens Barrichello]] (Ferrari)
# [[Takuma Sato]] ([[BAR Honda]])
# [[Jarno Trulli]] ([[Renault]])
# [[Olivier Panis]] ([[Toyota]])
# [[Kimi Raikkonen]] ([[McLaren Mercedes]])
# [[David Coulthard]] (McLaren Mercedes)
# [[Zsolt Baumgartner]] ([[Minardi]])
 
(vedi [[#Classifiche|classifiche aggiornate]])
 
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=== [[Gran Premio di Francia]] ===
 
Circuito di [[Magny Cours]] - [[4 luglio]]
 
L'impresa di [[Michael Schumacher]] e della [[Ferrari]] rimanda a quanto il pilota e la scuderia fecero nel [[1998]] sul circuito di [[Budapest]] per il [[Gran Premio d'Ungheria]] di quell'anno: furono, infatti, i primi a vincere una gara fermandosi per [[tre]] volte ai ''box''. Questa volta, sul circuito [[Francia|francese]], anche grazie al breve tempo che si perde nella corsia ''box'', il [[Germania|tedesco]] e la Ferrari sono stati i primi a vincere una gara fermandosi per ben [[quattro]] volte al ''pit stop'', ovvero una volta in più degli avversari, ottenendo alla fine comunque la vittoria con un vantaggio abbastanza consistente sugli avversari.
 
L'avversario più importante, comunque, è stato lo [[Spagna|spagnolo]] della [[Renault]], [[Fernando Alonso]], unico tra tutti a riuscire a tenere il ritmo di gara del campione del mondo, almeno fino a quando la sua vettura non è stata costretta, per scelta tecnica, ad imbarcare una grande quantità di benzina.
 
Nel frattempo, nelle retrovie, faceva una gran gara [[Rubens Barrichello]] che, partito da centro classifica per problemi durante le prove libere, è stato l'unico ad effettuare sorpassi in pista: con gli ultimi due, ai danni di [[Jenson Button|Button]] e [[Jarno Trulli|Trulli]] (quest'ultimo addirittura all'ultima curva) il [[Brasile|brasiliano]] è riuscito a conquistare il terzo posto finale.
 
Da notare il naufragio [[Williams]], che sostituiva [[Ralf Schumacher]] con il collaudatore [[Marc Gené]], e i primi segnali di ripresa della [[McLaren]], che finalmente vede entrambe le sue vetture al traguardo senza problemi.
 
Ordine d'arrivo finale:
 
# [[Michael Schumacher]] ([[Ferrari]])
# [[Fernando Alonso]] ([[Renault]])
# [[Rubens Barrichello]] (Ferrari)
# [[Jarno Trulli]] (Renault)
# [[Jenson Button]] ([[BAR Honda]])
# [[David Coulthard]] ([[McLaren Mercedes]])
# [[Kimi Raikkonen]] (McLaren Mercedes)
# [[Juan Pablo Montoya]] ([[Williams BMW]])
 
(vedi [[#Classifiche|classifiche aggiornate]])
 
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=== [[Gran Premio di Gran Bretagna]] ===
 
Circuito di [[Silverstone]] - [[11 luglio]]
 
Con ancora negli occhi la gara [[Francia|francese]], ci si aspetta che il Gran Premio di [[Gran Bretagna]] riservi molte sorprese. E le prime già le da la griglia di partenza, con il [[Finlandia|finlandese]] [[Kimi Raikkonen]] che scatta, dopo un anno, davanti a tutti.
 
La sua partenza è eccezionale, aiutata soprattutto dalle gomme Micheline, e riesce a guadagnare ben 3 [[secondo|secondi]] e mezzo al primo giro, per poi arrivare ad un massimo di 4,5 circa. Dopo poco meno di [[otto]] giri, però, [[Rubens Barrichello]], scattato per secondo, inizia a recuperare terreno, ma la sua rincorsa viene fermata dal ''pit stop''. Quando poi anche [[Jenson Button]], che in partenza aveva resistito splendidamente ad un attacco di [[Michael Schumacher]], va ai ''box'' per il rifornimento e il cambio gomme, la strada per il [[Germania|tedesco]] della [[Ferrari]] si fa nettamente in discesa: il campione del mondo, infatti, con una serie di giri veloci (intorno al [[minuto]] e [[diocotto|18]] secondi) ed aiutato anche dal traffico incontrato da Raikkonen al rientro, prende la testa della corsa, per non mollarla più, nemmeno dopo l'ingresso della ''safety car''.
 
La ''macchina di sicurezza'' è stata, infatti, costretta ad entrare in pista a causa di un pauroso incidente incorso a [[Jarno Trulli]], probabilmente per un incidente meccanico. Per fortuna il pilota [[Abruzzo|abruzzese]] è uscito indenne dall'abitacolo, unica struttura a rimanere intera dopo il terribile volo.
 
Dal punto di vista spettacolare, comunque, a parte questo incidente, si sono visti pochi sorpassi: uno di Raikkonen ai danni di [[Takuma Sato|Sato]] e un paio di [[Juan Pablo Montoya|Montoya]] all'inizio della gara, con vetture abbastanza scariche, e di [[Fernando Alonso|Alonso]], quando ancora la poca benzina a bordo sopperiva alla mancanza di [[velocità]] di punta accusata dalla sua [[Renault]]. Bella gara anche quella di [[Giancarlo Fisichella|Fisichella]] che su una [[Sauber]] rinnovata nell'aerodinamica e nel motore (giunta finalmente la nuova evoluzione del propulsore Ferrari, da tempo in uso sulle rosse ufficiali) è riuscito ad ottenere un ottimo sesto posto alle spalle del [[colombia]]no Montoya.
 
Ordine d'arrivo finale:
 
# [[Michael Schumacher]] ([[Ferrari]])
# [[Kimi Raikkonen]] ([[McLaren Mercedes]])
# [[Rubens Barrichello]] (Ferrari)
# [[Jenson Button]] ([[BAR Honda]])
# [[Juan Pablo Montoya]] ([[Williams BMW]])
# [[Giancarlo Fisichella]] ([[Sauber Petronas]])
# [[David Coulthard]] (McLaren Mercedes)
# [[MarK Webber]] ([[Jaguar Cosworth]])
 
(vedi [[#Classifiche|classifiche aggiornate]])
 
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=== [[Gran Premio di Germania]] ===
 
Circuito di [[Hockenheim]] - [[25 luglio]]
 
&Egrave; stata una gara spettacolare con moltissimi sorpassi, molti purtroppo persi dalla regia [[Germania|tedesca]] proprio a causa dell'intensità delle lotte presenti in pista. Mentre [[Michael Schumacher]] andava via al resto del gruppo (l'unico che sembrava essere in grado di tenere testa al campione del mondo era [[Kimi Raikkonen]], appiedato al [[tredici|13]].mo giro a causa della rottura dell'alettone posteriore proprio sul rettilineo d'arrivo e fortunatamente uscito illeso dal terribile incidente), dietro gli altri piloti si davano battaglia fin dal [[uno|primo]] giro. Tanto che al primo attacco, [[Rubens Barrichello]] tocca [[David Coulthard]] e perde l'alettone anteriore ed è così costretto a tornare ai ''box'' e ricominciare ultimo. Il suo recupero (all'inizio dell'ultimo giro era [[nove|nono]]) viene vanificato da problemi agli pneumatici e concluderà [[dodici|12]].mo e, per la prima volta in questa stagione, senza punti.
 
La lotta per il podio, quindi, scomparso Raikkonen, è per il secondo posto e vede grandi protagonisti [[Jenson Button]], che partiva 13.mo, penalizzato per il cambio del motore, e [[Fernando Alonso]]: una prima sfida si era consumata a favore dello [[Spagna|spagnolo]] alla fine del secondo ''pit stop'', molto ritardato per l'[[Inghilterra|inglese]], che, sfruttando le sue gomme più fresche, ha cercato di superare il più leggero avversario su una [[Renault]] più lenta come [[velocità]] di punta. Questa prima battaglia ha in parte ricordato le grandi sfide del passato, con i piloti che, ruota a ruota, cercano di superarsi uno con l'altro: sfida fatta di frenate al limite e di ruote messe quasi oltre il bordo del circuito.
 
Dopo questa prima difesa, il duello si ripete alla fine del Gran Premio, dopo il terzo e ultimo cambio gomme: ancora una volta Button e la [[BAR]] escono incollati agli scarichi della Renault di Alonso e solo grazie ad un piccolo inconveniente sulla vettura dello spagnolo e alla sua abilità nel costringere l'avversario su una traiettoria più esterna, il [[Gran Bretagna|britannico]] riesce a superare il diretto avversario, probabilmente in futuro suo sfidante per la conquista del titolo mondiale.
 
Detta della grande gara di Button e Alonso, per contro ci sono l'anonima gara delle [[Williams]], che non riescono mai ad essere competitive, e quella stranamente senza molta grinta di [[Takuma Sato|Sato]].
 
Ordine d'arrivo finale:
 
# [[Michael Schumacher]] ([[Ferrari]])
# [[Jenson Button]] ([[BAR Honda]])
# [[Fernando Alonso]] ([[Renault]])
# [[David Coulthard]] ([[McLaren Mercedes]])
# [[Juan Pablo Montoya]] ([[Williams BMW]])
# [[Mark Webber]] ([[Jaguar Cosworth]])
# [[Antonio Pizzonia]] (Williams BMW)
# [[Takuma Sato]] (BAR Honda)
 
(vedi [[#Classifiche|classifiche aggiornate]])
 
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=== [[Gran Premio d'Ungheria]] ===
 
Circuito Hungaroring, [[Budapest]] - [[15 agosto]]
 
La gara inizia con un attimo di ''suspence'' per una breve indecisione di [[Rubens Barrichello|Barrichello]] sulla linea di partenza, che però parte subito regolarmente, con ogni probabililtà grazie al sistema di partenza manuale.
 
Nessun motivo di grande interesse nella gara, se non i record che giro dopo giro le [[Ferrari]] mettono a segno sulla pista ungherese.
 
La [[McLaren]] di [[Kimi Raikkonen]] si ferma al 13° giro per un problema all'impiano elettrico.
 
Sfortunata la gara per [[Jarno Trulli]], che al 44° giro ha visto cedere il motore della sua [[Renault]], poco dopo aver effettuato la terza sosta ai box.
 
Con la vittoria odierna - la dodicesima nella stagione - di [[Michael Schumacher]] ed il secondo posto ottenuto da [[Rubens Barrichello]], la [[Ferrari]] si è aggiudicata anticipatamente il titolo costruttori [[2004]], inoltre il titolo piloti è matematicamente in ''casa Ferrari'', dal momento che l'unico che può teoricamente, con le gare rimaste, sopravanzare il tedesco è il compagno di squadra.
 
Ordine d'arrivo finale:
# [[Michael Schumacher]] ([[Ferrari]])
# [[Rubens Barrichello]] (Ferrari)
# [[Fernando Alonso]] ([[Renault]])
# [[Juan Pablo Montoya]] ([[Williams BMW]])
# [[Jenson Button]] ([[BAR Honda]])
# [[Takuma Sato]] (BAR Honda)
# [[Antonio Pizzonia]] (Williams BMW)
# [[Giancarlo Fisichella]] ([[Sauber Petronas]])
# [[David Coulthard]] ([[McLaren Mercedes]])
# [[Mark Webber]] ([[Jaguar Cosworth]])
 
 
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=== [[Gran Premio del Belgio]] ===
 
Circuito Spa-Francorchamps [[29 agosto]]
 
La griglia di partenza vedeva in ''pole'' [[Jarno Trulli]] e, sempre in prima fila, [[Michael Schumacher]], in seconda fila [[Fernando Alonso]] e [[David Coulthard]]. Al via, lo scatto fulmineo delle due [[Renault]], seguite da Coulthard, permetteva alle tre vetture di lasciare indietro il ferrarista. Alcuni incidenti durante il primo giro richiedevano l'impiego della [[safety car]]; alla ripartenza il più veloce riscaldamento delle gomme [[Michelin]] rispetto alle [[Bridgestone]] condiziona il rendimento della [[Ferrari]], che viene sorpassata da Raikkonen e Montoya. All'altro pilota, [[Rubens Barrichello|Barrichello]], va ancora peggio: viene tamponato da [[Mark Webber]] e deve rientrare due volte ai box durante i quattro giri con la ''safety car''. Proprio Barrichello sarà autore di una rimonta clamorosa.
 
Altri incidenti provocano ancora l'intervento della ''safety car'', quando Button e Baumgartner hanno un incidente e ancora per l'urto tra Coulthard e Klien.
 
Con i punti guadagnati grazie al secondo posto, [[Michael Schumacher]] si è matematicamente assicurato il suo settimo titolo mondiale piloti, il quinto consecutivo.
 
Ordine d'arrivo finale:
# [[Kimi Raikkonen]] ([[McLaren Mercedes]])
# [[Michael Schumacher]] ([[Ferrari]])
# [[Rubens Barrichello]] (Ferrari)
# [[Felipe Massa]] ([[Sauber Petronas]])
# [[Giancarlo Fisichella]] ([[Sauber Petronas]])
# [[Christian Klien]] ([[Jaguar Cosworth]])
# [[David Coulthard]] (McLaren Mercedes)
# [[Olivier Panis]] ([[Toyota]])
# [[Jarno Trulli]] ([[Renault]])
# [[Ricardo Zonta]] (Toyota)
 
==== Link ====
* [http://www.spa-francorchamps.be/ Sito ufficiale]
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=== [[Gran Premio della Cina]] ===
 
[[Shangai]], [[26 settembre]]
 
[[Rubens Barrichello]], "secondo" pilota [[Ferrari]], parte in ''pole position'' e rimane in testa dall'inizio alla fine della gara, dominando su tutti e dimostrando di poter tenere testa a [[Kimi Raikkonen]] che lo ha tallonato per la gran parte della gara, prima di essere a sua volta scavalcato in occasione dell'ultimo pit stop da [[Jenson Button]].
 
L'altro pilota della [[Ferrari]], [[Michael Schumacher]], già laureatosi Campione del Mondo, vede sfumare anche in gara la possibilità di una strepitosa rimonta nella quale certamente sperava: partito dai box è finito in testacoda, ha avuto un contatto con Klien all'undicesimo giro, e poco dopo ha anche bucato. Solo dodicesimo al traguardo.
 
Un Gran Premio veloce, che ha visto il debutto della nuova pista cinese, difficile ma avvincente con le possibilità di sorpasso. Bello lo sprint in partenza di Alonso, interessante la gara di [[Giancarlo Fisichella]].
 
Gara piatta solo per la Renault, la cui scelta di sostituire [[Jarno Trulli]] con [[Jacques Villeneuve]] non ha pagato, aumenta infatti il distacco nella Classifica Costruttori dalla BAR Honda, che nel precedente Gran Premio aveva già sorpassato la casa francese.
 
Ordine d'arrivo finale:
#[[Rubens Barrichello]] ([[Ferrari]])
#[[Jenson Button]] ([[BAR Honda]])
#[[Kimi Raikkonen]] ([[McLaren Mercedes]])
#[[Fernando Alonso]] ([[Renault]])
#[[Juan Pablo Montoya]] ([[Williams BMW]])
#[[Takuma Sato]] (BAR Honda)
#[[Giancarlo Fisichella]] ([[Sauber Petronas]])
#[[Felipe Massa]] (Sauber Petronas)
#[[David Coulthard]] (McLaren Mercedes)
#[[Mark Webber]] ([[Jaguar Cosworth]])
#[[Jacques Villeneuve]] (Renault)
#[[Michael Schumacher]] (Ferrari)
 
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=== [[Gran Premio del Giappone]] ===
 
[[10 ottobre]], circuito di [[Suzuka]]
 
Ordine d'arrivo finale:
# [[Michael Schumacher ([[Ferrari]])
# [[Ralf Schumacher]] ([[Williams BMW]]
# [[Jenson Button]] ([[Bar Honda]])
# [[Takuma Sato]] (Bar Honda)
# [[Fernando Alonso ([[Renault]]
# [[Kimi Raikkonen]] ([[McLaren Mercedes]]
# [[Juan Pablo Montoya]] (Williams BMW)
# [[Giancarlo Fisichella]] ([[Sauber Petronas]])
# [[Felipe Massa]] (Sauber Petronas)
# [[Jacques Villeneuve]] (Renault)
# [[Jarno Trulli]] ([[Toyota]])
# [[Christian Klien]] ([[Jaguar Cosworth]])
# [[Nick Heidfeld]] ([[Jordan Ford]])
# [[Olivier Panis]] (Toyota)
# [[Timo Glock]] (Jordan Ford)
# [[Gianmaria Bruni]] ([[Minardi]])
 
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=== [[Gran Premio del Brasile]] ===
 
Circuito ''Carlos Pace'' - Interlagos ([[San Paolo del Brasile]] - [[24 ottobre]])
 
Ordine d'arrivo finale:
#[[Juan Pablo Montoya]] ([[Williams BMW]])
#[[Kimi Raikkonen]] ([[McLaren Mercedes]])
#[[Rubens Barrichello]] ([[Ferrari]])
#[[Fernando Alonso]] ([[Renault]])
#[[Ralf Schumacher]] (Williams BMW)
#[[Takuma Sato]] ([[BAR Honda]])
#[[Michael Schumacher]] (Ferrari)
#[[Felipe Massa]] ([[Sauber Petronas]])
#[[Giancarlo Fisichella]] (Sauber Petronas]])
#[[Jacques Villeneuve]] (Renault)
#[[David Coulthard]] (McLaren Mercedes)
#[[Jarno Trulli]] ([[Toyota]])
#[[Riccardo Zonta]] (Toyota)
#[[Christian Klien]] ([[Jaguar Cosworth]])
#[[Timo Glock]] (Jordan Cosworth)
#[[Zsolt Baumgartner]] ([[Minardi Cosworth]])
#[[Gianmaria Bruni]] (Minardi Cosworth)
 
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== Classifiche ==
{| class="wikitable sortable"
Aggiornate alla gara del [[24 ottobre]] [[2004]], ultima del campionato mondiale <br>
|-
fonti:
!Classifica
*[http://auto.datasport.it/risultati_04.asp?calenda=gp9gara auto.datasport.it]
!Posizione<br />massima
*[http://www.formula1news.it/ formula1news.it - N.D.]
|-
 
|[[ARIA Charts|Australia]]<ref>{{cita web|url=http://australian-charts.com/showitem.asp?interpret=C%E9line+Dion&titel=The+Colour+Of+My+Love&cat=a|titolo=Australian Albums Chart}}</ref>
=== Classifica finale piloti ===
|align="center"|1
<!--Si prega di non limitarsi a segnare la classifica solo fino ai primi dieci o undici piloti, ma di aggiornarla nel suo complesso. Grazie.-->
|-
|[[Ö3 Austria Top 40|Austria]]<ref>{{cita web|url=http://austriancharts.at/showitem.asp?interpret=C%E9line+Dion&titel=The+Colour+Of+My+Love&cat=a|titolo=Austrian Albums Chart}}</ref>
|align="center"|18
|-
|[[Ultratop|Belgio Fiandre]]<ref>{{cita web|url=http://www.ultratop.be/nl/showitem.asp?interpret=C%E9line+Dion&titel=The+Colour+Of+My+Love&cat=a|titolo=Belgian Flanders Albums Chart}}</ref>
|align="center"|1
|-
|[[Ultratop|Belgio Vallonia]]<ref>{{cita web|url=http://www.ultratop.be/fr/showitem.asp?interpret=C%E9line+Dion&titel=The+Colour+Of+My+Love&cat=a|titolo=Belgian Wallonia Albums Chart}}</ref>
|align="center"|13
|-
|[[Canada]]<ref>[http://www.collectionscanada.gc.ca/rpm/028020-119.01-e.php?brws_s=1&file_num=nlc008388.2346&type=2&interval=24&PHPSESSID=dvgfubfgblsc92t61d929man50 Top Albums/CDs - Volume 58, No. 24, December 25 1993] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150225150240/http://www.collectionscanada.gc.ca/rpm/028020-119.01-e.php?brws_s=1&file_num=nlc008388.2346&type=2&interval=24&PHPSESSID=dvgfubfgblsc92t61d929man50 |data=25 febbraio 2015 }}. Retrieved June 13, 2010.</ref>
|align="center"|1
|-
|[[Europa]]<ref>{{cita web|url=https://www.billboard.com/bbcom/charts#/charts/european-albums|titolo=European Albums Chart}}</ref>
|align="center"|4
|-
|[[Finlandia]]<ref>{{cita web|url=http://finnishcharts.com/showitem.asp?interpret=C%E9line+Dion&titel=The+Colour+Of+My+Love&cat=a|titolo=Finnish Albums Chart}}</ref>
|align="center"|7
|-
|[[Syndicat national de l'édition phonographique|Francia]]<ref>[http://www.infodisc.fr/Album_D.php French Albums Chart] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140804194725/http://www.infodisc.fr/Album_D.php |data=4 agosto 2014 }}</ref>
|align="center"|7
|-
|[[Media Control Charts|Germania]]<ref>{{cita web|url=http://www.musicline.de/de/chartverfolgung_summary/artist/Dion%2CCeline/?type=longplay|titolo=German Albums Chart|accesso=9 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120927061525/http://www.musicline.de/de/chartverfolgung_summary/artist/Dion,Celine/?type=longplay|dataarchivio=27 settembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>
|align="center"|16
|-
|[[Oricon|Giappone]]<ref>{{Cita web|url=http://www.oricon.co.jp/prof/artist/98172/ranking/cd_album/|titolo=Celine Dion album sales ranking|lingua=ja|editore=[[Oricon]]|accesso=27 agosto 2010}}</ref>
|align="center"|7
|-
|[[Grecia]]<ref>{{cita web|url=http://www.ifpi.gr/chart01.htm|titolo=Greek Albums Chart|accesso=9 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20030205090308/http://www.ifpi.gr/chart01.htm|dataarchivio=5 febbraio 2003|urlmorto=sì}}</ref>
|align="center"|1
|-
|[[Irlanda]]<ref>{{cita web|url=http://www.irma.ie/aucharts.asp|titolo=Irish Albums Chart|accesso=9 settembre 2012|urlarchivio=https://archive.is/20121102130426/http://www.irma.ie/aucharts.asp|dataarchivio=2 novembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>
|align="center"|1
|-
|[[FIMI|Italia]]<ref>{{cita web|url=http://www.fimi.it/classifiche_artisti.php|titolo=Italian Albums Chart}}</ref>
|align="center"|11
|-
|[[Norvegia]]<ref>{{cita web|url=http://norwegiancharts.com/showitem.asp?interpret=C%E9line+Dion&titel=The+Colour+Of+My+Love&cat=a|titolo=Norwegian Albums Chart}}</ref>
|align="center"|1
|-
|[[Nuova Zelanda]]<ref>{{cita web|url=http://charts.org.nz/showitem.asp?interpret=C%E9line+Dion&titel=The+Colour+Of+My+Love&cat=a|titolo=New Zealand Albums Chart}}</ref>
|align="center"|2
|-
|[[MegaCharts|Paesi Bassi]]<ref>{{cita web|url=http://dutchcharts.nl/showitem.asp?interpret=C%E9line+Dion&titel=The+Colour+Of+My+Love&cat=a|titolo=Dutch Albums Chart}}</ref>
|align="center"|2
|-
|[[Portogallo]]<ref>[http://www.artistas-espectaculos.com/topafp/pt/ Portuguese Albums Chart] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100119004343/http://www.artistas-espectaculos.com/topafp/pt/ |data=19 gennaio 2010 }}</ref>
|align="center"|2
|-
|[[UK Albums Chart|Regno Unito]]<ref>{{cita web|url=https://web.archive.org/web/20120731200609/http://www.chartstats.com/albuminfo.php?id=11511|titolo=UK Albums Chart}}</ref>
|align="center"|1
|-
|[[Spagna]]<ref>{{cita web|url=http://promusicae.es/english.html|titolo=Spanish Albums Chart}}</ref>
|align="center"|7
|-
|[[Billboard 200|Stati Uniti]]<ref>{{cita web|url=https://www.billboard.com/album/celine-dion/the-colour-of-my-love/148888#/album/celine-dion/the-colour-of-my-love/148888|titolo=Billboard 200}}</ref>
|align="center"|4
|-
|[[Sverigetopplistan|Svezia]]<ref>{{cita web|url=http://swedishcharts.com/showitem.asp?interpret=C%E9line+Dion&titel=The+Colour+Of+My+Love&cat=a|titolo=Swedish Albums Chart}}</ref>
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|[[Swiss Music Charts|Svizzera]]<ref>{{cita web|url=http://hitparade.ch/showitem.asp?interpret=C%E9line+Dion&titel=The+Colour+Of+My+Love&cat=a|titolo=Swiss Albums Chart}}</ref>
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|}
 
== Note ==
*1) [[Michael Schumacher]] 148 pt. '''Campione del Mondo'''
<references/>
*2) [[Rubens Barrichello]] 114 pt.
*3) [[Jenson Button]] 85 pt.
*4) [[Fernando Alonso]] 59 pt.
*5) [[Juan Pablo Montoya]] 58 pt.
*6) [[Jarno Trulli]] 46 pt.
*7) [[Kimi Raikkonen]] 45 pt.
*8) [[Takuma Sato]] 34 pt.
*9) [[David Coulthard]] 24 pt.
*10) [[Ralf Schumacher]] 24 pt.
*10) [[Giancarlo Fisichella]] 22 pt.
*12) [[Felipe Massa]] 12 pt.
*13) [[Mark Webber]] 7 pt.
*14) [[Olivier Panis]] 6 pt.
*14) [[Antonio Pizzonia]] 6 pt.
*16) [[Christian Klien]] 3 pt.
*16) [[Cristiano da Matta]] 3 pt.
*16) [[Nick Heidfeld]] 3 pt.
*19) [[Timo Glock]] 2 pt.
*20) [[Zsolt Baumgartner]] 1 pt.
 
==Riferimenti==
=== Classifica finale costruttori ===
* {{cita web|http://www.celinedion.com|Céline Dion - official website}}
* {{cita web|url=http://www.ukmix.org/forums/viewtopic.php?t=34845&postdays=0&postorder=asc&start=0|titolo=Céline Dion - chart history}}
 
== Collegamenti esterni ==
*1) [[Ferrari]] 262 pt.'''Campione del mondo'''
* {{Collegamenti esterni}}
*2) [[BAR Honda]] 119 pt.
*3) [[Renault]] 100 pt.
*4) [[Williams BMW]] 88 pt.
*5) [[McLaren Mercedes]] 69 pt.
*6) [[Sauber Petronas]] 34 pt.
*7) [[Jaguar Cosworth]] 10 pt.
*8) [[Toyota]] 9 pt.
*9) [[Jordan Ford]] 5 pt.
*10) [[Minardi]] 1 pt.
 
{{Celine Dion}}
{{navigazioneSport|Sport=[[Automobilismo]]}}
{{Portale|musica}}
 
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